Posts written by 'hotaru'

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    Edited by 'hotaru' - 5/8/2022, 15:33
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    EX LEADER MANGIAMORTE - Michael MOON





    Edited by 'hotaru' - 31/7/2022, 23:45
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    Edited by 'hotaru' - 30/12/2022, 23:40
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    Edited by 'hotaru' - 13/1/2023, 23:13
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    Edited by 'hotaru' - 13/1/2023, 23:12
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    Edited by 'hotaru' - 30/12/2022, 23:42
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    Mentre Isobel si occupava di sottoporre l’area ad incantesimi anti-materializzazione li precedetti andando in avanscoperta: non fu complicato disattivare gli allarmi, semplici incantesimi gnaulanti, non trovare altro che mi lasciò piuttosto perplessa. Se i due maghi in questione avessero avuto un’idea ben precisa di cosa tenevano nascosto in quella fattoria non si sarebbero limitati a misure preventive tanto blande, specialmente considerato il valore in moneta sonante che avrebbe potuto fruttare loro in caso di vendita al mercato nero. Se l’informatore non li avesse osservati scrupolosamente per tutto quel tempo non avrei escluso l’ipotesi di un agguato a nostro danno, al contrario ritenni plausibile che il posto fosse così ai margini del mondo magico che la coppia ritenesse improbabilmente ricevere visite.
    -Desillibus-, mimetizzata con l’ambiente circostante mi diressi verso il fienile, punto focale dove ci eravamo accordati per incontrarci non appena messa in sicurezza l’area. Con un po’ di attenzione riuscii a individuare i contorni in trasparenza del capo auror e della mia collega mentre trafficavano con l’ingresso; alle loro spalle in lontananza vidi le luci spegnersi di colpo e la porta che dava sull’entrata principale spalancarsi di colpo, rivelando la presenza della donna che si era gettata fuori dall’abitazione con fare concitato. Non vi fu tempo per aggiornarli che la terra prese a tremare, seguita da un frastuono assordante e un boato che mi stordì per alcuni secondi. Le protezioni evocate prontamente da Isobel impedirono ai detriti e alle schegge di ferirci, ma quando la polvere sollevata dal crollo si dissolse della donna non v’era più traccia.
    -Ha lasciato la casa poco fa-, risposi ad Isobel, non senza pronunciarmi dopo qualche colpo di tosse per il fastidio alla gola.
    -Sembrava diretta qui, forse ha accesso al fienile da un’entrata secondaria-, continuai una volta all’interno del fienile, schivando per un soffio una trave crollata dal tetto. Al riparo dietro il muro mi presi qualche secondo per osservare l’ambiente circostante alla ricerca di indizi.
    -Magari sottoterra: non sarebbe poi così insolito trovarvi una stanza per il deposito del grano-, sarebbe stato sciocco da parte sua entrare caricando come un ariete, soprattutto considerato che a causa dell’impossibilità di materializzarsi non avrebbe impiegato molto a scoprire la nostra incursione.
    Homenum revelio, a metà strada tra il fienile e l’abitazione una figura si stava muovendo con fretta prima, e poi adagio nel momento in cui l’incantesimo rivelò la sua presenza.
    -Confermo tutto ma non riesco a individuare il punto di uscita. Deve essere celato con incantesimi di occultamento. Teniamoci pronte-, l’arrivo imminente della donna non era l’unico problema: il suo partner giaceva ferito per terra, sanguinava copiosamente come se gli avessero reciso un’arteria.
    -Portiamolo fuori, ti copro le spalle-, prima di espormi le feci cenno di precedermi per bloccare eventuali emorragie di quel bastardo. Se l’obscurus fosse esploso di nuovo le avrei dato copertura. Fu il bambino a catturare la mia attenzione e per un attimo mi estraniai. Probabilmente frutto della suggestione ma il suo volto aveva una sorprendente somiglianza con uno dei bambini che nell’ultima missione di rilievo con Lennox avevamo trovato troppo tardi, morti soffocati nei sarcofagi. La mano che reggeva la bacchetta fu scossa da un tremore all’idea che anche questo bambino non avrebbe conosciuto epilogo diverso.
    Salvo Hextia, da qualunque punto quella donna fosse uscita non ci avrebbe trovati.

    Seduto per terra a gambe conserte, il bambino stringeva sotto un braccio una palla di cuoio consumato mentre con la mano libera impilava una serie di pietre dai bordi taglienti e piatti. Intorno a sé era un trionfo di erbacce e ortiche: intorno a loro bambini dalle età più disparate lo incitavano ad affrettarsi per cominciare i giochi prima che l’educatrice li richiamasse per cenare, ma lui pareva non sentirli.
    «Chi sei?», aveva impiegato un po’ prima di accorgersi della presenza di Dell. Dal modo in cui masticava le parole era chiaro che conoscesse poco e nulla della sua lingua: l’accento marcato indicava la sua provenienza dall’est. Voltandosi per guardarlo l’espressione divenne ostile non appena individuò la bacchetta. Lasciò cadere la palla e si tirò a sedere di scatto, indietreggiando di qualche passo. Il suo petto si alzava e abbassava a causa del respiro irregolare.
    «Sei venuto a prendermi?», gli occhi scuri rifuggivano quelli dell’auror, pieni di odio ma soprattutto di paura.
    «Non voglio parlare con te. E non voglio seguirti! VATTENE VIA!»

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    Edited by 'hotaru' - 13/1/2023, 23:14
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    Con un colpo di bacchetta feci sparire le pratiche della mancata denuncia di Thompson. A quanto sembrava Cippy era stato adottato temporaneamente dall’amichetta di Emily, ignara che la povera creatura avesse già un padrone: sembrava il copione perfetto di tanto rumore per nulla, reggeva anche su basi solide non fosse che, durante la mia breve permanenza al castello, avevo imparato a conoscere l’accusata in questione. Se la ritenevo capace di un dispetto del genere? Certamente: dopotutto, se qualcuno mi avesse definita in più di un’occasione come una grande orizzontale il mio onore avrebbe scalpitato dall’indignazione, e far soffrire il responsabile delle dicerie sarebbe stato davvero il minimo sindacabile per appagare la sete di giustizia. Esistevano prove inconfutabili della colpevolezza della Miller? Assolutamente no. Non che avesse più importanza: l’ultima cosa di cui aveva bisogno la mia nuova commessa erano problemi con la legge per problemi risolvibili, e io ero lieta di poter archiviare la faccenda del furto dello scoiattolo con un lieto fine. Magari tutti i casi a cui stessimo lavorando potessero risolversi con la stessa semplicità.
    Sigillai l’ufficio, intenzionata a prendermi una piccola pausa quando vidi Dell venirmi incontro in gran fretta, con una strana espressione nello sguardo: l’istinto mi suggeriva che qualcosa bollisse in pentola, ma tutto mi rivelai fuorché preparata alla notizia che il capo auror aveva in serbo per me e per la mia collega.
    Non sentivamo menzionare gli obscurus da anni: l’ultima pista che avevo seguito si era raffreddata due anni prima nelle Sliabh Dónairt quando, affiancata da Joel Armstrong, mi ero addentrata nel suolo irlandese e avevo fatto irruzione nel covo dei contrabbandieri che ci erano stati segnalati come possibili acquirenti di un esemplare di obscurus, il quale, secondo il nostro informatore, sarebbe stato venduto a un’asta del mercato nero proprio in quella zona. Avevamo fatto ritorno al quartier generale a mani vuote e con l’amaro in bocca: senza ulteriori indizi era stato impossibile proseguire le indagini. Il lungo periodo che aveva seguito era stato infernale: in più di un’occasione Dell aveva dubitato di sé stesso e del suo ruolo all’interno del dipartimento, si era costantemente avvilito per la mancanza di risultati, cosa che mi aveva spinta ad impiegare il 100% delle mie energie nel lavoro in attesa che riaprisse gli occhi riacquistando fiducia in sé stesso. Quest’inverno avevo notato un primo cambiamento in tal senso; vederlo finalmente di nuovo operativo e presente era stato un sollievo, e per quanto avessi timore di cosa ci aspettava là fuori ero elettrizzata all’idea di poterci mettere di nuovo alla prova. Per Dell rappresentava un’occasione di rivalsa, per noi tutti un modo per rimettere le cose a posto nel gran caos in cui era sprofondata la comunità magica.
    -Ricevuto-, afferrai una manciata di polvere smeraldina e la gettai nel camino dopo aver pronunciato la destinazione.
    -Fattoria dei Fernsby, Chesterfield-, giunta a destinazione il camino dal quale uscii insieme agli altri due apparteneva a un vecchio mulino ad acqua diroccato distante dal fienile e dalla struttura dove, presumibilmente, si nascondevano i due maghi. Dell’informatore non trovammo traccia finché non raggiungemmo l’esterno: a quel punto annullò l’incantesimo di disillusione, palesando la sua presenza accanto all’ingranaggio; nonostante l’afa il volto era parzialmente coperto da un cappuccio. La mano che impugnava la bacchetta era tesa, sollevata verso di noi e pronta a colpire.
    -Bite the bullet-, esordii, rivelando la frase in codice concordata per assicurargli che non intendevamo fregarlo e aspettava effettivamente noi. Quando fu il suo turno il mago ribatté: «The devil is in the detail», entrambe le parti avevamo ottenuto la certezza di cui avevamo bisogno per assicurarci di non essere incappati in una trappola. Fu allora che l’informatore abbassò la bacchetta.
    «I due maghi sono da un po’ dentro il fienile, all’apparenza è tornato a uno stato di calma apparente», ci mostrò un punto preciso oltre i campi di grano.
    «Sospetto che siano in corso incantesimi di camuffamento per celare le manifestazioni di magia. È probabile che quella davanti ai nostri occhi sia soltanto un’illusione… riuscite ad avvertirla?», capii di cosa stesse parlando: perfino a quella distanza percepivo gli influssi di magia nera.
    «Altri sono di protezione: superato il campo scatterebbe un incantesimo gnaulante ma si attiva solo in presenza di umani. Pare che si occupino di tenerlo vivo… oppure vivi, chissà.», si corresse. «Se dovessero scoprirvi, qualunque cosa contiene quel fienile sparirebbe insieme a loro.», guardai di sfuggita prima Isobel, poi Dell.
    -Potrei occuparmi io di disattivare l’allarme e di una prima ricognizione. Bisogna prevenire la fuga, ma in caso si dovesse mettere male... possiamo ricorrere agli incanti anti-smaterializzazione-


    Edited by 'hotaru' - 18/10/2021, 21:44
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    Edited by 'hotaru' - 13/1/2023, 23:13
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    -Io non credo la odino realmente. Detestano cosa ha fatto… c’è una bella differenza. Tutti voi state vivendo una fase molto delicata; se invece di farvi la guerra a vicenda faceste fronte comune potreste affrontarla con più serenità.-, ricordavo ancora come era essere studentessa: le mie amiche erano state una colonna portante in un periodo in cui Thomas era perennemente assente e non avevo nessuno al di fuori della scuola. Non andavo d’accordo con tutti, gli studenti con cui scornarsi non erano mai mancati, ma in un certo senso riuscivamo a coesistere e quando avevamo un problema lo affrontavamo a lezione o sulla pedana del club dei duellanti.
    -Non deve pensare di essersi compromesso tutto per un errore. Conosco Rya da una vita, è severa ma giusta: non si laverebbe mai le mani davanti a una richiesta d’aiuto.-, Thompson aveva sbagliato: era giusto che pagasse e comprendesse il suo errore, perché le parole sbagliate al momento sbagliato perpetrate nel tempo potevano causare danni irreparabili e qualsiasi forma di bullismo andava condannata e scoraggiata; c’era modo e modo di parlare di gossip, con la giusta ironia si poteva dire qualunque cosa; ma questo non significava che dovesse essere bollato come un reietto e sentirsi chiuse le porte da qualsiasi fronte.
    -Bene, allora facciamo così. Mi tengo i suoi dati e i suoi recapiti, così la informerò sugli sviluppi dopo che avrò parlato con questa ragazza. Se non dovessi avere successo procederemo con la diffida-, se neanche quella avesse avuto effetto non avrei potuto farci nulla e Corinne avrebbe dovuto affrontare una denuncia in tribunale. Ma mi auguravo di poterlo evitare.
    -Qualsiasi cosa le venga in mente. Hogwarts ha occhi e orecchie ovunque: il corvo di pietra che presidia Corvonero potrebbe darti una risposta parlando per enigmi o indovinelli. La Signora Grassa è stonata come una campana e fedele ai suoi Grifondoro ma con qualche lusinga canterebbe come un usignolo. I sotterranei sono un’altra storia, se lustrasse qualche armatura le darebbero qualche indicazione silenziosa-, scarabocchiai qualche parola sul documento di Thompson e lo infilai in una cartella nera, per ricordarmi di scrivere una lettera alla Miller dopo pranzo. Più di dargli qualche suggerimento per avviare ricerche mirate mentre il gufo avesse avuto il tempo di raggiungere Hogwarts non potevo fare.
    -La accompagno alla porta- mi alzai, facendogli cenno di precedermi.
    -Non demorda, Thompson. Cippy tornerà sano e salvo, deve solo avere fiducia. Nel frattempo come madre mi sento di darle un consiglio: cerchi di distrarsi e di sistemare le cose con i suoi compagni. Non le fa bene circondarsi di tanto astio. Mi sembra un bravo ragazzo, dia modo anche agli altri di vederlo. Potrebbero sorprenderla-


    Edited by 'hotaru' - 7/6/2021, 15:41
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    -Lo so perfettamente-, replicai prontamente, consapevole che quella precisazione non era stata apprezzata. -Non è mia intenzione sminuire l’accaduto, ritengo che le creature abbiano la nostra stessa dignità. La stavo semplicemente mettendo al corrente, Thompson, che giuridicamente parlando purtroppo siano considerate un bene, una proprietà. Spero di essermi spiegata meglio-, sperai di non doverci tornare sopra. Che fossero animali o persone la sensazione di smarrimento che si provava era la stessa, ancora peggio se si aggiungeva il terrore di non rivederli mai più.
    -Non ha pensato di segnalare al personale scolastico il comportamento di questa ragazza?-, era chiaro che la situazione fosse degenerata; tuttavia, nel periodo in cui eravamo state a contatto Corinne non mi era parsa quel tipo di persona che agiva in modo sconsiderato per il gusto di ferire, e di fatto la spiegazione che seguì non fu che di conferma. Quando ero infiltrata mi avevano segnalato la presenza di un giornalino scolastico dove si metteva nero su bianco gli affari di mezza Hogwarts, io stessa ne avevo letto qualche numero per tenermi aggiornata; pettegolezzi di quel tipo mi avevano sempre lasciata indifferente, tanto che quando io stessa ero comparsa su strega moderna in un articolo dove alludevano abbastanza esplicitamente che Dell mi aveva sposata perché ero incinta, criticando tutte le nostre scelte – a partire dalla location dove avremmo celebrato le nozze, fino ai vestiti degli invitati – mi ero limitata a ritagliare la pagina e a commentare quanto eravamo affascinanti nei nostri abiti da sposi.
    -Questo cambia le carte in tavola. Se procede per vie legali lei, di rimando, rischia una querela per diffamazione a mezzo di stampa. Avendo raggiunto la maggiore età ed essendo l’unico autore di quegli articoli sarebbe anche l’unico a rispondere dei danni subiti dalla ragazza. Ne è consapevole?-, domandai, guardandolo negli occhi con assoluta serietà. Avevamo sempre risolto tra di noi le faide interne, capivo quanto poteva essere preoccupato per il suo animaletto domestico ma una denuncia ufficiale poteva non rivelarsi la cosa furba da fare. Io al suo posto non avrei esitato a cantare come un usignolo dandole anche nomi falsi per salvare il mio compagno a quattro zampe.
    -Tutto sommato lei può considerarsi fortunato, Thompson. Per esperienza personale posso dirle che se avesse voluto ferire o fare di peggio al suo Cippy la fautrice o il fautore del furto dopo una mancata risposta positiva da parte sua gliel’avrebbe già consegnato cadavere. E sarebbe passata a farle di peggio. È proprio sicuro di voler procedere con una denuncia?- posai la piuma nel calamaio e riflessi. Doveva essere un modo per risolvere quel problema, non erano ancora giunti a un punto di non ritorno.
    -Le propongo un ultimo tentativo. Mi lasci parlare in via informale con questa ragazza, le mostrerò i messaggi intimidatori e verificheremo innanzitutto se è stata lei la vera fautrice delle minacce. In tal caso cercherò di convincerla a restituirglielo e archivieremo questa storia come uno spiacevole equivoco. Converrebbe a entrambi-, Corinne non sarebbe stata l’unica a risentirne, volevo che questo gli fosse chiaro.
    -Le viene in mente altro che potrebbe tornarci utile?-
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    Lo invitai ad accomodarsi davanti alla mia scrivania, non mancando di allungare un biscotto a Cocco per assicurarmi che tenesse il becco chiuso, perché evitasse il offendere il nostro ospite con il suo nuovo repertorio di aforismi ed epiteti imbarazzanti. Mi sedetti alla scrivania tirando fuori il modulo di denuncia di scomparsa, stavo per chiedergli anche nome e cognome della persona in questione quando mi bloccai con la piuma a mezz’aria nello scoprire che ad essere scomparsa non era una persona, ma un animale. Per un attimo rimasi immobile e sollevai lo sguardo nel suo per capire quanto fosse serio. Lo era.
    -In tal caso la denuncia che lei dovrà sporgere è, tecnicamente parlando, per reato di furto.-, appallottolai il foglio e lo gettai al cestino alle mie spalle, poi recuperai il modulo giusto. Per quanto potesse considerare uno scoiattolo al pari di una persona la legge definiva gli animali domestici una “res”, un bene materiale.
    -Può darmi un documento di riconoscimento?-, nel mentre che cercava ascoltai il resto della storia. Corinne Miller… quella corvonero era una forza della natura, incorreggibile. Poteva aver rubato realmente lo scoiattolo di quel ragazzo? Non lo escludevo. Un’intera parete del settimo piano aveva fatto conoscenza con mio culo grazie alla sua esuberanza, era capace di questo e ben altro. Che fosse o meno lei l’artefice di quelle minacce c’era da dire che con la grafica era molto creativa.
    -Che prove ha che sia stata questa ragazza a sottrarle… Cippy? Mi spiego meglio. Supponiamo che lei citi Corinne a rispondere della scomparsa del suo scoiattolo, i messaggi che lei ha ricevuto sono anonimi… facendo il suo nome rischierebbe una contro denuncia per diffamazione-, sinceramente quel che volevo ottenere era risolvere la situazione senza che si arrivasse in tribunale, se fosse stata veramente la ragazza la responsabile di tutto mi sarebbe dispiaciuto farle guadagnare un altro grattacapo, aveva già i suoi problemi senza che si aggiungessero cose risolvibili.
    Allo stesso tempo da amante degli animali immaginavo quanto questo ragazzi ci stesse male nella scomparsa del suo fidato compagno, e ci tenevo a far sì che gli venisse restituito il prima possibile.
    -Cosa le ha chiesto in cambio questa persona? Se non è eccessivamente dannosa si potrebbe tentare di scendere a un compromesso, risolvendo la disputa con il minor danno e nel breve tempo possibile-
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    -Ho bisogno di una cioccolata per riprendermi-, dall’alto del suo trespolo Cocco aprì le ali e gonfiò il petto, mostrandomi la sua totale disapprovazione. Nel periodo della muta diventava incredibilmente sensibile: a parte lasciarmi penne ovunque fischiava come un pazzo sganciando un “sta arrivando il fratello del cazzo!” ogni volta che nel mio ufficio entrava un individuo di sesso maschile. Tutto perché, per mezza volta che mi è scappato prima dell’arrivo di Ares nel mio ufficio, mi erano uscite spontanee quelle parole. Non avevo idea di come risolvere la cosa a parte facendo finta di niente, potevo solo ringraziare la fortuna che quasi nessuno nel ministero capisse mezza parola di italiano. Male che andava avrei mentito senza pietà sul significato di quella frase. Mi ritrovai quindi a sorseggiare la mia tazza di cioccolata calda, appena di ritorno dalla Testa di Porco Express, quando individuai un cadavere con le occhiaie avanzare in mia direzione. A nulla valsero gli scongiuri mentali nella speranza di non essere interrotta durante la mia pausa: il pacco era destinato a me.
    -Buongiorno a lei-, ricambiai il saluto, gettando il bicchiere nel cestino alle mie spalle non appena sentii di cosa si trattasse.
    -Con chi ho il piacere di parlare?-, domandai, perché potessi quanto meno avere un’idea di chi avessi davanti.
    -Possiamo approfondire nel mio ufficio. Mi segua-, gli feci strada fino al corridoio del secondo livello. Nel mentre qualche domanda ritenni saggio cominciare a porgergliela prima di raggiungere l’ufficio.
    -È sicuro che si tratti di un sequestro? Chi è la persona scomparsa e da quanto non ha sue notizie?-, a un primo sguardo il ragazzo sembrava molto provato; per quanto mi riguardava gli avrei offerto tutta la comprensione e l'aiuto che necessitava, facendo quanto in mio potere per risolvere il caso.


    Edited by 'hotaru' - 16/5/2021, 23:53
3028 replies since 30/8/2006
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