Posts written by ^ Caterina ^

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    Non la vedo molto bene per mio fratello. Lo ha aggredito senza un vero motivo, insomma, non è neanche stato provocato, allora mi chiedo.. perchè? Perchè sfogare su uno sconosciuto la tua frustrazione? E' un pugile, più di chiunque altro dovrebbe saperlo come funziona!
    Sono le parole successive che mi danno da pensare e suscitano in me ulteriori domande.
    -Padre di chi?-
    Non passa molto prima che mi risponda.
    Non era riuscito a salvare la bambina, in questo non credo abbia colpa, in fondo non è possibile pensare che i medici siano le mani di dio e possano salvare tutti sempre a prescindere da qualsiasi sia la complicazione di mezzo.
    Ma non sembra questo il caso.
    -Sai Dillon- esordisco allora – se le cose sono andate come dici, se Vanja si è trasformata in seguito alle rivelazioni del padre fatte in un momento di degenza per lei, e che questa trasformazione sia stata la causa della morte della bambina ...- cercai di trovare le parole da dire – sai che potrebbe essere accusato di omicidio?- sono informazioni forti e mi sorprende che il personale non abbia avuto nulla da ridire su questa questione impuntandosi semplicemente sull'aggressione.
    E i danni della ragazza? Danni causati dal dottore.
    -Sei in una posizione difficile, e questo non posso negarlo, tuttavia ho bisogno che tu mi dia il nome di questo dottore, perchà io possa incontrarlo e parlare del fatto con lui- mi allungai e gli presi una mano – non posso farti promesse, Dillon. Ma proverò a fare il possibile.
    Tu cerca di stare vicino a Vanja come meglio puoi.
    E soprattutto...
    - gli sorrisi – stai calmo, lei non ha bisogno di avere qualcuno che alimenti la sua rabbia. Semmai qualcuno che la faccia ragionare, che la tranquillizzi
    ...
    Mi sono spiegata?-
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    Percepivo il disagio sebbene li per li non ne capissi il motivo.
    Dillon non era mai stato quello impulsivo dei due, o per lo meno non lo era fino a qualche tempo prima.
    Sapevo quanto valeva e sapevo che non avrebbe mai fatto qualcosa di irreparabile se non sentiva dentro di se di aver agito per il bene di qualcuno, tuttavia erano passati più di sette anni da quel giorno in cui le nostre strade avevano poi deciso di percorrere percorsi differenti e non potevo più essere certa di nulla.
    Tuttavia lo ascoltai cercando di non farmi condizionare dall'affetto e da quello che era il nostro vincolo familiare.
    Cercai di capire come terza parte, non fu affatto facile.
    Annuii quando mi nominò la ragazza corvonero del quarto anno, strano ma vero, ricordavo ogni singolo studente di quella scuola, sebbene non fosse impresa per nulla semplice.
    Gli avrei potuto fare una bella paternale, ricordargli che non potevano esserci relazioni con i ragazzi, sebbene capissi quanto alle volte fosse complicato, visto che alcuni sembravano nostri coetanei, miei per lo meno.
    Era tutta una questione di mente, e di voler mantenere per principio le distanze, ma non giudicavo chi non ci riuscisse. Non era forse stata April una delle mie migliori amiche all'epoca? E non era lei stessa la mia professoressa di volo? Oltre che la professoressa di Regan con la quale, da che ne sapevo, ora era sposata e sicuramente più felice di quanto non lo fossi io.
    Conclusione non dissi nulla in merito a questa cosa, l'importante sarebbe stato farlo nella totale sincerità con la preside.
    Era una donna comprensiva, lo era stata anche allora.
    Quello che odiava particolarmente, in effetti, era sentirsi presa in giro.
    Anche questo mi sarei ricordata dopo di dirglielo.
    -Ho saputo del suo incidente, così come so che ora è seguita da dei medimagi; tengono aggiornata la preside ogni giorno e lei aggiorna noi- più parlava più capivo il suo problema.
    Mi diceva che non era suo il figlio, per un attimo lo avevo pensato.
    Niente paternali, non ne aveva bisogno, si rendeva conto già da solo di aver sbagliato.
    Più che altro, per avere una reazione del genere, mi chiedevo da quanto tempo si conoscessero e da quanto la loro relazione andasse avanti.
    Sembrava aver bisogno di rassicurazioni, oltre che di un aiuto.
    -Okay, diciamo che non sia stata una mossa saggia quella di aggredire una persona- di qualsiasi natura essa fosse.
    -Ma ormai lo hai fatto.
    Devi essere più specifico, c'è stato un motivo che ti ha spinto ad aggredirlo? Non so, ti ha provocato? Risposto male?-
    mi sistemai meglio – perchè lo hai fatto, Dil?-
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    Camminavo a passo spedito e cercavo di capire dove effettivamente fosse il suo appartamento, questo dovrebbe rispondere alla domanda “perchè diavolo non ti sei smaterializzata?”
    Non c'ero mai stata qui, né avrei mai pensato di doverci andare in preda all'ansia, perchè cerchiamo di essere onesti, dopo che mi era arrivata la lettera di richiesta d'aiuto da parte sua ero stata in fibrillazione tutto il tempo.
    Non era stato rassicurante il fatto che fosse arrivata in ritardo e che una parte di quel “casino” fosse stato risolto.
    O forse no.
    Non ne avevo idea, ma mi avrebbe spiegato sicuramente una volta giunta a destinazione.
    Mi guardai per l'ultima volta attorno e sembrava effettivamente quello l'indirizzo.
    Quindi salii i gradini e suonai.
    Per fortuna non mi aprì nessuna donna in desabillè e neanche un perfetto estraneo.
    Non mi aprì nessuno semplicemente.
    Ero indecisa se provare alla casa affianco, anche se .. c'era questo numero civico perchè essere così impaziente? Dicevo, lo aspettai.
    Non aspettavo da molto quando lui giunse.
    -Dillon! No, non aspettavo da tanto-
    Una volta che varcai la soglia lo salutai con un abbraccio e mi sedetti sul divano che mi indicava.
    -Credo di averlo capito questo, sai?- cercai di essere calma e rassicurante mentre gli rispondevo, di alleggerire l'atmosfera seppur mantenendo l'aria professionale.
    -Perchè non inizi con il raccontarmi cosa è successo?-
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    -Ma stai scherzando spero? Sono mesi che te lo dico, che ne discutiamo, che non ci capiamo Ty, maledizione!- sapevo che sarebbe finita così, io avevo provato a smettere di tornare su questo argomento ma Ty aveva continuato, di poco, certo, ma quanto bastava per mandarmi fuori di testa e non ragionare più.
    Non funzionava come diceva lui, se mi faceva innervosire a me non passava in due secondi.
    Ormai mi aveva rovinato la giornata, e vaffanculo a tutto e a tutti, e che me ne fregava se era natale? Io neanche ci credevo al natale, ero figlia di un dannato vampiro assassino, se Gesù mi avrebbe guardato in faccia per una manciata di secondi di troppo finiva che mi ci sputava pure nello stesso!
    -Si certo, come no, e chi ha detto poco prima di uscire da casa che non avevo comprato un accidenti di regalo per Ade? E per Debbie? E per chiunque?
    Ho dovuto lavorare fino a ieri, stai sempre li a rinfacciarmi questa cosa, e stavamo a Stoccolma “ e vabbè Cate ma sempre in ministero stai!” e siamo qui a Londra “ e ma Cate mica posso lasciare il pub, e poi .. proprio fino all' antivigilia dovevi lavorare?”-
    gli feci il verso – non ti va bene niente, dillo pure che mi vorresti vedere a casa a fare niente con nostra figlia!- e magari poteva anche avere ragione ma io non ero così, non riuscivo ad essere una passiva, lavorare mi gratificava e poi non avevo studiato tutti quegli anni per fare la casalinga!
    -Io lo sto facendo apposta? Ma cosa dici!!- ero così arrabbiata che mi stava venendo da piangere per il nervoso – tu hai iniziato! Ti ho detto di lasciarmi in pace, ti ci voleva tanto a tacere e non stare li ha girare il dito nella piaga sul mio umore? Quando sto così non mi devi stuzzicare!-
    Ora io cercavo di rovinare le feste a lui, a sua sorella che era sparita per anni senza dare nessun cenno di vita e ora tornava e tutto doveva ruotare attorno a lei!
    Ma si sentiva?
    E poi accusava me di volergli rovinare le feste, io con mio fratello neanche mi vedevo da una vita prima di quell'autunno eppure non mi era parso di averlo fatto entrare a gamba tesa nella sua vita.
    Per carità a me Debbie stava anche simpatica, era stata una grande professoressa di storia, ma in quel momento, lontana dalla mia lucidità, mi stavano un po' tutti sugli zebedei.
    Avevo ancora il broncio quando la porta si spalancò e la bionda comparve davanti a noi.
    Tuttavia ripiegai con un sorriso di circostanza, abbastanza sfinita ma pur sempre cortese davanti a una entusiasta padrona di casa.
    Per fortuna poco dopo comparve anche mio fratello che non mi sfuggì di abbracciare e baciare per fargli gli auguri.
    -Nessuna domanda, poi ti racconto- gli dissi in ammonimento.
    Con lui c'era anche Andreas, non ci si vedeva da così tanto tempo che quasi non lo riconobbi nell'immediato.
    Allo stesso modo salutai la preside e anche Ariadne, sebbene quest'ultima non sembrava passarsela meglio di me, in quanto a gioia di vivere.
    -Sai come funziona no? I professori sono quasi obbligati a presenziare, una fortuna sia andato tutto per il meglio, qualcuno dovrebbe dirlo a tuo fratello che sarebbe bello venire accompagnati dal proprio marito in certe circostanze, sembra diventato di moda lasciare le mogli a presenziare sole agli eventi- chiaramente mi riferivo anche alla preside che se ne era stata sola per tutto il tempo, il marito di lei? Non pervenuto.
    Uomini, tutti uguali.
    -Tu come hai passato la vigilia invece, Debbie?-
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    Ciao Tino, un vero peccato tu vada via, ci vediamo venerdì verso le sette ai tre manici, ti va? Così ti offro qualcosa e ci salutiamo per bene.
    Cate
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    -Lo hai capito o no che voglio delle risposte?- ero al Ministero per sbrigare delle faccende legali in merito ad alcune sentenze che sarebbero state portate in corte d’appello da li a pochi mesi ma già che c’ero avevo deviato per l’ufficio dei rapporti con le Creature della notte che vedeva come capo reparto niente di meno che mio padre!
    – La domanda è semplice, cosa ci facevano quei tre vampiri a Hogsmeade? C’erano due miei studenti lì, potevano morire! Spetta a te controllare che ciò non accada! E non m i dire che non è tua competenza controllare cosa accade in suolo inglese perché erano vampiri schedati in questo ministero! - oramai passati a miglior vita per mano di una sua conoscenza, persino.
    La stessa che meno di quattro anni prima aveva cercato di uccidermi!
    -Sono morti no? Tutto risolto- dovetti trattenermi dall’inveire ancora, erano appena entrati la sua segretaria e la sua vice, forse attirati dal tono della voce leggermente alto, onestamente non lo sapevo e non mi interessava, erano tutti incapaci, questa era la verità.
    -Non finisce qui- presi le mie cose e uscii da quell’ufficio con i nervi a pezzi.
    Kyran non poteva saperlo che il nervosismo che avevo non era solo per lui, per quello che era successo e neanche solo per aver rivisto Katherine che mi faceva la maternale.
    Troppe situazioni tutte in fila, mi sentivo devastata.
    Mi sarei fermata al bar del ministero, avevo bisogno di una camomilla, doppia magari; intanto per scaricare meglio me la sarei fatta a piedi nonostante il tacco dodici ai piedi.
    Ero alla seconda rampa quando dovetti rallentare perché avevo davanti una persona che si era fermata.
    Pensando che sarebbe ripartita subito attesi e usai quei secondi per osservare meglio il tutto.
    Lo sguardo corse dapprima al cappotto di ottima fattura, poi al bastone infine alla mano che ne stringeva il pomello.
    -Ezekiel?- chiesi aspettando che si voltasse per appurare che fosse realmente lui, in caso contrario mi sarei scusata e ne avrei approfittato per superarlo e andare avanti.
    Non mi sbagliavo e il cruccio sul mio volto si distese in un radioso sorriso – Ez, quanto tempo, come stai?- scesi di un gradino per stargli accanto e poterlo quindi abbracciare – quanto mi sei mancato..- il passato continuava a bussare alla mia porta ma quella volta aveva bussato bene. Il tempo ci divideva costantemente a noi due, ma bastava un attimo per sentirsi di nuovo a casa.
    -Stavo andando a prendermi una camomilla, mi fai compagnia? Così parliamo un pò-
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    Avevo chiesto più volte alla Olsson se era certa che la Russell stesse bene, per quanto mi sarebbe piaciuto restare lì a chiacchierare un altro po' sul come e perchè certi studenti avessero la propensione a farsi del male ero cosciente che una classe in mano di Ariadne e del fax simile di Russell Carter non fosse il massimo.
    Ebbene si, avevo mandato in aiuto anche Logan ma non mi era sembrato granchè entusiasta.
    L'unica cosa certa stava nel fatto che non mi sarei mai, e dico mai, aspettata il cavaliere oscuro, Mr White, a fare il dittatore nella mia classe.
    Ma prima chiusi la mia mente perchè non vi potesse entrare.
    -Cosa sta succedendo qui?- chiesi quindi entrando e palesando la mia presenza.
    Non indugiai molto su Logan e sulle conseguenze delle azioni di chiunque fosse stato nei suoi confronti, avrebbe avuto modo e tempo lui stesso per replicare nella giusta maniera, come la sua spilla da caposcuola richiedeva.
    -Potete congedarvi- dissi comunque ai due - grazie per avermi sostituita in questo breve lasso di tempo- aspettai che uscissero non aggiungendo nulla di più e nulla di meno, più tardi mi sarei fatta raccontare da loro stessi cosa fosse successo e come sarebbe stato più opportuno agire.
    Dopo di che mi rivolsi all'intera classe.
    -In merito a quanto successo chiederò ai vostri compagni per quale motivo è stato necessario l'intervento del professor White- li squadrai uno ad uno e proseguii - per la prossima volta voglio che tutti sappiate eseguire correttamente i due incanti appresi oggi inoltre voglio che mi elenchiate i contro incantesimi e qualsiasi cosa inerente alla lezione sia uscito dalle loro labbra- e mi riferivo a quello che era stato eventualmente detto da Logan e Ariadne. Perchè okay non propriamente affidabili ma ero certa non avessero fatto scena muta. Anche questo lo avrei chiesto ai diretti interessati.
    -Potete andare ora- solo in quel momento mi voltai verso l'uomo ma non dissi nulla, non mi andava certo di iniziare una diatriba verbale quando ancora l'ultimo studente non fosse uscito da lì dentro.

    Lezione finita, che sudata xD Comunque bella giocata a tutti ;)
    Per maggiore chiarezza, io sono entrata quando Ade sta vicino a Logan che sta nei pressi del muro, immagino si sia liberato dagli aghi nel frattempo.
    La role resterà aperta un'altra settimana per dare a voi il tempo di postare l'uscita se volete, per dire qualcosa, o per continuare anche la role nel caso lo vogliate, ma ai fini "accademici" e dei voti quindi che nel caso metterò oggi è ufficialmente conclusa xD
    Alla prossima


    Edited by __Grace__ - 29/9/2021, 08:36
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    Erano tutti pronti e così feci partire il meccanismo.
    Fu chiaro sin da subito che non erano veramente pronti, potevo immaginarlo visto che non si erano posti il problema di stare più di qualche secondo a ragionare su come muovere il polso e come fosse la reale pronuncia da avere.
    In modo particolare osservai i ragazzi del secondo anno che, per conoscenza appresa dall’anno prima, dovevano come minimo avere una marcia in più rispetto ai compagni.
    Mi avvicinai quindi a Morgan, che sembrava essere in maggiore difficoltà, il cannone davanti a lui smise di lanciare le palline, nonostante ne arrivassero da ogni dove.
    -Guarda attentamente il movimento- gli feci vedere solo quello mentre non venivamo colpiti dalle palline altrui perché io stessa le trasfiguravo con un cocurbita non verbale rispedendole con un secco gesto verso la parete di fronte.
    -E’ un po' come se stessi disegnando una zucca, un cerchio vedi?- cerchio circolare e stoccata in avanti.
    -Puoi anche non farlo il gesto finale e cadrà a piombo verso il basso.
    Ora con la pronuncia, cocurbita!-
    la prima – cocurbita!- la seconda – cocurbita!- la terza.
    Non erano palle destinate a lui ma fioccavano da ogni dove, non si poteva dire che mancasse la materia prima.
    -Avanti prova tu- mentre lui provava fui distratta da Ralph la cui testa era diventata arancione e molto Halloweenesca.
    -Ragazzi dovete colpire le palline da tennis non la testa dei vostri compagni!- nel frattempo qualcuno aveva provato ad aiutarlo peggiorando la situazione e mi convinsi a castare un finite sul mal capitato e un altro sulla mano dello sfortunato corvonero.
    -Continua da solo- dissi al ragazzo avvicinandomi poi alla Belova.
    Ma prima di poterla aiutare la Russell cadde a terra svenuta e mi convinse a lasciar perdere per quel giorno.
    Mi avvicinai alla ragazza e puntai lo sguardo sul ragazzo che voleva portarla in infermeria.
    -Va bene ragazzi, dovrete lavorarci ancora su questo incanto, non è semplice- mai detto che lo fosse – per questo come compito vi assegno di esercitarvi e di farlo vostro, la prossima volta ci riproveremo. La porterò io in infermeria- con lo sguardo vidi passare da lì la Reed che richiamai all’appello.
    -Sostituiscimi per favore, devo portare la ragazza in infermeria, spiega loro un incanto a piacere me lo dovranno eseguire per la prossima lezione- detto ciò provai a fidarmi di lei e feci levitare il corpo della ragazza in infermeria.


    Aspettate il post della Reed, prenderà il mio posto per la prossima parte della lezione
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    Trasfigurazione I e II anno
    Link
    Prossimo post 14 / 09
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    Le lezioni erano ricominciate ormai da una settimana, il clima non era dei migliori, soprattutto per quanto riguardava Ariadne, ma con mio fratello sembrava andare meglio.
    Lo avevo osservato e sembrava un pò strano a ben pensarci, ma non avevo avuto modo di indagare oltre.
    In compenso i ragazzi avevano pensato bene di iniziare con solidi principi e l'annuncio dell'inizio della competizione tra le case sembrava aver forgiato le giovani menti di rinnovato vigore.
    Le prime lezioni puramente teoriche erano andate alla grande, avevamo parlato della trasfigurazione in linea generale e anche della legge di Gamp sulla trasfigurazione degli elementi; avevo spiegato loro come questa assicurasse che tramite la magia era possibile far apparire cose dal nulla, ma era molto difficile generare qualcosa di specifico anziché di generale, e gli oggetti evocati tendevano a non rimanere a lungo.
    Abbiamo poi parlato delle cinque eccezioni note alla legge di Gamp, una delle quali era il cibo, che non poteva essere creato dal nulla ma solo fatto scomparire, moltiplicato, aumentato di dimensioni o trasfigurato per migliorarne il sapore.
    Avevo sottolineato come fosse impossibile creare l’amore, esso poteva essere simulato da filtri d'amore come l'Amortentia, che generavano forti infatuazioni e ossessioni, ma non riprodotto in modo autentico in alcun modo, e il denaro, che avrebbe fatto venire meno il fondamento dell'economia del mondo magico.
    Avevamo parlato del fatto che la magia non poteva resuscitare i morti, i cadaveri potevano essere trasformati in inferi al comando di un mago o di una strega viventi, ma essi non erano nient'altro che creature senz'anima o volontà propria e costrette all'obbedienza.
    Qualcuno di loro mi aveva chiesto dei quadri, non erano forse persone morte anche loro?
    Giusto, così era, avevo spiegato loro come si trattasse di forme limitate di comunicazione con i morti, come pure il Prior Incantatio, che in particolari condizioni richiamava l'"ombra" delle persone uccise in precedenza da una bacchetta. Non mi ero addentata oltre, in fondo parlare di limiti della magia poteva facilmente indurci a sforare e non era il caso di insinuare punti interrogativi ai ragazzi che ancora neanche se le ponevano certe domande.
    Quel giorno però avremmo iniziato ad usare la bacchetta e dopo i convenevoli di saluto fu proprio il primo incanto che mi apprestai a spiegare loro.
    -Cucurbita , un incanto che potrebbe esservi utile in molteplici occasioni, se sapete usare l'immaginazione- cosa che i loro compagni, l'anno prima, non erano stati in grado di fare.
    -Davanti a voi ci sono dei cannoni, ciò che spareranno saranno delle palline da tennis, niente di esageratamente doloroso, direte voi.
    Ebbene potreste avere ragione, ma a lungo andare potrebbero crearvi dei problemi, la velocità con cui verranno sparate sarà via via maggiore e impossibile da gestire, ma ..
    - e qui c'era un bel ma - se riuscirete a trasfigurarli in zucche il peso aumenterà e la velocità diminuirà arrestando la corsa prima di toccarvi.
    Parliamo di trasfigurazione non potete limitarvi a volere qualcosa perchè vi riesca, dovete concentrarvi, visualizzare ed eseguire il giusto movimento
    - lo eseguii io per prima perchè potessero vedere il movimento circolare e la stoccata finale.
    -Ognuno di voi, quando sarà pronto mi dirà via e io farò partire il meccanismo, se indugerete troppo.. beh partirà a sorpresa-


    Una settimana per rispondere, non è la vostra prima lezione on gdr nelle scorse abbiamo parlato della legge di Gamp che vi ho esposto nella premessa, ho saltato i convenevoli perchè la lezione deve essere chiusa entro settembre, al più nella prima di ottobre.
    La stanza è vuota, ci sono solo i cannoni davanti a ognuno di voi, una distanza appropriata, fate dal lato opposto della stanza.
    Giocatevela serenamente come volete, se avete bisogno di delucidazioni chiedetemele on gdr nel vostro post, se avete domande anche.
    In spoiler scrivetemi il nome ,il cognome e l'anno se primo o secondo anno.
    Potete anche interagire coi vostri compagni durante l'esercizio, siete ragazzi divertitevi pure se è nelle corde del vosto pg ;)


    Edited by __Grace__ - 7/9/2021, 16:37
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    Lezone di Pozioni I anno

    Grifondoro 23
    Tassorosso 41
    Corvonero 47
    Serpeverde 43

    Lezione di recupero di Danielle Richards 30 punti a Corvonero

    Recupero di volo di Kyntia e Ellarya +30,+30 a grifondoro
    Role Compito Erbologia Rylei e Kyntia +30,+30 a grifondoro
    Recupero fatto da Logan McCormac a Liam e Oliver Evans
    Grifondoro: +60
    Serpeverde +30
    Recupero fatto da Ariadne Reed a Oliver Evans
    Corvonero +30
    Serpeverde +30
    Recupero fatto da Stefan Salvatore a Karen Cavanaugh, Oliver e Liam Evans
    Grifondoro: +60
    Serpeverde +60
    Recupero di Volo di Oliver e Liam Evans
    Grifondoro +30
    Serpeverde +30
    Compito erbologia di Danielle Richards, Rose White e Iryna Corvonero
    Corvonero +60
    Tassorosso +30
    Recupero fatto da Niels a Amy e Danielle
    Tassorosso +60
    Corvonero +30
  13. .
    Lezione pirati
    Serpeverde 1045

    Erica Strange
    Presenza: 5
    Partecipazione: 30
    Esercizio : 30
    Voto: A

    Helena S. Haugen
    Presenza 5
    Partecipazione 30
    Esercizio : 30
    Voto A

    Mordikai Barker
    Presenza: 5
    Partecipazione: 10
    Esercizio : 15
    Voto: S

    Axel Dragonov
    Presenza 5
    Partecipazione 50+20
    Esercizio: 50
    Voto: E

    Zoe Ardélean
    Presenza: 5
    Partecipazione: 10
    Esercizio : 15
    Voto: S

    Felix Barlow
    Presenza: 5
    Partecipazione: 10
    Esercizio : 15
    Voto: S
    Romeo Vega
    Presenza: 5
    Partecipazione: 10
    Esercizio : 15
    Voto: S
    Sèline R. Hastings
    Presenza 5
    Partecipazione 40
    Esercizio 40
    Voto O
    Anita Ardélean
    Presenza: 5
    Partecipazione: 50
    Esercizio : 50
    Voto: O

    Lucrecia V. Rojas-Lee
    Presenza: 5
    Partecipazione:/
    Esercizio /
    Voto: T
    Stefan Salvatore
    Presenza 5
    Partecipazione 50
    Esercizio: 50
    Voto: O
    Chad Wood
    Presenza: 5
    Partecipazione: /
    Esercizio : /
    Voto: T

    Alice Vane
    Presenza: 5
    Partecipazione: 10
    Esercizio : 15
    Voto: S

    Christian Morgan
    Presenza 5
    Partecipazione 50+20
    Esercizio 50
    Voto A
    Hugo Dubois
    Presenza 5
    Partecipazione 50
    Esercizio: 50
    Voto O
    Raelle Warwitch
    Presenza 5
    Partecipazione /
    Voto T
    OLIVER RYAN EVANS
    Presenza 5
    Partecipazione 50
    Esercizio 50
    Voto A

    Corvonero 745
    Everleigh Smith
    Presenza 5
    Partecipazione 10
    Esercizio 15
    Voto S
    Alex O'Carolan
    Presenza 5
    Partecipazione 40
    Esercizio 40
    Voto A

    Ariadne Reed
    Presenza: 5
    Partecipazione: 50
    Esercizio : 50 +20
    Voto:O

    Anastasia Gris
    Presenza: 5
    Partecipazione: /
    Esercizio : /
    Voto: T
    Evie Wylie
    Presenza: 5
    Partecipazione: 10
    Esercizio : 15
    Voto: S
    Skylee Métis
    Presenza: 5
    Partecipazione: 50
    Esercizio : 50
    Voto: O
    Corinne Miller
    Presenza: 5
    Partecipazione: 50
    Esercizio : 50 +20
    Voto: O
    Derek Thompson
    Presenza: 5
    Partecipazione: 10
    Esercizio : 15
    Voto: S
    Danielle Richards
    Presenza: 5
    Partecipazione:50
    Esercizio : 50
    Voto: O
    Vanja Elle Rosèncrantz
    Presenza: 5
    Partecipazione: 50
    Esercizio : 50
    Voto: O

    Grifondoro 645
    Casey Vause
    Presenza: 5
    Partecipazione: /
    Esercizio : /
    Voto: T

    Damon Brian White
    Presenza: 5
    Partecipazione: 50
    Esercizio : 50
    Voto: A
    Logan McCormac
    Presenza: 5
    Partecipazione: 50
    Esercizio : 50
    Voto: O
    Hunter Brooks
    Presenza: 5
    Partecipazione: /
    Esercizio : /
    Voto: T

    Karen Cavanaugh
    Presenza: 5
    Partecipazione: 50
    Esercizio : 50
    Voto: O
    Asher Puckett
    Presenza: 5
    Partecipazione: 10
    Esercizio : 15
    Voto: S
    Erin Green
    Presenza: 5
    Partecipazione: /
    Esercizio : /
    Voto: T

    Winter Morgan
    Presenza: 5
    Partecipazione: /
    Esercizio : /
    Voto: T
    Liam Evans
    Presenza: 5
    Partecipazione: 50
    Esercizio : 50
    Voto: A
    Tallidora Craven
    Presenza: 5
    Partecipazione: 10
    Esercizio : 15
    Voto: S

    Noah Darcy
    Presenza: 5
    Partecipazione: /
    Esercizio : /
    Voto: T
    Franklyn White
    Presenza: 5
    Partecipazione: 10
    Esercizio : 15
    Voto: S
    Caleb Gawain Reed
    Presenza: 5
    Partecipazione: /
    Esercizio : /
    Voto: T
    Kynthia Lloyd
    Presenza: 5
    Partecipazione: 50
    Esercizio : 50
    Voto: O

    Tassorosso 385
    Amy Lee Russell
    Presenza: 5
    Partecipazione: 50
    Esercizio : 50 +20
    Voto: O

    Niels Van Der Hejden
    Presenza: 5
    Partecipazione: 50
    Esercizio : 50
    Voto: E

    Reese Sokolov
    Presenza: 5
    Partecipazione: 10
    Esercizio : 15
    Voto: S
    Rose White
    Presenza 5
    Partecipazione 50

    Esercizio 50+20
    Voto O
  14. .
    Ero solita farmi guidare dall’istinto, difficilmente sbagliavo, anche nelle peggiore delle ipotesi.
    Ma in quel momento non ero lucida, mi sentivo come colpita da un boomerang di ricordi, e nessuno di questi era piacevole.
    Se solo mi fossi soffermata un attimo di più su quel volto mi sarei accorta che era più giovane e meno segnato dalla cattiveria di quanto non lo fosse stato quello di De Sade.
    Se solo mi fossi fermata un attimo a pensare sarei giunta alla conclusione che potevo dargli il beneficio del dubbio.
    Non sarebbe stata la prima volta, lo avevo dato a chiunque, persino a mio padre.
    Ma la paura nei confronti di quest’uomo era persino maggiore di quella che si poteva avere per Moon stesso, perché quest’ultimo non era un pazzo, aveva degli ideali, opinabili, sicuramente, ma quello che faceva aveva una logica, nel suo pensiero.
    Il Marchese era solo un sanguinario, il suo obiettivo era arrecare dolore, e ci riusciva sempre.
    Lo guardai con attenzione mentre mi diceva di chiamarsi Abberline.
    -Se l’ho confusa allora sappia che la persona a cui alludo è la peggiore feccia che possa esistere sulla faccia della terra- mi spostai e castai un patronus per avere conferma dalla Rei in persona di quello che l’uomo diceva.
    Non prima avrei abbassato l’arma, sebbene ora poteva vantare un certo margine di respiro.
    -Come fa a non conoscere il Marchese? Dove ha vissuto tutti questi anni?
    E si che neanche sembra un ragazzino-
    come potevo sembrarlo io stessa, volendo essere pignoli.
    Ma non lo ero, e chiaramente vantavo una conoscenza della feccia più ampia della sua.
    Poco dopo la risposta venne con una tigre argentata e la notizia che era come diceva l’uomo.
    Non ero convinta ma la preside aveva deciso così e non ero nessuno per dissentire.
    -Bene, mi dispiace di averla aggredita- anche se non ero propriamente convincente, purtroppo non riuscivo davvero a farmela scendere questa cosa, lo ritenevo impossibile, e non mi interessavano i suoi modi garbati, anzi, di più mi insospettivano.
    -Così saremo colleghi..- mi guardai attorno e non fu difficile intuire quale sarebbe stato il suo ambito di competenza – Divinazione quindi- quante coincidenze ci sarebbero dovute essere prima di avere la conferma? Non so avrebbe dovuto mettere sotto assedio la scuola?
    -Perché proprio Hogwarts? Non mi sembra di queste parti-
  15. .
    Quelle giornate erano interminabili, avevo scritto a Ty, gli avevo comunicato che ancora una settimana e poi avrei avuto le mie agognate ferie, che facesse capitare le sue di rimando.
    Ariadne non ne voleva sapere di tornare con me a Stoccolma, aveva convinto il padre che restare a Hogwarts le serviva per approfondire alcune lacune che aveva trascurato durante l’anno.
    A me non risultava che ne avesse ma era irremovibile e io ero stanca di discutere con una adolescente in piena crisi ormonale.
    L’unica cosa positiva stava nel fatto che sembrava non covare rancore per la punizione a cui l’avevo sottoposta né sembrava averne parlato con il padre.
    Poco male, gliene avrei parlato io stessa una volta che saremmo stati faccia a faccia.
    Ero sovrappensiero, o meglio, ero a cuor leggero quando passai e guardai di sfuggita sulla torre di divinazione.
    L’intenzione era stata quella di accertarmi che nessuno avesse avuto la geniale idea di far rotolare le sfere giù per le scale, come l’ultima volta, invece mi ritrovai a farmi venire un colpo e restare paralizzata per una manciata di secondi davanti alla faccia di Ares De Sade.
    Il marchese Ares De Sade.
    Probabilmente mi erano appena cadute le tonsille nello stomaco, o lo stomaco nell’ombelico, perché avevo sentito un tonfo sebbene in pronta risposta la mia bacchetta era scattata come una gazzella e ora sostava intrepida sulla guancia del mal capitato.
    Onestamente non saprei dire quale santo Merlino mi stava trattenendo dal ripagarlo con le stesse atroci sofferenze che lui aveva inflitto a me.
    -Che accidenti ci fa in questa scuola, Marchese?- sibilai furente – un solo passo falso e le faccio saltare la faccia come un petardo cinese- non ero certa che ne sarei stata in grado ma ero stata una sua allieva al corso auror, sapeva di chi ero figlia e di quanto fossi potuta essere cambiata in quegli anni.
    Del resto a stare con lo zoppo.. si imparava a zoppicare no?
1866 replies since 23/6/2009
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