Posts written by **sofiettina**

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    Ritrovare la mia stessa gioia negli occhi di Ezekiel era un qualcosa in cui un tempo non avrei mai spiegato. I gemelli erano miei, Lukas non era mai stato loro troppo vicino, nemmeno quando pensava di esserne il padre, Malcolm a stento aveva fatto in tempo a scoprire la veritá e Oliver... Bhé, lui per quanto li adorasse non sarebbe mai riuscito a comportarsi davvero come un padre e avrei potuto quasi scommetterci che anche a distanza di anni le cose non sarebbero cambiate, invece Ezekiel... Inspiegabilmente, da quel punto di vista era stata la piú grande rivelazione delle mie relazioni interpersonali, perché se anche tra noi non era andata poi nel migliore dei modi si era sempre comportato in maniera impeccabile senza saltare un compleanno dei bambini (o almeno senza dimenticare un regalo quando il lavoro lo costringeva dall'altra parte del mondo), ricordandosi di dedicare loro un po' di tempo ad ogni festivitá e viziandoli fin troppo, visto e considerato che a parte a Xander non era legato loro ne legalmente ne a livello di consanguineitá. Aveva imparato a conoscerli, cosí bene che era stato spontaneo invitarlo quel giorno, non sarei riuscita ad immaginarmi di festeggiare senza di lui, anche se speravo ovviamente di poter avere entrambi i gemelli da coccolare e viziare ancora per qualche ora. Mi mancavano quei diavoletti e continuavo a chiedermi se le ore di sonno guadagnate valessero la loro distanza e la risposta era sempre negativa, avrei dato via la metá delle mie ore di sonno quotidiane per riaverli sempre con me, forse anche piú della metá!
    Ez aveva ragione tuttavia, dovevo ammetterlo, nonostante cercasse spesso per la sua etá i miei abbracci o una carezza prima di addormentarsi, Lil era sempre stato sveglio e indipendente, solo che davanti a me cercava di farsi vedere ancora troppo bisognoso delle mie attenzioni, probabilmente sapendo che in realtá quella ad avere piú bisogno della sua vicinanza ero proprio io.
    Ma che accidenti state mangiando? Guardai abbastanza disgustata l'occhio che Xander infiló a forza in bocca ad Ezekiel... Erano cosí realistici del resto da essere davvero impressionanti, anche se potevo mettere la mano sul fuoco sul fatto che dovessero essere deliziosissimi, come tutto qui al negozio di dolciumi.
    Ad esempio... A quanto pareva mi ero appena messa in bocca uno scarafaggio... Bleah! Cioé... Il sapore era buonissimo eh, cioccolato fondente con un ripieno morbidissimo, ma la forma... Con quella specie di sangue sopra... Istintivamente posai la seconda blatta prima di portarla alla bocca mentre Xan inseguiva una delle future vittime delle sue fauci verso l'orlo del tavolo.
    Non vi faró ordinare mai piú, lo giuro sul corpo di Salazar in persona! Ovviamente avevo in bella vista sul tavolo le dita incrociate cosí che anche il bimbo potesse notarle e riderne mentre mi porgeva poi con piú insistenza la blatta da lui appena ricatturata ricoperta ora di quel finto sangue che avrei volentieri spalmato sulla faccia di Ez per punizione!
    Io sono contentissima che tu sia riuscito a venire, davvero, é una vita che Sesy vorrebbe vederti, ma quest'estate il San Mungo mi ha praticamente divorata... Quindi erano stati davvero pochi i momenti che avevo passato al nord e di conseguenza in cui c'era stata occasione di farli incontrare. Eravamo entrambi sempre troppo impegnati, del resto carriere meno complicate non avremmo mai potuto scegliercele! Certo che il tono serio con cui mi disse che voleva parlarmi per qualche istante mi fece istintivamente gelare il sangue nelle vene.
    Devo preoccuparmi di qualcosa? Ma a giudicare come subito dopo tornó a sorridere mi risposi da sola che no, probabilmente no, non avrebbe rovinato la festa della nostra piccola principessina con qualche notizia che mi avrebbe distrutto l'umore!
    Decisamente piú inaspettata fu la reazione di Serenity quando ci vide. Il modo in cui mi corse in contro saltandomi praticamente tra le braccia mi portó sull'orlo delle lacrime, tanto che dovetti chiudere gli occhi e affondare un istante il viso tra i suoi capelli per darmi un contegno. Aveva un profumo buonissimo, mi era mancato persino l'odore dolcissimo del suo shampoo!
    Una scopa? Fulminai istantaneamente Ez con uno sguardo. Certo, anche io iniziata la scuola non vedevo l'ora di imparare a volare, ma continuavo a cercare di far capire ad Ez senza troppi risultati che doveva moderarsi con i regali e che li viziava troppo... Questo poi... E se fosse caduta e si fosse fatta seriamente male? Promettimi che non la userai mai senza la prof di volo o i tuoi compagni di casata piú grandi a tenerti d'occhio. Dissi preoccupata guardando seriamente Sesy negli occhi con le mani ancora ben salde sulle sue spalle. I ragazzi mi avrebbero fatto venire un infarto prima della fine del primo anno probabilmente!
    Improvvisamente alle parole della giovane serpeverde mi resi conto che dovevo aver dato un'impressione davvero davvero brutta al piccolo Lil... Che alla fine avesse deciso di non venirci a salutare perché si sarebbe sentito giudicato da me? Forse avevo sbagliato a non insistere di piú perché venisse. Mi si strinse il cuore e provai il forte desiderio di correre verso il castello e mettermi a bussare freneticamente alla sala comune tassorosso finché non mi avrebbero fatta entrare per abbracciarlo, ma ormai era tardi e il castello non mi avrebbe aperto le porte senza il permesso di qualcuno dalla presidenza.
    Oh, non dire cosí Sesy, l'importante é che Lil si trovi bene e sia contento. Porta il nome del mio primo amico e amore tassorosso del resto, non potevo aspettarmi altro, no? Avevo mai raccontato ai bambini da dove derivava il suo nome? Probabilmente no, ed erano ancora troppo piccoli l'ultima volta in cui avevo incontrato Lilliam per puro caso ad Hogsmade, non potevano ricordarsene.
    Peró si, tu sei stata fantastica! Non ne avevo avuto dubbi eh, quando mi avete scritto i risultati dello smistamento giá ti avevo comperato tutto il materiale scolastico in verde e argento, ma leggerlo é stato stupendo, sono cosí fiera di te tesoro! Sappiamo bene tutti che farai grandi cose tra i serpeverde! Era giusto cosí del resto, mi luccicavano gli occhi per la gioia e l'emozione e mi capitava a tratti da tutta settimana ormai. Stavo tornando in una di quelle fasi davvero davvero troppo emotive! Non fossi stata a fare la brava ragazza per un'infinitá di tempo avrei quasi avuto paura di aspettare un quarto pargolo, ma per fortuna non c'erano rischi, non ora che avevo appena ritrovato un po' della mia stabilitá.
    Ma a proposito di pargoli...
    Dov'é finito Xander?! Mi girai di scatto, cosí presa dall'abbracciare Serenity che avevo perso di vista per qualche istante il bambino. Ero giá pronta a strillare il suo nome in mezzo alla marmaglia di studenti che si erano affollati nel locale quando il bimbo con le mani appiccicose sbucó da dietro la sorellina tirandole la manica del mantello per attirarne l'attenzione, porgendole poi un biscotto a forma di stemma di serpeverde sopra il quale il serpente si muoveva davvero cercando di strisciare sulle dita di chi provava a cibarsene.
    Ma che amore! Non é dolcissimo Sesy? Guarda che bene che ti vuole! Magari vedendolo un po' meno avrebbe iniziato a rendersi conto di sentire la mancanza persino di lui e avrebbe potuto iniziare a crearci quel legame che in questi anni non aveva mai voluto averci. Sarebbe stato bellissimo, del resto il piccolino ci provava sempre con cosí tanta intensitá!
    Gli hai giá insegnato a comprare quello che vuole e far segnare le cose sul tuo conto? Dissi ridendo rivolta verso Ezekiel, ma del resto non mi avrebbe nemmeno stupita se gli avesse messo in mano dei galeoni ignorando il fatto che il bambino ancora non fosse in grado di contare il resto e che avrebbe potuto pagare magari tre galeoni per quel biscotto che forse valeva solo una manciata di falci.
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    Non l'avrei definito un pollo, un pochino la faccia da pacioccone ce l'aveva, okey, sarebbe potuto a prima vista essere l'aspetto tipo di un tassorosso in effetti, ma l'aspetto esteriore era anche a tutti gli effetti la cosa che meno diceva di una persona, avevo imparato col tempo, perché proprio dietro a un sorriso dolce e due occhietti teneri si potevano nascondere le peggio stronze. Diciamo piú che altro che se ti avessi incontrato per strada non avrei avuto tempo di fermarmi a parlarti. E sarebbe anche quasi stato vero considerato quanto poco tempo passavo semplicemente a passeggiare senza una meta precisa, tanto da potermi permettere di intrattenermi con sconosciuti a casa. Qui al locale era diverso, potevo davvero prendermi tempo per me stessa, per non pensare, per vedere gente nuova e scoprire un po' come girava il mondo al di fuori dei malati e dei medici stressati che mi circondavano normalmente. E poi dipende, fuori da qui faresti qualcosa per farti notare? Con gli anni avevo iniziato a notare le persone sole al bancone, a cercare di capire che tipi fossero prima ancora di entrarci in contatto e lui con affianco una chitarra non poteva che destare la mia attenzione. Quanto tempo era che non avevo tempo di dedicarmi alla musica? Con Xander piccolo e i gemelli a discutere per casa non avevo piú avuto il tempo di cantare nemmeno sotto la doccia.
    Il tempo passava cosí velocemente, sembrava un'altra vita quella in cui potevo permettermi di sedermi in cortile sotto un albero e cantare per Lil... O forse lo era davvero, visto quanto faticavo a ricordarmi gli anni in cui i bambini non erano ancora con me.
    Sarebbe successo comunque, ho messo un punto alla relazione prima che si rendesse conto di preferire i ragazzi a me. Sarebbe effettivamente stato un bello smacco se lo avesse scoperto mentre ancora stavamo assieme. Invece poi si era rivelato un fantastico amico, come lo era stato Malcolm del resto, per non parlare di Katrin, Tallulah... So che i tassorosso non sono il male del mondo, non vedo comunque l'ora di vederlo e sentire i suoi racconti sulla scuola, ma so quanto gli altri studenti possono essere stronzi con quelli della sua casata, vorrei poterlo proteggere. Ammetto con un sospiro, abbassando lo sguardo sul bicchiere. Ero stata la prima ad essere stronza con loro piú e piú volte, persino con le mie stesse amiche anche se per necessitá, avevo il terrore di immaginare che a mio figlio potesse succedere qualcosa di quello che io avevo fatto passare a loro, ma non c'erano piú i mangiamorte al potere, sicuro non correva il rischio che sua sorella per un ordine dall'alto gli lanciasse una maledizione.
    Avrei potuto dirgli che era anche per le questioni riguardanti i vari padri dei bambini che avevo cosí tanta voglia di bere, che mi faceva venire ancora mal di testa il pensiero di aver tolto definitivamente il cognome Scott ai gemelli, dichiarando al mondo che in realtá non erano figli di Lukas. Se un domani un mio futuro uomo avesse voluto adottarli e fossero stati costretti ad imparare per la terza volta un cognome quanta confusione avrebbe creato questo in loro? Ma erano ormai grandi, andavano entrambi ad Hogwarts, non erano piú bambini e di conseguenza sarebbero persino stati in grado di decidere da soli cosa sarebbe stato meglio per loro, dovevo smetterla di rodermi il fegato in questo modo!

    Quindi quella chitarra non te la porti dietro solo per farti notare? Il sorriso sul mio volto prese una piega decisamente piú interessata quando con fin troppa sfacciataggine propose di farmi sentire qualcosa. Dovresti aspettare la chiusura peró, anche se ti portassi nelle stanze su di sopra la musica del locale si continuerebbe a sentire comunque. Piccola ed innocente bugia che avrebbe potuto facilmente intuire se avesse mai usufruito delle nostre stanze ad ore, perfettamente insonorizzate per evitare che musica non gradita rovinasse l'atmosfera. Diciamo che era un modo come un altro per testare l'entitá del suo interesse, scoprire se era un cliente abituale e garantirmi magari una compagnia per le ore successive, soprattutto perché avevo molta piú confidenza col personale di Londra che con quello di Stoccolma purtroppo.
    Appurato quindi che non aveva una donna nei paraggi la mia proposta era diventata istantaneamente ancora piú valida e provocatoria, anche se il modo in cui l'aveva detto mi aveva fatto un po' storcere il naso.
    E perché mai? Credi che il locale non sarebbe il posto adatto per un bravo ragazzo e hai una reputazione da mantenere? Sai, ci sono un sacco di brave persone qui dentro con le rispettive fidanzate che vogliono solo sentire questo genere di musica e bersi qualcosa senza essere giudicati. Era proprio quello lo scopo del Dark del resto: poter tirar fuori qualsiasi aspetto di se senza essere giudicati, non mi sarei permessa di criticare nemmeno qualcuno in un elegante e coprente abito da sera, chiunque doveva sentirsi libero di fare o indossare ció che voleva tra queste mura, anche se lo stile principale ovviamente era evidente. Comunque puoi star tranquillo, il padre dei gemelli é... Morto e quello del piccolo é il mio secondo ex ragazzo a riscoprirsi omosessuale o quasi, quiiindi finché non hai intenzione di intraprendere una relazione con me puoi stare proprio tranquillo! A pensarci bene la lista di ex che mi portavo alle spalle era quantomeno tragica, con gente morta, che aveva cambiato continente o cambiato orientamento sessuale. Ero io a provocare tutto questo? Avrei dovuto iniziare davvero a lungo termine a tenermi lontana dalle relazioni per evitare succedesse qualcosa di simile? Naaah, dovevano per forza di cose essere solo coincidenze, decisamente sfortunate coincidenze, almeno per me. Ma se vuoi rischiare la fortuna... Mi morsi il labbro con fare provocatorio facendogli poi tanto di occhiolino. No, probabilmente con queste premesse la fortuna non l'avrebbe voluta tentare nessuno, ma ehi, mica gli stavo davvero chiedendo una relazione, gli avevo solo proposto di fermarsi fino a fine serata!
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    Il piccolo rimprovero sull'andar contro agli affari del locale quasi lo presi per un attimo sul personale. Se qualche dipendente avesse sentito avrebbe potuto farmi notare che non esserci mai e la volta che ci sono offrire da bere in giro effettivamente non era proprio il massimo, ma davvero, avrebbero osato dirmi qualcosa? Diciamo che non é per un giro di Tequila che andremo falliti! É marketing, se ti riesco ad interessare finisci col bere il doppio pur di rimanere qui a chiacchierare con me! Gli risposi piuttosto sfacciatamente facendogli poi un occhiolino e ridendo. Entrambi i locali andavano a gonfie vele, tanto che capitava che Namika mi chiedesse che motivo avessi di lavorare se avevo cosí buone entrate in ogni caso solo dalla mia quota, ma starmene seduta ad aspettare che succedesse qualcosa non era certamente da me, sarei crollata in depressione dopo due giorni al massimo.
    Esattamente... Proprio quelli! E non é che io prendessi in giro i tassorosso, avevo anche vari amici tassorosso in realtá e sono stata persino fidanzata con uno di loro, ma insomma, per mio figlio speravo qualcosa di piú che essere semplicemente il buonaccione della situazione. Non chiedevo tanto, non l'avrei mai voluto tra i serpeverde, se lo sarebbero mangiato vivo, ma almeno un corvonero, almeno avrebbe avuto qualcosa di particolare a parte la bontá. Era davvero possibile che il figlio di una ex vigilantes, allenata personalmente dallo stesso DeSade a tratti, fosse finito a tassorosso? Mi sembrava davvero inconcepibile, ma del resto quando DeSade mi aveva insegnato il maledictus il mio aveva preso forma di un cucciolo di gatto tutto spelacchiato... Era stata la prova definitiva che in fin dei conti davvero cattiva non lo sarei nemmeno mai stata.
    E quindi giú, una leccata di sale, il bicchierino a bruciare la gola e subito dopo il limone. I gusti cambiavano persino negli anni, dopo l'ultima gravidanza avevo iniziato a bere meno cocktail superdolci e a darmi ai superalcolici quando mi capitava di bere, era decisamente piú sbrigativo e se volevi liberarti della persona con cui stavi parlando non avevi un bicchiere infinito a tenerti inchiodata al tavolo!

    Io sono Layla! E il fatto che lui stesse indicando la bottiglia era la prova che il mio commento iniziale sull'offrire come strategia di Marketing si era appena rivelato effettivo! Come si puó dire di no a una proposta tanto allettante? Ammiccai quindi nella sua direzione rimboccando entrambi i bicchieri e riflettendo su come avrei potuto riassumere in breve ció che mi aveva portata qui. Ma dubito tu voglia sapere davvero la mia storia, é cosí incasinata, una di quelle senza capo ne coda perse tra impegni, uomini e stati che fanno venire il mal di testa solo a sentirle! Ed in effetti era davvero cosí pensando che la mia vita a tutti gli effetti si divideva in tre diversi stati e il mio lavoro in tre diversi settori... Come il mio affetto era ben spartito tra i tre figli, insomma, il tre sembrava essere il numero perfetto per far quadrare tutto quel chaos che era la mia storia a pensarci bene. Ad esempio... Scapperesti dopo questo giro se ti dicessi che in realtá i figli ad Hogwarts sono due gemelli e che di figli in realtá ne ho tre in totale? Quanti del resto avrebbero continuato a chiacchierare cosí amabilmente con una madre disperata? Vero che ora che i bambini non erano piú a casa le occhiaie erano visibilmente diminuite ed ero giá molto meno stressata, peró non era proprio il massimo dell'attrattivitá pensare di farsi una mamma... Non era quello che si cercava in un locale del genere, o almeno, non nei miei pensieri. Per riacquistare punti posso dirti che qui ci sono finita perché parte del locale é mia e ogni tanto devo fare la bella presenza! Tirai quindi leggermente fuori la lingua mordendola tra i denti divertita prima di preparare il necessario per mandar giú il secondo bicchiere. Direi che il prossimo bicchiere é in onore della sinceritá spassionata di questa conversazione! Cielo, era cosí tanto che non interagivo con qualcuno di nuovo che ne sentivo davvero il bisogno. Per assurdo quella conversazione mi stava davvero facendo bene anche se iniziata da poco piú di una manciata di minuti!
    Tu invece? Devo aspettarmi una compagna che sbucherá a breve alle tue spalle e mi crucerá con lo sguardo per le troppe attenzioni che sto rubando o sei qui davvero tutto solo? Sicuramente discutere con una ragazza gelosa non sarebbe stato il massimo... O almeno, non in quel momento, magari dopo altri tre o quattro bicchieri con la testa molto piú leggera!
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    CITAZIONE
    Amore mio, sono molto contenta di sapere che ti trovi bene coi tuoi nuovi compagni e non ti preoccupare, resta pure a fare nuove conoscenze questo primo fine settimana, capisco perfettamente che tu abbia bisogno di ambientarti nel nuovo dormitorio! Dimmi a proposito, é o non é quello serpeverde decisamente piú bello? In quello tassorosso non sono mai stata!
    Daró a Sesy qualche dolcetto da portarti.
    Ti voglio bene,
    Mamma.

    Si, avevo invitato Ezekiel a tornare ad Hogsmade per il fine settimna perché Lil e Sesy avevano appena iniziato la scuola e avremmo dovuto festeggiare assieme, ma sinceramente? Non che io abbia preferenze eh, amo i miei tre figli allo stesso modo, ma davvero dovrei festeggiare il fatto che mio figlio sia stato smistato a tassorosso? É tipo... Potrebbe esserci qualcosa di peggio? Voglio dire, ho sempre detestato i grifondoro, mentre qualche tassorosso amico l'ho pure avuto, ma é un'altra cosa! Almeno i grifondoro hanno un po' di... intraprendenza? Insomma, qualcosa a renderli piú interessanti che i bonaccioni della situazione, ma in realtá non avrei mai sperato che il piccolo finisse in mezzo a quei ribelli scapestrati.
    Sesy invece, oh, la mia Sesy. Come ho detto amo i miei figli tutti allo stesso modo, ma lei mi ha riempita di orgoglio e sono certa che Ez la pensi allo stesso modo! Del resto, nonostante non sia suo padre, é quanto di piú simile ad esso i gemelli abbiano mai avuto e anche lui li ha presi molto a cuore.
    Avevo quindi dato appuntamento sia alla neo serpe che ad Ez a Mielandia e imbacuccato Xander per bene visto che le temperature si erano giá drasticamente abbassate mi ero smaterializzata nel paesino magico. Il locale l'avevo scelto un po' per la mia golositá, un po' perché in fin dei conti a quale undicenne non piacciono i dolci e non sarebbe stra felice di festeggiare a Mielandia? Ma soprattutto per la mia golositá, lo ammetto.
    Ehi Xan, guarda chi c'é! Indico al bimbo, ormai giá anche lui troppo cresciuto, il padre che entra nel locale e lui scatta in piedi. Sebbene fossimo stati giusto a metá settimana al nord e i due si fossero visti, Xander sembrava non averne mai a sufficienza del tempo passato con Ezekiel e ogni volta non vedeva l'ora di poterlo rivedere quindi ora come ora doveva sembrargli proprio un sogno vederlo ben due volte in cosí poco tempo, tanto che scattó di corsa incontro ad Ez saltandogli praticamente in braccio e mandando al diavolo la compostezza che mia madre cercava disperatamente di insegnargli.
    Sorrido istintivamente come sempre vederli assieme. É strano, considerato che Lil e Sesy sono stati sempre e solo miei e basta, dover condividere l'affetto di Alexander é piacevole e al tempo stesso in certi momenti mi lascia una morsa allo stomaco. E se Ez come Malcolm e Lukas ad un certo punto sparisse? E se Xander finisse col preferire il padre a me? Se per qualche motivo mi desse la colpa del fatto che lo vede cosí poco e iniziasse ad odiarmi? Eppure assieme sono cosí belli che non posso non esserne felice.
    Ciao! Mi alzai per salutarlo con un bacio sulla guancia. Hai fatto buon viaggio? Grazie per essere venuto! Serenity ne sará contentissima! Ancora non riesco a crederci, una nuova generazione di serpeverde, una nuova Serizawa pronta a far faville a far faville a Hogwarts! Mi brillavano gli occhi, era evidente quanto io fossi orgogliosa di lei, non stavo piú nella pelle e non vedevo l'ora che arrivasse per darle un abbraccio immenso! Lil mi ha chiesto se era un problema se rimaneva a scuola invece, vuole ambientarsi e girovagara un po' piú libero per il castello ora che non ha la mamma a proibirglielo! Mettiamola cosí, almeno sembrava volesse fare qualcosa di interessante invece che socializzare con altri tassorosso... Me li immaginavo giá, tutti chiusi in stanza a giocare a qualche gioco in scatola tremendamente da Nerd! Non sarebbe potuto finire almeno corvonero? L'intelligenza l'aveva sempre avuta del resto!
    Hai voglia di iniziare ad ordinare qualcosa? Una cioccolata per me e qualche dolcetto... Voglio andare incontro a Sesy, non sto piú nella pelle! Ricordavo ancora la mia prima visita ad Hogsmade da sola, ero affascinata da tutto e non vedevo l'ora di spendere tutti i miei risparmi... E l'avevo anche fatto, tutti spesi a Mielandia! Poi pochi giorni dopo ero finita al Dark a pregare Liv di darmi un lavoro!
    Sbattei ampiamente le ciglia perché non me ne volesse per lasciarlo giá solo e a tenere a bada Xander che attualmente era nel periodo dei Perché e dei No in contemporanea... Praticamente un incubo! Un altro bacio da profonda paraculo sulla guancia e scappai fuori percorrendo la strada che tutti gli studenti avrebbero percorso a lunghi passi, quasi di corsa, rallentando solo quando finalmente la vidi, bellissima e fiera nella sua divisa. L'avrei messa in difficoltá a comparirle davanti in mezzo alle nuove compagne? Improvvisamente desiderai sotterrarmi per questo immenso errore e mi bloccai di colpo facendo sul posto una giravolta per ricomparire davanti alla porta di Mielandia, di nuovo ed entrare nuovamente nel locale da sola.

    Okey, se mia madre mi fosse corsa incontro alla mia prima uscita libera mettendomi in imbarazzo davanti alle compagne l'avrei odiata ancora di piú di quanto non facessi da adolescente... Sono dovuta per forza di cose tornare indietro! Mi sedetti quindi sconsolata al tavolo infilandomi per consolazione tra le labbra un cioccolatino qualsiasi. Non era proprio giusta, l'attesa era snervante, ancora di piú ora che l'avevo vista!
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    Una vita fa mi ero sentita dire che stavamo lasciando il locale di Stoccolma un po' troppo in mano solo al personale, che lo stavamo controllando troppo poco col fatto che io effettivamente a Stoccolma non ci andavo quasi mai, mentre Liv era quasi sempre a scuola ed era pure vero, c'era da fare un ampio recap di conti, acquisti, personale e quant'altro, non era certo il tipo di locale che si poteva lasciare con una gestione un po' arrabattata, considerato quanti attori, camerieri, ballerini etcetera dipendevano da esso.
    Avevo quindi colto l'occasione dell'inizio di Hogwarts per prendermi qualche giorno di permesso dal lavoro e recarmi quindi qualche giorno al nord. La casa che Ezekiel aveva comprato quando provavamo a giocare alla famigliola felice era sempre li, pronta ad accogliermi, eppure per quanto perfetta l'avessi trovata inizialmente, i ricordi la rendevano troppo opprimente per rimanerci piú a lungo del dovuto.
    Lasciato quindi il piccolo Xander col padre mi ero subito recata giá dal tardo pomeriggio al locale. Tra scartoffie lasciate indietro, ricevute di ordini e consegne ero stata qualche ora impegnata nel retro, tanto che il locale aveva aperto e si era giá abbondantemente riempito quando ero risbucata nuovamente dall'ufficio.
    L'atmosfera cupa, le luci soffuse erano qualcosa a cui non ero abituata al momento dopo le ore passate sotto la lampada da tavolo a leggere e riordinare, dovetti sbattere gli occhi piú e piú volte prima di adattarmi alla nuova illuminazione. Una scappata in bagno a quel punto, per risistemarmi rapidamente trucco e capelli, un colpo di bacchetta per accorciare un po' il vestito e scollarlo quanto bastava da renderlo adatto all'ambiente ed ero di nuovo in pista.
    Presi quasi a forza posto dietro al bancone, perché mi era sempre piaciuto di piú il lavoro da bartender che da cameriera e la serata inizió a scorrere come se non mi fossi mai allontanata da quel mio primo lavoro. Era piú semplice, non bisognava pensare troppo, le responsabilitá erano minime e non c'era nessuno o quasi pronto a denunciarti per chissá cosa. Certo, buttare anni come giornalista e un'infinitá di ore in ospedale piú una laurea per rimettermi a lavorare dietro un bancone non sarebbe stata una scelta saggia per la mia carriera, ma ogni tanto era una boccata d'aria fresca. Del resto era in quell'atmosfera che ero cresciuta e non sembrava esserci nulla di meglio per farmi divertire un po', soprattutto ora che non avevo niente e nessuno a legarmi, che potevo cinguettare con colleghi e clienti senza sentirmi in colpa perché tanto non avevo nemmeno i bimbi a casa ad aspettarmi e a cui dover dare spiegazioni se fossi tornata scombussolata e ubriaca.
    Bevi con me? A tal proposito mi ero appena avvicinata a un ragazzo solo seduto al bancone versando ad entrambi un bicchierino di Tequila e porgendogli quindi sale e limone. Ho scoperto oggi che hanno smistato mio figlio a tassorosso, ho bisogno di ubriacarmi! Gli dissi quindi ridendo, non certa che avrebbe capito. Quanto era ampia la conoscenza degli abitanti del nord riguardo ad Hogwarts e alle sue casate? Avrebbe anche potuto prendermi per pazza in effetti senza capire di cosa stessi parlando, ma ehi, Lilliam a tassorosso... Non che non me l'aspettassi eh, ma averne avuto la conferma aveva fatto non poco storcere il naso alla serpe che era in me. Avrei dovuto mandarlo a Durmstrang, almeno non ci sarebbero stati problemi del genere! Ezekiel ne sarebbe sicuramente stato piú che contento, ma giá dovrá con ottime probabilitá andarci il piccolo Xander, non me la son proprio sentita di far fare quel percorso ai gemelli, tanto piú che erano cresciuti nel castello inglese e avrebbero picchiato i piedi a non finire se avessi detto loro di volerli mandare da qualche altra parte. Bhé... Alla salute! O meglio, per dimenticare.
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    I turni a Stoccarda non mi capitavano cosí spesso da quando ero tornata in pianta piú o meno stabile a Londra per il tirocinio con House e ora anche se quel Corso era finito non sembravo avere intenzione di tornare a vivere nella casa di Ezekiel al nord, seppur certa che non si sarebbe fatto problemi a lasciarla a me e i bambini... Anzi, probabilmente ne sarebbe persino stato contento sentendo di fare economicamente il suo dovere da padre, ma per quanto mi riguardava tornarci faceva ancora troppo male.
    Per fortuna avevamo dotato anche questo locale delle stanze per i dipendenti, cosí come quello a Londra e per quel poco tempo al mese che ci trascorrevo andava benissimo, del resto i bambini rimanevano in Inghilterra con Namika quindi nessuno avrebbe potuto darmi della madre degenerata nel portarli in un posto del genere.
    Avevo passato quasi l'intera serata al bancone, seduta come una qualsiasi altra cliente in un bel vestito nero, lungo, aderente, ma non volgare, a sorseggiare Cocktail dolci e leggeri con cui sarei potuta andare avanti fino alla chiusura senza perdere la testa per il troppo alcol. Il tempo sembrava passare in fretta tra qualche scambio di battuta con il bel barman e le variopinte Avance di qualche cliente che tuttavia avevano l'abitudine a dileguarsi nel nulla non appena pronunciavo la parola "Bambini", al plurale sembrava davvero terrorizzarli vista la mia giovane etá!
    Avevo quindi avuto una perfetta visuale nel Notare l'arrivo di Ichabod Blackwood e mi ero avvicinata discretamente di qualche seggiolino per capire cosa turbasse cosí tanto il mio dipendente. Quando vidi il fazzoletto che l'uomo porgeva al ragazzo e colsi l'espressione di panico negli occhi dell'altro mi limitai ad annuirgli sorridendo. Ezekiel me ne avrebbe davvero voluto male se avessi aggiunto al suo conto le consumazioni di suo fratello? Per quanto non fosse mai sembrato particolarmente incline a farmi interagire col fratello, non aveva mai accennato al fatto che non volesse spendere denaro per lui e considerata la gioia che sembrava avere nello sperperare i suoi beni cosa sarebbe stata in fin dei conti una manciata di galeoni in piú?
    Lasciai passare ancora qualche minuto per capire se l'uomo fosse solo o meno, poi incuriosita dalla sua aria perennemente abbattuta scelsi di avvicinarmi fino a posargli una mano sulla spalla per attirare la sua attenzione, ottenendo una risposta tutt'altro che aspettata a quel contatto.
    Sgranai gli occhi al modo in cui l'uomo mi si rivolse giá senza guardarmi, arrivando solo qualche istante dopo a sospettare che non avesse capito a chi si stesse rivolgendo.
    Posso andarmene ovviamente, ma se queste sono le premesse dovrei invitarti a lasciare il locale. Del resto quando un Blackwood affermava che non avrebbe piú risposto di se non era certamente da prendere alla leggera, Ichabod ancor piú di Ezekiel probabilmente.
    Lo so, ti stavo osservando da qualche minuto. Annuii sorridendogli. Non sapevo come fossero finite le questioni economiche tra i due fratelli, anche quando stavo con Ezekiel me ne ero sempre tenuta fuori, tuttavia se l'uomo doveva lasciare da pagare al fratello non godeva certamente di una parte altrettanto buona del patrimonio di famiglia. Ed ecco spiegata la pecora nera. Non sono i soldi a preoccuparmi, dubito che Ez voglia lasciarsi dietro la fama di qualcuno che non paga i debiti, ma preferirei assicurarmi che tu non diventi un problema per il locale. Motivo per cui mi sedetti affianco a lui ordinando anche per me qualcosa di simile a ció che aveva l'uomo tra le mani. Ero quanto meno certa che non ci sarebbero stati pessimi tentativi di abbordaggio come avevo sperimentato per tutta la serata e certo non sarebbe scappato al pensiero dei miei figli essendone non solo lui giá a conoscenza, ma persino zio di uno dei tre.
    Hai cosí tante donne che ti danno il tormento? Chiesi con una leggera e cristallina risata al pensiero di come aveva reagito poco prima alla mia presenza. Certo, avrei potuto iniziare ad infastidirlo anche io insistendo troppo, tuttavia finché si fosse rivelato innocuo non avrei cercato di farlo desistere dal bere, c'erano momenti nella vita in cui sembrava essere l'unica soluzione ed era proprio per quei momenti che esistevano posti come il Dark Angel. Alle pecore nere... Esclamai infine fancendogli un occhiolino per poi toccare appena il bordo del suo bicchiere con il lato del mio e portarmelo alle labbra buttandone giú una buona metá. Se era anche vero che ero cresciuta come figlia unica, viziata nella famiglia borghese da cui provenivo, era anche vero che avevo avuto modo di intuire cosa volesse dire essere un Blackwood ed il peso che doveva gravargli sulle spalle giá solo per la sua reputazione. Ah... Come se fosse stato un uomo per bene colto da sventure che in vita sua non si era meritato.
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    Gossip, assolutamente, erano quelli che mi uscivano meglio agli inizi! Conditi con una serie di note non particolarmente simpatiche sul suo carattere. Che poi in alcuni di quegli articoli di gossip ci fossero anche accuse piú o meno velate era un altro discorso, ma quelli carichi di accuse erano quelli sulla Gordon solitamente e a conti fatti lei se li era meritati tutti per quanto vergognoso si era dimostrato il suo comportamento al lungo termine. Ora purtroppo non ho piú tempo da perdere in articoletti cosí leggeri... Riesco a stento ad occuparmi di qualcosa di attualitá e delle edizioni straordinarie del Calamaio! Ed in quei tempi di edizioni straordinarie ce n'erano molte piú che quando avevo iniziato a lavorare in redazione! Peró eccola, la prima ammissione di non essere piú in grado di star dietro a tutto!
    L'argomento che andammo a toccare subito dopo era per l'appunto la prova dei pensieri sulla quantitá di edizioni straordinarie. Quante ne erano uscite per tenere la popolazione aggiornata sugli sviluppi e sui progressi relativi alla Lupuminarius? Ne avevo perso il conto, ma per fortuna ormai la patologia era andata scemando e ormai sembrava quasi completamente debellata.

    Oh, lei é molto carina! Risposi sorridendo quando nominó la dottoressa che l'aveva curata. Mi precedette nel porle domande, ma in realtá era ovvio che tutti si fossero dati da fare con i turni nei reparti di emergenza, che poi non si occupassero di quello per tutto il tempo era un altro discorso. Ci ho portato i gemelli un paio di volte, sono sempre stati molto tranquilli con lei, riesce a mettere a proprio agio e tranquillizzare anche i bimbi piú vispi! E con Serenity del resto era davvero un'impresa alle volte, ma era riuscita a capire quasi subito come prenderla e come convincerla a farsi fare i vaccini! Certo, era una pediatra, aveva a che fare con una percentuale bassissima di tutto quello che era la medicina, ma come del resto succedeva per quasi tutte le specialistiche, per questo volevo finire la specializzazione in medicina d'urgenza: era l'unica occasione che si aveva per Farsi davvero una conoscenza ed un'esperienza omnicomprensiva! Si perdeva solo un po' il rapporto coi pazienti che si aveva nella lunga degenza, ma non era quello il mio interesse primario.
    In un ampio sorso terminai la mia cioccolata calda, ripulendo poi attentamente i fondi ed il bordo della tazza con il cucchiaino per non sprecare niente di quella delizia mentre la donna diceva nuovamente qualcosa capace di farmi drizzare le orecchie.

    Debra Morgan? L'indicibile? Chiesi curiosa non ricordando nessun altro medico al San Mungo con quel nome, nessuno che avesse partecipato alle sperimentazioni sicuro, perché loro li avevo studiati per bene prima di scegliere a chi rivolgermi. Che coincidenza, sono andata anche io da lei per le sperimentazioni! É stata fantastica, mi ha fatta partecipare in tutto e per tutto alla ricerca, almeno per quanto riguardava la parte strettamente riguardante me e l'immunitá! Si, l'immunitá, quel piccolo colpo di fortuna che avevo avuto e con me anche Ezekiel e di conseguenza i Bambini.
    Annuii quando mi chiese se volessi ancora qualcosa ed ordinai altri dolcetti ed un thé caldo per sciacquarmi un po' la bocca da tutto quel dolce, quindi proseguii con il mio racconto non richiesto, ma ormai avevo preso il via!
    Sai, ho giá provato a fare ricerche e sperimentazioni da sola durante i miei studi eh, ho scelto di fare lezioni private di alchimia proprio perché voglio avvicinarmi molto di piú a quest'ambito, ma vedere qualcuno del settore lavorare, poter scambiare idee e supposizioni con lei, verificare le nostre teorie... Wow! É stata fantastica! Mi brillavano gli occhi praticamente dalla gioia di tutto quello che mi aveva permesso di fare nei mesi scorsi, poi purtroppo con la fine dell'emergenza e l'avvicinarsi quindi dei miei esami avevo dovuto allentare un po' i nostri incontri ed era stata d'accordo a tenere le sperimentazioni sulla licantropia che avevamo poi iniziato per un secondo momento.
    Quando House ha iniziato a creare i gruppi di ricerca l'ho SCONGIURATO di farmi partecipare e non ne ha voluto sapere, voleva solo gente esperta e nessuna Perdita di tempo e per lui sarei stata solo una palla al piede, invece lei... Praticamente senza conoscermi mi ha messo in mano il suo microscopio e ha provato a ragionare con me, a trasmettermi le sue conoscenze, la passione per quello che fa... Cielo, sarebbe fantastico riuscire ad avere e mantenere la sua passione per il lavoro! Perché a tutti gli effetti anche dal mio punto di vista la passione c'era, il mio problema era la mia incapacitá a dedicarmi ad una cosa sola, unita alla mia incapacitá di rinunciare agli impegni, quindi avrei sempre avuto altro oltre alla ricerca. L'indicibile del resto, da quel poco che avevo intuito chiedendo in giro cose su di lei, aveva rinunciato alla propria vita privata per quello che faceva e sotto quell'aspetto io ormai ero giá troppo in ritardo con tre figli da crescere praticamente da sola!
    Se sto straparlando e dicendo cose di cui non ti interessa niente dimmelo eh, praticamente sto... Monopolizzando la conversazione? Mi spiace... É parecchio che non mi prendo del tempo solo per me! Ammisi infine, perché di quel parlare rilassata e senza pensieri mi rendevo conto solo allora di averne davvero davvero bisogno.
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    Molti non ci sarebbero riusciti e se non avessi avuto bisogno di fare qualsiasi cosa possibile per tenermi la mente occupata probabilmente ad un certo punto non ci sarei piú riuscita nemmeno io, ma il sentire di avere sempre qualcosa da dover dimostrare a qualcuno serviva allo scopo, del resto ero pur sempre cresciuta con la tipica madre giapponese rimanendo sveglia a 7-8 anni anche fino a notte inoltrata se non riuscivo a suonare perfettamente un pezzo al Pianoforte o se non sapevo la lezione a menadito come voleva lei! Niente da invidiare, davvero... Ogni tanto ho paura che non appena mi fermeró impazziró di colpo! Del resto ci ero giá andata vicina piú di una volta ad impazzire e alcune cose che avevo fatto per provare a conquistare Ezekiel o la mia reazione alla morte di Malcolm ne erano state la prova. Dovevo tener duro, non potevo permettermi di cedere, non con tre figli a carico di cui l'unico non orfano di padre, con un padre che vedeva troppo poco.
    Piú che presi da altro credo che manchi il coraggio di mettersi in gioco, ma é normale, con lo schifo che continuiamo a vivere e il caos che continua a circondarci é piú facile scegliere di preoccuparsi solo di se stessi, é naturale. L'ho fatto anche io per molto tempo e per assurdo la mia scelta di seguire il corso auror ne é stata una stretta conseguenza: DeSade se lo aspettava da me, eccellere da quel punto di Vista sarebbe stato il modo piú efficace per tenere me e i miei figli al sicuro durante il periodo oscuro. Ma al sicuro lo era mai stato qualcuno davvero in quei due anni? A ben pensarci ora mi sentivo solo una povera illusa.
    Peggio di Ramirez? Domandai sgranando gli occhi. Ramirez messo a confronto con House é un agnellino! E a dirla tutta a me il capo auror ha fatto sempre un'ottima impressione. Si okey, i colloqui di Ramirez sono assurdi, ma con House é proprio lavorarci che diventa un incubo! Poi considera che tormentare me era una questione che aveva preso particolarmente a cuore eh, ma me la sono cercata... Risi ripensando ad una Layla neomamma alle prese con una delle sue prime interviste a persone davvero di forte rilevanza. Ho scritto un paio di articoli su di lui e... Non penso di essere stata particolarmente carina nei suoi confronti! E soprattutto vista la mia lingua lunga gli avevo risposto per le rime piú di una volta in quegli incontri in passato, atteggiamento che mi ero invece caldamente riproposta di mettere da parte per il mio tirocinio al suo fianco!
    Non fraintendere, continuo a considerarlo il miglior medimago in circolazione ed ho avuto modo di lavorare anche con la primaria-medimaga di Yggradsil! La gente lo rispetta per le sue conoscenze e le sue abilitá, assolutamente, ma a livello umano é tremendo, con i colleghi e i sottoposti soprattutto! Con i pazienti ci sono piccolissimi momenti invece in cui sembra quasi essere umano!
    L'avevo letta nel suo sguardo burbero la passione con cui cercava di carpire il segreto nascosto dietro a quel viso, il bisogno di risolvere la situazione che lo costringeva ad interminabili ore di straordinari e che costringeva me con lui, ma non ero certa che questo in un medico fosse sufficiente, l'avrei superato prima o poi e non avrei lasciato che il mio carattere tenesse tutti cosí alla larga! Diventare un medico migliore di Gregory House continuava comunque a rimanere il mio obbiettivo piú grande.
    Chi ti ha seguita quand'eri ricoverata? Non ricordo di averti visto... Non credo fossi nel mio reparto... Anche perché mi ricordavo quasi tutte le ferite che avevo curato in quell'anno d'inferno tra il pronto soccorso e il reparto intensivo coi malati piú gravi. Immagino voglia dire che non sei stata una die gravi ricoverati per mesi e mesi in attesa di cura per lo meno! Era sbagliato in fin dei Conti sperare per lei che non avesse sofferto quanto aveva visto soffrire i suoi pazienti?
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    Avevo indovinato. Non che effettivamente potessi in qualche modo sentirmi giudicata dalla sua risposta eh, nemmeno io mi sarei completamente sentita a mio agio in una di quelle gabbie a ballare, stare dietro il bancone o servire ai tavoli era tutta un'altra cosa, ma c'erano certe sere quando avrei voluto solamente spegnere la testa e seguire la musica per distrarmi in cui il desiderio di rinchiudermici io stessa era stato forte, poi il pensiero che la gente aveva già su di me mi aveva sempre fermata.
    In alternativa posso inventarmi che c'è bisogno di una segretaria in redazione. Solo che attualmente siamo quasi tutte donne, potrebbe essere davvero davvero stressante! Dissi con tono sfinito sollevando poi gli occhi al cielo. In realtà avevo quasi completamente smesso di scrivere, mi occupavo dell'impaginazione delle riviste, della scelta degli articoli da pubblicare, mi mancava il gossip, l'ingigantire qualsiasi dettaglio interessante mi passasse sotto il naso, eppure non riuscivo più a trovare spunti, la vita da adulta mi aveva travolta facendomi perdere completamente il tempo di dedicarmi a frivolezze del genere. Un vero peccato, ma del resto la sua domanda era più che giustificata.
    Bhè, in realtà... Mi morsi il labbro un pelino imbarazzata dal trovarmi a pensare che effettivamente iniziavo a non star più dietro a nulla. Corso auror, guaritori e un corso privato di alchimia... Sono coproprietaria di due locali per l'esattezza, ma uno è a Stoccolma quindi mi occupo relativamente poco della gestione, sono stata presente molto di più per avviarlo... E Caporedattrice della redazione magica inglese e nel tempo libero faccio la mamma! Risi alla fine, un tempo oltre a tutto questo gestivo anche la scuola, mentre lo scorso anno mi ero trovata a provare un certo senso di sollievo ad avere più ore libere dovute al trasferimento dei bambini in Giappone per sfuggire al Lupum. Il segreto è non sprecare il tempo a dormire! Arricciai il naso, stringendomi poi nelle spalle per dirle di non prendermi poi troppo sul serio. 4 ore a notte sono più che sufficienti, a volte anche meno... Alcuni degli ingredienti speciali dei cocktail del Dark aiutavano molto in questo poi. Completamente da sola probabilmente non ce l'avrei mai fatta!
    Presi un sorso di cioccolata limitandomi ad annuire. Si, era stressante e si, Ramirez era davvero un osso duro, qualcosa mi diceva che con me lo sarebbe stato ancora di più perchè voleva assicurarsi di non riavermi tra i piedi. Potevano fare i buoni e perbenisti quanto volevano, ma ero certa che nessuno di loro mi avrebbe davvero voluta nel corpo auror, non visto il mio passato, non consapevoli di chi fosse il padre di Xander.

    Purtroppo al giorno d'oggi le scartoffie fanno parte di qualsiasi lavoro... Non hai idea di quanto tempo ho perso a compilare fogli su fogli con dati sensibili dei pazienti di cui non mi interessa assolutamente nulla per curarli... Sta diventando tutto sempre più assurdo e il problema è che ogni volta che si compila una cartella medica o un fascicolo auror non lo si fa per il bene del paziente o delle vittime del caso, ma per pararsi il culo da denunce future su un'errata gestione della situazione... Si perde tempo a scrivere dettagli infiniti invece che a fare davvero il proprio lavoro! è assurdo, davvero! Mi lasciai sfuggire con forse un po' troppa foga quel piccolo sfogo, ma aver dovuto compilare un'infinità di cartelle, leggermi tutte quelle di House per essere pronta alle eventuali interrogazioni a sorpresa su pazienti non miei e tutti i dati inutili dell'accettazione non ne potevo più di vedere fogli di carta! Giuro, al giornale ne vedevo di meno!
    Lei dovette cogliere il mio lampo di interesse negli occhi nel pronunciare quelle ultime parole perchè colse subito il punto della situazione davanti al quale mi ritrovai ad annuire sorridendo.
    Ah, non hai idea di quanto tu abbia centrato il punto! Soprattutto visto e considerato che i maghi un bisturi a stento sapevano cosa fosse, mentre per le mie sperimentazioni mi ero trovata a maneggiarlo ben più di una volta trovandolo decisamente più comodo che lavorare con la punta della bacchetta immersa nell'addome di un morto. Ma, davvero, lo dico come consiglio del tutto spassionato, se un giorno tua sorella verrà a dirti che vuole imparare direttamente dal migliore e di conseguenza avere a che fare con Gregory House... Schiantala e falle il lavaggio del cervello! La buttai sul ridere infine, perchè dopo quell'anno e mezzo di affiancamento da incubo l'idea di aver finalmente concluso quella parte di percorso e di non dovermi più sentire l'ombra del primario dietro alle spalle a giudicare ogni mia minima mossa mi faceva sentire molto più libera di quanto avrebbe fatto la conclusione del corso auror, eppure ne ero anche molto soddisfatta, quell'uomo doveva essersi per forza di cose ricreduto sul mio conto... Almeno lui.
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    Davvero, giuro! Ne avevo passato di tempo qui dentro, riuscivo a ritrovare nella memoria un appuntamento a Mielandia con quasi ogni ragazzo con cui ero stata, ed erano stati tanti devo ammetterlo, solo Ezekiel faceva eccezione, ma lui del resto era stata l'eccezione a qualsiasi aspetto monotono della mia vita. Per mia fortuna ho una superdigestione e problemi del genere non ne ho mai avuti! Rinunciare alle conchiglie di cioccolato fondente ripiene di crema di latte perchè a mangiarne troppe stavo male? Ci sarei morta piuttosto!
    Per quanto seguì poi rimasi un attimo spiazzata. Dopo un anno di corso assieme non mi ero nemmeno posta il problema di chiedere qualcosa sulla sua vita, ad esempio... Nuovo lavoro? Perchè quello prima l'aveva perso? Di cosa si occupava?
    Che cosa cerchi in particolare? Domandai, a quel punto sinceramente curiosa nel rendermi conto di quanto ero distratta riguardo alla vita di chi mi circondava. Lo ero sempre stata molto, egoista intendo, le scelte che avevo fatto nel corso degli anni erano state solo ed esclusivamente per preservare me ed i bambini e soprattutto negli ultimi tempi mi rendevo conto di quanto mi fossi disinteressata nel corso della mia vita a ciò che succedeva in quelle altrui. Non credo sia esattamente il tuo genere, ma... Sai che sono una dei soci proprietari del Dark Angel, vero? Si, l'avevo un po' sempre dato per scontato, perchè a scuola la mia reputazione mi precedeva, capitava spesso che mi dimenticassi di quanto fosse più vasto e disattento il mondo esterno. Si insomma, se ti trovassi alle strette... Ma sono sicura troverai qualcosa che ti si addica di più! Sempre che non si sarebbe trovata a valutare offensivo il fatto che non la trovassi adatta al locale, ma sicuramente non ce la vedevo chiusa in una gabbia a ballare, magari come cameriera... Ma non ero nemmeno completamente certa che si sarebbe trovata a suo agio col dresscode del locale, abitini succinti in pelle e più carne scoperta che coperta erano all'ordine del giorno... Magari mi sbagliavo, in fin dei conti al di fuori del corso ci eravamo conosciute così poco.
    Io credo di essere un po' agitata, l'attesa mi sta davvero esaurendo! Odio questi continui rimandi! La domanda era più che altro se ero pronta, ma la verità era che non ne ero certa per niente. Sai, il problema è che in questo tipo di esami è la certezza a fotterti, arrivi li, Ramirez ti mette davanti ad una prova assurda di cui non ne capisci il senso, bocciata, mentre magari per qualcun altro sarebbe una sciocchezza! Ho sentito i racconti di alcuni suoi colloqui auror... Sono così vari e assurdi che non saprei in quale tipologia sperare! Doveva esserci anche una buona dose di sadismo nell'inventarseli tutti, ma se ero sopravvissuta a quello con House davvero sarebbe stato il capo auror a fermarmi? Naah, alla fine avrei sempre potuto spiegargli che mi interessava l'attestato, ma che non avrei chiesto di lavorare per loro e che quindi poteva stare tranquillo, magari avrebbe funzionato!
    So che gli altri stanno continuando a seguire le missioni auror, insomma, si fanno turni da reperibili e se c'è qualcosa li chiamano. Lezioni vere e proprie assolutamente no, bloccatissime, più che altro per queste nuove norme dettate dall'alto che per colpa di Ramirez o chi per lui... Immagino che anche a loro scocci parecchio avere gente a metà tra auror e civili sul campo dovendoli difendere, ma avendo il dovere di lasciargli una certa libertà d'azione perchè dimostrino di sapersi muovere in quel mondo... Un vero incubo a dirla tutta, motivo per cui non avevo mai ripensato alla mia decisione, certa che il rifiutarmi di fare missioni effettive prima del diploma fosse la scelta più saggia.
    Arrivò la cioccolata, quasi subito ne presi un sorso col rischio di ustionarmi la gola, ma con il desiderio di sentire il dolceamaro di quella miscela ad alleggerirmi i pensieri.
    Credo che a breve toccherà anche a te, andare in missione intendo... Cosa ne pensi? Ci aveva mai riflettuto davvero nel corso di quegli ultimi mesi? Poteva anche aspettare con ansia ed interesse le lezioni successive, ma la verità era che finchè la situazione non si fosse normalizzata del tutto le cose non sarebbero cambiate, avrebbe dovuto mettersi in gioco in prima persona, il che avrebbe significato che la sua vita non sarebbe più stata completamente rifugiata nella certezza di essere sempre al sicuro.
    Anche se... Effettivamente immagino che le tue motivazioni a continuare il corso siano un po' più forti delle mie... Ammisi sorridendo amaramente. Io non vedo l'ora di prendermi il mio attestato di fine corso e chiudermi per sempre questa storia alle spalle, mettermi in gioco per salvare il mondo non fa proprio per me. Pensai all'improvviso a tutti gli affetti dal lupum con cui ero entrata in contatto in ospedale, arricciai il naso, poi sorrisi scrollando le spalle. Non così almeno. Perchè in realtà seppur in un altro ambiente salvare le vite mi dava decisamente una soddisfazione immensa. Non c'erano dubbi su cosa volessi fare "Da grande"
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    Ormai avevo smesso di interrogarmi su quale fosse la motivazione per cui non riuscivo a concludere nessun accidenti di corso in santa pace. E non perchè non lo volessi io eh, giuro, gli anni si prolungavano, gli esami venivano completamente rimandati, i risultati non arrivavano mai ed io vivevo in un'estenuante attesa beandomi tuttavia del fatto di avere ancora il non aver terminato i corsi come giustificazione a non buttarmi a capofitto nel mio progetto. La Morgan mi avrebbe accettata ancora in laboratorio una volta finito il tirocinio in ospedale? Insomma, a quel punto sarei stata si una medimaga, ma senza un contratto con nessun ente magico... Solo una privata che voleva portare avanti esperimenti per il gusto di poter un giorno dare a qualcosa il proprio nome... Per il gusto di salvare maghi e streghe da malattie attualmente incurabili, meglio.
    In ogni caso, entrambi i corsi erano giunti al termine, ma se per il corso guaritori dovevo solo aspettare i risultati dell'esame, per il corso auror aspettavo che Ramirez o chi per lui si decidessero a fissare una data per l'esame, dopo quasi cinque anni era decisamente il caso, no? Eppure la data non veniva programmata ed io andavo avanti ad aspettare estenuata, a ripassare ciò che avevo fatto in quegli anni tra periodo oscuro e non, a ripetere incantesimi su incantesimi e ad occupare il mio tempo ora straordinariamente vuoto con ansie da fine di ogni percorso scolastico che non mi appartenevano completamente.
    In tutta questa situazione di stallo avevo accettato di buon grado di vedere l'unica superstite del primo anno del corso auror per darle qualche dritta per sopravvivere ai seguenti due, o per passarle gli appunti e farla più facile insomma, quello che avrebbe preferito. Avevamo fatto quasi l'intero anno solo io e lei, con qualche recluta qua e la che provava ad iniziare il corso e lo abbandonava poi in corso d'opera, lei perchè Ramirez era riuscito a salvare quelli del primo anno dal corso, io perchè mi ero rifiutata di partecipare alle missioni auror senza il mio bel diploma in mano e uno stipendio a rendere sensato il mio rischiare la vita per il mondo.
    Le avevo quindi dato appuntamento a Mielandia, unico posto oltre il Dark che ormai mi vedeva di frequente per la mia ricerca continua di affogare le ansie nel cioccolato. Avrei dovuto far tornare i bambini a Londra, quello si che mi avrebbe distratto, ormai il pericolo sembrava decisamente passato, i reparti del San Mungo erano quasi vuoti a ripensare a com'erano l'anno scorso in quel periodo, ci sarebbe stato solo il problema di dove andare a vivere, ma... Ma niente, dovevo cercare di concentrarmi sulla giornata, sul corso auror, su quell'uscita. Presi dei pasticcini, ordinai una cioccolata all'arancia con panna e mi sedetti iniziando a spiluccare i dolcetti nell'attesa, la porta si aprì poco dopo dando accesso al viso ormai familiare.
    Ehi! Sventolai la mano in aria per attirare la sua attenzione, quindi lasciai ricadere il pasticcino sul vassoio per non fare propriamente la maleducata e accoglierla a bocca piena. Spero non ti spiaccia se per me ho già ordinato, quando entro qui dentro non riesco ad aspettare! Avevo un sorriso stampato in volto che avrebbe potuto illuminare un'intera strada del resto visto quel profumo, ed era stato davvero difficile vedermi così probabilmente nell'ultimo anno e mezzo lontana da tutte le persone a cui tenevo. La prima volta che sono entrata qui al primo anno di Hogwarts ho speso quasi tutti i soldi con cui ero partita in un'infinità di schifezze finite qualche giorno dopo... Poi sono corsa a cercarmi un lavoro per rimediare! Sembrava passata una vita da quel giorno in cui qualsiasi cosa relativo al mondo magico era una novità e tutto sembrava perfetto!
    Come stai? Chiesi sinceramente interessata, se non altro perchè se non avessi voluto rapportarmi al genere umano non avrei accettato di incontrarla. Avete già ripreso le lezioni quest'anno o è tutto fermo come i miei esami? Questo poi egoisticamente mi interessava decisamente di più!
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    Stava ragionando ad alta voce l'indicibile e la cosa mi piaceva un sacco. Era affascinante vedere menti più esperte della mia all'opera, capire come lavoravano, quali dettagli trascuravano ritenendoli d'istinto non rilevanti e quali invece andassero a prendere in considerazione, ad esempio io sulla cicatrice a primo impatto non mi ci sarei mai soffermata. Suppongo dovrò chiedere delucidazioni al riguardo a mia madre... Sospirai stringendomi un po' nelle spalle prima di sedermi e lasciare che la donna prendesse tutti i campioni di cui aveva bisogno.
    Non mi allettava l'idea di parlare con Namika di questo, avrebbe potuto dire perdere un sacco di tempo per non ottenere nulla perchè quella donna era testarda, se non mi aveva detto nulla fino a quel momento poteva essere che nemmeno davanti all'idea della sicurezza internazionale potesse vagliare un'altra linea di pensiero. Se i suoi cari erano al sicuro perchè preoccuparsi del resto del mondo? Già mi vedevo a discutere per ore al telefono con una donna che non voleva nemmeno usarlo il telefono a dirla tutta e che era infastidita in primis da quel mezzo di comunicazione, ancor più che dall'argomento che avrei dovuto trattare. Si insomma, non promettevo niente, ma almeno provare ad avere una certezza al riguardo era decisamente d'obbligo.
    Le punte di alcune ciocche di capelli caddero in un sacchettino per le analisi, le fialette si riempirono di sangue e il fastidioso tampone mi si strusciò sulle guance alla ricerca di chissà cosa. Non amavo fare su me stessa degli esami, ero quella che consigliava esami su esami a tutti gli altri, ma che aveva scoperto di essere incinta solo al sesto mese di gravidanza del resto!

    Dice davvero? Scattai in piedi all'improvviso quando mi chiede se volevo provare io per prima ad analizzare i campioni. Ovviamente ce n'era a sufficienza da non rischiare di mandare al diavolo tutto se avessi fatto qualcosa di sbagliato, ma per iniziare del resto dovevo solo osservare.
    Avvicinai l'occhio alla lente del microscopio sotto il quale un campione di sangue era già stato posizionato. La cosa più diretta e più veloce da analizzare del resto. Conoscevo la struttura del sangue umano, la formula dei normali eritrociti, di quelli tipici di malattie particolari e via dicendo, lo stesso valeva per i globuli bianchi ovviamente ed era proprio a questi che avrei prestato particolare attenzione in quel momento, mentre un grosso leucocita passava sotto al mio sguardo.

    Ha per caso dei campioni in cui si vedono i leucociti di creature immuni al virus? Non sono molto pratica al riguardo, ma... Le porsi la lente perchè guardasse a sua volta e capisse cosa aveva attirato la mia attenzione. è solo un'impressione, immagino bisognerebbe vedere come reagiscono a contatto col virus, ma il nucleo... La forma di quei nuclei non mi sembra ricordi quella che dovrebbero avere secondo i libri di medicina babbana che ho studiato... Più che altro perchè di quelle cose i medimaghi se ne interessavano poco, ecco perchè c'erano gli indicibili, più aperti anche allo studio di dettagli così microscopici da sembrare quasi assurdi da esaminare agli occhi di molti altri maghi.
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    Annuii riguardo al discorso sul sangue di vampiro. Sebbene fosse uno dei principali metodi rilevati utili per annullare gli effetti del Lupum non sembrava verosimile. Effettivamente... Altrimenti immagino qualcuno si sarebbe già reso conto che la maggior parte degli immuni erano clienti assidui del Dark Angel. Mi scappò un sorriso davanti a quella negazione ovvia della mia teoria. Come me anche molti dei clienti fissi erano soliti prendere diverse quantità di quei cocktail e con essi quantità più o meno estese di sangue di vampiro dal donatore non ben identificato... Ma non potevo non prenderla in considerazione come ipotesi dopo tutto, sarebbe stata una grande svista, del resto rispetto agli altri clienti ero molto più bassa e più minuta, idealmente sarebbe stato possibile che rispetto a loro necessitassi di una minor quantità di sangue per maturarne l'effetto... Ma non era così, quindi scartai quel pensiero e tornai ad ascoltare la donna e i suoi pensieri al riguardo.
    C'era da dire che quella era anche la prima volta in cui a tutti gli effetti ricevevo un encomio per la mia insistenza e precisione, combattendo contro la reazione fisiologica delle mie guance che volevano così tanto diventare rosse davanti a quella che a tutti gli effetti era una persona dalle interessantissime conoscenze da cui prendere spunto.
    Oh, grazie! Sarà fatto! Chissà, magari un giorno riuscirò ad avere uno studio o un laboratorio mio dove fare ricerca! Certo, c'era stato quel breve periodo di tempo in cui la cantina della villa era diventata il mio laboratorio dove fare esperimenti tra alchimia e quant'altro, ma in quella villa non ci avrei più messo piede se non come ospite e certamente non potevo permettermi le attrezzature che aveva comprato Ezekiel per i suoi studi, nè potevo dire a Namika che le avevo trasformato un angolo della casa in un laboratorio con tanto di cavie da laboratorio e... bhè, si, effettivamente anche trovare corpi su cui sperimentare la medicina babbana sarebbe stato complicato ora come ora.
    Un licantropo dice? Non credevo che gli artigli potessero riportare effetti duraturi, insomma... Da quanto ne so con le cure adeguate si riescono persino ad eliminare le cicatrici così provocate nella maggior parte dei casi, o sbaglio? Ovviamente non giudicavo il fatto che fosse rimasta o meno la cicatrice, c'erano casi in cui rimaneva e probabilmente su un bambino particolarmente piccolo era ancora più difficile eliminarla, senza contare che non ero nemmeno certa che con la fobia di Namika per il contatto con la magia in tal caso si sarebbe affidata ad un medimago invece che far tutto da se in casa... Ma quante persone erano state graffiate da un licantropo? Negli ultimi tempi poi... C'entrava davvero con l'età?
    Non posso assentarmi a lungo dall'ospedale, quindi... insomma, non posso sottopormi a procedure che rischino di tenermi occupata per più di un paio di giorni, ma per il resto... C'è un mondo intero da liberare dal chaos, quindi se posso fare la differenza... Erano vietati incantesimi e rimedi legati alla magia oscura a Londra, anche per gli indicibili immaginavo, quindi cosa poteva farmi di così assurdo? A pelle quindi eviterei di mettere dei limiti a questi studi, qualora dovessero risultare davvero troppo lo farò presente immediatamente così da evitare sprechi di tempo in esami iniziati e falliti. Senza contare che in questo modo avrebbe avuto ancor di più l'obbligo di descrivermi passo passo quello che aveva in mente! Avrei avuto modo di studiare il suo modo di pensare, di agire, così da poter arrivare a capire cosa volesse dire per un professionista fare ricerche di questo calibro, del resto non avevo altri modelli a cui ispirarmi se non quelli dei libri. Da dove si inizia? Esclamai quindi, entusiasta dall'idea di poter finalmente partecipare ad una vera ricerca scientifica, seppur come... si, come cavia... Ma da qualche parte si doveva pur incominciare, no?
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    Leggere l'esaltazione negli occhi della donna all'idea di prendermi come oggetto di studio non avrebbe certo messo a suo agio la maggior parte dei possibili pazienti, ma io non ero come qualsiasi altra paziente, io ero li per studiare forse tanto quanto lei. Volevo capire e non perchè volevo essere certa di poter smettere di avere un'ansia infinita con mascherine e via dicendo all'idea di essere infettata o di infettare, ma perchè volevo capire, volevo sapere e partecipare a quegli studi, almeno per quanto possibile.
    Si esatto, so che House è riuscito a sintetizzare dei campioni del virus per testare se un possibile immune lo è davvero o no, ma abbiamo scelto di rimandare fino ad ora quest'esame ritenendolo temporaneamente superfluo. Aprii uno dei fascicoli nella cartellina che le avevo portato, quello con i miei studi privati su cui House aveva tanto storto il naso per poi mostrarglielo. Ho cercato di studiare la reazione dei miei campioni di sangue a quelle che finora sono state trovate come cause di immunità senza tuttavia ottenere reazioni. Non ho trovato alcuna traccia di sangue di vampiro, ne sono riuscita a dimostrare che la somministrazione prolungata di qualche goccia dello stesso nei drink che sono solita bere nel mio lavoro al Dark Angel possa avere in qualche modo influenzato lo sviluppo del virus. Il sangue di vampiro era stata la cosa più probabile sul quale lavorare, soprattutto perchè appunto, seppur in minuscole dosi, era uno degli ingredienti più usato per rendere i clienti assuefatti ai nostri cocktail facendomi finire con l'esserne sempre a contatto.
    Mi chiesi se come House e molti altri medici dell'ospedale la donna avrebbe finito col trovare fastidioso il mio modo di fare, questo mio essermi portata avanti con gli esami, aver sperimentato per conto mio, fatto ricerche non autorizzate e in un laboratorio piuttosto improvvisato... Ma l'avevo portata avanti col lavoro, no?
    Il dottor House ha guardato e approvato sommariamente i miei esami, ovviamente se volesse ricontrollare i dati per assicurarsi io non abbia fatto errori durante i test ne sarei più che contenta. Non ho grandi mezzi per queste ricerche visto che il responsabile del laboratorio di biologia del San Mungo è fin troppo restio a farlo usare ad una tirocinante. Sospirai fermandomi un attimo per ascoltarla.
    Si, ogni tanto mi fermavo anche ad ascoltare nonostante fossi supereccitata davanti alla speranza di aver davanti qualcuno con una voglia di ricerca tale da superare il primo impatto con la mia lingua lunga e i modi di fare. Certo, gli indicibili erano anche molto riservati sul loro lavoro, ma essendo io stessa il campione da valutare sarebbe stato mio diritto seguire passo passo le analisi, no? Dovevo sapere quello che mi veniva fatto... Se solo avesse avuto la pazienza di spiegarmi qualcosa qua e la magari sarei persino potuta tornarle utile.

    No, nulla di recente... L'unico tatuaggio che ho è piuttosto vecchio, controllo costantemente i miei nei... Non ho visto nulla di diverso, le stesse cicatrici di sempre più o meno conosciute... Provai a riflettere ad alta voce mentre mi ricontrollavo polsi, braccia e via dicendo ripetendo a mente le varie cicatrici che mi segnavano il corpo e i momenti in cui me l'ero procurate... Decisamente troppe per essere ritenute normali, segni della vita che avevo scelto di vivere fino a un paio d'anni prima.
    Ci sarebbe questa... Pensai, sollevando il fianco sinistro della maglia per farle vedere una cicatrice che prendeva lateralmente la schiena, praticamente invisibile a me guardandomi allo specchio il più delle volte, finivo col dimenticarmene, soprattutto perchè anche impegnandomici non riuscivo a rivivere il momento in cui me l'ero procurata. I miei genitori non han mai voluto spiegarmi come me la sono procurata, per quel che mi ricordo ce l'ho praticamente da sempre. Quella mezzaluna bianca che si era assottigliata nel tempo fin quasi a sbiadire completamente mi accompagnava fin da quando ero bambina. Ricordavo la prima volta che un mio amichetto all'asilo l'aveva vista impallidendo e facendomela notare, ricordavo le infinite volte in cui avevo chiesto spiegazioni senza ricevere che frasi sconnesse in cambio, addormentandomi spesso subito dopo in preda a una stanchezza infinita... A ben pensarci, cosa che non avevo ancora fatto in tutti quei mesi, quello era un dettaglio di quelli che se mi fossi messa a studiare qualcun altro e non me stessa mi sarebbe subito saltato all'occhio con tutta probabilità.
    Ma non saprei come... Arricciai il naso pensierosa, cercando di trovare una soluzione che non stava a me trovare. Come poteva una cicatrice essere un qualcosa di così tanto particolare da causare l'immunità? Potrebbe aver cambiato qualcosa? Se solo fossi riuscita a ricordarmi la sua maledetta origine... Magari in quel momento mi stavo focalizzando su un'idea folle e in realtà era solo stata una caduta di quand'ero piccola... Magari ero caduta male dal seggiolone e mi ero tagliata con un coltello caduto dal tavolo nel mentre, oppure era successo qualcosa nel momento in cui Namika mi aveva messo al mondo... un errore dei medici, un'operazione per qualche patologia infantile... Perchè non avevano mai voluto dirmelo? Perchè non riuscivo a ricordarmi nulla?
  15. .
    Giusto il tempo di fare colazione... Non era arrivata poi così in anticipo, ma certamente non si sarebbe mai arrischiata ad arrivare direttamente all'orario dell'imbarco... C'era sempre tempo per lasciarsi assalire dalla sfortuna!
    Ezekiel ovviamente invece non si era posto nessun problema.

    Quel suo modo di fare era sempre stato in bilico tra il farmi ridere e il farmi incazzare, perennemente. Cercava di metterti sicurezza, si pavoneggiava nemmeno fosse uno dei rarissimi esemplari di pavone bianco che un tempo avevano soggiornato a villa Malfoy e faceva ridere, così convinto di avere il mondo in mano, così ignaro di come il mondo funzionava realmente per chiunque altro... Ed ecco dove faceva incazzare, non riusciva a capire che quel suo modo di fare non era alla portata di tutti, che mettere così in mostra i propri averi, le proprie fortune potesse non rientrare nell'interesse di chi lo circondava, non riusciva nemmeno ad ipotizzare che potesse esistere qualcuno che desiderasse avere una vita normale senza la corsia facilitata in tutto.
    Sospirai, avviandomi con lui verso la zona d'imbarco, pronta psicologicamente a saltare la fila al gate perchè ovviamente Ezekiel non si sarebbe abbassato alla seconda classe o a mettersi in coda.
    Un paio di bauli? Alzai gli occhi al cielo. Quel senso di divertimento e fastidio misti assieme non voleva passare e non riuscivo a scegliere quale dei due far prevalere... Soprattutto in quel momento una qualsiasi delle due scelte avrebbe potuto cambiare completamente l'esito di quella piccola vacanza. No, a mani vuote no, magari però con un regalo a testa... Scossi la testa arresa, a pochi passi dalla sorridentissima hostess che ci attendeva al gate nemmeno fossimo politici in viaggio diplomatico verso il Giappone. Esageravo a vederla così? Forse, ma non ero mai riuscita a fare entrare in testa ad Ezekiel quanto quell'eccesso non riuscisse a diventare davvero una parte di me. Ero cresciuta come figlia unica, viziata tra regali e attenzioni, ma era diverso, non era mai oltre il limite e non solo perchè Namika ed il marito non si sarebbero mai potuti permettere tutto quello che poteva invece Ezekiel, ma anche e soprattutto perchè nella mentalità della giapponese un limite era essenziale, in ogni ambito della vita.
    L'aereo in cui ci imbarcammo ebbe quasi immediatamente il potere di sembrare troppo stretto, asfissiante... Nonostante non avessi mai avuto prima di allora alcun tipo di problema con quel mezzo di trasporto che mi aveva vista sua ospite numerose volte fin da bambina.
    Odiavo la sola idea di sentirmi così in sua presenza, ma era il problema della maggior parte delle cose belle... Al loro termine era fin troppo facile vederne i difetti, lasciare che i brutti ricordi offuscassero quelli belli, lasciando una visione distorta di quello che effettivamente era stato.
    Mi misi a far girare distrattamente tra le dita il flute offerto dalla hostess guardando un punto non ben definito fisso davanti a me, ed eccola la sua voce dar fiato ai miei pensieri.
    Già... Lungo... sarebbe stato un viaggio infinito.
    Ci voleva davvero un numero apparentemente infinito di ore ad arrivare già normalmente, se non fossi riuscita a sciogliermi e godermi inaspettatamente la compagnia probabilmente non sarebbe davvero mai giunto al termine o sarei finita col baciare il suolo del giappone non appena i miei piedi avessero nuovamente toccato terra.
    In effetti negli ultimi tempi ti ho sempre visto così impegnato... Ci provai quantomeno a dare una possibilità di dialogo sulla scia del suo invito. Non potevo certo passare le ore seguenti a bere alcolici e guardare lo schienale del sedile davanti al mio, persino troppo lontano per perdermicisi a dovere viste le comodità della prima classe.
    Ti ho intravisto più di una volta per i corridoi del San Mungo... Per la sua visita, per improvvisarsi parente di gente che non avevo mai sentito nominare prima... Ero quasi certa di averlo anche visto gironzolare almeno una volta per i corridoi dell'ala di quarantena, ma non mi ci ero avvicinata e non mi ero sentita in dovere di allontanarlo in alcun modo visti gli esiti dei suoi esami.
    Spero tu non abbia a cuore qualcuno dei ricoverati... Sospirai vista la pesantezza generale dell'argomento portandomi alle labbra un sorso di champagne. Lo odiavo. Anche quello definito più dolce non raggiungeva nemmeno lontanamente la dolcezza che mi piaceva trovare negli alcolici, ma l'avevo accettato pur di tenermi occupata in qualche modo. A parte Jamie ovviamente... Ma lei è una vera guerriera! E davanti al pensiero della rossa che lottava ogni giorno contro i danni del morbo riuscendo a far ridere sempre qualcuno mi si aprì un ampio sorriso sul viso. Uno che lui potè addirittura vedere visto che mi ero sfilata la mascherina nel momento stesso in cui avevo stabilità che gli altri passeggeri erano abbastanza distanti da noi da non correre troppi rischi...
    Mi ha detto Namika che sei riuscito comunque ad andare a trovare Xander qualche volta da... Da quando non sei più al mio fianco. ...da quando si sono trasferiti. Sorrisi comunque, seppur non guardandolo e come di consueto finii col mordermi il labbro per cercare di ignorare le emozioni contrastanti davanti a quella consapevolezza. Mi fa piacere. Ammisi infine, perchè l'unica cosa che volevo in quel momento da lui era che per Xander semplicemente ci fosse... Ora più che mai, mentre mi attanagliavano i sensi di colpa per non poter essere sempre vicina ai bambini per la loro sicurezza e per il mio bisogno di provare a fare la differenza, nella speranza di poter fare una minima parte cercando di salvare il mondo.
2977 replies since 23/1/2008
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