-
|
| .
|
Advanced Member
- Group
- Mago Adulto
- Posts
- 6,988
- Status
- Anonymous
|
|
Odiavo Azkaban con ogni mia fibra. Avevo passato sette mesi a desiderare con tutte le mie forze di uscire da lì, e doverci rimettere piede era qualcosa di profondamente innaturale per me. Lì era dove la mia vita aveva iniziato ad andare a rotoli, lì era iniziato il colpo di stato di Moon e sarebbe sempre stato un posto orribile. Ci era voluto un profondo senso di razionalità per trovare la forza di afferrare tre scatole di giochi da tavola e un pacco di riviste e presentarmi lì. Avevo dovuto ripetermi circa cento volte che potevo uscire quando volevo da Azkaban e non sarei rimasta bloccata lì.
Perchè faccio tutto questo? Perchè la follia ucraina non ha limiti e dio solo sa da quanto tempo questa povera donna e sua figlia sono recluse in questo kebab di sasso piantato in mezzo al mare.
Salgo tutti i miliardi di scalini, avventurandomi tra i corridoi intricati con la faccia di una che ha un tremendo mal di testa, ripetendomi ad ogni passo che appena arrivo in cima insegnerò a Fiona qualche bell'incantesimo doloroso da lanciare ai malleoli del signor Cernobyl. Almeno sarà costretto a mettere un caspita di ascensore se proprio non vuole farle uscire.
Dopo un'infinità finalmente raggiungo l"alloggio" delle ragazze. Vorrei tanto sorriderle, ma invece mi esce fuori una faccia che esprime solo...
Giuro non so ancora com'è che non l'hai strozzato nel sonno...
ho bisogno di sfogarmi. Odio questo posto. Ma dico io una villa ai caraibi come tutti quanti no? No. Lui deve sentirsi a casa qua dentro..
Le sorrido alla fine, porgendole il bottino:
Ciao.... ti ho portato qualcosa per non morire di noia. Ciao topolina, ancora i dissennatori cattivi non ti hanno mangiato? Vieni qua, fammi vedere quanti denti ti sono spuntati.
Perchè sì, lei ride. Come la mamma. Chissà forse Kostia ha dei denti orribili, per questo è sempre serio. La presi in braccio, facendole una pernacchia sulla guancia.
Allora, come va la passate qua?
|
|
|
| .
|
-
|
| .
|
|
|
|
Diario di bordo, giorno… quanti milioni di giorni erano passati da quando era iniziata tutta quella storia? Troppi decisamente troppi. Ormai l’idea di fare amicizia con i dissennatori non mi sembrava poi così folle, tantomeno quella di scendere nelle segrete e fare un giro per scoprire se tra i tanti prigionieri ci fosse qualcuno con cui poter chiacchierare o giocare a carte, un essere vivente differente da Kostia con cui avere a che fare in pratica. Non ero mai stata per così tanto tempo nello stesso posto e esclusa la brevissima pausa per il matrimonio di October non mettevo piede fuori da quella fortezza da troppo.
Se non mi avesse uccisa il lupuminarius, probabilmente sarei morta di noia o per essere diventata improvvisamente pazza per la solitudine.
Era una mattina come tante nella gelida torre di Azkaban e io e la piccola osservavamo con un certo interesse i gatti che dormivano.
« Che dici ne svegliamo uno?
Domandai rivolgendomi a Dixie che come risposta mi mostrò i suoi quattro dentini.
« E sia…
Mi avvicinai quatta quatta a Ragnarock per prenderlo in braccio e portarlo accanto alla piccola. Avevamo fatto amicizia e quelle piccole palle di pelo avevano imparato a suon di occhiatacce a non soffiare Danielle se non in casi estremi.
Una voce familiare e allegra interruppe il tentativo di gioco. Mi voltai di scatto trovandomi di fronte October con una pila di riviste e scatole di giochi.
Se fossi stata una tipa da abbracci le sarei subito saltata al collo, ma mi limitai a salutarla con entusiasmo e guardarla come se fosse l’apparizione di qualche folletto buono venuto a salvarci.
« Ciao! Credimi… ci ho pensato… ma ho troppa paura che se ne esca con qualche strana cosa da mangiamorte-ninja e quindi…
Insomma, avevo una bimba da crescere, non era il caso di lasciarla orfana di entrambi i genitori solo perché uno dei due era leggermente troppo apprensivo.
« Sei la nostra salvezza! Iniziavo a pensare di dover fare amicizia con i dissennatori… Immagina la noia!
Lasciai cadere il micio a terra per andarmi ad accomodare sul letto.
« Per ora sono quattro, ma penso ne stia per spuntare qualcun altro dal fatto che mordicchia praticamente tutto.
Indicai il mobiletto pieno di giochini da masticare.
« E a te… come va la vita da signora Gruffudd… non hai preso il suo cognome vero?
|
|
|
| .
|
-
|
| .
|
Advanced Member
- Group
- Mago Adulto
- Posts
- 6,988
- Status
- Anonymous
|
|
Alzai gli occhi al cielo annuendo:
Sì, ha questa fastidioso vizio di non voler essere fatto fuori... ah, gli uomini...
Un'altra pernacchia a Dixie prima di rimetterla sul letto assieme a...i gatti!!
Incredibile, sono ancora vivi per davvero. Insomma me l'aveva detto ma.. sai.. finchè non lo vedi rimane un concetto leggermente astratto.
Erano cresciuti notevolemente da quando glieli avevo consegnati. E sembravano anche notevolmente cicciotti. Bene. Kostia era una nonna. Non l'avrei mai detto. Avrei scommesso che li avrebbe messi sotto una dieta rigida e bilanciata.
Certo che l'ho tenuto. Fhest è molto più semplice da dire.
E poi mi sembrava una cosa così antiquata prendere il nome del marito. Ero sicurissima che lei fosse d'accordo con me: Fiona era pratica e moderna.
Comunque sì, va tutto bene, grazie.
Non che fosse cambiato molto dopo il matrimonio a dirla tutta.
Vi ho portato qualche foto, il fotografo si è sbizzarrito anche con gli invitati, ho pensato vi facesse piacere.
Un po' di foto erano solo di Dixie, qualcuna di lei assieme a Fiona, qualcuna con Kostia, un paio di loro tre assieme, insomma gli avevo portato quelle dove erano presenti.
Insomma.. ecco.. non avendo ben capito quello che..ehm io.. ho portato tutte le varianti..
|
|
|
| .
|
-
|
| .
|
|
|
|
« Tutti con strane manie, non c’è nulla da fare.
In altre persone quello si sarebbe potuto chiamare spirito di conservazione, in Kostia? In Kostia sarebbe stato sin troppo riduttivo definirlo in quella maniera, era qualcosa di diverso, difficile da definire come la maggior parte delle cose che lo contraddistingueva.
« Kostia mi aveva detto che loro erano opera tua… ma, scusa la domanda, quando glieli hai regalati non hai avuto paura li sacrificasse a Micheal Moon o non so a quale altra forza oscura?
Si era una battuta pessima, ma come prima conversazione dopo mesi non ci si poteva di certo aspettare che riuscissi a fare battute migliori.
« Hai messo in pericolo le loro soffici vite…
Aggiunsi in un tono falsamente solenne e allo stesso tempo così buffo da farmi scoppiare in una risata subito dopo.
« Scusa, scusa, è che non parlo con un adulto da troppo tempo.
Il discorso passò velocemente sulla questione del cognome e, ringraziando Merlino, aveva tenuto Fhest convenendo con me che fosse più pratico.
« Convivevate già?
Di tanto in tanto ci voleva qualche stupida domanda di rito, qualche domanda banale, alimentava la conversazione e avevo davvero bisogno di sentire la voce di qualcuno.
« Oh, foto!
Presi rapidamente tra le mani quei quadratini di carta lucida. Nella prima Dixie aveva un sorriso bellissimo, nella seconda era intenta a tirarmi i capelli e nella terza stava riservando lo stesso trattamento alla cravatta di Kostia. L’ucraino sorrideva e sembravamo stranamente una famiglia felice. Normale e felice.
« Guarda! Kostia sembra… sembra una persona normale. Di questa dobbiamo fare una gigantografia e metterla all’ingresso del palazzo. Così per illudere i prigionieri di un possibile soggiorno piacevole qui…
Questa invece era di cattivo gusto, forse avevo trascorso troppo tempo in quella prigione, in tutto quel grigio e presto non avrei più distinto il bene dal male. Nah… era solo una stupida battuta.
« È stato davvero veloce il fotografo. Io sono abituata a quelli babbani, mio cugino ha ricevuto le foto del suo matrimonio il giorno del compleanno di un anno di suo figlio. A proposito, come sta Peter? |
|
|
| .
|
-
|
| .
|
Advanced Member
- Group
- Mago Adulto
- Posts
- 6,988
- Status
- Anonymous
|
|
Uhm, bella domanda questa. Insomma si fa per dire. Avrei in realtà gradito che Kostia le avesse spiegato qualcosa di più sul suo periodo senza cuore. O forse lo aveva anche fatto ma io non ne ero sicura e quindi vivevo nel terrore di dire qualcosa che la terrorizzasse. Anche se il fatto che avesse accettato di vivere ad Azkaban, il terrore dei maghi inglesi e adesso anche scandinavi, era notevole.
Era un periodo un po' particolare, ero abbastanza fiduciosa. E poi l'ho minacciato di orribili conseguenze se li avesse fatti morire o addestrati alla morte.
Rispondo, rimanendo sul vago, annuendo.
Il fatto che siano vivi è bellissimo perchè davvero non avrei saputo come fare a strappargli tutte le sopracciglia..
non mi erano venute in mente altre orribili conseguenze all'epoca.
Beh sì, con Peter era il minimo. Infondo convivete un po' anche voi qua no?
Lo so. Sono crudele. Non dovrei addentrarmi in questi argomenti, ne farmi i fatti loro ma se voglio scoprire qualcosa senza beccarmi una lunghissima morale sulla vita, l'universo e tutto il resto devo parlarne con Fiona. Lei sembra più diretta. Più.. sintetica se non altro.
Visto? Ha anche il senso dell'umorismo. A quella della gigantografia sono morta dal ridere. Chissà se Azkaban si crepa in due se della gente ride al suo interno. Ommioddio forse stiamo per sprofondare nel mare. I gatti sanno nuotare...??
Sì beh potrei averlo leggermente "incoraggiato" ad essere molto veloce..
le sussurrai. Non ne andavo fiera ma io le foto le voglio vedere subito. E che diamine. Così se sono venuta orribile le facciamo meglio.
Parla e cammina in giro.
ci facevamo lunghissime chiaccherate.
Quindi tu stai qua. Sempre? Dico tutto il giorno... non uscite mai? Niente amiche, uomini... niente niente...?
|
|
|
| .
|
-
|
| .
|
|
|
|
« Ottime precauzioni. - Forse, se mi fossi ritrovata al suo posto, non sarei stata così fiduciosa. Insomma me lo sarei immaginato a rifilargli croccantini tutte le volte che azzannavano la gola di qualche prigioniero, a premiarli con quelli ripieni nel momento in cui riuscivano a farli fuori senza emettere un sibilo. Che immagini macabre per quei poveri mici.
« Erano queste le terribili conseguenze? Non penso sarebbe stata una cosa semplice… a volte è come se avesse dei poteri jedi, avrebbe fiutato subito le tue pinzette. - Sicurissimo, non l’avrebbe lasciata avvicinare e nella peggiore delle ipotesi si sarebbe trovata lei senza qualcosa, anche se molto probabilmente non sarebbero state le sopracciglia. Probabilmente mi sbagliavo, probabilmente October non l’avrebbe mai sfiorata con un dito, era la sua amichetta buffa che lo aiutava a diventare un bimbo vero.
« Mhm se intendi che dividiamo lo stesso tetto… si, ma se intendi altro no. Penso lui abbia qualcuna, non so perché ho un sesto senso per certe cose.
Per un osservatore esterno tutta quella situazione poteva apparire strana, dall’interno forse lo era ancora di più, ma non sarei riuscita ad immaginarla diversamente. Dixie era nata da una notte di follia e con il tempo la cosa non era evoluta in nulla, almeno era così che la vedevo io. Non ero brava in certe cose.
« Hai fatto bene, probabilmente al tuo posto avrei fatto lo stesso. Quindi è un piccolo chiacchierone Peter, Dixie per ora non dice granché. Mamma, papà e pappa, l’altro giorno ha provato a chiamare il gatto… ma Ragnarok non le è molto semplice come parola.
Avere un padre con tendenze oscure che da nomi strani ai gatti comportava anche questo, povera piccola, almeno ci aveva provato.
« Si… per ora si. Volevamo evitare il virus. Le amiche sono rimaste a Londra, gli uomini… diciamo che è un annetto che non ho molto tempo per loro. Prima di tutto questo c’era un “qualcuno” ma si è giustamente volatilizzato quando mi è iniziata a crescere la pancia… la solita storia. Ok, non proprio solita.
|
|
|
| .
|
5 replies since 20/1/2017, 18:00 125 views
.
.
