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dirtypaws'.
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Sei rientrato da poco in quel circolo vizioso che la gente chiama routine; la sveglia suona puntuale alle cinque del mattino e la caffettiera ribolle sui fornelli della piccola cucina del capanno. Due cucchiaini di zucchero si sciolgono nel liquido scuro, per sicurezza ci metti anche un goccio di latte.
Un paio d'ore tra il campo delle zucche e i recinti delle creature, una doccia al volo e sei anche tu in Sala Grande con i tuoi ragazzi per una colazione vera in cui mangi più di un bue.
Oggi niente capanno, ci vediamo tra mezz'ora nel corridoio del terzo piano, non fate tardi o vi lascio fuori. Minacci mentre ti pulisci la barba dalle briciole del tortino ai mirtilli, sanno quanto te che li faresti entrare anche a lezione finita.
Ma qui sono le otto in punto ed è ora di iniziare la lezione; la Stanza delle Necessità sembra proprio la solita aula di Cura; cambierà solo in seguito, dopo che avrai spiegato tutto ai tuoi ragazzi. I grandi.
Ora che sembrano essere entrati tutti, puoi finalmente iniziare a dare qualche direttiva.
Buongiorno, ragazzi! Spero abbiate dormito stanotte perchè mi servite attenti e ricettivi. Intanto prendete questi tesserini, sono nominativi quindi attenti a non confondervi. Dovreste attaccarli alla divisa, li trasfigurerà in degli abiti tipo i miei. Un vestito sobrio, blu navy, con una sgargiante camicia giallo senape.
Dovete essere all'altezza dei posti che andremo a vedere oggi; vi spiego meglio.
Dici, i discorsi non sono il tuo forte, anche se te li prepari sempre, arrivi qui e non sai mai da dove iniziare.
Oggi avremo un bel po' da fare; conosceremo le creature impiegate in alcuni ministeri del mondo magico; andremo a Parigi, al Cairo, a Mosca e a Nuova Deli. Spieghi mentre i ragazzi iniziano ad appuntare i loro badge alla divisa, trasformandola in impeccabili abiti da ufficio dai dettagli che riprendono le loro casate. Intanto l'aambiente intorno a voi inizia a cambiare in un grande ambiente circolare; una balconata che si affaccia nel centro in cui sono custoditi manuali e registri, elenchi e scartoffie burocratiche di cui poco ti interessa.
Ciò che ti interessa si muove sinuoso nella vostra direzione; è un gruppo di cinque creature dall'aspetto di grandi felini coperti da una leggera peluria nera; i loro grandi occhi cerulei scrutano prima te e poi i ragazzi; si fermano a poco più di un metro da voi.
Qualcuno mi sa dire di quale creatura si tratta? Ditemi tutto ciò che sapete e io aggiungo il resto.Dici col sorriso stampato sul viso, fregandoti le mani, impaziente.SPOILER (clicca per visualizzare)Prossimo post 18/10
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.Corro con ancora il muffin tra i denti. Queste lezioni mattutine sono uno strazio. Lo è riuscire a tirarsi su dal letto dopo aver passato la notte sui libri, perchè sì cazzo è successo. Ho una E da prendere e mi sto impegnando. Certo i risultati sono comunque pessimi visto che sono una capra ma io ci sto mettendo la costanza, e quella sono certo mi ripagherà un giorno. Tuttavia, questo ritmo è qualcosa a cui non sono abituato e quindi eccomi qui a correre per i corridoi come un ossesso per cercare di raggiungere Ever che mi aspetta già da almeno dieci minuti. Quando la raggiungo, correndo come un disperato che sta per perdere il treno della vita, non riesco nemmeno a fermarmi dinanzi a lei. Anzi persino la supero di qualche passo, prima di tornare indietro. Sistemo la cravatta, chiedendole – a bocca piena – di reggermi un attimo il muffin. Do persino una sistemata ai capelli, prima di mollarle un bacio quasi a tradimento in questo corridoio deserto. Rido, riafferrando il muffin, ed invitandola a proseguire.
Il professore è giù qui in questo corridoio ed io mi guardo attorno chiedendomi quali cavolo di creature possano esserci qui. “Attenti e ricettivi mi pare un po' troppo alle otto, prof. Solo svegli non basta?” Rispondo al professore, prima di intercettare lo sguardo di Ever su di me. Scuoto il capo, inarcando le sopracciglia. “Che c'è? Che ho detto?” Le sorrido prima di afferrare le targhette che ci offre il professore. Quando tutti le indossiamo e i nostri abiti cambiano, non posso fare a meno di osservare la corvonero, lasciandomi scappare un poco discreto: “Uhlalààààà!” Non voglio certo metterla in imbarazzo. E' che sono felice e quando lo sono divento esuberante. Immagino ormai abbia cominciato a farci il callo.
Quando dopo essere entrati all'interno della stanza delle necessità ed aver visto l'aula variare, resto a guardarmi per un po' con le labbra dischiuse, sorpreso dal nuovo scenario che ci ritroviamo ad osservare. Scruto i grossi felini, tirando appena indietro il capo come intimorito. “Qualcosa che potrebbe fare molto male?”SPOILER (clicca per visualizzare)Interagito con Ever e il prof.
Franklyn White, V anno, Grifondoro. -
.Quanti minuti sono passati da quando sono qui ad aspettare? Cinque? Dieci? I miei livelli di tolleranza si sono sollevati notevolmente nei confronti del grifondoro, considerata la puntualità e la precisione con cui prendo sul serio incontri, appuntamenti, compiti... Qualunque cosa, insomma. Al contempo, però, così come mi sta inconsapevolmente insegnando a fare, sto cercando di sostituire alla mia consueta rigidità un pò di quell'elasticità che mi aiuti a vivere meglio. Se mi è d'aiuto? Non molto al momento, visto lo stato d'ansia per la possibilità di tardare ad una lezione, particolare che mi manda letteralmente nel panico - ho delle priorità su cui non riesco ancora a sorvolare -. La buona notizia, però, è che finalmente la sagoma di Frankie si fa vedere alla fine del corridoio, diventando velocemente sempre più nitida - e decisamente scomposta e disordinata come al solito, ma non mi meraviglia -. Lo assecondo e lo aiuto a ricomporsi, liberandolo delle briciole che gli sporcano il muso e parte della divisa con svelti gesti delle mani. Mi irrigidisco nel ricevere il suo bacio, guardandomi istintivamente attorno per assicurarmi che non ci sia nessuno che possa ficcanasare. Se lui riesce a prendere la questione con la consueta leggerezza che lo caratterizza, in questo io ho ancora delle difficoltà che non sono per niente semplici da superare. A cosa siano dovute, effettivamente, non riesco neanche a concepirlo, ma continuo a sperare che la situazione non ci sfugga di mano. "Devi smettere di fare così." Gli sussurro in un velato rimprovero che sa più di preoccupazione che di effettiva rabbia. In fondo a me piace averlo attorno, passerei giornate intere al suo fianco - e quando succede sembra davvero tutto più semplice - però... La paura è sempre in agguato.
"Sei fortunato che si tratti di Lynch." Gli sussurro scuotendo il capo e cercando di trattenere quella risata complice che farebbe emergere fin troppo dello stato attuale delle cose. Per fortuna in apparenza sono sempre la classica secchiona rigida e bacchettona che passa il tempo a riprendere tutti. Appunto il badge alla divisa che, tutto d'un tratto, si trasforma in un completo decisamente più serio ed elegante. Per un attimo la mia mente vaga già in prospettive future, marcando il percorso Auror che sto seguendo e che mi porta chiaramente un orgoglio senza pari, ma tutto finisce nel momento in cui il commento - più onomatopeico che prettamente verbale - del grifondoro raggiunge le mie orecchie. "Ssshh, smettila!" Ennesimo sussurro, ennesimo rimprovero non propriamente incluso in quei precisi intenti. E di nuovo, con l'atteggiamento guardingo di chi non vuole farsi notare, cerco di darmi un contegno, prima di aggiungere qualcosa di impercettibile, quasi labiale, in risposta a Frankie. "Però sei carino con la giacca addosso." E se avesse anche gli occhiali poggiati sul naso... No. Meglio non vagare con la fantasia adesso, siamo a lezione. Contegno. "Contento di viaggiare senza dover salire su una nave?" Dico infine con un pò più di leggerezza, aspettando che il professore si dedichi a trasfigurare la stanza nella prima delle mete da lui designate. Visualizzo le creature da lui indicate e con un lieve promemoria mentale cerco di ricordarne la catalogazione, a grandi linee. "Credo si tratti di... Matagot, professore?" Chiedo per conferma, non del tutto certa, prima di rivolgermi di nuovo al grifondoro. "Se è così, sono praticamente innocui se non li attacchi." Ma se mi fossi sbagliata... Mano alla bacchetta!SPOILER (clicca per visualizzare)Everleigh Smith, V anno, Corvonero.
Interagito con Frankie
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.Affianco Genna mentre insieme ci avviamo verso il punto in cui si terrà la lezione di Cura di quest'oggi. Sono di buon umore, una caratteristica comune degli ultimi tempi. Credevo che diventare madre sarebbe stato un casino ed in parte è così, ma è il casino migliore che mi sia mai capitato. Persino io comincio a sentirmi più sicura di me stessa. O forse semplicemente è cambiato il focus della mia esistenza. Ora non sono più così profondamente concentrata su me stessa e su quel che gli altri potrebbero pensare di me e del mio corpo. Ora c'è altro che occupa quasi per intero la mia attenzione. E poi sono felice d'avere l'opportunità di continuare a studiare grazie all'aiuto dei miei genitori e quelli di Cooper, e della preside e... insomma sì, è uno di quei momenti in cui mi sento grata al mondo. Sono momenti rari ed è per questo che voglio godermeli. “Le lezioni del professor Lynch sono sempre così interessanti, non credi?” Dico alla mia compagna di casata con un grosso sorriso. Sono sincera nel confidarle il mio punto di vista. Chissà se sono l'unica a pensarla in questo modo.
“Sono proprio curiosa di sapere cosa ci spiegherà oggi.” Annuisco alla ragazza, prima di raggiungere gli altri. Intercetto tra i presenti Ever, che saluto con un esaltato cenno della mano. “Ciao Ever!” E' da tanto che non abbiamo la possibilità di star da sole e mi manca, ma presto o tardi so che recupereremo.
Ascolto la lezione del professore accogliendo poi la targhettina che ci offre. Quando la indosso, i miei vestiti variano e l'aula cambia poco dopo. “Che belle le lezioni interattive.” Mi guardo attorno estasiata, pronta ad accogliere ogni dettaglio di questa nuova esperienza.SPOILER (clicca per visualizzare)Maddalena Swanson, VI anno, tassorosso. -
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Le piaceva andare a lezione con Moody,le trasmetteva tanta tranquillità, soprattutto quando di agitarsi ne aveva di motivi eccome.
Per esempio quel giorno ci sarebbe stata lezione di cura, e se ci pensava si sentiva impallidire.
Da una parte c'era Shannon, che sicuramente si sarebbe comportato come suo solito, ignorandola per non dare adito a pettegolezzi, e dall'altra ci sarebbe stato Lowie, che era imprevedibile e aveva timore di scoprire cosa avrebbe potuto fare, sia normalmente sia se avesse casualmente potuto intravedere uno sguardo diverso dal solito, anche da parte di lei.
Era una situazione tremenda!
-Si, si verissimo- arrossì senza reale motivo - sono molto belle- strinse la tracolla e sollevò un pò le spalle - potrebbe parlare di qualsiasi cosa, e starei comunque ore ad ascoltarlo- e non soltanto perchè si trattava di Shannon, Genneya amava cura delle creature magiche, amava tutte le creature e tutto quello che quel mondo rappresentava.
Infatti una volta finito gli studi a Hogwarts contava di iscriversi all'accademia proprio in quel settore.
-Buongiorno a tutti- salutò una volta giunti sul posto, afferrò la targhettina e la indossò ritrovandosi con un abbigliamento più.. maturo. Bello le piaceva. E le piaceva anche l'idea di vedere i ministeri del mondo!
Ci sono dei felini che vi vengono incontro e tu li colleghi subito al ministero Francese.
-Si Matagot, sono locati nel ministero francese, se non vengono attaccati non attaccano- o una cosa del genere.. -
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Ho un sonno anomalo, ma chi me l'ha fatto fare oggi di alzarmi e venire a lezione.
Forse il buonsenso, a si giusto, ogni tanto mi ricordo di averne uno.
Fatto sta che sto un pò spento, mi muovo per inerzia, copio un pò qua, un pò là.
Non riesco ancora ad entrare nel vivo dell'interesse e non ci posso fare davvero niente.
-Aaaawn- maschero lo sbadiglio dietro una mano e con la fronte sono sulla spalla di Pri che sembra passarsela come me.
Sarà che entrambi abbiamo bisogno di sfogare un pò la nostra natura animale.
Fatto sta che più damerino di come sto vestito ora non ci sono mai stato.
-Sono da sposare- dico facendo un altro sbadiglio per poi avanzare di qualche passo e osservare i gattini che avanzano verso di noi.
-E su Frankie, sono solo gattini, cosa potrebbero mai farci?- non so eh, chiedo.. -
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Le lezioni di Lynch non mi piacciono, e non è una novità, tuttavia mi ci trascino perchè mi tocca, perchè voglio informarmi su come sta Coso, e perchè alla fine non mi ha fatto ancora niente quest'anno, me le tengo per dopo le eventuali "nargiate".
Poi da quello che mi pare di capire oggi si passeggia, non vedo l'ora di rivedere il Macusa, ci sono andata un paio di volte quando ancora mia madre ci lavorava.
Era un bel lavoro quello di mia madre, ma io farò comunque l'auror.
-Van Der Heijden alla buon ora pure tu- gli do una pacca sulla spalla e patto Aiden che sta parecchio affranto - visto la Walton come sembra interessata? Devo ancora capirlo se per la materia o per il prof in se- forse per la materia, non aveva molto fascino il prof, a meno che non ti piacevano i tipi un pò selvaggi - un grammo della sua voglia mi basterebbe- un commento come un altro, detto tra me e chi mi sta vicino..
CDCM: Creature impiegate nei Ministeri del Mondo MagicoQuinto, sesto e settimo anno |
