Lezione di trasfigurazione I e II anno

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    Le lezioni erano ricominciate ormai da una settimana, il clima non era dei migliori, soprattutto per quanto riguardava Ariadne, ma con mio fratello sembrava andare meglio.
    Lo avevo osservato e sembrava un pò strano a ben pensarci, ma non avevo avuto modo di indagare oltre.
    In compenso i ragazzi avevano pensato bene di iniziare con solidi principi e l'annuncio dell'inizio della competizione tra le case sembrava aver forgiato le giovani menti di rinnovato vigore.
    Le prime lezioni puramente teoriche erano andate alla grande, avevamo parlato della trasfigurazione in linea generale e anche della legge di Gamp sulla trasfigurazione degli elementi; avevo spiegato loro come questa assicurasse che tramite la magia era possibile far apparire cose dal nulla, ma era molto difficile generare qualcosa di specifico anziché di generale, e gli oggetti evocati tendevano a non rimanere a lungo.
    Abbiamo poi parlato delle cinque eccezioni note alla legge di Gamp, una delle quali era il cibo, che non poteva essere creato dal nulla ma solo fatto scomparire, moltiplicato, aumentato di dimensioni o trasfigurato per migliorarne il sapore.
    Avevo sottolineato come fosse impossibile creare l’amore, esso poteva essere simulato da filtri d'amore come l'Amortentia, che generavano forti infatuazioni e ossessioni, ma non riprodotto in modo autentico in alcun modo, e il denaro, che avrebbe fatto venire meno il fondamento dell'economia del mondo magico.
    Avevamo parlato del fatto che la magia non poteva resuscitare i morti, i cadaveri potevano essere trasformati in inferi al comando di un mago o di una strega viventi, ma essi non erano nient'altro che creature senz'anima o volontà propria e costrette all'obbedienza.
    Qualcuno di loro mi aveva chiesto dei quadri, non erano forse persone morte anche loro?
    Giusto, così era, avevo spiegato loro come si trattasse di forme limitate di comunicazione con i morti, come pure il Prior Incantatio, che in particolari condizioni richiamava l'"ombra" delle persone uccise in precedenza da una bacchetta. Non mi ero addentata oltre, in fondo parlare di limiti della magia poteva facilmente indurci a sforare e non era il caso di insinuare punti interrogativi ai ragazzi che ancora neanche se le ponevano certe domande.
    Quel giorno però avremmo iniziato ad usare la bacchetta e dopo i convenevoli di saluto fu proprio il primo incanto che mi apprestai a spiegare loro.
    -Cucurbita , un incanto che potrebbe esservi utile in molteplici occasioni, se sapete usare l'immaginazione- cosa che i loro compagni, l'anno prima, non erano stati in grado di fare.
    -Davanti a voi ci sono dei cannoni, ciò che spareranno saranno delle palline da tennis, niente di esageratamente doloroso, direte voi.
    Ebbene potreste avere ragione, ma a lungo andare potrebbero crearvi dei problemi, la velocità con cui verranno sparate sarà via via maggiore e impossibile da gestire, ma ..
    - e qui c'era un bel ma - se riuscirete a trasfigurarli in zucche il peso aumenterà e la velocità diminuirà arrestando la corsa prima di toccarvi.
    Parliamo di trasfigurazione non potete limitarvi a volere qualcosa perchè vi riesca, dovete concentrarvi, visualizzare ed eseguire il giusto movimento
    - lo eseguii io per prima perchè potessero vedere il movimento circolare e la stoccata finale.
    -Ognuno di voi, quando sarà pronto mi dirà via e io farò partire il meccanismo, se indugerete troppo.. beh partirà a sorpresa-


    Una settimana per rispondere, non è la vostra prima lezione on gdr nelle scorse abbiamo parlato della legge di Gamp che vi ho esposto nella premessa, ho saltato i convenevoli perchè la lezione deve essere chiusa entro settembre, al più nella prima di ottobre.
    La stanza è vuota, ci sono solo i cannoni davanti a ognuno di voi, una distanza appropriata, fate dal lato opposto della stanza.
    Giocatevela serenamente come volete, se avete bisogno di delucidazioni chiedetemele on gdr nel vostro post, se avete domande anche.
    In spoiler scrivetemi il nome ,il cognome e l'anno se primo o secondo anno.
    Potete anche interagire coi vostri compagni durante l'esercizio, siete ragazzi divertitevi pure se è nelle corde del vosto pg ;)


    Edited by __Grace__ - 7/9/2021, 16:37
     
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    La trasfigurazione è qualcosa di incredibilmente bella per me, a come ho capito oggi forse utilizzeremo le bacchette e sono molto entusiasta di questa cosa. Infatti senza ritardare troppo mi fiondo in aula di trasfigurazione e dopo aver salutato la docente mi sono messo in mezzo ai miei compagni, ho ascoltato molto attentamente tenendo a mente le indicazioni date nelle altre lezioni, mentre mi giro a cercare qualcuno di conosciuto. Desmond, riconosco il Corvonero con cui mi sono imbattuto nei corridoi più paurosi di Hogwarts, gli faccio un cenno con la testa. Per essere stato uno dei primi giorni direi che è stato avventuroso e avventato allo stesso tempo, nonostante questo credo che sia stata una scoperta pazzesca. Adoro scoprire nuovi luoghi ma.. Non ci tornerei a quel piano. Intanto la professoressa finisce di spiegare e ci fa vedere come si fa l'incantesimo. Sfodero la mia bacchetta che è ancora nuovissima, mi metto davanti ad un cannone e mi preparo mettendo la bacchetta in avanti, con il braccio stirato in posizione di attacco, istintivamente la punta della mia lingua esce fuori, quando sono contentrato lo faccio sempre. < Io sono pronto professoressa! > dico con determinazione prima di vedermi spuntare una pallina e colpirmi dritta in testa. Stringo gli occhi e porto le mani alla testa. < che cavolo!! > esclamo tra me e me, poi riapro gli occhi e cerco di ricompormi per riprovare. Non sono stato abbastanza veloce.
    Blake Ryan Crawford - Tassorosso - I anno

    Salutato con un cenno del capo Desmond
    Iniziato l'esercizio

     
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    Non potevo certo dire che Trasigurazione fosse tra le mie materie preferite, tuttavia c'erano alcuni incantesimi che valeva la pena di imparare. Di certo Curcubita non era tra queste, ma dopotutto avevo alle spalle diversi Halloween dove nessuno e dico NESSUNO si ricordava mai di comprare le zucche da intagliare e quindi.. mia madre scommetto lo facesse apposta di non comprarle così ero costretto ad esercitarmi per tutto ottobre.
    Era tra gli incantesimi che sapevo fare quindi ero abbastanza sicuro di me stesso mentre la professoressa ci spiegava la prova pratica del giorno.
    Quando fu il mio turno mi piazzai davanti ad un cannone, una mano in tasca, l'altra sulla bacchetta. Agitai la testa per spostare il ciuffo e con fare quasi strafottente dissi.
    Sono nato pronto.. spari!
    Appena sentii il botto agitai la bacchetta nel movimento indicato, immaginai una bella zucca di quelle grosse grosse e panciute con tanti spicchioni e pronunciai la formula
    Cucurbita!
    La pallina iniziò ad ingrandirsi velocemente, quasi in un battito di ciglia, al suo posto una zucca enorme.
    Non successe però quello che la prof aveva previsto e..
    Cazzo...
    Un tonfo sordo e mi ritrovai nel buio più totale, un dolore lancinante al naso, sdraiato a terra.
    Porca puttan...vaffanculo...
    e che cazzo! Sentii il sangue uscirmi dal naso, DI NUOVO! Provai a toccarmelo ma..
    Oh merda... ehi! Ehi là fuori... tiratemela via!
    Avevo una cazzo di zucca piantata in testa! La mia testa era dentro la zucca.. sputacchiai dei semini che tuttavia rimbalzarono contro l'interno finendomi in un occhio. Provai quindi a rialzarmi, sbilanciandomi però per via del peso della zucca e iniziai a vagare per l'aula sbandando in giro, cercando di sollevare l'enorme ortaggio con due mani..
    Eddai brutti stronzi, un aiuto!!

    Ralph Finnick- Grifondoro- I anno.
    Attualmente in queste condizioni perchè la zucca mi è volata dritta in testa.
     
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    Oh finalmente una prova pratica! La mia bacchetta aveva fatto un solo incantesimo da che ero arrivata al castello, fortunatamente proprio di trasfigurazione. Ero anche bella carica dal momento che mi era riuscito al primo colpo... sì cioè.. dovevano uscire dei colibrì ed erano uscite delle oche ma.. sempre uccelli erano no?
    Quindi ero abbastanza fiduciosa che sarei riuscita senza problemi ad eseguire l'incantesimo del giorno.. non che fosse uno degli incantesimi più utili del mondo eh.. trasformare le cose in zucca faceva molto fata madrina al contrario ma.. beh, da qualche parte dovevamo pure iniziare no?
    Mi misi quindi accanto al Grifondoro capellone che avevo visto spesso assieme a Karen e prima di dare il mio via mi fermai ad osservarlo. Sembrava molto sicuro di se, volevo avere un controllo su come muoveva la bacchetta e come faceva prima di provare a mia volta.
    Tuttavia non andò secondo i piani. Riuscì certo a trasfigurare la pallina in zucca, peccato che questa gli finì direttamente in testa come se fossimo in un cartone animato.
    Sgranai quindi gli occhi, stringendomi la bacchetta al petto tra le mani.. Oh.. io non la volevo una zucca in testa..
    Ehm.. ma siamo sicuri che..
    non avevo nemmeno finito di parlare che il mio cannone iniziò a sparare. Dovetti fare un saltino di lato per evitarlo. Non fui più fortunata con la seconda che mi prese dritta in testa. Il ritmo di sparo iniziò ad aumentare e sotto il fuoco nemico dell'esercito del tennis, colpita ripetutamente senza aver modo quindi, di concentrarmi per provare l'incantesimo e ancora traumatizzata dlaal signor zucca che vagava in giro come il cavaliere senza testa, mi ritrovai a dover scappare andandomi a nascondere dietro a una divisa blu, accucciandomi.
    Scusamiiii quell'affare non si ferma!!

    Daisy Locke-Tassorosso - 1 anno.
    Mi sono nascosta dietro un/una corvonero accaso

     
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    “Oliver ti prego di chiudere la tua maledetta biscia in una gabbia, me la sono ritrovata sulla tazza del cesso, porco goblin!” Un Hugo decisamente poco accomodante faceva la spola tra camera e bagno inveendo a intervalli regolari contro i suoi compagni di stanza. Lui e Chris avrebbero avuto lezione di lì a poco mentre Oliver poltriva beatamente sul letto gettando di tanto in tanto qualche occhiata al suo rettile. L’arrivo di settembre aveva messo fine alla leggerezza che aveva avvolto i due mesi precedenti, forse i più felici della sua vita. Certo, Lurcèce era pur sempre in ospedale, ma perlomeno le sue condizioni non si erano aggravate. L’unica nota positiva della sua malattia, se proprio vogliamo sforzarci a trovarla, è l’aver esonerato Hugo dal trascorrere l’intera estate in compagnia della zia. Maggiorenne e con un cospicuo gruzzolo di galeoni custoditi alla Gringott, il ragazzo non aveva avuto la benchè minima esigenza di tornare tra quelle mura che mai avrebbe definito casa. Piuttosto si era appoggiato ora da Andreas, ora in un appartamento affittato insieme ai suoi migliori amici. Un’estate tranquilla, finita sicuramente troppo presto. Settembre era arrivato con il suo carico di compiti e lezioni da seguire. Nel giro di pochi giorni avevano già accumulato una serie innumerevole di pergamene da consegnare, rendendo la ripartenza affannosa. “Chris sbrigati, non starai mica pensando di saltarla?” gridò all’amico, chiuso in bagno da tempo immemore. Tamburellò con insistenza sulla porta, mancavano meno di dieci minuti all’inizio. “Dai che oggi si usano le bacchette, ormai è arrivato il momento che impari a fare qualcos’altro oltre al Lumos” sghignazzò continuando imperterrito a battere le nocche. “Ci sono anche le matricol..OUCH” Christian spinse la maniglia con troppa foga facendo sbattere la fronte di Hugo contro il legno massiccio della porta. Sbuffando si massaggiò con delicatezza la zona colpita per poi seguire il compagno fuori dal covo delle serpi. La Professoressa De Masi era appena arrivata in aula quando i due presero posto. “Sono fissati coi cannoni ultimamente” commentò sottovoce sgomitando la biondina alla sua sinistra, salvo poi accorgersi che non l’aveva mai vista prima. Sicuramente non era presente alla lezione dei pirati, quindi non avrebbe colto il suo riferimento. Ascoltò con attenzione il resto del discorso della De Masi, aggrottando infine un sopracciglio alle istruzioni. Aveva capito bene o dovevano trasformare le palline in zucche per rallentarne la corsa? Gettò uno sguardo alla classe, deducendone ad occhio e croce le dimensioni. Se avessero dovuto fare i bersagli umani, quel poco spazio non avrebbe certo garantito loro l’incolumità, nemmeno se fossero stati tutti in grado di compiere la trasfigurazione richiesta, cosa di cui comunque dubitava. Decise di non palesare i propri dubbi alla professoressa, ma si posizionò al centro della stanza, seguito dal resto dei suoi compagni dagli sguardi altrettanto perplessi. “Lo scambio con Durmstrang deve aver messo strane idee nella testa dei prof” mormorò distrattamente ad un grifondoro dal ciuffo ribelle. D’altronde quella sembrava una punizione corporale mascherata da lezione. Un guizzo della bacchetta della De Masi sancì l’inizio della prova. I cannoni, incantati per moderare inizialmente la velocità di lancio, spararono una raffica di palline da tennis. Nessuna di queste arrivò a colpirli, ma era necessario castare rapidamente un incantesimo prima di essere colpiti in piena fronte. E quella di Hugo, per inciso, aveva già subito abbastanza per quel giorno. Mimò il gesto della bacchetta e provò a trasfigurare in zucca una delle palline ai suoi piedi. Incredibile ma vero, quella al suo Cucurbita si tinse immediatamente di arancione e triplicò le dimensioni. Era pronto a replicarlo sulle palline in corsa così puntò alla bocca del cannone e urlò “Cucurbita”. Difficile prendere la mira quando l’oggetto volante si sposta a quella velocità, ed infatti l’incantesimo di Hugo non andò a segno nel modo sperato. Il fascio di luce anziché colpire la pallina investì un ignaro corvonero intento ad apprendere il corretto movimento del polso. In pochi attimi la sua mano sinistra prese a gonfiarsi assumendo una gamma di colori indefinita, dall’arancione, al viola scuro, al giallo canarino. Trasfigurare parti del corpo era roba da quinto anno, forse, ecco perché il suo arto non aveva assunto le sembianze di una zucca ma pareva piuttosto una grossa melanzana bruciacchiata. “Io..tu..ti sei messo in mezzo” sentenziò infine “non vedi che stavo puntando al cannone?”


    Hugo Dubios - II anno - Serpeverde
    Interagito con Christian, Daisy (la biondina), Ralph (ciuffo ribelle) e Desmond (mi farò perdonare, forse).
     
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    So gay e sono fiero di esserlo ...

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    I Lezione di Trasfigurazione .
    Marcus Del PG
    me tocca fare la prima lezione di trasfigurazione cosi mi avviai verso l'aula .
    Per fortuna la lezione non era ancora iniziata così entrai in classe e presi posto in mezzo ai miei compagni di casata e quando la professoressa inizio a spiegare la lezione .
    La ascoltai molto attentamente perché volevo ricevere dei punti per la mia casata perché quest'anno deve essere l'anno del giallo e nero .
    Cosi dopo la spiegazione fu la volta della pratica e i miei compagni inizio a provare l'incantesimo sulle palle sparate contro gli studenti .
    Aspettai il mio turno e quando torno a me puntai la bacchetta e feci il gesto alla professoressa di procedere cosi iniziai la mia pratica la prima palla mi stava volando in faccia cosi mi abbassai per schivarla .
    Poi mi rialzai e mi preparai di nuovo puntai la bacchetta e quando quel coso sparò la palla presi la mira e pronunciai Cucurbita e la palla si trasformo in una mezza zucca è cadde a terra

    Marcus Gunnarsen I anno Tassorosso
    Prima palla ...... mi sono abbassato per schivarla
    la seconda palla ........ lo trasformata metà zucca




    Cantante --
    sono gemello --
    Casata Tassorosso --
    Single --
    .... --
    -- Amo essere un cantante
    code by psiche
     
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    Quanto aveva smadonnato Christian dall'inizio delle lezioni ad oggi? Ad occhio e croce ogni mattina per alzarsi dal letto e sono sette, ad ogni pranzo fatto di fretta e furia perchè Hugo quest'anno aveva deciso di provare a far studiare anche il suo amico, -nel tentativo disperato di portarlo con se al terzo anno- sono altre sette e infine, non poteva più fare baldoria di notte, perchè l'inutile coprifuoco non gli permetteva di tornare al castello ad un'orario decente per degli adolescenti. E sono altre sette. In sette giorni, Christian aveva lanciato ad occhio e croce, ventuno bestemmie, talmente che gioiva per l'estate terminata troppo in fretta. Lo svegliò Hugo con un urlo che dalla porta del bagno rimbombava alle sue orecchie, qualcosa che aveva a che fare con il serpente di Oliver. Christian si strinse il cuscino sulle orecchie per non sentire quel battibecco e in men che non si dica, ritornò a dormire come un angioletto. Si svegliò decisamente troppo tardi e difatti, di fretta e furia indossò la divisa, mentre il suo compagno di stanza gli intimava di sbrigarsi. Era così intontito dal sonno che quando spalancò la porta che dal bagno portava alla stanza, non si rese conto di aver colpito l'amico dritto in fronte. "Cos'hai fatto alla fronte?" Chiese tra uno sbadiglio e l'altro, mentre si recavano nell'aula di trasfigurazione. Il serpeverde già s'immaginava sonnecchiare all'ultimo banco, ma la De Masi non era dello stesso avviso. Dopo una settimana di noiosissima teoria, aveva finalmente deciso di passare alla pratica, peccato in un giorno dove il verde-argento non si sentiva per nulla attivo. Si mise in posizione e senza dar conto agli altri, iniziò il suo esercizio. Christian si sa, non è un fenomeno con gli incantesimi, affatto. Ma incantare delle palline da tennis in movimento, gli pareva davvero una cattiveria bella e buona. Andiamo, il karma ce l'aveva decisamente con lui. Non impari ad usare la magia? Bene, allora muori. E zaac. La prima pallina lo colpì un fianco, la seconda una gamba, la terza il braccio. Le stava prendendo di santa ragione da delle palline da tennis, che vergogna.

    Christian J. Morgan II anno, Serpeverde.
    Interagito solo con Hugo perchè assonnato xD
    Iniziato l'esercizio ma non riesce a incantare le palline perchè sono in movimento.
    Le sta prendendo dalle palline da tennis.
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    Ambientazione. Una parola ancora lontana dal diventare realtà. Desmond iniziava a piccoli passi a entrare nel mondo della magia, iniziava a farsi i primi amici, o come li definiva lui, "i primi conoscenti", ma era ancora molto distante dal definirsi ambientato. Era strano vivere lontano da sua madre, si chiedeva come stesse e se i progressi con la disintossicazione fossero continuati. Si chiedeva dove fosse sua sorella. Non la vedeva ormai da tempo, ma la sua mente viaggiava sempre verso di lei e infine, si domandava quanto ci avrebbe messo ad apprendere la magia. Era certo che ci volesse del tempo, soprattutto per i nati babbani, ma era stanco di mandare a vuoto i suoi incantesimi. Voleva migliorare e voleva farlo in fretta. Quando quel giorno si svegliò aveva in testa solo un pensiero fisso. DEVO MIGLIORARE E FAR VEDERE A TUTTI CHI SONO REALMENTE. Sarebbe toccato a trasfigurazione l'onere di fargli da trampolino da lancio, durante quella lezione avrebbe finalmente mostrato a tutti il suo potenziale e a testa alta e petto gonfio si diresse fieramente verso l'aula per concretizzare ciò che fino a quel momento aveva vissuto solo nei suoi pensieri. «Buongiorno» Salutò con la sua solita cortesia e pacatezza la professoressa. Era una gran figa e probabilmente non era nemmeno troppo più grande di loro, ma c'era qualcosa nel suo sguardo che lo terrorizzava, anche se non aveva ancora capito cosa. Con un cenno della mano salutò pure il Tassorosso che aveva conosciuto pochi giorni prima e si andò a sistemare al suo fianco. Aveva visto un lato di lui che con grande impegno nascondeva al mondo intero, era meglio tenerselo buono. Il compito da svolgere era chiaro, in teoria Desmond aveva capito alla perfezione cos avrebbe dovuto fare, ma in pratica era ancora tutto da dimostrare. Mosse svariate volte il polso per riprodurre alla perfezione il gesto della professoressa e quando finalmente si sentì pronto a castare l'incanto puntò il suo catalizzatore verso il cannone. Un forte pizzicore alla mano gli fece perdere la presa che aveva sulla bacchetta, si guardò istintivamente le dita e le vide assumere le dimensioni e i colori più strani. «Che diavolo succede alla mia mano?» Non fece quasi in tempo a concludere la frase che una pallina gli finì dritta dritta in un occhio. «E che cazzo...» Aveva indugiato troppo. Rivolse uno sguardo carico di astio verso il Serpeverde, che senza farsi troppi problemi cercava di far ricadere la colpa dell'incidente proprio su Desmond. «Scherzi vero? Mettiti gli occhiali se non vedi dove punti la bacchetta!» Un'altra palla gli finì in testa. Fortuna che aveva deciso di dimostrare al mondo chi fosse veramente, perché al momento l'unica cosa che stava dimostrando era che come sacco da boxe era piuttosto resistente. Finalmente una gioia, dietro di lui era apparsa una ragazza, sembrava spaventata, forse voleva nascondersi dalle palle assassine. Il Corvonero non sapeva se ritenersi compiaciuto del fatto che la giovane tassa avesse scelto proprio lui come suo scudo, o indignato, perché tutte le palline indirizzate a lei stavano ora mitragliando la sua nuca. «Sai... credo che le tue palline da tennis se la stiano prendendo con me, non fraintendere, ti faccio volentieri da scudo eh, ma forse è il caso che tu ti nasconda dietro qualcosa di più solido, o domani sarò un livido ambulante» 《TOC》 L'ennesima pallina lo colpì in testa obbligandolo a piegare leggermente il capo per il dolore.

    Desmond Verlaine. I anno. Corvonero.
    Salutato la prof, interagito con Blake, Hugo e Daisy. Esercitato sul movimento da compiere ma impossibilitato a lanciare l'incantesimo causa mano enorme e multicolore. (Grazie Hugino <3) Al momento è un bersaglio umano per palline aka scudo di fanciulle indifese. Qualcuno dia una mano (non trasfigurata) a questo ragazzo. Grazie.
     
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    Dici che è la volta buona che ci fanno usare finalmente le bacchette?! Disse la francese all'amica e compagna di stanza mentre entrambe si preparavano per la lezione di Trasfigurazione che si sarebbe tenuta quella mattina. Non era la prima lezione di Trasfigurazione a cui le due ragazze prendevano parte. Arya all'inizio ne era entusiasta, ora quell'entusiasmo si era leggermente affievolito dato che in nessuna di quelle lezioni avevano utilizzato la bacchetta. Si erano tenute in quei giorni lezioni tutte teoriche. La Grifondoro non era contraria alla cosa, era consapevole che in ogni ambito prima di mettere in pratica qualcosa bisognava sempre prima conoscerne la teoria, ma per una come lei, che era molto più proiettata all'azione, la cosa iniziava ad annoiarla, anche perchè era dalla prima volta che aveva acquistato quella bacchetta che avrebbe voluto usarla.
    Non era la sola motivazione però che aveva spento l'entusiasmo della Grifondoro. La seconda motivazione era un persona, un ragazzo Serpeverde del secondo anno di nome Christian Morgan. Il suo arrivo a Londra era stato un susseguirsi di sorprese per lei. La scoperta che la sua coinquilina, con cui aveva diviso l'appartamento a Londra, fosse anch'essa una strega e che avrebbe frequentato Hogwarts insieme a lei, il fatto che fossero finite nella stessa Casa e quindi si erano ritrovate di nuovo ad essere coinquiline. A seguire poi, lo strano ragazzo che aveva incontrato al bar, che ci aveva pure provato con lei, non solo se lo era ritrovato ad Hogwarts, ma dopo essere venuta a conoscenza del suo nome e del posto da cui proveniva aveva capito perchè le era tanto familiare. Quel ragazzo era uno dei figli di suo padre, e quindi questo faceva di lui suo fratello. Arya dopo la scoperta aveva cercato di evitarlo, ignorandolo completamente anche a lezione. Non ha mai voluto avere niente a che fare con il suo padre biologico, ciò che sapeva di lui le bastava. Dopo aver scoperto che aveva un'altra famiglia, la francese aveva deciso che non voleva sapere altro su di lui e stava benissimo così. Quell'uomo non era mai esistito per lei, aveva solamente due fratelli e in questo momento si trovavano a Parigi, le bastavano loro. Morgan non sarebbe mai venuto a saperlo, ecco perchè non aveva raccontato niente neanche ad Heidi.
    A malincuore però, a quella lezione doveva parteciparvi e quindi doveva ancora una volta far finta di niente e far finta che il Serpeverde non fosse il suo fratellastro. Anche se stava sperando nella sua assenza.
    Quella mattina a quanto pare la sua amica aveva il suo stesso entusiasmo perchè le aveva appena comunicato che voleva saltare la lezione. Come sarebbe a dire? Non abbandonarmi Backer, la situazione è già abbastanza pes... Pesante? Sì, voleva dire proprio questo. Ma riformulò in fretta la frase sperando che la sua coinquilina non ci avesse fatto caso. Volevo dire noiosa. Senti se non ci vai tu non ci vado neanche io. Sì, la situazione era già abbastanza pesante, se poi non c'era neanche Heidi a distrarla dalla presenza ingombrante di Morgan preferiva saltare anch'essa la lezione con lei.
    Alla fine Heidi confermò la sua intenzione di voler saltare la lezione ed Arya propose alla tedesca di passare la giornata al Lago Nero, dove di solito all'amica piaceva andare per dipingere, ottenendone l'approvazione. Passiamo comunque davanti all'aula di Trasfigurazione? Almeno diamo una sbirciatina, ci assicuriamo di non esserci perse nulla. Un po' pericoloso se la De Masi le avesse viste, ma non voleva rimpianti.
    Passando appunto davanti all'aula, in lontananza scorse qualcosa di diverso, uno strano oggetto che da lontano la Grifondoro non riusciva ad identificare per bene. Riesci a capire che cos'è? Chiese all'amica. Se l'aula era allestita diversamente da come era allestita di solito vuol dire che ci sarebbe stato un qualcosa di pratico quel giorno. Impulsivamente, all'insaputa di Heidi, afferrò l'amica per un braccio trascinandola nell'aula senza dirle niente. Buongiorno. Salutò la professoressa e i suoi compagni notando che lo strano oggetto che aveva intravisto da fuori era un cannone. E non uno, vi erano di diversi. Che fosse la volta buona che finalmente utilizzavano la bacchetta?! Dopo mi ringrazierai. Anche Heidi non vedeva l'ora di usare la bacchetta a lezione, ora che finalmente avrebbero utilizzato qualche incantesimo la tedesca l'avrebbe ringraziata di non averle fatto perdere quella lezione. O forse no.
    Notò purtroppo la presenza del fratellastro anche a quella lezione. E perditene una! Pensò la francese tornando a concentrarsi sulle parole della De Masi cercando di ignorare la presenza del Serpeverde.
    La sensazione fu quella giusta, finalmente avrebbero usato le bacchette, anche se avrebbe preferito imparare un incantesimo più utile piuttosto di uno che trasformi delle palle in zucca. Ma era pur sempre il primo incantesimo che utilizzava, quindi le andava bene comunque.
    Si posizionò di fronte al cannone a lei destinato, puntando la bacchetta su esso in attesa di essere bombardata da delle palline da tennis. Il cannone iniziò a spararle contro la prima palla. Arya gli puntò contro la bacchetta pronunciando l'incantesimo senza successo mentre la pallina la colpì dritta sul braccio destro. Ci riprovò ancora, ma l'unica cosa che riusciva ad ottenere erano un paio di piccoli lividi che probabilmente l'indomani avrebbe trovato sul corpo. Come diavolo faceva a concentrarsi se doveva preoccuparsi anche di schivarle le palle?! Sarebbe stato impossibile.
    Scrutò la situazione intorno a lei per osservare come stava andando alla sua amica e gli altri compagni cercando comunque di schivare quelle palle. Notò che che anche i suoi compagni stavano riscontrando qualche difficoltà.
    Nella distrazione una palla la colpì in viso, in particolare allo zigomo sinistro. Cominciava ad averne abbastanza, sapeva che la situazione era abbastanza incasinata per potersi concentrare e permettere la riuscita dell'incantesimo, ma l'idea di non riuscire a scagliarlo la innervosiva. Puntò arrabbiata la bacchetta sulla prossima palla da tennis che si stava avvicinando a lei. Cucurbita! Purtroppo però la palla da tennis era già abbastanza vicina alla francese, che la colpì proprio alla mano destra, la mano con la quale impugnava la bacchetta facendola volare via. L'incantesimo finalmente riuscì, anche se non nel modo in cui la mora voleva. In volo colpì una palla proveniente dal cannone di uno dei suoi vicini trasformandola in zucca, che andò a colpire uno dei suoi compagni. Arya si voltò verso di esso nello scoprire con suo grande rammarico che aveva colpito proprio la persona che aveva cercato di evitare in questi giorni, Christian.

    Arya Blanchard, primo anno, Grifondoro.
    Interagito con Heidi, che ho trascinato a lezione, e trasformato la palla di Christian per sbaglio in zucca.


    Edited by Arya* - 9/9/2021, 02:25
     
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    La materia che stava per affrontare quella mattina non era male; aveva sempre avuto un pensiero positivo sulla Trasfigurazione, anche se non era mai stata una di quelle in cui eccelleva e questo spesso e volentieri le faceva diminuire la voglia di partecipare. Il fatto era, però, che a Durmstrang non ci aveva nemmeno mai provato a dare il meglio di sé, e per quanto ricominciare dal primo seppur lo definiva da una parte noioso e ripetitivo - ma anche una giusta punizione per quello che aveva fatto, a detta di molti -, forse era anche un'opportunità per imparare da capo, e stavolta per davvero, quello in cui finora era risultata scadente. Una seconda chance, in parole povere. E così eccola lì, in quell'aula, senza ricercare interazioni come suo solito e in attesa di affrontare finalmente una lezione pratica dopo una settimana di sola teoria. Cucurbita, questo era l'incantesimo che avrebbero dovuto usare sulle palline da tennis che i cannoni avrebbero sparato contro di loro nel momento in cui ognuno degli studenti avrebbe dato il via per far partire quell'affare spara-coglioni. A meno che non avessero indugiato, cosa che Kat stava praticamente facendo. Anzi, più che indugiare il suo si poteva definire come una ricerca della concentrazione. Aveva già la bacchetta in mano e stava mimando il movimento con essa. Perché questo dovevano fare, teoricamente. Concentrarsi, visualizzare ed eseguire il giusto movimento; ma come avrebbe potuto senza i propri tempi dalla sua parte? No perché, per prima cosa, si era distratta nel vedere un suo concasato con la testa incastrata in una zucca che sbandava in giro per l'aula in cerca di aiuto, e seconda cosa, il tempo di ridere di lui che il suo cannone iniziò a sparare palline contro di lei senza che desse il proprio via. Iniziò ben presto ad essere colpita più e più volte, finché non provò a castare quel maledetto incantesimo sperando di beccarne almeno una. "Cucur-" Ma non riuscì a finire la formula che una pallina l'aveva già presa in piena faccia. "-cazzo!". Urlò portandosi velocemente una mano sulla faccia. Cucurcazzo, nuovo incantesimo, annotatevelo perché potrebbe certamente tornavi utile in futuro! Nel frattempo, quel fottuto cannone continuava a spararle contro palline sempre più velocemente e la concentrazione non era esattamente dalla sua parte mentre cercava di ripetere l'incantesimo per riuscire a prenderne almeno una.

    Ekaterina Belova, I anno, Grifondoro.
    Citato Ralph (in pratica ha riso di lui, sorry 😂 ), e iniziato poi a beccarsi tutte le palline addosso senza risultati positivi con l'incantesimo.



    Edited by kat; - 10/9/2021, 19:18
     
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    Odio avere delle compagne di stanza, specialmente se si tratta di ragazze fastidiose, rumorose ed ingombranti come la Miller.
    Prima o poi lei ed il suo starnazzare fino a tarda notte mi faranno arrivare tardi a lezione, e pare che le occhiatacce che le riserbo non aiutino alla causa perchè, per qualche strano motivo, l'idiota le trova divertenti.
    Non capirò mai cosa c'è di così spassoso nel dare fastidio al prossimo e nell'impedirgli di dormire decentemente prima di un corso importante, ma fortunatamente essere al primo anno porta anche i suoi vantaggi: l'assenza dell'arpia.
    Per il resto, quest'inizio anno si sta rivelando abbastanza tranquillo, e se mi concentrerò su me stessa ignorando totalmente chi non ritengo opportuno allora filerà tutto liscio e sette anni svaniranno in un attimo. Chissà, forse lo studio mi aiuterà a dimenticare il fastidio al ginocchio, quel lieve zoppicare che mi coglie a fine giornata, dopo lunghe ore passate in piedi...
    Qui non si balla, il che è ottimo. Meno distrazioni e ricordi misti a sensi di colpa, niente scarpette o gonne di raso a punzecchiarmi le viscere riportando alla memoria ciò che ho perso a causa dei miei errori.
    Però non è tempo di pensare a queste cose, la lezione sta per iniziare, finalmente useremo la bacchetta dopo tutta quella teoria e non vedo l'ora di mettere in pratica quanto ho imparato.
    Ascolto la professoressa mentre spiega quanto dobbiamo fare, ignorando volutamente gli altri studenti attorno a me perchè non ho tempo per le interazioni sociali in aula, sono solo un'inutile distrazione al raggiungimento dell'obiettivo finale, ed io un bel voto sul curriculum lo vorrei.
    Stringo la bacchetta in mano, quando le palle iniziano a volare verso di noi. Respiro ed inspiro alla ricerca della concentrazione, tento di visionare una zucca davanti a me e... Chi è che sta facendo tutto questo baccano?!
    Volto appena lo sguardo, giusto in tempo per vedere un ragazzo a cui una zucca è finita in testa e giudicarlo arricciando il naso in un moto di disapprovazione -ma davvero non riescono a prendere nulla seriamente?!- quando ricordo ciò che ha detto la prof riguardo la palla che parte a sorpresa, ma è troppo tardi, quella è già in volo.
    Cucurbita!
    Il movimento è giusto, l'incanto anche, ma la trasfigurazione avviene un po' troppo tardi e la zucca si sta avvicinando a me un po' troppo velocemente.
    L'istinto di conservazione, mista all'agilità ottenuta con la danza, mi aiutano ad abbassarmi velocemente, col risultato che dal mio ginocchio sinistro parte un lampo di dolore fortissimo, tanto che devo mordermi l'interno delle guance per non gemere, e la zucca finisce dritta addosso a qualcuno che si è mosso vicino a me.
    Nel rialzarmi noto che è un serpeverde, e ha dei rimasugli arancioni sulla spalla laddove è stato colpito.
    Stai bene?
    Gli chiedo, più per assicurarmi che sia integro e non gli venga voglia di prendersela con me, che per vera e propria preoccupazione.
    Perchè diamine ti sei spostato, si può sapere? Saresti dovuto rimanere al tuo posto!
    Tipico di me, faccio la maestrina anche nei momenti in cui non è necessario.
    In tutta risposta il karma decide di punirmi, colpendomi con una pallina da tennis dritta sulla tempia. Che fatica la vita studentesca...


    Marsilda Everett-Millais, I anno, Corvonero
    A causa di Ralph (che ha guardato malissimo) si è distratta e, per evitarsi una zucca addosso, si è chinata di botto lasciando a Hugo l'onere di beccarsi il cibo in pieno.
     
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    Quel giorno, Heidi, non aveva alcuna voglia di andare a lezione. La prima differenza che notò tra Durmstrang ed Hogwarts, era che in quest'ultima c'era molta teoria, oserebbe dire persino troppa e la Tedesca non ne poteva più di sentirsi ripetere fino allo schifo che il cibo non poteva apparire dal nulla, nemmeno il denaro e ovviamente che la magia non poteva far tornare in vita i morti. Lei queste cose già le sapeva, quando non saltava le lezioni nella vecchia scuola, prestava attenzione a ciò che dicevano. Insomma, questo era il prezzo da pagare per essere una ripetente, per aver frequentato pochissimo le lezioni del suo primo anno e per aver cambiato scuola quando ormai lei ne era già iscritta ad un'altra. "Sai, credo che oggi non verrò a lezione, dì alla De Masi che ho l'emicrania, lei è buona, non mi terrà il broncio, ne sono certa. Ho un bellissimo dipinto da completare, non mi va di sprecare ore a sentire cose che già so." Rimase sorpresa nel constatare che anche la sua compagna di stanza non voleva andare a quella lezione e anzi, addirittura voleva farle compagnia. Alla matricola parve subito un ottima idea, difatti aprì un'immensa anta in legno, scostò la sua divisa e optò per indossare un semplice leggings con una t-shirt comoda, riempì il suo zainetto con la tavolozza , pennelli e telo, diede uno sguardo veloce per assicurarsi che Sun dormiva ancora e felice come una bambina, attendeva la sua compagna di stanza sul ciglio della porta, che però, ebbe un'idea malsana. Non era rischioso passare fuori l'aula di Trasfigurazione? E se la De Masi le avrebbe viste? Senza divisa per giunta, cosa mai potevano raccontare? Accettò a malincuore, incuriosita dalle voci che dicevano che avrebbero presenziato anche quelli del secondo anno quell'oggi e dai cannoni posti con un distanziamento simmetrico, capì che quella doveva essere una lezione speciale. Forse avevano deciso troppo in fretta di saltarla? La Tedesca voleva proporre alla Francese di ritornare di fretta e furia nel dormitorio per indossare la divisa, ma quella con tutta la naturalezza che si potesse avere, afferrò Heidi per un braccio e se la trascinò in aula, in quello stato. L'aveva spiazzata, doveva ammetterlo. Lanciò uno sguardo infuocato alla sua amica, gliel'avrebbe pagata, le avrebbe infilato Sun a letto mentre dormiva, poteva starne certa. Un saluto generale e sentendosi leggermente un pesce fuor d'acqua in quella tenuta decisamente troppo casual, decise di andare ad occupare una delle ultime postazioni, in modo da non starsene troppo in mostra. Cucurbita, che strano incantesimo, lei a Durmstrang questo non l'aveva imparato, ma per insegnarlo, doveva avere le sue potenzialità. Si mise in posizione e quando si sentì pronta, la pallina da tennis uscì a tutta velocità fuori dal cannone. "Cucurbita!" Il primo incantesimo colpì la pallina, ma quella diventò solo gonfia e arancione, non aveva per niente la forma di una zucca, quindi capì di aver sbagliato qualcosa, ma prima di riprovarci, un enorme baccano catturò la sua attenzione: un grifondoro aveva l'intera faccia ricoperta dalla zucca, come ci fosse finita quella cosa li, era un mistero. Lo spettacolino la fece sorridere, ma inarcò immediatamente le sopracciglia quando notò invece altra gente che lo stavano prendendo per il culo. Il suo spirito da grifa, lo spinse ad aiutarlo. "Incarceramus." Le funi strinsero la zucca in modo tale da romperla, e da lontano chiese se fosse tutt'ok. Beh, adesso almeno poteva respirare.. anzi, no. Le funi non volevano sapere di levarsi da quella faccia e schiacciavano il naso del poveretto che forse, stava meglio con la testa immersa nella zucca.

    Adelheid Bäcker, I anno, Grifondoro.
    Arrivata a lezione con t-shirt e leggings invece della divisa, provato la trasfigurazione e fallito. Interagito con Arya e Tentato d'aiutare Ralph. (L''incarceramus continua a schiacciarti il naso, sorry haha)
     
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    La lezione di Trasfigurazione di quella mattina si rivelò essere pratica, a differenza delle lezioni precedenti. Rue, essendo arrivata tardi l'anno prima e iniziato da poco questo nuovo, non poteva dire di conoscere ancora molti dei suoi compagni, e in momenti come quelli, dove si ritrovava da sola, faticava a dimenticare come si era sentita in passato nell'Istituto di Salem. Sembrava quasi di rivivere la stessa situazione, con la differenza che qui non c'erano più pregiudizi riguardanti la sua famiglia. Non era nessuno, non era conosciuta, era solo lei a dover riuscire a interagire. Era una ragazza estroversa e socievole, ma doveva ancora abituarsi al nuovo ambiente e al cambiamento che c'era stato ultimamente nella sua vita, e per questo non era ancora riuscita a fare molta conversazione se non per qualche studente di tanto in tanto durante quella settimana e per la sua compagna di stanza, che aveva già conosciuto prima dell'inizio della scuola grazie al gruppo delle cheerleader. Le piaceva la compagnia di quella ragazza, peccato che frequentavano anni diversi e di conseguenza lezioni differenti.
    La professoressa spiegò alla classe l'incantesimo che, di lì a poco, avrebbero esercitato. Mise a disposizione loro, a distanza, dei cannoni che avrebbero sparato verso di loro delle palline da tennis. Gli studenti, con l'incantesimo appena appreso, avrebbero dovuto trasformare quelle palline in zucche. In realtà, Rue aveva già studiato quell'incantesimo in passato, nella sua vecchia scuola. Il problema era che mai lo aveva praticato su qualcosa in movimento. "Okay, via." Disse, per poi vedersi iniziare a sparare la prima palla, e quella dopo ancora, e ancora. "Cucurbita!" Riuscì a un certo punto a castare l'incantesimo, ma la palla seguente le finì sul braccio deviando la destinazione di quella magia. In realtà, le parve effettivamente di colpire una pallina che trasformò in zucca, solo che non era una sparata dal suo cannone, che invece continuava ad aumentare la sua velocità. La conoscenza di quell'incanto poteva anche stare dalla sua parte, ma a quanto pare lo stesso non si poteva dire della prontezza.

    Ruelle Faye Walcott, Corvonero, I anno.
    Trasformato una pallina probabilmente di qualcun'altro in zucca, per poi non essere riuscita più a fare lo stesso con quelle del suo cannone.

     
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    Storm
    <span style="font-size: 15px; weight: bold; letter-spacing: 1px;"> Il giovane non aveva voglia di fare la prima lezione di trasfigurazione , cosi ritorno nei sotterranei sbuffando per prepararsi con la divisa di hogwarts ,non ci mise molto per cambiarsi perché era già a camminare per i corridoi diretto a lezione .
    si trovo il maledetto Pix ma per fortuna non lo guardò minimamente anzi era impegnato a dare fastidio a quelli del secondo anno .
    Arrivo in classe che la lezione stava iniziando e si mise al suo posto dietro ad una ragazza della propria casata e rimase in silenzio per ascoltare la professoressa spiegare la lezione .
    Quando diete il permesso di fare la pratica rimase in disparte per studiare l'incantesimo ma quando tocco lui punto la bacchetta verso il cannone e quando quello sputo la pallina Percy disse : Cucurbita
    e la pallina divenne una zucca ma era ancora troppo veloce cosi si abbasso e la zucca fini addosso al muro dietro di lui
    .
    si volto e borbotto : Accidenti !! comunque ora si che il muro ha un po' di colore sospiro spero che non mi tocca ripulire .
    Si sposto per far si che anche gli altri provassero




    Storm Voeten ,
    Casata : Serpeverde
    Anno : 1 Anno
    azione : Storm ha trasformato la pallina in zucca , ma la pallina \ zucca era troppo veloce perciò il ragazzo si è abbassato per schivarla e la zucca è finita addosso al muro distruggendosi colorando il muro scusatemi del post orribile ma sono troppo stanco
     
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    « foglio | CASATA : Tassorosso | ALLINEAMENTO :Buono| pensieve »

    il giovane Luke no ha fatto in tempo ad ambientarsi al castello è alla sua nuova vita che dopo il banchetto .
    nella sua camera ( che si trovava nel dormitorio maschile ) ........ era assieme ad una ragazza per fortuna della stessa casata e durante la notte ci furono i fuochi d'artificio cioè hanno giocato a dottore e paziente .

    ...............

    Luke si sveglio alle 7.00 di mattina lasciando la ragazza che ancora dormiva beatamente nel suo letto , cosi si vesti senza far rumore per non svegliarla .
    Poi chiuse la porta alle spalle ..

    [.....]

    La prima lezione di Trasfigurazione cosi il giovane Tassorosso si dirige verso l'aula quando arrivo busso alla porta e quando senti la professoressa dire avanti .
    Luke entro e si presento :Salve professoressa , mi scusi del mio ritardo io sono Luke Lloyd I anno Di Tassorosso
    E' andò a prendere il suo posto guardo gli altri che provavano l'incantesimo li studio e quando tocco a lui si posiziono
    appena il cannone sparò la pallina .
    Pronuncio Cucurbita mentre la pallina correva verso di lui per fortuna aveva una ottima mira la pallina si trasformo in una zucca e cadde a terra distruggendosi .

    Luke Lloyd Tassorosso I anno ,


    interagito :
    La professoressa
    Citato :
    un PNG ( PG non Giocato )


    Azioni :
    Ho lanciato l'incantesimo che va a buon fine si trasforma in una zucca e cadde a terra distruggendosi



    nome pg
    « CITAZIONE » © psiche
     
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