Diciannovesima Quest

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  1. »Gift.
     
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    Il mio sire mi chiamava Mio Piccolo Fiore
    Vuoi sapere il mio nome?
    Cercalo nei campi verdi che ricordano la primavera
    Mia piccola Dandelion…


    ”I grazie non mi piacciono” commentò quando anche l’eco dei passi dell’ultimo Ventrue sparì nella notte, avvicinandosi al Vicenimistro e porgendogli un’altra sigaretta, prima di accendersi la propria. ”Un mazzo di fiori andrà benissimo”. La luce intermittente di un lampione illuminò per un istante il sorriso affilato della vampira, la pelle di alabastro che ne catturava le pessime sfumature giallognole brillando appena.
    ”Adoro i Denti di Leone ironizzo, una boccata di fumo fra di loro, prima di voltarsi verso l’Ossigenata causa di ogni suo problema, quella notte. Alzò gli occhi al cielo di fronte alle sue drammatiche direttive, più preoccupata per i propri jeans scuri che per l’effettiva possibilità che quella notte loro tre ci lasciassero, definitivamente, le penne. ”Questa Voice mi deve una maglietta nuova, in ogni caso”

    L’appartamento era fatiscente, come tutto, quella sera. Gli occhi glaciali si posarono prima sulle pareti anonime; si limitò Edward e Kyran e quella strana luce che sembrava essere la fonte di tutti gli inutili misteri che quella notte avevano sconvolto la sua amata routine. Una parte del suo essere è incuriosito, ma l’idea di aver perso tutto quel tempo quando avrebbero potuto semplicemente arrivare da questa Voice rischia di farle perdere di vista il punto focale di tutta la situazione. Infine, supera di scatto i due, anticipandoli e accogliendo l’apparizione della causa di tutto lo scompiglio con un sopracciglio inarcato. Infine, riserva un sorriso malizioso alla misteriosa creatura che ha preferito abbandonarli nel vicolo. ”Ben ritrovata, cara…”. Qualcosa in lei non la convince, inutile nasconderlo dietro una cortina di indifferenza. Quel topolino fintamente coraggioso stava decisamente giocando in una stanca un po’ troppo piena di gatti. Affamati.
    Un ultimo sguardo a quel mistero, prima di sedersi sul divano di fronte all’uomo in tenuta blu, accavallando le lunghe gambe e fingendo di pulire qualcosa sui pantaloni ormai da buttare. Fanculo, è un uomo?
    ”Oh Kyr, sei diventato Ministro?...Presente!” ironizzò, alzando un braccio pallido, il luccichio tipico di chi sta perdendo la pazienza negli occhi. Tutto quel cerimoniale lezioso cominciava ad annoiarla, e la cadenza marcata di quella Voice non faceva altro che ricordarle pizzi e merletti dei tre coglioni che se l’erano battuta solo poco prima. Si voltò lentamente verso l’altra donna, quando rifiutò l’offerta di Voice. ”Che strano. Ho sempre trovato il sapore delle vergini particolarmente dolce…”. Inarcò un sopracciglio, lo sguardo affilato, prima di afferrare uno dei calici e cominciando a giochicchiare con lo stelo fragile, passandoselo ora da una mano ora all’altra.
    Risposte era ciò che andava cercando quella strana compagnia, quella notte, e risposte era invece ciò che pretendeva Voice da loro. Una rabbia ferina sembrava risvegliarsi piano dalle sue viscere, e Dandelion non poté che cercare lo sguardo dell’unica creatura che percepisse come affine in quella stanza. Se l’altra donna era per lei un estraneo mistero che avrebbe risolto, eventualmente, torcendole il collo a fine serata – a quel punto avrebbe scoperto quale creatura fosse, bastava aspettare che diventasse cenere – Kyran era una marionetta esattamente come lei, in tutto quel delirio.
    Ed era veramente stanca.
    Alzò il calice verso l’uomo in completo blu sorridendo apertamente, le labbra sottili tirate in una smorfia maliziosamente infantile. Perche ho accettato il tuo messaggio. ”Perché mi stavo annoiando. Non avevo altro da fare…” Il mio amato era già morto, stanotte.
    Sorseggiò il sangue ancora caldo – forse era questo che intendeva il tipo definendolo fresco – pulendosi poi le labbra sporche con le dita, piano. ”Immagino dipenda da quello che c’è in palio. Diciamo che stasera sarei pronta a sacrificare la vecchiaccia qui di fianco” concluse, indicando con un cenno del capo l’altra vampira.





     
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    Avrei sicuramente apprezzato il pungente umorismo dell'affascinante creatura che camminava al mio fianco, magari dopo che tutta quella faccenda si fosse conclusa. Sembrava divertita da ciò che io consideravo solo un fuorviante contrattempo, di nessuna utilità e che tra l'altro si protraeva più del tempo che avevo preventivato di dedicarvi.
    - Sempre che io sappia a chi farli recapitare e dove.. - commentai assorto, rivivendo gli ultimi istanti della nostra sinergica avventura e di come in modo del tutto imprevisto avevamo evitato di rimanere impigliati in una guerra che nessuno dei due aveva desiderato. Eppure ci apprestavamo ancora ad assecondare le iniziative di Edward, persino le sue direttive senza battere ciglio. Che fosse ormai diventata una questione di principio, più che una necessità contingente, lo dimostrava il fattoche ne io ne la bella vampira i cui passi riproducevano la medesima regolare andatura, avessimo ancora tentato di impadronirci con la forza di quanto il biondo conservava così gelosamente nella tasca della sua giacca. Eravamo interessati al seguito della storia e in modo del tutto insospettato anche a diventarne parte. Ciò che personalmente trovavo del tutto inaccettabile era che certi gruppi e famiglie che avevo accuratamente evitato nel corso dell'ultimo secolo, avessero improvvisamente esacerbato la loro presenza in un territorio che consideravo al riparo dalla loro invadente presenza. Erano pericolosi ed organizzati. Se c'era un modo per controllarne l'espansione, sarei stato ben lieto di utilizzarlo, qualsiasi fosse stato il prezzo richiesto. - E comunque è un favore reciproco quello che ci siamo concessi. Avrei impedito con ogni mezzo che ti avessero ridotta in cenere, prima di poter in qualche modo approfondire questa fortuita conoscenza.- Allungai un angolo della bocca in un sorriso condiscendete senza distogliere lo sguardo dalla direzione prossima della nostra passeggiata notturna.
    - Ci dovrà molto di più. Che sia almeno adeguato al pedaggio richiesto per le sue fantasiose chiacchiere. -
    Il luogo non raccontava nulla dell'ospite che custodiva al suo interno. Probabilmente era stato scelto per una sorta di intima precauzione, visto il genere di visitatori che attendeva al suo cospetto. Seguii i movimenti sinuosi di un paio di Jeans scuri più che la luce che ci accompagnava direttamente da Voice, le cui fattezze erano un altro espediente per incrementare la nostra disillusione su una conclusione veloce della trattativa. Le sue domande invece un altro duro colpo alla mia pazienza.
    Non eravamo soli. Tre creature e un simulacro che caparbiamente vendeva aria fritta in cambio di un permesso a rimanere in quella stanza. Ammiravo la sua caparbietà e mi chiesi persino quanto fosse stato più appagante bere il suo sangue, piuttosto che la preziosa riserva del nostro pigmalione. Forse si trattava solo di aspettare. Ancora.
    - Mi onora di un titolo che non mi compete, ma non per questo dobbiamo essere necessariamente scortesi, con colui che sa molto altro. - Allungai le gambe e sollevai il calice verso l'intrusa,superando la chioma corvina della mia impertinente vicina.
    - Forse perchè ne siamo i destinatari. Se ti sei scomodato ad invitarci è evidente che ti serviva la nostra presenza qui, oggi. Nell'urgenza del tuo messaggio ho riscontrato un buon punto di partenza per un dialogo intorno alle preoccupazioni che affliggono entrambi. Non contano tanto le motivazioni, quanto raggiungere un compromesso che sia soddisfacente per tutti. - Sorseggiai la mia bevanda prima di rispondere alla seconda infida domanda. - E' un dare ed un avere. Molto dipende dalla qualità della posta . Più alta è la richiesta più diventa necessario da parte tua convincermi ad accettarla alle tue condizioni. Siamo qui per questo no? -
     
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  3. *Il Cappellaio*
     
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    Voice ride, mentre si volta per afferrare una caraffa ed una ciotola su un piccolo tavolo. Da quant'era lì quel mobile? Sembrava proprio non esserci, qualche minuto prima. "Le voci su di lei, signor Spencer, non erano poi infondate" la caraffa svuota il suo contenuto nella ciotola, ed alcune erbe vanno ad aggiungervisi. "Come la sua compagna di percorso ha suggerito, ognuno qui ha i suoi obiettivi. Lei, come lei, come lei" indico i presenti "come me. Non mi sono mai schierato con nessun clan, nè intendo iniziare ora. Ma va da sè che la mia stessa esistenza è in pericolo, se qualcuno mettesse gli artigli su un potere così grande" altri misteriosi e naturali ingredienti finiscono nella ciotola, mentre Voice dedica attenzione al filtro e ai presenti in egual misura.

    "Non pensiate di essere degli eletti. Come voi, ho inviato missive e suggerito incontri con la mia persona a numerose creature, tutte accomunate da un fatto: non essere allineate con nessuno dei tre Clan. Persino il Druido, con la sua neutralità, sarebbe una minaccia con il Risveglio sotto il suo controllo." La ciotola viene spostata al centro della stanza, accanto ad un braciere apparso chissà quando. "Sono altresì certo che abbiate ricevuto numerose lusinghe, od offerte meno amichevoli. Nessuno può permettersi di agire al di fuori dei clan, oggigiorno" l'ultimo ingrediente viene chiesto ad Edward, silenzioso come la Morte stessa.

    "Non posso decidere ciò che farete domani, quali passi percorrerete. Posso solo farvi dono di ciò che più posseggo, e lasciare che sia la vostra mente a decidere: su altro, non posso contare" l'ultima frase è pronunciata alla cacciatrice: l'unica che possiede ancora un animo ed una qualche morale ben definita. "La conoscenza" i due filtri piovono sulle braci ardenti, la nebbia rosea si diffonde presto nella stanza. Qualche istante, e come la nebbia anche la coscienza dei presenti si distacca letteralmente dal corpo, fluttuando lentamente in un turbine di vento tempestoso, planando poi dritta all'interno di un ricordo. Un ricordo di sangue.

    CITAZIONE
    La nebbia si dirada. Cioè che tutti vedono, dal medesimo paio di occhi, è polvere, grigiore, morte. Si può sentire l'odore di chiuso, vecchio e dimenticato. Si può percepire il silenzio rotto dai passi di questa, sfortunata creatura. Senza alcun controllo, la visuale si sposta a sinistra fino a scrutare nella bruma la forma di un secondo uomo, che avanza cauto qualche passo più avanti. Una lastra di pietra, iscrizioni in un dialetto ormai dimenticato: scolpite a mano, con cura, precise eppure chiaramente non frutto di laser, tagliapietre o qualsiasi tecnologia babbana odierna. -Ehi cosa?- La scena è cambiata, i due sono chini sopra un enorme vasca di pietra. Le pareti interne sono di mille tonalità rosse, illuminate dalla tenue torcia dei due avventurieri. Quel che sembra un dipinto, un affresco, nella sua essenza cremisi rivela essere ben altro: quella sorta di bara era ricolma di sangue, un tempo.

    Qualcosa giace sotto di loro, qualcosa su cui gli occhi dell'uomo sfortunato non vogliono posarsi: un gioiello dorato viene rimosso dalla vasca, sollevato in alto alla luce della torcia per rivelare i mille diamanti di cui è composto. Diamanti enormi, e taglienti come rasoi. La minuscola goccia di sangue cade all'interno della vasca, l'uomo esclama le due parole, ma il fiato gli muore in gola. Il gioiello scompare, caduto, mentre la nebbia avvolge la vista dell'uomo sfortunato, che si ritrova a correre a perdifiato lungo la strada del ritorno. Una strada troppo, troppo lunga. L'ultima cosa che ricorda, è il silenzio assoluto che si propaga attorno a lui: immoto il proprio cuore, privi di respiro i suoi polmoni. Fissa un'ultima volta il soffitto di pietra, e corre incontro al mitigante abbraccio della Morte.

    Ciao, scusate il ritardo ma a lavoro è un casino e a casa sono senza internet ç_________ç

    Siamo verso la conclusione, e adesso sta a voi! XD

    Nel vostro post:

    -Volete chiedere qualcosa a Voice? Fatelo
    -Volete chiedere qualcosa a Edward? Fatelo
    -Volete discutere fra voi della visione? Fatelo
    -Volete fare altro? Fatelo con decenza XD

    Insomma gioco libero sul post-visione (immaginatela come un pensatoio di gruppo, yeeeeh).

    Scadenza post: Lunedì 7/04 23.59, nel senso che spero di poter rispondere martedì a eventuali interazioni! XD Considerate che la quest, dopo di queste, termina. Quanto al resto... verrà giocato tutto con la prossima "trama di forum", voi avrete la posizione privilegiata di sapere certe cose (ma cosa?) di conoscere i clan (si ma...) e sapere che Voice vi appoggia (bell'aiuto).
     
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  4. »Gift.
     
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    La violenza del ricordo è la stessa dei denti che mi hanno violata ormai quasi due secoli orsono.
    Mi perfora. Mi ferisce.
    Mi lascia inerme e vorrei solo urlare.
    Fluisce dentro di me come il suo sangue e mi devasta.
    E la violenza della mente non ha niente di meno di quella del corpo.
    Lascia le stesse, medesime cicatrici.



    E parole, parole, ancora parole.
    Su un Druido, sul non essere allineati, su guerre delle quali in duecento anni aveva evitato perfino l’odore. Non c’era nulla di nobile nel sangue sparso sui campi di battaglia, versato senza coerenza e decisione.
    casuale.
    E lei odiava la casualità, ancor di più dell’imprevisto.
    E odiava la feccia sovrannaturale che decideva di comportarsi come gli umani che erano stati, o ancora peggio come gli umani che non avevano potuto essere. Lei li amava, li osservava.
    E li uccideva.
    Un sopracciglio inarcato e lo sguardo fisso su Voice e le sue mani esperte, più interessata ai suoi movimento che alla sue parole. L’irruenza della sua natura non le permetteva di prestare attenzione spasmodica ai fiumi verbali, troppo pragmaticamente volitiva, schiava unicamente dei propri desideri e passioni, per prestare ascolto al resto.
    La conoscenza era qualcosa a cui non anelava, ed è con rabbia che avrebbe ragito a quello che di lì a poco sarebbe accaduto.

    E c’è polvere, il sapore della morte sulla lingua, così diversa dall’estasi che ormai da tanto tempo riconosce e ama. E rumori, e una scritta che non capisce. Parole che non è lei ad emettere. E’ dentro il ricordo ma non ne fa parte, le immagini scorrono davanti ai suoi occhi e vorrebbe fermarle e capire, ma non c’è tempo. Non c’è quasi tempo nemmeno per correre a sua volta.

    ”Ma che cazzo....?!”
    Si alzò in piedi, una volta tornata indietro, sguainando i canini mentre abbaiava contro Voice, le mani che tremavano. L’umanità strappatale dal suo Sira è stata l’ultima occasione nella quale ha permesso a qualcuno di prendere il sopravvento sul suo corpo: l’idea di qualcuno o qualcosa all’interno della sua testa, del suo corpo, non fece altro che eliminare l’ultimo barlume di autocontrollo che sembrava possedere dall’inizio della serata. L’apatica ironia dissipata con l’intromettersi di quel ricordo nel suo cervello, un ricordo che ora le appartiene, qualcosa che percepisce come pericoloso.
    ”Questa non è Conoscenza. Questa è fuffa. Pericolosa, per di più, visto che abbiamo pure rischiato di diventare cenere per questa…”, prima di scagliare, un gesto troppo rapido per essere visibile a occhio umano, il bicchiere di cristallo a pochi centri mentri dalla testa di Voice, senza colpirlo. Si voltò poi verso Edward, gli occhi chiari a lampeggiare accuse contro di lui. ”E’ per questo che ci hai portato qui? Ricordi confusi e domande alle quali non possiamo rispondere?”
    Digrignò nuovamente i denti, le mani pallide ad aprirsi e chiudersi contro i fianchi, strette infine a pugno. ”…Non capirò mai certi umani e il loro dannato bisogno di aprire le tombe…”
    Si risedette incrociando le braccia al petto, e se avesse avuto un cuore avrebbe potuto sentirlo battere furiosamente. Rabbia. E paura, un sentimento che aveva cercato di eliminare dalla propria non – morte.
    Rialzò lo sguardo solo per riappoggiarlo sulla figura di Voice. ”Questa conoscenza…che cosa ci costa? Verranno a cercarci?”
    Perché c’è sempre qualcuno in cerca di queste dannatissime cose…







     
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    *Ben ritrovata, cara…*
    E da quando erano entrate in confidenza? Il tono di quella vampira era pieno di falsa cortesia. Sophie era sicura che avesse capito che c'era qualcosa che non andava in lei, ma non poteva farsi scoprire. Non poteva dar motivo a quella vampira di dubitare sulla sua reale natura, anche se era sicura che il dubbio si fosse già insinuato in lei. Ma non le avrebbe dato la possibilità di tramutare il dubbio in scoperta vera.
    Rispose con un sorriso di assenso, come si fa quando si rivede qualcuno che a stento si conosce. Ed era effettivamente così. Perchè, se pur fosse stata una reale vampira, dove era scritto che dovevano essere necessariamente amiche del cuore a prima vista? Per quanto ne sapeva lei, anche i vampiri erano abbastanza asociali e poco propensi a stare con le persone...Ecco, forse questo era l'unico tratto che aveva in comune con quelle bestie.
    E lei andò avanti con le sue provocazioni. *Immagino dipenda da quello che c’è in palio. Diciamo che stasera sarei pronta a sacrificare la vecchiaccia qui di fianco*
    Forse si era persa davvero qualcosa, nel frattempo erano diventate amichette e lei non lo sapeva. "Non sarebbe un grande sacrificio per te, considerato che la esistenza finora non ha apportato alcuna modifica sostanziale alla tua. " rispose lei, acidamente.
    Ne aveva abbastanza delle sue provocazioni. Ma doveva sopportarle, non poteva fare niente.
    Non poteva esporsi, non poteva cedere a lei.Doveva mantenere un tono...Normale. Per quanto normale fosse far finta di essere un mostro in quel momento, non poteva perdere il controllo di sè. Aveva tutto da perdere.
    Era in una stanza con tanti predatori, e lei era una malcelata preda, nascosta solo da chissà quale sortilegio le era fortunatamente donato.
    "E' evidente , dunque , che tutto ciò non ti interessa, se non sei disposta a pensare ad altro che a me, che non ho alcun ruolo nella tua esistenza. Mi chiedo perchè sei ancora qui. Potresti girare sui tacchi ed andartene."
    Beh, qualcosa doveva pur dirle. E per ora non le sembrava di aver esagerato troppo, quindi...Andava bene così.
    Ma poi non ci fu più tempo per i battibecchi : Voice parlò, di nuovo.
    *Non posso decidere ciò che farete domani, quali passi percorrerete. Posso solo farvi dono di ciò che più posseggo, e lasciare che sia la vostra mente a decidere: su altro, non posso contare....La conoscenza*
    E' criptica. Non da spiegazioni, non dice nulla in più.
    Ma ben presto, una visione prende forma davanti ai loro occhi.
    Sophie non sa cosa significa, non ha idea di chi siano i personaggi apparsi. Ma che significa tutto questo!
    *E’ per questo che ci hai portato qui? Ricordi confusi e domande alle quali non possiamo rispondere?”*
    E per un solo istante si trovò d'accordo con quella donna mostruosa. Lei non amava i personaggi così. Non amava i giri di parole, non amava chi si dava delle finte arie...Non era d'accordo con tutta quella storia, e si stava chiedendo cosa ci facesse lì anche lei, per davvero.
    "Voice, ma credi di poterci prendere in giro?
    No, non siamo qui per farci delle domande. Ma per avere delle risposte. Non sono qui per perdere tempo con giochetti da primo anno di Divinazione..."

    In quel momento, si sentiva stranamente come se stesse dando manforte alla vampira nell'attaccare Voice, verbalmente, solo che SOphie era più pacata perchè...perchè non poteva proprio permettersi di farsi notare troppo. Perchè bastava un cenno o un gesto a far capire agli altri che nelle sue vene scorreva sangue umano. Aveva assunto l'atteggiamento del vampiro disinteressato dall'ampia gamma di possibili comportamenti.
    "Non serve mostrarci cose e non corredarle con una spiegazione logica. Io pretendo di sapere chi fossero quelli apparsi nella visione. Cosa significa. Di chi stiamo parlando. La tua visione potrebbe essere frutto di un sogno, per quanto ne so io. Ho bisogno di qualcosa di vero, di reale, di tangibile..Non di una nebbia senza senso.
    Per quanto ne so, potresti anche star qui ad ingannarci tutti, dal primo all'ultimo."

    Lei parlò in maniera calma, contrariamente alla vampira di prima. Era un pò il gioco poliziotto buono-poliziotto cattivo, e chissà se avrebbe funzionato. Ma forse anche senza l'aggressività di quella di prima, il suo tono sarebbe stato calmo. Lei era la vampira annoiata, seccata e scocciata...Si, doveva continuare a recitare quella parte.

     
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    Voleva dirci qualcosa, ma non doveva sembrare che fosse lui a rivelarla, piuttosto noi a coglierne l'arcano significato. Si intravedeva fra le righe una sorta di riverente timore per le possibili ritorsioni che i clan avrebbero messo in atto in caso di una sia delazione e nonostante ostentasse la sua estraneità a qualsiasi legame con essi, ci teneva a sottolinearne l'importanza e la potenza.
    Questo era ciò che noi dovevamo cogliere. Perchè si , il Risveglio era importante, probabilmente avrebbe significato l'inizio di una nuova era, ma lo era di più che noi ci preparassimo a quell'evento tenendo bene a mente che senza le famiglie non avremmo avuto possibilità di goderne gli effetti. Ciò che ancora non capivo era come mai un'estranea, la cui blanda copertura fosse ormai nota a tutti, avesse ancora l'autorizzazione a compenetrarsi in un disegno che avrebbe dovuto rimanerle negato. Era evidente che per lei quella visione, a cui lo scaltro Voice ci aveva indotto con l'aiuto delle sue erbe, non costituisse un ricordo. Non poteva oltrepassare la sua scarsa fantasia umana, ma la rendeva cinicamente sfrontata, colpevole di un'ignoranza di cui sembrava non rendersi nemmeno conto. Ero curioso di sapere che fine avrebbe fatto al termine della prova a cui, sentivo che saremmo stati ben presto sottoposti.
    La fialetta per cui avevamo trascorso un'indimenticabile nottata, era parte integrante della rivelazione, ossi l'ingrediente principale.
    Che dovessi risalire tanto indietro con la mente per recuperarne il senso, invece, continuava a sfuggirmi. Ricordi ancestrali persi nel vuoto dei secoli trascorsi, avrei osato dire dei millenni, quelli che avrebbero coinciso con la creazione del primo fra gli immortali, il non morto risvegliato dal potere del sangue. O forse era solo lo strappo feroce dalle braccia della Morte, il mio, quello a cui la potenza di un antico rito mi aveva sottratto per ridarmi una nuova Vita. Immagini confuse e sovrapposte, perfettamente coerenti sotto gli effetti del vapore mellifluo che penetrava nelle mie narici. Era altresi' inevitabile che la mia deliziosa compagna di ventura carpisse l'impossibilità per noi di interpretare coerentemente i suoi disegni. Era assolutamente spettacolare quando perdeva la calma.
    - Ma scommetto che nonostante tutte le tue precauzioni esiste un modo per noi di attingere a quella che tu chiami Conoscenza senza che questo ti esponga direttamente. E sono quasi certo che sia il prezzo che dobbiamo pagare. - Afferrai per un braccio la piccola vampira e la costrinsi a sedersi al mio fianco senza perdere di vista lo sguardo penetrante di Voice e a lui mi rivolsi - Chi e quando? -
    perdona i vaneggiamenti, ma seguire la tua mente è un viaggio misterioso e affascinante in cui regolarmente mi perdo. Se ho scritto fesserie troppo grosse, posso modificare
     
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  7. *Il Cappellaio*
     
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    "Risposte? Le risposte non hanno mai aiutato uomo alcuno. Le domande, le domande giuste sono ben più importanti" Voice sorride, consapevole che con la sua risposta, nuovamente, non aveva fornito in realtà risposta alcuna... solo altre domande. "Ingannarvi, tu dici? E' una possibilità, vero. Ma non trovo alcun motivo per cui dovrei farlo... e probabilmente non lo trovate nemmeno voi." Voice si ferma, come pietrificato.

    "Non ho iniziato io questa crociata. Questa cerca. E statene sicuri, da quel poco che avete visto oggi, anche senza di me presto vi sareste trovati nel mezzo di essa. Per questo ho tentato di radunarvi: il mio dono è un avvertimento, e una posizione di privilegio. Avete scelto di inseguire il motivo della mia richiesta, avete visto con i vostri occhi quel che pochi sanno. Sapete, ora, che un Risveglio è avvenuto. Non vi sono altre risposte, solo domande" Voice rimane fermo, immobile, come una statua. La cosa è davvero inquietante, l'unico sprizzo di vita la bocca che produce le sue parole.

    "Si tratta di un antico vampiro? Di una magia perduta? Di un demone o altra malefica essenza? Se lo sapessi, saremmo già a metà percorso verso la fine... e l'inizio di tutto. L'unica cosa certa è che i tre Clan vogliono mettervi gli artigli sopra. Che il mondo notturno è in rivolta, e non tarderà ad invadere le strade del Mondo Magico. Una immensa luce che attira stormi di falene, costringendole a dilaniarsi l'un l'altra pur di giungere allo scopo... che nemmeno loro conoscono di preciso. Un etereo traguardo, fiocamente illuminato, eppure... una Conoscenza bramata da tutti" gli occhi di Voice sembrano vedere cose sconosciute ai presenti, come se tanti punti venissero collegate da linee e formassero il cangiante disegno del destino di ogni uomo.

    "Le tue parole sono esatte, Ministro. Mai mi sono esposto, e mai intendo farlo. Mai ho forgiato alleanze, solo ascoltato e sussurrato. Da sempre. E' il mio nome, e il mio Destino. Ma questo evento ha traviato persino me: nemmeno la mia Vista può percepire cosa ci attenda all'orizzonte, se non uno strappo totale alla stessa essenza del Mondo Magico... e la probabile fine della mia esistenza. E di molti altri" lo sguardo sembra puntato contemporaneamente su tutti i presenti. "Non ho altro da dirvi, nè un chi od un come per ora... soltanto un'ultima raccomandazione: pensate a ciò che avete visto, e sofferto sulla propria pelle. Il valore e il prezzo di ciò che avete portato, e la morte che l'ha seguito. Poi pensate a quello che potrebbe provocare questo Risveglio. Valutate attentamente le vostre alleanze... in ogni caso, se lo vorrete, avrete tutta la protezione che potrò darvi" Voice si volta, mentre sul piccolo tavolo di legno si notano solo ora alcuni piccoli strani pendagli di vite intrecciata, una sorta di spirale asimmetrica che sembra formare lo schema di una ragnatela. le luci si offuscano: un chiaro invito ad uscire dalla dimora di Voice.

    Ciao a tutti! Innanzitutto scusate il ritardo ma la "trama" a venire del forum è in continuo mutamento e creazione, quindi dovevamo schiarirci le idee prima di concludere la quest e dare le ricompense.
    Come ho già accennato, in (si spera breve) futuro partirà una trama / serie di regole/caratterizzazioni sul Mondo Notturno dell'hpfgdr, e la presente Quest apre un po' il via alle danze e ne da l'introduzione di massima.
    Cioè che ottenete di "tangibile" è strettamente legato a questo, e lo trovate qui di seguito: se avete dubbi scrivetemi pure via MP o via Staff, in caso specificherò qui se la risposta è utile a tutti.

    Spero che sia stato compresa tutta la faccenda "ongdr" di questa Quest, che essendo introduttiva non poteva avere altra "ricompensa" nè "conclusione" se non l'abbozzarvi la situazione, i tre clan, e la faccenda del Risveglio di cui ancora si sa poco o nulla: ma (spero) non rimarrete delusi dai futuri eventi in tema! :P In sostanza, se avete capito poco lo scopo era quello: una semplice introduzione a quello che avverrà nel forum, un mistero tutto da svelare e comprendere, assieme alle sue conseguenze. Voice da voi non vuole altro che continuate a seguire questa ricerca: non vuole che questo potere, qualunque cosa sia (ma dev'essere bello grosso se è così bramato), finisca nelle mani di uno dei tre clan. Non si fida nemmeno del Druido e del suo clan "neutrale". Poi, cosa farete, se collaborare con Voice, unirvi ad un clan/gruppo, o semplicemente ignorare tutto quanto... ebbene, dipende da voi e da quel che accadrà onGdr nel forum! XD

    A presto dunque!! ^_________^

    Amuleto di Voice. Dona la “protezione” ed “amicizia” di Voice. In role potete giocarvi la sua protezione se venite importunati da vampiri allineati (= appartenenti a uno dei tre clan) e altre fazioni in lotta per il Risveglio (cacciatori, licantropi ecc), e le cui motivazioni siano “del clan”, ossia cercano gente da arruolare, cacciare ecc. Per motivazioni personali o contro vampiri/creature non allineate, non funziona. L’effetto è simile al Repello Babbanum, nel senso che inconsciamente la gente non vuole darvi noia e/o non vi nota: può essere ovviamente infranto con una volontà diretta/conscia (esempio vi stanno cercando e sanno dove siete, o avete preso qualcosa che vogliono, ecc). Si riattiva se cambiano le condizioni, ad esempio se passa del tempo o vi spostate in un luogo affollato potete godere di nuovo di tale protezione. Non siete invisibili, invulnerabili, divinità o che altro: semplicemente è difficile accorgersi di voi.

    2) Faccende di Clan: come partecipanti alla Quest, avrete un ruolo “più centrale” negli eventi che seguiranno. Se vorrete allinearvi a uno dei tre clan, ad un branco di Lican/Licantropi, o a Edward ed altri anti-vampiri otterrete sicuramente qualche privilegio nel gruppo. Nota che questo vostro legame potrebbe incidere o meno con la protezione fornita da Voice: ma ovviamente non potete saperlo a priori :P

    3) Amicizia con Voice: Voice sa molte cose, potete “giocarvi” questa cosa nelle vostre role per informazioni “non segrete/celate” ma a cui magari non avete solitamente accesso. Informazioni di gruppi segreti, secretate, nascoste eccetera vanno concordate in Staff che vi dirà se Voice vi risponde o meno. Tenete conto che non è google, e dovrete scrivergli o andarlo a trovare per sapere quel che volete quindi non avete una risposta istantanea a vostre domande durante una role, ma se volete per esempio informazioni su una persona prima di incontrarla o un luogo prima di recarvicisi, ve le potrà dare.
     
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51 replies since 24/4/2013, 13:23   1026 views
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