Lezione di storia della Magia V anno in su

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    Avevo dato a Darter un incarico in cambio gli avevo assicurato che mi sarei data da fare per la lezione di storia con i ragazzi più grandi.
    Non era mai stata la mia materia preferita neanche quando io stessa ero docente, ricordavo ancora di essermi infiltrata in qualche lezione proprio per provare a capire se mai avrei avuto questo tipo di inclinazione.. invano.
    Tuttavia ero una donna di parola e quel giorno, quand'anche Anna si era rivelata non disponibile, agii in prima persona.
    -Buongiorno a tutti, quest'oggi ci incammineremo tra le strade di una Londra Medievale- spiegai loro poco prima di entrare nella stanza delle necessità - vi prego di non perdervi e non badare al look una volta che entreremo-
    Anche i miei abiti mutarono avvicinandosi quanto più possibile a quelli dell'epoca che ci accingevamo a studiare.
    Si trattava di una riproduzione, in teoria nessuno si sarebbe fatto male, ma le sensazioni, quello che avrebbero vissuto sarebbe stato quanto più vicino possibile alla realtà.
    -La civiltà medievale, forse più di qualunque altra, ha subito il fascino di tutto ciò che riguardava il meraviglioso e lo stupefacente. I confini tra natura e soprannaturale erano troppo labili. .....
    Nel Medioevo , infatti, si stabilì la divisione della magia in due grandi rami : magia naturale e magia demonica o cerimoniale, ulteriormente divisa nel XVII sec. in magia divina, teurgia e magia goetica. Chi di voi mi sa dire cosa chiedeva la magia divina, cosa la magia teurgica e cosa quella goetica e quale relazione potremmo avere con l'odierno concetto di magia?-


    Una settimana per rispondere, tenete presente che non è la prima lezione che fate e che il vostro prof è Darter, non la Rei.
    In spoiler nome, cognome e anno.
     
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    Kisuke Urahara

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    Le lezioni ormai avevano preso una buona fetta della mia giornata, come si poteva dire si era tornati alla solita routine scolastica. Avere di nuovo la testa impegnata, spostarsi da un’aula all’altra per seguire la lezione, mi stava portando molti benefici, soprattutto a livello mentale. Il fatto di essere ora al quinto anno mi portava a fare le lezioni con gli anni più grandi, non dovendo più ritrovarmi in classe con chi aveva iniziato da poco o chi era comunque nei primi anni di istruzione qui ad Hogwarts. Era anche vero che da una parte mi sarebbe piaciuto fare nuovamente lezione con Logan, ma non si poteva. Conoscevo per forza di cose molti più studenti che andavano dal primo al quarto anno, mentre dal quinto in su ne conoscevo relativamente molti meno. La lezione che si prospettava oggi era quella di Storia della magia, una materia sempre affascinante, che il professor Darter riusciva a rendere interessante ogni volta. L’incontro era alla stanza delle necessità, perché probabilmente come molte altre volte avremmo usufruito del potere di quella stanza per muoverci nel tempo. La presenza di molte meno persone che conoscevo degli anni superiori mi portò ad incamminarmi verso la stanza da solo, con tanto di divisa e tracolla con il necessario. Ecco che davanti all’aula che avremmo utilizzato vi era la preside Rei, stranamente, non vi era traccia del professor Darter. Buongiorno preside. Aspettai così che anche gli altri compagni di lezione arrivassero, vedendo poi giungere Ariadne. Lo scorso anno avevamo fatto la lezione di pozioni insieme, me lo ricordavo ancora bene, certo non ci conoscevamo così bene ma almeno era un volto conosciuto. Ciao. Dissi soltanto, giusto per fare un inizio molto scarso di conversazione. Cosa pensi che troveremo dietro alla porta? Nel frattempo arrivarono tutti gli altri, così da poter entrare all’interno, venendo catapultati nell’era medievale e con essi anche il nostro abbigliamento mutò per assomigliare maggiormente a quel periodo storico. Iniziò così la spiegazione mentre procedevamo su di una via che mostrava chiaramente tutto ciò che vi era di diverso rispetto ai nostri anni. Quando la preside fece una domanda, alzai la mano per prendere parola. Penso che la magia divina, come si è spesso visto anche in altre epoche, riguardi la possibilità di guarire o proteggere le persone. Non solo nel medioevo le persone cercavano un aiuto divino, per proteggere i propri cari, oppure curarli da una malattia che pareva incurabile. Terminai così il mio discorso, lasciando anche ad altri la possibilità di rispondere agli altri punti della domanda.
    Damon White, V anno, Grifondoro
    Interagito con Ade, salutato la preside, risposto a parte della domanda.

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    Tra tutte le lezioni esistenti, Storia della magia era forse una delle materie che Axel apprezzava di meno. Non gli interessava minimamente sapere cos avessero fatto i maghi prima di lui, né tantomeno chi avesse inventato le ricordelle. Erano dati superflui e noiosi, nulla in confronto a una bella lezione pratica con bacchetta alla mano, ma queste erano le regole, il mannaro non poteva semplicemente rifiutarsi di andare, per cui, malvolentieri e con il muso lungo, si diresse verso l'aula in cui si sarebbe tenuta la lezione. Una volta varcata la soglia si ritrovarono tutti catapultati in una sorta di mondo medievale, pure i vestiti si erano adattati all'epoca e fortunatamente ad Axel non era toccato nulla di troppo imbarazzante e anzi, i capi dell'epoca si avvicinavano abbastanza al suo stile, seppur un filo troppo formali per lui. La lezione iniziò e con essa arrivarono pure le prime domande, di cui il ragazzo non conosceva minimamente la risposta. Solitamente durante quel tipo di lezioni Axel si limitava a dormire, o al massimo a intagliare il banco con il proprio coltellino che portava sempre con sé, non vi erano possibilità che ci fosse anche solo una piccola nozione assimilata o sentite casualmente durante il corso delle lezioni e anche se ce ne fossero state le avrebbe eliminate velocemente per lasciare il posto ad altro. Decise quindi di mimetizzarsi silenziosamente fra i vari studenti, sperando che altri rispodessero prima di lui e che nessuno si accorgesse della sua totale ignoranza in materia. Che diamine erano le magie teurgiche e quelle goetiche? Esistevano veramente? Axel avrebbe potuto giurare di non averne mai sentito neppure il nome, figuriamoci il significato.

    Axel Dragonov | V anno | Serpeverde
     
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    Stava ancora cercando di abituarsi alle nuove lezioni di Hogwarts. Avere la quasi totale certezza di non finire in infermeria ad ogni lezione era una verità che le sembrava impossibile da accettare soprattutto dopo aver passato sei anni a Durmstrang.
    Raggiunse la professoressa e i compagni prima che la lezione iniziasse. Stava cercando di dare il meglio di sé in quel nuovo anno scolastico, non solo perchè aveva bisogno di distrarsi da pensieri che l'avrebbero mandata ai matti, ma anche perchè indossare quella spilla, per quanto fosse meritata o meno, la faceva sentire orgogliosa e desiderosa ad impegnarsi. Era come se le avessero infuso una motivazione mai avuta prima.
    «Magari ha qualcosa a che fare con la divisione in magia bianca e magia nera?» Rispose così alla domanda della preside, guardandosi attorno in quel nuovo ambiente in cui si erano catapultati. «O comunque i vari campi esistenti nell'applicazione di incantesimi.»


    Helena Haugen, serpeverde, VI anno
     
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    Raggiunse la ciurma, guardandosi attorno con il suo solito fare altezzoso. Trasferirsi ad Hogwarts non avrebbe cambiato le cose, anzi forse le avrebbe acuite. “Ehi, attenta che potrebbero vedersi cose strane.” Superò Evie o qualunque diamine fosse il suo nome, dopo aver mimato il gesto di volerle alzare la gonna. Lei era una preda come un'altra. Semplicemente qualcuno da prendere in giro per soddisfare il proprio ego. Si guardò attorno tra i presenti, superando White. Stava ancora cercando di memorizzare i nomi e i volti di tutti. White lo ricordava come un grifoscemo sfigato da prendere in giro nel prossimo futuro. Lo avrebbe fatto ovviamente. Non in quel momento però. Si limitò a superarlo con un mezzo ghigno, diretto piuttosto verso il suo amico che sembrava voler darsi alla macchia. Richiamò la sua attenzione con una pacca sulla spalla, non potendo evitare di essere fastidioso come suo solito. “Che infame. Non si aspettano gli amici?” Gli chiese facendo riferimento al fatto che non l'avesse aspettato per quella lezione. “Ma come cazzo sono vestiti?”




    Mordikai Barker, VI anno, serpeverde.
     
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    Ariadne quella mattina si era alzata con tante buone intenzioni, prima tra tutti non litigare con nessuno.
    Erano settimane che non faceva altro, qualsiasi personaggio le rivolgesse la parola lei rispondeva malissimo.
    Quel giorno si era detta no; certo facile dirsi un po' meno a farsi, ma ci avrebbe provato, per questo quando Damon la salutò lei non lo ignorò ma gli rispose persino.
    -Penso che ci porterà in un ambiente tipico del periodo storico che andremo ad affrontare, forse ci limiteremo a passeggiare, o forse ci darà un assaggio di cosa provavano sulla loro pelle i maghi di quel tempo- in entrambi i casi era meglio avere la guardia alta.
    Entrarono e l'ambiente come i loro vestiti mutarono. Ade non si trovò sorpresa e seguì la preside senza protestare.
    Alcuni provarono a rispondere alla sua domanda e così fece anche lei.
    -Non sono totalmente d'accordo- disse intervenendo al commento di Damon – la magia divina chiedeva a Dio la potenza, la goetica è quella che oggi chiamiamo magia nera, all'epoca si rivolgeva ai demoni in opposizione alla teurgica che si affidava agli angeli.
    Qualsiasi nome si voglia dare alla magia nel medioevo la chiesa guardava sempre e comunque con disprezzo l'arte magica, la odiava così tanto che accusarono anche un papa di eresia.
    Dicevano avesse un proprio demone privato-

    Non era un bel periodo e camminarci per quelle vie così lugubre ad Ariadne non piaceva.
    Tuttavia comprendeva la necessità di mimetizzarsi, c'erano delle reali persone che camminavano, forse sorde ai loro discorsi, oppure no?
    -Comunque io so che nel medioevo è nata l'arte alchemica, ma nascosero questa branca facendola passare per una scienza che venne totalmente abolita nel 1323 perchè molti alchimisti condannavano la corruzione della curia e profetizzavano la venuta dell’Anticristo come conseguenza della brama di potere della curia papale quindi vennero tacciati come eretici- in fondo era sempre così, si andava contro la chiesa e si moriva.
    Stolti a insistere su questo punto.

    Ariadne Reed V anno
     
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    'Geloso, Mordicazzi? Te ne senti intimidito?' Non esattamente il modo più elegante per presentarmi nella mia nuova divisa dai dettagli in blu, ma la mia morale andava facilmente a farsi benedire ogni volta che mi imbattevo nel Barker. Una piaga per l'umanità, non avrei potuto definirlo altrimenti, ma rimaneva una sfida personale combattere lui e la sua ignoranza, anche in quel nuovo ambiente. Con meno adepti dal cervello bacato al suo fianco - mi chiesi se il ragazzo cui spesso si affiancava fosse della sua stessa pasta - e più adepti giustizieri dalla mia parte, quella battaglia sarebbe finalmente stata equa.
    Di base comunque cercavo pace e tranquillità e la ritrovai in un volto conosciuto, raggiunto e salutato con un cenno della mano ed un sorriso gentile, mentre gli occhi scorrevano sulle adorabili trecce che sovrastavano la divisa della Haugen. 'Carino quello. E' nuovo?' Additai l'anellino che spiccava sul suo naso, dettaglio che non mi sembrava di aver notato durante la sua riunione per il cheerleading - io a queste cose ci facevo sempre attenzione, chiamatemi pure "ragazzina superficiale"!
    Seguii con attenzione la spiegazione della preside, mentre gli occhi estasiati sognavano già l'ambiente medievale. Bello senza dubbio, ma dalla mentalità chiusa e purtroppo ancora fin troppo radicata ai giorni nostri. 'Quindi la teurgica c'entra qualcosa con la religione? Possibile?' Rimanenze spicciole di studi a cui Durmstrang non aveva provveduto alla grande. Le lezioni lì erano di tutt'altro livello ed argomento, non potevo dirmi per nulla insoddisfatta di quel cambio di rotta.






    Evie Wylie, V anno.

    Interagito con Mordikai ed Helena.
    Citato Axel.



     
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    Oggi sono iperattivo, e quando mai direte voi, beh dai, mi son calmato rispetto a qualche anno fa, ora ogni tanto sono anche giù di tono!
    Comunque bando alle ciance, io amo storia, soprattutto da quando Darter mi ha mandato l'invito per far parte del suo club privato, cioè non vorrei deluderlo mai, capite?
    Infatti credo sia l'unica materia in cui mi porto avanti con lo studio, la prendo come missione di vita proprio.
    Quest'oggi però Darter non c'è, lo sostituisce la preside che un po' paura mi fa.
    Dico non poteva essere un'altra persona? Una con meno potere magari?
    Va beh, fa niente, le farò vedere quanto sono bravo.
    Parola mia.
    L'aria è pesantuccia dentro la stanza, non vorrei dire ma si sente puzza di sterco di cavallo, e fumo, e un'umidità... che ammazza.
    Ottimo direi, iniziamo bene.
    La Rei parte con la spiegazione e io mi dico “LO so!” a ogni cosa che dice, perchè ho già studiato, rammentate?
    Potrei anche sostituirla per quanto son bravo oggi, ma mantengo un profilo basso.
    Poi qualcuno interviene allora mi dico che posso farlo anche io, rimanendo sempre col profilo basso.
    Anzi quasi quasi le sgancio una domanda, così per non farla annoiare.
    -Preside mi scusi, ma il popolo che atteggiamento aveva nei confronti degli alchimisti? Cioè avranno avuto un atteggiamento particolare se pensavano che queste persone erano maghi no? - io non so ma a me guardano male anche se siamo in una scuola di magia e siamo tutti maghi e streghe, figurati tra i babbani.
    C'era la signora sotto casa mia che tremava quando qualche rara volta è capitato che spuntasse fuori la magia involontaria, anche se non lo ha mai capito che ero io a farle scoppiare le luci di casa.
    -E' in questo periodo che iniziano a mettere le donne al rogo? E poi mi chiedo ma se sono maghi è chiaro che non bruciano, esiste il freddafiamma, quindi .. chi bruciava erano persone non streghe o maghi, non se lo creavano minimamente il problema che qualcosa non quadrasse?- cioè io me lo pongo il problema, ma quanta gente innocente hanno ucciso? Maghi e non maghi eh, erano dei fissati mannaggia a loro!

    Niels Van Der Heijden VI anno
     
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    "Buongiorno professore..." esitai per un secondo poi continuai "...ssa" avevo appenaa salutato Eylul, per raggiungere puntuale la lezione del giorno, salutai quasi d'istinto aspettandomi di vedere il professore Darter, vedere la preside mi aveva un po sorpreso...
    Ormai so sapeva che mi piacevano tutte le materie, un po di più ma quelli con pratica ma mq teoria era sempre essenziale, fra queste direi che storia della magia mi attira particolarmente, scoprire i tempi passati e come la magia si evolse, sopprattutto vedendolo e non solo leggendolo su qualche libro era prorpio ecitante, raggiunsi Damon, l'unico che conoscevo un po fra i presenti "ciao Damon, Ade" salutai entrambi visto che erano vicini Cosa pensi che troveremo dietro alla porta? "Gia credo che Ade abbia proprio ragione, sarà una ricostruzione del periodo in questione, se è cosi secondo è meglio afffrontare la lezione cosi, vedere aiuta meglio di leggero non credete? " confremai la risposta di ade alla domanda di Damon dando anche il mio parere.
    Una volta dentro ci trovammo in un mondo del tutto diverso, anche noi eravamo cambiati almeno i nostri vestiti, il medioevo era i generale un bel periodo ma non molto per i maghi, "concordo con Ade in effeti la magia goeteia
    era prprio la cosidetta magia nera, e si rivolge come gia detto ai demoni per l'appunto molti degli incantesimi erano legati ancora ad un castaggio di tipo rituale, in oltre in nome di questo tipo di magia si compivano i crimini più nefandi. Si raccontavano storie di tombe di giovani violate, di fanciulli rapiti e sacrificati, di orrendi riti di cannibalismo uniti alla più sfrenata ricerca del piacere..."
    la prof. Aveva posto una domanda alla quale risposi in parte, prendendo parola dopo alcuni dei miei compagni, "...almeno è quello che so io." Conclussi quello che avevo appena detto con l'ultima frase, perché c'erano comunque un paio di versioni, quindi niente di certo ma sul fatto che si tratta di magia nera non cerano dubbi. Fra gli altri notai la prefetto serpeverde, l'avevo vista al banchetto e in alcune lezioni, era molto famigliare, solo in quel momento ricordai di averla incontra gia prima, ma a Durmstrang, ma non ricordavo altro...
    Sara Lovelis V anno interagito con Damon, Ade, risposto alle domanda, citata Helena
     
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    -In realtà noi usiamo in maniera inappropriata i concetti di magia bianca e magia nera.
    Li classifichiamo in questo modo per distinguere la magia buona da quella cattiva.
    Ma esiste davvero una differenza tra queste due branche della magia?-
    chiesi loro mentre continuavamo a camminare tra quei vicoli antichi – vorrei mi faceste una ricerca a tal proposito, e la vorrei sulla mia scrivania per il prossimo venerdì-
    Bene o male tutti fecero dei commenti, ma pochi delle domande.
    -Effettivamente in questo periodo qualsiasi cosa centra con la religione- dissi in risposta alla domanda di Wylie.
    -Prima di arrivare a rispondere alle domande del vostro compagno vorrei aggiungere, a quello già detto, la magia rituale, ovvero le pratiche vere e proprie della magia.
    I sottoinsiemi sono quelli già citati, la magia naturale o teurgica e quella della magia nera, o goetica.
    Qualcuno ha detto che la magia naturale chiedeva a Dio la potenza, questo tipo di mago era un adoratore di Dio, era grazie ad esso che agiva e vedeva il riflesso nel creato.
    Questo tipo di magia cercava negli angeli e in Dio la potenza per realizzare opere che non fossero peccato. Lo scopo non era piegare Dio al suo volere ma essere da aiuto nell'indagine della natura.
    Al centro della magia demoniaca , al contrario, c’è la fede nell’ inarrestabile potere delle parole: i demoni non dovevano essere adorati, ma dominati e comandati. Il mago si erge al di sopra di Dio, chiede aiuto alle potenze diaboliche per i propri interessi. I demoni sono solo strumenti di potere. La magia nera è, dunque, contro la Chiesa, opposta ad essa, è rovesciamento della fede cristiana.
    E ora rispondiamo a Van Der Heijden.
    Si parla di atteggiamento nei confronti di alchimisti e maghi veri o presunti che essi fossero.
    Ebbene, chiaramente venivano guardati con disprezzo quando ancora si pensava fossero dicerie popolari, quando però anche i “colti” cominciarono a convincersi che tali attività
    avevano un fondamento reale, le stesse donne per cui prima si prevedevano pene di lieve entità finirono su tutti i roghi d’Europa-

    Continuammo a camminare fino a che non raggiungemmo una piazza dove, per l'appunto, erano stati piazzati tre roghi.
    Il muffliato che avevo lanciato su di noi ci permetteva di stare in mezzo alla folla senza essere uditi, o per lo meno capiti.
    -Su questo rogo ci sono una strega e due donne innocenti. Lì invece – e indicai una donna che stava per essere impiccata- vi è un'altra strega.
    Notate bene ora come sia semplice per loro tacciare per stregoneria quella donna innocente-

    Si poteva vedere come un rappresentante della chiesa avesse denudato dal petto la donna senza alcun pudore e la esponeva davanti al pubblico.
    Aveva un doppio capezzolo e per loro era sufficiente per tacciarla come madre del diavolo.
    Quel difetto genetico le stava costando la vita, quando invece non era altro che una babbana.
    La folla era manipolabile, lo scopo della chiesa era ucciderla e a ben pensarci veniva il volta stomaco se si pensava quanta crudeltà fosse insita in quegli uomini di chiesa che si elargivano a porta voci della volontà di Dio.
    -Qui non si parla di eresia o maleficium, ma del Malleus maleficarum, siamo nel 1486.
    Qualcuno di voi ha mai sentito parlare del Malleus maleficarum?-


    Prossimo post il 22/ settembre
     
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    Cazzo sono in ritardo !! mentre correvo verso la stanza delle necessità non avevo dormito bene per via del mio braccio che mi aveva fatto male .
    Quando ero riuscito a prendere il sonno erano le 5.00 comunque quando raggiunsi il posto dove si sarebbe tenuta la lezione ma i miei compagni non c'erano già più sbuffai mi avvicinai alla maniglia e tirai a me
    ed entrai è mi trovai vestito come erano vestiti nel medioevo mi guardai in torno è sbuffai, chi sa dove saranno finiti quando senti la voce di Niels la segui bhe la sua voce e inconfondibile .
    Dopo un po' finalmente li raggiunsi e mi avvicinai ad Niels alzai la mano guantata : Salve professoressa , mi scusi del mio ritardo

    Tino Fernandez V anno Grifondoro
    Chiedo scusa del mio ritardo spero posso seguire la lezione

    Citato : Niels
    Interagito : con la professoressa

    TINO FERNANDEZ
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    Il mannaro sbadigliò silenziosamente mentre prendeva posto nelle retrovie del capannello che si stava formando attorno alla preside. Il suo piano d'azione sarebbe stato fare da sfondo, non rispondere a nemmeno mezza domanda e se possibile appisolarsi nel primo punto più congeniale sbattendosene allegramente di tutte le chiacchiere che stavano dicendo. Magia così magia cosà, lui conosceva la magia degli attuali tempi e questo poteva bastargli ed avanzargli senza troppi pipponi su chi avesse inventato cosa e perché. Alla fine quando si trovava davanti uno dei fornitori di Ethan mica aveva il tempo di raccontargli la storia della magia teurgica o gotica (o goetica?) o come diavolo si chiamava. «Hey» salutò in un ennesimo sbadiglio Mors portandosi le braccia dietro la testa in un non troppo contenuto tentativo di stiracchiarsi. «Amico io ho provato a svegliarti. Ti ho persino scrollato il letto e messo gli Slipknot a tutto volume ma quando dormi, dormi fisso» fece una smorfia sollevando poi le spalle con strafottenza, alla fine erano cazzi suoi se non si svegliava per quanto gli riguardava aveva fatto anche troppo. «Non ti piace il merlettino Barker?» ghignando divertito allungò una mano muovendogli il bavero arricciato sul petto a sfiorargli fastidiosamente il viso. «Siamo finiti nel medioevo a quanto pare, non sto ascoltando molto cosa ha da blaterare quella» fece un cenno rivolto in direzione della preside. Dire che non stesse ascoltando molto era un puro eufemismo, non stava ascoltando proprio! L'insegnante li condusse davanti un patibolo sulla quale alcune donne tacciate di stregoneria erano legate a dei pali, ad una di esse venne scoperto il seno e la folla di babbani intorno a loro diede in esclamazioni di sorpresa. Diede di gomito a Mors «Tu hai mai provato una donna così?» Sollevò le sopracciglia con fare eloquente domandandosi com'era succhiare un capezzolo del genere. Ridacchiò insieme all'amico mentre la preside domandava di uno specifico libro: il Malleus Maleficarum. «È il manuale antistregoneria, no? Quello con i test per capire se sei socio del Diavolo...» ghignò, non proprio una definizione accurata e brillante ma a grandi linee poteva dirsi corretta. Axel pensava di averlo leggiucchiato, una volta in laboratorio da Ethan aveva trovato un libro pieno di torture a cui il padrino sembrava ispirarsi quando era particolarmente incline, se non era proprio quello faceva sicuramente parte di quel filone. Il mannaro non si era soffermato a leggerlo quando a sfogliarne le pagine piene di illustrazioni ed indicazioni. Agghiacciante ma... affascinante.

    Axel Dragonov | V anno | Serpeverde

    Interagito con Mors
    Risposto alla preside, incredibile
     
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    Era una lezione sicuramente diversa rispetto alle altre, anche se vedere con i propri occhi cosa veniva fatto a maghi o streghe faceva comunque la sua parte. C’era anche da dire che il sapere che la maggior parte delle volte chi veniva preso era innocente, un semplice babbano scambiato per un mago, faceva rabbia. Di sicuro era meglio che nessuno morisse, ma il sapere che poteva essere un innocente non era affatto bello. Con molta probabilità già nel medioevo c’era la differenza tra buono o cattivo, quindi pensavo che fino a quando a pagare era un mago cattivo, questo poteva essere tollerato. Con il resto della classe eravamo arrivati in piazza, dove vi erano condannate diverse donne, alcune babbane ed alcune streghe. Guardando il perché veniva considerata una strega era chiaro che al tempo qualsiasi cosa fosse diversa dal normale veniva considerata stregoneria. Si, dava le indicazioni per capire chi era un semplice babbano, a differenza invece di chi praticava la magia, alchimia. Con questo avevano una giustificazione per le scelte che facevano, per chi punivano e uccidevano. Bastava avere qualcosa di leggermente diverso e venivi etichettato come stregone o strega. Non lo condividevo sicuramente, ma in quel periodo tutto si spiegava così.
    Damon White, V anno, Grifondoro
    Provato a rispondere alla domanda

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    Il complimento della Wylie la spiazzó. Ultimamente sentiva di non essere più abituata a riceverne e le sue parole inaspettate la resero rigida, imbarazzata. Durò appena qualche attimo. Poco dopo fece spallucce, piegando il capo. «Si. Niente di che.» Le disse quindi poco dopo, sminuendo il suo piercing o la bellezza decantata. Un modo il suo di affrontare al meglio l'imbarazzo patito.
    Si apprestò ad ascoltare la professoressa. Solitamente avrebbe disertato la lezione di storia della magia, ma quella lezione si stava mostrando interessante. Ebbe il potere, soprattutto, di infiammare il suo animo quando vide le donne private della loro libertà e dignità.
    «Perché le streghe non potevano bruciare gli inquisitori vivi?» Un gesto eccessivo forse ma la Haugen non poteva fare a meno di pensare che il mondo se lo sarebbe meritato. «Sarebbe stata una giusta punizione.»

     
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    Ariadne non provò imbarazzo nel vedere il seno scoperto di quella donna, ma sentì un moto di rabbia montarle addosso quando quell'uomo insisteva col volerla definire strega.
    E anche ammesso lo fosse stata perchè non c'era un solo uomo su quel rogo? O su quella ghigliottina?
    -Sono solo dei prepotenti- disse e si rese conto solo in quel momento che qualche volto si era voltato a guardarla.
    E non erano solo quelli dei suoi compagni.
    -Sulla base di cosa la state accusando?- chiese quindi ai presenti,
    -Quello potrebbe essere un neo, anzi probabilmente lo è, ne ho miliardi anche io, e anche le vostre donne, sono dunque tutte streghe?-
    Ariadne aveva le mani avvolte dai guanti in pizzo ma fu lesta a nasconderle tra le pieghe della gonna quando qualcuno gliele guardò, tuttavia uno di loro si sporse in avanti per afferrarla; si rese conto ben presto che non era lei che mirava ma la sua compagna di casata. Evie Wylie veniva trascinata sul rogo a causa del colore dei suoi capelli.
    -E' una strega!- urlavano - al rogo, al rogo, al rogo- e al rogo ce l'avevano messa veramente.
     
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