Posts written by Clay.D

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    -Non ho mai preteso di essere l'unico nel suo carnet- né lei stessa avrebbe dovuto sperare altrimenti. Dopo Valerie io aveva davvero chiuso con le storie serie, chi me lo faceva fare? Mi conoscevo, ero uno che ce lo metteva il cuore se decideva di metterlo in gioco e finivo sempre per disintegrarmelo.
    Non ne valeva davvero la pena.
    -Sai quanto possa essere persuasivo il suo fascino, dunque-
    Avevo il mio bel da fare con la bevanda e con gli eventuali impegni del pomeriggio tanto che non pensavo stesse parlando sul serio quando si era proposto di fare una specie di gioco insieme, di cui non avevo idea di cosa effettivamente volesse da me.
    Mi fu chiaro di cosa stesse parlando poco dopo.
    Rune, non propriamente il mio forte sebbene in passato mi fossi destreggiato tanto da scriverci persino una lettera d'amore con le stesse.
    Non per me, chiaro, la scrissi per Layla, da parte di Oliver.
    Ricordavo però di averci messo tutto me stesso in quelle righe.
    -Partiamo dal presupposto che conosco il mio futuro a mena dito, come se fosse già accaduto- sollevai il dito ad indicare il numero due delle questioni - non mi piace vantarmi delle persone che conosco- mi sporsi in avanti – sono solo persone- gli feci notare, sebbene presumessi stesse scherzando in tal senso.
    -Ma se proprio ci tieni prego, esercitati con le tue rune e vediamo cosa hai da dirmi-
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    Se tutto fosse andato secondo i piani quello sarebbe stato l'ultimo anno che avrei bazzicato in accademia, non si poteva dire che non ne fossi entusiasta, la materia prima non mancava, la compagnia neanche.
    Tutto sommato era piacevole non fare nulla tra i banchi delle aule, tutto era migliore del rientro a casa dei miei.
    Oramai mi era più che chiaro che il mio vecchio aveva vinto, sarei diventato un suo successore nell'impresa di famiglia, mi sarei occupato dell'attività a patto che non mi avesse più rotto i coglioni con quella contessina da strapazzo, ci ero andato veramente vicino al doverla sposare, ma a chi era che piacevano i pali in culo?
    Non a me, no davvero.
    Poi c'era Morgan che era un esempio di vita, per come la vedevo io.
    Sposata, ingravidata e abbandonata e tutto nel giro di non lo so, neanche due anni secondo me.
    Non ero un pettegolo ma le notizie viaggiavano in fretta, soprattutto quelle di merda.
    Il mio attuale status di quasi laureando e scapolo con permesso patriarcale mi rendevano quel 2022 decisamente più piacevole del solito.
    Fu con fare tranquillo che entrai in caffetteria per il mio solito caffè quotidiano, non prima di essermi preso un intenso bacio da Carola del secondo anno. Un degno saluto per un fantastico buongiorno.
    Mi ero seduto sul tavolinetto che ero solito occupare da una vita quando fui abbordato da un Le Bohec - Vanthier a caso, non mi ricordavo i nomi di tutti, pardon. Ma ne sarei uscito in piedi ugualmente, non c'era mica bisogno di chiamarlo per nome, bastava fare i vaghi.
    -Perchè sono noiosi, molto meglio festeggiare a Champ-de-Mars , Chantal de Monbossier tra le braccia e i suoi occhi pieni d'admiration juste pour moi-non ero neanche a Champ de Mars, ma a conti fatti a chi interessava ?
    -La prossima volta scrivimi, magari un salto ce lo faccio, di vitale importanza l'ultimo dell'anno tirar fuori tale acidume dal repertorio- chiaramente se stava facendo allusioni ad altro, e mi giocavo le mutande che lo stava facendo, io avrei finto di non coglierle. Per il suo bene ma soprattutto per il mio.
    Solo chi non voleva restava sordo alle inclinazioni sessuali di Laurent ( ecco che mi son ricordato anche come si chiama).
    Senza neanche ordinarlo la cameriera mi portò il caffè e io la ringraziai con uno dei miei sorrisi – vuoi qualcosa ?- gli chiedo prima che lei vada via.
    Lo imitai sporgendomi solo per un attimo in avanti - tu dammi un solo valido motivo per il quale dovrei fare un esperimento con te, e magari ti dico si-

    Edited by Clay.D - 3/1/2022, 20:27
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    Raramente perdevo così le staffe, potrei vantarmi di non averlo fatto praticamente mai, ma lei.. mio dio, riusciva a tirar fuori il peggio del peggio, neanche una minima parte, tutto! Vorrei proprio prenderle il collo tra le mani e strozzarla!
    Che gran rottura di coglioni!!!
    Certo che aveva goduto, la sua spavalderia, la sua arroganza, i suoi modi di fare, tutto in lei mi diceva che le piacevo, eccome se le piacevo.
    Smaniava dalla voglia di avermi ai suoi piedi, di vedermi imprimere centimetro dopo centimetro la sua pelle con il calore della mia lingua.
    Beh, avevo un messaggio per lei, non era assolutamente così che mi avrebbe avuto ai suoi piedi, poteva essere bella come Venere, ma se mi stava sul cazzo difficilmente me lo avrebbe fatto venir su duro.
    Neanche se si spogliava e mi mostrava il suo corpo in tutto il suo splendore.
    Oddio in quelle condizioni lo avrebbe fatto venir duro anche a un santo a ben pensarci, e io neanche facevo parte di questa categoria.
    Mi stava offrendo una via d'uscita, trattenere gli impulsi e fingermi ciò che non ero, farle credere che effettivamente c'era qualcosa che non andava in me.
    Come fare? Avrei potuto pensare ad altro, questo potevo farlo.
    Non mi aveva ancora guardato lì, e tutto sommato immaginare la faccia soddisfatta del mio vecchio poteva inibire chiunque, me in primis.
    Non appena sentii che in zona sud stava tornando tutto alla normalità mi accucciai davanti a lei.
    -Principessa- le dissi percorrendo il suo corpo con lo sguardo, fiero di vederle i capezzoli inturgiditi – so cosa vorresti indurmi a fare- soffiai sfiorandola appena con un dito per poi giungere alla sua mano e invogliarla a portarla verso di me, e più giù fino a toccare ciò che aveva già toccato poc'anzi – effettivamente, come puoi vedere, c'è qualcosa che non va- fui comunque lesto a tirarmi su, il maledetto non collaborava moltissimo, e stava già per cedere.
    Che traditore del cazzo.
    -Quindi, appurato ciò- proseguii dandole le spalle – sei ancora convinta che l'accordo che ha fatto mio padre sia valido? Sei determinata fino al punto di andare contro la natura di una persona?-
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    Ero oltremodo indignato e non ragionavo molto mentre mi smaterializzavo a casa mia, a Londra.
    Se lo avessi fatto mi sarei reso conto che quella sarebbe stata una grande stronzata.
    Tuttavia era stata la prima cosa che mi era venuta in mente, e che non ci fossimo spaccati era già una cosa a dir poco sorprendente.
    Non mi erano piaciute diverse cose in quell'intromissione, era arrivata come un tornado e tutto per infastidire me, che con lei non avevo davvero niente a che spartire.
    Mi vantavo di avere un inglese perfetto, oltre al francese, e quando le avevo esposto i fatti ero certo di non aver lasciato adito a dubbi.
    Invece lei ignorava completamente le mie parole, e si comportava da pazza, una pazza che si era permessa di mettermi in ridicolo davanti a mezza accademia.
    -Ma come ti permetti?- le chiesi mentre la lasciavo malamente ricadere sul divano – non puoi presentarti a una festa e venire da me per fare cosa? Eh? Stritolarmi le palle?- la guardai basito – e ti vanti di essere una signora?-
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    A quanto pare eravamo stati compagni di corso e neanche me ne ero ricordato.
    Questo mi faceva capire una cosa, dovevo essere stato decisamente distratto, indubbiamente pieno di problemi e totalmente assorbito da Valerie.
    Non mi faceva sentire meglio dare la colpa a qualcuno, del resto se mi ero isolato in quegli ultimi anni era stato soprattutto per colpa mia.
    Alla fine Nova mi piaceva, era una tipa davvero interessante, a tratti ligia al dovere, a tratti una fan della musica rock.
    O almeno credo sia questo il genere che le piace.
    Avevo notato come aveva storto il naso quando le avevo detto della mia predilezione per la musica classica, ma alla fine ognuno aveva il suo genere no?
    Certo non mi aspettavo nessun maremoto in quella piscina né tanto meno che venisse scostata via con così tanta forza la mia interlocutrice..
    Non ebbi il tempo materiale per accertarmi di cosa stesse accadendo che una morsa mi si avviluppò attorno alle palle.
    “Cazzo” il dolore fu tanto ma fu ben presto sostituito da due occhi di ghiaccio e una voce tanto fastidiosa da farmele ammosciare le suddette palle.
    -L'unica che dovrei mettere al proprio posto- riuscii comunque a biascicare – sei tu- ma non fui io a metterla al suo posto, del resto se semini pioggia raccogli tempesta, aveva sempre funzionato così e così sarebbe stato fino alla fine dei tempi.
    Trovai respiro nelle mie parti basse e per una frazione di secondo accarezzai l'idea di lasciarle a chiarire per i fatti loro; ma Nova non meritava le ire della bionda che, ci avrei scommesso, stava li solo per il sottoscritto.
    -Lascia perdere Nova, è una pazza, non ne vale la pena- me la caricai in spalla e, nonostante il dolore atroce, me la trascinai fuori, sia dalla piscina che da quella casa.
    -Ma perchè non la smetti di essere così rompi coglioni eh? Non stavi a Monaco? Beh, tornaci! Te l'ho detto e te lo ribadisco, noi non siamo niente!-

    Interagito con DOmitille e Nova, uscito di scena con Domitille
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    -Strano- confermai – ma sicuramente interessante- non erano molte le persone a cui piaceva questa materia, ancor meno lo era se a dirlo era una ragazza che tutto sembrava tranne un'appassionata del genere.
    Risi di rimando e mi asciugai la faccia dal suo spruzzo. Le andava di giocare dunque.
    Quando si avvicinò tanto da potermi sussurrare qualcosa la strinsi con il braccio affinchè non potesse allontanarsi – tengo presente- le sussurrai di rimando – e ti sembrerà strano- proseguii sulla sua falsa piega – ma io sono più portato per la musica classica- per il momento decisi di non ricambiare lo scherzo affogandola di rimando, preferii tenerla lì, stretta a me, con entrambe le braccia per sicurezza – amo giocare a quidditch- le dissi senza pensarci troppo – amo anche sperimentare, creo pozioni e ricerco nuovi incantesimi come passatempo- mollai la presa e lasciai che mi nuotasse attorno, poi mi venne in mente che io l'avevo già vista da qualche parte -che scuola magica hai frequentato?-
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    -Ottimo allora, non che sia la mia materia preferita, ma se ti piace immagino sia un corso utile per intraprendere la professione- notai che per lei era importante dare un senso a quello che sceglieva di studiare, e questo era il motivo per il quale aveva preferito un corso rispetto ad un altro.
    -Cosa ti piace della storia?- e soprattutto le piaceva la storia antica o quella moderna?
    Ricordavo vagamente una prof che avevo avuto, molto appassionata anche lei.
    Peccato non mi fossi mai appassionato di rimando.
    -Non lo so, immagino che Merlino mi abbia fatto dono di un gran bel cervello- sorrisi – per me non sono difficili- anche se uno dei due lo facevo per compiacere il mio vecchio, comunque mi piaceva, e se Mr Deschanel non fosse stato così invadente e rompi palle magari lo avrei anche accontentato nei suoi propositi di lasciarmi parte della compagnia.
    -Allora, andiamo?- parve cogliere il mio invito, si mise su e presto fu spoglia di quello che era un vestito, o tale voleva essere.
    Rimasi imbambolato dalla sua figura, perchè fu lesta nel superarmi e tuffarsi prima di me.
    Avevo ancora un sorrisino ebete sulle labbra quando mi decisi a seguirla– agli ordini ma chère- detto fatto, mi tuffai e risalii a galla poco distante da lei – dunque Nova, raccontami un pò di te, cosa ti piace fare nel tempo libero ?-
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    Re: Bram Dubois
    Reginetta: Madeleine De Montboissier (Nova)
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    Beh, mi dissi, dipende non era comunque un no.
    Notai che aveva un sorriso davvero molto bello, contagioso persino, forse per questo sorrisi di riflesso.
    -Immagino che sia possibile incontrarsi quando si frequenta un luogo comune- l'accademia alla fine non era un villaggio, i posti di ristoro erano pochi e ci andavano tutti, se non in un'aula sicuro al bar.
    Avevo di recene scoperto la bellezza del caffè italiano.
    Ero dunque un assiduo frequentatore.
    -Stile- risi - probabile- anche se non era propriamente così che lo avrei definito io.
    Seguii lo sguardo di lei spostandolo sulla piscina, per poi tornare sul suo volto - perchè no- sembrava parecchio interessata all'acqua che ci stava davvero poco distante, e non invogliava solo lei.
    Ma mi fece una domanda e non mi sembrava il caso di non risponderle per proporle di fare un bagno.
    -Io penso che non si debba scegliere un corso solo in base all'utilità. Ti sei chiesta cosa vuoi fare una volta uscita da lì?- non stavo scherzando, onestamente scegliere in base a un metro diverso dal piacere per me non aveva assolutamente senso.
    Nel mio caso mi stavo sfondando di studio per arrivare al mio scopo e al contempo liberarmi dal peso asfissiante del mio vecchio, ma se non fosse stato possibile scegliere due facoltà allora avrei seguito la mia testa non quella di qualcun altro.
    -Se ti piaceva l'arte non avresti dovuto abbandonare- feci un sorso del mio drink e poi risposi - io frequento due corsi, Magieconomia e Psicomedimagia e arte legilimatoria. Il primo per non avere rompimenti di palle da mio padre, il secondo perchè mi piace- le scoccai un occhiolino e aggiunsi - sono perfettamente provvisto di costume- le mostrai i bermuda, presi quindi una decisione, mi alzai in piedi e sfilai via la maglietta - allora, ce lo facciamo un tuffo in piscina?-
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    -Quindi se fossi venuta con qualcuno non avrei potuto godere della tua compagnia?- chiesi sornione pensando che sarebbe stato davvero un peccato.
    -Sono un ragazzo fortunato allora- lo ero per davvero.
    Immaginiamo per un solo attimo che con lei ci fosse stato un ragazzo, mi sarei dovuto sorbire occhiatacce e malcontento di cui facevo volentieri a meno.
    Se ci fosse stata un'amica invece.. la guardai , beh, in quel caso chissà, magari una possibilità me l'avrebbero data lo stesso, di intavolare una conversazione, bene inteso.
    -Vero- confermai – ci siamo visti in accademia, o per lo meno io ho visto te- non davo mai per scontato niente, nonostante fossi abbastanza alto e imponente ero cosciente che le ragazze a volte vivevano in un mondo tutto loro, e gli occhi li usavano solo per non inciampare nell'ennesima stronzata.
    -Solo anch'io. Mio cugino ha dato forfait all'ultimo minuto- nel caso si riferisse all'altro ragazzo con il quale ero solito aggirarmi – e se ci fossero state altre ragazze.. non avrei potuto conoscere te- questa volta le sorrisi, un po' più sincero e meno sornione, bevvi un sorso del mio drink e salutai con la mano la serpeverde con la quale avevo condiviso i banchi di scuola per quattro anni consecutivi.
    C'erano anche Gwain e Niels, il fratello di Lowie non si smentiva mai, anche se dovevo ammettere che era cresciuto davvero tanto dall'ultima volta.
    Chissà come stava Van Der Hejiden, non ci sentivamo da tempo immemore.
    -Come ti trovi in accademia? Credo di averti intravista nell'aula di arte, è quello il tuo corso? Oppure eri li per fare da modella?-
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    Si prospettava una serata divertente, più che altro avevo voglia di uscire e non mi andava di dover dare conto a nessuno, neppure ad Harper che negli ultimi tempo era molto sfuggente.
    Non doveva essere andata bene la parentesi con quel demente di Plamenov, io ne ero più che contento tuttavia non era la mia serenità la tanto agognata.
    Il tempo avrebbe lenito ogni ferita.
    Con dei bermuda da mare e una semplice maglia sopra mi avviai nei pressi della tenuta là dove si sarebbe svolto tutto quanto.
    L'invito era venuto dal proprietario della casa, un tipo interessante, ma con la quale non avevo avuto molto a che fare.
    Tuttavia avevo deciso di cogliere la palla al balzo.
    Una enorme piscina faceva da cornice, mi guardai attorno, riconobbi molti ragazzi dell'accademia, molti invece erano troppo piccoli per esserlo.
    Ne intercettai una in particolare che avevo visto di tanto in tanto nell'aula di arte, dove mi ci ero recato per staccare la spina da crudelia, la principessina con la puzza sotto al naso che non ne voleva sapere di darmi pace.
    E fu da lei che mi diressi.
    -Ciao- la salutai prendendo posto accanto a lei sul divanetto - come mai tutta sola?- mi voltai a guardarla e le allungai una mano - non abbiamo avuto modo di presentarci fino ad ora, sono Clay, molto piacere-

    Interagito con Nova
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    Nome: Clay Deschanel
    Ruolo: Cacciatore
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    -La prima e ultima volta ci sono andato con .. Malia- e lei che conosceva Malia poteva ben capire sia quanti anni fossero passati sia a quanto ammontava la mia conoscenza in merito.
    Sghignazzai all'idea di una faccia rossa dalla rabbia e due occhi chiari che uscivano fuori dalle orbite. Anche un pò di fumo dal naso non sarebbe guastato.
    -No non lo so, ma tanto se non ci vado che mi importa saperlo?- nella mia testa non faceva una piega. Mi aveva dichiarato guerra con la sua insistenza, non mi sarei fatto scrupoli.
    -Ah ecco, sembra interessante- forse persino divertente, se mi mettevo a ragionare come un babbano magari.
    -Sempre pensato che le lezioni di babbanologia fossero noiose, potevate dirmelo che mi sbagliavo.. certo mi sarei incazzato ma poi mi sarebbe passata- e ora non fare la parte del deficiente, per la seconda volta.
    -Questa è una domanda difficile- le risposi onestamente - non ne ho idea. Lei sembra così determinata.. non capisco neanche il perchè. E' chiaro che mi odia, quanto io odio lei- guardai Eris - cosa spinge una ragazza a incaponirsi con qualcuno anche quando non lo si sopporta?- forse Eris poteva effettivamente aiutarmi a risolvere l'arcano e a trovare una soluzione - cioè mi ha chiamato troll, selvatico, riottoso, un enfant térrible- risi - e le ho fatto provare un decimo del mio potenziale- dai, da un certo punto di vista.. era divertente però.
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    "Ci vediamo alla festa" mi aveva detto, e io non avevo avuto il coraggio di dirle di no.
    Perchè non lo sapevo, quelle feste non mi piacevano, troppa confusione, troppo caos.
    Troppa gente che urtava altra gente..
    Ma da qualche giorno Eris aveva un colorito migliore e non volevo di certo rovinarle la giornata con i miei no indesiderati.
    Anche se questo aumentava il rischio di intercettare la vipera, sebbene tutto sommato non erano posti adatti a un culetto reale.
    Fu con questi pensieri e un abbigliamento consono a una festa che feci il mio ingresso.
    C'era tantissima gente, non da meno quel coglione di Jenkins, e qualche volto di vecchia conoscenza.
    Intravidi Hjorn e fu da lui che mi avvicinai, anche se sembrava in compagnia.
    -Ehi amico- lo salutai - tutto apposto?- il mio pugno toccò le sue nocche e poi mi voltai verso l'atro - Clay- mi presentai - allora, sono appena arrivato, successo niente di entusiasmante?- poi mi rivolsi direttamente a Hjorn - non ti ci si vede da Halloween, dove ti eri rintanato mh? Niente di grave spero-

    Interagito con Hjorn e amico, citata Eris e Domitille
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    Non avevo idea di cosa stesse parlando ma mi ritrovai ad annuire come se ne fossi pienamente cosciente.
    -Kiki consegne a domicilio mi sembra ottimo- magari si parlava di pizza da asporto, avevo scoperto che mi piaceva un sacco.
    Il fatto che la sala sarebbe stata piena di mocciosi però non mi rasserenava per niente, perchè se mi avessero iniziato a guardare con quella faccia di saccenti del cavolo avrei anche potuto fargliela pagare.
    Alla fine io ero comunque quello in dolce compagnia, non loro.
    Tiè.
    In modo particolare, una volta dentro, ce ne fu uno che proprio di smetterla di guardarci non ne voleva sapere, ad un certo punto si era pure messo a farmi le smorfie.
    -Posso ammazzarlo?- sussurrai alla volta della Rosier che se ne stava tutta concentrata a vedere altre cose che si susseguivano sullo schermo e di cui non stavo capendo niente.
    -Per rispondere alla tua domanda, se la mia principessa mi dovesse trovare al cinema con te la prenderebbe malissimo, ma credi che me ne importerebbe?- voglio dire, che venga!
    -SSSHHHH- roteai gli occhi al cielo e all'ennesimo shhh, notare che non stavano effettivamente facendo ancora un cazzo, castai un muffliato - così non rompono, dicevo sul fronte matrimonio si, c'è una novità, mi è arrivata una busta con un invito per la coppia reale. Ovviamente l'ho bruciato- ma neanche lo avevo letto a ben pensarci.
    -Tu scherzi, io però sono sempre più nervoso, questa non desiste- e che palle.
    -Ripetimi un attimo di cosa dovrebbe parlare questo film?-
491 replies since 7/8/2011
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