Posts written by .Hel.

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    Nome e Cognome: Marsilda Everett-Millais
    Anno: IV
    Casata: Corvonero

    Nome e Cognome: Friday Wyldflower
    Anno: III
    Casata: Grifondoro

    Edited by .Hel. - 3/9/2022, 13:45
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    grazie <3
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    grazieee <3
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    Nome: Mad Sweeney
    Gif: X
    Modello: nero

    Nome: Altair
    Gif: X
    Modello: bianco
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    Bellissimo, grazie <3
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    Io penso che non si sarebbero presentati in ospedale se avessero smesso di amarti. Dovete ricominciare a conoscervi a vicenda, e lo scorrere del tempo basterà, fidati di me.
    In fondo ci è già passato una volta attraverso questo processo, fortunatamente per tutti il secondo pestaggio non ha riportato gravi danni alla sua memoria, ma sono certa che tutta la sua famiglia sarebbe rimasta al suo capezzale per parlargli e fargli capire che non è solo e non deve avere paura. Io gli avrei stretto la mano e mi sarei sforzata di farlo innamorare ancora di me, con piccoli e decisi passi verso il futuro che meritiamo.
    Nella sua situazione forse avrei paura anche io, dopotutto sono la prima che mente al proprio padre per evitarsi occhiate deluse e parole tristi dinnanzi all'ennesima ricaduta nel mondo di furti e violenza, ma ho promesso a Shiloh e Morgan che non avrei fatto più nulla di tutto ciò e chissà, magari tra qualche anno avrò la forza di parlarne anche a Ren.
    Sono una codarda, lo so, ma a volte per mantenere la perfetta immagine che qualcuno ha di noi si è costretti a raccontare menzogne, un po' come ha fatto lo stangone con me. La differenza è che io ho avuto fortuna e un pizzico di determinazione in più, o una dipendenza in meno.
    L'averlo sgridato in quel modo al San Mungo mi rende un'ipocrita o solo qualcuno che finalmente è riuscito a crescere ed ora è stufo di tutto questo male? Per ora non sono sicura di voler trovare una risposta perchè la conclusione a cui giungerei potrebbe addirittura non piacermi.
    Siamo insieme e lui vuole cambiare -noi, vogliamo cambiare- ed è tutto ciò che importa.
    Le voglio vedere quelle prove, desidero ardentemente vivere sotto il suo stesso tetto insieme ai nostri figli ed una marea di animali, quindi che si sbrighi a frequentare quel maledetto corso di cucina. Anche perchè con l'aumento del volume della mia pancia arriverà anche la fame, un buco nero da riempire con un sacco di affetto e cibo.
    E' bello vederti così propositivo, non vedo l'ora di assaggiare i tuoi manicaretti.
    E così ci stringiamo sul pavimento e parliamo di futuro, quel posto che può fare tanta paura poichè è ignoto e buio. Toccherà a noi illuminarlo e credo che la piccola River sia una torcia perfetta con cui far risplendere la via, e non solo grazie al color fuoco dei suoi capelli.
    E' come se dentro di lei vi fosse tutto l'amore che non ho mai potuto donare a nessun altro, e quindi l'ho riversato in questo piccolo corpicino paffuto e dolce, sempre pronto ad abbracciare o tirare i capelli alle persone che le piacciono. Vedo come guarda Shiloh, come lo stringe e quanto ride in sua compagnia, e sono contenta che mia figlia crescerà con qualcuno di così bello al suo fianco perchè la mia carotina merita tutto questo e molto di più.
    Avremmo potuto essere sole in casa nostra, io e lei, a parte le sporadiche visite di nonno Ren e Margot, o Morgan e Celine, invece questo stupido ragazzo è entrato nelle nostre vite donandoci quanto di più prezioso al mondo: se stesso. Oh, anche un fratellino con cui giocare, ma questo a River lo spiegherò con calma non appena le acque si saranno calmate.
    Mi piacerebbe molto andare dai tuoi per natale, e gli spiegheremo insieme quanto la tua ragazza sia una sciocca con la testa tra le nuvole. E quanto tu sia intenzionato a fare il bravo papà.
    Gli carezzo il braccio con lentezza, grazie alla vicinanza percepisco l'odore che traspare dai suoi abiti ed è strano quanto sappia ancora di casa nonostante i giorni passati in ospedale.
    Chickpea.
    Soppeso la parola sulla lingua mentre con la mano libera mi sfioro la pancia, ancora troppo piccola per poter dire che al suo interno vi stia crescendo un'esserino. Mi chiedo a chi somiglierà fisicamente, anche se spero che, qualunque sarà il suo sesso, prenderà le gambe lunghe del padre perchè una vita da nanerottoli non la auguro a nessuno e a me serve che qualcun altro mi peschi il cibo sugli scaffali più alti del supermercato.
    Mi piace. E cecio sia!
    Ah, ovviamente gli auguro anche di non diventare un magono come la sottoscritta perchè io ci sono ormai abituata, ma credo che per lui, o lei, sarebbe oltremodo avvilente non poter fare magie quando tutto il resto della tua famiglia ne è capace.
    No, andrà ad Hogwarts con River e si divertiranno a mischiare pozioni e fare tutte quelle cose che la loro mamma non ha mai potuto sperimentare a causa della fottutissima sfortuna.
    Alzo gli occhi al cielo quando Shiloh dice di non aver avuto il coraggio di guardarsi allo specchio, concordando così con lui nel dargli del melodrammatico narcisista.
    E' praticamente solo un graffietto, non verrai additato come l'erede di Quasimodo. Stupido.
    Gli do una lieve spintarella con la spalla mentre una flebile risatina mi fuoriesce dalle labbra. Pian piano sto riuscendo a farlo sciogliere, anche se per farlo tornare allegro come prima del pestaggio ci vorrà del tempo, suppongo. Mi manca sentirlo ridere con spensieratezza, e quando mi chiede se può baciarmi mi rendo conto di quanto mi manchi unire la bocca alla sua per sentirne il caldo respiro contro il viso.
    Mi mordo il labbro inferiore in un momento di esitazione e poi inizio a trafficare col cellulare per toglierlo dalla tasca dei pantaloni. Senza avvertirlo glielo piazzo davanti e scatto una foto della sua faccia per poi mostrargliela con un'accenno di sorrisetto furbo, uno di quelli che a lui piacciono tanto perchè dice che gli ricordo un folletto dei boschi.
    Visto? Sei ancora esteticamente piacevole. Però questa foto la terrò per tutti i momenti in cui mi sembrerai giù di morale o incline a mollare, perchè se non avrai la forza di guardarti allo specchio per dirti che sei un coglione che può farcela allora ti servirà qualcuno che lo faccia al posto tuo ed io sono pronta a raccogliere questo pesante compito.
    Strano modo per motivarlo, ma è stato lui a dire che la vita con me non sarebbe mai stata noiosa, quindi come potrei mai deluderlo?
    Ora puoi baciarmi.
    Lo dico con solennità mentre la piccola River continua a mangiucchiare seduta in grembo al ragazzo che presto diverrà suo padre adottivo.
    Mi avvicino a quel viso bellissimo e lascio che sia lui a posarsi su di me, accogliendolo poi con dolcezza e schiudendo le labbra pian piano. Persino in una situazione come questa riesce a smuovermi, facendomi battere il cuore a mille mentre gli carezzo quella cicatrice di cui aveva tanta paura.
    Quando ci stacchiamo la carotina ha smesso di mangiare e ci guarda con lo stesso sorrisino che mi sento addosso ogni volta che prendo in giro Shiloh, e per quanto sia piccola mi stupisce sempre quanto riesca a cogliere del mondo che la circonda. Farà carriera, questa piccolo tornado, ne sono sicura.
    La prossima lezione che t'insegnerò sarà sul rispettare l'altrui privacy, che ne dici?
    Ridacchio insieme a lei mentre le spettino la chioma rossa e con un sospiro torno ad appoggiarmi sulla spalla di Shiloh godendo di quell'attimo di pace prima di sporgermi verso il suo orecchio per non far sentire niente alla piccola.
    Giusto per la cronaca: ti meriti di rimanere a secco per un po' dopo quello che hai combinato, quindi i baci saranno la tua unica valvola di sfogo e dovrai farteli bastare. Spiace più a me che a te, fidati. E ora va a giocare con la piccola, le sei mancato moltissimo.
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    Volevo esserne certa prima di creare allarmismi inutili.
    Me l'immagino Shiloh messo davanti all'idea di poter diventare padre senza una prova sicura: attimi di puro panico, passeggiate avanti e indietro per casa condite da mille domande, per non parlare delle centinaia di test di gravidanza di marche diverse che avrebbe comprato per calcolare meglio la percentuale di riuscita. No, ho fatto bene a stare zitta, meno fegato bruciato per tutti.
    Certo, probabilmente avrebbe sclerato pure al ristorante, ma in modo diverso, ed io mi sarei divertita invece di sbuffare e gli avrei tenuto la mano tra un boccone e l'altro. Peccato che sia dovuto avvenire tutto in un ambiente decisamente più triste, mentre sulle mie guance scorrevano lacrime amare, ma c'è tempo per rimediare a tutto questo, e prima o poi torneremo ad essere sereni come un tempo, se lui mi dimostrerà il suo impegno.
    Apprezzo che non mi stia puntando il dito contro a causa della dimenticanza della pillola, anzi, questo suo volersene prendere in parte la responsabilità è lodevole. Eppure sento che una gran parte della colpa, se così si può chiamare, appartiene a me e a questa testolina che molto spesso vaga su altri lidi quando ha troppi pensieri e commissioni in ballo.
    Sarà pure perchè tecnicamente è da pochissimo che mi prendo cura di questo genere di cose, non ci sono abituata e faccio fatica a settarmici sopra. Da giovane, quando il mio nome non era ancora segnato all'anagrafe e tecnicamente non esistevo, mi era impossibile richiedere delle medicine prescritte, e quando mi concedevo alle persone che dicevano di amarmi era tutto più veloce e lercio, privo dell'intimità che c'è tra me e Shiloh.
    Effettivamente è un mezzo miracolo che sia rimasta incinta una volta sola, viste le mie passate cattive abitudini, ma sia io che Michael quella notte eravamo ubriachi ed il suo ego da giovane studente pieno di soldi gli avrà impedito di mettersi dei freni. Se non ricordo male lui me la diede, la colpa, come se ci fossi stata solo io durante quell'amplesso... E giustamente è sparito come il senza palle che è, dopo un vano tentativo di conoscere la bambina che mi aveva messo dentro.
    Shiloh è speciale, mi ha fatto male con le sue menzogne ma non riesco a smettere di amarlo e vederlo per ciò che è: una creatura che merita tutta la pazienza del mondo ed una famiglia che lo adori. Anche un paio di schiaffi una volta ogni tanto, ma solo nelle occasioni peggiori.
    Mi fa male vederlo soffrire per il distacco dei suoi genitori ed il silenzio di Freya, eppure sento di poterli capire tutti quanti, perchè se fossi stata un po' più forte forse anche io oggi non sarei qui seduta a terra accanto a lui. Avrei messo più spazio tra noi, ed invece a dividerci c'è solo il corpicino di River, seduta con la schiena poggiata al divano mentre mangiucchia un biscotto canticchiando chissà quale canzoncina utilizzando parole che hanno significato solo nella speciale lingua dei bambini.
    Lo guardo con tristezza quando dice che non ha chiamato nessuno per paura di sentirli tirarsi indietro, quindi ha preferito rimanere solo per sua scelta, piuttosto che quella altrui.
    Devi dar loro tempo, ok? Ti vogliono bene e non ti lasceranno solo. Posso provare a parlare con Freya, se sei d'accordo.
    Sua sorella è stata molto gentile con me, ma ricordo i suoi occhi velati di rabbia mentre mi parlava di quanto accaduto a Shiloh. Al momento non saprei nemmeno cosa dirle per convincerla a dargli una seconda possibilità, e se non dovessi farcela me ne andrei con un po' di amaro in bocca, e nel peggiore dei casi potrebbe persino urlarmi contro... Ma potrebbe comunque finire tutto bene ed io ne avrei guadagnato una nuova conoscenza. In fondo dentro di me sta pur sempre crescendo suo nipote, dovrà pur valere qualcosa per lei.
    L'osservo con attenzione quando dice di aver già contattato qualcuno, quasi volessi studiarne le microespressioni del viso alla ricerca di una bugia che non ho saputo cogliere quando mi disse che stava cercando un lavoro come insegnante di Trasfigurazione, ed il fatto che non riesco a trovarvi nulla che non vada mi spaventa.
    Sono io ad essere cieca e lui molto bravo a mentire, oppure tutto questo casino lo ha davvero fatto cagare sotto a tal punto da iniziare a smuoversi così in fretta? Gli ho dato la mia fiducia perchè sento che se la merita, così gli ho detto, ed il mio cuore propende per la seconda opzione, ma testa rimane in parte all'erta perchè non vuole soffrire ancora.
    Ed infine strabuzzo gli occhi dalla sorpresa quando mi propone di andare a vivere insieme, in futuro. Pensavo che sarebbe rimasto tutto nei miei sogni sciocchi da stupida ragazzina, ed invece si sta tutto srotolando davanti a me come un tappeto fatto di stelle. Certo, qua e là vi sono dei buchi neri e devo fare attenzione a non caderci dentro, ma ormai sono sopravvissuta così tante volte.
    Sono felice e gli sorrido, voglio procedere con cautela ma è con estrema dolcezza che mi ritrovo a carezzargli il viso poco sopra la cicatrice, quasi ne volessi imparare i contorni.
    E' bello sentirti dire queste cose, stangone. Sembri molto serio e ti credo quando dici che non vuoi deludermi, però prima di andare a vivere insieme avrò bisogno di qualche prova. Mi capisci, vero?
    Non posso lanciarmi sotto il suo tetto come se nulla fosse successo, ma credo che lui lo sappia.
    Sai, stavo pensando che per natale potrei regalarti uno di quei corsi di cucina dove devi presentarti una volta a settimana. Così potrai aumentare le tue skill e se la tua cucina continuerà ad essere peggiore della mia significherà che stai mentendo.
    Tento nuovamente di farlo quantomeno sorridere, visto che quell'apatia di poco fa non mi è passata inosservata, ma so quanto può risultargli difficile in questo momento anche solo tentare di guardarmi negli occhi.
    River zompetta verso il tavolo colmo di cibo, così mi alzo per raggiungerla prima che tenti di arrampicarsi da sola e si tiri in testa una sedia. Le passo degli snack al formaggio e nel sgranocchiarli trotterella tutta felice verso Shiloh, quando si siede sul suo grembo il cuore mi si riempie di tenerezza ed amore, tanto che potrebbe esplodere.
    Sento che voglio baciarlo, stringermi a lui per consolarlo e dirgli che andrà tutto bene, ma non so quanto possa servirgli al momento. Ren direbbe che non se lo merita, e forse avrebbe ragione.
    Li raggiungo dopo aver rubato un altro biscotto, ma la parte di me che sente il bisogno di annullare delle distanze e buttare giù un paio di muri non resiste, così gli poggio il capo su una spalla e gli cingo un braccio col mio. Rimango in silenzio qualche istante, gli occhi socchiusi per godermi al meglio questo momento di pace.
    Come pensi che dovremmo chiamarlo?
    Me ne esco all'improvviso senza alzare lo sguardo dal punto del salotto che sto fissando, sovrappensiero.
    Logan e Mary Ann sono fuori discussione, erano i nomi dei miei genitori biologici. Oh, a proposito, ai tuoi non l'hai ancora detto immagino... Forse potremmo chiedere a loro qualche consiglio visto come hanno chiamato te e tua sorella. Per ora comunque è troppo piccolo per definirne il sesso e scegliere, quindi basterà qualcosa di semplice come Mostriciattolo, che ne dici?
    Lo so che ha appena detto di essere spaventato da questo cambiamento, ma dovrà pur sbattere la faccia contro la realtà prima o poi, no? Quale modo migliore per iniziare se non il nome della bestiolina? Si, so anche che ho iniziato e chiuso il discorso da sola, ma ormai credo sia abituato alle mie parole lanciate al vento.
    Quella cicatrice ti dona comunque, sai? Sei uno stupido idiota, ma rimani molto bello. Ah, ai bambini racconteremo che te la sei fatta in un modo pericoloso ma legale, d'accordo? Non serve altra morale corrotta a questa famiglia.
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    Bellissimo, grazie! <3
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    In questo momento invidio molto River e la sua innocenza, l'essere ancora troppo piccola per non capire pienamente quanto è accaduto al ragazzo a cui è tanto bello tirare i capelli.
    Credo comunque che, in qualche modo, sia riuscita a percepire la tristezza che mi ha avvolto in questi giorni perchè ogni notte fremeva per dormire attaccata a me invece che nel suo lettino, ed io mi sono trovata un paio di volte a piangere in silenzio con la guancia poggiata sul suo morbido capo.
    La mia carotina mi ha salvata dal lasciarmi cadere nel buio, se non avessi avuto lei a cui badare o il suo corpicino da stringere per utilizzarlo come ancora, forse sarei finita a pensare di nuovo al perchè Shiloh sia stato tanto stupido da mentirmi e farsi quasi ammazzare per la seconda volta. Il dolore è sempre rimasto lì, a fare da sottofondo alle attività quotidiane, ma River ed il suo innocente entusiasmo sono stati una manna dal cielo, così come la fiducia che ho scelto di dare al ragazzo che amo con tutta me stessa.
    E' proprio perchè ci tengo così tanto a lui che ho scelto di chiedere un favore speciale a papà, un momento che passeranno da soli e sicuramente spaventerà Shiloh a morte, ma gli servirà anche da lezione. So che merita una punizione per ciò che ha combinato, per avermi spezzato il cuore, ma io non riesco nemmeno a tirargli una schiaffo a causa di tutto questo fottutissimo amore... Sono una stupida, lo so, ma Ren verrà sempre in mio aiuto, anche in occasioni come queste.
    Oggi però vado da lui con l'anima un pochino più leggera, in primo luogo perchè sono contenta che sia stato dimesso dall'ospedale e poi perchè River non sta nella pelle, mi freme così tanto tra le braccia che, una volta arrivate davanti alla porta dell'appartamento, devo metterla giù prima che mi cada a terra.
    Dovrei prendermela per il fatto che non mi abbia avvisato prima del suo rilascio? Forse voleva semplicemente lasciarmi tranquilla visto lo stato in cui ero quando ci siamo visti l'ultima volta... Dovrei provare e fare tante cose nei suoi confronti, ma la realtà è ben diversa e quando la porta si spalanca non posso fare a meno di essere tremendamente felice di vederlo in piedi, ed il modo in cui la piccola gli si lancia addosso mi scioglie il cuore.
    Lui è la persona giusta per crescerla, lo sento più forte che mai nel petto e stringo i denti dietro al sorriso dolce per ricordarmi di non cedere così in fretta, razza di idiota. Ricordati quello che gli hai detto: vuoi prove, fatti che indichino il suo miglioramento, oppure vostro figlio non saprà nemmeno il suo nome.
    Ci credo anche adesso, non potrei mai tornare indietro sui miei passi se lui dovesse mentirmi ancora, eppure desidero con tutta me stessa che le lacrime che ha versato quando è rimasto stretto a me siano state abbastanza, e che l'occhio destro che ora risulta un po' spento rispetto all'altro, gli sia da monito per il futuro.
    Nessuno di noi vuole soffrire ancora, e i miei figli hanno bisogno di avere il loro padre accanto. Io, ne ho bisogno.
    Cos'è successo?
    Gli chiedo indicando il vaso a pezzi sul pavimento con sguardo improvvisamente preoccupato, la spiegazione con cui se ne esce non mi soddisfa pienamente e una parte di me teme si sia sfogato con rabbia verso i soprammobili, ma il resto della casa sembra in ordine quindi potrebbe c'entrare altro. L'irruenza di Gandalf, per esempio.
    Mi siedo a terra accanto al divano per poter accarezzare meglio il cagnolone ed il gatto nero che ci guarda come solo i veri felini che si sentono aristocratici sanno fare, ma che comunque si scioglie quando allungo una mano per carezzargli il capo.
    Mh... Magari un biscotto o due. Al cioccolato se li hai. Grazie.
    C'è della tensione nella stanza, visto quanto accaduto sarebbe strano il contrario, eppure tra i due quello più nervoso riesce sempre ad essere lui. Per qualche strano motivo mi sento calma e pronta ad affrontare qualsiasi discorso uscirà fuori oggi, che sia a causa di tutta la merda che ho vissuto nel corso degli anni? Mi ha fortificata e ormai dopo ogni tempesta emotiva tutto sembra più placido, come un laghetto di montagna.
    Prendo River e la tiro a me per farla sedere tra le mie gambe, le carezzo i capelli rossi mentre lei è intenta a tirare il pelo del povero e paziente cagnolone che non emette un singolo suono di protesta... Mica come il suo padrone, possessore della soglia di dolore più bassa al mondo.
    Un angolo della bocca mi si alza in un malinconico sorriso nel ricordare tutti gli strepiti che ha tirato quando ci siamo conosciuti, e il labbro mi si solleva ancora di più quando torna in salotto con le braccia cariche di cibo che basterebbe per un reggimento. Stupido, amorevole Shiloh.
    Carotina si gusta il succo ed io sgranocchio il primo biscotto nel silenzio della casa, con lo sguardo vago tra i libri ed i mobili in attesa che lui trovi il coraggio di aprire bocca e, quando lo fa, mi volto per incrociare lo sguardo col suo e lì rimango, accorgendomi solo ora della piccola cicatrice che gli copre la tempia dal lato dell'occhio ferito. Gli sta bene, sicuramente gli darà modo di darsi un sacco di arie con i suoi futuri studenti curiosi il giorno in cui riuscirà a diventare un'insegnante.
    Sto meglio.
    Ed è vero, anche se la tristezza di fondo è ancora lì, ma sono ben lontana dallo stato d'animo in cui mi trovavo il giorno in cui ci siamo visti in ospedale.
    La mano libera passa pigramente tra i capelli di River, ancora intenta a sorbirsi il suo succo, ed io penso a come reagirà quando saprà di stare per diventare una sorella maggiore ed io farò in modo di farle capire sempre che l'amore che la mamma prova per lei non diminuirà solo perchè arriverà un altro bambino, perchè lei sarà sempre la mia carotina preferita e nessuno dovrà mai dire il contrario.
    Ti ricordi quando ti ho chiesto se potevamo uscire a cena in un posto carino perchè volevo darti una bella notizia? Avevo appena finito di controllare il secondo test di gravidanza della mattinata quindi direi che lo sapevo con certezza da quattro o cinque giorni, ma il sospetto ce l'avevo da un paio di settimane.
    Se non sbaglio la famosa uscita sarebbe dovuta essere ieri sera, e nella mia mente l'annuncio avveniva con davanti un bel piatto di pesce e qualcosa di moderatamente alcolico con cui festeggiare perchè nemmeno per un secondo avevo dubitato di Shiloh che si, si sarebbe certamente cagato addosso dalla paura, ma mai mi avrebbe chiesto di abortire.
    Credo di aver dimenticato di prendere la pillola per un po' di tempo perchè avevo un sacco di cose per la testa tra il lavoro, River e le uscite con Morgan e... è successo. E dire che l'infanzia passata in un bordello avrebbe dovuto insegnarmi qualcosa di utile, ma evidentemente ho preso da mia madre.
    Con un'alzata di spalle mando giù il primo biscotto ed azzanno subito il secondo.
    Il fatto è che non mi spiace essere incinta, sai? Ho una paura tremenda di un futuro in cui i miei figli saranno senza un padre perchè tu avrai combinato un'altra cazzata, ma ti ho detto che mi fido di te perchè ne vali la pena e ci credo sul serio. Speriamo solo che il piccolo abbia la mia intelligenza e soglia del dolore, altrimenti siamo fottuti.
    Lo punzecchio per aiutarlo a levarsi un po' di pesantezza di dosso, e perchè mi va di farlo. Una piccola cattiveria riesco a concedermela, è il massimo che posso fare.
    Tu come stai?
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    Ho perso il conto delle volte in cui ho sperato che un momento insieme a lui durasse per sempre, ed è persino ingenuamente infantile credere che prima o poi accadrà perchè tutto muta e dubito esista una magia tanto potente da poter bloccare il tempo e le persone all'interno di quella piccola bolla, eppure in quest'istante mi trovo a desiderarlo nuovamente senza pentirmene nemmeno un secondo.
    L'acqua calda, il suo corpo contro il mio petto e le nostre mani che s'intrecciano e lasciano per poi tornare sempre unite, come dovrebbero essere... La perfezione è questo, e tutti gli altri giorni passati in sua compagnia.
    Mi rende calma come poche altre persone sono riuscite a fare nel corso di venticinque anni di vita, ed in sua compagnia riesco persino a credere di non essere una stupida ragazzina a cui tutto andrà sempre male. Abbiamo passato dei brutti momenti, abbiamo sofferto e nulla vieta al destino di lanciarci addosso altra merda, ma saremo insieme e affronteremo ogni cosa con l'aiuto di chi ci starà vicino.
    Con Shiloh Goodwin al mio fianco, non ho più paura.
    Gli bacio la cima della testa, i capelli bagnati profumano di shampoo e la pelle del collo che sfioro con la mano libera è morbida e piacevolmente tiepida. Se non fosse poco sano credo che mi addormenterei qui dentro senza problemi.
    Oh andiamo, davvero non è successo niente d'interessante? Tipo uno studente che ha sbagliato a trasfigurare un'animale e gli è uscito fuori un'ibrido strano o qualcosa di simile.
    Frequenta una cazzo di Accademia magica, come potrei annoiarmi ad ascoltare racconti di lezioni che non potrò mai frequentare?! Però un giorno ci andrà anche River e allora si che mi farò narrare di storie meravigliose! E' troppo presto per dire cosa le piace, a parte tirare i capelli alle persone che le stanno simpatiche e gli animali dotati di pelliccia, ma sono sicura che sarà mille volte più intelligente e capace di me e diventerà una persona fantastica.
    Emetto un verso di sorpresa quando Shiloh dice che non mi sto impegnando abbastanza nel dargli affetto e se si girasse vedrebbe la fantastica espressione da finta offesa che ho messo su, ma visto che non può mi limito a schizzarlo con un po' d'acqua sul viso.
    Sei proprio maleducato, sai? Dovrei annegarti.
    Gli ridacchio nell'orecchio e un attimo dopo gli stringo il collo con le braccia ed appoggio la testa sulla sua spalla, piazzandogli una sequela di velocissimi baci lungo tutto quel lato del viso nella speranza che il signorino ne rimanga soddisfatto.
    Alcuni di loro sono troppo piccolo per Tolkien e ad altri interessa di più il basket, ma i fumetti bene o male piacciono a tutti e di quelli abbiamo una scorta enorme. Però l'idea del book club mi piace, dovrei controllare su internet se esiste una versione meno impegnativa della storia.
    In alcuni pezzi i tre romanzi possono risultare davvero pesanti, specialmente se sei un ragazzino che si sta avvicinando da poco alla lettura e non ha voglia di leggere descrizioni interminabili di luoghi o canzoni ogni venti pagine.
    Comunque tutto questo tuo volerti impegnare per i miei ragazzini mi piace, potrei quasi pensare che mi chiederai di formare una famiglia numerosa pur di avere dei marmocchi tutti tuoi in giro per casa.
    Mi esce come una battuta, ma solo quando è troppo tardi mi rendo conto di come potrebbe suonare alle sue orecchie: un'impegno troppo grande, un motivo per fuggire. Davvero gli hai suggerito di metterti incinta, scema che non sei altro?! Corri ai ripari, subito!
    Non intendevo adesso! Praticamente siamo già una mezza famiglia anche se viviamo in case diverse, e prima o poi chissà, magari condivideremo persino lo stesso tetto e... ehm...
    Sto peggiorando la situazione, lo sento. Mi mordo nervosamente il labbro alla ricerca di qualcosa d'intelligente da dire, ma mi sembra tutto sbagliato quindi mi limito a spingerlo via da me per scivolare al suo fianco e piazzarmi a cavalcioni sopra di lui. La pelle si raffredda a contatto con l'aria ma non mi provoca fastidio.
    Shiloh Goodwin, col potere di questo bacio ti cancellerò la memoria.
    Mi chino sul suo viso, lo prendo tra le mani carezzandolo. Poso le labbra sulle sue e lì rimango finchè non sento di averne abbastanza del suo sapore. Mi ripeto mille volte di essere una tremenda paraculo e che utilizzare l'affetto con lui è come sparare sulla crocerossa, ma a mali estremi...
    Ecco fatto, tutto sistemato.
    Sorrido ad un soffio da lui, lo guardo negli occhi di quel verde che adoro e mi fa girare sempre la testa. Siamo io e lui, ed i piccoli errori vengono perdonati quando ci si ama in questo modo.
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    Grazie mille, salvo tutto <3
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    Mi stupisco di come la mia piccola Dorothy riesca ad esprimere versi di senso compiuto, visto il suo sguardo credevo avrebbe fatto scena muta tentando appena di allungare le mani verso di me per sentirmi più vicina, ma per quanto mi piaccia la lussuria che gli leggo negli occhi preferisco di gran lunga la sua voglia di continuare a giocare.
    Allungare il piacere e prolungarne l'attesa è difficile e bellissimo al contempo, portarlo al limite e poi smettere, ricominciare e andare oltre... E' come stare su una montagna russa che ti toglie il fiato, ed io lo adoro anche perchè mi segue in questa piccola danza e ne rispetta le regole, da bravo ragazzo qual è.
    Annuisco alle sue richieste, tentando al contempo di nascondere il mio bisogno di saltargli addosso e baciargli ogni singolo tatuaggio che porta sulla pelle, sfiorando con le dita curve ed angoli di quel corpo perfetto su cui porta ancora la cicatrice del nostro primo incontro, l'unica vera imperfezione che riesco a trovare quando lo esploro con lo sguardo. E' bellissimo persino con rimasugli del suo trucco e del mio sparsi per tutta la faccia. Probabilmente visti da fuori siamo uno spettacolo esilarante, ma poco m'importa, siamo felici così.
    Sia gli slip che i baci sulle cosce sono una lentissima tortura a cui reagisco con sospiri sommessi e lievi gemiti, ogni volta che le sue labbra si posano sulla mia carne una piccola scossa mi pervade salendo fin dentro il cervello, avvolgendolo di un calore che mai ho provato con qualcun altro. Ogni volta che facciamo l'amore mi sembra una novità, sono stata talmente abituata al sesso senza sentimenti da sentirmi sopraffatta quando mi rendo conto che il pezzo mancante è sempre stato il sentimento sincero, quello che ti lega a una persona in maniera indissolubile e te la fa tenere stretta nonostante i difetti perchè sai che con lei affianco ne varrà sempre la pena.
    Shiloh era il pezzo del puzzle che andavo cercando da tanto tempo, e lo adoro per come mi fa girare la testa rendendomi le gambe molli come gelatina, tanto che devo poggiarmi sul suo capo nascosto dalla gonna nel momento in cui con la bocca inizia a baciarmi al centro del piacere. Mi copro la bocca con la mano per soffocare un gemito più alto perchè non voglio e non devo svegliare River, sarebbe terribile se proprio adesso si mettesse a piangere e certo, nulla ci vieterebbe di ricominciare da capo una volta rimessa la carotina a letto, ma questo momento è speciale e non va assolutamente interrotto.
    Quando mi sembra di essere al limite lui si ferma, imitando la mia interruzione di poco fa e quando torna a mostrare il suo bel faccino da schiaffi non posso fare altro che sorridere in preda all'estasi.
    Si alza in tutta la sua statura da stangone e mi toglie quei pochi pezzi di stoffa che mi separavano dal suo corpo nudo, ora siamo stretti in un'abbraccio caldo ed è innegabile quanto entrambi desideriamo l'un l'altra, l'unione dei nostri corpi in grado di portarci sul picco del godimento.
    Alzo lo sguardo su di lui, poggio il mento sul tatuaggio della falena mentre con un sorriso seguito da un movimento degli occhi gli indico il frigorifero a pochi passi da noi.
    Sarebbe ironico se Dorothy e la Strega ci dessero dentro contro il frigo, non trovi? O hai troppa paura di rompere i tuoi manicaretti all'interno?
    Sorrido maliziosa e provocante nel citare la sua stessa frase, ma senza aspettare una risposta che già conosco inizio ad allungare le mani sul suo collo per tirarmi su ed aggrapparmi ai suoi fianchi con le gambe mentre mi trasporta sul luogo indicato. E' freddo contro la mia schiena, eppure non ci faccio caso perchè la foga ed il bisogno di sentirlo dentro di me sono troppi. Quando entra dentro di me lo stringo passandogli una mano tra i capelli e l'altra gli afferra la mascella per tirarlo e trattenerlo in un bacio appassionato che serve anche a soffocare il gemito di entrambi.
    Gli mugolo nell'incavo della spalla e godo di ogni spinta, lo graffio, mordo e bacio per un tempo che sembra infinito.
    Ti adoro... Ti amo da impazzire.
    Riesco a dirglielo in un sussurro prima di lasciarmi andare definitivamente al piacere che m'invade lasciandomi vuota, ma non in modo triste. E' la pace dei sensi, il silenzio che segue la tempesta e cazzo se ne avevo bisogno.
    Dopo qualche attimo riesco a tirare su la testa e mi rendo conto che gli sto ancora tenendo i capelli... Spero di non averglieli strappati, sono così belli e ondulati e... Ho già detto che è bellissimo, vero?
    Sorrido pigramente alla sua espressione da orgasmo e gli lascio un bacio a stampo, veloce e dolce, prima di scendere a terra e prenderlo per mano iniziando a tirarlo verso il bagno.
    Avanti stupido, dobbiamo struccarci e io ho voglia di un bagno caldo. Posso farti un bel massaggio alle spalle mentre mi racconti un po' di come sta andando in Accademia, che ne dici? E se hai ancora le forze potremmo pensare al secondo round, io ho ancora parecchio zucchero da smaltire.
    Potrei aver mangiato apposta tutte quelle caramelle in vista di questo momento, ma non lo ammetterò mai ad alta voce.
  13. .
    Grazie <3 <3
  14. .
    L'unico incantesimo che ti posso concedere è quello per attutire i rumori. Sai, in caso decidessi di farti urlare.
    Lascio quella frase sospesa sopra di noi, una sorta di giocosa promessa riguardo ciò che potrebbe arrivare se mai dovessi credere si sia veramente comportato bene.
    E perchè dovrebbe mentirmi, poi? Cosa ne guadagnerebbe a parte una notte di sesso e qualche altro momento insieme a me e River?
    Ed io per quale motivo dovrei pensare che dice il falso? E' ovvio che gli credo, mi fido di lui e lo amo in un modo che fa quasi male. Ogni volta che i nostri sguardi s'incrociano sento un'ulteriore pezzo del puzzle che mi compone infilarsi al proprio posto: ero rotta, e lui mi sta sistemando con attenzioni ed amore infinito. Mai avrei potuto desiderare di meglio.
    Lo guardo, inizialmente scherzoso, poi farsi serio nello spiegare una realtà che per noi potrebbe farsi sempre più vicina, un posto sicuro con due lavori stabili ed una bambina da crescere insieme. Io avrò il centro e la piccola biblioteca a cui badare, e certo, ogni tanto potrebbe presentarsi qualche spacciatore da cacciare a calci in culo, ma niente a cui non siamo abituati, mentre Shiloh avrà i suoi di ragazzini a cui insegnare e la cosa peggiore che potrebbe capitargli è un'incantesimo andato storto.
    Lo vedo tornare a casa e sbuffare con fare divertito nel lanciarsi sul divano, River va da lui chiedendogli della sua giornata perchè le piace tantissimo sentirlo parlare, e Shiloh le racconta di come uno studente con la puzza sotto il naso per poco non gli ha tramutato la testa in una zucca. Ridiamo tutti insieme, felici, e chi lo sa... Magari tra le mie braccia giace un bimbo con gli occhi di suo padre.
    E' un bel futuro, e forse sono io a sbagliare nel sognarlo, ma sono fiera e fiduciosa nei confronti di questo stupido stangone che mi ha migliorato la vita, quindi non vedo perchè non dovrei concedermi il lusso di guardare verso l'orizzonte e vedere un'alba degna di essere ammirata, per una buona volta.
    Però non gli sto sorridendo, si fa più vicino e la mia espressione rimane seria ma per nulla contrariata, è più come se lo stessi studiando coi miei grandi occhi divenuti un po' più sottili mentre scandaglio quei tratti che amo esplorare con baci e punta delle dita.
    Lo adoro, l'ho ripetuto un milione di volte ormai, quindi perchè non dovrei credergli?
    Fermo la sua mano bruscamente, stringendola all'altezza del polso e fermando così il viaggio che stava compiendo verso la mia guancia. Voglio fargli credere solo per un secondo che riceverà un bel sacco di nulla da me, questa notte; ma è appunto solo un attimo visto che lo desidero anche io, e la malizia che mi appare improvvisamente nello sguardo credo lasci pochi dubbi al caso.
    Inginocchiati, piccola Dorothy.
    Il tono di voce che uso non ammette scuse, è duro e provocatorio al tempo stesso, quello che userebbe una strega di fronte alla sua preda prima di mangiarla. Quando è a terra gli lascio il polso, ma solo per sfilargli il vestito azzurro e lasciarlo con solo i collant che stringono contro l'erezione che sono felice di avergli provocato.
    Scorro lo sguardo sulla pelle nuda del petto, ricoperta qua e là di tatuaggi scuri che sfioro con la punta delle dita mentre gli giro attorno. Una volta posizionatami alle sue spalle m'inginocchio tra le sue gambe forzandole ad aprirsi un po' per lasciarmi spazio, attiro il suo corpo al mio poggiandogli le mani sul petto e poi, all'improvviso, gli mordo la schiena lasciandogli un piccolo marchio di denti aguzzi. Mi piace guardare i segni che ci lasciamo a vicenda, stupendoci di trovarne sempre un paio di cui nessuno dei due ha memoria.
    L'aria attorno a noi è calda come la sua pelle, e so che se potesse si volterebbe e mi prenderebbe all'istante sul pavimento della cucina, ma desidero che duri ancora un po' questa piacevole tortura. Anche se qualcosa mi dice che io mi sto divertendo decisamente più di lui.
    Sei stata brava, ma non credere che ti lascerò decidere il premio così facilmente. Stasera comanda la Strega dell'Ovest.
    Un sussurro perentorio mentre le unghie scendono lungo il percorso del suo busto fermandosi lungo l'orlo dei collant. Una volta lì non perdo tempo a sfilargliele e scelgo di strappare il tessuto rosso con un singolo, potente gesto che lo libera da quella fastidiosa costrizione. Lo accarezzo lentamente stringendo una mano contro il suo sesso, quasi pentendomi di non essere in grado di vedere le sue espressioni di godimento perchè lo trovo ancora più bello del solito quando rimane lì, inerme davanti a me con la bocca dischiusa in un gemito. Però ci saranno molte altre serate come questa, molti momenti di pura pace a seguito del piacere squassante.
    Gli bacio la schiena, mordendola di tanto in tanto mentre la mano libera inizia a carezzargli dapprima i fianchi e poi una natica. Scosto ancora un po' i brandelli di collant e spingo con le ginocchia contro l'interno delle sue cosce per obbligarlo a lasciarmi ancora più spazio e, quando lo fa, m'insinuo fra le sue natiche dopo essermi inumidita un po' le dita con la saliva.
    In questa sorta di abbraccio lo stringo a me, stuzzicandolo come piace ad entrambi. Il fatto che abbia avuto degli amanti uomini in passato non mi ha mai dato disturbo o imbarazzo, così come l'idea di potermi sostituire in un certo senso a loro pur avendo un pezzo mancante. A Shiloh sicuramente fa piacere la mia intraprendenza, i suoi versi di piacere non mentono mai.
    Ad un certo punto mi fermo bruscamente, andandomene così come sono arrivata lo lascio lì e mi rialzo per spostarmi davanti a lui e finalmente guardarlo in faccia. Gli tiro indietro la testa afferrandolo per la mascella e quegli occhi annebbiati dalla lussuria mi fanno girare la testa.
    Adesso, se ce la fai, puoi chiedermi cosa vuoi.
  15. .
    Siamo una bella famiglia.
    Non è la prima volta che lo penso, ho avuto modo di constatarlo più volte nel corso delle settimane e mesi passati, ma stasera mi sembra di essere davvero parte di qualcosa di grande e speciale. Sarà che mi è sempre piaciuta l'atmosfera magica di Halloween e i dolci aiutano ad aumentare il mio già di per se elevato entusiasmo, ma mi sento super felice con questo vestito nero, i calzettoni a righe e il trucco verde in faccia!
    River sta benissimo col costume da leoncino e pian piano impara a mettere insieme una parola dietro l'altra, presto inizierà a chiacchierare tantissimo come me o, chissà, forse sarà il mio opposto; Shiloh... Beh, lui è bellissimo, non ho altro da aggiungere. La Dorothy più sexy che abbia mai passeggiato per le strade di Londra, e più di una volta mi sono persa ad ammirargli le gambe fasciate dai collant rossi con un pizzico d'invidia, ma anche sentendomi parecchio fortunata ad avere una persona così accanto.
    Le persone si voltavano a guardarci e alcuni sghignazzavano di fronte al suo vestito, ma a me non interessa perchè sono fiera di lui e di come non si vergogna di essere se stesso, quindi che si fottano tutti i malpensanti di merda.
    Siamo una famiglia, e una parte di me ancora fatica a crederci.
    Sto vivendo momenti molto felici con lui e papà lo approva, quindi non potrebbe andare meglio di così, no? Ho quasi paura di procedere e perdere tutto in un lampo, magari a causa di un mio comportamento sbagliato o di un gioco beffardo del destino, ma perchè dovrei fasciarmi la testa in anticipo e vivere male questi momenti spensierati?
    Staremo insieme finchè ci sarà concesso e saremo felici, combatteremo contro le avversità e passeremo un sacco di altre feste in compagnia e travestiti da mille personaggi diversi. Questo è il futuro che voglio, e so che anche lo stangone desidera lo stesso.
    Una volta varcata la soglia di casa il suo Gandalf quasi m'investe col suo entusiasmo peloso, ed io ridacchio mentre l'accarezzo sul capo ed il suo padrone cerca di farlo stare calmo. River dorme serena tra le sue braccia, esausta dalla nottata e tutti quei ringhi che ha imparato a lanciare alle persone che si avvicinavano per farci i complimenti. Ha un bel caratterino, la mia carotina.
    Va bene, se si sveglia cantale qualcosa, le piace tanto la tua voce.
    Un ultimo sorriso prima di vederlo sparire dall'altra parte della casa. Adora davvero tanto la piccola, e pur avendo solo ventitré anni è come se dentro di lui fosse sempre stato un padre pronto a prendersi carico di tutte le responsabilità e divertimenti che arrivano insieme ai bambini. Lo so che è presto per dirlo, ma prima o poi mi piacerebbe avere un bebè tutto nostro, un esserino figlio dell'amore che proviamo l'uno per l'altra e che potrà tenere compagnia a River nel corso degli anni.
    Per ora ho evitato di proporglielo perchè ho paura che possa sentirsi in ansia a riguardo, ma chissà, prima o poi tirerò fuori il discorso, giusto per vedere come potrebbe prendere la notizia.
    Gironzolo un po' per il salotto silenzioso mangiucchiando caramelle gommose alla frutta, gli occhi vagano qua e là alla ricerca di dettagli che potrei non aver notato durante le scorse visite in questa dimora di Notting Hill. Il quartiere è molto bello, diverso in tutto e per tutto da Cricklewood e la casa di Shiloh è decisamente più lussuosa del mio piccolo appartamento, ma non mi vergogno di quello che ho perchè fino ad ora sono sempre riuscita a mantenere tutto con le mie sole forze, poco importa se il mio ragazzo ha tende che potrebbero costare quanto metà del mio stipendio.
    Do una grattatina a Charcoal prima d'infilarmi in cucina alla ricerca di qualcosa di salato con cui sciacquarmi la bocca dopo tutti questi dolci che ho ingurgitato, anche perchè se dovessi mangiarne altri sento che potrei davvero volare via o castare incantesimi con la sola imposizione delle mani.
    Nel frigo trovo gli avanzi di una quiche che sembra promettente, così la tiro fuori, mi siedo al bancone ed inizio a divorarla senza indugi. E' buona anche da fredda, sa di casa della nonna e pranzi della domenica mentre fuori nevica... Quasi mi pento di avergli dato del cuoco mediocre davanti a papà, ed infatti quando mi becca con le mani nel sacco non trattengo un sorrisetto colpevole.
    Sto controllando che sia tutto a posto infatti! Però stai migliorando, quindi complimenti.
    Mi piace punzecchiarlo appena, senza esagerare, è divertente.
    Potrei averne mangiate una decina durante la passeggiata mentre non stavi guardando.
    Fingo un'aria innocente mentre lui si avvicina, e quando mi lascia un primo bacio innocente gli appoggio le mani sui fianchi notando solo adesso che indossa ancora il vestito da Dorothy ed io gli ho lasciato un velo di verde sulle labbra a causa del trucco che mi ricopre tutto il viso.
    La risata nata dalla sua battuta muore sulle bocche di entrambi nel momento in cui ci uniamo in un bacio più passionale del primo e si, trovo davvero ironico un possibile scambio di effusioni tra i due personaggi che interpretiamo, ma sono sicura che da qualche parte nel mondo dell'internet esiste una parodia porno in merito da qualche parte.
    Lascio che si sposti sul mio collo, le sue carezze mi fanno esalare un sospiro tremante d'aspettativa per ciò che potrebbe arrivare da qui a poco... Ma non voglio dargliela vinta così facilmente.
    Ehi, freni un po', mia cara signorina. La Strega dell'Ovest non è così semplice da catturare!
    Lo scosto con gentilezza ed una luce maliziosa nello sguardo prima di scendere dallo sgabello ed iniziare a passeggiare con fare divertito attorno al bancone, gli occhi puntati su di lui come se volessi invitarlo a seguirmi.
    Prima dovrai dimostrarti degna, piccola Dorothy. Convincimi del fatto che ti stai comportando bene in giro per il mondo e forse potrai avere il tuo premio, ma sappi che sono una strega molto capace a leggere le bugie.
    Uso un tono leggermente più serio ora, anche se mi sento pur sempre giocosa ma... Diciamo che è un modo diverso per chiedergli se sta smettendo davvero con le scommesse come ha promesso tempo fa. Sono preoccupata per lui, quell'ambiente ci ha portati sull'orlo della morte e qualche anno fa lo ha lasciato senza memoria.
    Siamo una famiglia, ed io voglio solo che stia bene.
114 replies since 24/5/2016
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