Dolcetto o scherzetto?

Serata in maschera al Ministero del Nord - 31 ottobre 2015

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    -Ti posso offrire un pò di zero positivo, ma solo un pò ma da qui, niente collo, mi hanno detto che l'effetto di un morso è l'equivalente di un orgasmo, e non vorrei rischiare di ritrovarmi a desiderare un tuo morso ogni qual volta ci troviamo a disquisire quell'unica volta alla settimana-
    "Sei cortese ma credo proprio di dover declinare. Una volta provato non potresti più fare a meno di desiderarlo ancora, e sei un'assistente troppo valida per poter fare a meno di te."
    -Non potrei farne a meno io, o non potresti farne a meno tu?-
    "Credimi, non vuoi saperlo."
    Per questo di solito cancelliamo la memoria a tutti gli umani di cui ci nutriamo che... potrebbero essere ancora in grado di ricordarselo. Quelli che sopravvivono in sintesi. Se non facessimo così la loro condizione di succubi sarebbe ben poco piacevole anche se molto più comodo per noi. Per quanto riguarda Karen mi piace troppo così come è, profuma di libertà e voglio che così resti. Cambiarla sarebbe un peccato mortale.


    -C'è stato un momento, prima .. non lo fare mai più, mi sono sentita un bel pezzo di carne, vitello, che sanguinava senza pietà-
    La guardo curioso volgendo il capo verso di lei mentre la stringo ancora di più al mio braccio.
    "Davvero ti ho dato questa impressione? Mi dispiace, di solito non sono così cafone." Una vera caduta di stile da parte mia che sento di dovermi far perdonare.
    "Cerca di vederla in un senso positivo. Per noi vampiri è più o meno lo stesso di quando un umano ti guarda con desiderio di tipo sessuale. Considerala una lusinga." Ed appena detto mi rendo conto che così è ancora più cafona la cosa, ma stasera mi sento stranamente di buon umore nonostante le aspettative poco rosee che questa festa aveva per me fino a ieri. E' il mio tentativo di essere spiritoso un pò come lei anche se lo so da me che non mi riesce benissimo, ho sempre avuto molte difficoltà con le battute di spirito. E' un lato caratteriale che lascio a Klaus quello del buffone di famiglia.

    Fortunatamente per me Karen si distrae del tutto una volta arrivati davanti al buffet. Il potere che esercita il cibo su un umano non è poi così distante da quello che esercita il sangue su di noi. Il Ministro non ha badato a spese per il catering e di questo gli sono grato.
    Osservarla infilare in tra le labbra un bocconcino dopo l'altro è quasi ipnotico, mi piacciono le donne che non si fanno problemi di dieta, sono molto più spassose di quelle che si nutrono come uccellini.

    "No, niente gossip su Moon. Su di lui so già ben più di quanto vorrei sapere."
    E non sto esagerando visto che sono uno dei pochissimi a conoscere il segreto suo e di Rya. Non parlare del Ministro forse mi farà pensare anche di meno a lei che in questo momento sarà in compagnia del suo Auror. Preferisco di gran lunga mantenermi il buon umore.
    -sei un pettegolo Elijah.- Questo è davvero la prima volta che me lo dicono e detto da lei poi che fa la pettegola per mestiere...
    "Sono solo curioso. Che male c'è?"
    E così vengo a sapere delle qualità di riproduttrice della Mitchell e dei problemi coronarici di Preud, niente che stuzzichi il mio interesse così a fondo da chiedere ulteriori dettagli ma è divertente starla a sentire, almeno fino a che non mi fa una domanda alla quale è difficile rispondere su due piedi.
    -Come mai odi tanto Spencer?-
    "E' una storia lunga, se vuoi te la racconto più tardi in albergo. Sappi solo che... il fatto che siamo entrambi vampiri è l'unica cosa che abbiamo in comune io e lui."
    Mi rendo conto che non ho spiegato nulla ma per ora le dovrà bastare. Spencer è un altro argomento che potrebbe rovinare il mio umore, ma non l'unico dopo Rya a quanto pare da chi si è appena avvicinato mettendomi una mano sulla spalla...
    "Ciao.... " "Ti ricordi di me no?" "Che cazzo ci fai qui!"
    Nella mia lunga vita mi vanto di non aver commesso molti errori di giudizio ma uno dei più grossi è proprio Katherine.
    La sua trasformazione è stato un incidente. L'idea all'inizio era solo quella di cibarmi di lei e lasciarla lì senza vita ma la ragazza deve avermi morso durante... beh durante il nostro approccio diciamo, ed aveva in circolo il mio sangue quando si è spenta. Di solito ci vuole molto di più per tramutare un umano, ma la mia memoria di come siano andati i fatti quella notte è molto vaga. Una delle persone a cui tenevo di più era appena scomparsa senza lasciare traccia, solo da poco so che era stato Klaus a farla sparire ma a quei tempi la faccenda mi aveva sconvolto. Non ero in me quando avevo incontrato Katherine, e non ero decisamente in me nemmeno quando ho avuto un rapporto sessuale con lei. Non è il mio comportamento abituale. Avrei voluto dimenticare del tutto quella notte, cancellarla dalla mia vita, per questo non l'ho mai più cercata dopo, ma il passato ha questa spiacevole tendenza a ripresentarsi a volte e più è lunga l'esistenza più possibilità ci sono che lo faccia.
    "Quello che ci fai tu immagino. Sono stato invitato."
    Non sono affatto curioso di sapere per quale motivo si trovi qui al Ministero Nordico quindi non lo chiedo nemmeno. Il fatto che ci sia Karen vicino a noi non mi piace, forse sarebbe educato presentarle ma l'unica cosa che desidero in questo momento è allontanare la vampira fuori di zucca dalla mia accompagnatrice.
    "Scusa, credo che quel ragazzo laggiù ti stia cercando." Me lo sono appena inventato, ma tanto basta per indicarle un punto indefinito della sala sperando che si diriga da quella parte, lontano da noi.

    "Dicevamo Karen? Ah giusto, il gossip." Torniamo ad un argomento più leggero. Forse.
    "Io ne so una su di te sai?" Una cosa che ho scoperto per caso, una curiosità che voglio togliermi.
    "A quanto pare non sono io l'unico "vecchietto" con il quale ti piace accompagnarti." Mi riferisco a Max Carter ovviamente, ma spero che dato il suo acume non ci sia bisogno di sottolinearlo.
    "E' un desiderio di rapporto paterno o semplicemente ti intrigano gli uomini per così dire... vissuti?" Non che ci sia nulla di male, ma se posso capire in parte Lavinia per la sua amicizia con l'anziano magnate l'interesse di Karen mi è meno spiegabile. Cosa vede una donna giovane e brillante come lei in un uomo che probabilmente sarà già mangime per piante quando lei avrà quarant'anni?



     
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    E come per magia, gli credevo.
    Non volevo saperlo sicuramente perchè a non riuscire a farne a meno sarebbe stato l'umano, debole creatura legata alla mera sfera del piacere, e tra i due ero io l'umana creatura.
    Svantaggio, netto svantaggio.
    Per il resto parlare con Elijah era piacevole come sorseggiare un flute di champagne.
    Non davano fastidio neanche le bollicine.
    -Tu non sei mai cafone, anzi, per invogliarti ti direi anche: evviva la cafonaggine-
    Gli diedi un colpetto di spalla mentre non avevo nessuna intenzione di mollare la presa sul suo braccio.
    -I tacchi, ti fanno sentire una dea, ma sono peggio delle torture cinesi secondo me-
    Meglio non parlare di crucio davanti a tanta gente disposta a far vedere la differenza no?
    D'altro canto ero convinta che Elijah si fosse trovato all'epoca delle torture cinesi, dunque era meglio non approfondire il concetto..
    -Ecco, questa cosa non avrei voluto saperla, ho appena immaginato una cosa a tre e non è stato piacevole- Non mi erano mai piaciute le cose a tre, io amvo dedicarmi pienamente a una sola persona per volta.
    E a un solo cibo per volta.
    Mamma mia quante cose buone che c'erano su quel tavolo.
    -Ma tipo non puoi assaggiare niente niente? Non so, un pò di .. questi, questi sono la fine del mondo- i bocconcini di formaggio sono ... oooh e quelli di pollo WO!
    -Sai anche cose che non so?- magari si, e magari era anche felice di condividere con me la news.
    Se non lo avesse fatto ora mi costringeva ad andare da Moon in persona non appena fosse stato a portata di vista, e sondare il terreno.
    -Nessuno, non ho mica detto che sia un difetto- occhiolino e scusate ma volevo a tutti i costi una chela di granchio che portava scritto sul dorso "mangiami".
    Non potevo ignorare questo fatto.
    La domanda su Vampir K non ebbe l'esito desiderato.
    Insomma non per il momento - ci conto e se credi che me ne dimenticherò ..- morsi il crostaceo - non accadrà- vampiro avvisato ..
    Un buon crostaceo andava giù anche meglio se ce lo annaffiavo con del vino bianco, e così feci.
    Eppure .. mi andò tutto di traverso quando una voce squillante non mi fece affogare.
    Più che altro sarei voluta morire in quel momento, piegata in due dalle risate, in un posto ics qualsiasi ma non quello.
    A differenza della precedente vampira questa sembrava molto più esuberante e si, unflash della mia carotide sotto i suoi canini mi sfiorò per un attimo la mente.
    L'istinto mi suggerì di farmi i fatti miei e di starmene leggermente in disparte.
    Sapete no?
    Tanta gioia, tanto amore .. ma sebbene non sia delle più floride, è abbastanza convite attiviste del: non attaccate le gole sanno di ferro, a volte e soprattutto davanti a certi esemplari, venivano meno anche le motivazioni, come sporcizia , polvere in esubero, troppa esposizione al sole, troppo tempo pelle scoperta ecc.
    Il fatto che Elijah conoscesse comunque una donna che gli si rivolgesse a lui con tanta confidenza era un evento più unico che raro.
    Rieccheggiavano ancora nelle mie orecchie quelle perle oxfordiane e ancora mi veniva da sorridere.
    La scusa più banale del mondo, se usata con una uscita alla flash gordon avrebbe avuto un effetto migliore, ma indicare un uomo a caso della sala e poi semplicemente darle le spalle ...
    okay ora temevo per le mie spalle.
    -Mi duole sottolineare l'ovvio, ma credo che se non ci spostiamo e alla svelta ora se ne esce con un altrettanto fine "ma che cazzo dici"-
    Mi strinsi nelle spalle - io magari avrei usato un linguaggio più arcano ma il concetto non sarebbe cambiato, in quanto donna credimi, lo so.-
    Comunque pettegolo chiama pettegolo e mi uscì un sentito -mmh- quando disse di saperne uno su di me.
    Impossibile, la mia vita era così piatta che il gossip mi saltava neanche fossi un percorso a ostacoli. Ma ero curiosa e ora volevo sapere quale sordida bugia mi si era incollata addosso.
    -Ahahahah- la risata viene fuori sola, una risata Argentina, che per un momento mi fa dimenticare l'esistenza delle crocchette di patate al mio fianco.
    -Oh Elijah, ma la compagnia di voi "vecchietti" è impagabile ti pare?-
    Non che con Maximiliam Carter ci fosse stata chissà quale compagnia, due incontri di cui uno di lavoro e l'altro per puro caso.
    Lo scorsi con lo sguardo - ma perchè sei convinto che in chi ti guarda susciti un "desiderio di rapporto paterno"? - ancora una volta sorrisi e lo lasciai un pò così senza una vera risposta.
    -Ai tuoi informatori devi dire di essere più meticolosi la prossima volta, non che ci sia niente di male a discorrere con un uomo di cultura e privo di interesse verso una quasi trentenne- ahi, trent'anni? Stiamo invecchiando Karen!
    -Di loro che il termine esatto è: incontri fortuiti.
    Due incontri, uno alla Gringot, volevo informarmi riguardo all'apertura di un conto e nessuno sembrava abbastanza competente da potermi aiutare tranne il grande capo-

    Che comunque non era riuscito lo stesso a darmi quello che volevo.
    -Il secondo per puro caso in una bottega dell'antiquariato e prima che tu faccia una battuta no, non faceva parte della merce in vendita-
    Mi voltai a fronteggiarlo per capire cosa di tutto questo lo avesse davvero incuriosito, o infastidito a seconda dei casi.
    -Resta comunque un uomo ricco di fascino, ti sorprenderebbe sapere che donne giovani e belle lo vorrebbero al loro fianco?-
    A me no, e non soltanto perchè nel mio lavoro avevo anche scoperto che ne aveva avute eccome di donne giovani che apprezzavano la sua mercanzia.
    Quando una ragazza si trovava a fare il confronto con ragazzi della propria età e quelli più maturi, se cercava cervello e non fisico aitante e scattante non c'era proprio storia.
    Elijah era fortunato, li aveva entrambi, forse per questo non avrebbe potuto capire.
    Io d'altra parte non cercavo nulla.
    Le fregature non piacevano a nessuno e mi ero rassegnata che nella mia vita quelle sarebbero state all'ordine del giorno, aspettavo la successiva seduta in poltrona con un bicchiere di prosecco in mano praticamente.
    -Ti va di ballare capo? O vuoi ancora sapere cosa penso degli uomini e di quanto poca spina dorsale voi abbiate in una fascia di età senza tempo?-
     
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    Un altro compleanno.
    Un altro anno di felicità trascorso accanto a Bill.
    Quei mesi le sembravano volati anche se dopo la nascita di Sebastian era stata alquanto dura.
    Eppure eccola lì a guardarsi allo specchio alla ricerca dei segni di maturità sul suo viso,
    facendo smorfie su smorfie per scovare possibili rughe.
    Ormai si stava avvicinando ai trenta, non era più una ragazzina,
    non era come Erika congelata nel suo aspetto da ventenne forse per sempre.
    Olivia i cambiamenti nel suo aspetto li vedeva,
    anche se essendo una strega e soprattutto una grande pozionista riusciva a mitigare molto bene i segni del tempo.
    In verità non le dispiaceva nemmeno tanto,
    da una parte l'aspetto più maturo la faceva sentire più all'altezza di Bill quando gli stava accanto,
    le donava una certa classe, la faceva sentire la donna che lui meritava al suo fianco.
    *Merlino se siamo una bella coppia!*
    Nessuno avrebbe potuto negare che erano splendidi
    e anche quella sera, al ballo organizzato dal Ministero, avrebbero fatto la loro porca figura,
    di questo Olivia era sicura.

    Ciao...
    Ciao!
    - gli rispose sorridendo, un pò per la gioia del vederlo un pò per il solletico dietro il collo.
    Buon compleanno.
    Ohhhh grazie! E' stupenda!
    - lo sguardo sinceramente emozionato per il regalo.
    Non che Bill gliene faccia solo al compleanno, anzi si è sempre dimostrato molto generoso,
    ma ci sono delle attenzioni a cui Olivia tiene particolarmente,
    e tra queste ci sono il fatto che ricordi il suo compleanno
    senza che lei debba lasciare indizi per la scuola per non farglielo scordare.
    Pensava che fosse finita lì ed era già pronta ad alzarsi per mostrare il suo costume al mago in tutto il suo splendore
    quando Bill la colse di sorpresa, facendola voltare con tutta la sedia,
    occhi negli occhi con lui inginocchiato ai suoi piedi.
    Se qualcuno avesse assistito alla scena l'avrebbe vista sbiancare
    nel momento che lui le prese la mano dolcemente tra le sue
    così prostrato ai suoi piedi.
    Cercava di non pensarci per non rimanerci male ancora,
    ma era dal giorno del parto che in cuor suo aveva sperato che Bill si decidesse a regalarle un anello
    un vero segno esterno della loro indissolubile unione.
    Non portava nemmeno un anello apposta anche se ne possedeva parecchi
    e solo per tenere la mano libera per quando sarebbe arrivato quel giorno.
    Così ci aveva creduto, anche se solo per un attimo,
    che nel giorno del suo compleanno e anche ad un anno dal figlio stupendo che gli aveva regalato
    avrebbe ricevuto quello che tanto voleva.
    Fu tremendamente difficile per lei non mostrare nessun segno di delusione
    e continuare a sorridergli come se niente fosse quando tirò fuori un bracciale invece che un anello.
    Al collo hai tre gocce di veleno di basilisco, al polso tre lacrime di fenice.
    Sai sempre scegliere il regalo giusto tu...
    Insomma, più o meno.
    Una cosa era certa però, sapeva bene come far dimenticare a Liv ogni seppur minima delusione,
    e trascinarla sul letto era un modo infallibile.
    Alla festa del Ministero potevano anche arrivare in ritardo.
    *Come si dice, chi si accontenta gode.
    Non sarà in grado di infilarmi un anello al dito,
    ma sull'infilare altro in generale è un dio.*

    Almeno sapeva come compensare.

    Ovviamente non siamo tenuti a fermarci fino a fine festa, il tempo sufficiente a farci vedere da Moon, poi possiamo andare a festeggiare per conto nostro.
    Liv stretta al suo braccio nel suo abito di Biancaneve goth gli sorrise:
    Non fare il guastafeste.
    Ho tutta l'intenzione di sfoggiare il mio bel cavaliere e far morire di invidia tutte le principesse del reame.

    Ergo non se ne sarebbero andati molto presto da lì.
    Non credo di essermi ancora fatto perdonare abbastanza.
    E la mano che sentì saggiarle le natiche la diceva lunga su quello a cui si riferiva
    ma Olivia fece finta di non aver capito.
    Bill non aveva idea di quanto doveva ancora farsi perdonare,
    e non per averla lasciata sola tutto il giorno al suo compleanno,
    era stata benissimo anche con Sebastian!
    Ma ad un certo punto durante il tragitto per andare al Ministero
    l'idea che tutta quella sceneggiata con lui in ginocchio per metterle il bracciale
    fosse stato una specie di gioco perverso di Bill le aveva attraversato la mente
    e non poteva farci nulla non andava via.
    Non gli aveva mai chiesto nulla e non intendeva certo parlare di matrimonio con lui,
    ma dopo tutto il tempo che stavano insieme,
    dopo aver fatto di tutto per compiacerlo e per fargli capire che è l'unico uomo che desidera e che desidererà mai più,
    forse era arrivata a convincersi di meritarselo un pò almeno un anello, solo quello,
    qualcosa da guardare e pensare:
    *Ok, anche lui è felice con me, anche lui non desidera altro.*
    Forse per Bill non significava nulla ma per lei sì,
    solo che non si sarebbe mai abbassata a parlargliene, piuttosto si sarebbe tagliata la lingua.
    Doveva arrivarci da solo.
    *E se non ci arrivasse mai?*
    Ed era là il problema più grosso:
    Liv cominciava a pensare che sotto sotto Bill non fosse del tutto felice e del tutto convinto di voler stare con lei,
    altrimenti che altro motivo aveva per non averle ancora regalato un anello?
    Le era difficile crederlo perchè le sembrava contento ma chi le diceva che non fingesse?
    Hai tutta la notte per farti perdonare.
    - lo rassicurò quindi posando un lieve bacio sulla sua guancia, proprio accanto all'orecchio.
    Adesso ho un altro tipo di voglia.
    Hai visto che bel buffet?

    In effetti dopo tutte le energie che le aveva fatto consumare
    le era venuta una gran fame quindi perchè non approfittare
    delle leccornie offerte dal Ministero?
    *Mica si vive di solo sesso.*
    E per quella sera al diavolo anche l'alimentazione sana di Bill,
    si diresse come un razzo sul reparto dei fritti
    seguendo l'esempio di una bellissima ragazza in compagnia di uno degli uomini più affascinanti che avesse mai visto in vita sua,
    tanto da non sembrare umano e, a pensarci bene, con tutta probabilità non lo era.
    Dopo anni trascorsi come amate di Squall i tratti di un vampiro le erano più che familiari.
    Questi frittini sono deliziosi!
    - si rivolse a Bill anche quasi sicuramente non li avrebbe nemmeno assaggiati.
    C'è molta gente interessante.
    Chissà chi sarà l'accompagnatore della Gordon dall'aria misteriosa... sembra orientale.
    Strano che non sia al fianco del Ministro, ti pare?

    Non che Bill fosse il compagno più adatto per parlare di gossip,
    ma si divertiva comunque a stuzzicarlo con argomenti frivoli ogni tanto.
    E poi Sbam!
    Tutto il salone fu scosso da un tuono attirando l'attenzione di tutti quanti in un solo punto.
    Olivia rimase col fiato sospeso tutto il tempo,
    con un'entrata così spettacolare si aspettava di vedere Moon, solito a queste cose teatrali,
    e invece quella che vide quando il fumo svanì fu una donna,
    una bella donna in effetti ma... non aveva idea di chi fosse.
    Wow! Non passa di certo inosservata la signora.
    Hai idea di chi sia?

    - chiese ancora a Bill sperando che le sue vaste conoscenze di tanti maghi e streghe potenti
    potesse tornare utile.
    Per un attimo ho pensato pure fosse Erika pensa,
    so che ha scelto anche lei un costume di quel genere.

    Più che altro se lo ricordava per via delle corna
    e di come l'avesse presa in giro per quelle.
    Ma non credo che lei e tuo fratello siano ancora arrivati.
    Probabilmente avrà avuto anche Nik qualcosa da farsi perdonare...

    In parole povere, probabilmente stavano facendo sesso da qualche parte,
    magari anche dietro una delle tende che addobbavano il salone,
    con la sua clone e il Carradine minore tutto era possibile,
    si trattava pur sempre delle versioni più giovani ed energiche di loro due no?



    Edited by Lovely Liv - 29/11/2015, 19:54
     
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  4. lücinda
     
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    A quanto pare puntava già in alto. Scosse la testa ridacchiando, bevendo un altro sorso di champagne. Anche Lucinda aveva puntato gli occhi sul Ministro Moon, dopottutto è stato proprio grazie a lui che adesso si ritrovava a fare da balia a Federico, che già non vedeva l'ora di conoscere il Ministro, ma crede che per oggi lo avrebbe visto solamente da lontano. Nemmeno Lucinda era stata così capace di avvicinarsi a quell'uomo così presto, solamente adesso, dopo che si sono trasferiti qui al Nord ha avuto modo di colloquiare con lui, conoscendolo un po' meglio. Doveva ammettere che era rimasta molto colpita che si ritenne fortunata a lavorare per lui, infondo a lui doveva la sua libertà. Corri un po' troppo, sai? Non lo guardò nemmeno quando pronunciò quelle parole, i suoi occhi avevano visto abbastanza, in paricolare il suo abbigliamento. Sembravano una coppietta che piaceva vestirsi a tema e coordinati, e a tutti quegli sguardi avrebbe tanto voluto urlarvi contro che lui era solamente suo fratello, un segreto che custodiva solamente lei e proprio per questo non poté fare una cosa del genere. Nemmeno quando finì per urtare l'ultima persona che si immaginò di vedere lì.
    Alla vista di Abel McAdams lei non seppe se sorridere sorpresa oppure sgranare gli occhi incredula. Nel suo abbigliamento, travestimento, da Dio degli Inferi si era presentato anche lui alla festa. Abel. Un semplice saluto, e sorrise a sua volta, ricambiando. Rimase a fissarsi per un po' di tempo, fin quando lui non si accorse della presenza di Federico. Il mangiamorte fu il primo a presentarsi, ma già immaginava che non c'era bisogno di alcuna presentazione, infatti Federico lo anticipò informandolo che lo conosceva di fatto. Almeno sta conoscendo qualcuno dei piani alti. Proprio come desiderava. Si nuovo acquisto. Moon me lo ha affidato affinché io gli faccia da tutor. Volle specificare il tipo di rapporto che loro e due avevano, e basta. In realtà si accorse solamente dopo della voce strana che aveva assunto nel pronunciare quella frase. Perché? Non doveva dare nessuna particolare spiegazione a lui. Bevve un altro sorso dal proprio bicchiere. Era quasi finito e lei ne aveva ancora bisogno. Non voleva di certo mostrarsi ubriaca davanti a tutti, ma almeno riceveva quella forza per poter continuare quella serata. Allora Abel, direi che è da un po' che non ci si vede. Troppo impegnato nel tuo regno degli Inferi per far visita a noi poveri mortali? Un piccolo gioco di parole per rimanere in tema al suo travestimento. In effetti non si parlavano da... beh inutile specificare da quanto. E, sinceramente parlando, non si sarebbe mai aspettata di vederlo travestito, ad una festa a tema. Magari da ora la serata si sarebbe fatta più interessante.

    Interagito con Federico e Abel
     
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    - Dove sei mia bella Alice? Vieni su, fatti vedere. Tuffati nella tana del Bianconiglio! Probabilmente giocare a nascondino rincorrendo Layla per tutta casa con indosso quell'inquietante testa di coniglio ad occhi estranei sarebbe sembrato alquanto inquietante, ma i bambini sembravano divertirsi e Zek... beh lui si divertiva proprio. Non c'era stato modo di convincerlo ad indossare un vero e proprio costume, alla fine con Lay erano scesi a un compromesso: avrebbero interpretato Alice nel Paese delle Meraviglie ma in chiave moderna personalmente rivisitata da Ezekiel. Una chiave alquanto allucinogena, del tutto calzante con lui.
    - Fate i bravi e non mangiate troppi dolci. Una raccomandazione falsissima viste le smorfie che faceva ai bambini alle spalle di Lay. Se loro due potevano andare a divertirsi alla festa al Ministero perchè non potevano avere la loro serata di bagordi anche i bambini? Zek era un pò di manica larga, forse li viziava un pò troppo, ma potendo stare con loro poco tempo nel fine settimana non gli si poteva chiedere di rinunciarci. A fare la strega cattiva di casa tanto ci pensava la mamma, un ruolo che le riusciva benissimo. - Non ti pare un pò ipocrita? Fare così la tirchia con le caramelle pure la notte di Halloween quando poi ti ingozzi di cioccolata ogni volta che puoi? Si divertiva a stuzzicarla sul cibo, in realtà si divertiva a stuzzicarla un pò su tutto, soprattutto quando i bambini non sentivano, come in quel momento mentre andavano alla macchina per raggiungere il Ministero. Davanti ai bambini no, era diverso, si era imposto delle regole. Quelle che secondo lui erano essenziali per far crescere i piccoli in un ambiente felice. Motivo anche per cui non tirava mai fuori funi e frustini dal seminterrato quando i bambini erano in casa, quelle erano cose private tra mamma e papà. - Abbiamo ancora un pò di tempo volendo, la festa durerà tutta la notte. Che ne dici se fosse il coniglio ad infilarsi nella tana di Alice per questa volta? Ghignò vizioso indicando i comodi sedili dell'auto. - Però mi tengo la maschera in testa, è divertente! E poi sai cosa per cosa sono famosi i conigli no? Ecco, altri esempi di battute da non fare davanti ai bambini, anche se ogni tanto qualcuna gli scappava.
    Stare dietro ad Ezekiel per Layla non doveva essere così facile. Lui continuava ad alternare momenti in cui appariva perfettamente rilassato e persino giocoso, come quelli, ad altri in cui diventava serio in una maniera impressionante, finanche a diventare violento e sadico. Così, senza una ragione apparente. A volte se ne rendeva conto, altre non se ne accorgeva nemmeno. Per Lay doveva essere come vivere con diversi Ezekiel, per lui era essere sè stesso. Ma chi fosse il vero Ezekiel iniziava a diventare sempre più difficile capirlo, se mai ce ne fosse stato uno più vero degli altri. Quando stava a Durmstrang era diverso, lì aveva un suo ruolo definito ed era tutto concentrato sull'interpretarlo al meglio. A volte poteva incappare in uno scivolone ma poi tornava sempre in carreggiata. La vita privata a casa era tutta un'altra faccenda, non era concentrato sullo studio, poteva rilassarsi, uscire dal ruolo. Forse il problema era il non riuscire a stabilirne uno preciso con Lay e i bambini. Di come si faceva il padre non ne sapeva niente, un vero padre da cui prendere esempio non lo aveva mai avuto. Di come si facesse il marito nemmeno, non aveva mai assistito a gesti di affetto a casa sua. Che ci stesse provando però gli andava dato atto e Layla in qualche modo sembrava capirlo.
    Almeno non gli parlava più d'amore anche se lui sospettava che in cuor suo ci sperasse ancora. Ezekiel quel argomento lo aveva accantonato, dopo tutte le sue ricerche in merito era giunto alla conclusione che quello che gli altri chiamavano amore non era altro che una serie di compromessi a cui scendeva una coppia per stare insieme tra una scopata e l'altra. In quel senso alla fine poteva dire di amare pure lui. A compromessi infatti per stare con Lay volente o no ci scendeva. Seppur devota a lui come nessun altra restava pur sempre una ragazza molto indipendente, non disposta a rinunciare a tutto per lui come Zek inizialmente avrebbe voluto. Ci aveva messo un pò a capirlo ma poi l'aveva accettato per lo meno perchè se lui stesso sacrificava tempo che avrebbe potuto trascorrere con la sua famiglia per studiare per il proprio futuro non poteva impedire a lei di fare lo stesso. Così aveva detto si al corso Auror a Londra, a quello guaritori e pure ad ogni altro studio che la ragazza voleva continuare. E lo aveva detto anche se detestava l'idea che Lay per questo dovesse frequentare ancora gente come Carter o addirittura farsi insegnare qualcosa da un traditore del sangue come Ramirez. Che cosa poteva insegnargli quel tipo poi ancora non gli era chiaro. Per contro non poteva dire che tutti questi compromessi che accettava non fossero ben ripagati. Layla lo ricambiava soddisfacendolo in ogni altro suo capriccio, cosa che comunque non sembrava dispiacerle affatto. Ecco come funzionavano le cose tra loro, lo si poteva chiamare amore? Ognuno poteva chiamarlo come voleva, ma fino a che li faceva stare bene insieme cosa importava? Assolutamente niente.

    Eleganza e sfarzo creavano un mix perfetto nei saloni del Ministero. Alice e il suo Bianconiglio fecero il loro ingresso che già gran parte degli invitati erano arrivati, lanciando sguardi un pò ovunque intorno a loro ed attirandone altrettanti. - Peccato che i ragazzi di Durmstrang abbiano preferito restare al Villaggio stanotte. Si stanno perdendo una bella festa. Non c'era nessuno degli studenti ma Ezekiel non ne era sorpreso, l'idea di una festa al Ministero non li allettava quanto quella di sbronzarsi di birra calda al Villaggio. - Mi aspettavo di vedere almeno Udinov dopo il suo rilascio. Sono contento che almeno sia sano e salvo, poteva andargli peggio.
    Captò con lo sguardo il Preside e la professoressa Doom vicino al tavolo del buffet e riservò loro un breve inchino come cenno di saluto. Tra gli invitati c'era pure Caterina ovviamente, normale visto che era tirocinante lì e di nuovo con quell'altro tipo, quel Blackwell che conosceva solo di vista. Li avrebbe salutati dopo forse, non amava molto l'idea di far interagire Cat e Lay, preferiva evitare se possibile. - C'è Preud, con una donna che non conosco... e pure la Miìtchell. Continuò sorseggiando dello champagne offerto loro da una bellissima cameriera semi svestita. - Qualcuno che vuoi salutare? Lasciò che fosse Layla a decidere, lui non aveva preferenze, trovava già abbastanza piacevole anche solo lo star lì con lei, tutto il resto era opzionale.
     
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    Come Dylan, anche Cormack seguì fino alla fine l'uscita di Savannah.
    Mai abito fu più azzeccato su una donna.
    -Non mi stai rispondendo- rispose tranquillo - desumo tu stia sviando la domanda.-
    Prese un calice dal tavolo delle vivande e ne bevve.
    SI guardò attorno per provare a capire a chi, nello specifico si riferisse
    -Quello chi?- poi seguì lo sguardo dell'amico che portava dritto al suo dito.
    -Aah questo, sarebbe una scarpetta alternativa, era un bracciale ma poi rischio di perderlo.-
    Mosse la mano - non figura niente male, vero?-
    Gli scoccò un occhiolino e ripose il calice sul tavolo.
    -La tua bella che fine ha fatto?- non c'era nessuna bella single da quelle parti, notò.
    -Comunque io mi sono stancato, che ne dici .. andiamo via?-
     
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    Sollevai un sopracciglio distogliendo lo sguardo dalla Gordon.
    No, non proprio, quando sono entrata nel corpo auror era già Ministro e da allora non si è prodigata molto a stringere dei rapporti con i sottoposti. Ma la conosco quel che basta per farmi passare la voglia di conoscerla ulteriormente..
    Seguo Missy verso il buffet afferrando il bicchiere e un'altro crostino mentre mi sommerge di domande. Posso capire così tanta curiosità per quella donna, dopotutto è riuscita a diventare ministro ad un'età di tutto rispetto. Peccato che quella sia la sola cosa che rispetto di lei.
    E' il tipo di persona che è andata a letto con Moon per salvarsi il culo, che altro aggiungere...
    E via, un goccetto.
    Piuttosto.. c'è un motivo per cui è qui? Lavora a questo ministero adesso? O è solo il "più uno" del Ministro?
    sarebbe una sfacciataggine gigantesca! Una bella scorreggia in faccia a tutti i cittadini inglesi. Certo anche io sono venuta a lavorare qua, ma io mica ci vado a letto con il Ministro. E sopratutto io non ero un ministro!
    Meglio documentarsi da Missy, sembra una grandissima pett... persona molto informata.
     
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  8. .Dylan
     
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    Sviando la domanda? IO? E cosa glielo fa credere? Okey, non ho concluso niente questa sera. In effetti puntavo il dito contro di lui ma io sono andato in bianco esattamente come Cormack. Che sfiga, ragazzi. La serata si sta rivelando meno divertente del previsto. "Una scarpetta alternativa... immagino quindi che l'andrai a cercare per restituirgliela. E magari finisce anche meglio di questa sera, eh?" Ammicco e me la rido. Quell'anello in poche parole era un "vienimi a trovare che te la do la prossima volta". Sì beh, forse questa è la classica lettura che do io e a volte sbaglio alla grande, lo ammetto, ma da come stavano avvinghiati fino a poco fa, potrei giurare che questa volta non sbaglio affatto!
    "La mia bella? Cormack, qui mi sa che hanno fatto anche qualche magia per farci vivere la storia dei personaggi che interpretiamo. Tu hai una Cenerentola che fugge a mezzanotte, e io sono il Genio, vivo solo con la mia lampada." Ed è estremamente triste, a saperlo prima mi sarei vestito in tutt'altro modo. Magari da Aladin... o probabilmente avrei fatto di tutto per cercare una favola in cui ci fosse un uomo pieno di donne. Anche se dubito ne esistano, dato che si parla di storie per bambini.
    "Sì, andiamo. Magari faccio una chiamata a Sandy. O Annabelle? Vabeh, l'ultima ospite in camera mia. Magari vuole il bis e riesco a dare un lieto fine anche al Genio della lampada. E se vuoi le chiedo di portare anche un'amica." E, ridendo, mi avvio infine con Cormack verso l'uscita, diretti verso casa. Ma quella chiamata, per sicurezza, io la faccio davvero.
     
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  9. Missy!
     
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    Non è che mi dica davvero molto è, niente più di quello che ho già intuito da sola, insomma, che si sia infilata nel letto di Moon è abbastanza ovvio, che poi lo faccia ancora o meno è da vedere a seconda di come si comporta nelle prossime ore, nei prossimi giorni al più, perchè sono certa che nel tempo che verrà avrò più di un'occasione per incrociarla e capire di che tipo di persona si tratta, avrei solo voluto saperne di più e Lenticchietta qui si è rivelata davvero davvero inutile.
    Ma si, sta qui da settembre, non ho ben capito se lavora davvero o se gira solo per il ministero facendo finta di avere un incarico così che non sembri tanto sconveniente che lui se la tenga in ufficio più del dovuto e che riceva uno stipendio a fine mese. Certo, da ragazza ho avuto anche io un'innumerevole serie di avventure, tanto che ancora mi trovo a chiedermi esattamente da dove sia venuto fuori Daniel, ma al di la di questo... bhè, non si può dire che io l'abbia fatto per interessi diversi dal divertimento, lei invece sta diventando piuttosto fastidiosa anche solo nella sua esistenza, e pensare che ancora nemmeno la conosco... Dovrei rimediare, ma la mia piccola pel di carota non mi ha dato armi a sufficienza per seguire l'istinto e raggiungerla, quindi le mollo in mano il bicchiere ora che è effettivamente inutile a tutti gli effetti e torno a guardarmi attorno senza congedarmi in qualche modo se non allontanarmi direttamente da lei.
    Il nuovo obbiettivo, vista la sala piena di gente per cui nutro ben scarso interesse, è una vecchia conoscenza, accompagnata dalla compagna in un travestimento che non rende nessuna giustizia alla carica che ricopre. Lucifer, Helena, è un piacere vedervi. Quanto meno qualcuno che non sia semplicemente un ragazzino un po' troppo cresciuto e con ancora i peli pubici solo a metà per lo sviluppo. Siete sempre una coppia deliziosa, guardarvi è un dolcissimo piacere. e il fatto che io stia vomitando zucchero filato praticamente è solo un'impressione è, è tutto nella mia testa, lo giuro, ho solo roteato gli occhi sul Dolcissimo visto che ovviamente i due mi conoscono e sanno perfettamente quanto io detesti simili porcate quali il vestito della donna o le idee che ci si potrebbe fare sul lupo cattivo pronto a Prendere in ogni senso il porc... la maialina. Non avrete intenzione di richiedere di nuovo i servizi del nido al ministero, vero? Sto cercando in tutti i modi di sfinire la direzione fino a che non decideranno di abolirlo! I bambini non devono assolutamente stare sul posto di lavoro, è una vergogna, non trovate? Che poi io abbia portato di tanto in tanto il mio Adorato secondogenito direttamente sul campo di alcune missioni mostra più che altro quanto io sia poco adatta a sopportare la presenza dei bambini nelle mie vicinanze, non è certo stato un modo per averlo sempre affianco a me!
     
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    Layla Serizawa, Guaritrice, Giornalista, Mamma

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    Non mi avrai! Risi riparandomi dietro al tavolo del salotto, girandoci attorno in direzione contraria alla sua fino a quando non fu Lil sorridendo sornione a bloccare la mia corsa con uno di quei maledetti palloncini ripieni di tempera lucida rossa che avevo dato ad entrambi per completare le decorazioni del vestito. Dritto, in pieno petto, la macchia più grande di tutto il travestimento, a spargersi fino al collo e punteggiare qua e la persino il viso di rosso, praticamente era stato in grado di prendere più il corpo che la stoffa, complimenti per la mira, l'avrei odiato poi a fine serata per riuscire a togliermelo... Un tergeo da sola in quella posizione sarebbe stato piuttosto scomodo e se c'era una cosa su cui Ezekiel non era bravo era proprio quel genere di incantesimi.
    Urlai in acuto quando le braccia di Ezekiel mi avvolsero la vita segnalando la mia cattura, mentre il suo testone da coniglio compariva inquietantissimo al fianco del mio viso.
    Non farti vedere da Alec o lo traumatizzi! Gli stuzzicai il musetto inquietante prima di filare a recuperare il cappotto.
    Le solite piccole raccomandazioni ai bambini, il solito senso di colpa per non passare la serata con loro, il bacino a Lil, la promessa di tornare presto e senza altri mocciosi in pancia a Sesy, una stretta a Xander e...
    Ma hai visto la torta che gli ho lasciato in frigorifero?? Ci ho lavorato tutto il pomeriggio! Ovviamente da padrone di casa fiero nel suo maschilismo qual'era non avendo avuto bisogno di una birra non si era nemmeno messo ad aprire il frigo per vedere se c'era qualcosa da mangiare per i bambini, altrimenti ci avrebbe trovato un'enorme zucca di pasta sfoglia ricoperta di pasta di zucchero, cava, con all'interno i più svariati tipi di biscotti che ero riuscita a preparare. Un giorno all'anno potevano essere viziati anche loro. E poi sai che effetto fa la cioccolata, no? Ammiccai mordendomi il labbro. Tra gli eccitanti riconosciuti tra i vari alimenti la cioccolata era senza dubbio quello che aveva più effetto su di me, da mandarmi letteralmente su di giri, cosa che solo a pensarci avevo l'acquolina alla bocca e mi si tendevano le cosce... Che poi, dal mio compleanno era stata tutta una corsa in ripresa, non c'era stato più verso di fermarci in ogni occasione disponibile e il tragitto da soli in macchina pensando a una vasca di cioccolata in cui immergerci non poteva certo essere da meno.
    Oh, ma non te lo chiederei signor bianconiglio... Per fortuna l'ambiente era spazioso, quindi ci misi davvero poco a salirgli a cavalcioni che già il mio vestito era completamente sollevato. Sfregai il naso contro il muso della maschera mentre le mie mani andavano a cercare l'unica alternativa soddisfacente alla cioccolata. Sei troppo dolce ultimamente, con i tuoi baci potresti rovinarmi il trucco. E questa probabilmente l'avrei pagata cara...

    Ascoltai le parole di Ezekiel inizialmente distratta dallo sfarzo principesco che aleggiava in tutta la sala, ma quando dalle sue labbra uscì il nome Udinov non potei fare a meno di arricciare il naso e guardarlo stupita.
    è stato rapito da creature che inneggiavano cori contro Moon, probabilmente ce l'avrà a morte con lui in questo momento. Se ci fai caso non c'è nemmeno il padre. Certo, Dmitri Udinov probabilmente aveva di meglio da fare che scegliersi un costume per una festa di Halloween, era pure possibile che nemmeno festeggiasse, del resto Sephirot la sera del crollo della torre di Hogwarts era uno dei pochissimi serpeverde rimasti in sala comune invece che all'aperto con tutti gli altri a festeggiare. Feste di poco conto, avrebbero potuto portare a loro vantaggio come giustificazione per l'assenza, ma dal canto mio ero abbastanza certa che quelle accuse sulle elezioni di Moon fossero state un colpo particolarmente intenso per il ministro Russo, o quanto meno, era quanto mi era parso di leggere dalla sua espressione sugli articoli di giornale legati alla prigionia del figlio.
    Lasciar cadere il discorso sul resto dei presenti fu decisamente più semplice, anche se non ero così ansiosa di interagire con la Mitchell e rischiare di doverle spiegare per quale motivo preferivo seguire il corso di Ramirez che il suo, nè smaniavo dalla voglia di lasciarmi sfinire dall'atona voce di Preud. Degli altri ministeriali conoscevo ben pochi, almeno di persona, mentre a chiedermelo avrei saputo dire nome, cognome e professione di quasi tutti... deformazione professionale.
    Se non fosse così presa da Carradine ti direi Liv, ma... lo so, lo so, la vedo già abbastanza spesso, un'occasione come questa è per incrociare qualcuno di nuovo. Che poi più il mio sguardo vagava, più arricciavo il naso, mentre mi riempivo le dita di uno dei flutè serviti da una delle cameriere senza pudore della serata. Sicuro so chi non ho voglia di vedere. Sollevai appena il bicchiere in direzione di quelle che sembravano evidentemente le spalle di Caterina DeMasi e che sicuro lui doveva aver individuato molto prima di me. Ma se vuoi salutarla... Avrei evitato di vomitare o insultarla, anzi, un bel sorriso sul viso e sarei andata avanti per tutto il tempo necessario, almeno fino a quando non si fosse messa a svalvolare come nel nostro ultimo incontro fuori dal corso auror.
    Sarebbe interessante sapere cosa ci fa qui la Gordon, ma credo sia troppo sfacciato anche per me. Sbuffai piuttosto visibilmente. E McAdams mi sembra decisamente impegnato, non trovi? Il figlio ovviamente, il mio corpo era rivolto esattamente verso di lui per non creare fraintendimenti. Sono indecisissima, c'è così tanto possibile gossip qui attorno che mi confonde e mi snerva al pensiero di non poterci scrivere quasi nulla! Ormai era rarissimo che scrivessi articoli e per lo più erano notizie di passaggio, del resto agli inglesi non sarebbe interessato il modo in cui Lucifer Grayson cinguettava col costume orrendo della moglie... magari di chi fosse in compagnia la Gordon o della presenza della Fhest, quello si... ma scrivere sulla prima era diventato ormai persino monotono, mentre della seconda trovavo ben poco di interessante.
    L'illuminazione arrivò poco dopo più per dovere di scelta che altro.
    Non dicevi di volermi assolutamente presentare il professore di erbologia per il quale mi hai lasciata sola una dei nostri pochissimi giorni assieme l'anno scorso? Ancora non mi era completamente andato giù quel barbecue e il ritardo infinito che aveva fatto quella sera... certo, la sbronza con Jamie era stata più che sufficiente a far passare il fastidio, ma restava comunque che persino quel professore in quel momento era parso più importante di me.
     
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