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Nome: Kyran Michael
Cognome: Spencer…da umano.
Età: 239. Nato il 18 Maggio 1771 e condannato all’immortalità il 4 gennaio 1795.
Segni particolari: occhi blu cobalto che virano improvvisamente al grigio se annuso un pericolo o se mi trovo alla luce del sole. Eh si, questa è un’altra cosa che mi distingue: posso permettermi incursioni nel mondo dei viventi se ne ho voglia e necessità.
Cosa ama: Il piacere inteso nel suo significato più ampio. Ogni mio sforzo è indirizzato al conseguimento di questo obiettivo e niente e nessuno riesce a farmi desistere dal raggiungerlo. Nella mia esasperata ricerca di scoprirne qualsiasi recondito anfratto, ho provato di tutto, ma tenacemente sono ancora alla ricerca di qualcosa che sappia solleticare le mie più sfrenate fantasie. Sono molto selettivo in fatto di donne. Devono essere belle, ma soprattutto devono affascinare la mia testa prima che i miei appetiti sessuali. Ho uno strano rapporto con l’achool e per questo non ne abuso. Mi piace essere vigile,sempre pronto all’azione: detesto farmi trovare impreparato, cosa che per altro succede assai raramente.
Cosa odia: in primo luogo l’ipocrisia che fa apparire quello che non si è, Alex ,colui che mi ha trasformato in quello che sono e la continua “sete” che a volte appanna la mia capacità di analisi.
Poteri magici: forza , velocità e potere ipnotico; insomma tutta la dotazione riservata alla mia razza. La mia bacchetta giace inutilizzata in una teca nella tomba della mia prima vittima, una studentessa del primo anno di Hogwart, ma questa è una storia che per il momento non mi sento di affrontare.
Il mio punto debole riguarda qualcosa di talmente strano che di rado potrebbe sovvenire ad un potenziale nemico. Tutto risale a quando,primino ed inesperto qual’ero,mi versai addosso l’intero calderone di una pozione rinvigorente a base di Wisky Incendiario ed essenza di purvincolo. Oltre alla brutta settimana di ricovero in infermeria,quell’incidente mi costò dell’altro. Da quel giorno infatti diventai ipersensibile al contatto con l’alcool di qualsiasi genere. Questa caratteristica sembra essersi trasformata ma non scomparsa con la vampirizzazione ed è per questo che posso bere in quantità moderate, ma se l’alcool mi viene gettato addosso i miei poteri e le peculiarità della mia razza subiscono un calo notevole sino a dimezzarsi se sovraesposto. Paradossalmente quindi,i pub malfamati di Diagon Alley e dintorni sono potenziali trappole per me.
Allineamento: neutrale. Non sono ne buono, ne cattivo. Sono un gradino sopra. In generale tutti hanno una pessima opinione di me, ma non disdegno di mostrarmi magnanimo se le circostanze lo richiedono.
Carattere:descrivere se stesso è sempre difficile e quasi mai corrisponde a ciò che vedono gli altri. Comunque… Sono attratto dalle sensazioni forti, a tinte vivaci e l’istinto prevale solo quando sono realmente minacciato, Forse sarebbe meglio chiamarlo intuito o chiaroveggenza. Di solito penso prima di agire e analizzo velocemente i pro e i contro. Sono testardo fino all’inverosimile e non tollero di essere contraddetto. Modesto? Mai affermata un’idiozia simile. Sono assolutamente consapevole del fascino che esercito e lo uso indipendentemente dal sesso di chi ho di fronte. So essere freddo e calcolatore, ma i rapporti mi incuriosiscono e mi piace competere con chi sa essere alla mia altezza.
Storia della creatura: Purosangue. Sono nato a Londra da una famiglia nobile e antichissima. Privilegiato dalla sorte, ho avuto un’infanzia serena e un’educazione non in linea con la morale bigotta della mia epoca, merito dei miei genitori, assolutamente lontani da ogni schema etico o conforme. Destinato con riluttanza alla casa dei Serpeverde , mi sono distinto paradossalmente, con profitto nello studio della difesa contro le arti oscure, cosa che poi non mi ha protetto dal divenirne un tipico rappresentante.
Nel mio inquieto e annoiato girovagare nella realtà più degradata del mondo dei babbani sono inciampato in colui che ha cambiato il mio destino.
La mia seconda vita , quella oscura, comincia in una notte fredda e umida.
Avevo 26 anni allora ed ero un giovane dissoluto e annoiato, talmente annoiato che anche la morte sarebbe stata una piacevole novità. La vita mi aveva privilegiato in tutto: bellezza ,denaro, potere, doni che sperperavo con indolente indifferenza,ma se ne era tenuto per se uno, importante, che mi costringeva ad essere solo, irrimediabilmente condannato all’incapacità di stringere duraturi rapporti con i miei simili.
Avrei dato tutto pur di scoprire solo per una volta il calore di un sentimento autentico, disinteressato e qualcuno approfittò scaltramente di questa mia debolezza, qualcuno che non aspettava altro che liberarmi dal peso di una vita inutile, Alex, il mio mentore diabolico, l’artefice della mia rinascita.
Non lo sapevo ancora, ma lo avevo alle costole da un po’, durante le mie scorribande nelle buie vie di Londra, la città in cui vivevo e dov’ero nato. A volte percepivo il suo respiro gelido e mi giravo di scatto, per sorprenderlo e affrontarlo. Non lo vidi mai, non fino a che lui decise di rivelarsi e dannarmi.
Quella notte appunto.
Avevo lasciato in tutta fretta il bordello di Mrs Evans, donna cinica e spietata, tanto con le sue ragazze che con i clienti più o meno abituali del suo pretenzioso locale in Silver street. La situazione stava degenerando ,benchè io fossi sempre stato accolto con tutti i riguardi e potevo a ragione sostenere di essere entrato nelle grazie delle fanciulle di quella casa di malaffare.
Ma c’era la piccola Eileen, una dolce complicazione dagli occhioni azzurri e dai morbidi riccioli rossi. Sedici anni ed un corpo perfetto scolpito in una pelle bianca come il latte e mi veniva offerta in cambio di una piccola manciata di monete sonanti. La presi senza troppi complimenti e continuai a godermela fino a quando mi accorsi che mi guardava con una strana luce negli occhi, un misto di amore e di totale accondiscendenza ai miei voleri. Ne fui turbato, ma scelsi la via dell’indifferenza e gli dissi chiaro e tondo che non l’avrei più rivista. Eileen pianse e dopo avermi confessato i suoi sentimenti si uccise sotto i miei occhi, prima che riuscissi a fermarla.
Inutile dire che sono stato accusato di omicidio e costretto alla fuga.
Incerto sul da farsi, fissavo le acque scure e minacciose del Tamigi, quando una mano si posò sulla mia spalla e una voce mi suggerì la via d’uscita più rapida ed indolore.
Alex aveva il viso di un angelo e gli occhi di un demonio e non fui abbastanza pronto a mettere in atto ciò che avevo imparato sulle creature come lui. Si avventò sul mio collo e mi ridusse in fin di vita, prima di chiedermi , con sadica gentilezza se poteva alleviare le mie pene. Non credo di avergli mai risposto. So che da quel momento non sono stato più lo stesso.
Edited by Dave. - 11/3/2010, 01:06
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Dave..
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Scheda convalidata! . -
Chase Moran.
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Aperta scheda
Scadenza 12 aprile 2012
Avverti con un post appena hai modificato
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Kyran Michael Spencer |
