Quindicesima Quest

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. *Il Cappellaio*
     
    .

    User deleted


    Era una notte buia e tempestosa.
    Molti romanzi noir probabilmente, iniziano con queste parole, ma si da il caso che quella notte fosse
    davvero buia e davvero tempestosa.
    L'aria frizzante, carica di energia statica, che minaggiava di tramutare l'incessante pioggia autunnale in temporale. Le lampade di Hogsemeade sbattute qui e là dal vento come una prostituta di bassa clientela cercavano di penetrare la coltre di pioggia e oscurità che si dipanava sul villaggio magico, ove la tecnologia era praticamente sconosciuta.

    Un vicolo oscuro, di quelli che non trovi se non conosci la sua esistenza. Una lampada che emana bagliori rossastri, con il chiaro scopo di comunicare un benvenuti, od un andatevene, a seconda di chi sia il visitatore notturno. Lo spioncino costruito nella pesante porta di legno massiccio, per controllare chi osa bussare al luogo di perdizione del Queen of Spades.

    Tre persone, una dopo l'altra, entrano nella sala da gioco di Hogsmeade, tre persone che poco tempo prima hanno ricevuto delle informazioni. Cercano Il Jack, articolo compreso, che possiede informazioni utili a... chiunque sappia trarne beneficio. Un auror per aiutare la ribellione? Un Mangiamorte che voglia farsi bello di fronte ai suoi superiori? O magari una figura di dubbia morale, che voglia assicurarsi un salvacondotto se finisse nelle mani di una delle due fazioni?

    Ciò che so è che hanno dovuto letteralmente lottare per guadagnare il posto a quel tavolo, prendendo il posto di un giocatore abiutale al tavolo de Il Jack. Che i tre siano morti, o svenuti, o solo convinti con le buone non è dato sapere. Quanto al tavolo, per entrare dovranno sborsare 100 Galeoni sonanti, e sperare che le carte gliela mandino buona.

    Perchè per far parlare Il Jack si deve senz'altro guadagnarsi la sua fiducia, e svuotargli lestamente il piatto potrebbe esseere un modo per catturarne l'attenzione... nel bene o nel male, non è dato saperlo!



    = = =


    "Allora..." chiede l'uomo, mentre il mazziere da le carte. "tre nuove facce in una sera. Che evento strano. Ditemi, chi vi ha dato l'accesso al mio tavolo, e perchè?" Il Jack fissa negli occhi i tre venuti, sguardo torvo dietro i suoi occhiali alla John Lennon gialli, e la sua giacca elegante dif attura italiana. Fisico asciutto, adatto all'elegante completo bianco che indossa, fiore all'occhiello e cappello da mafioso americano degli anni trenta, occhi svegli e mente ancora più sveglia, che sorvegliano la stanza e chiunque vi sia dentro, continuamente.

    Benvenuti alla Quest!

    Allora, la Quest sarà fondata sull'interazione tra voi, il tavolo da gioco, ed Il Jack, perlomeno nelle prime "scene". Immaginate un tavolo da gioco di un film noir, o alla James Bond, volete qualcosa dal tizio ma senza sapere nemmeno cosa sia, per quanto vi abbiano fatto intendere che sia davvero importante e che coinvolga la recente presa di potere dei Mangiamorte.

    Ovviamente fra voi non vi conoscete/riconoscete, infatti sarete camuffati per non farvi riconoscere (i manifesti sono senz'altro stati fatti girare, sia che foste all'epoca Mangiamorte che quelli recenti da Auror). Potete scegliere se essere semplicemente travestiti o polisuccati.

    La persona di cui avete preso il posto aveva un tesserino con il Jack di Picche, che vi da accesso al tavolo de Il Jack. Sta a voi inventare un motivo plausibile perchè sia finito in mano vostra dal legittimo proprietario!

    -Descrivete il vostro arrivo al Queen of Spades, in flashback la persona di cui avete preso il posto (e come)
    -Descrivete il vostro sedere al tavolo ed eventuali osservazioni sui presenti, incluso il vostro camuffamento
    -Rispondete alla domanda de Il Jack

    Scadenza post: Venerdì ore 23.59
    Prossimo mio post: Sabato in giornata
    Lunghezza post / ordine per postare: liberi

    Le scadenze saranno sempre circa ogni 48 ore.
    Non sono previste eliminazioni, se avverranno accadrà per storyline ongdr.
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar


    I’ll honour my sword to serve right ideals and justice for all

    Group
    Member
    Posts
    3,038

    Status
    Anonymous
    Mi ero preparato psicologicamente per questa serata, oltre ad essere abbastanza calmo per il momento mi ero anche ripromesso di mantenermi costantemente concentrato per evitare che degli spiritosi volessero penetrarmi la mente indisturbati. Purtroppo avevo dei problemi riguardo all'occlumanzia, ma ultimamente mi ero anche messo d'impegno per migliorare sotto questa prospettiva dato il mio essere costantemente sotto tiro.
    Era stato abbastanza difficile riuscire a beccare uno dei giocatori per torchiarlo e farsi dare il posto. In un altro periodo probabilmente avrei ricorso a delle maniere meno... radicali, ma non avevo né il tempo né la voglia di stare a chiacchierare su quanto il suo posto mi serviva per salvare il culo a Londra, per cui niente dialoghi sulla pace, avevo usato altre maniere. Grazie alla Poisoned Apple, una Mela ricoperta di caramello e una goccia
    di Mors Apparentis procuratami direttamente da Sarah, avevo fatto "addormentare" il giocatore Richard Stanley legandolo in uno sgabuzzino fuori dal locale. Quella mela proveniente direttamente da ACME faceva cadere in uno stato di morte apparente la vittima per ben sei ore. Il fatto che poi avessi dovuto anche un po' prenderlo a calci per far ingerire quella cazzo di mela erano dettagli. Ma questo non era stato per niente male come modo per lasciar andare un po' di rabbia repressa accumulata in questi mesi. Ogni scusa era buona insomma. Così preso il tesserino con il jack di picche passai a fare il passo successivo. Bere quello schifo di polisucco. Anche qui Sarah mi aveva aiutato procurandomi il capello di un povero babbano e preparandomi la pozione il mese scorso. Seppur stavamo passando un periodaccio avevo apprezzato il suo aiuto... Feci quindi un respiro profondo, scacciai ogni pensiero e bevvi quello schifo immane.
    L'uomo del quale presi le sembianze era un po' più basso di me e piazzato di me. Aveva le braccia più grosse, una folta barba, capelli scuri, e un viso abbastanza anonimo, gli zigomi erano decisamente marcati. Dato che c'ero poi rubai gli occhiali da sole del giocatore al quale avevo fregato il tesserino così da usare anche quelli per nascondere le mie espressioni se perdessi la calma o mi agitassi. Gli occhi erano davvero in grado di trasmettere fin troppo.
    Ero pronto.
    Finalmente sembrava che la mia ricerca di informazioni continua fosse arrivata almeno ad un punto certo. Questo fantomatico Jack sapeva qualcosa. In questo locale, Queen of Spades, alla gente non importava chi eri. Mangiamorte, Auror, ricercato, persona qualunque, a nessuno fregava, bastava avere soldi, della faccia tosta e coraggio per riuscire a strappare qualsiasi cosa. Frequentando quel postaccio da ormai fin troppo ero riuscito quindi ad arrivare a questo punto. Questa sarebbe stata la serata finale.
    Entrai nel locale tranquillamente, sorridendo anche, andando verso la sala che mi avevano indicato non appena mostrai il tesserino del Jack di picche. Ovviamente prima di potermi sedere al tavolo da poker dovetti sborsare 100 galeoni, una bella caparra insomma, ma ero determinato. Gli avrei strappato quella benedettissima informazione.
    Mi sedetti al tavolo, mettendomi esattamente alla sedia che si trovava di fronte a Jack iniziando ad osservarlo di sott'ecchi più che altro. Mi ero pure vestito bene per l'occasione, indossando un abito classico nero elegante. Saremmo stati addirittura in quattro questa serata, dovevo tirare fuori tutta la mia bravura a Poker per riuscire ad attirare l'attenzione di Jack facendogli pensare bene di me.
    "tre nuove facce in una sera. Che evento strano. Ditemi, chi vi ha dato l'accesso al mio tavolo, e perchè?"
    Tralasciamo il fatto che mi sembrava davvero di avere davanti un mafioso americano uscito fuori da scarface, ma non mi scomposi pensando ad una risposta abbastanza soddisfacente. A quanto pare ero capitato nella serata giusta delle new entry.
    "E' così importante il chi? Preferisco dirle che alcuni giochi mi attirano più di qualsiasi altro piacere in determinati casi. Adoro la competizione e non mi piace mettermi in gioco dove tutto sembra troppo facile. Ecco perchè sono qui."
     
    Top
    .
  3. josslyn;
     
    .

    User deleted


    «Sei stata una bambina molto cattiva....» Josslyn Lloyd brandiva un frustino in latex e lo faceva ciondolare sulla faccia della donna grassa che era distesa sul letto sul quale era in piedi, in tenuta Cat Woman. Sorrideva maliziosa un secondo prima di mostrare il suo ghigno peggiore: un colpo secco e la frusta battè violentemente sulla faccia della donna.
    «Il Jack» disse secca e monoespressiva alla povera disgraziata che si manteneva la faccia dolorante. Era caduta nella trappola di un grosso serpente la donna, un Black Mamba africano a cui serviva un lasciapassare necessario al suo prossimo obbiettivo.
    Una locanda da gioco chiamata "Queen of Spades" si trovava a qualche passo dall'affittacamere dove la bionda aveva attratto la strega, tale Deborah Cooper 35 anni, 18 Kg di sovrappeso ed una barca di soldi ereditati dal vecchio a cui ha fatto tirare le cuoia prima del tempo. La seguiva da un paio di giorno Josslyn, giusto il tempo necessario per scoprire che le piacessero le donne che comandavano, e che avesse il maledetto vizio del gioco. Con il suo potere da Vice Capo della S.S.M.A. poteva ottenere quello stupido tesserino con qualsiasi mezzo, ma non voleva perdersi il divertimento di pedinare la strega e sottrarle con la forza quello che le serviva.
    Deborah Cooper si trascinò fino alla borsa mantendosi la faccia sanguinante e lanciò un tesserino ai piedi della mangiamorte bionda: era quello che le serviva per entrare alla locanda da gioco. «Avada Kedavra!» la donna cadde pesantemente sul pavimento e Josslyn si stava già camuffando nella giocatrice che doveva interpretare quella sera.
    Ingurgitò una pozione che utilizzava spesso per cambiarsi il colore ed il taglio di capelli, e in un attimo era mora come il cioccolato e con un caschetto molto anni 60. Si dipinse le labbra di rosso scarlatto e indossò un abito nero fino al ginocchio. Indossò delle lenti a contatto babbane color nocciola, e si dipinse un neo all'angolo destro della bocca. Era pronta per andare.
    Dopo aver sborsato 100 galeoni ed aver mostrato il tesserino, le indicarono un tavolo a cui si presentò sorridente ed ammaliante: eccolo Il Jack. Era di fronte ad un uomo vestito bene, alla cui destra si sedette Josslyn.
    Con un rapido sguardo osservo i presenti al tavolo: non conosceva nessuno, non aveva mai visto nessuno di loro. E nell'udire le parole del Jack, un campanello d'allarme risuonò forte e chiaro. Tutte persone nuove. Forse non era l'unica persona alla ricerca di quella maledetta informazione.
    «Oh bè, Deborah Cooper. La conosce sicuramente, è un'assidua frequentatrice.» disse ammiccante portando la gamba sinistra sulla destra. «Mi ha dato accesso perchè... come dire. L'ho mandata in estasi su quel letto, se capisce cosa intendo!» oh si letteralmente. Una perfetta bambolina della morte, aveva bisogno di quell'informazione: e l'avrebbe ottenuta.
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    C'è troppa sconfitta in quel modo d'amare.

    Group
    Member
    Posts
    433
    Location
    Galles

    Status
    Anonymous
    "Victoria De Finis, consorte di Edmund Taylor Harris. Mio marito ha deciso di cedermi il suo posto, per questa sera, poiché sono solita essere molto... abile, nel gioco."

    Solo qualche ora prima Cordelia aveva fatto irruzione nell'appartamento dell'omone che pedinava ormai da diversi giorni. Un appartamento semplice, pratico e spoglio: la porta aveva ceduto al primo calcio. Essendo fin da subito tenuto sotto tiro dalla bacchetta della maga, Harris non aveva avuto modo di ribellarsi né di improvvisare una qualunque reazione.
    Poche parole, pochi gesti decisi e chiari, tipico della Syrion, d'altra parte. La tortura, lo scherno, tutte perdite di tempo, Cordelia era piuttosto tipo da "tocco letale": veloce, silenziosa, discreta.
    Ovviamente tutto era cambiato da quando lei era fuori da quel Covo di fanatici a cui aveva dedicato tutta la sua giovinezza, il suo spirito si era placato, l'animo aveva trovato un certo equilibrio, riponendo in un angolo lontano tutti i pietosi ricordi e gli strazianti rimorsi.
    Eppure quella sera era stato necessario, il ritorno al passato, ai vecchi metodi, al vecchio cinismo. Si era rimessa in gioco ormai, non c'erano vie di ritorno. Cosa avesse smosso il suo interesse stavolta non le era molto chiaro, forse perchè semplicemente le mancava la dolce sensazione dell'adrenalina nelle vene, forse perchè il poker era sempre stata una delle sue insane passioni, forse semplicemente perchè la sua innata curiosità non era mai stata troppo controllabile.
    Il corpo comunque sembrava rispondere bene, ancora agile e scattante; non ci volle molto per recuperare il tesserino, Harris lo teneva in bella vista sul tavolino della sala, insieme agli altri effetti personali, segno evidente che non riceveva spesso ospiti e che non temeva minimamente i furti. Si accasciò a terra senza un lamento, sul volto un'espressione di vuota rassegnazione, tipica di chi non ha poi così tanto da perdere. Chissà se al Queen qualcuno si sarebbe sorpreso nello scoprire che quel povero scapolo aveva invece una bella moglie appassionata di poker?
    Non ebbe bisogno della polisucco, la Syrion era sempre stata piuttosto esperta nell'arte del travestimento, gli anni passati a fuggire e a nascondersi, le avevano insegnato molto. Trascorse più di un paio d'ore a prepararsi, la calma era scesa nel suo cuore come sempre prima di un evento importante; il controllo delle emozioni, la freddezza d'animo, tutti insegnamenti ricevuti nell'addestramento di Mangiamorte, tutte abitudini che non l'avevano mai abbandonata.
    Indossò un tailleur bianco, raccolse i capelli in uno stretto chignon basso e laterale, completando l'acconciatura con un cappellino anni '40, nero, con inclusa una retina che le velava la zona degli occhi, allungati verso l'alto da un trucco discreto. Indossò orecchini e collana di perle bianche e colorò le labbra con un rossetto rosso.
    Pioveva, non poteva permettersi di indugiare troppo davanti all'entrata del locale, lasciò i 100 Galeoni al tipo dell'entrata, i suoi passi riecheggiavano mentre la maga si dirigeva all'inconfondibile tavolo. Un posto rimasto, quello che sarebbe spettato all'affascinante Edmund, il quale non avrebbe purtroppo avuto più l'onore di sedere alla destra del Jack, come invece stava facendo Cordelia in quel momento. Sentiva gli occhi dei presenti su di lei, eppure non si lasciò innervosire dalla situazione. Infilò una sigaretta nel bocchino di legno e la accese, poggiò i gomiti sul tavolo, mantenendo la testa piuttosto bassa, i suoi occhi trapassarono gli occhialetti tondi del Jack fissandosi in quelli dell'uomo.

    "Victoria De Finis, consorte di Edmund Taylor Harris. Mio marito ha deciso di cedermi il suo posto, per questa sera, poiché sono solita essere molto... abile, nel gioco."

    Notte umida e irrequieta. Queen of Spades. Cordelia Syrion, nelle vesti dell'elegante signora Harris, prese in mano le carte che il mazziere le posizionò davanti assumendo l'espressione più neutrale che riuscì a produrre: che la fortuna sia con lei.
     
    Top
    .
  5. *Il Cappellaio*
     
    .

    User deleted


    Il Jack non dice una parola, mentre con un cenno diceva al mazziere di incominciare.
    "Texas Hold'em, puntata minima e piatto cinque galeoni, queste sono le vostre fish. Buon divertimento" il mazziere allunga a ciascuno fish per un valore di 100 Galeoni, 20 semplici pezzi di legno decorato dal valore di cinque ciascuno. Poi, mescola le carte e ne distribuisce due a testa, lasciando scoperte le ultime tre sul tavolo.

    Il Jack alza leggermente l'angolo per vedere le proprie, lancia una fish sul tavolo e poi bussa per passare la mano agli altri tre, a cui torna a dare attenzione.

    "Tre storie interessanti... interessanti come quelle che si sentono in giro ultimamente... il Periodo Oscuro già lo chiamano là fuori, per le strade la gente trema e si nasconde... anche gli Auror lo fanno, probabilmente sguazzando nella ricchezza in attesa che i Mangiamorte commettano qualche passo falso... che ne pensate voi, di tutto ciò? Siete topi impauriti, gatti cacciatori, o avvoltoi approfittatori?"

    Il Jack osserva il giro di puntate terminare, ma non ha alcuna intenzione di puntare più del piatto, per cui lascia la mano. La serata iniziava davvero male, una mano senza punti e tre stranieri da mettere sotto torchio. Si erano illusi probabilmente di scoprire qualcosa su di lui, magari avevano sentito voci girare su quel ualcosa che possedeva, ma prima Il Jack aveva tutta l'intenzione di essere lui ad interrogarli, e non viceversa.

    RIeccoci qui!
    Come vedete la partita procede senza nessun evento particolare, sta a voi farla proseguire. Il Jack è una persona particolare, studierà ogni parola della vostra risposta, ma d'altra parte voi volete anche qualcosa da lui e non sapete nemmeno che anche gli altri due la vogliono, per quanto possiate sospettarlo. Cosa farete dopo aver risposto alla sua domanda, incalzerete Il Jack con il rischio che la situazione prenda una brutta piega, o starete fermi ad aspettare che la situazione evolva con il rischio che non lo faccia mai?

    -Rispondete al Jack
    -Interagite con lui e fra voi come meglio credete
    -Terminate il giro di puntate*

    *evidenziando il testo dopo il proprio nome qui sotto vedete le vostre carte, e mano a mano potete evidenziare la 4° e 5° carta per cambiare le vostre puntate, lasciare la mano, eccetera. Ovviamente se siete onesti non andrete a sbirciare quelle degli altri, o subito le due carte finali! Ma ai fini della Quest serve solo a dare maggior realismo tutto qui. L'esito della mano verrà descritto da me nel prox post)

    Scadenza Post: Lunedì ore 23.59
    Ordine per postare: libero (anche se non rispetta l'ordine del giro di carte descritto sotto, è lo stesso)
    Prossimo mio post: martedì mattina
    Scadenza successiva: mercoledì ore 23.59


    Carte in gioco: AQ 9P 6F
    Carte di Dell: 9Q 4Q
    Carte di Josslyn: 4P 10F
    Carte di Cordelia: 7Q 7F

    Quarta Carta in gioco: 4Q
    Quinta Carta in gioco: 2F
    Mano vincente: Dell
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar


    I’ll honour my sword to serve right ideals and justice for all

    Group
    Member
    Posts
    3,038

    Status
    Anonymous
    «Mi ha dato accesso perchè... come dire. L'ho mandata in estasi su quel letto, se capisce cosa intendo!»
    Un brivido mi percorse la schiena non appena la donna smise di parlare. Voltai lo sguardo verso di lei ripercorrendo tutto il suo profilo facendo un sorrisetto ambiguo. Magari all'esterno quel sorriso poteva essere preso come una specie di "consenso" a quello che la donna era arrivata a fare per essere a questo tavolo, ma in realtà stavo ridendo di come il caso, bastardo, si divertiva un mondo a mettermi alla prova. Inutile che mettesse un caschetto osceno in testa, i suoi modi di fare e la sua voce erano sufficienti per me per mettere bene in chiaro che la donna al mio fianco era la mangiamorte che aveva osato minacciare la mia famiglia. Ma non dovevo pensare a questo ora, se la mangiamorte era qui voleva dire che davvero questo Jack aveva un'informazione così preziosa da far alzare anche il loro regale culo, chissà, a questo punto, se anche l'altra donna al mio fianco nascondeva qualcosa o era davvero la consorte di questo Harris.
    Il gioco, comunque, ebbe inizio presto e furono consegnate le fish, dovevo giocarmi bene questa partita, non era necessario vincere, ma almeno giocare come se non fossi un novellino. Sapevo si giocare, ma era tutta questione di divertimento casalingo e un paio di uscite con gli amici, il nostro amico invece era chiaramente l'esperto della serata.
    Non appena mi arrivarono le due carte le presi con due mani lasciandole scivolare lungo il tavolo, non le sollevai, se non l'angolo di entrambe le carte giusto per sbirciare il loro simbolo e quindi iniziare a vedere chi era stato baciato dalla fortuna.
    Oltre al piatto minimo non ci pensai due volte a lanciare un'altra fish, era meglio approfittare anche del poco che avevo in mano senza esagerare che poi magari maledirmi il turno successivo se non avevo nulla alla mano e quindi poi attesi cosa le altre giocatrici avevano intenzione di fare mentre mi mettevo più comodo sulla sedia.
    Nel frattempo, la domanda che seguì dopo di Jack fece nascere così tanti pensieri contrastanti dentro di me che ci misi qualche secondo per trovare una risposta adeguata alla situazione.
    "Loro"..e con loro intendevo ovviamente i miei amati mangiamorte "non danno disturbo a me..." No avevano solo provato ad uccidermi in vari modi niente di che..."Io non do fastidio a loro. Mai vissuto meglio di così."...Seh.
    Dissi questa frase in maniera decisamente tranquilla lasciando sul vago la posizione che il mio personaggio aveva preso in questo periodo oscuro, spostando poi gli occhi, prima verso la mangiamorte poi verso l'altra donna. Volevo proprio sentire quanta sfacciatezza la donna avrebbe messo nella sua risposta, ma niente mi impediva di rivolgere la domanda al nostro bersaglio, non ero qui solo per giocare.
    "Lei invece? Sicuramente non è un topo impaurito."
    Ovviamente avrei sentenziato sull'avvoltoio approfittatore, ma era meglio non osare e invece attendere da che parte sarebbe andata la bilancia.

     
    Top
    .
  7. josslyn;
     
    .

    User deleted


    «Al tavolo si unì una donna molto distinta, con il viso semi coperto da una retina nera che cadeva elegantemente sugli occhi. Quello che colpì la bionda mangiamorte (mora per l'occasione!) fu qualcosa molto simile ad una cicatrice, velata dal trucco che le oltrepassava la faccia. O almeno, era quello che riusciva a vedere tramite la retina del cappello.
    Il Jack ascoltò le tre storie prima di distribuire le carte e Josslyn realizzò immediatamente che aveva delle lacune molto pesanti nel gioco del poker: avrebbe potuto insegnare loro ad innescare una bomba, a fare un cappio da impiccagione, a tirare di scherma e a spaccare tronchi di legno con un gesto secco della mano... ma non a giocare a carte. Non era un problema fondamentale ad ogni modo, in quanto come sanno anche i bambini, il poker è un gioco incentrato sul bluff. E bluffare, le era sempre riuscito bene.
    Alzò l'angolo delle carte, e ahimè quei simboli, quei numeri e quei colori non l'aiutavano affatto.
    Con aria assolutamente tranquilla lanciò nel piatto la puntata minima ed una fish in più, imitando l'uomo che le sedeva accanto. Con un po' di sfacciata fortuna avrebbe portato a casa dei soldi, con la sua bravura l'informazione che cercava.
    Poi quella strana domanda del Jack a cui la donna reagì con un rilassato sorriso sul volto. Stava per rispondere con tutta la sfacciataggine che aveva in corpo, quando l'uomo che giocava al tavolo con loro si rivolse direttamente a lei.
    "Lei invece? Sicuramente non è un topo impaurito."» rise di gusto a quelle parole, magari buttate lì per attaccar bottone o per istaurare una conversazione tra giocatori... per distrarla dal gioco! E perchè no, magari era un tizio che l'aveva riconosciuta... poco male, non era lei quella che doveva scappare come un ratto per i luoghi più loschi della città.
    «Magari è quello che voglio sembrare.» aggiunse guardandolo direttamente negli occhi, per cercare un dettaglio, una reazione che le dicesse chi fosse quell'uomo. Voleva rispondere alla domanda del Jack, doveva guadagnarsi la sua attenzione.
    «Per quanto mi riguarda, l'attuale situazione in cui versa il nostro mondo può dare vantaggi alla maggior parte di noi. Il vecchio corpo auror non ha voluto abbracciare le leggi che ci hanno dato, e li comprendo.» certo, come no. Ancora non capiva come quella notte a Merlin's Wood le cose fossero andate storte.... «Bisogna avere i giusti attributi per ricoprire posizioni importanti: evidentemente non li avevano. Io sono una cittadina a cui sta bene l'attuale situazione, nelle mie vene scorre sangue puro e la mia famiglia mi ha insegnato che con le buone si ottengono poche cose.» un discroso vago, un accenno al suo consenso al governo Moon. Non avrebbe mai finto di essere una pecorella della società, nemmeno sotto copertura. Quello che le interessava maggiormente, erano le parole della donna che le sedeva di fronte.... quella cicatrice. Ne aveva già sentito parlare o si stava confondendo?
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    C'è troppa sconfitta in quel modo d'amare.

    Group
    Member
    Posts
    433
    Location
    Galles

    Status
    Anonymous
    Cordelia teneva gli occhi incollati alle carte davanti a sé, mentre ascoltava i discorsi dei presenti.
    Si accorse con un brivido di inquietudine che, dal modo in cui il Jack parlava, probabilmente nessuno degli ospiti seduti al tavolo era solito frequentare il locale: elemento importante da non tralasciare, era possibile che fosse solo una coincidenza il fatto che vi fossero nuovi giocatori?
    La maga passò in rassegna la donna di fronte a lei e l'individuo di lato, li scrutò rapidamente ma a fondo da sotto il suo veletto nero: nessun dettaglio saltò agli occhi. La cosa certa era che se fossero stati un pericolo per lei probabilmente avrebbero dovuto già renderlo manifesto; con o senza travestimento, chi cerca la Syrion la riconosce e non esita. O forse anche loro necessitavano di tempo?
    Per quanto riguarda il Jack, l'argomento che scelse per iniziare la conversazione era decisamente delicato, e forse anche piuttosto insolito come apertura, la situazione attuale del mondo magico era a dir poco tragica, chiedere quale fosse la parte favorita poteva essere pericoloso e disagevole. Era il caso di evitare la domanda? Al momento la cosa importante su cui focalizzarsi era il restare anonima, avrebbe dedicato del tempo a studiare la situazione, per poi agire al momento giusto.
    “L'avvoltoio... Che animale affascinante.”
    Poggiò le carte sul tavolo e lanciò una fish per alzare la puntata di 5 Galeoni, una coppia di 7 non assicurava la vittoria, ma era abbastanza per rischiare almeno un giro di puntate, se poi la quota si fosse alzata troppo avrebbe lasciato. Non male come inizio, comunque.
    “Non mi riterrei, tuttavia, un'approfittatrice. Impaurita? Affatto. E la caccia non fa per me. Direi piuttosto... Una talpa. Una talpa che lontano da sguardi indiscreti costruisce il suo mondo fatto di labirinti e... nascondigli vari.”
    Accennò un sorriso mentre aspirava in largo tiro dalla sigaretta; le ultime parole erano state pronunciate con tono più basso, voleva quasi farle passare inosservate. Cordelia rilasciò la boccata di fumo dritta davanti a sé, annebbiando il suo volto per un momento, un gesto di velata difesa nei confronti dello sguardo della mora che al momento era diventato insistente. Le parole della donna erano state a dir poco inconfondibili, chi può essere consenziente a Michael e al suo seguito se non uno di quegli sporchi vermi che lavorano per lui? Poco male, il fatto di non riconoscere la sua faccia poteva essere una certa protezione, almeno per il momento, non la ricordava nel gruppetto che incoraggiò DeSade quel fatidico giorno in cui venne sfigurata.
    Si aggiustò un po' sulla sedia, lieta che l'uomo alla sua destra avesse provveduto bene a continuare la conversazione, abbassò lievemente la testa, sentendosi in qualche modo troppo esposta: il suo marchio, nonostante il fondotinta, non poteva essere inibito del tutto.
     
    Top
    .
  9. *Il Cappellaio*
     
    .

    User deleted


    La mano è di Dell, che pareggia la posta in gioco e si aggiudica il piatto. Il Jack storge il naso, e controlla le due carte con il solito movimento minimale.

    "Una talpa, una serpe e... un lupo solitario? Eheheh" Il Jack sgnignazza, sommessamente, misurando le risate come i movimenti e le parole. "Io non mi definisco nessuno dei tre. Non ambisco al potere come la serpe qui con noi, nè fuggo o ignoro cosa accade attorno. Se dovessi definirmi, sono un corvo. Un messaggero, osservo ascolto ed imparo. E al momento giusto, parlo." Il Jack puntò quindi galeoni, oltre ai 5 del piatto. Era il momento di alzare la posta.

    "Ma quando parlo, lo faccio per un motivo. Le mie parole devono essere udite dalla persona giusta, o il corvo rischia le penne." Gli Auror per quanto esiliati possono ancora fare danni ad uno come me, sempre sul filo del rasoio e per questo facilmente... bersaglio delle forze del bene. Quanto ai Mangiamorte, ora che sono al potere possono uccidermi... e farlo in maniera del tutto legale.

    "Ed oltre ciò, ogni parola ha un prezzo... immaginiamo che io voglia vendervi le mie parole: cosa sareste disposti a pagare per ottenerle?" Il Jack sorrise, una domanda a cui non potevano non rispondere, ma che avrebbe anche rivelato la loro natura. Un'informazione in più che necessitava per decidere chi fosse meritevole di ciò che possedeva.

    Era chiaro, quei tre volevano qualcosa da lui, e aveva una intuizione di cosa fosse: riguardava i Mangiamorte ed il loro Ministero!

    Ben ritornati!
    Come vedete questo giro di post è abbastanza "easy", serve a dare l'incipit per la vera sfida che inizierà a momenti.
    Liberi di ruolarla come volete!
    Spero anche che la situazione fish sia corretta! XD

    -Rispondete alla domanda de Il Jack
    -Interagite come volete liberamente
    -Fate le vostre puntate per la partita di Poker

    -Scadenza vostro post: mercoledì ore 23.59
    -Prossimo mio post: giovedì mattina


    (Fish: Dell +20, Cordelia -10, altri a -5)

    Carte in gioco: 3P 2F QQ
    Carte di Dell: 3Q KP
    Carte di Josslyn: 5Q 9C
    Carte di Cordelia: 6C 4Q

    Quarta Carta in gioco: JC
    Quinta Carta in gioco: 3C
    Mano vincente: Dell


     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar


    I’ll honour my sword to serve right ideals and justice for all

    Group
    Member
    Posts
    3,038

    Status
    Anonymous
    Io sono una cittadina a cui sta bene l'attuale situazione, nelle mie vene scorre sangue puro e la mia famiglia mi ha insegnato che con le buone si ottengono poche cose....Le lancerei una corda per dirle di impiccarsi da sola, con le buone si ottenevano poche cose, l'aveva detto lei in fondo!....Magari potessi.
    Ovviamente però non potevo fare altro che stare in silenzio senza giudicare nessuno dato che, ascoltando pure cos'aveva da dire l'altra donna che si teneva prontamente nascosto il viso, ero finito in un covo di pazzi. Dovevo mantenere un profilo basso o quanto ci avrei messo ad avere la bacchetta puntata al collo?
    Comunque, osservando il gioco, nessuno aveva voglia di rischiare troppo, era solo la prima mano e quindi non si azzardava, a saperlo prima avrei puntato di più dato che alla fine la mano era stata mia.
    Ritirai le fish facendo un mezzo sorriso, mentre mi arrivavano le prossime due che guardai sbirciando come prima sempre con la solita espressione neutra.
    Però, prima di puntare qualsiasi cosa, ascoltai attentamente ciò che Il Jack aveva da dirci, era un gran chiacchierone, un abile chiacchierone.
    Il suo tono era irritante, così sicuro di sé, come se sapesse di valere tanto per ogni singola persona all'interno di questa stanza...per cui, fu soprattutto il suo modo di fare a darmi la conferma che nessuno era qui per giocare a Poker e fare due chiacchiere. Maledizione.
    "Ed oltre ciò, ogni parola ha un prezzo... immaginiamo che io voglia vendervi le mie parole: cosa sareste disposti a pagare per ottenerle?"
    Appunto.
    Immaginare un cazzo, questo non vedeva l'ora di sapere con chi realmente aveva a che fare e soprattutto chi sarebbe disposto a soddisfarlo di più. Voleva una conversazione civile per trattare? Se non fosse che avevo quasi la sensazione di essere nettamente in minoranza, avrei deliberatamente detto ciò che volevo, ma niente, dovevo ancora pazientare.
    Puntai i venti galeoni che avevo appena guadagnato così da attirare lo sguardo di Jack verso di me per rispondere alla sua domanda con la stessa ambiguità usata precedentemente.
    "Immaginiamo che qui davanti a lei ci siano un mangiamorte, un auror e qualcuno che vuole fregare i primi due"...Sembrava quasi l'inizio di una barzelletta pessima..."...presumo che a lei non importi chi favorire, magari lei sta solo dalla parte di chi lo diverte di più, non necessariamente di chi può offrire di più."
    Questa era solo un opinione che mi serviva assolutamente per poter magari poi trattare sul serio. Per quanto riguardava le mie avversarie, non vedevo l'ora di poter sentire quanto avrebbero dato piuttosto di schiacciare il prossimo. Mi veniva lo schifo solo pensarci.
     
    Top
    .
  11. josslyn;
     
    .

    User deleted


    [font=century gothic]L'atmosfera era satura di parole non dette, concetti che sfuggivano a fior di labbra e i rispettivi sguardi indagatori dei quattro giocatori. Se solo Josslyn Lloyd avesse saputo chi le sedeva realmente accanto, avrebbe riso di gusto pensando a quanto fosse ironica certe vole la vita. Ma mantenere l'anonimato restava ancora fondamentale, e se doveva spacciarsi per una donna borghese che pur di accedere ad un tavolo del vizio si accascia tra le lenzuola di un'altra strega, avrebbe continuato su quella linea.
    La mano andò all'uomo a cui piaceva farsi gli affari proprio, e la mangiamorte si ritrovò con una porzione in meno di fish. E se fosse stato proprio il poker la chiave per ottenere la curiosità e la fiducia del Jack?
    Corvo si era definito l'uomo, e serpente aveva definito la mora artefatta: quale animale se non proprio la specie del Black Mamba poteva descriverla meglio? I volatili così lontani dalla terra in cui strisciano i rettili, indicavano un ostacolo? Assolutamente no.
    Delle nuove carte coperte arrivarono sotto il naso della donna, che ancora una volta le sbirciò senza far intendere reazioni: non poteva essere altrimenti, non conosceva quel gioco. Se voleva restare a quel tavolo le servivano le fiches per giocare, e non doveva interrompere la serata prima del dovuto a causa delle sue scarse conoscenze sull'azzardo: decise così di lanciare nel mezzo la puntata minima, senza sbottonarsi ulteriolmente.
    La voce dell'uomo fortunato attirò ancora la sua attenzione quando le parole mangiamorte e auror furono infilate nella stessa frase. Il Jack aveva intuito non era uno stupido: sapeva che volevano qualcosa da lui, e magari sospettava anche di cosa si trattasse.
    «Dal momento che mangiamorte e auror sono quasi la stessa definizione, credo che non sia questo il problema.» intervenì, accendendosi una sigaretta. Lei portava il Marchio nero sulla carne, e appuntata alla divisa c'era la spilla di Vice Capo della nuova S.S.M.A. «Credo che l'offerta sia quella che interessa, sempre. In tal caso la mia offerta sarebbe libera, ci sono pochissime cose che non posso ottenere... o dare.» quel pizzico di malizia necessario al suo travestimento, dipinse le sue parole «Chiedi e ti sarà dato, diceva qualcuno.» effettivamente c'erano poche cose che la mangiamorte non poteva possedere: quando hai un'anima nera hai tutto.
     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    C'è troppa sconfitta in quel modo d'amare.

    Group
    Member
    Posts
    433
    Location
    Galles

    Status
    Anonymous
    "E' molto azzardata la sua immaginazione, signore."
    La voce di Cordelia era gelida e rigida, eppure non lasciava trapelare nulla del caos interiore che la frase dell'uomo le aveva provocato. Dannazione, non potevano aver già capito chi fosse, non vi era motivo per cui dubitare di una giocatrice d'azzardo, no? O forse c'era davvero una ragione comune per cui tutti e tre sedevano a quel tavolo proprio quella sera.
    Senza neanche degnare l'uomo di uno sguardo, dedicando lui solo quelle brevi e dirette parole di disappunto, Cordelia spense la sigaretta in un posacenere sul tavolo e poi prese in mano le due carte consegnatele dal mazziere. Se nella prima mano poteva dirsi questione di sfortuna, in questo caso non c'era neanche da pensarci. La maga poggiò le carte sul tavolo facendole scivolare di qualche centimetro verso il mazziere: non avrebbe rischiato, non con quelle carte. Una mano giocata e l'altra abbandonata, routine di regola, nulla fuori dal comune, nulla per cui attirare troppa attenzione su di sé.
    Quelli che piuttosto sembravano darsi da fare per punzecchiarsi e far in modo che ogni minimo sospetto sulla loro identità venisse confermato, erano proprio gli altri due ospiti - a parte il Jack, s'intende, su lui non c'era da aver sospetti, solo notizie certe -
    "Come poter esporsi così tanto dichiarando un'offerta, senza sapere qual è la posta? Suvvia, siamo uomini e donne d'azzardo, si sa come vanno queste cose... Serve qualcuno che faccia il passo lungo, che rischi, che bluffi magari, e allora ognuno valuterà la propria situazione guardando solo i propri interessi, e dunque deciderà se e cosa giocarsi. Sbaglio forse?"
    Apparve sul volto di Cordelia un'espressione di finta sorpresa, come se fosse veramente ovvio ciò che stava dicendo. In effetto lo era, tutti a quel tavolo facevano lo stesso gioco: il Jack aveva qualcosa da dare ma non poteva fidarsi subito di sconosciuti; l'uomo e la donna, chiaramente Auror e Mangiamorte - senza conferma su nessuno dei due, ma senza neanche troppi dubbi, considerando le riflessioni di qualche attimo prima - erano altrettanto scettici e cauti da non sbilanciarsi troppo nelle risposte.
    "Non ho nulla da perdere, tuttavia, questo mi concede il lusso di poter pagare qualunque cifra... Con qualunque moneta..."
    Cordelia? Beh, lei viveva una vita in bilico, era abituata a mantenersi sul filo dell'incertezza, a guardarsi le spalle, a non fidarsi. Non avrebbe rischiato proprio quella sera, con quella particolare compagnia.
    Ad ogni modo la conversazione procedeva nel verso giusto, e non per merito suo, dunque, finché non fosse stato necessario, avrebbe lasciato il centro del palco ai suoi avversari di gioco... e di vita.
     
    Top
    .
  13. *Il Cappellaio*
     
    .

    User deleted


    "Interessante" Il Jack si lisciò le guance, esaminando una ad una le risposte dei tre giocatori. Giocatori in un campo molto più vasto di quel tavolo, oltre le fish e le carte vi era tutt'altra posta in gioco. Il Jack ricontrollò le carte, ma decidette fino all'ultimo di non alzare la posta: e l'uomo vinse ancora una volta, sbancando lui e il piatto.

    "Serata fortunata, la sua." Quei tre erano lì per la cosa che Il Jack aveva recuperato. Di chi si poteva fidare? Il prezzo l'avrebbero pagato tutti e tre, questo era certo. Ed i tre si odiavano, giocavano in fazioni oppposte, lampante come il sole d'agosto. E nessuno dei tre sapeva qual'era la posta, nè - sembrava - come fosse il campo da gioco.

    Meglio dare subito una dimostrazione pratica.

    "La mia scelta non si baserà certo sul divertimento, a quello pensa il tavolo da poker. Amo collezionare oggetti particolari, molto molto particolari. Come l'ultimo arrivato, un oggetto inadatto a chi fosse dotato di... buone intenzioni" Il Jack fissò in volto i presenti, poi fece un lieve cenno al mazziere.

    "Vi chiedo di scusarmi qualche minuto, necessito di una rinfrescata. Nel mentre, potrete fare maggiore... conoscenza. Con permesso" Il Jack si tolse il cappello, appoggiandolo sul tavolo con un rapido gesto. Si allontanò a passi misurati verso un separè che conduceva presumibilmente ai bagni.

    Il mazziere fissò per numerosi secondi il cappello abbandonato sul tavolo, una goccia di sudore che scorreva dalla fronte mentre mescolava le carte per una nuova mano. PEr un secondo incrociò gli occhi di Cordelia, più vicina a lui, poi senza dir nulla appoggiò le carte e lasciò il tavolo.

    Un istante dopo e...

    A rieccoci.

    Il Jack si è alzato dal tavolo. Dopo circa trenta secondi, anche il mazziere ha abbandonato il tavolo. Dopo circa dieci secondi, una piccola sfera sotto il cappello esploderà con un modesto urto, abbastanza da alzare il cappello e innondare il tavolo di una nebbiolina rosa.

    Siete tre persone abituate a scattare e muovervi per cui capirete immediatamente che qualcosa non quadra, la nebbia non avrà appartenti effetti sui presenti e sarete liberi di seguire Il Jack.

    -Descrivete le reazioni alle parole ed azioni di Il Jack
    -Descrivete dell'accorgervi che qualcosa non quadra
    -Descrivete il vostro allontanarvi dal tavolo ed inseguire Il Jack (in fondo, è l'unica cosa che potete fare).

    Il Jack ha alzato la posta, lo potete fare anche voi: da questo momento sarà lecito avere la bacchetta in mano, usatela se ritenete necessario (si anche contro voi stessi)

    Scadenza Post: venerdì ore 23.59
    Prossimo post del cappellaio: presumibilmente sabato sera
     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar


    I’ll honour my sword to serve right ideals and justice for all

    Group
    Member
    Posts
    3,038

    Status
    Anonymous
    «Dal momento che mangiamorte e auror sono quasi la stessa definizione...» ...Datemi una lama che le taglio la testa perfavore!
    Era snervante sentirle dire certe cose, lo sapevo che ormai il ministero era loro e che belli ora rappresentavano la nuova S.S.M.A, ma per carità la cosa era stomachevole, infatti in quel momento guardai in basso respirando profondamente per trattenere la voglia di prenderle la testa e sbatterla contro al tavolo. Almeno da svenuta mi avrebbe urtato di meno.
    "E' molto azzardata la sua immaginazione, signore."
    "Eeh sono un tipo creativo!"
    Sorrisi quindi all'altra donna facendole l'occhiolino per poi ascoltare pure lei le balle che avrebbe tirato fuori, perchè ormai era chiaro che ci stavamo tutti divertendo un mondo a vincere per il miglior bugiardo della serata. Come l'aveva capito Jack, l'avevamo capito tutti, ma fare mosse azzardate mi avrebbe solo messo in una posizione di svantaggio assoluto.
    Questa era disposta a sborsare, io volevo giocarmela su un altro piano, ma fin quando il poker non arrivava ad una conclusione non potevo avere molte opportunità...e un'altra mano era mia! Fosse stata un'altra serata, magari in compagnia di Shai e Ioan a quest'ora avrei già esultato come un bambino.
    "Serata fortunata, la sua."...Si sperava.
    Feci solo un cenno col capo abbassando gli occhiali per poi ascoltare cos'altro aveva da dirci e la situazione non migliorò affatto. Collezionava oggetti e io cosa mai potevo offrire...ma aspetta...un oggetto inadatto a chi fosse dotato di... buone intenzioni...a cosa diavolo si riferiva?....e ora dove caspita andava?!?! Non dissi nulla osservando con precisione dove si stava recando...Guardai poi il mazziere di sott'ecchi notando una certa agitazione improvvisa, qualcosa non andava, fissava quel cappello orrendo e dal canto mio, l'unica cosa che feci fu portare la mano dentro alla giacca come se stessi prendendo dei fazzoletti. In realtà mi ero avvicinato alla bacchetta e la conferma che qualcosa non stava andando come dovrebbe l'avemmo quando anche il mazziere se la diede a gambe. Dannazione a loro.
    "Cazzo."
    Mi alzai in piedi di fretta, ma in quel istante proprio dal cappello usci una nebbiolina rosa fastidiosa che aggravò la mia vista. Dovevo inseguire Jack oltre quel separè...Aspettai giusto qualche secondo aspettando che la nebbiolina diradasse per poi portare un braccio davanti agli occhi e rivolgermi, sorridendo, alle due signore.
    "E' stato un piacere!"...A voglia.
    Saltai sul tavolo correndoci sopra, senza rischiare di cadere, per poi scendere dall'altra parte per inseguire Jack, ma prima di continuare la corsa tirai un calcio al tavolo facendolo andare contro di loro unendoci un incantesimo per aumentare la forza usata per sbatterglielo contro..."Everte Statim!"...Non ebbi il tempo di verificare appieno la riuscita così corsi il più veloce possibile verso la direzione presa dal Jack...sapevo che le altre due donne non sarebbero state messe KO per così poco, ma anche il vantaggio non era male!
    Tra l'altro avevo ancora più o meno mezzora prima che la polisucco smettesse di avere effetto, ma quanto mai poteva essere buona come cosa?
     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar

    C'è troppa sconfitta in quel modo d'amare.

    Group
    Member
    Posts
    433
    Location
    Galles

    Status
    Anonymous
    No, quello lì non aveva affatto l'aria di un collezionista viziato, l'oggetto in questione doveva essere qualcosa di... originale. Cordelia si era fatta attenta mentre l'uomo spiegava, ormai non importava più chi fossero i compagni d'avventura, qualcosa nell'aria era cambiato, ognuno a quel tavolo aveva rivelato abbastanza di sé per compromettersi in qualunque situazione si fossero trovati.
    Il Jack si alza, si allontana. Sicuramente non ha bisogno di incipriarsi il naso, la partita è cominciata da troppo poco per avere davvero bisogno di "una rinfrescata", eppure nessuno lo ferma - ovviamente - e l'uomo si allontana nel silenzio dell'atmosfera tesa che si lascia alle spalle.
    Quel cenno di intesa del Jack verso il mazziere prima di andare, comunque, non passò affatto inosservato agli occhi attenti della maga, la quale aveva raddrizzato la schiena ed era ormai tesa abbastanza da essere pronta a scattare appena fosse stato necessario.
    Era stato un allontanamento sospetto quanto inaspettato, considerando poi quell'apparentemente inutile gesto di lasciare il cappello sul tavolo. Cappello che - tra l'altro - al momento emanava un'aura di negativa attesa e inquietante angoscia.
    Gli occhi di Cordelia scivolarono sui volti degli altri due giocatori, apparentemente ignari di ciò che stava per accadere almeno quanto lei, e si posarono infine sul viso del mazziere, i cui occhi incontrarono quelli di lei per un istante.
    Rabbrividì.
    Il resto avvenne tutto molto velocemente: il mazziere se ne andò senza complimenti, l'uomo di fianco a lei scattò in piedi proprio qualche attimo prima dell'esplosione del cappello, la cecità momentanea la stordì per un paio di secondi, giusto il tempo di mandare al diavolo le formalità e allontanarsi bruscamente dal tavolo.
    Uno degli infiniti pregi di Cordelia, modestia a parte, era l'agilità. Di fronte ad un avversario grosso e forzuto, i sensi acuti e i muscoli sempre nervosi e scattanti della donna le garantivano una difesa minima quasi inconscia.
    Fu così che, nonostante l'abito scomodo ed i tacchi, appena in piedi sfilò rapidamente la bacchetta dalla gonna, giusto in tempo per...
    "Protego!"
    L'Everte Statim rimbalzò sonoramente, ma difficilmente avrebbe raggiunto l'uomo, ormai già scomparso nella semi-visibilità del fumo. Quasi nello stesso istante qualcosa di enorme e minacciosamente veloce puntò verso di lei; il tavolo?
    "Depulso!"
    Il tavolo virò a pochissimi centimetri dal naso della maga, la quale riprese finalmente a respirare. Aveva perso molto tempo, e, pur non avendola vista a causa della rosea foschia, era sicura di aver in qualche modo facilitato le cose all'altra donna, scaraventando il tavolo - che praticamente minacciava anche lei - dall'altra parte della stanza.
    "Dannazione..."
    Non poteva aspettare oltre, con una mossa precisa fece uno strappo sul lato della gonna per evitare movimenti impacciati e scattò in avanti, inseguendo o raggiungendo, non aveva importanza.
    Magari non sarebbe arrivata prima dell'uomo, ma avrebbe raggiunto quella porta.
     
    Top
    .
41 replies since 10/10/2012, 11:04   748 views
  Share  
.
Top