Arti Oscure - Prima Lezione

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  1. Bill;
     
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    è fin troppo evidente quanto io ritenga ormai che buona parte degli studenti del castello non siano adatti a questo tipo di istruzione, non siano nemmeno degni di apprendere realmente tutto quello che Durmstrang può dar loro. Le delusioni si sono succedute una dopo l'altra da quando ho assunto il ruolo di preside e professore e se anche fosse la stanchezza di un lavoro che non mi appartiene a farmi parlare sono certo che non sono poi così pochi quelli che mi darebbero ragione se vedessero la spavalderia con cui sempre più studenti cercano di infrangere regole secolari e farsi vanto di essere riusciti a passare inosservati nelle loro inutili perdite di tempo contro ogni fondamento di questo istituto. Non si tratta solo di distinguere maghi purosangue da chi non lo è a questo punto, non è l'aver accettato delle creature oltre ogni mio principio, ma il fatto che quegli stessi maghi purosangue nella loro convinzione di essere superiori riescano a comportarsi come dei perfetti imbecilli portandomi allo sfinimento è la prova di quanto questa scuola abbia ormai bisogno di regole nuove, di un pugno di ferro che venga davvero ad essere rispettato.
    La lezione che li aspetta quest'oggi è apparentemente teorica, come al solito i banchi sono disposti lateralmente lasciando lo spazio centrale libero al nulla, per l'eventuale successiva esercitazione, ma ancora è presto per decidere davvero quale sarà l'esito di questa giornata.
    Avete ancora un minuto per prendere posto, l'ultimo a sedersi, o l'ultimo a parlare sarà il primo a rispondere a una domanda a mia discrezione. Gli studenti si affrettano, mentre la mia voce continua a risuonare nell'aria per attirare la loro attenzione. Chiunque sia il malcapitato avrà un paio di minuti per rispondere, sia che sappia la risposta, sia che resti per due minuti in rigoroso silenzio o ad arrampicarsi sugli specchi, come preferite. Al termine dei due minuti, sia che sia stato in grado di rispondere, sia che non sia stato all'altezza, porrà una domanda su un argomento qualsiasi inerente alla materia al compagno successivo e così fino a che tutti non avrete dimostrato le vostre conoscenze. La speranza? Quella di avere la prova sia del sadismo necessario a questi ragazzi per sopravvivere qua nel porre domande sufficientemente difficili, sia nel dimostrare le loro reali conoscenze, nella speranza di poter mettere un freno al loro ego infinitamente fastidioso. Le conseguenze delle vostre risposte, o delle vostre domande se troppo semplici, le scoprirete alla fine di tutto il giro, vi lascio il piacere della sorpresa perchè vi spinga a dare il massimo di voi stessi in entrambi i compiti. Come al solito le porte si chiudono perchè non vi siano ritardatari, quindi il mio sguardo si posa sul primo a dover rispondere alla mia domanda dando il via alla catena. "Le arti oscure sono molte, varie, mutevoli ed eterne. Chi le affronta combatte ciò che è indeterminato, cangiante e indistruttibile." Voglio una spiegazione dettagliata di questo assunto. Una domanda apparentemente semplice, ma dalla difficile esposizione, per mettere in difficoltà gli stolti e premiare chi ha la pazienza di scavare davvero a fondo nelle proprie conoscenze per trovare la risposta più adeguata.

    Tempo all'incirca fino al 25 Gennaio per rispondere!
    Il primo che posta risponde alla mia domanda e ne pone una a sua volta che può essere di qualsiasi genere: vaga e di riflessione, oppure specifica su un argomento di studio, quello che preferite! Non specificate a chi rivolgete la domanda, ma lo studente che posterà dopo di voi dirà che lo avete scelto per rispondere e via dicendo fino alla scadenza.
    Cercate ovviamente di rispondere in base al livello, alle conoscenze e al tipo di esposizione del vostro pg! E di essere fantasiosi ovviamente :P
    Buon lavoro!
     
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    Erano ormai passati tre mesi, il rapimento poteva essere solo un ricordo, ma un certo astio e una certa rabbia ancora vivevano in Sephirot ogni qualvolta incrociava Vanellope o pensava a quelle creature che lo avevano tenuto prigioniero. Fino a quando non sarebbero state prese probabilmente Udinov non si sarebbe dato del tutto pace, ma almeno qualche risposta in più sembrava averla ottenuta. Usare lui per colpire il vero bersaglio aveva dato fastidio al russo, era stato sminuito e usato, quindi anche l'orgoglio necessitava del suo tempo per rimarginarsi.
    Meglio concentrarsi dunque sui doveri scolastici dato che nella sua posizione, purtroppo, non aveva potuto far nulla se non un paio di interrogatori dove aveva fornito più informazioni possibili riguardo a dove era stato tenuto per un mese.
    Il ritorno come caposcuola fu una sorpresa gradita e Sephirot non perse tempo a usare la sua autorità per controllare al meglio la struttura. Si era trovato ben presto a colloquiare col preside e riferire determinate cose e in questi ultimi due mesi l'ambiente scolastico sembrava essere diventato più ostile di quel che già era.
    Trovatosi con Brunhilde prima dell'inizio della lezione si godette qualche momento di calma e relax con lei, senza nessun occhio puntato addosso. Non che fosse un amante delle effusioni e del contatto continuo, ma il fatto che non potesse nemmeno godere della presenza della sua ragazza in alcun modo lo irritava, per cui doveva nascondersi anche solo per accarezzarle una guancia quasi.
    Arrivati poi a lezione trovarono la consueta disposizione e andarono a sedersi più o meno al centro dell'aula in attesa dell'inizio.
    "Buongiorno."
    Non fu un caldo inizio, Carradine partì immediatamente con qualcosa che non era per niente semplice. Con lui si sfociava spesso in determinati argomenti, costringendo gli studenti ad accurate riflessioni. Non era sempre semplice, tutt'altro. Gli argomenti trattati non si potevano trovare sui manuali, non si poteva recitare a memoria la definizione.
    "Un mago che si trova a dover affrontare prevalentemente magia oscura si trova davanti a qualcosa di imprevedibile e difficile da gestire. Non esiste un effetto universale per ogni arte oscura. A seconda dell'avversario le conseguenze cambiano. A seconda dell'anima dell'avversario, delle sue reali intenzioni, del suo scopo. La motivazione e la volontà dietro la magia oscura determina la potenza di ciò che viene scagliato. Senza una reale e solida certezza e convinzione non si è certi di come la magia oscura si manifesti, come non si è certi di quanto devastante e indistruttibile possa essere se manovrata da una mente forte e determinata. Le arti oscure sono l'alleato e l'avversario più stimolate e pericoloso con il quale si può avere a che fare."
    Sephirot era certo di essere in quella posizione di incertezza. Non era così motivato e convinto sulla magia oscura. La stava imparando, la viveva in quella scuola, ma non aveva ancora sviluppato una solida mente per fronteggiarla e usarla a dovere. Non la percepiva come qualsiasi altra magia, le arti oscure erano ben diverse.
    Ora doveva porre lui una domanda alla classe e paradossalmente sembrava essere questa la parte più difficile di quest'inizio lezione. Non doveva essere troppo semplice, ma nemmeno impossibile dopotutto, una difficoltà giusta.
    "Ci sono diversi maghi che hanno dichiarato di essere stati attratti e affascinati dall'arte oscura. Come se non avessero avuto altra scelta se non abbracciare quest'arte. E' davvero così? Una volta sperimentata non ci si può liberare? Si è legati ad essa per sempre?"
    Era sinceramente interessato alla risposta a questa domanda, perché nemmeno lui era sicuro di saper rispondere. Viveva in questa scuola e sperimentava la magia oscura non poche volte. Sarebbe stato avvolto? Logorato? Corrotto? Non sentiva il bisogno di ferire le persone, era la sete di conoscenza a manipolarlo maggiormente.
     
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    Mi avvio in aula con la stessa vivacità di un condannato a morte. Non che in genere sia poi così entusiasta di seguire le ore con Carradine – per cui provo ancora un timore non così semplice da nascondere – ma in questo periodo ogni aspetto negativo della mia vita, sembra assumere il triplo della negatività che realmente possiede e non riesco quindi ad affrontare ciò che mi ritrovo dinanzi con uno spirito migliore. A volte non riesco proprio ad affrontare un bel niente. L'assenza delle persone su cui contavo per andare avanti non fa altro che peggiorare di giorno in giorno, il mio umore già nero.
    Prendo un grosso respiro, nel tentativo di darmi un contegno, prima di entrare in aula. “Buongiorno.” Saluto il preside già in aula e i presenti, prima di avviarmi ad uno dei banchi prendendo posto di fianco a quel tipo che in aula non toglie mai il mantello. Lo saluto con un ehi e un cenno del capo, prima di sedermi e, stanco, passare una mano sugli occhi stropicciandoli.
    Dormo poco, riposo male e nelle poche ore in cui riesco finalmente a chiudere occhio, sono tormentato da sogni che mi rendono inquieto e poco incline alla socialità per il resto del giorno.
    Le porte si chiudono segnando l'inizio della lezione e per un attimo mi ritrovo ad immaginare a quanto migliore sarebbe stato se questa mattino non mi fossi alzato dal letto. Sospiro, prima di distogliere lo sguardo affranto dalla porta e portarlo sul preside, che espone le dinamiche di questa lezione. O forse sarebbe meglio dire la staticità di questa lezione. A quanto pare sarà una lezione puramente teorica e se da un lato questo mi consola perchè nessuno rischierà la vita, dall'altro mi rende agitato. Seguo la domanda fatta da Carradine e la risposta che Udinov dà, e nervoso prendo a torturarmi le unghie con i denti, sperando di poter rispondere il più tardi possibile, ma la fortuna non sembra girare dalla mia. Smetto di tormentarmi le dita, deglutendo. La domanda che Udinov mi ha posto, può sembrare non così complicata ma... che diamine ne posso sapere io? Posso affidarmi solo ad una sorta di ragionamento e spero di non toppare. Ma mantenere la calma, pensare e riuscire ad esporsi con un certo contegno tutto insieme, non è semplice, soprattutto se hai dormito poco e la tua testa è altrove. “I-io credo... c-credo ci sia una sorta di legame, tra l'arte oscura e c-chi la pratica. Deve esserci un terreno fertile, suppongo per decidere di sviluppare alcune abilità.” Tiro su lo sguardo in alto, come a voler cercare sul soffitto le risposte a quelle domande. Non dovevamo porre una domanda? Quello di Udinov sembra un interrogatorio ed io ho la mente bloccata. Quello che riesco a tirar fuori è quella che per me è puramente un'ovvietà. “Forse sì... si è legati p-per sempre ad essa.” Aggiungo, conscio di aver tralasciato almeno una delle domande dell'altro. Mordo il labbro inferiore prima di decidermi a porre una domanda a mia volta, così da distogliere l'attenzione su di me e riversarla su altri. “Da cosa... da cosa origina l'arte oscura?” Sì. Un'altra domanda del cavolo, lo so. Ma almeno ora non sarà un problema mio trovare una risposta.


     
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    Per quanto l'aria satura di divieti lo mettesse di cattivo umore, c'era qualcosa di cui non riusciva assolutamente a dispiacersi: il metodo d'apprendimento. Rigoroso e formale, lasciava poco spazio agli inconvenienti e all'inettitudine. Uno dei pochi aspetti che mantenevano saldo il suo interesse per Durmstrang. Quel giorno, varcò l'aula di difesa con più entusiasmo del solito. Il volto illeggibile a dispetto degli occhi pregni di curiosità. Una smania che mai sarebbe riuscito ad accantonare.
    Buongiorno. Snoccioló rispettosamente, prendendo posto assieme agli altri dopo aver srotolato un foglio di pergamena sul banco. La propensione nel prendere appunti era un altro dei suoi tratti distintivi. Una lezione teorica.
    Seguì con diligenza le affermazioni di Carradine, passando lo sguardo da un viso all'altro mentre quel gioco di quesiti si susseguiva fino ad inghiottirlo. Dorian corrugò la fronte, soppesando accuratamente il ragazzo dai folti capelli rossi che con notevole impaccio gli dava man libera.
    Tese le labbra, rimuginando rapidamente su quella domanda prima di toccare il palato con la punta della lingua. Dalla volontà. Sussurrò con sicurezza, affrettandosi per portare a termine quella linea di pensiero. Esse hanno origine dagli impulsi peggiori della natura umana... e da questi traggono potere. É necessario che chi le pratichi voglia nuocere fatalmente qualcuno per renderle efficaci. Si deve essere convinti delle proprie intenzioni e dei propri obiettivi. Molto spesso... anche provarci piacere. Questo spiega perchè le Arti oscure sono sempre esistite. In mutevoli forme durante la storia. Gli uomini sono sempre stati dominati dalle brame di potere e hanno sempre convissuto col negativo. Fino a sentirlo proprio. Fino ad usarlo... come arte… per l'appunto. Dai riti vudù alla necromanzia medievale; da questa a Salem. La storia ne é piena. Sussurrò, ammutolendosi dopo essersi esposto, cercando con gli occhi il suo successore. Gli Horcrux sono un raro pezzo di magia oscura. Persino oggi, alla morte di Voldemort, ci sono poche fonti al riguardo. Mi chiedo... perché le legislazioni ministeriali hanno interferito diversamente? Cosa... ha spinto, ad esempio, Il Nord ad essere molto più trasparente in questi ambiti… proibiti altrove?
     
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    Buongiorno! Dicono che ho la voce trillante in qualsiasi situazione, che dovrei abbassare un po' il tono della voce e magari cercare di farla meno squillante, ma è la mia voce e io in ogni caso non la sento così, quindi... chissenefrega!
    Trotterello felice fino al posto affianco a Brunhilde, particolarmente felice per l'assenza della sua migliore amica a rischiare di rubarmi il posto, e fa niente se Sephirot da quando è rientrato a scuola a ottobre appena può mi ignora e ho paura che la comprometta, non importa, al momento sono più che sicura di volere esattamente questo posto qui mentre Carradine inizia a parlare e spiegare e fare domande e così via e poi un compagno, poi l'altro e l'altro ancora fino a che quel maledetto schifoso mezzosangue di mio cugino Dorian non decide di venire a stressare proprio me. Le persone, ovviamente! Finchè qui ci sono persone con mentalità più aperte e in grado di distinguere quello che è puro insegnamento da un reale pericolo continueremo ad essere un passo avanti a quegli stati come l'inghilterra che con le loro idee chiuse e bigotte non permettono agli studenti di essere davvero preparati in ogni ambito! Non per niente è stato eletto a ministro mio papà ed è stato messo come preside un uomo con la fama che si porta dietro Carradine, non è poi così sconosciuto che entrambi abbiano un passato decisamente poco consono a quello che gli altri stati definiscono la magia giusta, il comportamento corretto da mantenere. Insomma, papà ha fatto quello che ha fatto ed è riuscito a farsi assolvere e Carradine... cavolo, qualsiasi cosa che ha fatto tutti lo sanno, ma nessuno ha i mezzi per metterlo in prigione, vogliamo mettere? Ci fossero più persone così daremmo posto a un'istruzione migliore per tutti!
    Del resto è anche la stessa intenzione a rendere una magia in particolare Magia Oscura, basta pensare all'ardemonio che per anni è semplicemente stato considerato una variante più forte dell'incendio oppure al tonitrui che potrebbe anche uccidere una persona, ma che invece viene considerato solo elementare... sono idee, a Londra, in Francia o via dicendo danno mezzi per uccidere agli studenti senza nemmeno rendersene conto o comunque nascondendosi dietro all'idea che non è magia oscura... ma la verità è... fa meno male solo perchè su un libro non è definita oscura? Cosa cambia dall'uccidere con un Avada Kedavra o con un Tonitrui? Mi guardo attorno, scegliendo il prossimo a rispondere con un sorriso. è sia risposta che domanda la mia! Mi stringo nelle spalle e sorrido, credo di essere stata abbastanza brava, ecco!
     
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    Si era alzato decisamente di malomodo quella mattina e come al solito la giornata sarebbe terminata nel peggiore dei modi. La nottata che si accingeva a lasciarsi alle spalle non era stata tra le più tranquille, perchè in quel freddo ambiente non era riuscito a chiudere occhio. Non riusciva ancora a capire il perchè il preside si ostinasse ad infliggere delle punizioni togliendo i riscaldamenti e la sua mente aveva preso a vacillare su diverse ipotesi. A tutte non riusciva a fornire una risposta.
    Forse non c'erano sufficienti riscontri economici, oppure si divertiva con le loro anime.
    Tossicchiò ancora una volta, davanti lo specchio, si vedeva lontano un miglio che aveva beccato un bel malanno. Certo con quel freddo era impossibile non farlo. Ma nonostante tutto aveva trovato un rimedio a quella mattinata noiosa; partecipare alla prima lezione di Arti Oscure. Era una materia che d'altronde l'aveva sempre affascinato, sebbene non era mai eccelso.
    Si catapultò di corsa nell'aula, la lezione in qualche modo era già stata forgiata, ma non del tutto.
    Buongiorno, mormorò tirando su con il naso. A tutto ciò si stava unendo anche un bel raffreddore. Prese posto in uno dei banchi rimasti liberi e accavallando le gambe, incrociò la mani al petto. Rimase in silenzio finché non arrivò il suo turno. A dire il vero non gli interessava nulla, ma cercò comunque di fornire una sua risposta.
    Non credo...lo fanno per pulirsi la loro coscienza, ma in fin dei conti sempre di morte si parla. Scusatelo tanto, ma come al solito si era messo a fare lo sbruffone mettendo su un'aria convinta.
    L'Avada Kedavra emana un lampo di luce verde, simile a un laser, accompagnato da un sibilo di vento come il muoversi di un'entità invisibile e da un rumore sordo e incombente, che spesso viene identificato come il rumore della morte. Mentre il Tonitrui evoca un potente fulmine che genera una forte scossa elettrica sul bersaglio indicato dalla bacchetta. Forse il Tonitrui è più leggero e si può sfuggire forse alla morte. Boh l'aveva di nuovo detta grossa, però si stava divertendo un sacco.
    Quando venne il suo turno, cercò di formulare al meglio la sua domanda, facendo mente locale tra le nozioni che aveva appreso nel corso degli anni. Non ricordando quasi nulla, la buttò su un altro campo.
    Qual'è l'incantesimo di Arti Oscure che più ti rappresenta e perchè?
    Ahahah avanti il prossimo!
     
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  7. Brunhilde.
     
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    Bill Carradine è un uomo che sa quel che fa, capace nel proprio lavoro e giudizioso nelle proprie scelte.
    Avrei ripetuto questa frase a chiunque avesse dubbi in merito al nuovo preside di Durmstrang, prima di Settembre... ma non ora. Adesso, mentre guardo il volto del preside non posso fare a meno di chiedermi con quale coraggio pretenda tanto dai suoi studenti per poi lasciarli a bocca asciutta.
    È stato lui a portarmi via quello che mi spetta di diritto, non posso dimenticarlo e stretta tra Sephirot e Vanellope, non posso fare a meno di chiedermi se la rabbia che ad onde bollenti si allontana da me, possa essere percepita chiaramente da chi mi è più vicino.
    Sicuramente lo sguardo che continuo a puntare su Carradine è impossibile da ignorare. Sembra che non esista altra persona al di fuori di lui nella stanza e che questo ennesimo incontro sia la resa dei conti, invece che una lezione frequentata da molti altri studenti.
    Piuttosto che porre una domanda ad un altro studente, preferirei sentire la risposta al quesito più ingombrante... ma non dipende unicamente da lui, posso ancora dimostrare a me stessa che l'errore che ha commesso è il più significativo da quando ha preso il posto che l'ha portato al vertice della catena alimentare di Durmstrang. È quello che mi ripeto ormai da mesi.
    Ha lasciato che una delle migliori studentesse della scuola non venisse premiata per i propri meriti e non seguire le linee guida della lezione potrebbe portare qualche centimetro di vantaggio al suo terreno.
    Quando Sephirot da' inizio al giro di domande, il tempo per odiare l'uomo che rimane al centro della stanza sembra venire improvvisamente meno. Con attenzione ascolto ogni domanda ed ogni risposta, fino a quando non sembra essere giunto il mio turno.
    Qual'è l'incantesimo di Arti Oscure che più ti rappresenta e perchè?
    Lascio che un sopracciglio si alzi, palesando al ragazzo che mi ha posto una domanda tanto scontata quanto poco sia impressionata dalla sua partecipazione alla lezione. Se è un modo per conoscermi meglio, è di certo il peggiore che io abbia mai avuto modo di vedere.
    Il Dolohoferio, senza ombra di dubbio.
    Più che alla teatralità punto ai risultati... e quale risultato è migliore di un lavoro pulito e silenzioso?

    Una risposta piuttosto breve e coincisa, che cerca di arginare una domanda che non riesco ancora del tutto a capire nelle sue intenzioni.
    Voltando appena la testa punto gli occhi verso il lato opposto della stanza.
    Perché definiamo oscura una parte della magia che il nostro governo non ritiene illegale?
     
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6 replies since 10/1/2016, 14:15   200 views
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