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Quando Yorick entrò e fece la sua solita parata, mi venne voglia di schiantarlo al muro.
Quei ragazzi erano indisciplinati fino alla morte, e a quanto pare nemmeno Durmstrang era in grado di mettere in riga degli animi così poco plasmabili.
-Stai pure qui, Yorick, non mi dai fastidio, anzi, sarai di estremo aiuto, e Sokolov, rendici partecipi dei tuoi pensieri, potete coinvolgermi in cosa, precisamente?- poche parole le mie, che per un tipino sveglio come lui, non avrebbero di sicuro celato la velata nota intrisa di sarcasmo tutta made in Rei.
Più che sarcasmo c'era della vena sadica in quello che lo aspettava, speravo solo se ne fosse reso conto, perchè più seguitava a fare lo stolto più forte sarebbe stata la mia invasione, mentale.
-La domanda è, se puoi con l'occlumanzia fermare i tuoi pensieri da te stesso?- chiesi a un Morrow particolarmente interessato alla questione.
-Va da se che un abile occlumante, ovviamente, è in grado di gestire i pensieri, di manipolare le sensazioni e anche il dolore. Quindi prima di resistere a un leggilimens deve saper controllare se stesso. E con questo rispondo alla tua domanda Vanellope, il crucio causa dolore, tanto forte da portare alla pazzia, se chi lo subisce è in grado di estraniarsi da questo dolore allora va da se che la resistenza è maggiore, se non sai cosa vuol dire sopravvivere allora forse dovresti rivedere un attimo la lezione sulle maledizioni senza perdono, sono sicura che in questo istituto le abbiate trattate abbondantemente- o forse non erano termini che venivano usati in quella scuola?
-Tanto più forte è il mago tanto maggiore è la probabilità di riuscita.-
Fui poco sorpresa dall'intervento di Price.
Un bel concentrato di potenziale, mandato a puttane dalle sue pessime amicizie.
-Entrambe le cose.
Se vuoi far vedere qualcosa ingannando chi ti invade la testa di una realtà fittizia allora devi pensare bene alla situazione da ricreare, tanto da non far capire che non è la realtà. Se invece vuoi che sappia che sta fallendo allora devi portarlo nel vuoto più totale.-
Una cosa non escludeva l'altra.
-Al posto di conoscere i supersayan, che personalmente non ho idea di cosa siano, perchè non provi a far visita al labirinto del preside? Probabilmente lì avrai modo di capire meglio cosa si intende per livelli, in questa giornata intendiamo livello di preparazione e potenza magica.
Se le forze dei due maghi si equivalgono allora a spuntarla sarà solo quello più furbo, se però un mago più preparato si dovesse confrontare con la piccolina, lì- indicai la Reed – credo sia spontaneo immaginare i livelli di preparazione dei due maghi no?-
Inclinai il capo verso il bulgaro e proseguii serafica – vi ho chiesto, sulla base di quello che vi ho detto, su cosa avreste preferito lavorare, se sul non farvi invadere la testa o sulla resistenza a una delle maledizioni senza perdono, esclusa la terza.- spiegai paziente a Yorick.
-A volte non conviene neanche fermare l'invasione di un mago nella nostra mente, dipende molto dalle situazioni, dunque sarebbe davvero importante che voi provaste a imparare a manipolare i vostri ricordi.
Per riuscire in questo tipo di magia dovete essere calmi, avere un autocontrollo encomiabile- non era un caso se i primi anni ad Hogwarts li passavo a insegnare loro la disciplina e il controllo, magari ora i miei ragazzi avrebbero trovato utili quelle lezioni così noiose.
-Quindi la risposta alla tua domanda, Regan, è si. Se vi allenate in questo, anche se non foste forti quanto il mago che vi attacca, potete portarlo a vedere quello che vi pare.-
Poi risposi a Eris – è comunque difficile, perchè quando stanno dentro e prendono il sopravvento è difficile riuscire a prendere in mano le redini del gioco.
Ma non è impossibile.
Può capitare che un mago possa entrarvi nella testa senza che voi ve ne accorgiate, e lui stesso può modificare quello che vedete, immagino lo abbiate appreso con i vari incanti di tipo mentale, bene immaginate di rendervi conto che c'è qualcosa che non quadra, o siete tanto bravi da respingerlo oppure l'unico modo per porre fine al tutto è tornare lucidi, causandovi dolore.-
Il dolore fisico, per chi non riusciva a contrastare la forza di un mago molto più esperto era l'unica via d'uscita.
-E quindi in base a quello che ho detto immagino di aver risposto anche alla tua domanda Ek, potete fornire delle immagini false.-
Scambiai uno sguardo con la Sokolov e mi alzai in piedi invitando anche gli studenti a fare altrettanto.
-Dividetevi in coppie, alla mia destra chi sa fare un legilimens, alla mia sinistra chi, anche se sa farlo, vuole provare a cimentarsi nell'occlumanzia, accompagnato da chi non è in grado di fare il legilimens.
I più piccoli possono anche astenersi.-
-Tu Yorck farai coppia con me, e tu, Morrow con la Sokolov. Entrambi vi destreggerete con l'occlumanzia.-SPOILER (clicca per visualizzare)Dunque le coppie sono queste:
-Morrow – Plamenov
-Yorck – Prof Rei
-Ade e Kaj che giocano.
-Vanellope e HyRam
-Leebo – Lynch
-Price – O'Toole
-Deschanel – Rosier
-Ek - Rei
Ovviamente scegliete tra di voi chi lancia il legilimens e chi invece cerca di ostacolare.
Se vi ho messi in coppia con voi stessi ditemelo che modifico o scambiatevi come preferite insomma
PRossimo post il 30 Maggio
Edited by __Grace__ - 23/5/2017, 13:00
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.Cazzo se è bella, mi hanno sempre affascinato le donne orientali, nonostante la Rei non sembri godere di molta simpatia. Come la sorella, dopotutto. So che Rya vorrebbe solo sbattermi al muro e magari cruciarmi per bene, non serve un legimens per capirlo, ma si sta trattenendo. E devo dire che sa fingere anche molto bene. Scambio uno sguardo loquace con i miei compagni, continuando a masticare in modo rozzo la gomma che ho in bocca, sbracato malamente sulla panca che ho sottratto ad Hyram. Ah, no, non una panca, un vero e proprio trono. Stavolta ho vinto io, ma non abbasso affatto la guardia, immaginandomi che il gemello strano potrebbe vendicarsi da un momento all'altro, e non posso farmi trovare impreparato. Scrollo le spalle, cogliendo si e no pezzi sparpagliati della spiegazione della Rei che, tanto, non mi servirà a nulla quando erediterò l'impresa di famiglia giù in Bulgaria. Qual è il cretino che si metterebbe mai a leggere un cervello vuoto? Sprecherebbe solo il suo tempo, e poi ciò che gira per la mia testa è sempre stato di dominio pubblico. Punto Leebo a due banchi di distanza dal mio, che fa il provolone con Abby, come sempre. Accartoccio alcune palline fra le gambe e, ogni volta che la Rei si distrae, gliene lancio una. La prima fra i capelli, la seconda sulla punta del naso, la terza in un occhio....La quarta dritta dritta nella scollatura della Rei junior Centro! Esulto fra le labbra per quelli che si stanno godendo lo spettacolo, chiudendo un pugno in segno di vittoria prima che la prof possa assegnare le coppie per l'esercitazione non se stanca mai d'avemme accanto, eh prof? Lo so de esse troppo bravo pè gli altri le mugugno alla notizia di dover svolgere l'esercitazione con lei, passandomi il dorso di una mano sulle labbra. Allora, se la mente non m'inganna, ricordo che pè esse occo... occolumananti me devo concentrà bene e svuotare il cervello. Giusto? Comunque sa mejo de me che è difficile. Inarco le sopracciglia, prendendo un grosso respiro prima di chiudere gli occhi nel tentativo di eliminare tutto ciò che mi frulla per la testa, tra cui il ricordo dell'erba che nascondo nei pantaloni. Ho delle consegne da fare dopo la lezione. L' occlumanzia l'ho già praticata una volta, e mi è stato detto che, se non riesci a contrastare il legimens, devi solo essere capace di portarlo fuori strada. Ed è ciò che farò, sia perchè ci sono cose nel mio cranio che devono rimanere solo mie, sia perchè potrebbe tornarmi utile per annientare qualcuno. Tipo Hyram, di nuovo. E se la droga l'avesse lui e non io? Eheh. Arriccio le labbra in un sorriso sbieco mentre inizio a costruire il mio complotto piuttosto verosimile, che vede il mio simpatico amico come protagonista. Dieci grammi di eroina ficcata nel suo zaino possono bastare. Ed eccola lì, una scena costruita ad opera d'arte, una scena che voglio che la Rei veda. Però almeno un po' devo fingere, altrimenti sembra che gliela stia servendo su un piatto d'argento. Basta opporre un pò di falsa resistenza.
Nooo, non entri nel mio cervello, noooooooSPOILER (clicca per visualizzare)LALLERO
- lanciato palline di carta contro Leebo
- Centrato la scollatura di Abby con una pallina
- interagito con Rya, la mia proffy preferita
- nominato Hyramsempreneimieipensieri, as olueis
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.Registrò mentalmente gli interventi altrui, perdendosi fra le risposte. Non voleva concedersi passi falsi con un argomento così delicato.
La sua mente era territorio inesplorato e sebbene vedesse nell'Occlumanzia un indiscusso potenziale a preservarne la fragilità, i suoi obiettivi ora si concentravano unicamente sul salvataggio del giorno.
Umettò le labbra, così perso in quelle riflessioni da notare solo allora la postazione occupata accanto a sè. Soppesò la ragazzina che vi sedeva, silenziosa tanto quanto lui, apprezzandone l'indole calma e misurata, del tutto disinteressata a portargli rogne.
Allo stesso modo, ricambiò con muta neutralità l'occhiata pungente di Leebo, incrociando le braccia sul tavolo. Un avvertimento inutile, considerando quanto poco avvezzo ad infastidire fosse Luther, tanto meno con chi non gli si dimostrava spiacevole.
Inspirò, rintracciando Hyram con gli occhi, le labbra serrate in una grinza di dissenso e la fronte nuovamente crucciata a tentare di riavvolgere il filo. Fu difficoltoso abbandonare i pensieri per l'attenzione ma il suo nervosismo aiutò.
Quindi era possibile ingannare un'intrusione? Designare immagini distorte o svuotarsi dei ricordi con la giusta volontà?
A Price probabilmente mancavano quel connotato ma la sua scappatoia era nel dolore.
Il suo sollievo fu palpabile, un sospiro impercettibile attraverso la gola. Del malessere ne aveva fatto un'arma e pensare di poterla volgere a proprio favore in determinate circostanze, contribuiva a rafforzare il proprio punto di vista.
Si levò, annunciati i partizionameti e lanciata un'occhiata alla propria compagna di banco, lo sguardo tagliente corse a Regan, un corvonero.
Se in lui vibravano le qualità della casata, lui avrebbe dovuto pensare di batterle in anticipo con quelle della propria. Serpeverde, dopotutto, ci era rimasto.
Esitò, raggiungendo senza indugi quanti dei presenti sapevano scagliare un legilimens. Nonostante le proprie conoscenze, non aveva mai fatto abbastanza pratica da ritenersi veramente capace ma il beneficio del dubbio non era ammissibile.
Non poteva lasciarsi alla mercè di chiunque e per evitarlo, era disposto ad attaccare per primo, indipendentente da quanto insidiosa potesse risultare la sua determinazione. Approcciò, uno sguardo sbieco al proprio avversario, la bacchetta protesa in avanti. Sfarfallò le ciglia, recuperando per qualche secondo l'indispensabile concentrazione utile alla riuscita.
Il volto spigoloso abbandonò qualsiasi diniego, rilassandosi progressivamente a scapito di un insistente contatto visivo.
Legilimens! Un colpo netto, calibrato. Una sforbiciata della bacchetta a mezz'aria ed uno spiraglio pronto ad aprirsi fra le debolezze altrui. Quanto potere sapeva dare un simile, imposto, governo della mente?SPOILER (clicca per visualizzare)- Citati Hyram, Leeb ed Ari
- Interagito con Regan. -
.“Coglione.” Borbottò tra sé a denti stretti, allontanandosi da lì per sedersi altrove. Hyram non avrebbe ovviamente lasciato che il gesto compiuto da Even dinanzi a tutti passasse inosservato, e nel lanciare uno sguardo al troppo lontano gemello, si decise ad agire non appena la preside di Hogwarts, si distrasse per spiegare a fondo le dinamiche di quella lezione. Con la bacchetta nascosta sotto il banco e lo sguardo puntato sullo Yorick, bisbigliò poche parole. “Plaudemei” Disse nella speranza di poterlo colpire. In ogni caso riservò all'altro un sorrisino, prima di spingere il proprio interesse verso la Rei e ciò che diceva.
Quella lezione sarebbe stata entusiasmante per Hyram che era sempre stato attratto dal legilimens e dalla capacità di poter leggere nelle persone. Sebbene non avesse mai provato il controincantesimo, era certo di non aver alcun problema nell'instaurare una sorta di muro di protezione ai suoi pensieri. Si sentiva capace e portato.
Quando la Rei formò le coppie, dopo essersi guardato intorno ed aver egregiamente ignorato il suo gemello, si avvicinò alla quindicenne che aveva dinanzi. Non aveva ancora avuto la possibilità di conoscere tutti all'interno di quella scuola, quindi non aveva la minima idea di chi fosse. “Quanti anni hai, undici?” Le disse, sorridendole, ponendosi dinanzi a lei.
Le fece persino un inchino, come si era soliti fare all'inizio di ogni duello. “Facciamo che faccio il gentiluomo e ti do la possibilità di provare l'occlumanzia.” Un modo come un altro per dirle che ovviamente sarebbe stato lui ad avere il controllo. Non avrebbe permesso accadesse il contrario, soprattutto con una ragazzina. “Pronta?” Le chiese ma senza aspettare una reale risposta, puntò la bacchetta contro l'altra, pronunciando le parole dell'incanto. “Legilimens.”SPOILER (clicca per visualizzare)Con nonchalance e tanta accortezza, ho provato un Plaudemei contro Even
Interagito con Vanellope.. -
Leebø.
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Abby ha gli esami, proponevo un ripassone. Di sicuro se ad aiutarci a studiare fosse le preside di Hogwarts in persona, per noi sarebbe più facile. Le labbra sottili si aprirono in un ghigno storto. Chi sarebbe mai stato malizioso al punto da sottolineare un doppiosenso?
Lui sarebbe comunque rimasto pronto a spergiurarle la sua innocenza con fare reverenziale.
Incassò con fare stoico i bombardamenti infantili di quel caprone di Yorik, alzò una mano, pronto a parare il quarto. Si sentì un Dio generoso a non deviare la traiettoria del cartoccetto ora che la meta era chiara. Scollatura di Rei. Centro.
Erano momenti come quelli a ricordargli perchè, dopo sette anni, fosse ancora legato a quell'ominide.
Ti serve una mano a recuperarla? Che galantuomo, signori!
Avrebbe rifiutato, era chiaro, ma non seppe rinunciare all'idea di metterla a disagio. Come avrebbe potuto non offrire il suo aiuto ad una tanto gentil dama?
Diede un'occhiata di sbieco a Emil, il suo compagno per la giornata. Pensò che aveva bei capelli, lui; non come quelli di Luther.
Inizio io. Sentenziò battendo le mani sulle cosce, prima di alzarsi dalla panca di legno.
E vedi di darmi Emilija, che gli altri due non capiscono un cazzo. Sbuffò una risata, recuperando la bacchetta nella fondina.Legilimens! La bacchetta si mosse veloce e decisa proprio come il proprietario, del resto. Non vedeva l'ora di sfondargli la testa.SPOILER (clicca per visualizzare)Citato Even, interagito con entrambe le Rei e Emil. -
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Non risposi neanche a Leebo, sapeva meglio di me che potevo conoscere ogni suo infimo pensiero, ma chi credeva in imbrogliare?
Così come il suo amico.
Lo guardai per tutto il tempo mentre costruiva ad arte il suo scenario.
Solo quando ebbe finito sghignazzai – ti ricordi quale è la mia qualità migliore?- gli dissi poggiando il mio regale deretano alla cattedra dell'aula.
Probabilmente non ci era mai arrivato al come mai fossi a conoscenza di tanti pensieri altrui.
Il leggilimens invase la sua testa silenzioso e strisciante, mi soffermai su quello che era l'attuale scenario e, pezzo dopo pezzo lo stesso si mosse come volevo che fosse.
Il suo amico Hyram aveva la droga, come voleva che fosse, il preside lo scorse, lo sollevò per aria e gli riservò il trattamento solito per chi veniva meno alle regole.
-E' Tua?- chiese con voce tonante, ma non ottenendo risposta proseguì – Crucio!-
Seguirono molti altri crucio fino a che il ragazzo non si mise persino a piangere dal dolore.
-NON è MIA!- urlava – NON AVEVO IDEA FOSSE Lì- se ne avesse avuta l'avrebbe spostata.
-CRUCIO!!! -
-LO LASCI, è COLPA MIA-disse Luther che poco dopo si ritrovò al posto del ragazzo.
Gli fu riservato lo stesso e identico trattamento.
Più duraturo in base al tempo che ci aveva messo per parlare.
Urlavano gli amici del ragazzo, tutti meno Even che se ne stava nascosto dietro un albero.
-CRUCIO!!-
Non siete mai stati abituati a questo tipo di trattamento, la Rei era una stronza ma non a questi livelli vero? Hyram cade a terra mezzo morto.
“Bastardo” ti dice con fatica, ovunque tu sia, “non era neanche mia” le sue ultime parole prima di morire.
Allora, piccolo sfacciato, quanto ancora riuscirai a mantenere questa realtà fittizia eh?. -
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Certo che se avesse avuto una così, a spiegargli le cose, probabilmente lui ci sarebbe rimasto per tutta la vita a lezione.
Non che avesse una dote innata a provoleggiare in giro, ma questa donna, nello specifico, sembrava dannatamente competente.
Un ghigno gli spuntò sulle labbra mentre la osservava, senza scomporsi di una virgola, insinuarsi nella testa di quell'ameba.
Poi con lo sguardo si posò su Morrow, con la quale era finito in coppia, e inarcò un sopracciglio.
-Spero non ti metta a piangere come una signorina- una considerazione, la sua, mista a ironia.
Tirò fuori la bacchetta e fu lesto nel castare il -Legilimens!- che ci avrebbe trovato nella sua testa? Sperava solo non scenette porno. Non ci teneva assolutamente a vedere i suoi amplessi uomo a uomo.
In tal caso avrebbe persino potuto vomitare.. -
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-Sei un paraculo- dico a Leebo mentre me la ghigno alla volta di mia sorella.
Conto i minuti che la porteranno ad esplodere, anche se, devo ammettere, che è dotata di una pazienza sovrumana.
Merito dei suoi anni da Auror, ne sono convinta.
Io in compenso li avrei già sotterrati tutti, vedi Yorick, MERLINO BONO.
Alla prima pallina che tira, non dico niente, alla seconda, idem, ma quando la terza mi arriva dritta nella scollatura con un colpo di bacchetta gli lancio un Offensio dritto alle gengive.
Non sono ancora molto pratica in questo incanto, Rya ha provato a insegnarmelo solo da qualche mese, “per difenderti dai balordi, Abby, sei una donna, per quanto tu sia stronza un uomo sarà sempre più forte di te”, indubbiamente.
-Ti piacerebbe- dico infilando due dita nella scollatura della camicetta -mh- un sorriso di circostanza e la pallina finisce dritta sulla sua faccia.
E' dunque giunto il momento della pratica.
-Non ti impegnare troppo, tanto a parte lo specchio delle brame non credo ci sia altro nella tua testa- con questa battuta lo lascio e mi avvicino al ragazzo con cui sono in coppia.
-Lo sai fare un legilimens?- gli chiedo, comunque dopo avrà modo di provarci se vuole, per ora lo faccio io per prima.
-Legilimens!-SPOILER (clicca per visualizzare)Castato un silenzioso offensio ai danni di Yorick, non è molto forte perchè non ci riesce ancora bene u,u
Risposto a Leebo e fatto un legilimens a EK. -
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Mio cugino Kaj ce l'aveva ancora con me per quanto successo a pasqua. Questo mi fece ridere ma non volli discutere con Plamenov, decisamente non mi conveniva irritare oltremodo la Rei per un pagliaccio come quello.
Lo sfidai per tutto il tempo che ci mise a sedersi e a controllare ogni singola mia mossa, lo sfidai quasi a dirmi di spostarmi fino a che non sedetti proprio accanto alla bionda.
-Ci si rivede eh- ammiccai – il tuo ragazzo sembra infastidito, dici che se ti do un bacio mi lancia un avada o si trattiene?-
Ammiccai e pensai che pur di irritarlo lo avrei anche potuto fare, ma non mi andava che ci andasse di mezzo anche Eris, solo per lei non feci nulla di sconveniente, tranne sfiorarle la mano, solo per un attimo.
Lui non poteva di certo vedere no?
Non era solo questione di amicizia in quel momento, Eris mi era mancata, non c'era giorno in cui non pensassi al fatto che era andata via da Hogwarts solo per colpa mia.
Non me ne capacitavo.
E poi i ragazzi che erano stati espulsi dalla Rei. Ma possibile che fossero rimasti tali e quali?
Contavo i secondi in cui li avrebbe cacciati fuori a calci.
Già me la ridevo. Tra Even e Leebo poi, non c'era storia. Certo con loro una risata assicurata, quasi mi mancavano al castello.
Ancora non sapevo neanche che cazzo avessero combinato per suscitare tale ira della preside. Niente di buono sicuramente.
Quando la Rei ci divise in coppie quasi mi dispiacque non essere capitato col bulgaro, avrei proprio voluto sfondarglielo quel cranio e vedere che cazzo gli passava nella testa.
-Okay, vedi di impegnarti eh-
Sorrisi a Eris e le castai il mio leggilimens.
Quello che vidi fu praticamente .. tutto.
Da quando era andata via dal castello alle volte che ci era tornata, e ogni volta, subito dopo, piangeva.
E poi il lupum, di nuovo.
L'ospedale, quella merda di Plamenov che le stava accanto.
-Potresti almeno provare ad ostacolarmi, Eris. Scopro ora che sei stata male e non me lo hai neanche detto .. non siamo più neanche amici?-. -
.Plamenov nemmeno le rivolse la parola, segno evidente di un umore livido.
Passò oltre, sedendosi dietro di lei senza neanche degnarla di uno sguardo.
Aveva visto qualcosa che non gli era affatto piaciuto e Eris sarebbe stata felice di avere più premura dei sentimenti del bulgaro.
Ma se lui in prima persona non aveva intenzione di prendersi la responsabilità dei propri sentimenti, di certo non lo avrebbe fatto la bionda.
Era sempre stata rancorosa, Eris Rosier. Con tutti, tranne che con Clay.
Fossi in te non rischierei: credo abbia preso tuo cugino come ostaggio. Rise, non prima di essere visibilmente arrossita.
Non ritrasse la mano come avrebbe dovuto, la lasciò lì dov'era.
Erano solo mani, erano solo amici.
Pensava che si sarebbe sentita violata, quando la sua fragile barriera sarebbe crollata sotto la forza del francese. Invece no, sembrava quasi giusto.
Sembrava quasi la soluzione ideale a quella situazione strana, il modo più trasparente per mettere in chiaro tutte le cose che non sarebbe stata in grado di dire a voce.
Non ho ancora recuperato a pieno i poteri. Storse le labbra per giustificarsi, poi lui era al settimo anno! Che si aspettava da una al secondo?! E perchè avrei dovuto dirtelo? Se non ti fossi venuta a cercare io prima della partita non avrei tue notizie da prima di Natale! Poco le importava se Igor la sentisse, stava imparando il Legilimens e di conseguenza l'avrebbe scoperto lo stesso.
L'unico rammarico, non poter entrare nella testa di Clay come lui aveva fatto con lei.
Forse un po' violata ci si sentiva.. -
.“Già. Attento a non gelarti le chiappe. Voi ad Hogwarts siete praticamente all'equatore.” Rispondo così al saluto di O'Toole, riservandogli un mezzo sorriso. Non mi aspettavo che quelli di Hogwarts ricambiassero il favore, arrischiandosi fin nelle nostre fredde terre eppure eccoli.
Non posso fare a meno di chiedermi, con un pizzico di disappunto, se con loro sia qui anche la Sanchez. Spero di no. L'idea di averla anche tra i corridoi del mio castello, mi disturba, soprattutto ora che Ioan è tornato.
Ascolto la risposta che mi dà la professoressa ma non sono ovviamente soddisfatto. Nonostante mi sia quasi arreso a ciò che sono, a volte non posso fare a meno di desiderare ardentemente che qualcuno spunti dal nulla con una cura tirata fuori da un cilindro magico.
Ovviamente non è mai così.
La voce di Jakub mi distrae e lo guardo prima di fare spallucce. “Solo la scenetta ridicola di cinque idioti.” Gli rispondo velocemente prima di raggelare nel capire a quale compagno sono stato affidato. Se sul momento credevo che finire con uno dei Maniax sarebbe stato drammatico, nell'intercettare lo sguardo di Plamenov sono costretto a ricredermi. “Grandioso.” Dico tra me, roteando gli occhi, prima di raggiungerlo con zero entusiasmo.
Sospiro guardandomi intorno cercando di svuotare la mente ma per chi ce l'ha costantemente incasinata, non è mai semplice.
Ed infatti la mia mente vaga incontrollabile anche dopo il legilimens. Provo ad opporre resistenza ma ricordi sconnessi viaggiano nella mia mente confusionaria, trascinando qualsiasi testimone nel caos che ho dentro la mia testa.
La rissa avuta con Blake, e la testata che ho dato per sbaglio ad Eris sul naso. Il viaggio sulla scopa con Eris che ci ha quasi fatto ammazzare. L'abbraccio in lacrime quando ero ad Yggdrasil. Il sangue di mia madre sul mio volto. Le cicatrici sanguinanti di un corpo che conosco bene. L'impatto in auto contro un albero e le urla disperate di un bambino.SPOILER (clicca per visualizzare)Interagito con Regan, Jakub e Igor. -
Jakub Ek..
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«Solo la scenetta ridicola di cinque idioti.» rispose Jerome, piuttosto seccato, mentre si allontanava in direzione di quello che sarebbe stato il suo compagno in quell'esercitazione.
L'esercitazione.
Jakub non aveva pensato che alla teoria, quel giorno, sarebbe seguita la pratica. Si guardò intorno con gli occhi spalancati, in stato confusionale: non aveva mai bloccato un legilimens e lasciare che qualcuno entrasse nella propria mente non solo sarebbe stato scomodo, ma tanto, troppo pericoloso. Quante cose nascondeva, il biondino...
Preso dall'agitazione, Jakub cercò con lo sguardo una via d'uscita, ma quando la trovò fu troppo tardi. Una ragazza, una studentessa di Hogwarts - che a quanto aveva capito era strettamente imparentata con la Preside - gli si era avvicinata e, senza troppi preamboli, aveva firmato la sua condanna a morte. «Legilimens!».
Irrimediabilmente, il pensiero dal quale vuoi fuggire è il primo che ti viene in mente.
E' notte, è tutto completamente immerso nell'oscurità. Tutto, fatta eccezione per due sagome in piedi.
No, no, no. Come diamine si blocca il visitatore?, si chiede Jakub. Cercando di ricorrere ad un altro ricordo, uno qualsiasi.
Il sangue copre i loro vestiti, le mani di quello che sembra un ragazzo.
Concentrati, concentrati, si dice. I ricordi positivi, in fondo, sono tanti. Bisogna solo focalizzarsi bene su ciò che si vuole mostrare...
Una ragazza bionda gli sorride: è tra le sue braccia. Gli chiede qualcosa, e lui scuote il capo. I due sembrano intimi, ma è difficile capire fino a che punto.
E' ancora troppo personale.
Il portone del castello si spalanca. Jerome gli sorride per la prima volta, entrambi sono seduti su un prato. La scena cambia. Ora sei ragazzi lo punzecchiano fastidiosamente, palesemente in cerca di rogne: Jakub è infastidito, ma non lo fa vedere e..
«Basta così.» borbotta, disturbato da quella invasione di campo. «No, non l'ho mai provato, ma credo proverò adesso. Legilimens!» esclamò infine, senza nemmeno essere certo di averne il permesso.
SPOILER (clicca per visualizzare)Citato Jerome, interagito con la Rei!. -
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Quello che Igor aveva immaginato castando un legilimens a Morrow era stato quello di trovare una sorta di opposizione, una specie di barriera mentale in cui sarebbe stato difficile passare oltre.
Ma quello che ottenne, invece, fu un giro in quella che era la sua mente da pazzoide, un via vai di scene così frenetico da fargli venire il volta stomaco.
Non fu felice di vedere quanto tempo avesse passato con Eris, ne di appurare che fosse maggiore di quello che passava con lui.
Una specie di gelosia lo spinse a insistere a scavare nella testa caotica del rosso fino a scorgere anche spiragli di conversazioni.
Ma chi voleva mai farsi un giro in una testa del genere? Forse solo lui.
Furono le urla sguaiate di un bambino che lo convinsero a lasciarlo in pace.
Lo sguardo affilato e la consapevolezza di uno che ora sapeva qualcosa in più dell'altro e che quello che sapeva non gli era piaciuto per niente.
-Non ci provare neanche a entrarmi nella testa- lo ammonì con la bacchetta puntata contro il suo petto - O ridurrò in brandelli anche quel poco di sanità mentale che ti è rimasta.-
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.Conosco il significato del termine e proprio per questo motivo le ho chiesto delucidazioni sulla sua scelta, ma non si preoccupi, come ha suggerito sono certa che i miei professori saranno ben più disponibili a diradare qualsiasi dubbio. Dal resto viene da Hogwarts ed è proprio questo che ha sempre contraddistinto le lezioni in quel castello: un'apparente apertura mentale che nasconde invece un'ampia necessità di nascondere ai propri studenti una parte importante di quella che è la magia. Insegna loro a difendersi, senza spiegare effettivamente nel dettaglio da cosa debbano difendersi, lasciando che la crudeltà del mondo la insegni loro sulla loro stessa pelle. C'è un motivo se mio padre ha scelto di farmi continuare gli studi a Durmstrang seppur possedendo la scuola britannica del resto, ai miei occhi quale dei due istituti sia il migliore e più aperto ad insegnare la magia nella sua globalità è chiaro.
Continua la sua spiegazione riempiendoci di informazioni, ma quando ci divide in coppie ammetto di non aver ancora sentito esattamente nulla su cosa a tutti gli effetti devo fare. Chiudere la mente, bene, come? Non ho una chiave, non ho la minima idea di da dove cominciare, come dovrei fare? Quindici. Arriccio il naso davanti al pivello arrivato dritto dritto da Hogwarts per infastidire la rigida educazione dell'istituto. Sono certa che Durmstrang raddrizzera questa gentaglia, ma attualmente sono solo personaggi fastidiosi a cui vorrei far ricevere una visita di Mordino una notte di queste, sarebbe divertente vederli farsela addosso nel ritrovarsi un serpente di più di un metro nel letto, così vicino al loro collo dall'essere ad un passo dal soffocarli con la sua morsa. E fossi in te terrei quei modi di fare a presa in giro per qualcun altro se non vuoi trovarti bandito dal patto scandinavo. Non che effettivamente papà mi abbia mai accontentato quando ho provato a chiedergli qualcosa del genere, ma lui che ne sa? Sono pur sempre la figlia del ministro, del più grande mago oscuro degli ultimi decenni, mi ha vista persino ad Hogwarts presumibilmente visto che ci sono stata per tutto il governo di papà su Londra quindi ha poco da fare lo spiritoso, quel sorriso potrei farglielo cucire!
Sarebbe più interessante se la Rei ci avesse detto come fare. Comunque per non essere presa alla sprovvista stringo la bacchetta tra le mani, non sono certa di come possa tornarmi utile, ma non si può mai sapere, del resto non so nemmeno davvero cosa mi aspetta. Cerco di non pensare a niente, ma quando il ragazzo esegue l'incantesimo senza nemmeno aspettare un mio cenno di consenso i pensieri affiorano alla mia mente con forza e prepotenza.
Non riesco a credere che a questa gentaglia sia stato dato il permesso di venire a studiare qui! DI INSEGNARE QUI! Che fastidio! Devo dirlo a papà, questa cosa non è accettabile, una si impegna a seguire le lezioni, a studiare, ad esercitarsi e poi arrivano questi e rovinano qualsiasi sforzo! Quel sorriso da ragazzino problematico che ha in faccia Price, voglio vedere se gli resterà ancora quando alla prossima lezione subirà un crucio o sentirà il fuoco ustionargli la carne! AH, IMPARERANNO COSA VUOL DIRE STARE QUI, sono solo inutili distrazioni, rallentano il programma di tutti, dovrebbero fare uno di quei corsi tipo quelli dei babbani per ragazzini speciali, almeno eviterebbero di disturbare l'insegnamento altrui. Ah si, che poi probabilmente mi sta anche sentendo, giusto? è questo l'effetto del legilimens? Questo mal di testa fastidioso che picchia contro la tempia dando via libera a questo flusso di pensieri? Ah, ma che senta! Ti diverti? Non è che non te le direi in faccia queste cose eh! Ah, non c'è più giustizia ormai, gente così dovrebbe andare in qualche scuola di basso livello, una di quelle che ti da il tuo diplomino inutile e te ne vai bello contento a lavorare in qualche fabbrica inutile al servizio di qualche persona inutile come te, ma con più soldi. Tsk.SPOILER (clicca per visualizzare)L'altro giorno curiosavo nella lista incantesimi e ho scoperto che c'è tutta una bella divisione tra i gradi di legilimens, quindi per giocarmi qualcosa di diverso dal solito ho pensato di attenermi per bene alla definizione del legilimens semplice da lista incantesimi :3CITAZIONESTUD V-VI-MENT-Legilimens: permette di accedere ai pensieri superficiali di una persona (es. ciò a cui sta pensando in quel momento, cosa pensa di chi lancia questo incantesimo, eventualmente risposte a domande poste verbalmente). Utilizzabile solo con grande esercizio o con doti innate.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Avete tempo fino al 6 giugno per completare l'esercizio e, per chi lo ha fatto, di ricambiare la cortesia
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L'Occlumanzia.Hogwarts V in su, Durmstrang |
