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.Ci sono mani sbagliate e la mia stanotte ha giocato decisamente male. Impreco mentre le mie guardie mi portano il vincitore, quello su cui io non avevo puntato, insomma uno dei due giocatori o prigioniero – quello fortunato – che è riuscito ad uscirne vivo a discapito dell'altro. Quando finisci ad Azkaban e c'è la morte di Sobaki a regnare sulla prigione, te lo aspetti che finirai a combattere per la vita. Letteralmente. Ed oggi, per quanto interessante sia stato l'incontro, è finito in modo tremendo per me. È un male quando perdo. Mi sale su un malumore ingestibile. Certo, non mi metterei ad urlare istericamente, ma non mi piace perdere. Sento l'irrefrenabile desiderio di porre rimedio a questo errore.
“Portalo dai dissennatori. E no, non mi importa che domani deve uscire perchè sarà libero. Mi ha fatto perdere. Non uscirà mai più da qui. Non vivo.” Ordino alle mie guardie, liquidandoli con un gesto. Non voglio vederli ora, ho da contrattare con i miei ospiti e pagarli per le scommesse vinte.
Li raggiungo sventolando i soldi delle vincite.
Il fatto che questi incontri siano ormai tanto in voga tra quelli come noi, mi rende orgoglioso. Sganciare denaro a loro, un po' meno.
“Oh sì, gongolate pure, signori. E signore.” Così, vedendoli, mi si accende come una lampadina. Oh, non lascerò che si prendano i miei soldi così facilmente. Vincere non deve mai essere facile, che gusto c'è altrimenti?
“Avete soltanto avuto fortuna. E' facile quando non bisogna impegnarsi personalmente. Ma scommetto...” Aspetto qualche attimo piegando il capo nell'intercettare lo sguardo di alcuni dei presenti. Mi avvicino a loro, lasciando che il sorrisino furbo anticipi la mia folla idea. “Scommetto che non riuscireste ad uscirne vivi nella realtà. Magari facendo qualcosa che possa richiamare l'attenzione degli auror.” Annuisco, divertito da solo dalla mia idea. Sono così geniale che mi bacerei da solo.
E so che alcuni non accetteranno, prenderanno i soldi ed andranno via. Lo capisco, mi andrà bene. So anche però che tra loro, c'è qualcuno come me, che non può fare a meno di mettersi alla prova e che dinanzi ad una sfida, per orgoglio, non riesce a tirarsi indietro. E poi, cazzo, vogliamo sul serio lasciare che gli auror credano che il mondo ora è un posto meraviglioso?
“Che ne dite di dieci mila galeoni e uno dei miei ospiti per farne quel che volete? Ovviamente sono dieci mila diviso tutti quindi... sì, insomma potete farvi lo sgambetto tra di voi se volete il premio pieno.” Dico loro mentre comincio a dare le mazzette ai vincitori che se lo meritano. Io pago sempre i miei debiti.
Mi sembra una generosa offerta ma sono aperto a suggerimenti. “Se avete le palle di accettare, lottare e vincete, sono vostri. Se perdete e gli auror avranno la meglio... beh, in quel caso immagino finirete qui o comunque farò di tutto per far sì che sia così. Nurmengard non è molto accogliente. E quando sarete qui scommetto a quel punto che non durereste una settimana nelle mie celle e con i miei passatempi.”
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I combattimenti di Roeim non avevano mai destato il suo interesse. Erano un teatro di crudeltà gratuita che poco aveva a che fare con lei e con le motivazioni che l'avevano avvicinata alla magia oscura e a Nystrom in particolare.
Si era recata a quella specie di festino con la semplice idea di trattenersi poi per poter parlare un po' con il suo mentore, discutere con lui certe questioni che le premevano e organizzare magari un incontro più privato per un momento successivo. Avrebbe potuto scrivergli, certo, ma la verità era che non le piaceva l'idea di contattare Roeim tramite vie di comunicazione non del tutto dirette, la sua circospezione in tal senso sfiorava spesso il limite della paranoia.
Non aveva partecipato alle scommesse: in parte perché appunto non era interessata a quell'adrenalina di seconda mano, in parte perché in ogni caso non avrebbe avuto denaro da puntare. I gemelli Rocha non avevano mai avuto molte risorse in tal senso e Cassandra sapeva che se non si fosse sbrigata a trovarsi un nuovo lavoro la situazione sarebbe diventata critica.
Se ne rimase in disparte, come spesso le capitava, in attesa che tutto finisse e senza sentirsi motivata a rivolgere la parola a nessuno in particolare. Solo quando Roeim iniziò a distribuire i soldi che aveva perso in favore di altri giocatori, la brasiliana si decise a farsi più vicina al variegato gruppo che circondava il padrone di casa.
Pareva che quest'ultimo fosse disposto a far lavorare la fantasia pur di non pagare i propri debiti. Per quel che aveva imparato di lui, Cassandra immaginava che più che la perdita di denaro fosse la sconfitta in sé e per sé a bruciargli oltremodo. Era quella, forse, una delle poche debolezze del Nystrom.
Io potrei accettare. esordì, prendendo parola forse per la prima volta in tutta la serata Ma solo se mi proporrai una sfida che possa interessarmi.
Nonostante la precisazione, la sua voce suonò pacata e priva di qualunque traccia di arroganza. Roeim la conosceva abbastanza da cogliere il significato di quella richiesta, quindi non aveva motivo di aggiungere altro.
Non avrebbe accettato i soldi, né tanto meno un prigioniero al suo servizio. Di questo però avrebbe parlato con il mangiamorte in un secondo momento. Ora come ora, il semplice fatto di aver preso parola per prima dopo la proposta rivolta a tutti i presenti la metteva sufficientemente a disagio da spingerla a rintanarsi nuovamente nella sua bolla di introversione.. -
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L'eternità era estremamente lunga da trascorrere, specialmente se, in fin dei conti, ogni decennio si ripeteva in un'eco infinito, tutto le pareva così simile ormai, tutto già consumato ancor prima che arrivasse di fronte ai suoi occhi smeraldini. Non c'era futuro, presente, ne passato, tutto era un grande e lunghissimo giorno che le pareva non avere mai un fine, di norma, qualsiasi cosa, riusciva solamente ad annoiarla o a farla sorridere pallidamente, un sorriso opaco, lo stesso che aveva in quel momento, seduta insieme ad altri della sua stessa risma, osservando con cautela i volti dei presenti.
Qualcuno lo aveva già visto, qualcun altro lo vedeva per la prima volta, non che le interessasse particolarmente socializzare
<< Avete vinto, di nuovo, impossibili da battere a quanto pare >> soffiò melliflua in quell'accento francese che esasperava ed arricciava ogni sua parola, voltandosi alla sua destra dove i fratelli Chernyvolk contavano l'ennesima vittoria.
Nemici naturali. Così li avrebbero definiti quelli come lei, eppure , forse a causa del tempo passato con Friederich, aveva imparato a convivere anche con quelle bestiole e poi, era ovvio, che li trovasse quasi divertenti, quanto meno una compagnia accettabile. Avevano ambizione e questo bastava a renderglieli più accettabili.
Voltò lo sguardo verso Roeim , arricciando appena un solo angolo della bocca e sistemando le pieghe della veste nera con gesti delicati e allo stesso tempo rigidi
“Scommetto che non riuscireste ad uscirne vivi nella realtà. Magari facendo qualcosa che possa richiamare l'attenzione degli auror.”
Fu degno di tutta la sua attenzione, una nuova sfida, un qualcosa di nuovo con cui misurare le proprie capacità era quello che le ci voleva per spezzare la monotonia di quel tempo circolare , ascoltò con pazienza e tenne per se il fatto che avrebbe accettato anche senza ricevere alcun compenso, non le serviva del denaro, tantomeno un qualche inutile umano ma tenne quei pensieri per se voltando gli occhi ai Chernyvolk in cerca di un cenno d'assenso
<< Come potrei rifiutare, prego >> disse muovendo una mano come ad incitare l'altro << di pure, quale sarebbe la tua sfida?>>SPOILER (clicca per visualizzare)Interagito con Lukyan, Alek e Roeim- citata Cassandra. -
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Castiel non era un uomo attaccato ai soldi, anche in caso di sconfitta la perdita del denaro non era un problema, ciò che a lui bastava era il fatto stesso che queste scommesse esistevano, che esisteva un luogo come il "Santuario" di Roeim in cui l'umanità andava distrutta giorno dopo giorno, dove le punizioni erano all'ordine del giorno, era a questo che Westwood ambiva, la punizione.
Certo non era il tipo da rimanere fisso a guardare, in passato aveva anche svolto "Lavori" per Roeim per cui c'era una sorta di rapporto professionale tra di loro che gli garantiva di passare li di tanto in tanto senza problemi.
Non era il tipo da soffermarsi però, troppo caos nella sua mente per scegliere un luogo soltanto, ma per ora andava benissimo.
Osservare come gli esseri umano lottavano con ogni fibra di disperazione per la propria vita era sia tremendamente triste che ironico, a che pro rimanere così tanto attaccati alla propria esistenza quando si era già condannati.
Avevano forse uno scopo come lui? Perché d'altronde pure lo stesso Castiel era ben che dannato... lui temeva la morte e forse...forse anche lui avrebbe combattuto tanto pur di non morire.
Il dolore della vita era ben più sopportabile di quello della morte che lo avrebbe condotto al vero inferno.
Questi pensieri erano costantemente presenti nella sua mente, anche ora, anche quando non era solo...ora perseguiva la sua battagli al fianco di una donna tanto caotica quanto lui, ma data la sua attuale posizione Gabrielle era giunta al suo fianco in questo luogo polisuccata, per nascondere il suo reale aspetto.
Lui stesso avrebbe dovuto consegnarla ai mangiamorte...era colpevole tanto quanto lei.
Non nascose Castiel a chi aveva attorno il fatto che avesse un relazione con Gabrielle, erano giunti li assieme e si erano divertiti assieme, così ora assistevano al finale di quello scontro che aveva visto Roeim perdere.
Lui si che ai soldi era attaccato, alla vittoria in generale anche e non avrebbe mai accettato di concludere in quel modo la giornata, la sua sete di ambizione si fece presto sentire e non ci volle molto al mangiamorte per pensare di accettare quella proposta. Era ciò che Westwood andava sempre cercando d'altronde.
Dei galeoni poco gli importava, anche se per purtroppo per campare servivano comunque. Di interessati comunque ce n'erano abbastanza.
Guardò Gabrielle sorridendo, sapeva già che lei non si sarebbe tirata indietro.
"Per me è piuttosto semplice attirare l'attenzione degli auror. Mi basta anche solo salutarne uno."
Si lasciò andare un po' all'ironia, avendo ormai perso il conto di quanti auror avrebbero voluto vederlo più morto che imprigionato.
"Per cui probabilmente vedrò di impegnarmi di più. Non è un problema.". -
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Non ti divertivi così da tempo immemore, ti congratuli con te stessa per aver accettato l'invito di Castiel a seguirlo, questa sera, nella tana del bian coniglio.
Roeim è un tuo collega al Ministero, un auror, proprio come te.
Non sfugge giorno in cui non ti baleni nella testa il pensiero che possa rivoltartisi contro da un momento all'altro, avendo lui il compito di "stanare" i traditori.
Traditori di cosa ancora non lo sai.
Nella tua testa i traditori sono loro che hanno voltato le spalle a Michael Moon.
Salvi solo il tuo amato Castiel, perchè se lui chiude un occhio su di te allora tu lo chiudi su di lui.
Tuttavia sei arrivata alla conclusione che, essendo Roeim stesso la minoranza lì dentro, abbia saggiamente deciso che non ne vale la pena, ma qui.. qui è tutta un'altra storia.
Sei nel suo regno, mia cara Coco.
E allora ti sei dovuta adeguare.
Non hai mai gradito la pozione polisucco, nè tanto meno preferisci il corpo di questa sinuosa e formosa donna al tuo, tuttavia ti ha divertito il fatto di mostrare a Castiel una versione diversa della sua Gabriel.
Hai osservato con interesse l'incontro ma hai preferito lasciare agli altri la gioia di puntare.
Per non attirare l'attenzione e, visto l'andazzo, persino le ire del perdente.
"Poveri stolti" pensi divertita, l'uno morirà, l'altro morirà lo stesso, tanto valeva far vincere quello su cui aveva scommesso il padrone no? Il tuo ragionamento non fa una piega.
Come una bimba non sei nella pelle all'idea di fare qualcosa di destabilizzante per la società ma che al contempo ti possa dare tantissima soddisfazione, oltre che la dolce sensazione della vittoria.
Scambi uno sguardo con il tuo uomo che con una sola occhiata ti comunica che sta per farti il più bel regalo che potesse mai pensare.
"Oh si"
Pensi ai tuoi amici auror. Pensi ad una in particolare e un ghigno ti compare sulle labbra.
"Sarà un vero piacere rivederti, mia bella sirena"
-Accetto- soffi quindi, nel caso sarebbe stato opportuno sigillare verbalmente la scommessa.. -
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Lanciai uno sguardo sornione in direzione della non-morta e scambiai una breve stretta di mano con mio fratello. Era stato proprio lui a trascinarmi lì, la prima volta e, tutto sommato, non rimpiangevo la mia scelta di seguirlo. Roeim non mi aveva mai convinto completamente. Quei giochini sadici che amava organizzare non facevano per me, ma l'idea che ebbe, quella di movimentare le cose, poteva essere un'occasione per attirare un po' di quella attenzione che cercavo da tempo di catturare, da parte di chi - delle arti oscure - aveva fatto la propria religione.
Puntai lo sguardo su Alek e gli feci un cenno col volto. Fratello? Non che da solo non avrei accettato, ma in due ci saremmo divertiti sicuramente di più. Se tu ci stai, io ci sto. D'altronde, la Buchard era dentro. Potevamo davvero tirarci indietro?SPOILER (clicca per visualizzare)Accettato!
Citato Roeim e interagito con Aleksej e Odile.. -
.A Sigfrid sfugge il senso d'appagamento legato ad un bottino di galeoni ma devoto com'è all'anarchia, non ha potuto evitarsi di presenziare all'ennesimo piccolo teatrino del fratello, complice l'atmosfera di generale frenesia che l'ha accolto nell'ultimo periodo. L'interesse per i suoi spostamenti è scemato e sebbene ci siano ancora delle taglie sulla sua testa, a Londra, non c'è motivo per cui debba temere di camminare da uomo libero.
Nessuna agitazione nell'aria, un vero peccato per la sua instancabile sete di caos.
Anche Damien gli tace programmi e mosse, motivo per cui è costretto ad accontentarsi delle briciole e trovar piacere nei piccoli germogli di discordia che ancora danno beneficio al suo animo tetro.
"Ugh, cane sbagliato." Mugugna una volta constatata la perdita. Una puntata sbagliata, fortunatamente non troppo onerosa da pesargli davvero. D'altro lato, non si metterebbe mai nella condizione di dare un contributo generoso al suo sangue degenere.
E' con un sorrisino ostinato che accoglie l'ingresso di Roeim, un calice di buon vino alla mano, gli occhi curiosi a cercare nuovi abbagli.
La proposta risveglia la sua soglia d'interesse, lungi il dato economico che poco gli interessa. E' la miccia, quella che cerca. Un risveglio scoppiettante per le sue bramosie.
"Io ci sto! Ma solo se mi cerchi un compagno divertente. Sono disposto ad accontentarmi del 25%" A dimostrazione di quanto disinteressato sia alla matematica ed alla ricchezza materiale. Il suo scopo non è uno scopo. Il suo scopo, è lo scopo stesso.
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.Sono felice di constatare che tutto sommato la mia idea entusiasma i miei ospiti. Questo rende la mia perdita meno pesante da sopportare.
Sorrido alla Rocha, dedicandole un occhiolino. “Per te ho qualcosa di interessante.” Per lei ho sempre grandi progetti. Approfitterò della situazione per, non solo darle un ulteriore insegnamento sulla vita dei maghi oscuri e della magia da noi utilizzata, ma le darò anche un compito da svolgere così che potrà dimostrare a me e a se stessa, il suo valore.
“Oh beh Odile, hai secolare esperienza, Ne conosci più tu del diavolo quindi mi lascerò sorprendere.” Rispondo alla bella vampira. Non sarò io a dar loro condizioni, né a proporre iniziative dove potranno fallire. Il merito dovrà essere tutto loro, dall'inizio alla fine, così che vittoria e/o fallimento, saranno riconducibili a nessun altro che a loro stessi.
Devo trattenere uno sbuffo nel notare la faccia oscena del mio fratellastro. Tuttavia, l'idea che mi balena in mente, mi rende meno difficile sopportare la sua presenza. Forse questa situazione potrà diventare interessante su più fronti. “Che ne pensi di Cassandra? E' una mia allieva.” Gli chiedo, sorridendogli, prima di rivolgermi ai miei compagni, felice di tanto successo. Ed anche se è forse la noia a spingerci a questo, ne sono felice. Non vedo l'ora di vederli all'opera e magari di ospitare qualcuno tra loro nella mia prigione.
“Allora che vinca il migliore.”SPOILER (clicca per visualizzare)On gdr le condizioni di vincita/perdita sono quelle che ho esposto nel mio primo post.
Postate qui di seguito le role a cui prenderete parte seguendo uno schema semplice del tipo:CITAZIONEPartecipanti maghi oscuri:
Vittime: (pg o png)
Link alla role:
Le role dovranno essere aperte entro una settimana da adesso quindi entro il 9/06.
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Partecipanti maghi oscuri: Cassandra Rocha e Sigfrid Nyström (|Damned| )
Vittime: Maddalena Swanson (moody; ) e signor Swanson (png)
Link alla role: x. -
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Partecipanti maghi oscuri: Castiel Westwood e Gabrielle de Montboissier(Coco)
Vittime: PNG vari.
Link alla role: x. -
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Partecipanti maghi oscuri : Odile Genevieve Buchard - Sed'moy Oboroten' Lukyan Chernyvolk - Aleksej Igorovic' Chernyvolk
Vittime: PNG - Studentessa al III anno di Hogwart: Rosemary P. Woodencraft
Link alla role: X.
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