Chapter V: The fallen Prince and The russian doll

pvt

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Studente Serpeverde
    Posts
    48

    Status
    Anonymous

    Avere il viso deturpato era qualcosa che lo aveva colpito non solo fisicamente. Lui , fiero e abituato a farsi ammirare da chiunque, mai sconfitto in battaglia, aveva dovuto subire il disonore del battere in ritirata , quello di dover scappare come un latitante qualsiasi dalla sua stessa famiglia, e il dover nascondere il proprio volto , o almeno una porzione di esso, dietro ad una spessa benda di cuoio.
    Lucidamente non ricordava molto dell'attacco a Sareema, a casa sua , ricordava solo le urla di Saule, in fragore delle spade, i Karubach erano maghi certo, ma prima ancor di essere quello erano guerrieri, una famiglia antica di cacciatori, che tramandava con precisione e rigidità le proprie regole. Un Karubach non sarebbe mai andato in guerra con una stupida bacchetta, e lui non era certo da meno. Ricordava il proprio spadone vibrare nell'aria e decapitare, mozzare, tranciare, tutto ciò che si trovava tra lui e l'obiettivo ma , per quanto avessero congeniato il piano nei minimi dettagli, si erano ritrovati, lui e sua cugina, in un'imboscata in piena regola. Ricordava che qualcosa aveva trapassato l'addome di Scott, ricordava sua cugina piegata su quel corpo quasi esanime, ricordava di averle urlato di andare via, che ci avrebbe pensato lui a prendere tempo. Aveva preso tempo , si, ma niente si da per niente, il tempo aveva richiesto a lui un prezzo da pagare. Una freccia, scoccata alle sue spalle, gli aveva trapassato il cranio facendolo ritrovare sanguinante, cieco e spaventato nel bel mezzo del bosco.
    Era tornato a scuola, come aveva fatto anche Saule, la fiera caposcuola dei figli di Salazar, ma non c'era niente del Jaanus che era stato prima, quello che vagava per i corridoi, con l'aspetto compassato, seppur ordinato, che tentava di trovare i luoghi più isolati del castello, che evitava gli altri e che abbassava automaticamente l'occhio sano non appena incrociava lo sguardo di un altro studente, quello che era rimasto, era solo un involucro spento. Un guscio vuoto dello splendore precedente.
    Jaanus aveva scoperto in quei mesi che cosa significasse vergognarsi del proprio aspetto, vedendo nel proprio riflesso, lo specchio di quel vecchio Dio norreno che si diceva potesse prevedere il futuro. Lui non poteva prevedere il futuro, a lui non era spettato neppure quel vantaggio.
    Girò nel corridoio a sinistra, salì le scale e poi di nuovo a sinistra, diretto nell'unica ala del castello che all'ora di pranzo, con il sole a picco, non fosse così assolata. La luce gli dava fastidio, il suo unico occhio era divenuto fotosensibile e studiare nei prati intorno ad Hogwarts, o peggio, nella biblioteca, gli procurava un dolore lancinante.
    Si rilassò finalmente quando entrò nella vecchia aula di necromanzia solo lì si permise di rialzare lo sguardo accorgendosi però di non essere solo
    << Non immaginavo ci fosse qualcun altro, mi dispiace averti spaventata >> disse con voce profonda verso la Corvonero, con la convinzione che la visione del proprio viso l'avesse, in qualche modo, turbata. Dopotutto era l'effetto che faceva a chiunque : spavento, ribrezzo, pena.
    << Volevo studiare qui , di solito non c'è mai nessuno>> aggiunse andando verso il muro opposto a quello dove si trovava lei, e poggiandovi la schiena in attesa di una risposta.
    Credeva di averla vista allo Spring Party, di sfuggita ma non era certo che la sua mente non gli stesse giocando brutti scherzi perciò preferì tacere.


     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Studente Corvonero
    Posts
    1,255
    Location
    Volgograd, Russia.

    Status
    Anonymous

    L'ora di pranzo è alle porte e come accede troppo spesso non mi sento di immergermi nel vociare del banchetto. Sono più nervosa che mai e spesso mi dileguo mentre le mie sorelle sono dirette in Sala Grande. Dico loro che non mi sento di mangiare, prendo i libri che mi interessano e li infilo dentro allo zaino di cuoio e sparisco in qualche posto lontano da occhi indiscreti. Mi piace stare da sola, è la verità, e si sà che gli angoli del castello sono più vuoti quando le pance si riempiono.
    Il corridoio è vuoto come speravo e oggi mi infilo nell'ex aula di necromanzia. Quella parola mi attira come del resto tutto ciò che non è chiaro nel mondo magico e non. Prendo posto in un bancone sgombro, ci getto lo zaino con noncuranza e mi prendo qualche minuto per guardarmi intorno. Se questa stanza non è moto frequentata posso pensare di venirci più spesso. I miei passi riecheggiano fino a che un tonfo non attira l'orecchio in quel momento assorto nei pensieri più frastagliati: scoprire un posto nuovo mi porta inesorabilmente ad essere nostalgica dei luoghi proibiti e scoperti negli ultimi mesi. Mi fa sentire viva e sempre dedita ad una nuova ricerca. La sagoma viene avanti, lo scruto senza muovermi, la luce entra flebile dalle tende quasi del tutto tirate. E' uno studente di Serpeverde, l'ho visto mangiare con i nuovi di Durmstrang e alcuni conoscenti della casata verde argento. E' il tuo angolo segreto? rispondo senza trattenermi troppo. Voglio capire se lo frequenta di consueto per capire la frequenza di questo luogo. Muovo un passo verso di lui mentre la sua figura si arresta. Ci ho visto bene allora penso mentre vedo la mancanza del bulbo. Non mi fa ribrezzo, non mi spaventa. D'altro canto il suo viso rigido mi fa pensare ad una persona seria e che non ha voglia di giri di parole nè di prese in giro. Pertanto non lo fisso di continuo nè distolgo lo sguardo come fanno i ragazzini imbarazzati. Lo guardo normalmente come osservo qualsiasi altro studente in questa scuola. Diretta e con le braccia incrociate sul davanti. Rosencrantz dico muovendo appena le labbra. Certo siamo fra le stesse mura, potrebbe sapere più cose di me di quanto io ne so di lui, semplicemente me ne frego e lo faccio per ufficializzare la presentazione.
    Si appoggia alla parete e io ruoto leggermente in sua direzione col busto. Qualche metro ci separa e io sono una a cui piace andare diretta al sodo e il modo in cui mi pongo è indagatore certo ma altrettanto rispettoso. La sua così detta mancanza alimenta la mia curiosità.
    La curiosità che mi sprona a interessarmi al Serpeverde è alimentata dal fatto che lo trovo singolare e non intento deriderlo o schernirlo. Deve avere una storia, non può essere stato un incidente banale. Come è successo?
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Studente Serpeverde
    Posts
    48

    Status
    Anonymous

    Era stato fiero Jaanus, come ogni Karubach che si rispetti, dritto come un fuso, la colonna vertebrale di tutti quelli della sua famiglia pareva composta da una lega adamantina, impossibile da spezzare o anche solo da incurvare eppure, in quel momento, da quell’incidente, pareva proprio che sia lui che sua cugina si fossero piegati eccome , perché perdere quello per cui si combatteva, alla fine, spezzava tutti, compresi loro.
    Aveva smesso persino di rimanerci male quando, chi lo incontrava per i corridoi, cambiava direzione, comprendeva in parte la loro distanza, non era mai stato socievole ed era stato sempre piuttosto stronzo, lo sapeva bene, aveva mentito agli altri ma mai a se stesso e aveva sempre avuto chiara la dimensione colossale della sua testa di cazzo, questo gli aveva impedito di farsi amici veri ma , erroneamente, aveva creduto di non averne mai bisogno ed invece eccolo lì, un amico in quell’occasione gli avrebbe fatto davvero comodo ma non ne aveva e la colpa era solo sua, la colpa del suo isolamento era sua e di nessun altro.
    Si stupì, quindi, quando la ragazza non parve affatto turbata dal suo volto deturpato, tutt’altro e lo stupì talmente tanto che lo costrinse ad alzare le sopracciglia
    E' il tuo angolo segreto?
    Si affrettò ad annuire con un cenno del capo, non era certo di voler parlare ma non parlava con qualcuno da mesi interi e lei si era mostrata già gentile a rimanere senza urlargli in faccia o fare strane espressioni nel constatare quell’handicap che quasi gli pareva di doverle una risposta decente fatta in parole e fiato
    << Diciamo che il loculo dove mi chiudo per non spaventare le persone, pare che non tutti siano grandi fun degli orbi>> tentò una battuta che suonò quasi stridente tra le sue labbra sottili che quasi mai si erano piegate in un sorriso sincero
    Rosencrantz
    << Karubach, ovviamente non Saule >> rispose di riflesso. Sapeva bene che quel cognome, tra le mura, era famoso unicamente associato a sua cugina, la caposcuola, di certo non famoso per essere associato ad un mezzo cieco che si nascondeva tra le pareti umidicce di quell’aula desolata. Tentò di concentrarsi un po' sul cognome che lei aveva pronunciato, non era neppure certo di saperlo pronunciare bene ma tentò di ricollegarlo ad un nome e non fu poi troppo difficile
    << Vanja giusto? Credo di aver frequentato qualche lezione con te, non sono un assiduo frequentatore di lezioni però>> ammise stringendosi nelle spalle e poggiando i fianchi contro uno dei banchi polverosi
    Come è successo?
    Il ragazzo sorrise appena, non certo di volerle dire la verità, non tanto per la segretezza del tutto quanto più per la sensazione che, in ogni caso, non sarebbe stato creduto
    << Una freccia, io e i miei parenti andiamo spesso a caccia e a qualcuno è sfuggita la freccia>> sfuggita. Non era sfuggita affatto anzi, aveva colpito con l’intento di colpire ma avrebbe dovuto svelare troppi dettagli della sua famiglia che non gli pareva il caso di svelare, e , che, svelandoli avrebbero messo in pericolo anche lei
    << Mi dispiace non avere una ragione più soddisfacente … Un banale incidente di caccia >> confermò secco
    << E tu che ci fai qui? Non hai l’aria di qualcuno che si deve nascondere, scommetto che chiunque sarebbe ben felice di vedere il tuo visetto in giro >> e non intendeva schernirla con quelle parole quanto piuttosto, forse, tentare di cominciare una strampalatissima conversazione.




     
    Top
    .
2 replies since 8/4/2021, 22:05   215 views
  Share  
.
Top