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Era un commento, quello sulla famiglia, che senza dubbio in qualche modo coinvolgeva anche lui. Dubitava che sarebbe stato diverso anche crescendo in una famiglia differente da quella che gli era toccata in sorte ma probabilmente, se suo padre non fosse stato un guaritore, Kostia avrebbe sviluppato altri interessi invece di quelli che lo avevano portato a regnare sul castello che li circondava. Kostia Preud, Signore di Azkaban. Esistevano motivi peggiori per cui vendere la propria anima.
- Immagino si possa dire così - gli concesse dopo qualche attimo di riflessione, ma questo non cambiava di una sola virgola il fatto che lui fosse molto diverso da entrambi i suoi genitori, da suo fratello e da sua sorella. Possedeva lo stesso naso di sua madre, e lui ed Yelena avevano lo stesso modo di inarcare le sopracciglia quando erano concentrati su un problema ma, a parte questo e altri piccoli dettagli fisici, nulla accomunava lui alle persone che possedevano il suo stesso sangue. Era come se qualcuno avesse preso il corpo di un Preud e vi avesse riversato dentro un'anima diversa.
Scosse la testa - Non può essere così per me - per lui non poteva essere solo un lavoro atto a vivere, o sopravvivere. Castiel aveva una vita fuori dalle ore che passava al servizio di Moon, mentre per Kostia il servizio di Moon era la sua vita. Prima di conoscere Michael non aveva niente, se non se stesso e una famiglia di cui gli importava a malapena. Ruthie, Azkaban, lo stesso Castiel...tutto quello che aveva un valore per Kostia era arrivato grazie a Michael. Perfino Tallulah, in una certa perversa maniera - Non mi sono mai sentito legato alla mia famiglia. Non sospettavo nemmeno cosa significasse appartenere a qualcosa o a qualcuno, fino ad un anno fa. Senza questo sarei solo un vagabondo -
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Castiel non voleva tartassarlo oltre. Sapeva di aver messo a dura prova Kostia e da quel momento sembrava che il loro rapporto fosse mutato, almeno un po'. Determinate cose erano state rivelate, altre confermate, Westwood provava un profondo rispetto per quel ragazzo, aveva una mente non indifferente ed interessante. Non gli andava di star li a ficcanasare oltre rendendosi fastidioso, aveva già rischiato tanto solo nel dire certe cose ammirando reazione decisamente intriganti.
Sembrava vivessero in due mondi diversi, con esperienze sicuramente differenti, ma che li avevano portato entrambi in quel momento e in quelle condizioni con dubbi e certezze.
Castiel iniziò a sentirsi più a suo agio in presenza di Kostia, libero di poter esprimere alcuni suoi pensieri senza essere giudicato o maltrattato. Westwood non avrebbe mai ammesso quanto paura avesse a dire certe sue perplessità ai suoi superiori, non aveva nemmeno la mia minima sicurezza che loro lo avrebbero trattato come aveva fatto Kostia.
Senza questo sarei solo un vagabondo
Su questo il mangiamorte dovette concordare. Tutto questo, aveva dato a Castiel un nuovo inizio, la possibilità di ricominciare dopo che era fuggito da quell'ospedale psichiatrico senza sapere cosa fare e da chi andare. Ritornare dalla sua famiglia non era per niente contemplato per lo stato in cui era, ma poi le sue sorella erano, comunque, riuscite ad inoltrarsi, prepotentemente, nella sua vita, creando in lui dubbi e paure che prima non sentiva.
"Tutto questo mi ha dato la possibilità di non ritornare con una camicia di forza dentro un altro ospedale psichiatrico."
E non avrebbe aggiunto altro, non poteva dire di stare perfettamente bene, la sua mente si divertiva a fargli ancora brutti scherzi, ma da tre anni a questa parte era decisamente migliorato e riusciva a controllare maggiormente gli scatti d'ira.
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16 replies since 28/1/2014, 10:56 230 views
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Tu hai bisogno dell'Oscurità! Sottomettiti! Inchinati all'Oscurità.
