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Ezekiel rimase in silenzio tutto il tempo concentrandosi sul tavolo. Da quando aveva visto la propria statuina muoversi su quella plancia era come si fosse estraniato dal gruppo, non riusciva a vedere altro o a pensare ad altro. Le rotelline nella sua testa erano tutte in moto cercando di scoprire quel mistero. Aveva sentito di un gioco magico, "Jumanji", in cui i segnalini sulla plancia si muovevano da soli proprio come le statuine su quel tavolo. Un gioco pericoloso, che non finiva fino a che non avevi terminato tutti i turni, e che poteva costarti la vita. Ora, non sembrava essere quello il loro caso ma Zek comunque degli oggetti animati che vivevano di vita propria non riusciva a fidarsi. Le cose magiche che pensano per conto loro non sono mai sicure.
Cercò di accantonare quel pensiero, ma se non era quello il caso allora c'era qualcuno che muoveva gli oggetti in quella stanza per loro, e questo risultava ancora più inquietante.
- Io non credo ci stiano suggerendo dei nomi Lay...e non credo nemmeno che funzioni oltre i confini della scuola. Rispose alla ragazza dopo averci pensato su. - Non è così facile. Non ci daranno i sospetti su un piatto d'argento, siamo noi a doverli scoprire. Ma allora come funzionava quel tavolo?
Continuò ancora a rifletterci.
Fino a che Caterina non aveva posato quella pallina simile a una giratempo sulla pietra, la statuina con il suo nome stava rappresentando il presente, dove Zek si trovava in quel momento. In seguito la situazione era cambiata. La pallina di ferro aveva avvolto il tempo e la scena rappresentata dalla sua statuina era una lezione di qualche giorno prima, ne era quasi sicuro, quindi probabilmente si, funzionava come una giratempo, per quel tavolo.
Ciò che lo colpì fu il comportamento della pedina col nome di Evan Turner, immobile e fuori gioco. Lo collegò col fatto che per quanto in quei giorni avesse cercato spesso sulla Mappa del Malandrino il suo nome non fosse mai comparso, come se non si trovasse nella scuola, eppure doveva essere lì. La Mappa aveva la particolarità di mostrare il vero nome delle persone, anche sotto incantesimo, allora il ragazzo pensò: E se il tavolo funziona allo stesso modo? Facendo vedere solo chi si trova ad Hogwarts nel momento stabilito dalla "giratempo"?? In quel caso le soluzioni erano due: o Evan Turner era un nome falso, o quel ragazzo non si trovava ad Hogwarts. Ma come aveva fatto ad uscire? Questo avrebbe dovuto scoprirlo in qualche modo.
- Proviamo a far girare la pallina su se stessa, che dite? Forse è così che porta indietro il tempo, forse vedremo altre scene che coinvolgono i nostri indiziati a scuola, oltre la semplice lezione vista ora. E dopo averlo detto avvicinò la mano al centro del tavolo per provarci.
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«Solo i tuoi ricordi Cate, niente di più. Questo è un pensatoio... forse i ricordi visti prima da Czar erano manomessi dal proprietario.» che barba, che noia. Non si trattava dello specchio del Gargoyle.
Proprio mentre cercavo di immaginare a chi appartenesse il ricordo visto dal russo, Layla si rese utile alla società forse per la primissima volta nella sua vita (non è vero, in verità io e la giapponese abbiamo anche "fatto squadra" in passato, come durante l'orribile avventura sul Nottetempo... solo che così, d'improvviso, la Caposcuola decise che era una buona idea rompermi le puffole) notando qualcosa che fino a quel momento non era mai balzato ai nostri occhi.
«Non nominare il nome di Kairya invano, Serizawa...» dissi intervenendo intorno a quel tavolo, osservando minuziosamente "la nuova scoperta". Avevo sentito la Serpeverde dire qualcosa riguardante il mio nome, ed in quel momento avevo altre cose per la testa per mettermi ad indagare. Nomi su strani foglietti tutti appartenenti a famiglie magiche molto antiche, non quei pezzenti che noi definiamo "i nuovi puosangue". figurava anche un certo Quentin Diggory, uno di cui avevo sentito la storia una volta. Era partito per l'America dopo gli studi ad Hogwarts, ed era diventato una specie di mito del cinema babbano.
«Siii Ezekiel!» piena di felicità mi ritrovai a gioire per la reazione della statuetta all'azione di Blackwood... eppure io l'avevo detto! Mi aveva fatto immediatamente pensare a quel colossal babbano Avatar... e stava succedendo più o meno quello che immaginavo. Solo che a quanto pare servivano dei foglietti strani... A questo punto alzando le spalle, scrissi con la mia elegante calligrafia su quegli strani scampoli di pergamena "Kairya Beatrix Diggory" e c'infilai lo spago mentre gli altri continuavano a fare congetture sull'utilizzo del tavolo ed i suoi oggetti. «Guardate Evan Turner!!!» lo indicai con vigore, c'era un continuo arrivo di stranieri ad Hogwarts... ma nessuno partiva così in alto senza farsi la gavetta ai primi anni... nemmeno se si trattava di uno che con la bacchetta poteva spostare le montagne. Tutti indistintamente partivano dal primo anno (stranieri dello scambio a parte) lui no. E guarda caso lui era l'unico ad essersi allontanato dal gruppo di statuette distinte dai colori della casata... «E' fermo proprio come... Carter.» quel cognome, quella famiglia... tornava sempre. Mi puzzava da morire, tutta la faccenda e pareva che anche Ezekiel fosse particolarmente interessato alla statuina dell'impostore Evan Turner (oh si, i-m-p-o-s-t-o-r-e).
«Oltre a farla girare su se stessa... potremmo provare a "muoverla" con la magia.» disegnai delle virgolette immaginarie nell'aria. «Questi artefatti magici spesso sono ben protetti dal possibile contatto con i babbani...» avevo in casa decine di oggetti curiosi che funzionavano solo con l'ausilio di una bacchetta, quindi di un vero mago. Presi quindi la mia bacchetta di tiglio, e cominciai a pensare all'incantesimo adatto... cosa poteva "smuovere" quell'affare? Prima provai a poggiare semplicemente la punta della mia bacchetta su di essa, per vedere possibili reazioni... non si sa mai. «Verdimilious!» svelati oggetto, svelaci il tuo funzionamento! Magari qualcos'altro era celato con la magia... provare non mi costava nulla.
E magari trovavo anche il modo per vedere il vero nome di Evan Turner..... -
*Il Cappellaio*.
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SPOILER (clicca per visualizzare)Ahimè perdonatemi, non ho trovato il tempo per rispondere all'ultima parte con decenza.
Brevemente: la "giratempo" è stata già fatta girare un paio di volte e ha mostrato delle azioni abbastanza ordinarie. Ovviamente i giri dell'oggetto sono legati al tempo da osservare, ma come e quanti ve ne servono? COme fate a scoprire il momento preciso in cui vedere le statuine muoversi con sospetto? E poi, anche volendo, cosa fate?
Verdimilus non sembra affatto funzionare...
Godetevi questa settimana per accordarvi su come muovervi e sfruttare al meglio il tavolo.
Nel vostro post:
-Proseguite liberamente
-Chi ha il token dovrà concludere entro venerdì ore 23.59 illustrando l'attivarsi della clessidra e scegliendo uno dei quattro simboli rimanenti... sperando che non vi diate la zappa sui piedi XD descrivete pure il solito tremore, i soliti effetti speciali ecc.
-Token: Kairya
-Ordine per postare: libero, chi ha il token fa un post finale
-Lunghezza post: max 50 righe
-Scadenza post: venerdì ore 23.59
Aurevoir!!!!. -
Czar;.
User deleted
Ed ecco che il tizio nascosto nel quadro, sbucato solo per rimproverarmi dei miei studi non compiuti non a causa mia, ritornò nel suo angolino, isolandosi da tutto e da tutti e non rispondendo più a nessuna domanda. Se ne vada affanculo. mi ritrovai a dire dopo l'ennesima domanda non andata a segno. E si, che se la fosse presa? Me ne fregavo altamente, poteva aiutarci e non lo faceva. Ma è ovvio, i Carter sono sempre dalla parte dei Carter, mi sembra logico. E allora che diamine ci faceva quello lì? Giusto per spiarci e per riferire il tutto al preside? Magari quest'ultimo aveva un quadro del padre o del nonno da qualche parte.. Ragazzi, e se l'antenato del preside dovesse riferirgli tutto, comprese le nostre scoperte? quell'idea mi terrorizzava. Dio, rischiavo la sospensione, l'espulsione o qualche altra punizione e rischiavamo anche di perdere tutto il lavoro. Se noi avessimo scoperto qualcosa il tizio del quadro l'avrebbe subito riferito e il preside avrebbe occultato le prove e sistemato tutto facendoci fare nuovamente un buco nell'acqua.
Perché non provare Lay? oddio, quando mai avevo abbreviato il suo nome? Ma dai oh, eravamo entrati in confidenza! Seh, come no. Ma non era una questione così importante, almeno non in quel momento. Così facendo presi un altro triangolino e, impugnando il pennino con delicatezza, scrissi il nome della proprietaria del locale sul triangolino, attaccandolo ad una statuetta. Vediamo come si comporta. sorrisi facendo l'occhiolino, per poi concentrarmi sulle parole degli altri. Ezekiel era sovrappensiero e alla mia vista sembrava preoccupato, a differenza di tutti. Kairya invece, usando un incantesimo mai sentito prima di quel momento, cercò di scoprire qualcosa in più, non cavandone un ragno dalla tela. E se quella era una semplice realtà parallela e il tavolo era lo specchio di tutto ciò? Quello era poco ma sicuro, con il tavolo riuscivamo a vedere indietro nel tempo ma, sfortunatamente, ancora non sapevamo come 'dosare' quella giratempo. E se riuscissimo a comunicare con le statuette? esclamai, forse stupendo tutti. Di certo era un'uscita degna dei film di fantascienza ma un'idea che poteva funzionare mi era giunta alla mente. Presi due triangolini e due spaghi, uno più piccolo e uno più grande. Sui pezzi di pergamena scrissi il mio nome e, attaccando la 'collanina' piccola ad una statua ancora libera, diedi vita all'oggetto. E stesso feci su di me. Attaccai il triangolino con il mio nome sopra sperando, forse ingenuamente, di poter comunicare con la statuetta o meglio di poterci entrare, come se la potessi controllare e potessi visitare a mio piacimento la zona. E nel caso in cui ciò non avesse funzionato avrei provato a mettermi al collo altri triangolini con i nomi dei personaggi già incantati, sperando di ottenere qualcosa.SPOILER (clicca per visualizzare)Attacco un triangolino al mio corpo come ho fatto con una statuina, stesso nome. Riesco a gestire la statua, comunicarci o fare qualcosa? Nel caso in cui la risposta è negativa, automaticamente metto altri cartellini al collo, sperando di ottenere un risultato.
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Stavano li e ci giravano attorno a quel tavolo a quelle statuine a quei nomi .. sostanzialmente quella lamina era una giratempo, almeno sembrava tale, eppure non era una giratempo normale, non eravamo noi ad andare in dietro nel tempo e rivivere le situazioni ma le statuette.
Due giri erano stati l'equivalente di un paio di giorni.
Ricordavo quella mattina a lezione con Russell. E sicuramente la ricordavano anche Ezekiel e Layla.
Ma le cose strane erano accadute di notte.. presi la pseudo giratempo e la feci girare al contrario - se in quel verso fa vedere gli avvenimenti del giorno , capovolgendola dovrebbe farci vedere quelli della notte no? Del resto non avevamo poi molto da perdere, l'unica cosa a cui non volevo pensare stava nella persona di quel nuovo arrivato .. perchè non si era animata? - E comunque non credo sia una cattiva idea se scriviamo i nostri nomi , in più possiamo anche appiccicarli su queste statuine, magari in coppia - scrissi il mio nome e lo aggiunsi a quello di Astrid Lestrange. Ormai le stavamo provando tutte, muovermi insieme a lei non sarebbe stato poi tanto grave.. -
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Ragazzi, e se l'antenato del preside dovesse riferirgli tutto, comprese le nostre scoperte? Era questo che lo preoccupava? Che il mago facesse la spia? Non eravamo nemmeno sicuri che fosse davvero un antenato di Carter, o sbaglio? Non ricordavo avesse risposto alla domanda di Ezekiel. Che lo faccia, Carter sa perfettamente qual'è il compito dei Vigilantes in questa scuola e non abbiamo infranto nessuna regola, non può farci nulla. Una pacca sulla spalla al primino per scacciargli ogni dubbio e tornai a rigirarmi tra le dita alcuni di quei bigliettini... Perchè tutti quei nomi se non potevamo farcene niente? Erano stati lasciati li in passato allora? Già utilizzati? Morti? Era per questo che le statuine non si attivavano più? Perchè non esistevano?
Per lo meno Sokolov, al contrario di altri, senza far nomi, prese almeno in considerazione la mia idea. Magari non ci stavano dando nomi, ma che motivo avevamo per non provare con qualcuno fuori dal castello? Scusate, ma le cose di cui abbiamo parlato alla riunione non son successe un paio di giorni fa com'è stato per questa lezione, no? Perchè ci stiamo fossilizzando su un giorno di cui non ce ne frega fondamentalmente niente? O speravano che andando a casaccio avremmo trovato qualcosa? Czar, a quanto tempo risale quello che hai visto? E di quanto tempo fa è la gita in biblioteca di preside e compagnia di cui parlava l'amichetto di Kairya? è quel giorno in biblioteca che dovremmo cercare se vogliamo capire cosa accidenti cercavano e per farlo non basteranno solo un paio di giri di giratempo!. -
*Il Cappellaio*.
User deleted
Numerosi nomi vengono vergati sui pezzi di carta e posti al collo delle statuine. Stranamente, se ne trovava sempre una in più in uno dei cassetti, una volta chiusi e riaperti... di statuette ce n'erano sempre a sufficenza. Vari nomi vennero vergati, numerose forme presero colore e vita, e a mano a mano che più di esse si raggruppavano in un luogo, la visione del posto diventava chiara. L'unica statuetta ferma fu quella della proprietaria del locale scelta da Czar, perfettamente immobile.
L'aula della lezione raffigurata al centro del tavolo era ora ricca di particolari ed altri studenti, per quanto fossero mere ombre grigie rispetto agli evanescenti nomi scritti nero su bianco; si potevano vedere chiaramente gli arredi, i contenuti dei banchi, ed un'altro particolare piuttosto curioso e, forse, importante: si muovevano tutti rapidamente, agitando pennini e gambe come matti. In un lampo, il professore o presunto tale svanì e gli studenti fluirono fuori dall'aula. Chiaramente, tutto scorreva molto velocemente.
Come velocemente fluiva il tempo nella Stanza delle Necessità. Sembrava trascorso fin poco, per gli scopi dei presenti, ma nuovamente la Clessidra si animò per richiedere un tributo: Kayria, la più vicina, venne richiamata dall'ipnotico incanto e mosse una mano fino a toccare una delle figure. Pochi attimi, e la clessidra tornò ad ignorare i presenti e far scorrere rapidamente la sabbia all'interno. Un grosso scroscio d'acqua si udì mentre da dietro gli scaffali delle boccette uno due dieci cinquanta spruzzi d'acqua fuoriuscivano uno dopo l'altro, come se una irresistibile pressione spingesse la parete dietro essi: il rumore del vetro infranto, seguito da quello della pietra fece sobbalzare i presenti mentre l'intero pensatoio si sbriciolava e riduceva a pezzi, trasportato quindi dall'acqua in una grata sul pavimento poco distante.
Pochi minuti, e di tutto ciò che era stato rimaneva soltanto polvere.SPOILER (clicca per visualizzare)Benritrovati!
Ai ritardatari è concesso "recuperare" il post precedente, scriverò quindi cosa accade in caso.
Nel vostro (attuale) post:
-Proseguite liberamente nella role. Il pensatoio neanche a dirlo è inutilizzabile.
-Focalizzatevi, a mio parere, su come regolare le scenette che vedete su un periodo di vostro interesse. Ovviamente potete "inventare" le risposte alle domande di Layla, e quindi avere un "numero di giornbi" in mano anche se, in pratica, questo non possiamo determinarlo offgdr
quindi inventatevi, per dire, che una cosa sia accaduta "X" giorni fa 
-Ordine per postare: libero
-Lunghezza post: max 50 righe
-Scadenza post: mercoledì ore 23.59
IMPORTANTE: chi ha problemi per le ferie mi dica che ce la prendiamo comoda (specie se molti di voi hanno tali problemi). -
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Ezekiel era rimasto stranamente silenzioso, ascoltando però attentamente tutte le idee e proposte degli altri. Vedendole fallire miseramente a volte, creare degli spiragli in altre.
Era perfettamente d'accordo con Kay riguardo Evan Turner e su di lui si sarebbero concentrate le sue indagini una volta usciti di là, ma per il momento la stautetta col suo nome non era d'aiuto. Come non lo era stata quella con il nome della proprietaria della Testa di Porco, ma almeno quello era servito a confermare che gli unici avvenimenti che il tavolo mostrava erano quelli all'interno del castello.
- Ha ragione Lay, non ti preoccupare Czar. Riprese finalmente anche lui parte al discorso. - Anche se il Preside venisse a sapere che stiamo indagando non potrebbe farci niente, siamo in una botte di ferro. E' lui al contrario che deve cominciare a preoccuparsi. Perchè erano vicini a scoprire che nascondeva qualcosa. - Anzi, sapere che ha il nostro fiato sul collo potrebbe fargli compiere un passo falso, che è quello che ci servirebbe... Lo disse un pò più a bassa voce, come se fosse una considerazione tra sè e sè, o forse l'esternazione di una speranza.
Si avvicinò all'unico altro ragazzo che, facendo come aveva fatto lui all'inizio, creò una statuetta col suo nome: - La cosa del comunicare con le statuette non funziona, ma bella mossa. Credo che più personaggi creiamo più riusciremo a completare le scenette che il tavolo ci presenta. Guardò Cat che aveva proposto di inserire anche i loro stessi nomi e annuì. E così, prendendo ancora statuine da dentro i cassetti, con l'aiuto della tassa iniziò a farne un pò per tutti quelli che gli venivano in mente, non solo per i sospetti che avevano fino a quel momento, come la Steven, la Lestrange, Grindelwald o Russell, ma anche di tutti loro presenti, facendone per Cat, Kay e Lay, e per non sbagliare, pure per tutti i prefetti e caposcuola non di Serpeverde, a partire da Heather Peverell, Mark Harris, Zaire Russo e Audrey Ramirez, di cui si occupò personalmente mettendoli man mano sulla tavolata. - Così dovremmo avere un quadro più completo... Almeno era quello che sperava.
Tanto per provare poi gli venne un'altra idea: inserire anche un certo professore, il nano. Ma si fermò prima di farlo. Era molto più semplice controllare i suoi permessi per uscire dalla scuola e vedere se coincidevano con le volte che gli studenti erano stati visti uscire di nascosto. I suoi dubbi su Lannister erano già più che fondati ma non voleva mettere a parte i compagni di quel particolare, non voleva che la cosa desse nell'occhio, non finchè non ci avesse guadagnato qualcosa di suo.
- Su Cat, prova a capovolgerla come hai detto. La ragazza provò ma non accadde nulla. - Niente, non penso che a una sfera si possa dare un verso preciso, dovremmo accontentarci di farla girare. Di quanto fu la questione su cui puntò il dito Layla interrogando Czar.
Pensandoci un pò tutti insieme e facendo diverse prove, valutarono più o meno i giri da fare per arrivare ai giorni che interessavano loro ma era comunque un lavoro lungo e certosino e il tempo era proprio una delle cose che sembravano non avere a disposizione.
La clessidra vibrava sempre più vistosamente ed attirò l'attenzione di tutti. - Kay non ti avvicinare, hai visto che è successo con Cat no? Niente da fare, evidentemente era destino o quella clessidra era stregata in modo da attirarli inesorabilmente a toccarla.
Ezekiel si allontanò più veloce che potè immaginando il peggio, ma non si sarebbe certo immaginato quello che accadde. Il pensatoio, partendo dal muro dietro di esso ricoperto di fialette, crollò come una diga sotto il peso di ettolitri d'acqua, spaccando la pietra e distruggendolo. Spruzzi d'acqua ovunque li bagnarono da capo a piedi ma per fortuna risparmiarono il tavolo con le stautine perchè l'acqua fluì subito verso il basso. Come era successo per il libri che si autodistruggevano così anche questo mini maremoto terminò come era cominciato e la clessidra tornò a sembrare innocua.
- Ecco fatto. Se anche il Pensatoio fosse un oggetto utile ormai non lo sapremo mai. Andiamo avanti col tavolo che ne dite? Commentò più calmo di quanto si potesse immaginare, praticamente "rassegnato". - Dove eravamo rimasti? Ah si, dobbiamo ragionare in termini di mesi e non di giorni, perchè sia l'evento raccontato dal tuo testimone Kay, che quello raccontato da Czar sono ormai vecchiotti. Da quel che abbiamo visto fino ad ora direi che ogni giro non è un'ora come una normale giratempo ma almeno un giorno. Solo che per un avvenimento di sei mesi fa ci vorrebbero quanto? 180 giri? Come facciamo a contarli facendo roteare la pallina?
Ezekiel non aveva mai amato la matematica e in quel momento la stava odiando ancora di più, se possibile.
Lasciò che fossero gli altri a calcolare i giri e fare gli altri tentativi e continuò invece a creare statuine, aggiungendo anche Jamie e Marshall così a caso, tanto per vedere se per caso i due si erano incontrati uno di quei giorni che non c'entrava nulla con la loro ricerca ma lui era un tipo molto curioso.. -
Czar;.
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Per fortuna qualcuno riusciva a capire il mio disagio. Diamine, io non facevo parte dei vigilantes e quindi mi sentivo come un pesce fuori dall'acqua, un intruso, una pedina inutile controllata solo per fare il favore a qualcuno di più importante. Ma io ero convinto della causa che stavo sostenendo ed ero contento di combattere per i miei ideali. L'unica cosa che mi preoccupava era la copertura, loro erano al sicuro poiché vigilantes ma io? Io che diamine ero se non uno stupido ed insignificante studente di una scuola che ne aveva migliaia? Voi siete in una botte di ferro. mi lasciai sfuggire non volendo, facendo capire ai due che non mi sentivo molto al sicuro. Non sarei stato preso di mira se Carter avesse saputo che simpatizzavo per il nuovo governo? Sarei visto come un ribelle e sarei odiato da gran parte della scuola solo perché difendo le mie idee politiche? Non lo desideravo affatto. Un paio di mesi fa circa. affermai convinto alla domanda di Layla, incominciando a chiedermi se fosse possibile capire di quanto si spostasse indietro la simil-giratempo e se fosse possibile controllarla in modo tale che ci mandasse al giorno da noi desiderato. E provare invece a comunicare con le statuette diversamente da come avevo fatto poco prima fallendo miseramente? Presi così il pennino e, scrivendo garbatamente sul cartellino di alcuni ragazzi la data da noi interessata, attaccai il cartellino modificato nuovamente alla statuina. Ora era fornita di Nome, Cognome e Data. E seguendo lo stesso principio cercai di avvicinare un cartellino con la data alla giratempo e, avvicinandomi attentamente a questa, cercai qualche simbolo o meccanismo che potesse farla azionare in modo diverso. Magari delle istruzioni in runico? Sarebbe buono. La clessidra, stupendo tutti i presenti, incominciò nuovamente a muoversi e, la più vicina a questa, Kairya, fu subito attirata ad essa che, in base all'animale toccato dalla giovane, fece attivare un nuovo meccanismo. Il pensatoio e tutte le boccette erano andate e noi avevamo perso un altro elemento utile. Tanto non si capiva quali fossero i ricordi che ci interessavano. cercai di sdrammatizzare sostenendo la giovane che aveva causato il danno. Non era colpa sua, lei aveva premuto il bottone ma non sapeva cosa si celava dietro di esso. E se fossero tutte trappole? Dovevamo muoverci. Secondo me ogni bottone corrisponde ad un oggetto in questa stanza. Il prossimo, per piacere, cerchi di prendere quello che riguarda il quadro, almeno ci leviamo di mezzo un oggetto già utilizzato. . -
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Andiamo avanti col tavolo che ne dite? MA ANCHE NO. Ecco quale sarebbe dovuta essere la mia risposta, ma la reazione fu molto più diretta. BOMBARDA! L'incantesimo andò dritto e deciso verso il baule.
Si, probabilmente era stato un gesto dettato dal caso essenzialmente, o da uno dei miei attacchi di nervi, più probabile, decisamente... Almeno non avevo attaccato nessuno, suvvia, ma la cosa essenziale era che in fin dei conti quel gesto poteva anche avere una logica.
Parliamoci chiaro! Quel tavolo non sapevamo come maledizione usarlo, fargli fare un'infinità di giri... avremmo perso tutto il tempo a cercare fondamentalmente il nulla, avevamo scoperto che Evan Tanner o spariva di continuo da scuola, oppure per qualche assurdo motivo non esisteva e tanto bastava, era già un punto a nostro favore. Per il resto, davvero speravano di coglierli in fragrante? Io ormai ci avevo perso le speranze.
Questa era solo una prima spiegazione logica al mio gesto che di logico aveva ben poco. La seconda era che quel baule, blindato com'era, ci avrebbe impiegato secoli ad aprirsi a suon di alohomora e altri incantesimi, facendoci perdere ancora altro tempo prezioso che la gentilclessidra ci ricordava che iniziava a scarseggiare.
Terza motivazione sensata era che, se ad ogni lucchetto coincideva, come avevam supposto, una trappola, distruggendoli avevamo risolto il problema, magari avremmo solo visto il contenuto... o magari si sarebbe distrutto anche quello, certo, ma tanto valeva provarci e soprattutto... Ormai l'avevo fatto..
