Veleni - Prima lezione

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    Caposcuola, VII Anno

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    Mentre fisso Blacky che entra in classe portando la roba per la lezione alla Doom continuo a pensare a quello che mi ha detto... mi vuole parlare? Papà gliel'ha detto?? Perchè? Perchè non mi ha parlato papà direttamente soprattutto? Sono stata con lui fino a pochiiiissimi giorni fa alla fine... E poi inizio a credere che forse non è più il caso di chiamarlo Blacky, sto crescendo, no? E i nomignoli così sono per bambinette... Mmmh... Sarà davvero difficile, Ezekiel suona decisamente meno bene di Blacky, ma non ditegli che Blacky è un nome che ricorda un cagnolone nero o poi pensa che lo tratto come il mio cagnolino personale e... okey, basta, sto decisamente strapensando e il mio muffin è DECISAMENTE più invitante! I sintomi sono... bhè, quelli che hai anche quando fai indigestione o mangi trooooppo! Ad esempio sono stata chiusa in casa un'intero fine settimana quest'estate dopo aver passato un'intera giornata a mangiare frutta immersa nella fontana di cioccolato che mi sono fatta comprare da papino... mamma, che brutta sensazione, un po' come quella che ho ora dopo che ho ingurgitato il secondo muffin praticamente di filata al primo e mandato giù con una bella sorsata di cioccolata calda, soprattutto dopo aver già fatto la colazione con tutti gli altri in sala comune... con tutto il cibo salutare di Durmstrang il pancino decisamente non se ne rende conto di non dover mangiare tanto quanto a casa, ma che ci posso fare? La gola è DECISAMENTE troppa e io non imparo mai, tanto che sto già frugando nella tracolla per capire se mi è rimasto un po' di cioccolato alla menta dalla barretta che ho aperto sta notte quando mi brontolava il pancino. Si, cioè, nausea, vomito, crampi incredibili e dolori alla pancia che ti piegano in due mille volte peggio di quando hai il ciclo! E forse mi sta arrivando, perchè sono sicurissima che questi crampi così improvvisi non è che siano completamente normali, insomma, di solito ci vuole almeno un pochetto prima che faccia effetto il cibo è! Non sarà nemmeno ancora arrivato allo stomaco, figurarsi se può avere questi risultati... no, è decisamente il ciclo in arrivo, non ho tenuto il conto perchè l'estate si sono confuse un po', mi hanno lasciato andare al mare per praticamente tutto agosto quindi sarebbe anche ora è!
    E poi se non sbaglio quando la prof di erbologia a Hogwarts ci ha fatto vedere gli effetti dell'aconito quelli sudavano un sacco, respiravano in fretta e con taaaanta fatica e... bhò, qualcosa sul battito del cuore? Forse è più veloce?? Che poi è stupido, no? Non mandi in giro per il corpo le sostanze più in fretta se il battito del cuore aumenta? Chissà come si prova a sentire il battito cardiaco... bhò, credo di essere solo un po' agitata, ma sento il cuore fortissimo nel petto, da far quasi male...
    Mi sto preoccupando per niente, vero? è il ciclo, per forza, alla fine il male alla pancia e i crampi un po' ovunque ci stanno con il ciclo, si... la nausea può essere una conseguenza di quando hai troppo troppo troppo dolore, no? E poi tra poco passa, come sempre, è solo il ciclo che sta arrivando... La Doom non è così stupida da avvelenare la figlia del ministro, no? Quasi quasi glielo chiedo... Però, bhò, cioè, lei è la fidanzatissima del preside Carradine... siamo quasi alla pari, no? Forse non è il caso di attaccarla, è il preside che comanda qui finchè papino non ci mette piede... mamma che fregatura... Uffi, però se non passa devo assolutissimamente andare in bagno a mettermi un assorbente perchè questa cosa sta diventando davvero allucinante!!
     
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    “Tranquilli.” Rispondo ad Agnes quando si scusa per il pasticcino che mi ha fregato, rendendomi conto soltanto l'attimo dopo di aver usato il plurale rivolgendomi a lei. A loro. Sgrano gli occhi voltandomi verso di lei, serrando le labbra e maledicendomi. Per fortuna, è un errore riparabile. “Ehm... tranquilla.” Le dico, grattandomi la fronte in un gesto nervoso, prima di riportare l'attenzione alla professoressa Tyler.
    A quanto pare la mia risposta è corretta, e questo ovviamente mi rende felice visto che si tratta della mia materia preferita. E' sempre bello avere delle gratificazioni in ciò che si piace fare.
    Punto quindi la mia attenzione sulla prof, ascoltando attentamente ciò che ha da dire.
    Se dicessi di essere calmissimo dopo aver ricevuto la notizia di un probabile avvelenamento, mentirei. Anzi, sarà la suggestione ma credo di cominciare a sentirmi male. Sento le mani tremarmi, e cominciare ad essere sudate. Mi appresto a nasconderle sotto il banco, giusto per non dare troppo l'impressione dell'idiota credulone. Chissà... Magari la prof ci sta prendendo in giro tutti.
    Merlino, spero sia così.
    Mi passo il dorso della mano sulla fronte, asciugando il sudore prima di rivolgermi ad Agnes. “Stai b-bene?” Dannazione. Spero che stia bene. Anche perchè, quel singolare in realtà è un plurale e la sua vita in questo momento vale per due. Insomma se sta male il bambino sta male lei e... Dannazione.
    Sospiro ficcando nel bacile il resto della mia colazione, così come ci è stato riferito dalla Tyler.
    Deglutisco a fatica, mentre provo a concentrarmi sulla domanda della professoressa. Magari prima rispondiamo alle domande, prima riceveremo la nostra cura, nel caso in cui ne avessimo davvero bisogno. “Parestesia, cioè formicolio agli arti o ad altre parti del corpo.” comincio, guardando di nuovo verso Agnes. E sì, deve essere la mia mente, ma sento le dita formicolare. “Debolezza.” Mi lascio andare contro lo schienale della sedia, mentre con le mani provo a reggermi al banco.
    E pensare che questa lezione era cominciata così bene, con una buona risposta ed una annessa gratificazione. Ma purtroppo da quando sono a Durmstrang ho capito che non è un nuovo giorno se non rischi di rimetterci la pelle almeno una volta. E' prassi.

     
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  3. Agnes;
     
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    Mando giù l'ultimo sorso del mio té quando la Doom inizia con le domande e io lancio un'occhiata alla cattedra per vedere se ci sono altri dolci. Chissà se si può fare il bis?
    Purtroppo non faccio nemmeno in tempo a formulare il pensiero che la professoressa attira tutta la mia attenzione con una semplice frase.
    Come avrete ormai capito qualcuno tra di voi o tutti chi lo sa? è stato avvelenato.
    “Che cosa?!”, strillo con voce acuta facendomi quasi sfuggire la tazza di mano. “Avvelenati?! Ma è legale?!”
    No, non sto per avere un attacco isterico, ma ci sono molto vicina. Cosa significa che probabilmente siamo stati avvelenati?! In una situazione normale non mi preoccuperebbe più di tanto, so che non ci lascerebbe morire, ma se questo dovesse causare danni al bambino? Se mi facesse avere un aborto? Se nascesse un bambino con tre occhi?!?!
    Ovviamente, per quanto cerchi di non affezionarmi troppo al cosino dentro di me e di mantenermi distaccata, sono già in fase mammina premurosa-paranoica e non riesco a non cadere nel panico più totale. Spero di non essere una di quelli avvelenati, ma se lo sono?! Cosa faccio in quel caso? Dovrei dire alla Doom delle mie condizioni e sputtanarmi in questo modo, rischiando l'espulsione? No, calma, non posso farlo... inspira, ed espira, così, a fondo e lentamente.
    “Sto bene...”, sussurro in risposta a Jerome, ma sono sicura di essere pallidissima ed inizio ad avere una fastidiosa nausea, oltre ad un forte giramento di testa. Ma non credo significhi per forza qualcosa dai, ho nausea e mancamenti quasi ogni giorno ormai. Mi volto a guardare Jerome e non mi sembra in grandissima forma anche lui. Nel panico cerco con lo sguardo Peter. Questa situazione non mi piace per niente, ma cerco comunque di concentrarmi sulle domande dell'insegnante, non posso passare tutta la lezione senza dire niente.
    “Nel primo raggruppamento abbiamo per esempio il veleno di Doxy”, rispondo con voce debole, inspirando. Mi sto lasciando prendere dall'agitazione e non va bene.
    Quando mi ritrovo il bacile tra le mani, tutto quello che riesco a fare è vomitarci dentro, convulsamente. Oh fantastico, tanto per sentirmi ancora più sottosopra.
    Ce ne è uno che sicuramente saprete citarmi e per il quale non c'è bezoar che basti e si trova in natura. Chi sa dirmi quale?
    “Il veleno di Basilisco”, il mio tono è così flebile che non sono sicura mi abbia sentita.
    L'attimo dopo si fa tutto buio e crollo addosso a Jerome.
     
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    Una diffidenza non proprio sconsiderata, quella di Dorian, visto che l'esordire della Doom gli fece rivoltare lo stomaco. Arricció il naso, abbandonando il tazzone che ancora non aveva portato alle labbra, dentro la bacinella. Ignoró Vanellope. La sua voce era un lamento poco udibile all'interno delle sue orecchie. Era ancora giovane ma non sapeva se ci facesse o ci fosse. Considerava stupido e oltremodo inadeguato essere ossessivi nei confronti del proprio stato di sangue... piuttosto inutile quando era il cervello a mancare. Lasció che si crogiolasse nelle proprie convinzioni e in quegli imperativi da bimba viziata che per quanto comprendesse, mai aveva associato a sè stesso. Era una persona fin tropo educata e pacata per perdere la calma. L'indifferenza era una fra le risposte migliori che potesse servirle e, in ogni caso, aveva ben altro a cui pensare. Come la preoccupazione d'essere stato avvelenato. Davvero era concepibile, per quell'istituto, fare dei propri studenti delle cavie umane da laboratorio? Senza il loro esplicito consenso?

    Dorian rabbrividì, un pó per la rabbia mal repressa, un pò per lo sgomento che gli tingeva il viso pallido, un pó perché il putiferio che si era scatenato intorno a lui, non lo aiutava a restare lucido. Sospiró, ansante, trattenendosi con le dita al bordo della sedia, ignorando le punture allo stomaco e quel velo d'impercettibile sudore a tingergli la fronte. I sintomi del panico, sapevano ben confondersi a quelli di molte altre intossicazioni. Sfarfalló le ciglia lunghe, sforzandosi di mantenere un contegno nonostante lo stato di febbrile e contagiosa ansia che tingeva quelle mura d'opaco, quasi volesse sfocarle per fare un dispetto alla vista. Difficile frugare nella mente in quelle condizioni. Difficile farlo nel modo opportuno. Tentennó, schiarendo la voce con un vago colpo di tosse. Le dita gli tremarono incomprensibilmente. Difficoltà a respirare, sudorazione eccessiva, vista sfocata, sensi ovattati, cerchio alla testa, intorpidimento muscolare, stanchezza, peso al petto, palpitazioni, gonfiori, allucinazioni, eruzioni cutanee, scarsa salivazione... difficoltà nell'articolazione delle parole. Sussurró. La sua lingua parve risentirne, frustrata dall'insolenza dell'ultima affermazione, sprofondando in un assopimento imprevisto dal quale faticó a risvegliarsi ancora. Forse, anche per questo, perse la possibilità di rispondere ad altre domande nel frattempo. Allentó faticosamente il colletto della camicia oltre la divisa, inspirando dopo aver strizzato le palpebre. Per... metodo di assunzione si... distinguono in veleni da circolo, da contatto, da ingestione e... volatili. I nomi... spiegano abbastanza. Credo... ci sia anche una distinzione per procedimento... che con la gola annodata non riuscirei comunque a dirvi. Biascicó, affaticato, passandosi le dita sulle guance, sperando di cacciar via il calore eccessivo che lentamente, si diramava all'interno della propria pelle, scottandolo.

     
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  5. Padriac!
     
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    Il senso del suo discorso era sul non distinguere il grado di pericolosità solo per la rapidità d'azione, ma la professoressa evidentemente o non aveva colto, oppure non essendo dello stesso principio aveva scelto di sminuire la sua risposta banalizzandola con un "lascia il tempo di sistemare i propri cari"... certamente l'ultima cosa a cui Padriac avrebbe pensato per valutare la pericolosità o meno di un veleno, soprattutto visto e considerato che un veleno a lungo termine poteva essere scambiato agli esordi come un principio di brucellosi o più avanti come una forma grave di vaiolo di drago... Per questo non si era sentito di escludere quelli a lungo termine, poichè nessuno colpito dalle suddette malattie salutava i propri cari, anzi, si faceva semplicemente viziare, oppure veniva messo in isolamento per paura del contagio.
    Tra i veleni più blandi ci sono quelli dei serpenti, persino i babbani hanno trovato una cura ad alcuni di loro... O in termini magici il veleno di un Doxy, ma ho un dubbio sulla mandragola invece. Ho letto che il suo pianto può essere considerato un veleno, per quale motivo? Rientra tra i veleni volatili e piangendo rilascia delle spore che vengono assorbite solo dai condotti uditivi? Non riesco a capire... Era un'ipotesi la sua, l'unica che gli era giunta alla mente, ma gli sembrava parecchio strana e complessa per essere davvero applicata. Ad ogni modo, alle parole della Doom istintivamente si portò le dita al polso per sentirne la frequenza. Trovarla accellerata era normale, si disse, la donna stava mettendo loro ansia di proposito, la mente reagiva di conseguenza, l'adrenalina entrava in circolo già in piccole scosse, l'istinto a gettar fuori le eventuali tossine, presenti o meno nel corpo era forte a sufficienza da comparire anche solo come suggestione mentale, quindi in un primo momento non si fece abbattere, prese qualche profondo respiro e rimase in attesa delle altre spiegazioni. In molti elencarono i sintomi dell'avvelenamento agitandosi da soli.
    Il pensiero di Padriac? Razionalmente fu: la Doom deve aver richiesto di alzare il riscaldamento solo per questa stanza... perchè stava sudando. Guardò il camino. Spento. I crampi allo stomaco iniziarono in quel momento piegandolo in due per un attimo prima che si costringesse a fare dei respiri profondi per recuperare la calma. Mi sto autosuggestionando, non sono avvelenato, non ci avvelenerà davvero. Ma dopo sei anni in quella scuola sapeva fin troppo bene quanto fossero alte le probabilità che del veleno in circolo l'avesse davvero.
    La distinzione per procedimento divide... Un nuovo crampo. Chiuse gli occhi, deglutendo, prendendo un altro respiro profondo che non fece altro che fargli girare la testa e dargli un forte senso di nausea. Quello che fece a quel punto fu più a livello razionale che per un reale bisogno. Si piegò sul secchio, si infilò due dita della mano sana in gola e cercò di rigettare quanto aveva mangiato. Se il veleno non fosse ancora stato completamente assorbito quell'escamotage avrebbe potuto dargli un po' di tempo, oppure frenare i sintomi, lasciandolo semplicemente sofferente in quello stato senza assumerne una dose letale nel lungo termine. Così sperava quantomeno. Mi scusi... Cercò un fazzoletto in tasca per ripulirsi la bocca e odiò non avere una bottiglietta d'acqua di cui servirsi in quel momento. Dicevo. La distinzione per procedimento divide in veleni alchemici, ovvero quelli creati a partire da erbe e piante prive di poteri magici e veleni Magici, ricreati da piante magiche o ingredienti derivati da creature magiche. Era riuscito, forse sempre per una forte suggestione, a non piegarsi in due per tutta la spiegazione, mentre la testa continuava a girare e la pancia a contorcersi. Autosuggestione, è solo autosuggestione.
     
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    Lo sguardo di Liv alla classe nei minuti successivi alle sue domande
    si divisero equamente tra stupore e orgoglio.
    *Oh si, alcuni di questi ragazzi mi daranno molte soddisfazioni!*
    Cosa poteva inorgoglire di più una professoressa di un gruppo di studenti
    così attento e preparato?

    Perspicace osservazione Vanellope!
    Più il cuore pompa in fretta più veloce è l'effetto del veleno.
    E questo ci suggerisce un elemento importantissimo per ogni pozionista
    ovvero la capacità di mantenere il sangue freddo!

    Era essenziale.
    L'agitazione portava a commettere errori
    e visto che durante la preparazione di pozioni non era raro avvelenarsi per sbaglio
    diventava essenziale riuscire a mantenere una certa calma
    per salvarsi la vita.
    I sintomi che hai descritto sono più o meno quelli che rileviamo nei veleni che agiscono per ingestione,
    ma la risposta del tuo compagno Jerome completa il quadro
    elencando sintomi presenti nell'avvelenamento da contatto o da sostanze volatili.

    Bravi comunque tutti e due, non aveva nulla da eccepire.
    Sorvolò su Mackenzie che sembrava essere del tutto ko anche se non aveva ingerito veleno
    e passò oltre.
    Tutto bene Agnes?
    Si avvicinò alla ragazza un pò preoccupata,
    tra tutti era quella che aveva la cera peggiore
    eppure guardando ciò che aveva mangiato era sicura di non averle somministrato alcun veleno.
    Tieni, bevi un pò d'acqua.
    Evocò una brocca di acqua fresca e qualche bicchiere e gliela offrì,
    lasciando poi che anche gli altri ragazze ne prendessero se ne sentivano il bisogno.
    Il veleno dei Doxi, risposta esatta.
    Non si aspettava niente di meno,
    ma ne fu comunque contenta.
    E la ragazza nonostante il suo stato azzeccò anche l'altra risposta,
    il che la fece sorridere raggiante.
    Il veleno del Basilisco, uno dei più letali al mondo.
    Siete ben preparati,
    credo che riceverete tutti un premio a fine lezione!

    Che dopo quello che gli stava facendo passare era il minimo
    e lo sapeva bene da sola.

    Peter più che avvelenato sembrava assente,
    non si cimentò nemmeno in una risposta,
    il giovane Dorian invece da parte sua fu quasi eroico,
    nonostante fosse chiaro che il suo corpo stava cedendo,
    riuscì a rispondere meglio di un'enciclopedia magica.
    Gli si avvicinò e tutta gongolante gli disse:
    Se ce l'hai davvero un Bezoar in tasca
    questo è il momento di infilartelo sotto la lingua.

    Come se fosse la cosa più normale del mondo,
    ma per lei in effetti lo era.
    Se non ce l'hai lo trovi laggiù nella dispensa...

    Dopo di lui passò a Padriac,
    che al contrario non aveva ingerito alcun veleno
    ma come Agnes sembrava essersi suggestionato parecchio.
    Confondi il pianto della Mandragola con la tossicità delle sue foglie, fiori e radici.
    Non è solo quello a renderla pericolosa,
    dovrebbe avervelo spiegato il prof P ad Erbologia.

    Intanto che parlava prese il libro da avvelenatore in erba del ragazzo e lo aprì alla pagina degli antidoti:


    CITAZIONE

    "Antidoto ai veleni comuni"
    -Aggiungi 1 bezoar nel mortaio
    -Frantuma con il pestello fino a ottenere una polvere finissima
    -Aggiungi 4 misurini di bezoar tritato al tuo calderone
    -Aggiungi 2 misurini di ingrediente base nel tuo calderone
    -Riscalda a media temperatura per 5 secondi
    -Agita la bacchetta
    -Lascia fermentare e torna fra 10 secondi
    -Aggiungi un pizzico di corno di unicorno nel tuo calderone
    -Mescola 2 volte, in senso orario
    -Aggiungi 2 bacche di vischio nel tuo calderone
    -Mescola 2 volte, in senso antiorario
    Agita la bacchetta per completare la pozione.


    Gli ingredienti sono tutti nella dispensa,
    preparane un paio di dosi per Vanellope, Jerome... facciamo qualcuna di più,
    un altro paio dei tuoi compagni sembrano averne bisogno.

    Voleva vedere come lavorava sotto tensione,
    gli sembrava un ragazzo sveglio e curioso,
    ma voleva testare la sua abilità nella pratica.
    La Mandragola è una delle piante più pericolose che si trovano in natura,
    i babbani tutt'oggi muoiono per ingestione delle sue foglie
    dal momento che la scambiano spesso per bieta o altre verdure commestibili.
    E' famosa fin dai tempi della Bibbia
    anche se il boom del suo uso è più recente, nell'epoca del Medioevo.
    Il suo veleno in piccole dosi è narcotico e allucinogeno,
    in dosi più elevate porta al coma e alla morte.
    L'importante per un pozionista è conoscere esattamente quali dosi sono letali e quali invece utili,
    perchè i veleni non servono solo ad uccidere.
    Infatti quello di Mandragola e' un ingrediente molto usato per le pozioni d'amore o per pozioni per la fertilità.

    Facile associazione di idee dato che le sue radici hanno la forma di un piccolo essere umano.

    Intanto tornò accanto a Jerome e fece più o meno lo stesso che aveva fatto con Padriac,
    aprendo il suo libro a una pagina e indicandogli l'antidoto da creare,
    una cosetta di livello avanzato ma non avrebbe fatto differenza:
    tutto con la suggestione che avevano addosso sembrava più difficile.
    Vediamo se fai prima di Padriac!
    - gli disse strizzando l'occhio per poi riprendere a camminare tra i banchi
    parlando ancora di Mandragola.
    A quei tempi non avevano i comodi paraorecchi incantati che abbiamo noi
    e per raccoglierle utilizzavano dei poveri cani affamati:
    legavano la pianta ad una corda e la corda al collo o alla coda del cane,
    che poi facevano allontanare offrendogli del cibo fino a che la radice non era estirpata.
    In questo modo quando la Mandragola emetteva il suo grido moriva il cane e non loro.
    Ma il Medioevo era un'epoca molto cruenta,
    gli esseri umani spesso subivano destini ancora peggiori,
    le streghe in primis visto quante ne sono morte tre le fiamme.


    Continuando a parlare tornò da Vanellope,
    prese una piccola pastiglia viola dalla tasca e gliela porse.
    Questo dovrebbe alleviarti i crampi alla pancia.
    Non era un antidoto ma solo un blando analgesico,
    i sintomi che mostrava non erano quelli del veleno che le aveva propinato
    che avrebbe solo dovuto formare chiazze rosse sulla pelle.
    Niente di letale in ogni caso.

    Van, Jerome, Dorian, Agnes e Padriac,
    a fine lezione potete passare alla cattedra e prendere una piccola boccetta di Felix Felicis tutta per voi.
    E' solo una dose, usatela con parsimonia e solo nel momento di vero bisogno.

    Ad esempio per azzeccare un antidoto se si sospettava di essere stati avvelenati,
    un uso davvero utile della fortuna liquida secondo Liv.

    Ma non aveva ancora finito e porse un'altra domanda:
    Secondo voi, alla luce di quanto detto e sperimentato qui oggi,
    quali sono le doti essenziali a un buon pozionista o... a un buon avvelenatore?
    Qualcuno se la sente di riassumerle per tutti?

    Non si rivolse solo a loro ma anche a tutto il resto della classe,
    guardando soprattutto quelli che fino a quel momento non avevano partecipato.

    Attese che i ragazzi a cui aveva appioppato il compito di creare i due antidoti base finissero
    e dopo aver controllato il loro lavoro fece prendere qualche goccia degli stessi a tutti gli studenti con sintomi veritieri
    che non erano poi così tanti come loro credevano.
    Solo allora tornò alla cattedra segnando con una certa allegria
    alcuni voti accanto ai nomi sul registro.

    Alcuni di voi sono davvero portati per questa materia
    e la cosa mi fa molto piacere.
    Posso dedurre anche che siate preparati sulle Tre leggi di Golpalott?

    In caso contrario gliele avrebbe spiegate lei,
    ma contava sulla secchionaggine di almeno alcuni di loro.
    Il suo sguardo si puntò in particolare su Dorian
    ma non era l'unico in quella classe ad aver di sicuro divorato i libri di pozioni.

    Come compito vorrei che ognuno di voi si cimentasse nel distillare un veleno
    tra tutti gli ingredienti che conoscete,
    il più possibile inodore e incolore, irriconoscibile insomma.
    Quando avrete fatto lo porterete a me e io stabilirò chi è stato il migliore di voi.

    Ne sarebbero stati capaci?
    Liv sperava proprio di sì.
    Per chi ha delle remore ad usare ingredienti pericolosi
    potrei suggerirvi anche di lavorare in coppia,
    magari uno di voi potrebbe preferire servirsi proprio delle Tre leggi di Golpalott per creare un antidoto...
    considererò comunque il lavoro da voi svolto nello stesso modo.

    Spostò lo sguardo su tutti i presenti ad uno ad uno,
    anche un pò per controllare che si sentissero meglio dopo il brutto gioco che aveva tirato loro.
    Se avevano domande comunque quello era il momento di farle.



    Vi do una scelta: potete postare qui e fare così il vostro ultimo post completando la lezione,
    oppure potete decidere di approfittare dell'input del compito per fare una ruolata privata con un altro studente
    in cui provate a distillare un veleno e poi quando fatta linkarla qui sotto in spoiler per farvi dare un voto su quella.
    Oppure anche tutte e due le cose ma non ci spero!
    Ovviamente le possibilità sono rivolte a tutti, anche a quelli che hanno saltato il secondo post!
    Decidete voi <3
     
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    Avevo perso di iniziativa.
    La lezione l'avevo iniziata
    con tanti buoni propositi.
    Poi mi ero un attimo persa,
    e ora ne stavo pagando le conseguenze.
    Per quanto la professoressa mi piacesse
    c'erano le risposte dei compagni
    che mi piacevano ancora di più.
    Ed è proprio per ascoltare loro che mi perdo.
    Mi poggio una mano sul petto e noto
    con sommo piacere che no,
    il battito è regolare.
    Devo dunque dedurre che non ci ha avvelenati a tappeto.
    Guardo la professoressa che ha chiesto a Padriac di fare l'antidoto,
    e lo stesso fa dopo con Jerome.

    -Calma, sangue freddo, concentrazione, pazienza .. sono tutte doti che un buon pozionista dovrebbe avere-

    do loro del tempo per rispondere all'altra domanda, alla fine, stanca e desiderosa di abbandonare l'aula decido di farlo io stessa.

    -La Prima Legge di Golpalott dice che:
    Un veleno naturale (o semplice) estratto da un vegetale
    richiede un antidoto naturale estratto da un altro vegetale.

    La seconda legge dice che :
    Un veleno naturale (o semplice) estratto da animale richiede
    un antidoto naturale estratto da un animale superiore al primo nella catena alimentare.

    La Terza Legge di Golpalott invece dice che :
    L'antidoto per un veleno complesso è maggiore
    della somma degli antidoti per ciascuno dei singoli componenti.


    Mi viene voglia di aggiungere altro, dei corollari che sono
    scritti ad ogni fine legge.
    Ma non lo faccio.
    Non mi va di parlare molto,
    l'essenziale è stato detto, ci sono i miei compagni
    se vogliono approfondire.
    Dentro di me ho pure l'impressione di aver detto troppo.
    Non mi piace essere guardata, non mi piace attirare l'attenzione.
    Non mi piace che qualcuno senta la mia voce.
    Di solito non lo faccio mai, e per quel giorno mi fermo,
    preferisco invece avvicinarmi a Padriac e
    nel modo più naturale del mondo
    chiedergli se ha voglia di fare l'esercizio insieme a me.

     
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