And I wanna play it cool...

Tra le lezioni più noiose in anzitutto quella che si collocava in cima alla lista era Storia della Magia. Lilith avrebbe preferito strozzarsi con una matita affilata piuttosto che mettere piede in quell’aula un secondo di più eppure i passi pesanti degli scarponi lo stava portando proprio in direzione delle porta di quell’agonia. Ormai si stava “integrando” a Durmstrang, se con integrando intendiamo che sta cercando di starsene per i fatti suoi e parlare con il minor numero di esseri umani possibili, finalmente aveva avuto un minimo di interazioni sociali. Vi chiederete: come sono collegate le due cose? Bene…siccome la maggior parte delle sue interazioni erano state femminili la nominata che si stava spargendo non è delle più positive. Un lungo sospiro accompagna i passi del Russo mentre tiene tra le mani un orrenda scatolina rossa, un semplice foglio di carta incantata che ha la forma di un gattino fatto ad origami. <disgustoso> sibila tra i denti mentre finalmente legge la targhetta “III anno Storia della Magia”, indossa la divisa classica dell’istituto con questa giacca rossa portata aperta e i pantaloni scuri a fasciargli le gambe. Tuttavia non si astiene da indossare due polsini di cuoio borchiati, un collare di pelle con una cinghia simile ad un paio di anelli di catene ed una cintura con alcuni spuntoni. E’ stato ripreso ancora e ancora…sa che quello che fa è sbagliato ma è appena arrivato e spera che l’aura del novellino gli permetta di poter tirare un po’ ancora la corda. E’ albino con dei lunghi capelli bianco/biondo, la pelle candida come il marmo e gli occhi chiari tanto che qualcuno lo scambia per un vampiro..niente di più distante. Per tornare alla domanda precedente; che ci fa qui? Sapete che il paese non si può raggiungere se non in determinate uscite stabilite vero? BENE un suo compagno di classe gli ha rubato la stecca di Marlboro nascosta sotto al letto. <fanculo fanculo fanculo…>, ora ci sono due cose senza cui lilith non può vivere e sono: alchool e sigarette. Soprattutto le seconde. Così eccolo incastrato in questa orrenda situazione che lo vedrà protagonista di una diatriba alla The O.C, WHANAWANAWEEEEIIII cantate con noi la sigla, perché in quella scatolina con quello che lui ritiene un pessimo modo di dichiararsi c’è quel mistico biglietto che dovrà dare ad una certa Evelina. Sa solo che ha i capelli rossi STOP. Conoscendolo sarebbe entrato lanciando il pacchetto in aria e scrollando le spalle ma il ragazzo in questione “Darril” gli ha detto che il suo migliore amico è in quella classe. Quindi dovrà fare il bravo consegnare il biglietto e chiedere di uscire per conto di questo coglion--- alla ragazza. Quello che Lilith non può sapere è che purtroppo nel romantico piano di Darril il genio non ha firmato il biglietto…BENE BENISSIMO!? Attende placidamente che gli studenti inizino ad uscire per cercare il stare con il minor numeri di testimoni. Nel frattempo l’amico di Darril chiama la ragazza inventando una scusa [Hey cazzo hai preso il nome di quel mago complicatissimo!?!? Perché oltre a fare cose che nessuno ricorderà mai hanno sempre dei nomi troppo complicati da scrivere!] direbbe questa figura nei confronti della rossa il tempo di farle perdere tempo. Lilith respira un attimo ed entra in aula dirigendosi verso un gruppetto di ragazzi cercando la Rossa <evelina?> domanda dopo qualche passo in aula. DEFICIENTE!?!

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Lycan

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Il compagno di Eve si volta ridendo verso di questa scuotendo il capo [non saresti tu altrimenti…] le risponde sillabbando il nome di quel mago da strapazzo che avrà inventato non so, l’acqua colorata?!? Maledetti. Torniamo a noi, lilith se avesse potuto scegliere si sarebbe gettato da un ponte e invece no stava sulla soglia della porta a squadrare il branco di pecore. Lo sguardo si insinua tra di loro alla ricerca della ragazza e al tempo stesso resta irrigidito, detesta la folla in modo spasmodico..emozioni forti stimoli incontrollabili lo mettono a disagio in un modo estremo. Bisogna fare i fichi quindi niente scenate. Avanza quando una voce richiama la sua attenzione: rossa, bella. La osserva attentamente mentre compie i passi in direzione di lei sicuro e apparentemente svogliato. Non è un tipo che passa inosservato tra capelli carnagione e occhi. Soprattutto quelli perché come sottolineò Nikolai “gli albini non hanno gli occhi rossi? Come i coniglietti?” già. Tralasciamo i pensieri di Mister simpatia per tornare alla situazione. Respira lentamente mentre aspetta che il gruppetto di ragazzi si distanzi un po’ da loro, il ragazzo che ha interagito con la rossa rimane tuttavia a portato di occhiataccia. Il russo schiocca la lingua sotto il palato mentre si mette la destra in tasca <ottimo> ripete guardandosi attorno <saresti difficile da mimetizzare> commenta acido mentre alza un sopracciglio. Come un gatto sta analizzando la figura che ha davanti, le movenze il sorriso e lo sguardo che ora è incentrato su di lui. Scosta solo ora gli occhi di lato mentre li affila verso un ragazzo che un banco davanti sta prendendo le sue cose, ci manca solo che ringhi…<ok facciamolo> dice quasi tra se e se posando la scatolina rossa sul banco davanti Eve dice quasi come se stesse parlando del tempo. Quando un colpo di tosse gli arriva dalla sinistra dove l’amico osservatore del suo aguzzino lo rimprovera sott’ecchi. Deglutisce facendo cenno verso la scatola con la mancina e aprendone il coperchio, <mi…mi hanno detto che hai un gatto. Questo è un gatto..> dall’interno della scatola un foglio di carta animato, una sorta di origami che si muove sul banco facendo le fusa e gettandosi con la schiena sul legno. Un lungo sospiro attraversa l’albino mentre un paio dei compagni della rossa si sono girati in direzione dei due. <accarezzalo> le direbbe sottovoce. Se questa lo facesse potrebbe leggere sulla carta la scritta “vorresti uscire con me?”. Perché quel cretino non si è firmato!?!?DIO quando lo prenderà lilith gli sbatterà la testa così forte da svenire.

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La situazione non era delle migliori anche perché quella era davvero una bella ragazza e più grande di lui. Nella sua testa lilith stava pensando che quello sfigato che gli ha fatto portare il biglietto non avrebbe nessuna possibilità con una così… Un lungo sospiro attraversò il petto dell’albino mentre si concentrò sulla reazione della ragazza alla vista dell’origami animato. <bhe siamo in due> disse indicandosi, in effetti tra lui e lei passare inosservati era una prova difficile, tuttavia non era lì per il piacere di fare conversazione ma perché minacciato con la sua preziosa stecca di Marlboro… La vede spiazzata, lentamente si porta una mano in viso coprendosi lo sguardo <avanti su si vede che è una cosa romantica in qualche modo non ti morderà mica…> la incita affinchè quel supplizio termini. Perché sempre a lui? Aveva un cartello con scritto “Pendetemi a calci!” ? giustamente lei rimane interdetta e il viso di lilith viene attraversato da un espressione di rabbia momentanea. Cruccia le sopracciglia e cerca di respirare lentamente <non è firmato?> una domanda evidente dato che la ragazza si è rivolta a lui come se fosse il ragazzo dell’invito. L’albino si volta vero il suo supervisore afferrando un libro dal banco e scaraventandoglielo addosso <deficiente!> questo poverino ci prende il libro dritto sulla nuca [cos--- lui aveva detto] ammette incespicando mentre fissa ora Evelina <farai meglio a correre veloce…io corro veloce…e di a Darril che rivoglio le mie sigarette ORA>. La voce dell’albino era diventata incredibilmente minacciosa mentre qualche risatina siruonava nell’aula per coloro che avevano osservato la figura di cacca, le guance si arrossarono appena mentre le mano so portò alla nuca, <io ero solo il messaggero ecco…cioè tu sei fica eh…senti ricominciamo vuoi? Ti spiego?> ammise. D’altronde come poteva andargli peggio?

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Ci sono giornate in cui può andarti bene…sappiamo che ci sono solo che Lilith non ci è ancora sbattuto su una di queste giornate mentre invece sulle figure di merda si spreca! Quella era una bella ragazza, sexi…rossa. Chi non ama le rosse? E a giudicare da quel sorriso forse è persino una simpatica. Bene lilith hai rovinato qualsiasi possibilità di un interazione normale. Era il momento di lasciarsi dietro quell’aula e la relativa figuraccia così come le minacce, tutto per una stecca di sigarette, se non ne fosse drogato avrebbe dato fuoco a tutto! Finalmente la sua capacità di trasmettere i pensieri funziona e la ragazza da segno di uscire, Lili è immediatamente al suo fianco. Il silenzio si fa pesante mentre l’albino passeggia con le mani in tasca fermandosi finalmente e ponendo una mano delicatamente sulla spalla della ragazza per indicarle si sedersi su quella che sembra un appoggio appartato lungo il corridoio. Pace. Si schiarisce la voce –Cominciamo da zero…mi chiamo lilith e mi hanno incastrato in un pessimo tentativo di corteggiarti- ammette con voce distaccata. Rispetto a quella parvenza di umanità scaturita dal caos precedente ora appare immutabile, i muscoli nuovamente tesi e la schiena dritta, -sono nuovo a scuola e un paio dei tuoi compagni mi hanno incastrato in quel pessimo gesto romantico, mi hanno rubato la stecca di sigarette e se non ne fumo una darò fuoco a qualcuno- ammette portando una mano al viso cercando nuovamente un contatto con l’altra –però mi piacciono i gatti, sono io che non piaccio a loro-. Maldestro tentativo di alleggerire l’aria o di essere preso a schiaffi!?

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Il caos stava per farlo uscire matto..letteralmente le persone non gli piacciono e non gli piaceranno mai. Troppo attaccate a cose stupide come quelle di adesso, quindi passeggiando al fianco della rossa si concede solo il piacere di osservarla e studiarne i gesti e i movimenti. E’ lei ad interagire fermandosi e guardandolo negli occhi, sguardo a cui lilith non si sottrae cercando di sostenerlo…purtroppo la sua poca capacità di socializzazione in queste situazioni si sente e parecchio ma lui finge sempre con se stesso che sia nulla il brontolio nello stomaco per cui fare “il fighetto” è la strategia migliore –tzè patetico, se fossi stato in te gli avrei dato fuoco…innocentemente fuoco- già magari una bella cinquina in faccia non sarebbe stata male anche se c’avesse presa anche lui –fidati quello non è il mio stile-. Incrocia le bracci al petto prima di concedersi uno sguardo intorno dubbioso e permettersi un blando innalzamento della parte sinistra delle labbra correlato da un alzata di sopracciglio –fossi in te sarei stato più vendicativo…sei una brava ragazza Evelina?- chiede interrogatorio il suo nome perché non sa quanta confidenza gli concederà l’altra dopo l’accaduto. Si vede offrire le sigarette e inclina il capo allungando la mano posando le dita su quelle di lei che tiene il pacchetto per stringergliela appena. La sua temperatura rispetto agli umani è più calda a causa della sua razza –facciamo che è un prestito?- risponde all’occhiolino di lei assottigliando lo sguardo –sei entrata nella top ten delle mie peggiori interazioni umane…- approfitta per tentare di riparare la situazione.

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Giusto lilith ricordati che normalmente gli altri sono persone normali non come te che oltre ad essere una testa di cazzo, arrogante e provocatoria non hai il rispetto per la vita o il pudore altrui. La patente da stronzo te la forniscono il prossimo anno se qualcuno non da fuoco a te. Però la ragazza ha ragione nel chiedere l’aiuto di lili in caso di vendetta e troverà nel ragazzo la pronta risposta con tanto di occhiolino e voce ironica che le dice –per i guai mi troverai sempre- e in effetti il tempo darà ragione al ragazzo. In quanto a zuffe e vendette con gli altri studenti potrebbe inserire anche la giusta vendetta della Rossha nella lista delle cose da fare, osserva la faccia cattiva di lei e non può fare ammeno di scuotere il capo appellando un semplice –pessima- a quell’espressione. Però perlomeno è riuscita a farla ridere…questo è un mistero che gli scienziati dovrebbero analizzare, -essere freddi ed essere brutte persone sono due cose diverse. Se vuoi il mio parere tu non lo sei. Cattiva intendo senza motivo, poi è ovvio che tutti possiamo diventarlo se provocati- ammette scrollando le spalle. –ti prego non divettarlo- intende una ragazza con tutte quelle caratteristiche –me ne sono fatte un sacco così e fanno sempre schifo, ricoprono di zucchero la merda- con un espressione assolutamente distaccata andrà ad accendersi la sigaretta con l’accendino lasciato in tasca. Aspira riflettendo su quello che ha detto, ecco è morto –troppo diretto vhe?- suppone con se stesso a bassa voce, poteva dire semplicemente cose più dolci tipo resta così oppure non conformarti alla massa oppure trallallero lero la… -mmm essere messo in lista da te significherebbe che vuoi avere un interazione successiva con me- porta nuovamente la sigaretta alle labbra –vedo se in agenda ho un buco- finge di sfogliare qualcosa –pestaggio…pestaggio…insulti…figure di merda…ah ecco ho il concorso per Re dei ghiacci partecipi come mia accompagnatrice?- alza il labbro in un ghigno mentre scuote il capo. –Non è la richiesta di un appuntamento- inclina il capo –Se vuoi umiliarmi mi trovi in giro sono difficile da nascondere-. Già tra essere darkettone e albino mancava solo un bersaglio sulla schiena. Si scosta di un passo indietro per non costringere la ragazza nell'avere un interazione con lui forzata, -la prossima volta sarai tu a cercare me?- ghigna.

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La vide indicarsi il volto e tralascio un espressione che voleva dire “noooo come no sei perfetta” in senso ironico ovviamente. Scosse il capo in ogni caso continuando a seguirla nell’interazione. Incrociò le braccia sotto al petto per alcuni istanti avvertendo la pericolosità di essere in zona rossa con la rossa, ahahaha che battuta. In ogni caso si morse la guancia prima di quietare il suo dubbio –no è proprio perché non sei come loro che vai bene. Non cambiare è più interessante anche se si vedono delle crepe- e farebbe segno vicino alla guancia di lei e a quell’espressione insolitamente simpatica. Assottigliò lo sguardo non era compito suo sollevarle il velo, d’altronde era solo uno stronzo che aveva fatto una pessima prima impressione. Tira un'altra boccata d’aria rispondendo tagliente –allora vediamo se ti piacerò dopo un po’- era facile dire di amare le persone dirette finchè queste non ti ferivano con la verità. Si allontana la sigaretta dalle labbra incupendo lo sguardo alla frase sull’avvertimento e lasciò che fosse la sua postura rigida e il suo viso atono pallido come la morte a suggerire il fatto che fosse meglio non avere a che fare con lui. Cazzi della ragazza poi se voleva mettersi nei guai. La sente ridere e per un secondo si blocca ad analizzare quell’espressione, invidioso quasi. Lei si blocca poi, lui si raggela e riprendere la consueta distanza emotiva. –allora spero di vincere il premio…e…l’appuntamento- inclina il viso mentre lei fa spallucce e le porge la sigaretta –grazie per non avermi ucciso rossha continua così- ammette misterioso mentre si rimette le mani in tasca se la ragazza avrà preso la sigaretta oppure la rimetterà in bocca per allontanarsi e riprendere il passo della giornata. Alza una mano in sua direzione come cenno di saluto, se diceva “cià” si sprecava vero? Un ghigno nascosto per aver avuto un interazione interessante e un nome da ricordare Evelina.

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