Posts written by Damon~Hashi

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    La mattina del 25 dicembre ecco che un gufo arriva con un grosso pacco. C'è anche un bigliettino attaccato.
    Buon natale Arya, spero ti piaccia. Damon
    All'interno del pacco avrebbe trovato uno firebolt nuova fiammeggiante. Lungo il manico avrebbe notato il suo nome inciso con una bella calligrafia. Sulla punta della scopa invece, avrebbe notato una collanina con una piccola pietra rossa, un rubino.

    Leggendo bene il biglietto si sarebbe accorta che ci sarebbe stata una parte dopo, scritta distaccata per un motivo preciso.
    La pietra rossa può avere molti significati, coraggio, fiducia, amore forza e passione. Spero che questo pensiero possa infonderti una carica di energia e positività da adesso in poi. Ps. sono sicuro che ti starà benissimo.
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    La scelta di lasciarla vincere non era dettata da nulla di particolare, anche se ero una persona competitiva, non sempre questa mia parte veniva fuori, almeno senza un premio in palio. Potevo dare la colpa agli sport che avevo praticato, dove per tutto il tempo ti mettevano nella testa il fatto che ci doveva sempre essere un premio per dimostrare di essere il migliore. Ora però c’era qualcosa di più importante da fare, ovvero insegnare ad Arya qualche incantesimo che le poteva tornare utile in seguito. Mi ero ormai asciugato, quindi mi ritenevo pronto ad iniziare ed anche lei sembrava dello stesso avviso. Non avevo dei veri e propri bersagli da poter utilizzare, quindi mi ero dovuto accontentare prendendo di mira uno sdraio lì vicino. Le avevo così mostrato il movimento della bacchetta e del polso, seguito dall’esatta pronuncia dell’incantesimo. Si, ma resta concentrata. Le dissi mentre mi chiedeva se lo stava facendo nel modo giusto, ma voltandosi verso di me andava a perdere la concentrazione giusta per eseguire l’incantesimo. Pareva però che l’argomento riguardante il fatto che l’avevo lasciata vincere fosse rimasto ancora fisso nella sua mente, dato che poco volle riaprirlo per parlarne. Le persone provano istinti diversi in base a chi hanno di fronte. Nel mio caso non penso tu sia in difficoltà, solamente che tutto ciò ti è nuovo. Ho potuto vedere il carattere che hai e sicuramente non avrai problemi qui a scuola, manca giusto un po’ di esperienza. Non mi apro troppo spesso, ma le poche volte che lo faccio è per una persona che ritengo importante, quindi un po’ di istinto protettivo esce fuori. Faccio così una piccola pausa, osservandola negli occhi per alcuni attimi prima di riprendere a parlare. Non avevo alcuna intenzione di trattarti come una bambola di porcellana, sono stato abituato a vincere unicamente per un premio, un trofeo, quando non c’è mi piace lasciare la possibilità di vincere anche ad un’altra persona. La prossima volta non mi tirerò indietro e per farmi perdonare vorrei invitarti per fine anno al ballo del ceppo, sempre se ti va di venire. Mi interrompo nuovamente, anche perché eravamo stati sfortunati con la precedente festa, quindi volevo rimediare. Ora però tocca concentrarci su questi incantesimi, altrimenti senza la mente sgombra non troveremo una soluzione. Come succede spesso, cerca di focalizzare nella tua mente l’incantesimo, muovi la bacchetta nel giusto movimento e pronuncialo quando ti senti pronta. Ero molto fiducioso che sarebbe riuscita a riprodurre alla perfezione l'incanto, aveva solamente bisogno di esercizio e convinzione in se stessa.

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    Se voleva imparare qualche incantesimo ero felice di poterla aiutare, anche perché non tutti avevano la stessa fortuna quando si trattava della magia. Poi potevo tranquillamente aggiungerci che mi faceva piacere passare del tempo con lei, aveva qualcosa di molto particolare che mi portava a conoscerla sempre di più. C’era anche da aggiungere che per molto tempo ero rimasto sulle mie, era giunto il momento di aprirmi maggiormente verso gli altri e fare la mia parte. Ci potevano essere veramente un sacco di motivazioni che spingevano una studentessa a ritrovarsi più indietro rispetto agli altri e sarebbe mancato poco prima che scoprissi la sua motivazione. Lei aveva scoperto la magia già da giovane ma la madre ha fatto in modo di tenere tutto nascosto, non facendo così crescere insieme a lei la conoscenza della magia. Essendo solamente il padre mago, era chiaro il perché volessero tenere tutto all oscuro, per sembrare dei perfetti babbani a Parigi. Non è mai troppo tardi per farlo. Non c’era una data che ti diceva che non avevi più tempo, la possibilità di rimetterti in pari con il resto del mondo c’era sempre e andava sicuramente sfruttata. Sorrido quando mi ringrazia per aver accettato la sua proposta, mentre poco dopo mi elenca gli incantesimi che ha appreso fino ad ora. Erano per di più inutili per difendersi o comunque non lasciare che gli altri la punzecchiassero. Feci velocemente mente locale per trovare due incantesimi che sicuramente l’avrebbero aiutata in diverse situazioni. Rimane leggermente confusa quando le dico che prima della parte di lezione sugli incantesimi avrebbe dovuto fare un po’ di riscaldamento. Solitamente non hanno una piscina dove potersi allenare ed insegnare e immagino lo farebbero anche loro se si trovassero davanti una bella ragazza in costume. Sorrisi prima si ridere con leggerezza, anche perché era chiaro che stava al gioco che avevo iniziato. Sarà un piacere. Risposi mentre iniziai a nuotare partendo poco dopo di lei, che appena finite le parole si era già messa in moto. Per quanto mi aveva provocato in modo scherzoso sullo starle dietro, feci in modo di mantenere un'andatura che andasse perfettamente alla pari con lei. Non stavo spingendo né troppo né al contrario troppo poco, volevo fare in modo di rimanere al passo e forse avrei accelerato giusto giusto verso l’ultimo pezzo di vasca. Alla fine decisi di non farlo e di mantenere un’andatura costante senza fare strappi, poteva tranquillamente vincere se lo voleva. Arrivati nuovamente sul bordo appoggio le mani, facendo così leva per sollevarmi e uscire dall’acqua. Mi avvicinai al lettino e mi diedi una veloce asciugata al corpo, prendendo poi la bacchetta che tenevo nel borsone. Girandomi attesi che anche Arya fosse pronta, prima di iniziare a spiegare quali incantesimi avrebbe appreso. Pensavo che potrebbe tornarti utile sapere sia un incantesimo per difenderti, sia uno per contrattaccare. Ci sarebbero anche degli incantesimi divertenti da fare su un altro studente, ma quelli penso li lascerò per la prossima volta. Rido leggermente, prima di riprendere a parlare. Andremo ad affrontare prima l’incantesimo chiamato Incarceramus, consiste nell’evocare delle corde, funi, o catene che vanno come dice quasi la parola a intrappolare il bersaglio. Osserva bene. Puntai la bacchetta verso un lettino, sarebbe stato questo il mio bersaglio, andando a muovere la bacchetta a creare due cerchi uno dentro l’altro, come in una spirale. Incarceramus. Delle corde apparvero circondando il lettino. Non è molto efficace contro gli oggetti, ma non avendo altre possibilità ci dobbiamo accontentare. Solitamente lo si usa contro persone o in caso di pericolo contro animali. Se colpiti sarà quasi praticamente impossibile liberarsene da soli se non con l’aiuto di qualcuno. Se vuoi provare a svolgere solamente il movimento, successivamente ci aggiungerai l’incanto. Non c’è fretta quindi prenditi il tempo che ti serve.

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    Non avevo mai dovuto affrontare una situazione del genere, per questo motivo avevo provato a proporre la prima cosa sensata che mi veniva in mente. La sicurezza che accettasse non era neanche molta, ma d'altro canto se non ci avessi provato me ne sarei sicuramente pentito dopo. Non sapevo neanche come l’avrebbe presa perché la possibilità che fraintendesse ciò che volevo dire c’era. Non passò molto che mi disse che lei non lo aveva mai considerato un problema, credendo che facesse parte della sua personalità. Si riteneva una ragazza poco affettuosa e dimostrava il proprio affetto a modo suo. Alla fine il contatto fisico non era solamente una questione di affettuosità o meno, perché come nel caso di prima riguardava una situazione ben più semplice, uno scherzare tra amici. Non continuai il discorso anche perché era chiaro che non fosse ancora pronta a sostenerlo, ci avrei sicuramente pensato più avanti, dato che non intendevo di certo arrendermi. Arya decise di cambiare argomento e questa volta fu lei a prendere l’iniziativa, avvicinandosi verso di me. Voleva aiuto con alcuni incantesimi o meglio mi stava chiedendo se potevo insegnargliene alcuni per far sì che non venisse più presa di mira dai compagni di corso. Non si tratta di debolezza, solamente del fatto che hai scoperto la magia più tardi rispetto a loro. Però si, posso aiutarti ad imparare alcuni incantesimi del primo anno, così sarai al pari con loro. Dovevo però prima capire cosa aveva imparato fino ad adesso, così da sapere quali incantesimi insegnarle. Sorrisi leggermente prima di tornare a proferire parola. Qui in piscina ti può andare bene come luogo di esercizio? Inoltre quali incantesimi hai imparato fino ad ora a lezione. Dopo questa risposta avrei saputo come agire, utilizzando la piscina come zona in cui allenarsi nell’uso di questi incantesimi. Quasi dimenticavo prima di iniziare con qualsiasi esercizio bisogna fare il giusto riscaldamento, almeno due vasche a nuoto, altrimenti la piscina potrebbe offendersi. Mi metto a ridere mentre pronuncio le ultime parole, ma visto che entrambi eravamo in costume, anche se io avevo già fatto parte del mio esercizio quotidiano, almeno un po’ di movimento per i muscoli bisognava farlo.

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    Ciao Pri, grazie per aver risposto tempestivamente. Si, in settimana penso sarebbe difficile se non impossibile. Il fine settimana sarebbe perfetto, sabato o domenica non cambia nulla. Quale giorno ti verrebbe più comodo? Ho partecipato ad una lezione tenuta da studenti dell'accademia vicino a Spooky Village, pensi sia un buon posto per approfondire l'argomento?
    Damon
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    Sapevo molto bene che in una normale lezione scolastica non avrei mai fatto quello che effettivamente avevo deciso di fare. Non avrei mai messo nuovamente in pericolo i miei compagni di scuola, però questa situazione era differente, perché era iniziata come una lezione facoltativa ma aveva subito un riscontro del tutto imprevisto. Ero riuscito a liberare Skylee dalle corde prima di trasformarmi, cercando di salvare lei, Vanja e l’ippogrifa dai due bracconieri. Il risultato è di far finire tutto nel caos, mentre con la coda dell’occhio noto proprio la corvonero bionda che cerca di scusarsi per qualcosa. Ero concentrato sui due uomini e quindi non lo capisco subito. Come ultimo aiuto la Metis scaglia uno stupeficium contro il bracconiere più vicino, mentre loro cercano di colpirmi con degli incantesimi che attraverso i riflessi ed alcuni ripari improvvisi riesco ad evitare, prima di vederli separare. Avevo creato troppa confusione, così nonostante tutto, decido di tornare alla mia forma umana, sapendo bene che i vestiti ne avrebbero risentito ma ero conscio che continuare così avrebbe messo ulteriormente in difficoltà tutti gli altri. Con tutti i vestiti lacerati, non pongo caso allo stato effettivo in cui versano. Bombarda Maxima. Casto proprio davanti alla traiettoria di uno dei due bracconieri, in modo da rendergli il terreno più instabile dopo l’esplosione, faticando così il suo spostamento e potendo poi passare al prossimo incantesimo. Incarceramus. Cerco di tenere d’occhio anche l’altro bracconiere che ha preso la strada opposta. Frastuonum. Lancio così verso l'altro, cercando di metterlo in difficoltà e prendere tempo per trovare una soluzione. Ecco che ora avevo ben chiaro perché Skylee si era scusata, ero rimasto solo perché nuovamente la presenza di Vanja a lezione aveva portato più problematiche che altro. Sta per diventare madre ma non voleva mettere proprio la testa a posto. Venire ad una lezione vicino a Spooky Village, conosciuto come il villaggio dei “mostri” come li chiamava lei, era stata veramente una genialata. Il risultato, privare nel momento del bisogno di una compagna di scuola per doverle fare da balia. Tra tutte le scelte fatte sicuramente riusciva a prendere sempre quelle sbagliate. Maledizione. Pensai tra me e me, ripensando a ciò che era successo lo scorso anno e sapendo che ora c’era la possibilità che il bambino o bambina che portava in grembo poteva essere un “mostro” come li definiva lei.
    Damon Brian White, V anno, Grifondoro
    Citate Skylee e Vanja.
    Ritornato umano, castato un bombarda maxima ed un incarceramus su uno dei due bracconieri. Un Frastuonum verso l'altro per prendere tempo.

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    Era normale che non mi aspettassi una reazione così forte da parte di Arya, questo quindi mi fece riflettere, pensando a dove potevo aver sbagliato. Sicuramente anche lei se ne era accorta che la mia espressione era un mix tra il confuso ed il pensieroso. Alla mia domanda se c’era qualcosa che non andava mi rispose di no, che andava tutto bene, ma qualcosa non mi quadrava. Osservava in basso, come a voler tenere per sé qualcosa, come a volermi far credere di stare veramente bene, quando era chiaro che qualcosa c’era veramente. Avevo fatto qualche passo indietro all’interno della piscina, riuscendo a toccare potevo muovermi abbastanza liberamente. Vedendola così ho anche pensato di cambiare argomento, per cercare di rasserenare la situazione che si era creata, anche perché le difficoltà che erano uscite si potevano vedere chiaramente. La sua risposta fu molto rapida, di poche parole, come a significare che qualcosa realmente non stava andando nel verso giusto. Lentamente si avvicinò un po’ mantenendo comunque una certa distanza. Dentro di me stavo pensando a diverse cose che potevano essere successe, ma in nessuna di quelle trovava un riscontro. Provai anche a smuoverla un po’ facendole decidere cosa fare, ma il silenziò calo per qualche minuto, fino a quando non fu proprio lei a prendere la parola. Sorrisi, mentre mi chiedeva scusa per prima, esponendo così il problema che c’era stato, ovvero il contatto fisico. Non preoccuparti. Le dico con maggiore tranquillità, cercando di farle capire che non aveva rovinato o cambiato nulla rispetto a ciò che potevamo essere prima. Si amici ma di certo non avrebbe rovinato qualcosa. Quando smise di parlare, dicendo che non avevo fatto nulla di male, che era un problema suo, decisi di prendere la parola, facendo solamente un passo in avanti. Sai, tra amici ci si aiuta nei momenti di difficoltà e di certo non mi piace vederti così, togliendoti il sorriso. Qualcosa però possiamo farla, potremmo provare a creare dei contatti fisici, leggeri e brevi, tipo una stretta di mano, un abbraccio veloce e cose così, ma andando per gradi. Così da farti sentire più sicura, togliendo così quel fastidio che ti provoca il contatto fisico. Faccio così una breve pausa, prima di riprendere a parlare, guardandola bene negli occhi. È una tua decisione, se sei favorevole a questa mia idea inizieremo con calma, quando lo vorrai te. Sorrido convinto di ciò che le avevo appena detto, mentre la osservavo per conoscere la sua reazione alle mie parole. Avrei poi sicuramente stemperato la situazione con un po’ di schizzi d’acqua, giusto per movimentare un po’ la giornata ad entrambi.

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    Ognuno a modo suo aveva cercato di dire la sua, c’era anche chi aveva preso e aveva cercato di mettersi subito in azione, ma il “docente” aveva fermato tutti, decidendo lui come ci saremmo suddivisi. Logan e Skylee continuarono ancora per poco a fronteggiarsi con le parole, prima di dover interrompere, dato che avevamo due lati diversi da controllare. Si esattamente, mi ritrovavo nuovamente in squadra con la Metis, sembrava un must, dato che succedeva molto spesso, almeno in questo inizio di anno. Corremmo così verso il lato nord, quello che ci era stato assegnato e non appena arrivati, trovammo un bracconiere intento a scuoiare vivo un furetto, cosa che era veramente pericolosa per l’ippogrifo che dovevamo proteggere. L’odore del sangue stava mandando in tilt la creatura, tanto che Skylee cercò di immobilizzarla con un incantesimo. Cercò poi di allontanare il più possibile il piccolo animaletto da quella zona, così da ridurre l’odore che emanava. Se non c’è una donna incinta stronza si.Pongo per pochi attimi lo sguardo indietro, vedendo proprio Vanja vicino all ippogrifo. Avevo utilizzato lo stesso tono per risponderle, nel mentre che il bracconiere era chiaro avercela con noi tanto da lanciarmi, un incantesimo per non farmi chiamare rinforzi. Protego. Tenevo salda la bacchetta in mano, utilizzandola solamente in quel momento per proteggermi dall’offensiva. Puntai poco dopo poi la stessa su Skylee, perché ricordavo molto bene questa estate quando quello stesso incantesimo non mi permetteva di muovermi, perché ogni volta che provavo a farlo, stringeva di più. Finite incantatem. Fu l’ultimo incantesimo che utilizzai per aiutarla, prima di decidere di trasformarmi mentre andavo verso il bracconiere incatenato. Non appena la trasformazione si completò ecco che attraverso l’olfatto senti la presenza di un altro bracconiere, puntando verso di lui, utilizzando gli alberi come possibili ripari e puntando a farlo uscire allo scoperto, così da dare la possibilità a Skylee di colpirlo, mentre lo tenevo impegnato. Sapevo il rischio che correvo ma sapevo anche bene che non era più una semplice lezione, dato che qui ne andava delle nostre vite realmente. Se fosse stata una lezione normale non lo avrei mai fatto, ma c’erano delle persone e creature magiche da protegger
    Damon Brian White, V anno, Grifondoro
    Interagito con Sklee
    Utilizzato protego per difendermi dall'incantesimo e Finite incantatem per liberare Skylee. Trasformato in Lycan puntando al bracconiere nascosto.

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    Sorrisi senza dire nulla quando mi chiese di che panorama parlavo, perché era chiaro che stava tenendo il gioco che era da poco iniziato. Di certo lo avrei potuto continuare dicendo una qualsiasi cosa che si vedeva all’orizzonte oppure più vicina, ma alla fine decisi di sorridere solamente. Ci sarà il modo di avere anche il mare, lascia fare a me, dopotutto sono la tua guida scolastica. Sorrisi nuovamente, ridendo leggermente, anche perché era facile per me immaginare come poter accontentare questo suo desiderio, senza neanche troppe difficoltà. Nel frattempo ero anche riuscito ad avvicinarmi al bordo dove lei si era seduta, perché continuando in modo scherzoso quello che avevamo iniziato, avevo già un’idea di cosa avrei fatto da lì a poco. Sarebbe di sicuro stata seduta ancora per poco, perché sul bordo della piscina, o decidi di entrare in acqua o decidi di entrare, erano queste le uniche due possibilità. Infatti non passarono che alcuni brevi e veloci minuti prima che la presi in braccio, anticipando forse la sua fuga oppure la sua voglia di entrare in piscina. Stavo mantenendo il fare scherzoso ancora in modalità attiva, mentre la tenevo in braccio fuori dall’acqua. Come lei mi confermò poco dopo, anche se forse senza pensarci, stava bene tra lei mie braccia, ma preferiva entrare in acqua. Per continuare il gioco attesi ancora, prima che me lo chiedesse nuovamente, ma già qualcosa non sembrava andare nel verso giusto e la conferma arrivò dalla seconda volta che me lo chiese, in maniera un po’ meno tranquilla. Lasciai lentamente andare il braccio che le teneva le gambe, facendola così immergere nell’acqua, prima di lasciarla non appena fosse in piedi. C’è qualcosa che non va? Era una domanda semplice, anche perché era quasi certo che ci fosse qualcosa, ma in questo caso solamente lei poteva rispondere a questo quesito, spazzando via i dubbi che mi erano appena venuti in mente. Da quando l’avevo presa in braccia l’avevo vista leggermente più nervosa, ma inizialmente pensavo facesse parte dello scherzo che avevamo iniziato, probabilmente mi stavo sbagliando. Feci un ulteriore passo indietro, lasciandole lo spazio che cercava o voleva, anche perché riuscivo ancora a toccare in quel punto della piscina. Com’è stato il primo mese ad Hogwarts? Per rompere il silenzio o comunque quel velo di difficoltà in cui eravamo caduti, decido di cambiare argomento, parlando del suo primo mese a scuola. Mi immergo un attimo in acqua, giusto per bagnarmi un po’, sistemandomi i capelli con una passata di mano. Stare in acqua doveva averla nuovamente calmata e speravo che il sorriso che aveva prima tornasse rapidamente, anche perché non era assolutamente bello vederla come per alcuni attimi l’avevo vista io, poco prima. Ci sono tante cose che possiamo fare, ma la scelta spetta a te.

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    Ero perfettamente cosciente che questa materia non sarebbe mai entrate nelle mie grazie, non per un fattore di studio, ma proprio perché non riuscivo a comprenderla appieno e di sicuro il professore di quest’anno non aiutava. Avevo capito il concetto di base di quello che saremmo dovuti andare a fare, ma proprio non riuscivo a digerire il predire un possibile futuro perché ero sempre convinto di voler vivere giorno per giorno senza dover modificare qualcosa per una visione o altro. Salutai Sara quando la vidi, ritornando a concentrarmi, per quanto possibile sulla lezione che avevamo iniziato. Eseguo quanto chiesto dal professore, facendo aumentare le fiamme sotto al pentolone, così da portare l’acqua ad ebollizione. Mano a mano il suo livello stava scendendo, fino a quando non restò che solamente l’impasto che avevo messo. Proseguo come detto dal professore, senza far bruciare il fondo, aprendo il libro alla pagina designata. Cerco così di interpretare ciò che mi è rimasto sul fondo ed a quanto sembra potrebbe essere un cerchio o un anello. Provo a guardare la legenda contenuta nel libro. Professore pare un anello o cerchio, non riesco bene a definirlo. Forse con la sua esperienza avrebbe saputo meglio di me darmi la conferma o smentita di ciò che stavo osservando sul fondo del pentolone davanti a me. Dalla legenda la traduzione era, legame imminente, accordo o congiunzione, anche se dentro di me sapevo che non avevo nulla in progetto nel breve o lungo termine. Può essere anche qualcosa di imprevisto, che capita di punto in bianco? Altra domanda per il professore.
    Damon Brian White, V anno, Grifondoro
    Salutato Sara.
    Proseguito con l'esercizio, posto una domanda al professore.

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    A quella lezione facoltativa era veramente arrivata un bel po’ di gente. Non male, avere un buon numero di partecipanti avrebbe reso la lezione più piacevole. Certo c’erano alcuni elementi che proprio non avrebbero dovuto nemmeno essere lì, avendo però aperto la lezione a tutti gli anni ed a tutti gli studenti, capitava di trovarti anche una ragazza incinta. Non era di certo un mio problema, anche perché dopo lo scorso anno avevo capito com’era fatta quella corvonero, che mi aveva persino definito mostro con la possibilità ora di farne nascere uno. Perché se era vero ciò che aveva detto il giornaletto della scuola, se il serpeverde era il padre, essendo una creatura c’era una forte possibilità che anche il figlio o figlia lo fosse e sarebbe stato divertente vederla con in braccio un “mostro” come piaceva definirlo a lei. Solamente il tempo avrebbe dato una risposta a questa domanda, ma sicuramente non mi sarei spinto oltre, certo per vendicarmi avrei potuto anche inviarle un gufo per accentuare ancora di più questa cosa. Per mia fortuna non mi andava, anche perché sarebbe di certo stato più interessante vedere come le sue amiche, che tanto l’avevano difesa, ritrovarsi uno come me in forma neonato. A migliorare quella giornata per fortuna arrivò Heidi, la nuova concasata del primo anno che avevo avuto modo di conoscere in diverse occasioni. Ciao, non ti so dire con sicurezza ma dà che ricordo questo luogo aveva diversi ippogrifi. Ho avuto poche occasioni per bazzicare in queste zone. Sarà comunque un'esperienza nuova. Sorrisi alla ragazza, mentre poco dopo iniziarono le spiegazioni su cosa avremmo fatto in questa lezione, non molto distante dal villaggio delle creature magiche. Come avevo appena detto a Heidi, una delle due creature presenti erano appunto gli ippogrifi, mentre gli altri erano gli Jaralda. Ci farai l’abitudine a queste pazzie, non è la prima volta. Anche se la domanda non era rivolta espressamente a me, diedi ugualmente una risposta prima di seguire il gruppo a cui ero stato assegnato. Ci vediamo dopo. Dissi in direzione di Heidi e Arya. Inizialmente il nostro compito era quello di ostacolare l’altro gruppo, ma questa situazione durò veramente poco perché il nostro insegnante, tornando poco dopo ci disse che c’erano veramente dei bracconieri. Logan però solamente in parte potrebbe andare bene. Nell’altro gruppo ci sono studenti del primo anno, oltre che una ragazza incinta. Forse sarebbe meglio creare due gruppi soltanto, uno che starà più vicino alle creature, che comprenda i primi anni di studio e quelli che hanno una maggiore conoscenza della magia come gruppo avanzato, una prima linea per intenderci. Feci una pausa prima di continuare. Il nostro compito oltre quello di proteggere le creature sarò anche quello di proteggere gli studenti che scorteranno queste creature in un luogo sicuro. C’è Niels che è del sesto anno, io del quinto, purtroppo c’è anche Tino del quinto, Wylie anche del nostro anno, poi voi del quarto anno. Nulla da togliere agli altri ma li vedrei meglio come difesa delle creature, standole vicino. Questo era il mio pensiero. Su come sarebbe stato meglio agire per arginare la situazione che si era venuta a creare. Poi ci sarà da capire quanti sono questi bracconieri.
    Damon Brian White, V anno, Grifondoro
    Interagito con Heidi e successivamente il gruppo.
    Citato Vanja e alcuni membri dell'altro gruppo.

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    Ciao Pry. Dopo il corso estivo di questa estate, ho deciso di approfondire meglio ciò che sono, ciò che potrei essere. Non so quali sono i tuoi impegni ma se hai anche solamente una mezza giornata di tempo mi piacerebbe incontrarti per comprendere meglio.
    Damon
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    Licantropo






    DATI ANAGRAFICI:

    Nome:Damon Brian
    Cognome:White
    Data di Nascita:22/04/2001
    Nato a:Londra
    Residente a:Godric's Hollow
    Stato civile:Celibe









    DATI CREATURA:

    Razza: Lican
    Descrizione fisica: Damon è un ragazzo alto per la sua età, infatti raggiunge il metro e novanta ,il fisico è slanciato, muscoloso nei punti giusti, ma soprattutto nelle gambe, anche se muscoloso è agile, con ottime doti riflessive, pesa sessanta cinque kilogrammi, occhi azzurri, capelli neri portati solitamente lisci. Sul vestire varia molto di volta in volta, ma predilige tenersi un abbigliamento comodo come jeans e camicia quando non ha particolari cose da fare. Difficilmente sarà visto in tuta.
    Segni particolari: Un tatuaggio sulla spalla destra raffigurante un lupo,per chi non conoscesse il segreto di Damon può sembrare un normale tatuaggio ma per lui ha una grande importanza.





    ALBERO GENEALOGICO:

    Nome e Cognome: Henry White
    Grado di parentela: Padre Lican

    Nome e Cognome:Elisabeth Bisley
    Grado di parentela:Madre






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    Quanto quella pausa che avevo deciso di prendermi mi stava risollevando, lo sapevo solamente io. Ero sempre stato solito utilizzare le ore buche per andare nella foresta proibita, almeno fino all’anno scorso, ma dopo il corso tenuto in estate e l’incontro con la psicologa della scuola, trovavo che riuscivo a controllarmi decisamente meglio. Sicuramente avevo ancora molto lavoro da fare, mi ritenevo però sulla giusta via. In più potevo bearmi di tutta la piscina per conto mio, non essendoci nessun’altro oltre al sottoscritto. Avevo così iniziato a nuotare, facendo una vasca dopo l’altra, mantenendo così attiva la mia muscolatura. Per me era relax, altri potevano chiamarla palestra per allenarsi, ma di sicuro avevo un concetto diverso di allenamento. Mentre nuotavo da una parte all’altra della piscina, erano poche le volte che alzavo la testa, giusto per respirare, prima di riprendere con maggiore energia. Sentivo i muscoli spingere, l’acqua che si smuoveva al mio passaggio, fino a quando toccai il fondo della vasca, facendo per tornare indietro. A differenza delle altre volte, alzai maggiormente lo sguardo, notando la presenza di una ragazza, non una qualunque, bensì Arya. Rallentai così l’andatura, nuotando più lentamente mentre mi avvicinavo a lei dall’altra parte della piscina. Sorrisi. Ciao Arya. Le dissi fino a quando non mancavano che pochi metri ad arrivare alla sua posizione. Oppure ti stavi godendo il panorama. Risposi, mettendomi a ridere, prima di tornare serio. Sto scherzando, cosa ti porta in questo luogo sperduto? Non era tanto sperduto anzi, era facilmente raggiungibile, ma era chiaro che stavo scherzando. Ora buca oppure hai finito le lezioni? Ormai ero arrivato praticamente sul bordo della piscina, a pochi passi da lei. La osservai un attimo prima di riprendere a parlare. Sai che non è bello stare fuori dalla piscina quando qualcuno è dentro. Sorrisi appena, muovendomi molto velocemente verso di lei, dovevo ringraziare l’allenamento ed il fatto di essere un Lycan. La presi praticamente in braccio, senza però farle toccare ancora l’acqua. Una mano le teneva le gambe sotto le ginocchia, mentre l’altra era sotto la schiena a sorreggerla. Direi che ora va decisamente meglio rispetto a prima.

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    Divinazione era tra le materie che proprio non riuscivo a farmi piacere, forse anche perché non volevo scoprire prima del tempo il mio futuro. Ero sempre stato solito vivere giorno per giorno, vedendo ciò che mi accadeva e mai avevo pensato di scoprire in qualche modo il domani cosa mi poteva serbare. Era dunque chiaro che alla lezione che avrei dovuto prendere parte, non ero proprio totalmente felice di andarci, un po’ come anche gli anni passati. C’era anche da dire che vi era un nuovo professore, quindi poteva capitare che mi sbagliassi e cambiassi idea, ma vedendo com’era andato negli anni prima lo trovavo assai difficile. Raggiungo così in solitaria la lezione, anche perché non sapevo neanche chi aspettare per poterci andare insieme, solitamente andavo sempre per i fatti miei, poi se incontravo qualche viso conosciuto era sicuramente meglio. Arrivo davanti all’aula entrando e trovando diversi banchi già disposti con una piramide di pentoloni babbani nel mezzo. Già questa era una notizia molto particolare, perché non era mai capitato negli anni precedenti di utilizzarli. Rimasi dubbioso mentre entravo e prendevo posto in uno dei posti liberi. Buongiorno professore. Attendo l’inizio della lezione, guardandomi intorno con fare leggermente annoiato. Ormai alle lezioni vedevo quasi sempre i soliti studenti, perché a differenza degli altri anni era più difficile incontrare anche quelli dei primi anni. Da una parte era forse un bene, perché era chiaro che uno del quinto o sesto anno non poteva fare le stesse cose di uno del primo o secondo. Osservai poi tutto ciò che il docente stava facendo e dicendo, prendendo la bacchetta solamente quando toccava a noi fare qualcosa. Mossi uno dei pentoloni più in alto fino al mio banco, riempiendolo con un semplice, Aguamenti. Prima di iniziare a riscaldare l’acqua, nel mentre che ascoltavo cosa avevano da dire i miei compagni di lezione. Attesi di prendere parola, per poter dire la mia. Oltre al fatto di barare o meno, questo ci porterà anche a cambiare ciò che volevamo fare, in previsione di un possibile futuro che abbiamo intravisto, non modificherà quindi nuovamente il nostro futuro? Anche perché se io vedevo un momento futuro che non mi piace, provo a modificarlo facendo qualcosa di diverso, ciò mi porterà a cambiare nuovamente questa visione che ho avuto. lo nel caso farlo io. Non mi rimaneva niente da fare se non aspettare l’inizio di questa spedizione nei pressi del villaggio.
    Damon Brian White, V anno, Grifondoro
    Eseguito il compito, posto una domanda.

359 replies since 18/3/2007
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