Salviamo gli ippogrifi!

Lezione di Magizoologia

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    Rimuginò pensoso per qualche attimo sulla domanda del Fernandez. "Beh ma almeno non rischierete di perdere la testa." Non vedeva come delle protezioni avrebbero potuto spaventare gli ippogrifi, ma non glielo disse. In ogni caso non avrebbe rischiato che degli studenti di Hogwarts mettessero a repentaglio la propria vita per nulla. Quella voleva essere una nuova avventura ma nulla di cui aver timore. Avrebbero dovuto sentirsi al sicuro e protetti.
    Si voltò verso la studentessa che aveva richiamato la sua attenzione. Quando notò le sue condizioni fisiche, la guardò con labbra dischiuse ed un'espressione stupita. "Oh. Questo sì che è una sorpresa." Non se l'aspettava, era certo. Consultò velocemente i documenti ricevuti sulle varie presenze, sperando di trovarvi lì qualche nota. Lasciò perdere poi poco dopo, scuotendo il capo. Non sarebbe stato appropriato farsi vedere in difficoltà. Avrebbe comunque trovato un modo di inserirla nella lezione senza metterla in pericolo. Guardò per un attimo Igor, chiedendosi se avesse potuto prenderla in carico lui, ma nemmeno in quel momento sembrò collaborativo nei suoi confronti, così evitò di chiederglielo. Lo intimoriva troppo anche solo per provare a dialogarci. "Sai cosa? Potrai esserci utile. Ma resta al mio fianco, okay? Quando sarai stanca, chiameremo qualcuno per scortarti fino a scuola." Annuì, distendendo le labbra in un sorriso rassicurante, sporgendosi poi per darle una rigida e goffa pacca sulla spalla.
    Tornò poi agli studenti, esaltato dalla bravura dei ragazzi. "Bravissima Richards." La indicò battendo le mani. Effettivamente si entusiasmava per poco, avrebbe dovuto darsi una calmata, ma l'idea di avere una compagnia così ben preparata lo rendeva fiera.
    "Purtroppo c'è negli ultimi anni, non è raro osservare un intenso traffico di creature rare soprattutto in queste zone. Alcune scappano dai loro aguzzini e proliferano dove possono, mettendo in pericolo la loro vita e quella di altre creature." Si apprestò a rispondere alla Metìs annuendo serio stavolta. Quello del traffico illegale era un argomento che lo intristiva parecchio, per cui provò a glissare l'argomento per non rovinarsi l'umore. "Brava anche la Ca... Cavanaugh, giusto?" Chiese ad Igor, ottenendo di nuovo uno sguardo che gli gelò l'anima. Si schiarì la voce, sistemandosi i capelli in un codino basso. "Sì, okay. Se non ci sono altre domande, proseguiamo lungo il sentiero. Lascio però prima la parola al mio collega."



    Scadenza: 17 ottobre
    Si accettano ritardatari per questo giro ma fate finta di essere arrivati in orario perchè ora il gruppo si sposta dal luogo di incontro.
    Aspettate il post di Igor per postare.
     
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    Quella parte verteva soprattutto su quello che era il tema di studio dell’altro quindi Igor si limitò a fare quello che competeva a lui, ovvero trovare qualcuno di adatto al suo scopo.
    Il primo ad arrivare lo scartò a prescindere, assolutamente no.
    Il trio successivo consisteva in tre ragazze, una delle quali non gli era del tutto estranea, ma non ricordava di preciso dove l’avesse vista.
    In compenso aveva una mongolfiera al posto della pancia ed era chiaro quanto lei non si dovesse trovare lì in quel momento.
    Si sporse quindi verso Pekkanene gli chiese in modo che solo lui potesse udirlo – chi glielo ha firmato il permesso a lei?-
    Si rese conto da sola che non era il caso si addentrasse in quell’esperienza ma non sembrava minimamente interessata a volersi fare da parte.
    -Puoi tornartene al castello, sarebbe il top-
    Igor valutò i pro e i contro, dove sarebbe stato meglio metterla? Con Joel che avrebbe dovuto difendere o con lui che avrebbe attaccato?
    In effetti il Bulgaro era il migliore dei due in quel campo e alle sue spalle sarebbe stata abbastanza protetta ma c’era un’ippogrifa incinta, poteva fare esperienza di empatia.
    -Vai con lui- le disse poi prese i fogli in mano con le loro schede.
    Aspettò che rispondesse alle loro domande dopo di che formò la sua squadra – White Damon, Murphy, Miller, Thompson, Mètis, McCormac, venite con me- si addentrò quindi nella foresta in un percorso diverso da quello che avrebbero seguito gli altri.
    Quando giunse nel posto designato si fermò e si voltò verso di loro.
    -Come già anticipato ci sono degli Jaralda e degli Ippogrifi da scortare, uno da far partorire.
    Il nostro obiettivo però non è agevolarli, semmai ostacolarli.
    Dobbiamo fare in modo che la loro “missione” non vada in porto.
    Mi aspetto che catturiate entrambe le creature e le portiate via. La destinazione finale per noi è il lato est della foresta oscura.
    Spero che sia chiaro che dovrete stilare una strategia prima di buttarvi a capofitto, decidete chi volerà sugli ippogrifi, chi preleverà gli jaralda.
    Lasciate perdere l’ippogrifa incinta, anche se potete far credere loro che è di vostro interesse-

    Ora avrebbe potuto dare loro delle dritte sugli incanti da usare ma riteneva che non fosse necessario, erano tutti grandi e appartenevano ad anni superiori, avrebbe iniziato con l’osservarli in azione.
    Tirò fuori l’orologio che aveva nei jeans e notò che mancavano dieci minuti all’orario pattuito.
    -Bene, usate questo tempo per organizzarvi, dopo di che addentriamoci.
    Se sarà necessario il confronto diretto vi chiedo solo una cosa, usate il cervello non siate impulsivi.

    Andò in ispezione mentre loro confabulavano tra di loro. C'erano dei movimenti e nessuno sembrava rassicurante.
    Igor si addentrò ancora un pò infine decise di tornare dalla squadra .
    -Cambio di programma, niente di fittizio, ci sono dei veri bracconieri, elaboriamo una strategia e poi diamo supporto agli altri -

    Edited by __Grace__ - 12/10/2021, 09:04
     
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    ci risiamo
    Tino Fernandez

    ascoltai la risposta del ragazzo del accademia è io borbottai : Il mio ha paura delle protezioni troppe esagerate alzando le spalle cosi mi convinsi , mi infilai alcune delle protezioni .
    Tenendo la mia bacchetta di vite con la piuma di ippogrifo ( la piuma era di Eldest ) come il suo nucleo ben stretta ,
    comunque quando l'insegnante esterno della scuola fece i complimenti alla ragazza che in effetti , le risposte giuste le avevo date io , ed erano precise .
    Chi meglio di me sa come comportarsi con gli ippogrifi , io ne ho uno al castello la cosa mi fece storcere il naso e mi fece calare l'attrazione che ho avuto su di lui .
    Il mio istinto era girare mandare a quel paese l'insegnante esterno e tornarmene a scuola ma ...... decisi di rimanere perché ero curioso di vedere come si sarebbe sviluppata la cosa .
    Ci divisero in due gruppi e io rimasi con Joe mentre l'altro gruppo andò con Igor sbuffai , poi quando Joe inizio a camminare io lo segui senza dire nulla .



    Tino fernandez - Grifondoro V anno



    ✕ schema role by psiche
     
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    Ascoltò le spiegazioni del collega, attendendo il suo turno prima di rivolgersi al resto del gruppo. "Bene. I vostri compagni si occuperanno di pensare ad una strategia difensiva mentre noi cercheremo di approcciare alle creature e di tranquillizzarle. Se i bracconieri dovessero attaccarci, voi con Igor dovete proteggerci, intesi? Quindi fatevi trovare preparati." Spiegò ai ragazzi per essere sicuro che avessero capito il loro compito.
    Avrebbero dovuto, in altre parole, preparare il campo di battaglia perché era possibile ce ne fosse una. Ovviamente, in ogni caso, Joel ed Igor non avrebbero permesso che accadesse loro del male. Ci avrebbero provato almeno.
    A quel punto le loro strade si divisero. Igor con il suo gruppo procedette verso il centro della foresta, mentre quelli con Joel verso la radura.
    "Richards, Cavanaugh, Backer e Rosencrantz si occuperanno degli ippogrifi. Van Der Heiden, Fernandez, Wylie e White Rose degli jaralda." Ritenne opportuno fare quell'ulteriore suddivisione così da semplificare il loro lavoro. La divisione dei compiti era alla base di una buona riuscita. "Mercurio. È un incanto semplice che trasfigurerà momentaneamente la vostra bacchetta in un rivelatore di temperatura. Dobbiamo assicurarci che le condizioni delle creature siano buone prima di spostarle. La normale temperatura degli ippogrifi si aggira tra i 37,5 e 38,5 mentre per i jaralda non deve essere inferiore ai 38 gradi. Signum vitae invece vi permetterà di valutare i parametri vitali. " Mosse la bacchetta con un gesto secco, mostrando loro il funzionamento dei due incanti. Il primo per la rivelazione della temperatura, il secondo per tutti i parametri vitali. Avrebbe contato sulle loro conoscenze qualora fossero necessarie altre valutazioni o azioni. "Prima di agire però assicuratevi la loro benevolenza." Spiegò annuendo, arrivando alla radura. Lì si fermò, indicando le creature poco lontano ed invitando i ragazzi a muoversi con cautela. "Vanja, giusto? Tu prova con l'ippogrifa incinta. Io sarò vicino a te per aiutarti."



    Il gruppo con Igor dovrà impegnarsi a creare una strategia per proteggere il resto del gruppo. Quale potrebbe essere quindi il modo migliore per rallentare l'arrivo dei bracconieri nella radura? Cosa potrebbe ostacolarli? Pensate ed agite di conseguenza facendo riferimento alla lista degli incantesimi.

    Il gruppo con Joel è stato suddiviso in ulteriori due gruppi: uno si occuperà degli ippogrifi e l'altro degli jaralda. Vi è stato chiesto di approcciare alle creature nei modi canonici riportati e poi di valutare la temperatura con l'incanto spiegato e il Signum vitae per valutare i parametri vitali. Avete libera scelta sulle reazioni delle creature o sulle loro condizioni. Ad esempio qualcuna potrebbe essere ferita. In tal caso, potreste aiutarle e curarle. A voi e alla vostra fantasia la libera scelta.

    In seguito subentreranno i bracconieri, quindi attenti.
    Spero sia tutto chiaro. Per ulteriori dubbi o domande, contattatemi in privato.

    Scadenza 17 ottobre


    Edited by freckle` - 11/10/2021, 14:43
     
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    Danielle Richards | III anno | Corvonero


    Ellie
    Sorrido e arrossisco di un poco, di certo non mi aspettavo tutto quell’entusiasmo per una risposta corretta. Finisco di mettermi le protezioni: una coppia di parastinchi, il caschetto e pure un giubbottino imbottito in quanto continuano a parlare di bracconieri, di eventuali attacchi e la cosa non mi piace. Mi scambio un’occhiata eloquente con Skylee indicando con una rapida occhiata la rossa che ci sta raggiungendo. «Quindi che ti ha detto? Te ne torni al castello? Perché io non credo proprio tu debba continuare» punto le mani sui fianchi squadrandola con severità, le iridi dorate fiammeggianti ma quando ci riporta che le hanno dato il permesso di continuare ed anzi, le viene addirittura dato il compito di seguire l’ippogrifo gravido, mi stranisco scuotendo rapidamente il capo. «No, assolutamente no. Tu ora te ne torni al castello» scandisco cercando l’appoggio della bionda. Impugno quindi la bacchetta e mi dirigo di gran carriera verso il ragazzo simpatico. «Ciao, Joel giusto?» Mi schiarisco la voce e quando si volta per osservarmi perdo un po’ della belligeranza che ho avuto fino a mezzo secondo prima. «Scusami se ti disturbo, ma non credo che la situazione sia adatta per la Rosencrantz... È al sesto mese di gravidanza. Affrontare un ippogrifo... dei bracconieri... se le succedesse qualcosa...» Cristo puoi non guardami così però?! Mi schiarisco ancora la voce attendendo quella che è la sua risposta e nel frattempo faccio un cenno di saluto verso la bionda che invece è stata smistata con l’armadio silenzioso. Che culo. Penso sarcastica, almeno una gioia in questa lezione!
    Arriviamo nella radura e saluto Rose con un cenno della mano ed un sorriso d’incoraggiamento, purtroppo ci hanno divise ed io non posso lamentarmi della mia squadra se non per quella testa di rapa di mia sorella che SICURO ne combinerà una delle sue. Nel suo gruppo però ha Niels di quelli che conosco – che è pure un suo concasato – non dovrebbe incontrare troppe difficoltà poi vabbè gli jaralda sono estremamente tenerelli, sono sicura li apprezzerà quei mini pinguini.
    «Allora, sei emozionata?» Affianco Karen che mi sembra sprizzare entusiasmo da ogni poro ed istintivamente le aggiusto una delle protezioni che non la sta coprendo bene. Le sorrido. Tra noi lei è l’esperta in materia, so che ha una passione sfrenata per le creature ed una volta mi ha detto che voleva diventare magizoologa o comunque studiare la materia, dovrebbe essere in brodo di giuggiole per la lezione. «Ci dobbiamo inchinare prima, giusto? Serve fare anche dell’altro o una volta ricevuta l’approvazione abbiamo campo libero?» Annuisco. «Fai attenzione, per favore» le mormoro prima di osservare gli ippogrifi. Ce n’è uno dal piumaggio marrone, la zampa posteriore destra sollevata da terra quasi come se gli dolesse. «Quello mi sembra ferito» aviso Joel e mi sposto davanti l’ippogrifo in questione fissandolo negli occhi. Mando giù un grosso groppo di saliva e senza smettere di fissarlo negli occhi mi inchino. L’animale mi fissa per lunghi secondi e stringo le labbra trattenendo il respiro. Ora mi carica. Gratta con la zampa anteriore il terreno e velocemente cala la testa in un inchino non troppo convinto. «Si è inchinato!» Dico con entusiasmo rivolta a Karen e stringo la bacchetta avvicinandomi guardinga. «Ciao» sussurro all’animale con dolcezza porgendogli il palmo a modo che lo annusi. «Vorrei poterti aiutare se me lo permetti» mormoro accarezzandolo. «Mercurio» mormoro puntando la bacchetta con discrezione verso l’animale costatando che la temperatura è al limite. «Signum Vitae… Joel i battiti sono accelerati, credo. La pressione mi sembra bassa per una creatura simile...» mi volto a guardarlo e contemporaneamente carezzando l’animale mi sposto verso la zampa che come immaginavo è ferita, la prendo con delicatezza ma l’animale da segni d’irritazione.

    Interagito direttamente con Vanja, Joel e Karen
    Citati Rose, Skylee, Niels e Igor
    Sto approcciando col mio ippogrifo che ha una zampa ferita, gliela voglio curare ma se sta ad incazzà, aiut.
     
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    Prima di dividerci in gruppi saluto Niels che è alquanto contento di esserci e Karen affiancata a El. El! El! Sapranno gestire la cosa no? La fulmino. Lasciami stare qui cavolo! Penso. Quando Joel acconsente rammento Mi farò dare l'esenzione dalle lezioni. Ma non oggi intesi? É chiaro che non lo farò.
    Premurosa sorella! Sorrido in sua direzione vittoriosa. Rimango! Faccio cenno a lei e Skylee che sono contenta. Affianco Joel Si, Vanja é corretto annuisco e sto attenta a ciò che dice. Ma dai una ippogrifa gravida! Penso sorridendo silenziosamente. Amo gli animali babbani e quelli magici ma ciononostante non faccio ampie ricerche e tutto ciò che so lo apprendo durante i corsi o dalla bocca Degli appassionati. Quindi..devo misurare la temperatura e.. E sapere se sta bene. Ma..dubbiosa pongo una sensata domanda a Joel. Non è.. Pericoloso avvicinarsi ad una gravida? Sarà gelosa e territoriale no? Ma.. Depongono o partoriscono? Sono stata caricata da un ippogrifo due volte al primo anno, la mia esperienza fa schifo in merito.
    Deglutisco e lo affianco camminiamo in quella zona fino a che, poco distante da dove Ellie e Karen stanno valutando una creatura e richiamano l'attenzione di Joel scorgo un movimento sotto a dei rami che toccano terra. É nascosta proprio li la futura mammina. Sto a debita distante, é accovacciata e in assoluto relax. Aspetto che si liberi e sussurro in sua direzione. Provo ad avvicinarmi. Sono sicura che le sorelle sono sempre a lanciare occhiate in mia direzione ma voglio dire la sfiga deve sempre essere dalla mia?
    Sposto i rami più distanti da lei, il suo collo si allunga. É piu calma del previsto ma ciononostante meglio inchinarsi. Compio un inchino alla belle e meglio visto il pancione. Signorina, ci capiamo io e te mh? Penso pregando che acconsente più velocemente possibile. Sono una mongolfiera e non riesco a piegarmi più di così.
    Un verso e credo che sia il suo ok. Alzo la testa rossa e mi avvicino a passo lento, allo stesso modo estraggo la bacchetta con velocità minima perché potrebbe spaventarsi. Hei la voce é bassa e infonde sicurezza. Sorrido perché è l'esemplare più bello che io abbia mai visto. Sarà la gravidanza, il fatto che è giovane non lo so, ma è lucente e le piume sono grigiastre e ben sistemate. Mi avvicino ancora, credo che gli animali abbiano un modo tutto loro di capire la situazione. Mi osserva ed emette un suono. Non é una minaccia ma tutt'altro.
    Mercurio sussurro quando sono ormai vicino al suo corpo. Appoggio la mano sul suo testone anche se sono un po' sull'attenti. Mentre laccarezzo misuro la sua temperatura. Dai valori siamo al limite ma credo che sia anche tesa e stanca per via del suo stato. Non chiamo Joel perché va bene e voglio evitare di stressarla. Passo la mano in mezzo agli occhi e istintivamente appoggio il mio capo ramato vicino al suo occhio mentre lei si gira dal mio lato. Non so chiaramente cosa stia facendo ma c'è un'intesa particolare, mi sfiora e io credo che abbia capito tutto.
    Questo è un momento prezioso, accarezzo le piume di nuovo e sorrido mentre la creatura mi colpisce leggermente il braccio. Le carezze le piacciono.
    Andrà tutto bene umh? Sussurro e non so se può capirmi. Lo dico quasi più per convincere me, sono sincera.
    Usufruendo della sua tranquillità controllo anche i parametri vitali, credo che sia un po' agitata. Perché ci Sono io?
    Mi ricordo di concederle la mia mano, esattamente quando si stende di lato e istintivamente sgrano gli occhi quando sfugge da sotto il mio tocco. É piuttosto affaticata.
    JOEL! JOEL! sto urlando e non dovrei forse visto che si è accasciata. Insomma se partorisce lo sa fare no? Non dobbiamo fare niente.
    misurata temperatura all ippogrifa e parametri. CHIAMATO JOEL
     
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    Rose White

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    Infilai le protezioni che c’erano state fornite ed ascoltai la suddivisione in due gruppi. Ero con… Joel… se non erro si chiamava così, ero brava a ricordare le nozioni ma i nomi mi rendevano la vita difficile.
    Mi incamminai con il mio gruppo verso il luogo stabilito. Una radura, dove ci vengono spiegate diverse cose e veniamo nuovamente suddivisi. Cerco con lo sguardo gli studenti facenti parte del mio gruppo e sorrido a Niels. Noto la ragazza che era nel mio gruppo e mi avvicino sorridendo timidamente. «Ciao… Ti senti pronta?» le chiedo cercando di creare un dialogo. Prendo la bacchetta e la impugno con la mano destra tenendomi pronta ad ogni evenienza,«Io non ho idea di come siano fatti i Jaralda e voi?… ma dovrebbero essere qui, no?» chiesi indicando il luogo davanti a noi. Ad un tratto, qualcosa spuntò fuori dal terreno con una velocità assurda. Non uno ma più di uno… Rimasi a fissarli per qualche istante e spalancai gli occhi che finalmente si schiarirono diventando color nocciola per l’emozione positiva che stavo provando. Sorrisi con stupore e meraviglia «Sono stupendi… e veloci…» Feci qualche passetto in avanti «Ok da qualcuno dobbiamo iniziare… mi aiuti?» chiesi alla ragazza… Provai ad avvicinarmi ad uno, ma scomparve sottoterra scavando come non mai, per poi ricomparire più in la di qualche metro… cercavo di seguire i movimenti con la bacchetta pensando a un modo per poterci avvicinare senza che ne loro ne noi incorressimo a fare danni«Mi è venuta un idea… immobilus!» dissi verso il piccoletto che però fuggì facendo colpire il terreno al mio incantesimo, mentre una nuvoletta di terra si alzò dal terreno per l’impatto. «Suvvia…» Spostai i capelli dietro l’orecchio e rimasi immobile come una statua. Alla mia destra il terreno si mosse ed appena mise fuori il suo muso «Immobilus!» Il piccoletto cercò di scappare ma l’incantesimo riuscì a colpire le sue zampe anteriori. «Si! » dissi soddisfatta. Mi avvicinai con calma e con tranquillità «Ciao… non aver paura , non voglio farti del male…» iniziai a parlare con voce bassa e dolce… Afferrai con dolcezza il piccoletto piegandomi in avanti, e puntai la bacchetta verso di lui: «Mercurio…» La sua temperatura sembrava stabile la bacchetta trasformata in rivelatore di temperatura dava intorno ai 39 gradi… «Mi sembra buona no?» Mentre chiedevo un parere alla mia compagna, il Jaralda si mosse con le zampe posteriori con un movimento veloce e deciso. Per tenerlo fermo e non farlo cadere persi l’equilibrio arrivando con il sedere per terra. Lui era ben saldo sopra di me «Ahia! Accidenti... Calmati ti prego, voglio solo aiutarti, su… » Con le braccia ben incrociate cercavo di tenerlo fermo mentre con la mano, nel punto dove toccavo il Jaralda, iniziai ad accarezzarlo delicatamente. Si calmò piano piano ed anche le sue zampe posteriori si fermarono, non sapevo come, se la voce non alta o le carezze ma aveva funzionato. Rimasi a terra con lui sopra e allentai leggermente la presa. Spostai la bacchetta e castai il finite per eliminare l’immobilus alle zampe anteriori. «Bene… Ti sei calmato eh? » Dissi al piccolo furbetto «Ti dispiace se casti tu il Signum vitae?» Chiesi da quella posizione alla mia compagna di gruppo.

    Rose White- III anno – Tassorosso
    Interagito con Niels ed Evie
    Castato un Immobilus sul jaralda per poterlo bloccare, controllata la temperatura con l’incantesimo Mercurio. Caduta a terra per un movimento brusco del piccoletto e cerco di calmarlo mentre chiedo aiuto ad Evie


     
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    Avanti dai, almeno provaci. Ma che cazzo, dovresti essere tutto sovreccitato, no? No, direi di no.
    In realtà ho la luna storta, come da qualche giorno a questa parte, il tabacco reso umido per il tempo di merda che fa' di continuo su quest'isola dimenticata da Dio (lo so che l'Inghilterra è popolatissima ma me ne frego) e una faccia che, sinceramente, è tutto un programma.
    Si vedeva chiaramente già stamattina davanti allo specchio mentre mi lavavo la faccia, in pratica urlava: Pericolo, irlandese col cazzo girato, non disturbare.
    Vedo un po' tutti i miei amici e compagni di corso, limitandomi però in un primo momento a salutarli soltanto con delle disincantate alzate di sopracciglia o, al massimo, qualche grugnito sommesso come buongiorno.
    La situazione di certo non migliora quando sento le parole "ippogrifi", "jaralda" e "bracconieri" insieme nello stesso discorso.
    Semmai precipita ancora più in basso, costringendomi ad appicciare una sigaretta umidiccia e accogliere con un cenno del capo affermativo la decisione di quello, dei due che ci stanno "facendo lezione", che ha l'aria d'essere apparentemente ancora più incazzato del sottoscritto.
    O forse magari lui è proprio così di suo e non dipende dalla giornata o menate varie, immagini però che lo scopriremo solo vivendo.
    Non mi piace per un cazzo quello che ci viene chiesto di fare, né la premessa della lezione di per sé.
    Io una sottospecie di surrogato d'un bracconiere? Merlino caro.
    Proprio a me capita di finire nel gruppo dei "cattivi" quando di mezzo ci sono delle creature, che situazione tragicomica.

    "Se siete tutti d'accordo, secondo me, sarebbe una buona idea dividerci in due gruppi, tanto per cominciare, e assegnare i membri ad una squadra o all'altra in base alle capacità personali."
    Poi fate un po' come preferite, io tanto andrò comunque in una direzione.
    So che lì ci metterei poco, così da poter poi dare manforte agli altri in caso di bisogno.

    "Io, ad esempio, ho Ippogrifi a casa da quando sono nato, quindi...cosa? Ma sei serio?"
    Bracconieri, davvero, oggi? Cioè, già io ho Kynthia che mi sta facendo sbarellare la quale, tra parentesi, adesso ha pure deciso d'affiancarmi e salutarmi di colpo dopo giornate intere di silenzio stampa mandandomi il cervello ancora più a puttane di quanto già non fosse; devo pure mettermi a calciare il culo viscido di qualche cacciatore di frodo? Adesso? Si.
    Lo farò più che volentieri.
    Dannazione se lo faccio, a pedate in faccia li prendo.

    Intanto però rispondo al saluto della Grifondoro con una sorta di sorriso tiratissimo, non certo uno di quelli che lei è abituata a ricevere da parte mia. Ora però va così, al prossimo giro prova a non evitarmi come la peste magari.
    "Se Jaralda e Ippogrifi sono davvero insieme come ci avete detto, la cosa non gioca a nostro favore. Quei bastardi avranno solo il lavoro più facile.
    Secondo me conviene che ci riuniamo con gli altri, per iniziare.
    Poi non sarebbe male dividerci in più gruppi, possibilmente tanti, così da spingere i bracconieri a fare lo stesso per impedir loro di attuare il caro, vecchio, fronte comune e attaccare tutti insieme in un singolo punto."

    Dividi e impera, il vecchio non fa altro che ripertermelo da una vita.
    Inoltre, non so quanti siano i cacciatori, ma se tanto mi dà tanto metterci nella posizione di poterli fronteggiare singolarmente, magari in rapporto di due a uno e quindi con i numeri dalla nostra, sarebbe l'ideale.

    Logan McCormac, IV anno, Grifondoro.

    Sono la versione incazzata di me stesso, quindi aspettatevi il mio peggio.
    Interagito direttamente con Kynthia.
    Proposto quella che secondo me sarebbe la strategia migliore 🤙🏼
     
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    Mi sveglia un dannatissimo raggio di sole che trapela dalla finestra lasciata erroneamente semi aperta. Un raggio di sole precisissimo, mi colpisce in pieno viso costringendomi ad aprire gli occhi controvoglia per realizzare un paio di sbadigli dopo, che è effettivamente il momento giusto per alzarsi. Nonostante la lezione di oggi dovrebbe interessarmi particolarmente, in realtà ha perso ogni attrattiva nel momento in cui io stessa ho perso interesse verso il mondo. Da quel momento in poi, è tutto stato un controvoglia.
    Mi precipeto giù in sala grande, mangio qualcosa per non svenire, e arrivo poi all'ingresso della scuola diretta a Spooky Village. Stringo in mano il mio permesso firmato "dai genitori" che ho provveduto a firmarmi da sola e alzo lo sguardo individuando una famosa testa bionda ex prefetto grifondoro. Altra persona che in tutta onestà, non merita il trattamento che gli ho riservato in questi giorni. Ma che, sempre in tutta onestà, non ho trovato la forza di approcciare.
    "ehi" gli dico manco fosse uno sconosciuto. Faccio anche una smorfia strana, stringo le labbra in evidente difficoltà. Pure lui fa una faccia strana, mi caccia una sorriso forzatissimo. Di che mi stupisco? Non posso pretendere molto. Decido che non appena mi troverò di nuovo vicino a lui, gli chiederò se sono ancora in tempo per quella chiacchierata che qualche giorno fa ho rifiutato malamente.
    Provo a focalizzarmi sulla lezione giusto per distrarmi, peccato che in realtà la situazione di questi ippogrifi mi ricordi solo, ancora una volta, McCormac. Ma cazzo. Mondo, cosa stai cercando di dirmi? È davvero arrivato il momento di spiegargli, eh? Non solo, per forza di cose gli insegnamenti di mio padre presero prepotentemente a balenarmi in testa, senza che però questi riuscissero a trasformarsi in parole. Da buona figlia di magizoologo, non è che non sappia rispondere... è che nemmeno ci provo.
    Presi un po' fiaccamente le protezioni di cui parlavano i due studenti dell'accademia e sempre senza entusiasmo le indossai. Solo dopo realizzai che forse, e dico forse, mi ero persa la parte di lezione in cui venivo smistata in uno dei due gruppi " da che parte dovevo andare io...?" dubbiosa mi rivolgo ai due studenti/insegnanti.
    Non posso andare avanti così, non ho più un grammo di concentrazione in corpo.
    Kynthia Lloyd, III anno, grifondoro. Mi sembra di aver capito che sono ancora in tempo per partecipare 🙏

    Interagito con McCormac e
    chiesto indicazioni ai due prof.




     
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    ci risiamo
    Tino Fernandez

    segui i miei compagni nella radura senza parlare , quando Joel ci divise di nuovo un altri due gruppi e io finì nel gruppo assieme a Niels fui sollevato perché era un mio amico è sicuramente ci saremmo divertiti assieme a dare la caccia a questi cosi .
    Però la cosa che gli altri che si occupano degli ippogrifi mi faceva infuriare ma lasciai correre Adesso che faccio !?! come faccio ad avvicinarmi a quei cosi ??? pensai sbuffando , mi grattai il mento pensando come potevo fare .
    Avevo letto qualcosa su quei cosi ma non mi ricordavo molto , mi ricordavo che erano delle talpe un po' cresciuti e perciò vivevano sotto terra .
    Adorava un tipo di cibo che non mi ricordo cosa quando notai una cosa a forma di carota cosi mi ricorda erano le carote !!!!
    Cosi mi avvicinai a Niels ehi amico !!! quei cosi adorano le carote !! ne hai qualcuna !?!?!
    Aspetta ne ho qualcuna nella sacca la apri e dissi avendo la bacchetta in mano : accio Carote
    E usci un paio di carote che mi fini in braccio ..
    E dissi cedendogli alcune : Tieni Niels proviamo a prenderli con questi almeno non siamo troppo invasivi come gli altri .
    Mi misi in ginocchio poco distante alla tana e aspettai e finalmente compari uno è notai subito che era ridotto davvero male dissi : o mio dio !!! vieni qui piccolo non ti faccio del male quando di fu avvicinato ma rimaneva in guardia gli dieti la carota e nello stesso momento gli lanciai l'incantesimo per immobilizzarlo e iniziai a studiare le sue ferite : Cazzo !! quei stronzi dei banconieri ti hanno trattato davvero male !!! ora ci siamo noi ora ti portiamo al sicuro .
    Mi voltai verso il professore e alzai la mano : Professore può venire ?? questo Jaralda e messo davvero male !!
    mossi la bacchetta e dissi Mercurio. e la bacchetta si trasformo la rivelatore di temperatura e quello aveva 36 di temperatura ..
    O mio dio !! Professore ha anche la temperatura bassissima che devo fare ?

    Tino fernandez - Grifondoro V anno
    Allora mi sono avvicinato ad Niels e mi sono ricordato che Jaralda sono patiti di Carote , ho attirato con Accio delle carote che avevo nella mia sacca .
    che le ho divise con Niels per cercare di attirare qualche Jaralda si è avvicinato una a me era ferito lo immobilizzato con un incantesimo .
    Ho misurato la temperatura , che risulta temperatura Bassa ed è anche ferito

    Interagito :
    Niels
    e chiamato il Professore per aiutarmi

    Incantesimi usati :

    Accio per attirare le carote
    Immobilus : Per bloccare il mio Jaralda ferito



    ✕ schema role by psiche
     
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    Kisuke Urahara

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    A quella lezione facoltativa era veramente arrivata un bel po’ di gente. Non male, avere un buon numero di partecipanti avrebbe reso la lezione più piacevole. Certo c’erano alcuni elementi che proprio non avrebbero dovuto nemmeno essere lì, avendo però aperto la lezione a tutti gli anni ed a tutti gli studenti, capitava di trovarti anche una ragazza incinta. Non era di certo un mio problema, anche perché dopo lo scorso anno avevo capito com’era fatta quella corvonero, che mi aveva persino definito mostro con la possibilità ora di farne nascere uno. Perché se era vero ciò che aveva detto il giornaletto della scuola, se il serpeverde era il padre, essendo una creatura c’era una forte possibilità che anche il figlio o figlia lo fosse e sarebbe stato divertente vederla con in braccio un “mostro” come piaceva definirlo a lei. Solamente il tempo avrebbe dato una risposta a questa domanda, ma sicuramente non mi sarei spinto oltre, certo per vendicarmi avrei potuto anche inviarle un gufo per accentuare ancora di più questa cosa. Per mia fortuna non mi andava, anche perché sarebbe di certo stato più interessante vedere come le sue amiche, che tanto l’avevano difesa, ritrovarsi uno come me in forma neonato. A migliorare quella giornata per fortuna arrivò Heidi, la nuova concasata del primo anno che avevo avuto modo di conoscere in diverse occasioni. Ciao, non ti so dire con sicurezza ma dà che ricordo questo luogo aveva diversi ippogrifi. Ho avuto poche occasioni per bazzicare in queste zone. Sarà comunque un'esperienza nuova. Sorrisi alla ragazza, mentre poco dopo iniziarono le spiegazioni su cosa avremmo fatto in questa lezione, non molto distante dal villaggio delle creature magiche. Come avevo appena detto a Heidi, una delle due creature presenti erano appunto gli ippogrifi, mentre gli altri erano gli Jaralda. Ci farai l’abitudine a queste pazzie, non è la prima volta. Anche se la domanda non era rivolta espressamente a me, diedi ugualmente una risposta prima di seguire il gruppo a cui ero stato assegnato. Ci vediamo dopo. Dissi in direzione di Heidi e Arya. Inizialmente il nostro compito era quello di ostacolare l’altro gruppo, ma questa situazione durò veramente poco perché il nostro insegnante, tornando poco dopo ci disse che c’erano veramente dei bracconieri. Logan però solamente in parte potrebbe andare bene. Nell’altro gruppo ci sono studenti del primo anno, oltre che una ragazza incinta. Forse sarebbe meglio creare due gruppi soltanto, uno che starà più vicino alle creature, che comprenda i primi anni di studio e quelli che hanno una maggiore conoscenza della magia come gruppo avanzato, una prima linea per intenderci. Feci una pausa prima di continuare. Il nostro compito oltre quello di proteggere le creature sarò anche quello di proteggere gli studenti che scorteranno queste creature in un luogo sicuro. C’è Niels che è del sesto anno, io del quinto, purtroppo c’è anche Tino del quinto, Wylie anche del nostro anno, poi voi del quarto anno. Nulla da togliere agli altri ma li vedrei meglio come difesa delle creature, standole vicino. Questo era il mio pensiero. Su come sarebbe stato meglio agire per arginare la situazione che si era venuta a creare. Poi ci sarà da capire quanti sono questi bracconieri.
    Damon Brian White, V anno, Grifondoro
    Interagito con Heidi e successivamente il gruppo.
    Citato Vanja e alcuni membri dell'altro gruppo.

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    La lezione era appena diventata un vero campo da battaglia, le istruzioni iniziali su come avremmo dovuto catturare le creature erano appena volate via col vento, ora si parlava di un piano difensivo incentrato sulla protezione dei nostri compagni e delle creature magiche delle quali si stavano prendendo cura. «Ma sei scemo? Te non li guardi i film horror?» Fissai stranita il grande e intelligentissimo Logan che come al solito sentiva un gran bisogno di dare aria alla bocca. Eravamo pure amici un tempo, ma dopo la rottura con Vanja era cambiato, aveva messo da parte i suoi vecchi amici per cercarsene altri altrove e la cosa non mi era mai andata giù, perché a differenza sua quando stringevo un'amicizia sincera con qualcuno tentavo in tutti i modi di coltivarla e salvaguardarla. «Incredibile ma vero mi vedo d'accordo con Damon» Non mi stava simpatico, proprio per nulla, ma in quel momento aveva ragione e bisognava riconoscerlo. «Come puoi pensare che dividersi sia la strategia giusta? Sparsi in piccoli gruppetti saremmo solo più esposti e a rischio» Che ne sapeva lui di quanti bracconieri ci fossero? Se il loro numero avesse superato il nostro ci saremmo ritrovati in svantaggio numerico divisi in piccoli gruppi, mentre così, facendo fronte comune come Ethan e Axel mi avevano sempre ricordato di fare, avremmo potuto unire le nostre forze e assieme, forse, saremmo riusciti a tener loro testa. «Secondo me dovremmo fare sì due gruppi, ma non stare divisi. Voi degli anni superiori potreste stare in prima linea pronti a difendere il secondo gruppo, che invece si preoccuperà di avvertire gli altri e aiutarli a scortare le creature in un luogo sicuro e nel caso ce ne fosse il bisogno, essendo vicini, pure il secondo gruppo potrà intervenire e aiutarvi in battaglia, saremo una sorta di guardie del corpo degli altri studenti e al bisogno, supporto di riserva per voi» Sì, mi stavo includendo automaticamente nel secondo gruppo, ma non perché temessi uno scontro, anzi, la mia fame di adrenalina si sarebbe buttata a capofitto nella battaglia per testare le mie capacità, ma la parte razionale, quella a cui cercavo di dare più ascolto, mi ricordava che la dietro c'erano le mie sorelle, la mia famiglia e mai per nessuna ragione avrei lasciato che potesse succedere loro qualcosa, soprattutto ora che Vanja portava in grembo una nuova vita. «Io andrò a proteggere il gruppo che sorveglia le creature, per il resto vedete voi, l'importante e che stiate tutti attenti, non si parla più di simulazione, le persone che stanno arrivando sono vere e non si faranno il minimo scrupolo a farci del male» Una nota di consapevolezza macchiava la mia voce. Soli pochi mesi prima dall'altra parte c'ero io, che in compagnia di mio zio e del suo pupillo, combattevamo per accaparrarci due unicorni da rivendere a un misterioso compratore. Non ne andavo fiera, non ne sarei mai andata fiera, ma avevo dovuto farlo e seppur non a cuor leggero lo avevo fatto e avevo portato a termine il mio compito senza guardarmi indietro.

    Skylee Métis. IV anno. Corvonero.
    Interagito con Logan, Damon e a grandi linee con il resto della squadra.
    Concordato con Damon sul non dividersi in piccoli gruppi e proposto un piano alternativo. In ogni caso Sky andrà a proteggere Vanja ed Ellie, sappiatelohh :XD:
     
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    «Preferirei farmi sodomizzare da un kraken, piuttosto che allearmi con Evans» solo dopo si rese conto che probabilmente Karen non sapesse il significato del verbo sodomizzare, fortunatamente. A volte dimenticava che fosse di quasi quattro anni più giovane, e in quella fase dell’adolescenza quattro anni si sentono tutti. Conoscendo l’indole curiosa della Grifondoro, Corinne si aspettava che le avrebbe posto delle domande, e a quel punto chissà quale spiegazione scientifica le avrebbe dato. Le venne quasi da vomitare quando la rossa fece del sarcasmo riguardo ad un eventuale parto doppio, solo l’idea le faceva ribrezzo in quando l’assistere ad un parto decisamente non rientrava nella sua lista di cose da fare prima di morire. «Vuoi un appuntamento con Nate? Perché? Io lo adoro ma… non pensi sia un po’ grande?» quella richiesta l’aveva spiazzata, alla festa non le era parso che Karen potesse avere un interesse sentimentale per il suo amico, e in tutta onestà non sapeva come accogliere la notizia. Non voleva certo farle nessuna partaccia per cui se era ciò che desiderava avrebbe fatto in modo di accontentarla, e poi di Nathan si fidava ciecamente ed era sicura che non le avrebbe fatto del male. Con un ampio sorriso salutò la sua nuova concasata, non ricordava il suo nome ma le sembrava una tipa tranquilla nonostante provenisse da quella gabbia di psicopatici chiamata Durmstrang. Insieme agli altri membri del gruppetto appena formatisi recuperò un casco che indossò subito, notando quanto la grifa ed il Thompson fossero in confidenza. Sapeva che Cippy li avesse in qualche modo “uniti”, ma alla luce di ciò che aveva scoperto l’anno precedente sul suo conto non sapeva quanto fosse prudente per Karen averci a che fare. Scompigliò i capelli sia a Karen che a Niels prima di separarsi da loro, sfortunatamente erano stati inseriti in gruppi diversi per cui Corinne non avrebbe potuto importunare la Grifondoro come avrebbe desiderato. Le indicazioni dell’universitario inquietante furono brevi e concise, avrebbero dovuto simulare la caccia alle besti…ah no. Cambiato idea, c’erano dei realissimi bracconieri pronti a schiantarli tutti per rapire le creature. Forse Karen si sarebbe arrabbiata se gliel’avesse sentito dire, ma nel profondo era contenta che quella lezione fosse quanto meno più dinamica e meno piatta di quello che si aspettava. Non le importava poi così tanto degli jaralda e degli ippogrifi, ma era pronta ad addentrarsi nella radura per proteggerli. Sin da subito i membri del suo gruppo iniziarono a battibeccare contestandosi a vicenda le strategie proposte, e Corinne onestamente ascoltò soltanto con mezzo orecchio il loro starnazzare. «Tempo scaduto. Io vado in esplorazione perché a stare qui non si risolve nulla, se incontro qualcuno di sospetto vi lancio un segnale e provo a mandarlo fuori pista. Se vi interessa la mia, per me dovremmo dividerci in tre gruppi da due e tentare di coprire quanto più terreno possibile, starsene tutti uniti in una zona significa aspettare passivamente di essere trovati ed attaccati, oltre che lasciare troppi punti di ingresso indifesi ed essere quindi il triplo più vulnerabili. Ma fate come vi pare» non era disposta a conversare in merito, per cui era pronta a proseguire senza dare ulteriori spiegazioni. Quella era la sua tattica, poco le interessava se avrebbe ricevuto il loro supporto, non aveva la minima intenzione di starsene lì a blaterare con loro facendo a gare a chi avesse il cazzo più lungo, tanto in ogni caso non sarebbero mai stati tutti d’accordo. «Thompson, vieni con me?» propose al Corvonero di farsi da spalla a vicenda, nonostante i loro innumerevoli dissapori a pelle sentiva potesse essere l’unico con cui andare d’accordo in quella circostanza. Il suo intento era di trovare i bracconieri prima che fossero loro a trovarli, a quel punto li avrebbe in qualche modo rallentati guadagnando un po' di tempo per consentire al gruppo con l'hippie di spostarsi.


    Corinne Miller, IV anno, Corvonero
    Interagito con Karen, Niels, Evie e poi con tutti i membri della mia squadra
     
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    Quel giorno ci sarebbe stata una lezione diversa dal solito. In primo luogo, perché non era una lezione obbligatoria ma facoltativa, o almeno per quanto riguardava il primo anno. In secondo luogo, perché a tenere quella lezione erano due studenti dell'Accademia. E per ultimo, si teneva al di fuori del castello, a Spooky Village, luogo in cui Arya non era ancora stata. Si trattava di una lezione di Magiozoologia, e dato che Arya adorava gli animali, e quindi anche le creature magiche, si era lasciata convincere facilmente dalla sua amica Heidi a presenziare.
    Hey, rallenta e riprendi fiato. Disse all'amica divertita. La tedesca era decisamente entusiasta per quella lezione e lo dimostrava il fatto che fosse più euforica del solito quella mattina. Non penso che qui permetterebbero mai una cosa del genere. E se lo avessero permesso Arya non solo si sarebbe rifiutata categoricamente, ma si sarebbe sicuramente parata davanti alle creature in loro difesa, al costo di beccarsi punizioni o anche espulsioni. No, in effetti anche lei non capiva come una come la Backer avesse potuto frequentare una scuola come quella di Durmstrang. Trattava la loro piccola puffola pigmea come se fosse un figlio, non se la immaginava assolutamente a lanciare maledizioni a povere creature indifese.
    Ehm... Più o meno sì, posso dire di averla. Continuava a gettare lo sguardo sull'autorizzazione che aveva tra le mani cercando di scorgere qualcosa che possa far scoprire a qualcuno che quella firma non era di sua madre. Sai mica se esiste un qualche incantesimo che riveli una firma falsa? Andiamo, come diavolo faccio a farmi firmare un'autorizzazione da un genitore che vive in Francia e oltretutto babbano?! Sua madre non sapeva nemmeno che cosa fosse una posta via gufo e pure se l'avesse saputo non avrebbe mai permesso ad Arya di spedirle delle lettere in quel modo assurdo, o il suo attuale marito e i suoi due figli avrebbero scoperto il segreto della sua primogenita.
    Raggiunto il luogo insieme ad una Heidi ancora tanto euforica, Arya salutò i due studenti più grandi, che quel giorno erano da considerarsi i suoi professori, e insieme ad Heidi si posizionò accanto a Damon. Ciao Damon. Salutò l'amico prima che Heidi potesse esprimere il suo entusiasmo anche al ragazzo. La francese si limitò a sorridere di fronte al sorriso dell'amica. Aveva imparato a conoscerla abbastanza da sapere che lei era esattamente in questo modo. Una persona solare, genuina e molto socievole, a differenza della francese a cui queste caratteristiche non appartenevano. Eppure, molto spesso notava i momenti in cui la tedesca diventava malinconica, assentandosi dalla realtà in cui si trovava. Arya sapeva bene che l'amica soffriva ancora tanto per la perdita dei suoi cari, aveva imparato a conoscerla abbastanza da accorgersi dei suoi cambi d'umore e la cosa succedeva molto spesso. A modo suo le voleva molto bene, e quando l'amica si sentiva felice anche solo per momenti come quella lezione, lei era felice con lei.
    Oh! Esclamò quando Heidi le fece notare una ragazza incinta di Corvonero tra i presenti. Beh dai, quanto potrà essere pericolosa questa lezione?! Può sempre limitarsi a guardare. Anche se la presenza di protezioni per il corpo lasciava chiaramente intendere che no, non era assolutamente una lezione adatta ad una ragazza in attesa di un bambino.
    Indossò le varie protezioni, per poi riportare l'attenzione sui due ragazzi più grandi per capire cosa avrebbero fatto in quella lezione. Ippogrifi e jaralda. Non conosceva nessuna delle due creature, quindi si limitò ad ascoltare gli altri. Essendo cresciuta tra i babbani le uniche creature che conosceva erano quelle note anche a loro.
    Si era ad un certo punto persa quando iniziarono a formare i gruppi, perdendosi appunto il momento in cui fecero i nominativi. In quale gruppo ha detto faccio parte? Chiese ai due ragazzi. Alla fine si inserì da sola nel gruppo di Heidi, mentre Damon si recava a quello opposto. Il gruppo del ragazzo Joel fu a sua volta diviso in altri due gruppi e ancora una volta lei seguì la Backer in quello degli ippogrifi.
    Arya guardava quelle creature incantata, era la prima volta che li vedeva. Avevano la testa di un uccello e il corpo di un cavallo, dotate addirittura di ali. Erano maestosi e non davano assolutamente l'aria di essere pericolosi. Sono bellissimi.
    Si fermò davanti ad uno a caso, con meno entusiasmo di quando li aveva appena visti. Adesso era piuttosto nervosa. Non solo non aveva mai usato quei due incanti, e quindi ci avrebbe messo un po' prima riuscire ad attuarli, ma ascoltando ciò che gli altri avevano detto sul conto di quelle creature, ovvero guadagnarsi prima il loro rispetto per potersi avvicinare, si rese conto che in realtà non sapeva come fare. Aveva pure ascoltato le parole del Grifondoro che poco prima lo aveva pure spiegato e si ricordava anche ciò che aveva detto, ma se avesse fatto qualcosa di sbagliato e li avrebbe innervositi?
    Ce la posso fare. Guardò prima l'ippogrifo negli occhi assicurandosi che anch'esso la stesse guardando. Fece un inchino, cercando di non distogliere lo sguardo dalla creatura e attesa che essa facesse lo stesso. Per sua fortuna l'ippogrifo rispose e la Grifondoro si avvicinò piano ad esso, continuando a tenere lo sguardo fisso su di esso. Allungò piano il braccio per poterlo accarezzare. Voleva che avesse completa fiducia in lei. Tranquillo, non voglio farti del male. Sorrise soddisfatta alla creatura non appena le toccò il manto, accarezzandola dolcemente. Sentì di poco la tensione che provava prima affievolirsi. Per essere stata la sua prima volta non se l'era cavata male. La Grifondoro a Parigi cavalcava, aveva un cavallo tutto suo con cui aveva instaurato un bellissimo rapporto, aveva pensato che più o meno dovesse essere la stessa cosa. In quel momento le stava venendo la malsana voglia di cavalcare un ippogrifo.
    Ok, ora proviamo la temperatura. Provò un paio di volte l'incantesimo Mercurio riuscendone ad ottenere un rilevatore di temperatura dopo tipo cinque tentativi. Devi avere un po' di pazienza con me. La temperatura era nella norma fortunatamente, così come anche i valori in generale non appena provò il Signum Vitae sulla creatura.
    Sentì la Corvonero incinta chiamare il ragazzo di nome Joel urlando. Non è che ci partorisce lì insieme all'ippogrifa?! Pensò la Grifondoro voltandosi di scatto verso la sua direzione. L'ippogrifo aveva di sicuro percepito la tensione perché iniziò ad agitarsi anch'esso facendo voltare ancora una volta Arya, stavolta in sua direzione. Tranquillo, non è nient... Provò ad accarezzarlo nuovamente ma l'ippogrifo provò a respingerla spostando la testa e alzandosi in piedi. Arya cercò di non farsi prendere dal panico ed indietreggiò piano allontanandosi da esso.


    Arya Blanchard, primo anno, Grifondoro.
    Ho letto che sono ancora in tempo per postare e mi sono permessa di inserirmi da sola nel gruppo degli ippogrifi. Se non va bene, ditemi pure che modifico e aspetto vostre indicazioni. 😁
    Interagito con Heidi e Damon.
    Citati Vanja e Tino.
    Provato la temperatura e i valori all'ippogrifo, tutto nella norma. In seguito si è agitato quando ha percepito Arya agitarsi per l'urlo di Vanja.
     
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    VCWcBkz
    'Grazie al cielo.' Risposi all'approccio improvviso del concasato, Derek il suo nome. Non ci avevo avuto a che fare prima d'allora, ma la sua fama lo precedeva dall'anno precedente e dallo scandalo del giornalino scolastico. Inutile dire io avessi apprezzato le sue perle - ed anche quella dose di ridicolo e sano teatrino che a Durmstrang ci saremmo sognati - a differenza di più di metà della popolazione studentesca. 'Già, l'altro sembra il tipo che decapiterebbe noi studenti per appendere le nostre teste nel salotto di casa sua.' Immagine cruda? Particolarmente esilarante? Dipendeva dai punti di vista probabilmente.
    Giunse alla fine il momento di sollazzo tra corvonero più il tasso Van Der Heijden e fummo smistati in gruppi con precise mansioni da svolgere. Mi toccarono gli Jaralda e ne fui comunque entusiasta, ogni creatura sapeva essere affascinante a modo proprio - ero una promotrice di quel genere di messaggi, in fondo.
    A rendere particolarmente gradevole l'esercizio, al di là del fatto ci toccasse proteggere le creature e non catturarle e comprendere cosa ricavarne dalla loro pelle, fu la possibilità di collaborazione. Una vocina delicata raggiunse le mie orecchie, richiamando la mia attenzione in un batter d'occhio. Capelli corvini, occhi chiari ed innocenti ed una divisa da tassorosso che metteva la firma a quel quadro di purezza assoluta. 'Ehi.' Incalzai al suo saluto, prima di schiacciare un occhiolino verso la ragazza. 'Sono nata pronta, ragazza!' La incoraggiai con benevolenza, prima di porgerle la mano celermente sulla strada verso le creaturine che ci attendevano. 'Mi chiamo Evie. Tu hai un po' la faccia da Biancaneve invece.' Sorrisi sincera, prima di posare gli occhi su un buffo esserino sbucato da terra. Un pinguino scavatore, così sembrava.
    'Deduco siano decisamente loro!' Mi chinai verso uno di quelli, l'aria abbastanza vispa e per nulla abbacchiata. 'Ciao, piccoletto. Meriteresti un bel nome anche tu.' Pronunciai, osservando di sottecchi il lavoro della mia compagna mentre incantavo la bacchetta per procedere con le misure suggerite da Joel. La temperatura mi sembrò stabile, in una media accettabile per quanto concerneva gli Jaralda. Ciò che mi destabilizzò all'improvviso fu piuttosto l'intervento della tassorosso, che chiese il mio aiuto per occuparsi di un piccoletto che, prima ancora che potessi darle risposta, svanì sottoterra.
    'Oh, io ti aiuto, ma dubito lui voglia essere aiutato.' Ridacchiai. Non avrei dovuto, forse, ma era tanto tenero stare a notare il terriccio smuoversi sotto le zampette di quel buffo animaletto quanto essere spettatrice degli sbuffi adorabili della ragazza. Era come avere a che fare con una bimba cresciuta, non se ne vedevano mica di soggetti tanto interessanti tra le mura di Durmstrang. 'Oh, dai! Ci sei, ci sei quasi!' Mi limitai a fare il tifo, tra una risata e l'altra, e mi resi conto di aver calcolato tutto per il meglio. La tassorosso riuscì a bloccare il piccolo attaccabrighe e, dopo un ultimo infinitesimale scontro che la fece piombare con le chiappe al vento, mi decisi finalmente ad intervenire - di smettere di ridere però non se ne parlava comunque.
    'Non so cosa sia più adorabile, se questo piccolo mostriciattolo scavatore o tu sbalzata per aria da quel cosetto.' Pronunciai sincera, prima di raggiungerla e cogliere la sua richiesta d'aiuto. 'Signum vitae.' Parve esserci qualcosa di leggermente anomalo, lì per lì non me ne spiegai il motivo. Mi toccò avvicinarmi, inginocchiata davanti a lui ed alla mia compagna per dare un'occhiatina alla sua pelliccia, agli occhi, alle zampine. Fu il muso ad attirare la mia attenzione; tra i residui di terriccio, spiccavano piccole stille rosse, goccioline di sangue che sovrastavano graffietti non profondi e delle spine piccole ma, a vista, decisamente fastidiose.
    'Guarda, ha il musetto sanguinante. Forse è per questo che si è agitato prima?' Consultai la mia compagna, ipotizzando un responso con lei prima di richiedere l'intervento del "professore". 'Ehi, Joel! Forse questo qui ha mangiato qualcosa che non doveva! Cosa possiamo fare?'






    Interagito con Derek, soccorso un jaralda con Rose.
    Il jaralda è ferito, ha mangiato qualcosa di "spinoso" ed ha il muso sanguinante ed i parametri vitali non ottimali.



     
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65 replies since 3/10/2021, 09:27   2117 views
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