Sedicesima Quest

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  1. *Il Cappellaio*
     
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    Hosgmeade, una tiepida sera d'autunno. L'estate è tornata per regalare brevemente un poco di calore, l'ideale per i succinti vestiti da festa che le donne più importanti del Mondo Magico, questa sera, indosseranno per la festa più In dell'anno, la Notting Hill Night! L'eco della festa si sparge ovunque, e numerosi maghi e streghe aspirano ad ottenere uno dei limitatissimi inviti per questo evento mondano.

    Quattro di loro hanno scelto di viaggiare con il Nottetempo da Hogsemade, preferendo il brivido e la rapidità di un mezzo terreno alla smaterializzazione (così out!) od altri mezzi babbani (da veri perdenti!); non sanno però che altre quattro persone hanno scelto di viaggiare con loro.

    Quale occasione migliore, d'altronde, di conquistarsi un posto alla festa come niente di meno che accompagnatore o accompagnatrice di una vera star?

    Dylan Wancouver! Attore in numerose opere teatrali per maghi e streghe, un po' la versione di un a grande star della televisione babbana,alto biondo occhi verdi e sorriso da svenimento! Sempre circondato da donne famosissime e bellissime, nonchè dalla sua collezione di vestiti su misura incantati magicamente.

    Caleb Lost! Un milionario londinese, proprietario di numerose attività babbane e magiche, filantropo e tanto ricco quanto dal carattere effervescente! Moro, occhi azzurri, linea perfetta e sempre in forma, lo si vede sempre nei suoi vestiti formali ed eleganti, rigorosamente all'ultima moda!

    Beatrix Frost, la donna ghiaccio della moda magica! La più famosa e costosa stilista per vampiri e creature notturne, il dark gli scorre nelle vene e sulla pelle, si narra possieda una villa con stranissimi oggetti e statue! Capelli scuri come i suoi occhi, veste in modo così stravagante da sembrare un alieno!

    E infine, Annabeth Summer! Ricca signorina di nobili origini, amante dello sfarzo e sempre in prima pagina sulle riviste del Mondo Magico! Capelli biondissimi, seno prosperosissimo, occhi azzurrissimi, vestito lucidissimo: sembra uscita da uno stampino!

    Tutti e quattro hanno scelto di concedersi una passeggiata fino alla piazza centrale di Hogsmeade, ed è qui che li incontrete poco prima di salire sul Nottetempo: direzione, Notting Hill Arts Club!


    Benvenuti alla sedicesima Quest!
    Obiettivo: conquistare il cuore di uno dei 4 famosi prima che il Nottetempo arrivi a destinazione, conquistandosi così il diritto di entrare all'esclusiva festa!

    Come ogni Quest, seguite attentamente le istruzioni qui in spoiler e ciò che scrive ogni altro partecipante, metteteci del vostro in ogni post perchè sarà questo che vi farà vincere!

    -Descrivete la vostra attesa per il Nottetempo ed il salire insieme ai 4 famosi
    -Eventualmente interagite fra voi o con loro

    -Scadenza Post: Mercoledì ore 23.59
    -Prossimo post del Cappellaio: Giovedì mattina
    -Ordine per postare: libero
    -Lunghezza post: libera

    Buon divertimento!
     
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  2. Chemical X.
     
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    Ma dove vai conciato così? Malcom osservò la sua figura riflessa nello specchio per poi spostare lo sguardo su Logan, in piedi dietro di lui, che lo fissava interrogativo. Il suo migliore amico non poteva sapere, non poteva capire. E mai avrebbe dovuto. Neanche Malcom stesso capiva che cosa stava ribollendo nel suo petto, in quei giorni. La gelosia era un sentimento che non lo aveva mai riguardato. Neanche con Layla e i suoi vari e innumerevoli intrallazzi scolastici. Neanche lo aveva scalfito il fatto che lei non sapesse chi fosse il vero padre dei gemelli. Ma con Bjorn.. Con Bjorn era stato diverso. Bjorn era diverso. Bjorn era un autentico stronzo. Un apatico del cazzo menefreghista di merda. Si era fatto talmente infervorare da quel pensiero che strinse troppo la cravatta, trovandosi a boccheggiare come un pesce. Neanche la cravatta adesso sai più metterti? Vieni qui. Logan si avvicinò fraterno alla figura dell'amico, appoggiando deciso le mani sui lembi di tessuto nero, per allentare di poco la stretta. Vado ad una festa, comunque. C'è il Nottetempo che parte fra venti minuti qui da Hosmeade. Poco importava se non aveva ricevuto l'invito. Un modo per entrarci lo avrebbe trovato. Logan neanche lo guardava negli occhi, troppo concentrato nel suo operato di ristrutturazione. Ti vedo un po' strano, Cip. Sei sicuro di stare bene? Malcom prese un forte respiro, per poi sorridere, docile. McCallister arrivava dove nessun altro riusciva ad inoltrarsi: nel vivo dei suoi sentimenti. Ho solo bisogno di un attimo di svago, tutto qui. E anche senza sapere il vero motivo del suo stato d'animo, Logan avrebbe potuto pensare al suo lavoro ai Tre Manici per intuire che fosse stanco. Bastava quello per spiegare le sue occhiaie, il suo pessimo umore, il suo silenzio. Ma quella sera, tutte queste oscure caratteristiche sarebbero sparite dal suo volto e dalla sua testa. Quella sera si sarebbe divertito. E avrebbe accantonato l'immagine di Bjorn. Grazie Ciop. Quando torno a casa fatti trovare già sul divano. Non ho intenzione di tornare senza un'"amichetta". Meglio prevenire che curare, no? Si diede un ultimo sguardo allo specchio, giusto per sistemare l'ennesimo ciuffo ribelle che non ne voleva sapere di piegarsi alla cospicua dose di lacca. Fate i bravi, voi due. Non litigate e non parlate troppo. Seh, quando mai quei due sarebbero riusciti a spiccicare due parole in fila? Raccato la giacca del completo, le chiavi di casa, e si fiondò fuori dalla porta. La fermata del Nottetempo non distava che pochi minuti dalla sua villetta. Ad aspettare il mezzo di locomozione più famoso nel mondo magico c'erano già quattro persone, e anche da lontano Malcom potè chiaramente distinguere due uomini e due donne. Signore.. Signori. Piegò educatamente la testa per salutare i presenti, ma solo dopo averli potuti chiaramente vedere in volto li riconobbe. Anche se non era un modaiolo e benché fosse una persona poco incline agli scoop da rivista, seppe riconoscere le persone che lo ricondavano: quattro stelle del mondo magico. Sogno o son desto? Cosa ci fanno le star più in voga del momento con un plebeo come me? Permettetemi di presentarmi. Malcom Tanner, umile barista dal cuore d'oro. Sorrise civettuolo alle due fanciulle, mentre ai sue uomini rivolse un'ulteriore cenno di capo. Mai e poi mai gli sarebbe ricapitato di trovarsi in mezzo ai dei divi, quindi perché non comportarsi come se niente fosse e interagire alle bene e meglio? Anche voi diretti a Notting Hill Arts Club? Ma non appena il giovane mago pronunciò la destinazione comune il Nottetempo apparve in fondo alla grande via principale del villaggio magico, per poi fermarsi, frenando tutto d'un colpo, proprio davanti a loro. Estrasse una mano dalla tasca, indicando l'entrata alle due fanciulle. Prima le signore. Si mise in fila dietro di loro, pregustandosi una interessante conversazione da divi su come fosse vestita Gwinet Paltrow all'ultima premiere, su come stesse male la Kirsten Stewart con quel vestito da pollo al festival di Cannes, oppure ancora su quanti soldi avevano donato in beneficenza per i bambini dell'Uganda. Ah, le difficoltà dei più abbienti..
     
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  3. °Hilary°
     
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    Mi ero stufata della solita routine, mi sentivo un tantino stressata. Era così tutti i giorni. Lavoravo come una matta ai Tre Manici di Scopa, clienti esigenti e rumorosi, per non parlare di studenti un po vivaci. Tornavo a casa dopo aver fatto un po di spesa mi toccava cenare e andare al letto per il giorno dopo.
    Ma proprio perchè mi ero stufata decisi di partecipare ad una delle feste più IN del momento, la Notting Hill Night. Certo non avevo l'invito ma in qualche modo sarei riuscita a procurarmelo, anche se non sapevo come. Quella mattina mi diedi malata saltando il lavoro, non avrei rischiato di andarci distrutta o peggio in ritardo. Sei proprio sicura di volerlo fare? Non hai neanche l'invito-disse Flor osservandomi preparare-In qualche modo riuscirò a procuramelo, fidati di me. Quella sera indossavo un vestito bianco con una fascia in vita rosa con decoltè rosa, dello stesso colore della fascia. Non ti andrebbe di venire? Vedremo di procurarci un biglietto anche per te-le dissi mentre indossavo dei bracciali-Ma sei matta? Impossibile procurarceli, sai che io per questo genere di cose sono sempre pronta e di solito sono io a trascinarti in queste situazioni. Ma ora proprio no. strano a dirsi, era sempre pronta per questo genere di cose-Te l'avevo chiesto proprio perchè pensavo che mi avresti seguito-era strano che non volesse, di solito ero io quella che si opponeva a certe cose tra le due, mentre oggi i ruoli si erano invertiti. D'accordo allora io vado. Buonanotte e non aspettarmi-le dissi prendendo la borsetta e correndo verso la porta per uscire. Ma venni fermata dalla voce di Flor-Ah Hilary!-mi fermai osservandola prima di aprire la porta-Sei bellissima-mi disse. Le sorrisi, credevo che mi avesse messo il broncio e invece.... Grazie, anche tu non sei male-dissi sarcastica abbandonandomi in un piccolo risolino. Di certo non sarebbe stato come il Ballo di Fine Estate ma chi se ne frega.
    Raggiunsi il luogo dove sarebbe partito il pullman del Nottetempo. Fortuna che io ad Hogsmeade ci abitavo, almeno avrei potuto dedicare molto tempo nel prepararmi rispetto a chi abitava a Diagon Alley o peggio a Londra.
    A farmi compagnia quella sera nel tanto atteso pullman, con mio grande stupore, ci sarebbero stati quattro grandi celebrità del Mondo della Magia, più un ragazzo che mi dava l'impressione di conoscerlo. Buonasera signori-a piccoli passi mi avvicinai ai presenti in attesa anche loro del famoso pullman. Sono lusingata del fatto che viaggerò con quattro grandi celebrità come voi. Sono Hilary Murray. E'un onore fare la vostra conoscenza-infondo ero una persona umile, ero vestita da ricca snob, ma ero pur sempre una persona umile. Rispetto a loro lo ero di certo.
    Il Nottetempo finalmente giunse davanti a noi permettendoci così di salire a bordo. Era strano che delle star viaggiassero in un umile pullman se anche ben accessoriato, piuttosto che in una comune limusine.
    Durante il viaggio decisi di accomodarmi accanto al signor Wancouver, noto attore teatrale, nonchè uno dei miei idoli-Permette?-dissi indicandole il posto e accomodandomi subito dopo. Non nascondo che ero imbarazzata, non ero mai stata così vicina ad uno dei miei idoli. Speravo che non se ne sarebbe accorto, desideravo parlarci, rispetto agli altri era colui che ammiravo di più. Per non parlare della sua bellezza da togliere il fiato, non ero il tipo che guardava certe cose, ma ero pur sempre un essere umano. Mi permetta di farle i complimenti per il suo talento. Ho assistito quasi a tutte le sue opere. Lei è uno dei pochi attori capace di farmi emozionare così tanto. Appoggiai la borsetta sulle mie gambe e accavallai esse. L'imbarazzo mano mano andava via, mi chiedevo però come l'avrebbe presa. Insomma un po d'ansia l'avevo ancora.
     
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    Dicono che chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quello che perde ma non sa quello che trova...
    Un'amante del rischio come Liv nella strada nuova non poteva che vedere opportunità,
    per questo un anno prima se ne era andata senza voltarsi indietro e senza pentirsene.
    Ma cosa succede se poi si decide di riprendere la strada vecchia?
    *Succede che ti ritrovi più sola di quando eri partita, ecco cosa!*
    - pensava tra sè e sè dopo una bella doccia, mentre spalmava di crema idratante il suo chilometro e mezzo di gambe.
    Non che le cose fossero andate così male dal suo ritorno, ma neanche così bene da esserne felice.
    La nota positiva era che almeno aveva trovato una casa in cui vivere visto che a Hogwarts non ci voleva stare.
    *Con un vecchio incartapecorito come Preside e nessuno dei miei vecchi colleghi professori? Mai!
    C'è il rischio pure che debba lavorare per vivere là, sia mai!*

    - pensieri di chi non aveva lavorato un giorno nei suoi ultimi due anni di cattedra di pozioni -
    Come aveva fatto dunque a trovare un tetto? Semplice!
    Lui galantemente aveva detto: "Fai come se fossi a casa tua." e lei lo aveva preso in parola
    trasferendosi il giorno stesso con baracche e burattini!
    Chi sia il Lui in questione al momento non è rilevante...
    A conti fatti abituarsi a quella sistemazione non era stato un problema ma il suo ospite era un uomo così impegnato!
    La maggior parte del tempo lo passava sola annoiandosi a morte anche se...
    beh, quando tornava sapeva come farle dimenticare la noia in mille e un modo diversi, tutti non raccontabili, ovviamente!
    Quella sera però già sapeva che non sarebbe tornato e la notte tutta da sola era lunga da passare,
    quindi perchè non uscire?
    L'idea era nata la mattina quando vestendosi "lui" aveva accennato a una festa a cui era stato invitato ma non poteva andare
    e Liv aveva subito olto la palla al balzo:
    Ci vado io! Perchè sprecare un invito così??
    Peccato che poi il suo gentilissimo ospite avesse dimenticato di consegnarle il prezioso cartoncino e lei si era ritrovata con un due di bastoni in mano.
    Per lo meno era stato tanto accorto da farle recapitare sul letto un vestito da sera da sballo,
    di quelli attillatissimi come una seconda pelle, con uno spacco inguinale da far un baffo alla farfallina di Belen Rodriguez
    e una scollatura profonda come la fossa delle Marianne.
    Quando dopo aver finito con la crema lo aveva indossato guardandosi allo specchio non aveva potuto fare a meno di farsi i complimenti da sola
    - anche perchè non c'era nessun altro a farglieli -
    Porca Morgana Liv! Sei una strafiga da paura!!!
    Il colore poi era azzeccatissimo: un blu scuro e intenso che metteva perfettamente in risalto i suoi occhi,
    tutto trapunto di diamanti minuscoli che davano l'idea che una fata fosse appena passata di là inondandola con la sua polvere magica!
    Voglio vedere se avranno il coraggio di non farmi entrare solo perchè non ho l'invito!
    Convinta che con qualche sorriso alla fine se la sarebbe cavata non le rimaneva che spruzzarsi un pò di profumo portafortuna
    - un misto di Chanel n. 5 e una pozione d'amore di sua invenzione -
    e raggiungere Notting Hill.
    *Ecco, questo potrebbe essere un problema... come ci arrivo?*
    Metropolvere, Scopa da corsa, Smaterializzazione, Passaporta.... tutte soluzioni che avrebbero rovinato la sua elaborata acconciatura...
    Chiamò uno degli elfi domestici di casa e gli ordinò di informarsi velocemente su come raggiungere la festa.
    Il piccoletto, abituato ad esaudire ogni richiesta per stramba che fosse solo per paura di finire anzitempo con la testa appiccata al muro del corridoio,
    tornò dopo soli cinque minuti informandola che l'unico mezzo che poteva prendere era il Nottetempo organizzato appositamente per quella sera.
    E così fece.
    La fermata non era molto lontana e la serata appena appena fresca, l'ideale per una breve passeggiata.
    Mentre percorreva il marciapiede con lunghe eleganti falcate sentiva gli occhi dei passanti su di sè e immaginava quasi di essere una star!
    *Che bello sognare ad occhi aperti!*
    Ma poi...
    Ehi!! Ma sei cieco? Guarda dove cammini, imbecille!
    Un giovanotto elegante l'aveva appena sorpassata velocemente senza vederla e calpestando un angolo del suo splendido vestito,
    e non si era girato nemmeno quando lei gli aveva gridato dietro, tutto preso in chissà quali pensieri.
    *Se non fossero pensieri importanti mi avrebbe notata... chi non noterebbe una bonazza come me?*
    Liv però si era indispettita e stava quasi per tirare fuori la bacchetta per vendicarsi,
    ma non volendosi rovinare la serata rinunciò.
    *Ma si, pensiamo solo a divertirci stasera.... Anche se il Crucio ormai è legale e mi piacerebbe proprio approfittarne!*
    Evidentemente la compagnia del suo "ospite" aveva una certa influenza su di lei... ma queste non sono cose da approfondire adesso.
    Pochi minuti e raggiunse la fermata del Nottetempo, in tempo per vedere altri già salire.
    Sorpresa delle sorprese c'era anche il giovane che l'aveva urtata per la strada...
    *Ok, allora è destino! Magari non lo crucio ma gli ricambio il favore di prima!*
    E visto che era stato così leccaculo galante da far passare prima le signore presenti....
    Con permesso! Grazie!
    - disse a voce appena più alta del normale mollando una gomitata nello stomaco del tizio.
    Ops! Non ti avevo proprio visto...
    - sibilante come una serpe -
    Chissà dove ho la testa stasera...
    *Beccati questa! Così impari a non cagarmi!*
    A dire il vero un pò le dispiacque essere stata scortese. Sicuramente non l'aveva fatto apposta a non vederla
    ed era pure un bel ragazzo, alto, con un visetto d'angelo e due splendidi occhi chiari...
    - non lo aveva guardato ancora in bocca! -
    In una situazione diversa magari si sarebbe anche seduta accanto a lui per cercare di attaccare bottone,
    e chissà, più in là nella serata... in fondo andavano alla stessa festa, chi poteva dirlo!
    Ma appena messo piede sul bus magico tutti questi pensieri andarono a farsi friggere.
    Non potè non notare subito uno degli ospiti proprio lì davanti a lei e andare fuori di zucca!
    *Oh Morgana ballerina! Quello è Caleb Lost!
    Datemi i sali sto per svenire!*

    Proprio la stessa mattina aveva letto una sua intervista su Strega Moderna e ricordava ancora ogni singola parola:
    Giornalista - E' potente con quella sua bacchetta, ma senza cosa rimane?
    Caleb Lost - "Be', vediamo, sono un genio, un milionario, un playboy e anche un filantropo!"
    Impossibile non adorarlo! *________*
    Doveva assolutamente conoscerlo, era la sua occasione!
    Permesso! Permesso! Scusate, mi manca l'aria qui dietro, devo andare avanti... siate gentili... svengoooooo!!!!!
    E recitando la parte della svenevole con maestria tale da fare invidia a un attrice consumata di Hollywood
    si fece strada fino al divanetto che aveva occupato il suo idolo.
    Posso sedermi qui? Non è occupato vero? Qui si respira....
    - fece sventolandosi con una mano e fingendo un mancamento prima di accasciarsi sul sedile
    confidando nella galanteria di Mr Lost che sicuramente l'avrebbe fatta accomodare e magari sorretta per non farla cadere!!
    Ohhhh! Lei è un vero gentiluomo.
    E' un piacere e una consolazione sapere che ne esistono ancora come lei!!

    *Non come quel tipo di prima che non mi ha filata!*
    Forse forse, se riusciva a lavorarselo a dovere, non solo sarebbe riuscita ad entrare alla festa
    ma lo avrebbe fatto al braccio del single più conteso della Gran Bretagna!
    *Forza Liv, sfodera il tuo fascino! Ce la puoi fare!!!!*

     
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  5. ~Monroe
     
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    Notting Hill Night, la festa più in ed importante di tutto il mondo magico ed io, Victor Monroe, non me la sarei persa per nulla al mondo, per una serie di motivi più che validi e il primo di tutti la presenza di bellissime donne in cerca di compagnia.
    - Dove vai così in tiro?
    Mi chiese la mia dolce cuginetta impicciona affacciandosi alla porta di camera mia con in mano una tazza di caffè fumante e uno sguardo obliquo con cui continuava a squadrarmi.
    -Niente di che, vado a fare un giro ad Hogsmeade e poi prendo il nottetempo e provo ad arrivare alla Notting Hill Night, cosa che come ben so tu aborri… non preoccuparti non ti chiedo di venire con me!
    Le risposi lanciandole uno dei miei soliti ghigni beffardi che riservavo ogni qualvolta la volessi punzecchiare o prendere in giro, lei per tutta risposa scrollò la testa sconsolata e bevve un lungo sorso del suo caffè per poi scomparire al piano di sotto.
    Mi finii di preparare sistemandomi il nodo alla cravatta prima di indossare la giacca che avevo appoggiato qualche istante prima sul letto; per l’occasione avevo optato per un completo nero con camicia bianca, cravatta sottile blu notte e un fazzoletto di seta dello stesso colore della camicia che spuntava dal taschino superiore della giacca.
    Scesi le scale di corsa e una volta arrivato alla porta d’ingresso presi uno dei miei tanti cappelli e lo indossai con la mia solita mossa, osservai per qualche istante l’immagine che rifletteva lo specchio ed annuii soddisfatto, si ero decisamente presentabile.
    -Ankey non mi aspettare alzato!!
    Urlaii verso l’interno della casa non sapendo bene dove si fosse rintanata la ragazza, ero consapevole che la mia frase sarebbe caduta nel vuoto e che lei non sarebbe mai e poi mai stata in pena sveglia sul divano ad attendere il mio ritorno, ma era un modo per salutarla e dirle che stavo uscendo.
    Mi smaterializzai nella piazza centrale della piccola cittadina magica poco distante da Hogwarts, una volta arrivato mi sistemai la giacca e diedi una rapida occhiata in giro; sullo sfondo potevo vedere l’immenso castello dove aveva sede la scuola e feci fatica a trattenere un sorriso, dato che mi vennero in mente le mille e più stupidaggini che avevo combinato quando la frequentavo.
    Notai un gruppetto di persone fermo ad aspettare il nottetempo tutte vestite in maniera elegante, mi avvicinai e notai subito la presenza di quattro bellissime fanciulle, tutte fasciate nei loro abiti sfavillanti che le facevano brillare sotto la luce dei lampioni.
    Buonasera signori e signore.
    Salutai accompagnando il tutto con un gesto del cappello, diedi una rapida occhiate ai miei compagni di viaggio e potei notare la presenza di Caleb Lost, un filantropo del mondo magico e babbano, noto a me per aver organizzato alcune mostre su pittori emergenti e anche un paio dedicate agli impressionisti, e anche Miss Summer, lei la conoscevo più per averla vista sulle riviste che comprava Ankey che per chissà quale suo impegno. Devo ammettere che la signorina Summer rendeva molto di più dal vero che non dalle foto di Strega Moderna e affini.
    Aspetti che le do una mano a salire, signorina!
    Le porsi il braccio non appena notai che nel fare il primo passo per poter salire sul Nottetempo, che nel frattempo era arrivato, ebbe qualche istante di incertezza, conoscevo abbastanza bene l’ego femminile per sapere che anche la più micro macchia sull’abito avrebbe scatenato una catastrofe immensa senza soluzione.
    -Prego dopo di voi, Signore…
    Dopo aver aiutato la bellezza bionda, lasciai il posto alle altre fanciulle che dovevano accomodarvi all’interno del mezzo che ci avrebbe accompagnato alla festa. Una volta entrato mi diressi verso Annabeth e mi adagiai nel posto davanti al suo regalandole un sorriso malizioso, avevo trovato la mia preda per quella serata.
    -Tutto bene Miss Summer?
    Chiesi cortesemente voltandomi verso di lei senza mai staccare il mio sguardo ceruleo dal suo del medesimo colore del mio se non addirittura più chiaro, rimasi incantato ad osservare la sua bellezza sfolgorante in attesa di una sua risposta.
     
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  6. *Il Cappellaio*
     
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    Beatrix rimane in silenzio, non risponde nemmeno alle presentazioni dei presenti, è solita isolarsi anche quando si trova fuori dal suo studio. Non appena il Nottetempo si ferma davanti a loro, spalancando le porte, la donna prende posto sul sedile in fondo, guarda fuori dal finestrino: in cielo splende una luna piena, quasi rossa. L'ispirazione prende il sopravvento su di lei, per fortuna la Frost porta sempre con sè il taccuino, il suo fedele amico.

    Per Annabeth la situazione invece appare diversa, una donna ricca come lei avrebbe potuto benissimo raggiungere il luogo della festa con una limousine privata, sarebbe di certo stato più comodo e profumato, ma il padre - un ricco impresario Londinese - l'ha privata di questa possibilità da qualche giorno, dopo aver controllato il saldo della sua gringottcard: le spese della strega sono risultate, testuali parole, "allucinanti". "E' ora che tu ti faccia le ossa" questo le ha ripetuto prima che lei uscisse di casa sbattendo la porta.
    Quella che vi trovate davanti ora è una Annabeth imbronciata che guarda con aria altezzosa l'autobus che ha davanti: non osa toccarlo e non osa nemmeno immaginare quante persone vi si siano sedute con i loro germi. Nonostante un paio di guanti di pelle le fascino le mani, la bionda sta ben attenta a non toccare nulla, sfiora appena il braccio del ragazzo regalandogli appena un accenno, non le piace dare confidenza agli estranei, neppure se così gentili. Alza il naso e si guarda intorno indecisa su dove sedersi, ogni sedile le sembra sporco uguale perciò decide di restare in piedi. Il ragazzo prende posto di fianco a lei e le si rivolge, un sorriso malizioso dipinto sul viso.
    "Certamente, non si vede?" gli risponde lei quasi arrogante, è una donna orgogliosa non accetterà mai di aver bisogno di aiuto.

    Dylan Vancouver ha preso posto in fondo al mezzo, associando quei sedili al lato posteriore di una limousine, riservata al VIP di turno. Rassetta il vestito di ottima sartoria, passando più volte su una minuscola piega che, probabilmente, vede solo lui. Quando l'esuberante donna con un altrettanto esuberante e sensuale vestito bianco gli si avvicina, non può fare a meno di riservarle il suo migliore sorriso. Uno sorriso enigmatico, di quelli che sottointendono molto ma non è facile capire cosa.
    "La ringrazio, sono estasiato dal trovare ammiratrici anche in questo mezzo così ordinario. Signorina...? Mi perdoni, non ho afferrato il suo nome poco fa" lo sguardo dell'uomo si posò un istante sulle nude gambe della donna, per poi tornare a volgerle l'attenzione non senza squadrare in lontananza il resto della comitiva.

    Caleb Lost rimase impietrito di fronte al terremoto in una mise tanto attillata quanto provocante, sembrava aver già deciso che il mezzo quella sera era riservato a lei ed a quello che doveva essere il suo immenso ego. Con sguardo incuriosito, Caleb fissa la donna piazzarsi senza tanti complimenti nel sedile accanto al suo.
    "La prego si accomodi, evidentemente il trovarsi qui con noi le ha fatto... mancare il fiato" Caleb sfoderò un sorriso irriverente, mantenendo una qual certa posizione di superiorità nei confronti di quella donna sbucata chissà dove.
    "I veri gentiluomini si riconoscono fin dal primo incontro, e da come si vestono, aggiungerei. Piacere, Caleb Lost" Caleb scossò un'occhiata a Dylan, senza poter sapere se costui aveva udito o meno, per poi afferrare la mano di Olivia e accennare ad un baciamano.

    Per il momento, il Nottetempo parte "tranquillamente" e non accade nulla. Prendetevi questo giro di post per far conoscenza dei presenti! Potete interagire con il vostro obiettivo o con chiunque vogliate, evitate post chilometrici dove inserite 28 frasi a 3 persone diverse però! Dal prossimo le cose si faranno più... interessanti!

    -scadenza post: venerdì ore 23.59
    -prossimo post del cappellaio: sabato mattina
     
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  7. Chemical X.
     
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    Ciò che spinge gli uomini ad essere meschini e subdoli, Malcom non è mai stato in grado di concepirlo. Certo, lui non era uno stinco di santo, e ne era pienamente consapevole, ma dare fastidio alle persone solo per il gusto di farlo non rientrava nei suoi principi né nelle sue priorità. Per questo guardò stranito la giovane strega vestita di bianco, sia per l'arroganza con cui si era fatta largo tra i presente, sia per la falsità con cui tentava di attirare le attenzioni, specialmente di Caleb Lost, noto milionario e filantropo. Furba la ragazza, fu portato a pensare. Se solo l'uomo avesse dato cenni di essere dell'altra sponda, si sarebbe fiondato subito tra le sue braccia, e tra i suoi soldi. Ma finché nessuno si esponeva, lui continuava sulla riva dell'eterosessualità, come quella sera. A quanto pareva le coppie si stavano già formando. Osservò incuriosito la bambolina schifata a trovarsi in quel posto, insieme a quella plebaglia, e non invidiò per nulla il giovane che le si era prontamente affiancato. Passando affianco alla coppia gli rivolse un sorriso compassionevole, per poi dirigersi verso l'altra formosa donna, quella che più si addiceva agli uomini come lui: Beatrix Frost. Doveva solo sperare che la giovane stilista non fosse altrettanto schizzinosa e non mostrasse con lui l'acidità tipica dei divi nei confronti dei comuni mortali. Altrimenti sarebbe stata dura affrontare un viaggio sa solo, in solitudine, a rimuginare sulla delusione che gli aveva provocato Bjorn. Anche perché si conversare con il grande e incredibile attore proprio non aveva voglia. Sicuramente si sarebbe sentito in soggezione. E poi sembrava già in dolce compagnia. E che compagnia. Se mai non avesse avuto modo di entrare alla festa, le avrebbe proposto un'idea alternativa. Un po' più intima. La Fronst, d'altro canto, non sembrava molto propensa alla conversazione, e Malcom non poté fare a meno di notarlo. Si alienò quasi subito dal resto del gruppo, incominciando a trafficare su un taccuino logorato dall'uso. Lei deve essere quel tipo di artista il cui genio non si spegne mai. Le disse con un sorriso educato in volto, avvicinandosi al suo sedile, ma senza sederle accanto. Si aggrappò invece ad uno dei sostegni verticali del bus. Anche se la corsa non si era fatta sfrenata, come era solita, era meglio prevenire che curare. Donna eccentrica, la Frost. Tanto quanto i vestiti che la sua mente sfornava. Immagino che con una luna del genere però sia difficile placare l'ispirazione. E come biasimarla? Era come per lui trovarsi in un negozio di liquori e gli offrissero l'opportunità di inventare cocktail. Era la sua specialità e mai si sarebbe tirato indietro dal riversare le sue doti e le sue abilità in un atto artistico.
     
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    Ci aveva visto giusto Liv: quel Caleb Lost era davvero un gentiluomo!
    Uno di quelli che fanno ancora il baciamano come ai vecchi tempi, ma con classe,
    senza lasciarti una scia di saliva sulla pelle!
    "La prego si accomodi, evidentemente il trovarsi qui con noi le ha fatto... mancare il fiato"
    Sorrise a sua volta, strizzando leggermente i grandi occhi azzurri.
    L'aveva incuriosita il "noi" in quella frase.
    No, non credo sia per quello.
    Lei mi da l'idea di un uomo troppo intelligente per non aver capito che la mia messa in scena fosse a suo unico beneficio!

    - rispose sfrontata, senza peli sulla lingua. Non aveva senso giocare alla svampita con uno come lui.
    Ad essere sincera, non ho quasi la minima idea di chi siano le altre persone presenti qui dentro... ma lei...
    chi non riconoscerebbe uno degli uomini e maghi più brillanti del secolo?
    O dovrei dire di sempre? ....

    E quando si presentò ne ebbe la conferma.
    "I veri gentiluomini si riconoscono fin dal primo incontro, e da come si vestono, aggiungerei. Piacere, Caleb Lost"
    E' un onore signor Lost.
    - rispose con un sorriso e un breve inchino del capo ritraendo la mano con garbo.
    Io sono Olivia Tyler Doom.
    Non sono famosa come lei quindi molto probabilmente non avrà mai sentito il mio nome,
    ma dopo questo incontro sono certa che si ricorderà di me:
    la folle donna seminuda seduta al suo fianco sul nottetempo!

    Aveva notato lo sguardo che il moro aveva lanciato verso un altro dei presenti,
    quello che, se ricordava bene da una foto che aveva visto chissà dove, doveva essere uno stilista...
    Intuendo che tra i due non correva grande considerazione colse l'occasione per buttare lì un'argomento di conversazione.
    E di questo dovremmo ringraziare uno stilista che non ha la minima idea del fatto che noi donne con questi stupendi abiti da sera
    dovremmo pure sederci...
    Pensano forse che siamo immobili come i loro manichini?

    Infatti appena aveva preso posto sul sedile si era subito resa conto che la stoffa di quel suo splendido abito
    era del tutto insufficiente a coprirla!
    Lo spacco inguinale che in piedi aveva il suo perchè, da seduta le lasciava completamente scoperte entrambe le gambe
    fino a mostrare le belle mutandine blu notte abbinate che aveva sotto
    ma che sperava di lasciare nascoste almeno fino al termine della serata!
    Non c'era modo: se tirava la stoffa da una parte ne mancava dall'altra
    e così dovette optare per tenere la borsetta in grembo per nascondere le sue nudità!
    E vogliamo parlare della scollatura??
    Fino a che non piegava il busto riusciva perfettamente a coprire i suoi seni nudi ma da seduta...
    Se poco poco si voltava a sinistra sbucava fuori la tetta destra e dall'altra parte il contrario!
    Ora, chi conosce un attimino Liv sa bene che non ha problemi di sorta a mostrare il proprio corpo
    ma forse quella sera...
    Avrei dovuto portare un mantello con me, il caldo di questa notte mi ha fatto commettere un banale errore di valutazione.
    - terminò sorridendo e incrociando le braccia sul petto per tenere al loro posto tutto l'ambaradam!
    Il suo completo invece è davvero impeccabile.
    Adoro il suo stile sa?
    Ma adesso non posso più dirle che una persona si riesce a capire da quel che indossa,
    altrimenti cosa penserebbe di me?
    In confidenza...

    - continuò piegandosi verso l'uomo dimenticando per un attimo che così facendo gli stava mettendo sotto il naso tutta la mercanzia -
    Anche se sembra il contrario,
    se devo sedurre un uomo preferisco farlo con la mente che non con il corpo...
    Ma a quanti uomini interessa la mente di una donna?
    Forse solo a quelli che vale veramente la pena sedurre...

    E gli fece l'occhiolino, prima di rimettersi composta al suo posto.
    Aveva letto abbastanza di lui da sapere che si trattava di un vero playboy.
    Avrebbe potuto continuare a fare l'ochetta e forse a fine serata sarebbero finiti a letto
    e lei sarebbe stata una delle tante che la mattina dopo veniva "accompagnata fuori con la spazzatura".
    Onestamente, considerando l'uomo che la ospitava a casa sua, tutte le sue voglie erano più che soddisfatte ogni notte,
    ma quando gli sarebbe ricapitato di poter trascorrere del tempo e poter conversare
    con una delle menti più affascinanti del mondo magico e non solo?
    Persino il poter entrare o meno alla festa passava in secondo piano,
    anzi Liv si ritrovò a pensare proprio:
    *Speriamo che il Nottetempo trovi traffico...
    Speriamo che buchi!
    Caleb Lost, ci rendiamo conto?
    Ho detto tutto!*

     
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  9. *Il Cappellaio*
     
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    Caleb Lost fissa meravigliato la donna, che non esita a rivelare il suo gioco fin dai primi attimi. Le sorride ampiamente mentre intavola il discorso, rivelando immediatamente il suo interesse per lui.
    "Gli stilisti? Non me ne parli, certe donne vestono come pavoni spennati... ed apprezzo onestamente quelle che svestono, come lei signorina Olivia" lo sguardo dell'uomo cade per numerosi istanti nelle ampie scollature inguinali o pettorali della donna, che alternativamente lasciano intravedere fin troppo.
    Attende che la donna snoccioli il suo discorso sull'abito che non fa il monaco, ma quanto parla?
    "Io ritengo invece che l'abito dimostri fin troppo... indosso solamente abiti che riflettono il mio status in primis, ma anche le mode del momento... indossare l'ultimo Jevonne parla da sè!" Caleb rassetta la giacca, nuovamente stropicciata.
    "Quanto a lei, se dovessi giudicarla solamente dal vestito, la riterrei una donna passionale, curiosa ed esibizionista... ma ha ragione, spesso sotto c'è molto di più" con l'ultima frase Caleb fissa la gonna della donna, o meglio quel che chiaramente si vede sotto.
    "Autista?" Caleb si alza, scusandosi con Olivia "per caso potrebbe alzare il risc..." ma improvvisamente il Nottetempo parte sfrecciando, e Caleb si ritrova a superare nuovamente l'accompagnatrice per finire avvinghiato ad uno dei pali di sostegno a metà del magico mezzo, poco distante da Hilary.

    Dylan si scusa brevemente con la donna che così prepotentemente l'ha avvinghiato, approfittando della prossima partenza del mezzo come scusa per sistemarsi in un sedile più appropriato. Quello poco distante da Olivia, esattamente di fronte. Sorride, semplicemente, rivolto alla bellissima donna, anch'egli senza poter evitare di osservarne per qualche attimo le nudità.
    "Mi scusi signorina, ma credo davvero di averla già vista... si occupava di un negozio di pozioni per caso? E' una delle mie passioni..." ammicca, lasciando intendere ben altre passioni, mentre la sua professione di teatrante emerge nel discorso dalle parole misurate e ben pesate, come il protagonista di un film d'amore.

    Un ragazzo dallo strano ciuffo si siede di fianco a Beatrix, lei annuisce senza alzare lo sguardo dal taccuino, la sua mano disegna linee precise sulla carta mentre la matita mette nero su bianco ciò che le passa per la testa. Non può lasciarsi distrarre dalle parole mentre disegna i suoi capi. Con la mano sinistra si sistema una ciocca di capelli dietro l'orecchio per togliersela da davanti gli occhi.
    "L'ispirazione colpisce quando meno la si aspetta, bisogna sempre essere preparati ad aprire la mente ed accoglierla...è così che i capi più belli prendono vita" Una piccola perla di saggezza esce dalle sue labbra rosse come il sangue mentre il nottetempo parte in quarta generando una spinta sufficiente a farle scivolare taccuino e matita dalle mani, lontano da dove è seduta.
    "No!" Beatrix soffoca un grido di dispiacere alzandosi in piedi per andare a riprenderlo, proprio sotto le gambe di Monroe.
    "Mi scusi, le spiace allungarmelo?" la donna indica l'oggetto puntando però l'indice proprio in mezzo alle gambe dell'uomo.

    Il mago non ha più risposto ad Annabeth che, compiaciuta per averlo messo a tacere, sorride. Si porta una mano dietro la testa per ravvivare i suoi boccoli dorati con un gesto teatrale, una chiara mossa per non passare inosservata e catturare l'attenzione di tutti i presenti, ma ahimè, il suo gesto è destinato a restare nell'ombra quando il Nottetempo riprende la sua corsa: la ragazza, non essendo ancorata a nessun sostegno, sbalza indietro, finendo dritta dritta in braccio a Malcom, e le loro teste cozzano l'una contro l'altra.
    "Ahio!" Annabeth si porta una mano sulla fronte a massaggiarla, i suoi occhi incrociano quelli azzurri del mago e per un momento prova imbarazzo sotto il suo sguardo, finchè...
    "Le spiace?" il suo tono infastidito tradisce la sua timidezza, facendo ben capire al mago che ha di fronte che il contatto fisico non è di suo gradimento nonostante lui le abbia reso più o meno morbido l'atterraggio.

    Ben ritrovati per chi ha postato XD

    Interagite nuovamente con i partecipanti, descrivendo le reazioni a cosa vi è successo. Siete liberi come sempre di interagire con chi volete nel Nottetempo, anche più d'uno vista la situazione!

    Nel prossimo post dovrete, in uno dei vostri dialoghi, cercare di scoprire almeno un interesse di chi vi sta di fronte: se non troverete un campo comune di interessi di cui parlare, difficilmente potrete conquistarli!

    -Scadenza post: lunedì ore 23.59
    -Prossimo post cappellaio: martedì
     
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  10. °Hilary°
     
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    Ed era in quel momento che non rimpiangevo affatto di non essere andata al lavoro e di aver mentito al mio capo per questa festa, non rimpiangevo niente, nemmeno il fatto di aver lasciato Flor sola a casa e di non averla ascoltata. No! Nessun senso di colpa mi avrebbe rovinato alla serata. E poi come avrei potuto pensare a questo quando accanto a me avevo Dylan Vancouver che sfoderava uno dei suoi meravigliosi sorrisi tutto per me.
    Non potei far a meno di diventare rossa in viso quando lo fece. Era tanto bello tanto bravo. Chissà se aveva un'accompagnatrice per questa sera! Anche se non fosse non credo che ci sarebbe andato con una come me, l'attore aveva sempre frequentato donne famosissime.
    La ringrazio, sono estasiato dal trovare ammiratrici anche in questo mezzo così ordinario. Signorina...? Mi perdoni, non ho afferrato il suo nome poco fa-la sua voce risuonò nella mia testa un milione di volte appena aprì bocca, come se fosse un suono musicale che non vuole andarsene via dalla propria testa. Mi sembrava così surreale che Dylan Vancuover mi stesse parlando, fin ora l'osservavo recitare nei tanti teatri del Mondo della Magia impersonando altre persone, ora io gli stavo parlando e avevo l'occasione di conoscere il vero Dylan, chissà che invidia per le altre fans. Purtroppo il mio stupido imbarazzo non mi diede modo di rispondergli nemmeno per rivelargli almeno il mio nome, restavo lì, col viso rosso a fissarlo senza rispondere. Quando finalmente presi coraggio l'attore scusandosi decide di accomodarsi su uno dei tanti sedili del pullman esattamente non poco distante da una donna vestita con un abito molto provocante approfittando della fermata, non era famosa, era una di noi quattro umili lavoratori. Rivolsi al mago uno sguardo di indifferenza, anche se si era scusato mi sentivo comunque offesa. In quel momento sentì un mito crollarmi, era evidente che gli interessavano i bei corpi, me ne ero accorta durante la nostra specie di conversazione, il suo sguardo si spostava continuamente sulle mie gambe e lo stesso era con la donna poco distante da lui in questo momento. Continuava a guardargli le gambe e probabilmente le si era avvicinata non solo perchè era una bella donna ma anche per il bel vestito che indossava.
    Neanche morta sarei andata da lui strisciandogli dietro come una delle sue innumerevoli fan preferì volgere lo sguardo al finestrino e guardare il paesaggio all'esterno del pullman . Di certo io preferisco farmi apprezzare per la mia intelligenza non per l'aspetto, certe cose così superficiali non mi erano mai piaciute.
    Il mio sguardo rivolto verso la stradina vista attraverso il finestrino si spostò verso uno dei maghi che si trovava su quel mezzo, risvegliata dalla sua voce che chiamava l'autista. Purtroppo per lui si ritrovò avvinghiato ad un palo a causa della partenza brusca del mezzo. L'osservai, sorrisi per la situazione ma dall'altro canto poteva essersi anche fatto male-Signore sta bene?-la verità era che non sapevo chi fosse, sapevo che era famoso ma non sapevo chi fosse e cosa faceva, certo io non ero una che andava molto a passo coi tempi ed era anche strano che io fossi una fan di Dylan Vancuouver. Ma il fatto che l'uomo indossavo un bellissimo vestito che le faceva onere mi dava a pensare che forse era uno stilista oppure le piaceva la moda. Non è abituato a muoversi in questo tipo di mezzi vero?-lo sguardo dell'uomo ricade su di me, magari ora mi sarebbe stato molto più facile conversare con lui dato che non mi sarei di certo fatta prendere dall'imbarazzo, non sapevo nemmeno per cosa fosse famoso. E' un noto stilista per caso? Il suo abbigliamento mi lascia capire che lei è un amante della moda-ce da dire che quest'uomo era di certo molto più bello dell'altro, ma io non mi fermavo mai sull'apparenza.


    Scusate se ho descritto anche un po del post che avrei dovuto fare prima, ma stavo scrivendo il post proprio mentre lo faceva il Cappellaio e non mi andava di riscrivere tutto, quindi mi sono limitata a modificare
     
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  11. ~Monroe
     
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    Osservai Ms Summer per qualche istante mentre cercavo come poter allacciar un discorso con lei senza sembrare troppo invadente e petulante, ma la partenza a razzo del Nottetempo mi fece perdere il corso dei miei pensieri, scaraventando poi la bella fanciulla infondo al mezzo dato che non era stata pronta ad afferrarsi a qualche sostegno vertical troppo occupata com’era a riavvivare la lunga e boccolosa chioma dorata.
    Nel vederla sbalzata mi alzai leggermente pronto a correre in suo soccorso, ma per sua fortuna era atterrata sul morbido, anche se non sembrò affatto apprezzare quel caso fortuito. La solita bimba viziata, mi ritrovai a pensare con una rapido scrollo della testa.
    -Mi scusi, le spiace allungarmelo?
    Fui felicemente distratto dai miei pensieri dall’arrivo di una bellissima donna dal look oscuro che le donava una notevole aurea misteriosa, che con molta gentilezza mi chiese allungargli non so bene cosa di preciso dato che indicò proprio in mezzo alle mie gambe.
    Spostai il mio sguardo ceruleo dal lei al punto che indicava, per poi tornare a dedicare la mia attenzione alla fanciulla dai corti capelli neri, regalandole un sorriso malizioso.
    -Se me lo chiede così gentilmente faccio anche fatica a dirle di no… Piacere Victor Monroe.
    Mi presentai porgendole la mia mano, il tutto senza togliere il mio ghigno perverso che mi si era dipinto sul volto sino da quando avevo sentito la sua richiesta.
    Una brusca frenata con relativa departita a tavoletta fece sbattere contro il mio piede un taccuino dalla copertina nera screziata di rosso e una matita, così mi chino per raccoglierli per poi porgerli alla loro proprietaria.
    -Credo che lei cercasse questi e non qualcos’altro vero? Mi scusi.
    Ma l’ennesima frenata brusca mi fece sbattere la testa sul sedile dinnanzi al mio e così matita e taccuino mi caddero sul posto accanto al mio, inavvertitamente il piccolo libricino si aprì mostrando un paio delle numerose creazioni dell’artista.
    -Per Morgana ma guidare con un po’ più di grazia no?! Tutto bene?
    Chiesi alla ragazza che stava sempre in piedi, ma che a quanto pareva aveva tenuto una presa ben salda ai sostegni verticali e non sembrava aver accusato la frenata di qualche istante prima; la mia attenzione fu attirata dal taccuino aperto e subito mi si illuminarono gli occhi, lo presi ed iniziai a sfogliarlo davvero interessato.
    -A quanto pare non sono il solo artista su questo autobus!
    Le dissi rivolgendole un sorriso sincero e pieno di felicità, per poi tornare a scrutare all’interno del piccolo quadernetto estasiato nel vedere quei disegni, doveva essere una stilista dedussi notando i soggetti disegnati, ma avevano uno stile differente dai soliti bozzetti, avevano il tocco del pittore.
    -Scusi davvero tanto se ho curiosato, ma prego si accomodi, non rimanga li in piedi!
    Proposi chiudendo il prezioso oggetto per poi porgerlo nuovamente alla proprietaria che dal suo sguardo notavo quanto agognasse riaverlo tra le proprie mani, era il suo tesoro, l’oggetto da cui non si separava mai, tutto ciò lo potevo dedurre semplicemente dalla bramosia che illuminava gli occhi color pece della donna.
    Sperai che non avesse lo stesso carattere scorbutico della biondina e che accettasse il mio invito, almeno avrei avuto uno spirito affine con cui parlare di arte, luce e colore, tutti argomenti che mi stavano particolarmente a cuore e che reputavo assai interessante; ora non ero più in vena di fare quel genere di chiacchiere vuote che potevo ascoltare fare dagli altri ospiti del Nottetempo.



    Scusate se non ho risposto! Ho avuto un po' di cose da fare e ho perso pure il senso dei giorni! xD
    Scusate ancora!!!
     
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  12. Chemical X.
     
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    Il povero Malcom non fece in tempo a rispondere alla giovane e formosa stilista che una brusca virata da parte del conducente lo fece vacillare sul suo sostegno e perdere per un attimo la concezione dello spazio. Se fosse stato un giovane barista romano avrebbe risposto con un sonoro Mortacci tua! al conducente. Ma un Australiano impiantato nella Londra per bene come lui si limitò di preoccuparsi che la giacca non si fosse sgualcita ed accogliere tra le braccia la giovane rampolla bionda tra le due braccia, beccandosi addirittura un bernoccolo. Ahio! Disse all'unisono insieme ad Annabeth, massaggiandosi con una mano la fronte, mentre con l'altra tratteneva elegantemente per la vita la perfetta maga. E nel farlo fu inevitabile che i loro sguardi si incontrassero, denotando in entrambi un imbarazzo composto. Avrebbe voluto gustarsi di più quell'improvvisato contatto visivo, ma la sua interlocutrice non sembrava dello stesso avviso. Oh sì mi perdoni! disse liberandola dalla morsa di salvezza. La fissò ancora per qualche secondo, aggrappandosi più saldamente ad un sostegno, aspettando che lo facesse pure lei, ma a quanto pareva aveva qualche problema con quel concetto. Altrimenti non sarebbe finita così bruscamente tra le sue braccia. Forse non sarà un grande riparo dai germi, però.. Estrasse con un fluido gesto un fazzoletto pulito dalla tasca interna della giacca, aprendolo con un gesto secco e deciso, per poi posizionarlo attorno ad una sbarra di ferro ..almeno potrà aggrapparsi senza sporcarsi. Le sorrise mellifluo. Sa, non vorrei che si rovinasse quella graziosa acconciatura con un altro bernoccolo. E lui di acconciature graziose se ne intendeva. Mai e poi mai avrebbe permesso che i suoi boccoli perfetti perdessero la loro elegante compostezza.
     
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    Che brutta cosa... che cosa brutta!!!! Avete presente quando vi cala un mito?
    Ecco, a Liv stava giusto accadendo con Caleb Lost!
    Ok, aveva cominciato con il recitare la parte della svampita per avvicinarlo, ma la farsa era durata poco.
    Non voleva portarsi a letto mister Lost.... cioè si, ovviamente, chi non vorrebbe farlo???
    Il punto sta nel fatto che non voleva solo quello o principalmente quello!
    Aveva la possibilità di conoscerlo, di parlarci, di discutere con lui della situazione del mondo magico,
    della crisi economica, di tutte le cose che dovrebbero interessare un filantropo come lui...
    e invece quello che fa? La spoglia con gli occhi più di quanto non fosse già nuda
    e parla di vestiti come un raffinatissimo gay! Altro che playboy....
    Quasi fu sollevata quando quel vanesio arrogante e guardone si allontanò,
    anche se doveva ammettere che il fatto di voler chiedere di alzare il riscaldamento per lei era carino.
    Ma a conti fatti, non avrebbe fatto prima a offrirle la sua giacca come ogni galantuomo degno di questo nome?
    E no! Sia mai che potesse sgualcirgliela!
    Fanculo Caleb Lost, spero che ti ci sia spaccato i denti contro quel palo,
    tanto i soldi per la parcella del dentista non ti mancano!
    Faceva questi pensieri Liv quando, mezza imbronciata, si accorse del biondo che gli si era seduto ora davanti.
    Si, proprio lui, quello che aveva scambiato per uno stilista poco prima,
    e che adesso, a vederlo bene, sembrava invece uno di quegli attori di cui tanto parlano le riviste di gossip.
    E per la serie "morto un guardone se ne fa un altro"
    ecco che pure questo punta dritto lo sguardo tra le sue gambe:
    *E che c'è il miele là sotto?*
    Come rimpiangeva una tranquilla serata in casa nella stanza dei giochi del suo ospite!
    Almeno lui non era un "morto di figa" come questi qua, ne aveva quanta ne voleva e non ti guardava con la bava alla bocca
    come un affamato davanti a un succulento arrosto!
    Forse però almeno con questo biondino qualcosa di cui parlare ce l'aveva che non fossero sarte e lavanderie...
    "Mi scusi signorina, ma credo davvero di averla già vista... si occupava di un negozio di pozioni per caso? E' una delle mie passioni..."
    Gli sorrise garbata e accavallò le gambe con lentezza sensuale come a dire:
    *Guardale per bene ora le mie mutandine che se le vuoi rivedere te le devi guadagnare!*
    Certo seduta così mostrava del tutto le gambe, ma almeno il resto era chiuso, serrato, al sicuro.
    Se si intende così tanto di pozioni forse è passato qualche volta all'Emporio delle Streghe
    - rispose con fierezza.
    Sono Olivia Tyler Doom, una delle proprietarie e abile pozionista...
    magari ha sentito parlare di me. Mi citano anche nei libri di pozioni per la mia maestria nel distillare filtri d'amore.

    E andiamo Liv!
    Si sentono tutti "'sto cavolo" in quel bus, facciamogli vedere che non sono solo loro a essere famosi!!!!
    Ma mi dica, è solo una passione a livello teorico o anche lei distilla?
    E si sporse un pochino avanti verso di lui.
    L'entrata dal basso era chiusa, ma se voleva sbirciare dall'alto delle colline perchè impedirglielo,
    in fondo poteva trattarsi di un collega!!!

     
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  14. *Il Cappellaio*
     
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    Beatrix stringe la mano del mago rivolgendogli un sorriso altrettanto malizioso, lo ammira ancora per qualche istante prima di spostare la sua attenzione sulla reale richiesta: il taccuino e la matita che tiene in mano. Fa per prenderli ma una brusca frenata la costringe ad afferrarsi alla sbarra mentre Monroe sbatte invece la testa sul sedile di fronte.
    "Io sì, e lei? Era una bella testata quella!" fa una piccola smorfia stringendo i denti la Frost, poi il suo sguardo si abbassa sul taccuino aperto che mette in mostra tutti i suoi disegni. Si allunga più in fretta che può verso di esso per chiuderlo, non le piace mostrare i suoi lavori prima che siano terminati. Si sente quasi arrossire quando il nuovo conoscente la denomina come artista: si siede di fianco a lui accettando il suo invito, ma rimane in silenzio per diversi minuti prima di alzare lo sguardo su di lui.
    "Lei si intende di arte, quindi? Lo fa di professione?" Normalmente sarebbe rimasta in silenzio, immersa nei suoi pensieri per il resto del viaggio, ma trovare un intenditore di arte - forse - su un autobus non è cosa da tutti i giorni, e Beatrix non vede l'ora di poter scambiare opinioni con lui.

    Finalmente il bel ricciolo molla la presa su Annabeth, ma lei sembra ancora indecisa sull'alzarsi da quel posto sicuro o meno, teme che se di rimetterà di nuovo in piedi, finirà per cadere ancora, magari senza avere la fortuna di trovare qualcuno a sorreggerla. Tuttavia il modo in cui gli si è rivolta poco prima, lascia intendere che per lei è arrivato il momento di alzarsi: poggia a terra prima un piede e poi l'altro e quando trova stabilità si alza, senza nemmeno rivolgere uno sguardo a Malcom, o un grazie. Si guarda invece attorno indecisa sul da farsi, di sedersi non se ne parla proprio, non ha con sè i suoi pantaloni da autobus, e restare lì le sembra troppo pericoloso, almeno finchè un prode cavaliere non arriva in suo soccorso. La mano le passa davanti agli occhi e poggia un fazzolettino candido sopra la sbarra d'acciaio, la Summer sorride incrociando lo sguardo del proprietario, rimanendo sorpresa quando si accorge essere il mago su cui è caduta poco prima. Le guance le si imporporano per l'imbarazzo mentre le mani si sfiorano, ma da donna autoritaria quale è lei alza il mento con fare altezzoso, senza cedere.
    "Grazie" si limita a rispondere poggiando la mano sulla sbarra, finalmente, sorride però quando crede di non essere osservata. "Signor Malcom, giusto? Di cosa si occupa lei?"

    Caleb Lost si riprende per la partenza improvvisa, notando appena la donna a fianco. "Incivile di un autista!" commenta in direzione della parte anteriore del mezzo, senza avere risposta. "Sempre così questi mezzi strambi, si finisce per rischiare l'osso del collo!" commenta, rivolgendosi ora alla donna a fianco, Hilary.
    "Mi domando chi me l'ha fatto fare, se solo la compagnia non fosse così gradevole, mi smaterializzerei all'istante, a costo di rischiare di stropicciare il vestito... Lost, Caleb Lost. Dell'omonima linea di abbigliamento!" Caleb afferra la mano della donna prodigandosi in un galante baciamano.
    "E lei, signorina? E' una modella per caso? Vestirebbe benissimo la mia collezione di intimo magico..." Caleb lancia uno sguardo infuocato in direzione dell'altro famoso mago, osservandolo parlare con la signorina Olivia, un lampo di invidia negli occhi.

    "Lo sapevo, ecco dove l'avevo vista! Devo aver comprato qualche filtro da lei, anni addietro..." Dylan si avvicina alla donna, chinandosi in avanti, incuriosito ma sempre mantenendo una distanza appropriata per la conversazione. "Oh io davvero non sono così capace, è un semplice hobby che ho mantenuto dopo il diploma di Hogwarts... Sono sicuro che le sue bellissime mani sapranno distillare pozioni ben più laboriose dei due filtri da maghetto che so produrre... sa, il teatro certamente non lascia molto tempo per dedicarsi alle cose che più danno piacere" Dylan sorride nuovamente, un sorriso senza malizia sebbene intrigante e radioso. "Mi perdonerà la schiettezza ma posso chiederle di cosa si occupa ora? E' ancora all'Emporio? Posso...?" Dylan si avvicina a Olivia, posizionandosi eleganetemente ad un sedile di distanza da lei, senza mai lasciare che lo sguardo si stacchi dai suoi occhi.

    Benritrovati!

    -Rispondete come volete alla ruolata, interagendo a piacere con i presenti.

    -Scadenza post: mercoledì ore 20.30
    -Prossimo post del Cappellaio: mercoledì in serata (mi riserverò di rispondere solamente a chi posta in orario!)
     
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  15. ~Monroe
     
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    Mi massaggiai il punto in cui avevo sbattuto la testa qualche istante prima, cavoli se faceva male!
    -Non si preoccupi, ho preso testate più forti e dolorosa…
    Commentai regalandole un sorriso smaliziato, in realtà le testate che avevo preso in passato erano più in senso figurato che non letterario come in quella occasione, ma non faceva molta differenza alla fine del credo, dato che le avevo date e pure contro a mura molto solide… quando uno è zuccone sono i rischi che si corrono.
    -Professione pittore, critico per hobby! Al suo servizio!
    Accompagnai la frase con lo svolazzare della mano, dandomi un po’ di arie da perfetto artista bohemien, cosa che non si distava poi molto dalla realtà. Okay per vivere vendevo i miei quadri per gli originali d’autore e ciò non è propriamente definirsi pittore, ma truffatore; probabilmente avrei avuto anche fortuna nel vendere qualche mio quadro, ma rendeva molto di più fingermi un curatore artistico di qualche famiglia ricca ed ingannare qualche ignaro babbano, che nonostante la più approfondita preparazione in storia dell’arte riuscivo sempre a fregare con la mia precisione nei dettagli.
    -Lei, a suo malgrad, ha condiviso la sua arte, ora tocca a me.
    Dissi sempre sorridendole e puntando il mio sguardo ceruleo nel suo, mentre automaticamente estraevo dalla tasca incantata interna della mia giacca il mio quaderno dalla copertina di pelle nera, era il mio più grande tesoro, difficilmente me ne separavo, mi serviva poiché adoravo, un po’ come un moderno impressionista, ritrarre persone o paesaggi quando una particolare luce li colpiva.
    Gli porsi la mia preziosa reliquia in modo che potesse ammirare a sua volta il mio lavoro e mi potesse dare così un suo giudizio, era davvero difficile trovare persone competenti che riconoscessero il talento da schizzi fatti rapidamente o che semplicemente parlassero di arte con cognizione di causa e non tanto per riempirsi le parole e farsi notare, ripetendo qualche nozione imparata chissà su qualche sito internet.
    -Sa mia dolce fanciulla, non ho avuto ancora l’onore di conoscere il suo nome… Mademoiselle…
    Mi appoggiai con la schiena contro il finestrino freddo dell’autobus, mentre la mia attenzione era completamente assorbita e focalizzata sulla ragazza che sedeva affianco a me, le regalai uno dei miei soliti sorrisi seducenti e rimasi in attesa di una sua qualche risposta.






    Come ho già detto in precendenza non sarò presente da domani pomeriggio sino a sabato, molto probabilmente riuscirò a fare un salto domenica. ^_^
     
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35 replies since 22/10/2012, 13:56   606 views
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