Come uno scooby doo

Friday

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    Non aveva mai limonato nessuno così.
    “Grazie a Merlino! Allora quella serpe maligna aveva ragione”, la sua bacchetta fu assalita da un fiume irrefrenabile di baci. Era finita davvero agli Oggetti Scomparsi, e gli elfi erano stati lieti di recuperargliela. Sembravano aspettarla, in realtà. Il rapporto mago-bacchetta era serio e indissolubile: per giorni interi si era sentita monca, convinta che Rick avesse detto il falso e che non l’avrebbe più rivista. Per fortuna era finita bene, altrimenti sarebbe dovuta tornare a Diagon Alley per reperirne una nuova, e non ne aveva proprio voglia; nel bene e nel male, non ci sarebbe stata nessun’altra bacchetta come quella; magari sarebbe stata più efficiente, ma era affezionata alla svampitaggine della propria bacchetta… nata proprio su misura per lei.
    Non era sicura che si potesse mangiare in giro per il castello, fuori dalla Sala Grande… ma nel dubbio era già stata sospesa… cosa poteva esserci di peggio? Era sicura che portarsi in giro una mela non sarebbe stato un problema. Quando era uscita dal dipinto, il primo alimento che aveva visto era stata una mela, e per qualche strano motivo da quel momento aveva avuto una voglia matta di mele che non accennava a quietarsi. Entrò così in Biblioteca, sgranocchiandone una mentre iniziava a girare fra gli scaffali, in cerca di… non sapeva bene cosa. Ricette per pozioni illegali? Incantesimi difensivi? Sì… quelli potevano andare.
    Non era mai entrata in biblioteca. Non era esattamente il posto ideale per lei; non aveva una grossa sete di conoscenza, per lei i libri equivalevano a…noia mortale. In più concentrarsi per lei era sempre stato un problema, e si ritrovava puntualmente a leggere e rileggere la stessa frase finché non si arrendeva e decideva di chiudere il libro per salvare i suoi piccoli neuroni dalla sofferenza data da eccessivo sforzo… e diciamo che non ci mettevano molto ad andare in sovraccarico. Preferiva di gran lunga imparare con la pratica: era così che James riusciva ad insegnarle le cose, a far sì che le incanalasse senza troppo sforzo. Ma qui le toccava una bella ricerca nuda e cruda, e quell’immenso labirinto era decisamente fuori dalla sua comfort zone.
    Non sapeva praticamente da dove iniziare, così dopo qualche minuto di smarrimento totale (e dopo aver aperto qualche libro dalle illustrazioni decisamente inquietanti, che richiuse subito), decise di rivolgersi direttamente al Bibliotecario in turno.
    “Ehm… buongiorno”, nascondette la mela, “Avrei bisogno di consultare dei libri di magia difensiva…che siano efficaci ma non troppo complicati, possibilmente…” l’uomo, accigliato, le indicò il reparto apposito senza aggiungere altre informazioni utili, bofonchiando tra sé e sé qualcosa sul fatto che i giovani d’oggi non avevano più voglia di piegare la testa sui libri quando quella si allontanò, riprendendo a masticare la mela distrattamente, senza farci molto caso.
    Fece un lungo tour per gli scaffali ricolmi di libri, mentre questi fluttuavano prelevandosi dal loro cantuccio o rimettendosi a posto. Ne aprì uno che le dette uno schiaffo di vento, e uno che era caldissimo al tatto. Poi ne trovò uno apparentemente innocuo, dal titolo “Incantesimi e trucchi per duellanti in difficoltà”, e pensò potesse andar bene; così lo poggiò sul tavolo aprendolo su una pagina a caso, dove un’illustrazione mostrava un mago completamente attorcigliato su sé stesso.
    “L’incantesimo Cavatappi…ottimo per confondere l’avversario e guadagnare tempo per fuggire a gambe levate”, per un attimo si immaginò il serpeverde annodato come uno scooby doo, e rischiò un attimo di soffocarsi col cibo.



    Edited by ‹ Astrid › - 5/7/2022, 18:03
     
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    Io comunque questo "effetto vento" che le smuove la chioma bionda in un milione di riflessi dorati non riesco a vederlo.
    E dire che mi ci sono messo d'impegno eh, davvero! Mi sono sfregato la faccia, dato un paio di schiaffi sulle guance e persino chiuso gli occhi per provare ad immaginarmela io la scenetta in questione... Ma niente. Zero totale.
    A sentire Ralph la biondina in questione è una sorta d'immagine sacra con la luce al neon dietro tipo aureola, ma non vedo nemmeno quella. Sarà che sono ateo, che vi devo dire. Oppure era lui ad essere fin troppo preso bene ed io ho problemi mentali e certe cose le prendo fin troppo alla lettera.
    Diciamo che mi lascio la possibilità di prendere più strade contemporaneamente, ecco. E poi col fatto che mi stanno crescendo le gambe -grazie pubertà- posso davvero stare con un piede in un fossato e l'altro sulle mura del castello e fare in modo che il mio cervello si lasci guidare da più scenari possibile. Non che abbia totalmente senso questa cosa che ho appena pensato, ma dettagli.
    Però sono davvero più alto, giuro! Ormai io e il compagno di stanza siamo uguali e posso guardarlo meglio in quegli occhioni da Bambi con le ciglia lunghe che fanno flap flap e mi giudicano non appena mi spoglio totalmente per andare a letto.
    Non credo di essere ancora così confuso nei suoi confronti, cioè... Rimane bellissimo e gli toccherei i capelli ogni giorno se ne avessi la possibilità, però dopo quella chiacchierata con Karen non riesco a smettere di trovarli potenzialmente carini insieme. E poi... ehm... c'è tutta la questione Daisy e gli abbracci e baci sulla fronte e la rossa che vuole insegnarmi a flirtare come una persona normale.
    Comunque, se Ralph vuole iniziare a uscire con una Tassa buon per lui, ma è mio compito da bravo amico Grifondoro assicurarmi che la tizia in questione sia una a posto e non lo voglia solo prendere in giro utilizzando il suo sexy corpo come brandina.
    Quindi ho fatto la cosa più ovvia e l'ho seguita in biblioteca.
    Scaltro come una faina, la guardo da dietro gli scaffali mentre cerca chissà quale volume e mangia una mela. Più mi avvicino più devo ammettere che è molto carina, ma continuo a tenere le orecchie dritte per eventuali bandiere rosse tipo boh... Magari adesso fermerà un tizio a caso e si metterà a flirtare con lui ed andranno ad infrattarsi dietro un angolo. Non che ci sia nulla di male eh, ma sono fermo sulla mia convinzione di voler preservare il cuore di Ralph, vista anche l'ultima sconfitta con la tizia che poi si è rivelata lesbica.
    Ad un certo punto la biondina -Astrid, se non sbaglio- apre un libro e da esso scaturisce fuori una folata di vento che sembra più una tempesta e... Oh. Oh! Oh ok, adesso li vedo i riflessi! Sono tutti luccicosi e le girano attorno alla testa insieme ai capelli che sembrano un sacco morbidi e per qualche strano motivo mi sembra più bellina di prima. Cosa c'era in quella quiche che ho mangiato a pranzo?
    Le sto dietro a distanza ravvicinata, lei si siede e capisco che è il mio momento. Si, mi avvicinerò tutto tranquillo e inizierò a parlarle come se niente fosse di come Ralph sia tanto mio amico e le chiederò quali sono i suoi interessi e non farò minacce velate perchè non ne sono capace e nemmeno mi va, che cazzo!
    Il piano è perfetto, se non fosse che lei sembra stia per soffocare a causa di un boccone di traverso e a me parte l'istinto da crocerossina. Senza pensare mi lancio letteralmente addosso a lei e finiamo per terra con tutta la sedia facendo un gran casino, però riesco ad afferrarla da dietro per effettuarle quella manovra che mi ha insegnato mamma da utilizzare in caso Saturday e Sunday dovessero mai infilarsi in bocca qualcosa di poco consono.
    Tranquilla! Ti salverò!
    Mi sembra di essere tornato a quando mi gettai in piscina dopo quella visione avuta su Daisy che annegava, solo per poi rendermi conto che non era successo un cazzo di niente, lei stava benissimo ed in realtà l'aveva spaventata più il mio tuffo vestito che altro.
    Dopo un paio di tironi sotto lo sterno lascio andare la biondina -anche perchè da come si dimena sembra decisamente viva- e ansimando come un maratoneta mi sdraio a terra mostrandole i pollici alzati.
    Visto? Stai benissimo! Mi chiamo Friday comunque, ed il tuo effetto vento incorporato è fighissimo! Come funziona?! E' tipo una roba con cui ci nasci o era in saldo con la bacchetta?
     
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    Stava giusto per mandare giù il boccone, quando qualche pazzo maniaco le si scaraventò addosso mandandola a terra, intrappolandola sotto strane manovre da cui sembrava impossibilitata a liberarsi, vista la poca forza fisica da femminuccia fragilina che poteva vantare. Questo non fece altro che farla soffocare nuovamente e con maggiore intensità; cercò di divincolarsi per quasi un minuto, fino a che non riuscì a dare una gomitata sullo stomaco del serial killer, e contemporaneamente tossì fuori il pezzo di mela che le era rimasto incastrato in gola contro la gamba di una passante, che indietreggiò prima spaventata, poi disgustata. Astrid finì a quattro zampe reggendosi la gola, mentre lentamente riprendeva a respirare in maniera normale e autonoma; poi si sedette con le gambe piegate solo per alzare lo sguardo sul presunto assassino. Acchiappò la prima cosa che trovò a tiro – che in questo caso fu la scarpa che l’era scivolata via dal piede in tutto quel patatrac – e gliela puntò contro.
    “Sono armata e non ho paura di usarla”, disse di getto copiando una battuta da qualche telefilm bobbano; teneva a mezz’aria quella scarpa con una serietà che faceva a pugni con l’evidente incredulità del ragazzo. “Una scarpa come questa può far male, non credere”, indicò con lo sguardo il largo tacco della divisa di Hogwarts cercando inutilmente di intimorirlo, alzandosi in piedi.
    “Cos’è, vai in giro ad ammazzare la gente o ero un bersaglio premeditato? Chi ti ha pagato? Rick?”, ormai stava diventando una paranoica coi controfiocchi. Tentò di studiare il ricciolino senza staccare lo sguardo da lui, mentre recuperava a tentoni la bacchetta dal tavolo e indietreggiava finendo sussultante con le spalle contro una parete di libri. Ma cos’era quella scuola? Un covo di perversi malati mentali?
    Inarcò un sopracciglio al sentir pronunciare il nome “Friday”. Quindi lui era l’amico strambo di cui le aveva parlato Ralph? Beh, strano era strano...
    “Effetto vento? Ti droghi per caso?” Lo squadrò dall’alto in basso, ed ebbe l’impressione che in effetti aveva l’aria di uno che potesse far uso di stupefacenti.
    “Ah… forse hai visto il libro di prima. Aspetta, mi stavi seguendo? Perché mi stavi seguendo?” Era per forza così: quel libro lo aveva aperto circa 15 minuti prima. Quindi era almeno un quarto d’ora che la osservava. L’inquietudine saliva, ma poi si ricordò che fosse un vegetariano. Andiamo, non si può temere un vegetariano…giusto? O sì? Essere contro al maltrattamento degli animali non ti rendeva per via diretta anche contro il maltrattamento agli umani?
    “Tu saresti Friday, eh? Allora devi essere un tipo a posto, scorregge a parte… scusami, mi hai spaventata prima. Stavi sul serio cercando di salvarmi la vita o si tratta solo di originali e inquietanti tecniche di approccio che non voglio assolutamente imparare? No, perché credo di essere viva per miracolo e per il mio labile spirito di sopravvivenza” gli porse la mano che odorava di mela, “Astrid Lavin… Tassorosso. Abbiamo una conoscenza in comune. Mi ha parlato di te. Non ti manda nemmeno lui, giusto? So che sai ciò che so tu sai” Per un folle momento penso davvero che potesse mandare il suo amico per tenerla d’occhio dopo la sera prima. Ma a che pro mandare uno stalker? No, non aveva senso. In ogni caso era altamente probabile che gli avesse raccontato del bacio. I maschi fanno sempre così, devono vantarsi delle proprie conquiste... sperava vivamente che non glielo avrebbe accennato.
    “Cos’era quella mossa di prima? Hai partecipato a qualche corso di difesa personale? No, perché in tal caso sono tutta orecchie. Ero giusto qui per questo motivo… ma tutte queste nozioni non fanno che confondermi ulteriormente la testa”, si rimise a sedere voltando svogliatamente le pagine del libro: aveva anche perso il segno, ottimo!
    "Ah, cazzo, la gomitata. Tutto a posto? Ti ho fatto molto male??" si preoccupò a scoppio ritardato. "Vuoi? Una mela al giorno..." gli disse riprendendo la mela, "...toglie il medico di torno. Così dicono i babbani."
    Che battutona Astrid, davvero. Ora ti stritolerà di nuovo.

     
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    Saltarle addosso come una scimmia potrebbe non essere stata l'idea del secolo, però l'ho vista sputare fuori quel pezzo di mela quindi ha funzionato! Ah! Dal modo in cui mi minaccia con la sua scarpa però non sembra aver capito quanto di coraggioso ci sia stato nel mio gesto, e va bene così, è ancora sconvolta ed io starò qui a tessermi le lodi da solo, quando si riprenderà mi ringrazierà da sé. Spero.
    Gli occhi passano da lei alla scarpa più volte, cerco di calcolare quanto potrebbe farmi effettivamente male se dovesse colpirmi sul naso, ma tanto sono abituato ad andarmene in giro con le narici sanguinanti dopo le gomitate della Miller.
    L'unico Rick che conosco è un vecchio ex marinaio che vive nella mia comune hippie in Galles, dubito che ti possa volere morta, ma non si può mai sapere. Magari gli ricordi una vecchia sirena che lo ha stregato.
    Alzo le spalle con tutta la calma del mondo, come se fosse effettivamente probabile che la biondina in questione sia in grado di farsi spuntare la coda e... Ehi aspetta, se non sbaglio le sirene esistono! Cazzo! Mi dimentico che il mondo dei maghi è fighissimo e pieno di gente che copula con le creature per creare ibridi strani! Devo parlare col mio Rick.
    E comunque non mi drogo. Mamma ha fumato troppe canne mentre era incinta e credo di aver sviluppato una sorta di resistenza all'erba.
    Questo non spiegherebbe il perchè io sia quasi sempre iperattivo come un'upupa sotto cocaina, ma dettagli. Cioè, dovrei camminare sul pianeta terra come se fossi l'essere umano più tranquillo del mondo... Però mangio come un'orso e non ingrasso, quindi forse tutti gli effetti collaterali si sono concentrati sul mio metabolismo.
    Dovrei chiedere alla biondina se anche la sua di mamma era sotto sostanze psicotrope mentre era pregna perchè parla davvero tantissimo, e di solito sono io quello che lascia andare la bocca tipo cascata con i rubinetti aperti al massimo. Mi appunto mentalmente tutto quello che devo dirle perchè è difficile starle dietro ed il criceto che mi vive nel cervello di base fa già molta fatica a correre sulla ruota e sento che se lo sforzassi troppo potrebbe morirmi d'infarto.
    Però sai che divertente se mi partisse una visione proprio adesso? Mi perderei metà del suo discorso e di sicuro penserebbe che ho mentito sulla questione droghe perchè se non sapessi che esiste questo dono che mi è capitato sicuramente lo crederei anche io e... Cosa dovevo dirle?
    Ho visto che stavi soffocando con la mela.
    Seleziono il primo punto tirando fuori l'indice ed elenco i restanti con lo stesso metodo.
    Non era uno strano modo per provarci con te. Scusa se ti ho spaventata. Si, ti stavo seguendo.
    Frullo le quattro dita alzate a mo di saluto e con un sorrisone soddisfatto a trentadue denti stampato in faccia. Mentirle non sarebbe giusto visto che mi sono fatto beccare, e poi non c'è niente di male nell'ammettere di voler proteggere il proprio amico da un cuore spezzato, no? Sono sicuro che la biondina capirà.
    Le stringo la mano, sorpreso di sapere che il capellone le ha parlato di me e della mia dieta vegetariana che crea gas tossici di cui non mi vergogno affatto. Chissà se lei sa che me ne vado in giro nudo per la stanza e che dormo con le chiappe di fuori, anche se qualcosa mi dice che Ralph ha preferito omettere questo dettaglio.
    Io so... Che?
    Sono confuso. Molto. Il criceto arranca e suda. Cosa dovrei sapere a parte la faccenda dell'effetto vento? Perchè parla come la protagonista di un romanzo di spionaggio? Uno di quelli che mamma odia perchè secondo lei rappresentano la parte peggiore del patriarcato maschilista e guerrafondaio.
    Mi hai tirato una gomitata?
    Nella foga del momento non me ne sono reso conto, ma se mi ha fatto male probabilmente domani mi verrà un bel livido. Ho la pelle sensibile.
    Nel dubbio, preda del delirio del momento, accetto la mela che mi porge e la morsico dal lato intatto. E' buona, non sa di potenziale arma distruttrice di masse.
    Io sono babbano, ma non credo di aver mai detto una frase del genere. Vivo un po' fuori dal mondo, senza telefono, computer e robe così.
    Sto parlando a voce un po' troppo alta per la biblioteca e me ne rendo conto solo quando altri studenti ci zittiscono e io chiedo scusa con un sussurro ma rimanendo comunque per terra perchè è stranamente comodo.
    Comunque non voglio darti fastidio o cose simili, stavo solo controllando la persona con cui sta parlando Ralph al momento. Cioè tu. L'ultima volta non gli è andata benissimo e da bravo amico è mio dovere salvarlo. Anche se è più grande di me e potrebbe pararsi il culo da solo, ma ho questa cosa che mi spinge a voler aiutare gli amici e un sacco di persone mi dicono che sono privo del senso di vergogna, quindi eccoci qui. Spero di non aver affaticato il tuo criceto Astrid, parlo in modo strano e tu sei già confusa di tuo a quanto pare... Che poi non dovrebbero bastare gli incantesimi per la difesa personale? Potrebbero inventarne uno che fa esplodere i tuoi nemici sul posto, ma credo sarebbe illegale e poco etico.
     
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    Il paragone con una sirena la rese affabile nell’immediato. La sua vanità la portava a crogiolarsi fin troppo sui complimenti altrui, prendendoli come segni positivi dell’effetto che aveva sul mondo. Per lei un complimento del genere era come ricevere un fiore o una bella pagella.
    Si rilassò sulla sedia, poggiando il mento sui dorsi intrecciati delle mani. Quel ragazzo parlava tanto quanto lei. Chissà come, la madre fumatrice di canne non la stupì minimamente. Quindi la stava seguendo per davvero: era appurato.
    “Ironico fare un’affermazione spaventosa proprio dopo quella che dovrebbe tranquillizzarti.” Eppure essere seguita non era poi così nuovo, per lei. A scuola i ragazzini cercavano sempre scuse per attaccare bottone, e agli eventi della madre sentiva il fiato sul collo, tra paparazzi e gente che voleva saperne di più sulla giovane Lavin. Per non parlare dei "gentiluomini" che le facevano la corte...
    Il ragazzo sembrò improvvisamente avvertire una schermata “Error 404” nel cervello, perché prese l’espressione non molto intelligente di Astrid quando provava a fare le equazioni.
    “Sai che… andiamo, che mi sto vedendo con Ralph. No? O hai altri motivi per inseguirmi?”
    Non si era reso conto neppure che gli avesse sferrato una gomitata. Tanto meglio, voleva dire che non gli aveva fatto male. Si stupì di come la propria forza fisica potesse risultare così insulsa.
    Lo stupore aumentò quando scoprì che il ragazzo vivesse lontano da ogni fonte di elettricità. Strano per un babbano, almeno. Loro erano fissati con queste cose. Lo era anche lei, suvvia!
    “Mi chiedo come faccia un babbano a vivere senza, sai? Insomma… prima di scoprire i gufi… come ti tenevi in contatto con gli altri? Devi quantomeno vivere in una grande città… casa mia è semi-sperduta nelle highlands, e ti dirò che negli ultimi anni mi sono fatta compagnia con Instagram e simili, per non parlare di Netflix… quando inizi a smanettare con la tecnologia non ne esci più. Ma forse è per questo che non ne vuoi sapere”, pensò infine ad alta voce. Poi si ricordò che si trovassero in biblioteca, quello che doveva essere uno dei posti più silenziosi del castello… infatti qualcuno li zittì e diedero entrambi una regolata al proprio tono di voce.
    “L'ultima volta non gli è andata benissimo e da bravo amico è mio dovere salvarlo.”
    Astrid sorrise, quasi onorata. “Magari dovrebbero salvare me da lui e dai suoi amici impiccioni”, lo punzecchiò. “Sto scherzando. Sono contenta che abbia amici così spalleggiarlo. Io a Hogwarts conosco ancora pochissima gente… quindi è un piacere conoscerti, Friday. Sì, il mio criceto è sempre affaticato”, ridacchiò di sé stessa. Ormai aveva fatto l'abitudine a quel tipo di frasi. “Sì, un tantino illegale. Forse peggio di un Avada Kedavra, se ci pensi…che mente criminale”, lo prese in giro, continuando a sfogliare il libro. “È che mi è accaduta una cosa con un certo Serpeverde, e…voglio stare più attenta. Cioè, sento il bisogno di sentirmi protetta e… l’unica cosa che può davvero proteggere un mago, oltre ai buoni amici, è la conoscenza sì, Astrid… proprio quella parola che ti dà il mal di testa.
    “Non pensavo di dirlo, ma questo libro è interessante… ti dà 260 modi per cavartela in situazioni strane, e mi sono già segnata qualcosina. Scommetto che non tutto ci viene insegnato a lezione, sarebbe impossibile… per esempio, sapevi che c’è un incantesimo per attorcigliare le orecchie dell’avversario in un fiocco perfetto, tipo Minnie Mouse? O uno che manda una musica screamo nella testa dell’avversario per confonderlo?” Scorse il dito sull’indice dedicato al cranio, per poi ritornare al motivo per cui Friday si trovasse lì.
    “Vedi? Sono pericolosissima. Talmente sicura di me che ti rendo partecipe dei miei piani malefici." fece una breve pausa. "Quella ragazza deve aver fatto un danno enorme, eh? Cos’è successo? Se vuoi raccontarmelo, chiaramente…” non voleva farsi i cavoli di nessuno, ma l’avrebbe aiutata a capire meglio la situazione in cui si trovava. Di gente che lasciava solchi enormi per poi sparire ne sapeva qualcosa. “A proposito…cosa ti ha detto di me...?” Non conosceva ancora le vere intenzioni di Ralph sul suo conto. L’aveva baciata appena la sera prima, lasciandola interdetta. Eppure lei era stata così spregiudicata da tornare indietro e ricambiare il bacio, non sapeva neanche lei il perché. Ora aveva una curiosità pazzesca di sapere come Ralph parlasse di lei in sua assenza. Il modo in cui ne parli coi tuoi amici la dice lunga, no?

     
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    Beh, potrei seguirti se avessi una grossa tarantola incastrata nei capelli e volessi togliertela senza fartelo sapere. Oppure se fossi fatta di cavoletti di Bruxelles potrei rincorrerti e tentare di mangiarti perchè non sarebbe del tutto cannibalismo, ma poi mi sentirei in colpa per aver privato il mondo di un'essere umano promettente e la mia mamma mi sgriderebbe perchè non le piace la caccia e credo che, alla fine della fiera, potrei rimanere sul cesso per una settimana intera se dovessi consumare così tanta verdura. Però no, in questo caso era solo per Ralph.
    Le ho appena raccontato di un potenziale omicidio culinario con tutta la tranquillità di questo mondo e se dovesse iniziare a guardarmi strano non ne farei un problema, ma che colpa ne ho io se sono abituato a dire tutto quello che mi passa per la testa? E poi è divertente l'idea di un cavoletto gigante che fugge da me urlando a squarciagola, se sapessi disegnare ci farei su un fumetto in questo istante.
    Comunque questo Netflix va alla grande, eh? Ne parlano sempre tutti come di un posto pieno di roba da vedere e non sarebbe male farmi una cultura a riguardo prima o poi invece che tenermi in testa solo quei quattro o cinque film che Monday mi ha portato a vedere durante le gite in città. Peccato che proporre a mamma una cosa del genere significherebbe sorbirsi due ore di predica su quanto l'industria cinematografica e televisiva sia piena di messaggi sbagliati che distruggono la mente dei ragazzini per portarli ad amare il capitalismo.
    Vivo in una comunità hippie gallese, non ci serve la tecnologia. Parliamo a voce tra di noi e per le emergenze i membri più anziani possiedono dei telefoni coi tastoni grossi. Ho delle mucche che mi pascolano in giardino un giorno si e l'altro pure, è un bel posto.
    Nonostante il balzo comunque la biondina sembra propositiva nei miei confronti ed apprezzo che non mi abbia sollevato di peso per portarmi dal preside o cose del genere. Ok che è più bassa di me, ma dato il mio peso specifico deduco che portarmi in spalla non dovrebbe essere poi così complicato nemmeno per una Tassa che tira gomitate intangibili.
    L'osservo mentre continua a sfogliare quel libro e aggrotto appena le sopracciglia quando parla di voler stare più attenta a causa di qualcosa che le è capitato con un Serpeverde... Chissà come mai sono sempre i tizi di quella casata a portare più guai. Non mi piace giudicare i libri dalle copertine, ma quel posto pare un concentrato di teste di merda degne di nota. Oppure lei sta travisando tantissimo e il ragazzo con la cravatta verde ha solo tentato di aiutarla mentre si stava soffocando con una ciambella. Magari ha problemi a deglutire e non vuole ammetterli nemmeno a se stessa.
    Mh, non so sai. Cioè, la conoscenza è molto figa ma mia sorella Tuesday è enorme e muscolosa e direbbe che un bel pugno sul naso vale più di qualsiasi parola. Però lei non è una maga quindi non sa cosa sono gli Avada Kedavra.
    E spero non lo scopra mai, anche se vista la mia attitudine buona non c'è pericolo. Cazzo però, sarebbe assurdo se diventassi tipo cattivissimo e decidessi di uccidere i nemici che hanno osato levarmi il pranzo da sotto il naso. Sono traumi difficili da superare.
    Perchè dovresti infiocchettare le orecchie di qualcuno? Non sarebbe meglio farlo con le ginocchia per impedirgli di camminare?
    Forse sono io che sbaglio modo di pensare, ma come attacco mi sembra molto stupido e inconcludente. Cioè cosa potrebbe mai dire l'altra persona? "Oddio non sento più, che tragedia vado a impiccarmi"?
    Oddio, spero di non avere davvero lo spirito di un guerrafondaio... Scherzavo sul diventare cattivo, lo giuro sulle mie gatte!
    Dovresti chiedere a Ralph cos'è successo, non voglio invadere così la sua privacy. Ma a quanto dicono la tizia aveva delle tette giganti.
    Mimo dei seni grandi come meloni davanti al petto scarno che mi ritrovo. Chissà che mal di schiena avrà quest'universitaria che gli ha spezzato il cuore, però se il mio compagno di stanza ha trovato di che consolarsi con questa biondina simpatica allora sono contento per lui!
    Di te ha detto che... Aspetta un secondo, devo ripescare le parole esatte.
    Mi concentro con lo sguardo fisso nel vuoto e l'indice puntato contro la tempia, rimango così qualche secondo per rimettere insieme il dialogo avvenuto tra me e il capellone perchè ci tengo ad essere preciso.
    Oh, l'hai vista quella bionda nuova tra i Tassi?
    Tento d'imitare la voce suadente di Ralph e le sue espressioni ma dubito di essere un bravo attore. L'importante è che passi il messaggio.
    Ma dai, quella coi capelli woooom effetto vento! Senti Fry, devi smetterla di pensare solo ai germogli di soia e iniziare a guardare un po' di figa.
    La guardo e m'inchino con un sorriso soddisfatto sulla faccia, come se mi aspettassi e richiedessi un fottuto applauso per questa rappresentazione teatrale da urlo.
    Ecco. Tutto qua. Ti ha fatto un complimento però, non è carino?! Cioè se fossi stata brutta non ti avrebbe mai preso come esempio, non credi? Io ne sarei super onorato! Lo sai che una volta l'ho baciato a stampo? Ralph intendo. Stavamo giocando a quella roba che si fa con le bottiglie e gli ho piazzato le labbra addosso, ma a lui non è piaciuto quindi puoi stare tranquilla che non ti ruberò mai l'uomo.
    Ehi... Wyldflower, ti sei dimenticato di un punto molto importante di tutta questa faccenda ma come al solito il tuo cervello ci mette sei ore in più rispetto agli altri per arrivare ai punti salienti. Ralph piace anche a Karen, razza di coglione! Da che parte stai?! Vuoi vedere la tua amica rossa col cuore a pezzi? Certo che no! E allora agisci!
    Cioè... In realtà non sono proprio sicurissimo riguardo al fatto che non gli sia piaciuto!
    Ecco, bravo! Inventa stronzate che lederanno l'immagine del capellone per sempre, ma almeno Karen sarà fiera e contenta!
    Nel senso... Molto spesso l'ho beccato a guardarmi le chiappe perchè dormo nudo e non mi stupirei se dovesse scoprirsi bisessuale grazie a me che sono un bocconcino prelibato, non trovi? Noi della comunità arcobaleno siamo molto aperti e sento la presenza di Ralph a tanto così dall'entrare. Nella comunità. Non in altri pertugi. A meno che lui non voglia. E secondo me lo vuole.
     
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    Astrid fissava il grifo con aria confusa. Quel ragazzo parlava davvero UN CASINO. E diceva cose che a mala pena avevano un senso. Ma forse era lei a essere così stupida da non capire… era una possibilità abbastanza probabile. Astrid non riusciva a decifrare bene le sue intenzioni. Non capiva che impressione gli stesse facendo. Se provasse simpatia verso di lei… o la vedesse solo come una possibile minaccia sentimentale nella vita dell’amico. In ogni caso lei lo stava trovando un sacco simpatico, e lo guardò ammirata quando parlo della sua vita da “hippie”.
    “Io ho delle papere!” Le uscì di slancio (che detta così pareva abbastanza no sense). “Una famiglia di papere, al mio cottage. Le mie preferite sono Adelina e Guendalina, camminano sempre in coppia, sono adorabili. Mi piacerebbe un sacco avere delle mucche… latte fresco tutti i giorni! Amo il latte. Ogni tanto si vedono delle capre, ma non sono mie… mia madre non ama aver animali attorno a cui badare, alle paperelle ci penso io… però vorrei tantissimo un Golden Retriever. Se solo li accettassero qui a Hogwarts ne avrei preso uno di nascosto. Ma suppongo che sia troppo grande e rumoroso… e combina guai” sciorinò quasi senza prendere fiato. Il mix logorroico dei due era fenomenale, e Astrid doveva fare un enorme sforzo nel parlare a bassa voce. “Insomma siete delle specie di Amish? Avete una mise particolare?” Astrid se lo immaginò con quella tipica degli Amish, e pensò che gli sarebbe stata benissimo.
    “Non sono tipa da pugni sul naso, caro Friday… lascio giudicare te” alzò un braccio e mise tutta la forza che aveva in corpo per cercare di far apparire un impercettibile muscoletto.
    “Sono la persona più debole che esista… e anche i miei riflessi fanno pena. Per questo ho bisogno di imparare qualche trucco nuovo. Qualcuno che non faccia male… ma mi tiri fuori dai guai. Capisci che intendo?” Lei non era tipo da far male a una mosca, e questo era ciò che la fotteva. A parte il cervello piccolino, s’intende. “Sulle ginocchia non ho ancora letto nulla… però sì, sarebbe ganzo! Su conosci qualche trucco del genere? Potrei provarlo su di te?” Da dove le uscivano queste idee strepitose? Quel Friday non la conosceva nemmeno, e di certo non si sarebbe mai lasciato prendere in balia delle sue magie rovinose.
    “Tette giganti, eh?” Si guardò il petto. “Buono a sapersi… forse dovrei cercare qualcosa anche su quello…” disse insicura, tornando a sfogliare distrattamente il libro per combattere l’imbarazzo.
    “Sai che questo effetto vento non l’ho ancora capito? Mi volano i capelli e non lo so?” Stava iniziando ad essere cringe tutta quella storia… lo diceva anche Ralph. Ma lei non percepiva nessunissimo vento. “Sarebbe utile però… aria condizionata incorporata” ridacchiò.
    Quando quello disse di averlo baciato si paralizzò.
    “Tu hai…cosa…? Che razza di amici siete?”
    Poi il riccio iniziò a dire frasi sconnesse, marcando un concetto per poi ritrattarlo subito dopo, e la bionda si trovò nuovamente in preda alla confusione più totale.
    “Beh, sì… sei un bel ragazzo…” disse, incerta. “Allora dev’essere per forza bisessuale… altrimenti perché mi avrebbe baciata ieri sera?” Rifletté a voce. “Secondo te sono solo un passatempo?” Gli domandò con degli occhioni da cucciolo bastonato. “D’altronde come ho potuto pensare di piacergli davvero… i segnali erano tutti diversi…” grattò la superficie del tavolo, guardando un punto imprecisato. Si stava di nuovo perdendo nei suoi pensieri. “È sempre così, sai? Per i ragazzi sono sempre un passatempo. Ci sono abituata. A volte mi chiedo se sia tanto difficile vedere in me qualcosa di più che delle onde bionde e un paio di occhi azzurri… eppure cerco sempre di essere gentile, divertente… di farmi apprezzare dalla gente. Per me è importante…” abbassò la voce quasi a un sussurro. “Io sono più di così…”, disse più per auto convincimento che altro. "Tutti lo siamo."

     
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    Grifondoro
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    Provo a immaginarmi il castello pieno di latrati, i corridoi rivestiti di peli e feci mentre nel cortile i cuccioli nati dagli accoppiamenti più disparati si divertono a rincorrersi... Sarebbe carino! Probabilmente Ralph si trasferirebbe seduta stante perchè da quel che ho capito non è molto appassionato di bestie a quattro zampe, ma secondo me lo dice solo perchè non ha ancora trovato il cagnolino giusto da portarsi appresso.
    Sarebbe terribile se ammettessero i cavalli, lì scapperei io urlando e piangendo come un bimbo. Maledetti equini deformati, tutti busto e zampe sottili, non è normale che riescano a reggere tutto quel peso ed è per questo che sono creature del demonio.
    Non so chi siano gli Amish, ma va contro il credo della comune obbligare i suoi occupanti a vestirsi tutti uguali. E' per questo che non ho detto a mamma della divisa che indossiamo qui, altrimenti avrebbe trovato un modo di entrare per protestare con cartelli e forconi.
    Quella donna è dolcissima e molto materna, però tiene moltissimo ai suoi ideali -qualcuno direbbe pure troppo- e se vede delle ingiustizie parte come un razzo pronto a schiantarsi a tutta velocità, quindi si, meglio tenerla all'oscuro di certe informazioni se desidero continuare a studiare al castello.
    Osservo il braccino di Astrid ed effettivamente non è chissà quale dimostrazione di forza e possenza muscolare, forse potrei consigliarle di spaccare un sacco di legna come fa Tuesday e magari un giorno sarà in grado di tirare gomitate alla gente perforando loro cassa toracica e polmoni. Non che sia un risultato di cui andar fieri e uccidere il prossimo è sbagliato, però i maghi possono guarire qualsiasi cosa, no?
    Conosco solo gli incantesimi del primo anno, scusa... Però da quel che ho capito ad un certo punto si può imparare una sorta di teletrasporto magico fighissimo! Quello sicuramente ti tirerà fuori da qualsiasi guaio. A meno che tu non sia una di quelle persone che considera la fuga come un'onta, perchè se è così allora cambia subito idea perchè ok essere coraggiosi ma anche la vita vale la pena di essere vissuta.
    Ma sentitemi, tutto responsabile e saggio... Ora rimane solo da vedere se sarò in grado di seguire i miei stessi consigli in futuro, ma per mia fortuna nessuno per ora pare interessato a picchiarmi. E col fatto che a volte vedo il futuro posso sempre sperare di evitare i guai sul nascere, ah!
    Comunque si, se vuoi provare a gonfiarmi il naso o cose simili per esercitarti divertiti pure. A quanto pare sono bravo a incassare.
    Gli occhi mi cadono sul suo petto, più per innocente curiosità che malizia, e non riesco ad astenermi da commentare la faccenda tette.
    Beh, le tue non sono piccole. Si ok, non hanno la forma di due palloni da calcio, ma chi se ne frega. Nemmeno il mio fisico è chissà che ma se tu ti piaci non dovresti cambiare per gli altri.
    Anche Karen e Daisy hanno poche curve ma sono belle lo stesso, il valore di una persona non si calcola dal peso della mammella. Giusto se è una vacca da latte, ecco. Comunque mi fa sorridere il constatare di essere circondato da ragazze con poco seno, forse possiedo una sorta di forza gravitazionale che attrae solo le portatrici delle coppe piccole... è una teoria che devo studiare con Ralph appena possibile.
    Senti non lo so, io ho visto solo tutti quei luccichini nei tuoi capelli svolazzanti e ho pensato "Wow!". Ci sono ancora molti misteri di voi maghi che non capisco e magari appartieni ad una razza che gira con un phon invisibile tra le scapole ma non puoi dirmelo perchè ne va della segretezza della tua tribù.
    Alzo le spalle con l'aria calma di chi ha appena tirato fuori la teoria più plausibile del mondo, e chi dice che non sia vero, dopotutto? Un po' come quella storia dei chip per spiare la gente tramite i cellulari.
    Comunque, sembra che l'ultimo sproloquio su Ralph bisessuale potenziale abbia funzionato perchè la biondina pare un pelo affranta all'idea di essere un mezzo passatempo ed io non so se gioire o sentirmi in colpa. Dai Wyldflower, c'è in ballo la vita di Karen ed i suoi sentimenti, non puoi rovinare tutto solo perchè una sconosciuta sta avendo una crisi di fronte a te!
    E se quel capellone l'ha già baciata questo significa che potrebbero mettersi insieme prima o poi, e se si mettono insieme la rossa starà male e non voglio vederla così, quindi che cazzo dovrei fare?! E' troppo tardi per mentire più duramente e dirle che io e Ralph abbiamo fatto sesso e lui la sta solo prendendo in giro, anche perchè il compagno di stanza viene a saperlo la mia morte è certa e definitiva. Però non ho nemmeno voglia di spaccare l'autostima di Astrid che, in fin dei conti, non ha fatto nulla di male!
    Perchè mi sono infilato in questa storia, mannaggia a me?!
    Ehm... su, vedrai che andrà meglio.
    Glielo dico con un sorriso imbarazzato ed un filo di sudore che mi scorre lungo la tempia mentre le faccio pat pat sul cranio un paio di volte come si fa coi gatti.
    Un giorno piacerai a qualcun altro e non ti sentirai più una larva deforme perchè diventerai una bella farfalla e l'interno rispecchierà l'esterno. Poi insomma, oltre alle cose che ho visto oggi che altro c'è? Non è colpa di nessuno se Ralph preferisce altro.
    Cosa ho detto? Aveva senso? Sto continuando a sudare, vorrei sparire e smetterla di trovarmi in questa situazione del cazzo prima di lasciare un lago in biblioteca o rischiare di farmi scappare qualche informazione che la biondina non dovrebbe sentire, così mi alzo di botto tipo molla spolverandomi i vestiti con l'aria finto impegnata di chi ha un peperoncino su per il culo.
    Comunque è stato bello salvarti la vita, adesso devo scappare perchè credo di aver mangiato troppi cavoli con salsa piccante a pranzo e ho un bagno da intasare. Magari ci si becca in cortile per quegli incantesimi, addio!
     
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