Posts written by ZoyaVS

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    Rammaricata del poco interesse riguardo un argomento così improntante continuo a camminare fra loro segnando in matita qualche passaggio sulle Pergamene atto a focalizzare maggiormente la loro attenzione. Bene signorina Lloyd, prosegua annuisco passandola via mentre rigira fra le mani un mortaio pesante in pietra. Il signor McCormac sembra intento a controllare sia il calderone che le compagne, eppure muove le mani e non mi dispiace come tattica.
    I calderoni pieni riposano come procedura, alcuni Grifondoro si concentrano sugli ultimi step. L'attenzione sul verso in cui si mescola è importante e debbo dire, ad occhio, che alcuni hanno visivamente sbagliato. Questo comporta un effettivo cambiamento della sua densità nonché azione. Mi tocco la fronte e osservo il figlio dell'auror. Non è la prima volta che lo vedo deconcentrato signor McCormac, la prego di osservare il suo calderone e non le sue concasate. La voce all'inizio è dura e poi diventa morbida e lievemente ironica. Mi scusi signorina dico alla rossa figlia di Kain tossendo per rendere chiaro che non sono sua amica e non sto scherzando. Probabilmente se non fossi stata vicina vicina non avrei udito la canzoncina indirizzata al suo collega. Può cantare fuori di qui dopo la lezione? La ringrazio. Sentitamente offesa dal comportamento della Grifondoro proseguo per non farmi venire il malumore. Mi spiace decisamente che le lezioni pratiche diventino caotiche e se ne freghino in questo modo. Un gesto del braccio indirizza il gessetto a segnare meno venti punti per la casata dei grifi, sperando di non dover far altro per farmi rispettare.
    Non è giornata penso fra me e me scuotendo il capo e proseguendo fra di loro.
    Fino a venerdì 25.02 pee chi vuole finire. Siamo già oltre scadenza e la lezione verrà chiusa. Il voto sarà deciso in base alle azioni effettive fino al giorno di chiusura.
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    Osservo Oliver avanzare, troppo presto dopo la spiegazione per dire che ha anche lontanamente pensato di aspettare la spiegazione ulteriore del Grifondoro. Mi trattengo, intrecciando le braccia al petto con una faccia tirata. So che lo sta facendo anche per farmela pagare per la situazione in casa. Come possiamo sistemare le cose come si deve se non si ferma mai a parlare con noi e tira dritto verso l'uscio? Il fatto che Ana sia sua sorella lo accetterà eccome. A mio figlio non piacciono i cambiamenti.
    Sicura che non si sarebbe fatto mordere visto la biscia che tiene da circa due anni, proseguo con lo sguardo attento alla spiegazione di McCormarc; un'altra volta capisco che fra Olly e Logan non scorre qualcosa di buono e posso capire anche da dove sia scaturito il tutto.
    Mi affianco alla Reed, so che non ha bisogno di me. Del resto in questa stanza è fra le migliori studentesse e ne sono così fiera essendo pure la loro capocasata. Lancio un'occhiata ai ragazzi più paurosi che sono rimasti indietro e con amarezza non noto le due prefette. Che sia capitato altro per saltare una lezione di pozioni? La loro materia preferita a quanto pare..
    Molto bene Salvatore dico annuendo quando passo di fianco a lui. So che per alcuni presenti sembrerà una cosa cruda quella che stiamo praticando, mi pareva di essere stata chiara, questi serpenti possiedono una velocità di ricrescita delle zanne sorprendente. Comunque sia sono abbastanza adulti per fare due conti: il novanta per cento degli ingredienti per le pozioni e presenti nello speziale intorno a loro sono derivati animali. Qualcuno lo sa che la linfa e il sangue di alcune boccette viene prelevata nell'animale vivo? Certo esiste la tutela del dolore e dell'animale ma è chiaro che queste sono le pratiche e devono guardare la realtà per come è oppure che strillino e si disperino stando all'oscuro della verità. Fare il pozionista non è una cosa semplice, raccattare gli ingredienti non è come cogliere violette nei prati in fiore. Ma questo lo capiranno col tempo e chi brama a diventare come me non deve farsi troppe domande.
    Pensando a ciò proseguo in silenzio in mezzo alla classe, tamburellando sul bancone di Thompson per mezzo secondo per capire che stia collaborando visto che la figlia dell'auror sembra intenzionata a parlare come fossimo a ricreazione. La osservo a lungo in silenzio intimandole con lo sguardo che appuntamenti e chiacchiere si possono rimandare ma non sembra per nulla capire. Mi dispiace sinceramente che si snobbano le buone maniere durante una lezione dinamica.
    Appuntando questo comportamento per la prossima valutazione proseguo affiancando il serpeverde che ha la faccia indecisa. Lo dobbiamo fare sussurro quando lo sento mormorare che prova pena. Appoggio le mani sul suo banco. Prosegua, fra poco iniziamo la pozione.
    Così dicendo srotolo con la bacchetta una grande pergamena che rimane a mezz'aria davanti alla lavagna. Ecco a voi la procedura, tutto ciò che vi serve è negli armadi o nello speziale, per dubbi sono qui! Mi raccomando.. attenzione verso dove mescolate l'intruglio.. è molto importante! Mi sento come gli uomini di chiesa che dicono sempre le stesse cose durante le funzioni. Sospiro e incito la signorina Lloyd a darsi una mossa, insieme alla Serpeverde con i capelli argentei, una studentessa che in altre occasioni ha dato il meglio di sè sarebbe un peccato smettesse di impegnarsi.
    Interagito direttamente con Salvatore e Felix. Indirettamente con Kynthya, Karen e Anita.

    Prendere il mortaio e sminuzzare le zanne di serpente.
    Aggiungere 4 misurini di ingrediente base al calderone contenente mezzo litro di acqua.
    Accendere la fiamma e portare a media temperatura (50 gradi), aggiungere 6 pungiglioni di celestino e spegnere il fuoco.
    Mescola 3 volte in senso orario.
    Agitare la bacchetta e velocizzare la pozione. Lasciare riposare 15 minuti.
    Aggiungere due rametti di aconito.
    Mescolare 3 volte in senso antiorario.
    Agitare la bacchetta.


    Ultimo giro: preparazione della pozione. Potete giocare eventuali problemi durante la fabbricazione, sembianze del prodotto finito ecc.

    Scadenza 20 febbraio
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    Mentre mi assicuravo che i teppistelli non uscissero prima del previsto osservo un'altra volta la classe e sorrido alla Grifondoro che conoscevo come stretta amica o parente di McCormac, suo padre era al castello e faceva le lezioni di Difesa ma aimè era diventato un uomo taciturno verso la sottoscritta anche se al banchetto mi premuravo sempre di non mancar di salutare tutti. Stavo spesso in compagnia di Caterina e del fratello, certo, prima che l'ultimo si comportasse in quella maniera esagerata. Non avevo ancora parlato con Jon a riguardo, me ne tacevo convinta che avevo dei validi motivi per farlo, ma da quel momento e in verità da metà novembre Dillon De Masi aveva cambiato sedia. C'era un enorme silenzio tra di noi e sapevo bene che non avremmo affrontato i nostri problemi personali fra le mura della scuola.
    Molti degli studenti presenti sbadigliano, alcuni hanno educazione di mettere le mani davanti alla bocca ma altri no e uno è anche mio figlio che scruto con dissenso per poi afferrare la bacchetta. Non riesco a trattenere un viso stranito quando Logan parla di RedBull o cose simili che mettono le ali, erta di non averla mai comprata, a Lilì piace sempre e comunque la bevanda gassata gusto cola. Annuisco in direzione del prefetto ma prima di spiegare le cose e ripeterle ottocento volte attendo altri pareri cominciando a camminare fra i ragazzi tenendo d'occhio l'acquario a distanza.
    Dopo aver soffocato mezza risata per i sussurri della Signorina Lloyd e gli occhi sgranati di alcuni presenti prendo parola. In effetti sono velenosi ma il veleno di questi carissimi serpenti non vi ucciderà, solo perchè sono giovanissimi hanno solamente due settimane, provocherà delle escoriazioni nella vostra pelle per nulla piacevoli e se i morsi non vanno trattati in infermeria al più presto beh.. faccio una pausa e tossisco per mascherare gli effetti che non voglio dire per non vedere ragazzi che scappano e doverli chiudere quì dentro con la forza. Esatto Thompson, molto sintetico ma va bene annuisco e lo indico con la bacchetta, cinque punti a Corvonero. In un angolino della lavagna un gessetto si muove, traccia la solita tabella degli appunti per la sottoscritta e compare il punteggio sotto al disegno di un corvo di gesso che sbatte le ali. Signorina Lloyd si ricorda il capitolo degli effetti collaterali al primo anno? E' chiaro che ogni pozione ha degli effetti che potrebbero ecco.. per così dire.. comparire in modo spiacevole e beh, prima di tutto dovete fare attenzione alla preparazione per escludere ogni problematica che viene da un intruglio fatto male. Sospiro e scuoto il capo per poi prendere fiato. Come ipertensione, tachicardia nel soggetto che la assume.. in pratica potenziamento dell'effetto. Oppure.. per citarne uno di assai fastidioso è che la persona si sveglia e non dorme più per diversi giorni facendola impazzire. Comunque Nessuno e dico nessun animale verrà sacrificato, prenderemo in prestito solo qualcosa di "loro" che ricrescerà in fretta col mento indico il vasetto che aimè contiene due zanne e sono insufficienti per la classe. Indovinato Salvatore, ci servono le zanne.. anzi vi servono, le prenderete voi stessi. Per una pozione ottimale il mamba nero è l'ideale, un adulto può uccidervi questo poco ma sicuro, è velenosissimo. Questi piccoli sono ancora per così dire.. di media pericolosità. Torno verso la cattedra e alzo lo sguardo verso McCormac. Oggi qualcuno mi assiterà per meglio comprendere come si fa a trattare questi piccoli per non fare male a loro e non farvi mordere, McCormac per esempio, venga faccio cenno e una volta che ha il viso quasi sopra all'acquario spiego. Taglieremo le zanne a questo livello dico prendendone uno servendomi di un guanto spesso e che i ragazzi troveranno nel cestone vicino la cattedra. Si preme un po' quì sulla testa, appena i denti saranno visibili sputerà il veleno, vi prego di evitare di farvi anche solo colpire dal liquido..potete castare un petrificus per tenerli fermi e segare le zanne, lasciate qualche millimetro verso l'arcata e lasciateli andare. Se uno sa maneggiarli non serve nemmeno usare la magia per tenerli fermi. McCormac, ripeta ai suoi compagni come si fa, faccia anche la pratica col mento lo invito a farlo subito. Ah! Il petrificus è poco efficacie su questi serpenti, durerà meno del previsto quindi attenzione.. e non disperatevi, le zanne ricresceranno in pochissimo tempo.. o meglio in pochissime ore! Quindi ogni gruppo prenda tre serpenti e ricavi un totale di sei zanne. Passerò tra di voi alzo il dito. Se becco qualcuno a eseguire incantesimi offensivi verrà allontanato dalla lezione immediatamente.
    3 gruppetti da 3, estrarre 6 zanne a gruppo:
    -Logan, Derek, Anita
    -Kynthya, Ade, Karen
    -Stephan, Oliver, Felix

    Scadenza 5/02
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    Jonathan non ha ben chiaro il mandante di quella maledizione. Quando parla dell'incidente di tempo prima mi vengono i brividi; quello stregone scellerato tentò di uccidermi per che motivo poi? Per frustrazione personale o perchè gli era andato storto qualcosa quella sera? Senza sforzarmi tantissimo ricordo ancora il rumore del vetro che va in frantumi, il dolore al petto e piccoli pezzetti nella luce al neon ospedaliera sopra di me. Mi domando ancora perchè quel pazzo mi abbia aggredita commento e poi lo guardo in faccia. Pensi che le cose siano correlati? Voglio dire.. è venuto a cercarmi perchè avevate un conto in sospeso? Oppure.. ti ha maledetto perchè tu hai interferito sulla mia sorte? Mi manca l'aria a parlare di questo è davvero assurdo. Dimmi che non sei in contatto con lui.. mi mordo il labbro così forte da farmi male da sola. E se lo conosci hai avvertito il Ministero? Lo stanno cercando che tu sappia?
    Prende posto e allora per concentrarmi su qualcosa di effettivo taglio due fette dell'arrosto, le pongo sui rispettivi piatti adagiando anche un paio di cucchiai di patate col rosmarino. Ci guardiamo per un istante ed annuisco. Lo so che non ne ho colpa, ma sai.. sembra che tutto ciò che succede ultimamente parta da me! E' inevitabile sentirmi così..
    Mi dice che nostra figlia è una bella ragazza e io di rimando gli sorrido leggermente e se non fosse che il discorso è troppo complicato inizierei a dirgli cosa ci vedo di lui in lei. E' assurdo quanto si somiglino, appena me l'ha presentata (anche se la conoscevo già) ho trovato dei tratti inconfondibili. Quando era piccina i suoi occhi umidicci, difficilmente aperti avevano le stesse iridi grigiastre di lui, compresa la sua bocca dalle labbra fini e delicate. Anastasya assomiglia a papà più di quanto pensavo e crescendo ha mantenuto dei tratti alla Bennet niente male.
    Dopo un attimo di esitazione spiega che lui è proprio quì per condividere gioie e dolori e ha tutta la mia attenzione. Trattengo il respiro alla spiegazione convinta sul suo futuro. E' leggermente arrossato e in difficoltà, lo vedo armeggiare col colletto: Non abbiamo progetti e forse non ho più l'età per pensarci, ma capitasse mai di avere un figlio Jonathan non sarebbe preoccupato. Una lampadina si accende. Credi che la tua maledizione si possa tramandare? domando infilzando una patata con la forchetta. Annuisco quando dice ironicamente di iniziare e a mangiare. Lo fisso con i miei occhi azzurri masticando lentamente. N-non che io abbia intenzione di.. schiarisco la voce e scuoto il capo. Sì insomma mi hai capito.. i-io...


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    Mi dice che questa maledizione si può gestire con dei sedativi, restia lo guardo e cerco di mantenere la calma per non cominciare discorsi sulla pericolosità del suo comportamento in quei momenti. Rimango in silenzio provando a fidarmi di ciò che mi insegnerà. Annuisco. Insegnami il prima possibile! appunto nelle nostre cose da fare con urgenza. Se qualcuno cerca di prendere il tuo controllo significa che agisce a livello mentale annuisco quando lui si tocca le tempie. Diventi un'altra persona.. è sicuramente un mago o una strega malvagia ad aver fatto questo sussurro con un filo di voce guardandomi la punta dei piedi. Perchè una persona secondo te ti ha fatto questo? Hai qualche conto in sospeso?
    Guardo la cucina, gli utensili, le luci funzionanti in effetti poco fa tutto tremava perchè in preda alla gelosia e rabbia era arrabbiato. Credevo ad un episodio di magia involontaria.. anche se solitamente avvengono da giovanissimi faccio spallucce ricordando episodi di vario genere fra studenti in un momento di panico dietro al calderone o noi due da adolescenti fra le stesse mura.
    Prendo posto al tavolo e io per cercare di non rendere pesante la conversazione più di quanto già è richiamo il vassoio di acciaio dal fornello alla tavola, contiene le patate e l'arrosto ancora caldo. Sfiora la mia mano abbandonata sulla tovaglia e mi intima di tranquillizzarmi. Poco dopo aver pronunciato quella frase vedo che mi guarda con fastidio. Non l'ha gradita è chiaro. Scusami.. i-io.. non faccio che pensare ad Abigail e mi sento in colpa dal principio capisci? Se lei non fosse stata.. quello che è ..Abigail sarebbe viva.. Ana poteva arrabbiarsi quanto voleva e la bambina non avrebbe mai patito quella sorte. Tiro su col naso mentre prendo a piegare il tovagliolo di fianco al piatto. N-no.. certo hai ragione mormoro in risposta alla sua domanda. Parecchie coppie hanno figli con questo genere di dono o m-maledizione insomma.. Io la vivo così per l'accaduto, è ovvio che amo i miei figli. Ma tu non senti le spalle pesanti come le mie Jon? lo guardo dritto negli occhi. Dice di accettarmi e io prendo fiato incapace di farlo per ora. Sapendo questo.. T-Tu ci penseresti su avessi in mente di avere un figlio? Oppure non è per nulla un problema?
    E' chiaro che la domanda è a doppio senso, lo sto fissando e non aggiungo altro.
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    Jon riacquisisce la capacità di pensare, poco fa era accecato dall'ira e dalla frustrazione e anche dalle paure. E' molto probabile che Ana si allontani ancora di più ma non possiamo assolutamente accanirci su De Masi. Mi sentirei anche ridicola a litigare con lui dicendo che deve lasciarla stare, con che forza potrei farlo dopo tutto ciò che mi ha rinfacciato? Se io e lei avessimo un rapporto sano madre e figlia oserei con tono pacato domandarle se lui non è troppo adulto per lei e troppo differente, se è giusto frequentare uno del personale della scuola. E' un po' questo che mi lascia col fiato sospeso, da quanto va avanti questa pseudo relazione per non essermene accorta? E' chiaro che quando una persona non ti interessa non studi le sue azioni, non controlli dove guarda al banchetto e non scambi un sorriso per qualcosa di diverso. Sono sicura che entrambi siano riusciti a mascherare bene la cosa e che davanti ai miei occhi comunque qualcosa di silenzioso deve pur essere successo.
    Annuisco quando Jon si calma, lo sento respirare piano e ora ha tutta la mia attenzione per una nuova informazione di cui vuole parlarmi. Accarezza con dolcezza le mie braccia infondendo quiete e non sono ancora agitata finchè non proferisce qualcosa. Sì, mi ricordo dico pensando all'agitazione che lessi in quello straccio di lettera. Sorrido leggermente quando dice che i suoi incubi sono terminati da quando conviviamo, mi sembra una piccola vittoria e sono contenta che me lo stia raccontando, ma da come parla si capisce che il discorso è lasciato in sospeso. Rispondo con un viso tirato in una smorfia d'attesa. Suppone di aver ricevuto una maledizione e mi domando perchè lo pensa e per mano di chi. I misteri oscuri della magia sono infiniti e io ci sono sempre rimasta lontana e sentire che Jon parla di queste cose misteriose mi fa accapponare la pelle. Perchè lo pensi? domando arrestando per un attimo le sue parole. Voglio dire.. come sai che non è un disturbo del sonno legato al momento che stiamo vivendo? Sei sicuro che aver trovato Ana non ti abbia sconvolto così tanto da renderti il sonno difficile? Spiega che crede stia diventando una malattia. O un'ossessione Jonathan? mi avvicino a lui sfiorando la sua giacca. Lo sai che spesso le malattie sono mentali no? E spesso le creiamo noi.. mi starò sbagliando ma mi va di mettere avanti le mani dicendo la mia.
    Spiega che ha avuto un altro episodio e io rimando col fiato sospeso perchè sottolinea che è stato male. Ma quando.. torna.. quando hai questi momento cosa senti e come stai? mi tocco la fronte. Parli nel sonno? Ti alzi urlando? Non avendolo mai visto mentre dorme con me faccio fatica a capirci qualcosa, di maledizioni se ne leggono sui libri datati ma una dal vivo in una persona cara non l'ho mai vista coi miei occhi. Spiega che me lo sta dicendo anche perchè Sejal è piccolina ed sarà sicuramente in casa quando e se capiterà, a differenza dei gemelli che vanno e vengono dall'abitazione Stojnov. Cura momentanea a base di cosa? Se tu fossi più chiaro potrei aiutarti, insomma dimentichi che lavoro faccio? allungo l'ipotesi di una collaborazione. So che è oberato, gli ho chiesto di trovare una soluzione per la maledizione del sangue di famiglia e adesso ha anche questa maledizione che suppone di avere con cui fare i conti. Tu credi di.. essere pericoloso quando succede? domando senza giri di parole. Voglio dire.. se.. se capitasse io cosa dovrei fare per s-sedarti in qualche modo? sono seria mentre lo chiedo perchè ho la vaga impressione che se non ne parliamo bene prima di un episodio fisico temo che dovrò agire come meglio penserò e questo significa proteggere me e la bambina da lui.
    Sembra essersi liberato da un pesante fardello, lui sospira, lo vedo più sereno ma io non lo sono affatto.
    Usa un complimento che solitamente mi scioglie per bene e mi avvicina a lui anche dopo una tremenda litigata. Sono però un po' restia perchè pensierosa a riguardo e quindi lo scruto mentre si appoggia all stipite della porta. Le maledizione sembrano far parte della mia vita insomma.. mormoro sospirando. Scuoto il capo e non riesco a smettere di parlarne nè di usare il suo complimento dolce nei miei confronti per metterci un punto. Per caso hai scoperto come alterare il DNA riguardo anche la mia di "malattia"? lo guardo sedendomi al mio posto a tavola anche se di fame adesso ne ho assai poca. Sono sicura che Anastasya si odia per questo.. e mi odia.. scuoto il capo servendomi un bicchiere di acqua. Per non parlare dei gemelli.. chi mi dice che il lupo non dorma in loro da altrettanti vent'anni? deglutisco terrorizzata pensando più al carattere di Olly che a quello di Lilì. Dio mio.. mi pongo la mano davanti alla bocca. E' inutile soffocare questo pensiero.. lo avessi saputo non sarei certa di aver voluto figli...
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    LEZIONE DI POZIONI III - IV ANNO e tutti coloro che vogliono venirci per un ripasso
    Scadenza 27.01.22
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    Buongiorno! entro in aula, oggi sono in ritardo e diamine se non gestisco meglio il mio tempo perdo la puntualità. Cosa che odio tantissimo perchè sono una donna super organizzata da quando sono nata. Prendete posto dico indicando col mento i banchi vuoti e un gruppetto di ragazzi in piedi che parlottano come se fossimo in pausa. Capitolo quattordici appoggio i fascicoli sulla cattedra, sistemo il colletto e mi schiarisco la gola. Con un gesto indico la lavagna scura al mio fianco e il gessetto scrive Pozione Risvegliante od Occhiopallato indico col dito la scritta e guardo gli alunni. Qualcuno ne sà qualcosa e a cosa serve?
    Piego le braccia al petto e mi addentro fra le file di banchi cercando chi chiaramente non trovo, sospiro abbattuta e cerco di mantenere un atteggiamento del tutto naturale. Avvicinandomi allo speziale prendo in mano un paio di vasetti impolverati, sfiorando l'etichetta datata leggo zanne di serpente scuoto il capo vedendo che è l'unico contenitore rimasto quindi sospirando mi avvicino al grande armadio alle spalle della mia scrivania. Le grandi ante scricchiolano quando le apro verso la classe che ancora sta muta come un pesce. Allora, nessuno ha da dire niente? Io non mordo dico con velata ironia. Ma loro sì! appoggio un contenitore di vetro simile ad un acquario babbano sulla mia cattedra, non è pesante e contiene un bel po' di serpenti nervosetti. Li ho posti un paio di ore fa nel ripiano dell'armadio pronta a darli al guardiacaccia dopo averli curati con l'intruglio preparato da me. So che il signor Matthews ne sarà felice visto che mi ha chiesto la gentilezza di rimetterli in sesto. Una cosa unica di questi serpenti è che le loro zanne crescono a velocità elevatissima e se non vengono controllati smetto somigliano quasi a delle streeler.
    Spiegherò loro fra poco perchè questi serpenti sono fra noi.

    Hello, in spoiler nome, casata e anno del vostro pg. Rispondete alla domanda di apertura se il vostro pg ne sà qualcosa. Ci vediamo il 27.01.2022
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    Mi intima si non urlare, lo so mi sono fatta prendere dalla situazione e dai suoi toni; odio vederlo nervoso e quando si impunta apriti cielo, se si infila in un'idea non cambierà strada e l'ultima cosa che appunto voglio è che dichiari guerra a Dillon. Non so e non sappiamo che relazione abbiano quei due e oggettivamente non ci dovrebbe importare e non dobbiamo interferire. Mi vengono i brividi pensare che una donna che ha subito una tale perdita debba poi lottare con richiami in aula e problematiche simili. Quando si tocca la sfera legale-penale l'inizio è chiaro, la fine non si sà. Poi l'ho ammesso, il mio collega è sempre stato un collega gradito, pensare a come si sbellicavamo a pranzo o a cena mi sembra un ricordo. Caterina forse potrebbe aiutarmi a capire? La verità è che non ha senso coinvolgere tante persone in questa storia che è già fitta di suo e ben problematica.
    Percepisco i nervi sotto ai tessuti di Jon rilassarsi all'istante, il petto rallenta così come il suo battito, le mani si ammorbidiscono almeno un po'. Le nocche tornano rosate e io lo stringo ancora finchè sento che in qualche modo gli sto dando il conforto che serve per superare questo difficile momento. Sfiora le mie mani e comprendo che in qualche modo ci sono riuscita, abbiamo un'intesa fantastica io e lui e potremmo davvero scalare montagne di lava ed uscirne insieme salvi e felici. Acconsente sospirando e respirando in modo più naturale rispetto a prima. Sono geloso, è vero.. Ho tanto desiderato Anastasya ed ora.. Lo so, Jon sussurro al suo orecchio comprensiva. La voce è calda e dolce, il mento sfiora la sua spalla rivestita dalla giacca di pile casalinga. Questo ostacolo, dopo tutto quello che abbiamo passato ecco.. Non riesco ad accettarlo.. Hei, hei.. non devi vederla così, non è ancora chiaro che cosa succederà e se davvero lui aggraverà le cose, mi va di pensare che Ana abbia una testa in grado di pensare e agire in base a quel che vuole. Sospiro. Forse ci stiamo imparanoiando sulle possibilità che vada male, insomma non abbiamo tutti i torti di vederla così, ma.. non dobbiamo abbatterci.
    Si scioglie dall'abbraccio e mi guarda serio riacquisendo l'atteggiamento che solitamente mette su quando sta in corsia, dice che se accadrà altro lui agirà contro De Masi. Valuteremo, va bene? ,cerco di assicurarmi che alla prima azione non parti in quarta. E' chiaro che non difenderò Dillon per sempre, non posso tenere a bada Jon per ogni cosa perchè in fin dei conti ha perfettamente ragione. Giurami che non ti servirai di una briciola per accanirti su di lui mh? piego la testa di lato e voglio sentire la sua chiara risposta. So che nella sua mente mi sta accusando di difenderlo, in parte è vero ma solo per un fine.
    Sembra che il discorso più difficile sia terminato e per fortuna, rimango però di fronte a lui perchè cerca un contatto e io sono pronta a parlare di ciò che vuole se ne ha bisogno. Sfiora le mie braccia e ha un'aria strana che non prelude niente di semplice o sarà una mia impressione. Cosa? domando sbigottita puntando gli occhi celesti sui suoi.
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    Jonathan sostiene il mio sguardo ma non leggo le sue ibridi con chiarezza. A tratti sembra trovare la ragione in altri ho come l'impressione che manchi mezzo secondo perché esploda. É chiaramente geloso, vede che le cose si stanno facendo ancora piu complicate nel rapporto con Ana e non gli do torto. Teme che il mio collega gli porti via nostra figlia, dopo tutto quello che abbiamo sofferto per trovarla. Io capisco la sua frustrazione, rabbia e impotenza difatti non riesco a dirgli che non è così perché gli mentirei. É vero che Dillon non giocherà mai a nostro favore, ho provato a parole a chiedergli di aiutarmi, ho tentato via gufo con insuccesso e Jonathan ha capito benissimo che Dillon si schierará dalla parte di Ana. La paura nascosta di Jonathan é la mia, se Dillon è furioso e impulsivo é probabile che non lasci Ana avvicinarsi a noi. E se lei fosse facilmente corrompibile e lui fosse un abile persuasore? Non conosco Ana bene per sapere se sia facile metterle i piedi in testa.
    Che c'entra se non è padre di Abigail? Non ha un nesso ciò che dici borbotto ammonendolo. É così confuso e arrabbiato che si appella a qualsiasi cosa per trovare una motivazione per dare contro a Dillon.
    Respira forte percepisco che manca poco perché si metta ad urlare. Riprende il discorso della denuncia penale e il fatto che tenga quella porta aperta mi fa venire i brividi. Non lo farai Jonathan. Non è la vostra battaglia. Temi che Dillon ce la porti via e tu di rimando vuoi denunciarlo per portare via lui a lei? JONATHAN! Alzo leggermente la voce. Lo so che hai ragione però pensa a tutto l'accaduto. Anastasya è chissà dove, sta vivendo un lutto. É probabile che le sue concasate la sorveglino e la aiutino. Come è probabile che Dillon faccia altrettanto. Non lo so con sicurezza. Sospiro e mi sfioro il naso socchiudendo gli occhi umidi. Ascoltami adesso.. cerco la sua completa attenzione ma lui si alza in piedi con gli occhi spalancati toccandosi il capo. Ciò che ho rivelato è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Anastasya non ha bisogno di essere privata delle persone che la circondano. Che ci piacciano o no! La sua domanda arrogante su come io faccia a credere ai sentimenti di Dillon mi irrita, lo scruto piegando le braccia al petto perché sono una donna che facilmente capisce se le persone che ha di fronte coltivato dei veritieri sentimenti o stan parlando da ciarlatani.
    É così annuisco rimanendo vigile anche se lui sta evidentemente andando fuori di testa. Glielo vedevo in faccia, Jonathan. Non stava blaterando. Sta vivendo un lutto come nostra figlia! Soffio in sua direzione. Ho rispetto per il dolore altrui e non mi importa che sia Dillon il soggetto e metto da parte l'accaduto.
    Le accuse che sentenzia poco dopo mi fanno perdere la pazienza. SARESTI STATO GELOSO DI QUALSIASI RAGAZZO AVRESTI SCOPERTO AVESSE! Gli rispondo di rimando. SEI GELOSO DEL TEMPO CHE GLI ALTRO POSSONO AVERE E NOI NO! mi da le spalle e io soffro mente urlo queste frasi perché mi costano molto, mi manca Ana e vorrei che nessuno la allontanasse da noi ma mi rendo conto che è una battaglia egoista quella di voler decidere chi e cosa sia migliore per lei.
    Mi chiede cosa penso di fare dopo aver dato dell'idiota a Dillon. É talmente tirato che le nocche sono bianche e la stanza trema. Non mi metterò contro Dillon e farò in modo di non avere problemi con lui. Non vuole collaborare e va bene. Lo accetto.. Forse un giorno cambieranno le cose. Non sono favorevole alla loro relazione o a quello che hanno insomma.. sia chiaro.. Mi avvicino a lui e appoggio la mano sulla sua spalla tremante. Nemmeno io sono sicura che sia quello giusto per lei. Dopo quello che è successo per nulla ma.. Prima di questo io ho conosciuto De Masi e non l'ho mai visto così. Non credo sia una persona instabile come dici. Ciononostante.. Lascia nostra figlia decidere per se stessa.. Se noi.. Mi manca il fiato. Se avessimo perso un figlio per le dinamiche accadute saremmo distrutti anche noi.
    Una breve pausa, circondo il Busto di Jonathan da dietro. Sei suo padre, Jon. La sua felicità prima di tutto..
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    Perchè cosa? perchè hai pensato questa cosa? Sii sincera, dimmi tutto quello che sai.. Io non riesco a mentire alle persone a lungo perchè ci tengo che loro si fidino di me. Il fatto di avergli nascosto Ana per tutta la vita fa parte di un discorso diverso, le motivazioni, la situazione non era quella di adesso. Sono una donna matura, l'uomo che ho di fronte è il mio compagno e non intendo assolutamente privarlo di un'informazione importante come quella che sto posticipando forzatamente. E' chiaro che ho delle motivazioni specifiche per cercare di dirglielo nel modo migliore che riuscirò ad adottare. Lo sai che la violenza è anche psicologica.. no? che cosa ti ha detto? Ti ha minacciata? Adesso calmati, almeno un po', Jonathan dico con voce calma e persuasiva poggiando tutte e due le mani sulle sue ginocchia creando un contatto favorevole. Io capisco come ti senti, non ha importanza se Dillon ha alzato la voce quel giorno me lo sono già scordata in verità nò Zoya, lo sai bene che ti ha fatto paura vederlo in quel modo. Hai temuto per te. Dice che non l'ha denunciato e spiega che ha sbagliato, come temevo sta marcando questo fatto e ho paura che lo faccia adesso o nei prossimi giorni mosso dalla rabbia e dalla gelosia. Jonathan, non si tratta più di quello che voglio io o di quello che vogliamo noi. Cerca di ragionare poggio il dito sotto al suo mento per costringerlo a guardarmi. Ana Non è una bambina, sceglie lei chi vedere, chi frequentare mi sento combattuta mentre lo dico ma oggettivamente è vero ciò che gli sto spiegando. Non sono favorevole è chiaro ma non intendo metterlo in mezzo ai problemi. Lui e le sue amiche sono le uniche persone che hanno un legame con lei. Non voglio privare Ana di lui se lei lo desidera.
    Se la bambina fosse stata sua dovevamo accettarlo e basta a prescindere dall'età, dal fatto che lavora ad Hogwarts, anche se ti ha aggredito, guardami.. accarezzo la sua guancia. Stai reagendo come un papà geloso, credi che io non senta lo stesso? Ma ragiona ti prego. Se non l'hai denunciato non lo fare adesso mosso da queste emozioni.
    Come faccio e non essere nervoso?
    la frustrazione esce dalla sua bocca. Sono costretta a vuotare il sacco per cercare di fargli capire che non lo sto difendendo perchè sono la paladina della giustizia. Non sto dalla parte di nessuno tantomeno da quella di Dillon, agisco solo per nostra figlia. Lui la ama.. un sussurro appena percettibile ma sono sicura che Jon l'ha sentito. Lo guardo negli occhi nel silenzio totale della cucina. Non so se sia ricambiato.. se stiano insieme.. non so altro. Ma questo è vero. Io.. l'ho visto. Deglutisco e non aggiungo altro sperando che mi creda.
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    Un po' l'occhio.. il naso.. inizia a farfugliare Jon dinnanzi a me e io cerco di aver pazienza sperando che racconti tutto e non debba forzarlo a vuotare il sacco. So che l'ha colpito alle spalle ma non mi ha raccontato nessuno quale sia stato l'effetto finale. Tre costole rotte dice poi d'un fiato, sgrano gli occhi e non mi stupisco che Dillon ci sia riuscito. Era così arrabbiato quel giorno che quando lo sfidai ebbi per un attimo la sensazione che mi prendesse a pugni tanto uguale. Mettici di mezzo il lavoro, il fatto che sono donna, che sono la madre di quella ragazza di cui lui è.. non riesco a pensare alla conclusione della frase. Non posso crederci e basta e non so se Jon sarà pronto oggi a sentire quella parte e in verità glielo dirò in base alle sue reazioni andando avanti col discorso. Dovevamo pranzare insieme ma credo che il nostro dialogo non sarà uno di quelli che lasciano le pance gorgoglianti e il senso di fame impellente. Ho una tremenda paura che appena spiegherò chiaramente cosa Dillon mi ha detto Jonathan possa tirare fuori la sua parte di padre protettivo. Non lo so se sarà così ma lo sento che non rimarrà impassibile. Dentro di me provo lo stesso ma cerco di adeguarmi a ciò che nostra figlia vuole. Non posso decidere io chi può frequentare, non sono una dittatrice e in verità non ho nessun diritto su di lei visto che è adulta, a maggior ragione perchè non mi riconosce affatto.
    Un brivido mi scuote quando penso all'operazione e il calvario che Jon ha subito. Avrei preferito la tua presenza.. ma ho pensato che in quel momento non aveva senso. P-potevo esserci mormoro con gli occhi lucidi. Anche se avevi scelto di.. di andartene aggiungo. E' così, lui deve saperlo.
    Poco dopo Jon apprende le nozioni basi della chiacchierata fra me e De Masi, la sua faccia si tira in un'espressione di preoccupazione, verifica che non ho nessun livido e comunque come potrei averlo visto che è passato un po' di tempo? Nonostante ciò l'ho rassicurato dicendo che non mi ha sfiorata, De Masi era rabbioso come un folle ma non ha ceduto ad un altro casino. Aggraverebbe la sua posizione sono sicura che questo nel profondo l'ha compreso. E' venuto a cercarti lui? chiede con il volto corrugato, le sopracciglia distese e le mani che sfiorano la mia cute. Siamo colleghi, Jon, lavora ad Hogwarts con me specifico, probabile che dalla confusione, dalla tensione, rabbia e altri sentimenti non sia chiaro il concetto. Ma non lo accuso anzi io lo capisco molto e io so cosa vorrebbe fare adesso ma io vorrei capire altro: per caso ha deciso di fargliela pagare dopo l'aggressione? E se non l'ha fatto l'ultima cosa che voglio è che si faccia prendere dalle emozioni e decida di proseguire in via legale ora.
    Si allontana, scuote il capo mordendosi le labbra e sbuffa, si siede e so che quando fa così sta calibrando i pensieri. Credo si senta combattuto come lo sono io del resto: fra ciò che sarebbe giusto fare e ciò che invece potrebbe lasciare andare per un solo bene. E' chiaro che gli costerebbe tanto.
    Io taccio, deve essere lui a parlare per primo perchè ha un'aria del tutto contraria ed è.. arrabbiato. Si lo è e non ha senso chiedergli se è geloso o irritato. Lo è e basta. Jonathan è geloso di sua figlia, del tempo che lei concede agli altri, del fatto che qualcuno possa avvicinarsi a lei quando noi siamo le pecore nere della situazione ed è chiaramente geloso perchè il discorso si sta infilando su un argomento spigoloso: un figlio. Quella bambina, non più fra noi, per un attimo pensavo fosse del mio collega visto la sua rivelazione. Ma quando ha detto di no mi sono domandata parecchie cose: stanno insieme e la figlia non è sua? Sono entrambi innamorati l'uno dell'altro od è lui soltanto? Ci sono troppe cose che meritano una risposta che forse non avrò mai. Ma per due genitori a cui manca un'enorme fetta della vita della loro unica figlia è pesantissima come cosa ed è difficilissimo da accettare.
    Sono sicura che Jonathan stia focalizzando Ana con Dillon, io stessa lo feci quella sera quando lui si dileguò. Non posso pensare che lui l'abbia toccata.
    Sua? lo guardo in faccia mantenendo la calma, avvicinandomi a lui ma rimanendo in piedi di fronte a lui. Non lo era Jonathan sottolineo. Lo pensai.. perchè.. perchè lui ammise di coltivare dei sentimenti per la nostra Ana, fidati se tu sapessi tutto lo penseresti eccome. Non glielo dico, tardo questa cosa che può farlo arrabbiare del tutto. Ma cosa sarebbe cambiato se fosse stata sua Jon? Guardaci.. noi.. noi siamo degli estranei per lei. Non possiamo interferire. Scuoto il capo e mi allaccio alle successive domande. Beh.. il tono lo puoi immaginare.. è venuto a cercarmi per farmi sentire peggio di come sto, ma questo non è il motivo per cui ne stiamo parlando. Volevo parlare di ciò che hai subito e del fatto che lui sa.. scarica una valanga di accuse riguardo il suo gesto. Aspetta Jon, lascia perdere, non ti focalizzare su questo, non cercarlo e non è saggio avere altri problemi o bisticci, concentriamoci sull'effettiva cosa che ci interessa adesso mh? mi chino alla sua altezza, appoggio una mano sul suo ginocchio. Lo sa annuisco amaramente. Ma non ce lo dirà mai spiego. Ci ho provato anche per lettera mi volto verso il piano dove giace l'ultima sua risposta, arrogante e decisamente una che non richiama altre risposte. Ana non vuole vederci ripeto. Come era da aspettarsi. Io.. ho bisogno di sapere se l'hai denunciato, Jon sospiro e aspetto guardandolo comprensiva negli occhi.
    Appena risponderà gli dirò cosa ne penso e farò di tutto per non farsi prendere dalla gelosia e dalla rabbia delle nuove informazioni.
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    Dillon,
    So che non posso farti cambiare idea e so cosa pensi di me.
    Mi fido delle tue parole e voglio crede che mia figlia sia al sicuro e con persone che sanno quello che fanno.
    Continuo a sperare di rivederla alla lezione successiva e aimé rimango con l'amaro in bocca.
    Ho parlato del nostro incontro a Jonathan, per quanto io non appoggi quello che hai fatto e sia rimasta compita dal tutto sappi che io non mi muoverò contro di te con pratiche o denunce. Lo meriteresti ma c'è qualcosa di mezzo di più importante di vederti punito.
    Sai cosa intendo.



    Z.
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    Non riesco a capire a cosa pensa Jon. Il suo sguardo è tirato e penso stia facendo delle considerazioni allucinanti. Magari non mi ha nascosto solo questo, spero vivamente che non ci sia altro di importante da sapere.
    Dopo un breve lasso di tempo in cui mi guarda la sua mano si posa sulla mia, sopra la sua guancia, é sorpreso e confuso. É chiaro lo sia, qualsiasi persona si chiederebbe come possa sapere dell'aggressione al San Mungo visto che il suo viso e corpo non riporta chiari segni.
    L'ho saputo rispondo mentre lui abbassa gli occhi chiaro segno che è forse in parte pentito di non avermi raccontato nulla. Sì parlo di quel giorno, quando sei stato aggredito. Spiega che è la prima volta che uno lo colpisce alle spalle e pensando a come possa essere andata la scena mi vengono i brividi. Non posso immaginare quanto doloroso sia un pugno o più dalle mani del mio collega, insomma lo sappiamo tutti che è un professionista e la sua stazza non fa credere a niente di buono. C-Cosa ti ha rotto? Come.. Come ti sei curato? se avevamo rotto io sarei venuta a cambiarti le bende, a prendermi cura di te comunque.
    Mi intristisco mentre il silenzio per un attimo fa da padrone. L'ho saputo direttamente da lui ammetto sciogliendo la mano tesa. Abbiamo avuto un animata chiacchierata proseguo e prima che possa pensare che abbia usato le mani su di me alzo il dito indice. Non ha osato, siamo colleghi da un bel po' e.. Nonostante ora non possa vedermi ci stimavamo a vicenda fino a prima dell'accaduto.
    Le sue mani si posano sulle mie guance chiedendo spiegazioni. Sono preoccupata, Jonathan. Prima di tutto preferivo sapere di questo invece è stata una sorpresa.. In secondo luogo, la scoperta di Ana ha portato con se non pochi problemi. Ho parlato col mio collega e per un attimo ho pensato fosse sua la bambina. Mi pareva di soffocare d'un tratto.. Lo guardo in faccia per decifrare la sua espressione. Lui non sente la gelosia e il fastidio sprigionarsi da dentro? Se provo a pensare a mia figlia insieme al bibliotecario, indipendente dall'aggressione, percepisco una snervante frustrazione. Non può frequentata persone della sua età? E questa bambina di chi era? Sospiro e penso che non è importante poi sapere di chi sia ma sto cercando di capire come sia fatta nostra figlia : usciva da una relazione? La bambina é stata abbandonata dal padre? O..?
    Sono i pensieri di una madre che non ha insegnato niente a sua figlia ed è costantemente afflitta dal fatto che lei l'avrebbe educata meglio. Non lo era biologicamente parlando ma.. Lo era deglutisco. Capisci?
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    Le domande da parte di Jonathan inevitabilmente cominciano ad arrivare. Sospiro quando mi domanda chiarimenti eppure capisco che ha bisogno di capire risposte. Sono solo stipata da troppe cose. E l'attesa di vedere Ana mi sta distruggendo.
    No sussurro scuotendo il capo. Nessuna novità particolare ammetto. Oliver è il solito freddo, dopo la scoperta di Ana lo sento ancora più distante di come è sempre stato. Non lo capisco più quel ragazzo e sono stanca di provare a sistemare i cocci.
    Mi concentro sul mestolo che ho in mano, il coperchio di lato e il ronzio della ventola sopra al fornello che va a bassa velocità riempie quel silenzio breve.
    Dice che possiamo parlare, sapevo che non avrebbe sbuffato o si sarebbe innervosito.
    Sento le sue mani calde avvolgermi da dietro, il suo profumo arriva diretto alle mie narici. Ah Jonathan.
    Sussegue un delicato bacio sulla guancia e le sue dita sostano i capelli sulla nuca. Ha la capacità di trasformare le montagne in delle pianure così come pensieri impossibili a più semplici.
    A quanto pare intende risolvere prima ciò che mi turba, mi dispiace dover rimandare il pranzo di un po'. Sorrido leggermente quando me lo trovo di fronte e istintivamente allungo la sinistra delicatamente posando le dita sinuose sulle pieghette del suo viso. Lo sto ringraziando silenziosamente e lui lo sa.
    Mi invita a sedermi ma è più forte di me e con le dita ancora a sfiorarlo mormoro. Perché non me l'hai detto? Sposto le dita sul mento, poi sul sopracciglio piegando leggermente il capo in chiara espressione confusa cercando qualcosa che non c'è.
    Non c'è più per l'esattezza.
    Sospiro e deglutisco amareggiata.
    Perché non stavamo insieme, Zoya pensa la mia testa. Dovevo dirti che un uomo mi ha preso a pugni quando ci eravamo appena separati dopo la perdita di nostra nipote? Mi ritrovo a pensare comunque che non possiamo avere questi segreti, dobbiamo raccontarci tutti soprattutto se è grave e io lo penso dopo la fantastica idea del mio collega.
218 replies since 3/8/2020
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